Un romanzo avvincente ed enigmatico, in cui le cose si risolvono e non si risolvono.

Una figura, quella di Mr Gwyn, tanto astratta quanto concreta, fuggevole e obliqua. Uno scrittore che sceglie di non scrivere più libri, dedicandosi alla ritrattistica. Ma non si tratta di pittura, bensì di scrittura. Mr Gwyn comunica al suo agente e al mondo di avere tutta l’intenzione di concludere il suo mestiere di scrittore.
Alessandro baricco mr gwyn martina vecchi coeconews

È in maniera silenziosa e misteriosa, discreta e nascosta, che Mr Gwyn comincia a scrivere ritratti. Nessuno, a parte i soggetti stessi, può sapere cosa Mr Gwyn scriva, eppure la sua abilità nel dipingere persone attraverso le parole è molto persuasiva, quasi ipnotica.

L’anonimato è probabilmente il solo modo che Mr Gwyn prediliga per dare prova della sua esistenza, un vivere nascosto che sembra non voler chiedere null’altro.

Ma c’è molto di più nelle parole di Mr Gwyn, di un semplice ritratto.

Altrettanto silenziosamente lo scrittore scompare, ma sparisce poi sul serio? O ancora una volta sceglie di mimetizzarsi, di abitare altre identità, di essere molto più presente di quanto non si accetti la sua assenza?
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Rebecca, sua giovane e fedele assistente, asseconderà fino all’ultimo la sua curiosità di sapere chi sia davvero Mr Gwyn, con le parole, e solo attraverso le parole.

Un romanzo che si legge tutto d’un fiato o si centellina, al contrario, per assaporane ogni misteriosa pagina.

Martina Vecchi