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12 Marzo 2018

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Trucco permanente, trattamento estetico o tatuaggio?

La tecnica del trucco permanente è una tecnica non giovanissima che però nel corso del tempo è cresciuta, si è evoluta, perfezionandosi sempre di più. Si tratta di un trattamento estetico nato da qualche anno e che viene richiesto sempre di più da donne e uomini. Di fatto è ottimo per qualsiasi motivo, per rimediare a dei vecchi trattamenti estetici mal realizzati che nel corso del tempo hanno alterato l’arcata sopraccigliare o per eventuali problemi di salute che hanno ridotto se non eliminato il pelo in quella zona.

È una sorta di tatuaggio perché si tratta di andare a inserire sotto pelle pigmenti di colore così che restino in modo definitivo, permanente appunto.

Tutto questo per dare un effetto al proprio trucco ai propri tratti, sempre ordinato anche se si è sempre indaffarati e la mattina si va troppo di fretta e non c’è tempo per curare troppo la propria persona.

Una volta applicato infatti, resterà sul viso in modo duraturo, per diverso tempo o almeno fino a quando non si decida di rimuoverlo con il laser. È un trattamento che presenta molti vantaggi, è molto simile a quella utilizzata per i tatuaggi, si parla infatti in entrambi i casi di inserire sotto pelle pigmenti di colore che restano presenti in modo permanente.

Ma è giusto sapere che ci sono delle differenze di base, nel tatuaggio tali pigmenti vengono inseriti più in profondità, mentre nel permanent make up ci si limita a strati più superficiali dell’epidermide. Quindi il trucco permanente non va troppo in profondità ed è meno invasivo. Inoltre i colori utilizzati per questa tecnica sono naturali e sicuri per garantire che non insorgano effetti indesiderati o complicazioni. Con il trucco permanente, quindi, non si va incontro ad alcun problema di intolleranza per la pelle.

A prescindere da tutto comunque, va ricordato un dettaglio fondamentale, è sempre necessario farlo in un centro di professionisti, facendosi prima visitare da un esperto che ci aiuti a comprendere quali cromie sono più adatte alla nostra cute.

Grazie alla tecnica del trucco permanente, anche detta micropigmentazione, si possono oggi correggere imperfezioni del viso dovute ad esempio ad un incidente o semplicemente ad un inestetismo o semplicemente evidenziarne le qualità, appunto in modo permanente.

Ma quanto dura il suo effetto? Per dare una risposta, devono subentrare nuovamente le differenze tra il trucco permanente e il tatuaggio, quest’ultimo prevede inserimento di pigmenti di colore più in profondità mentre nella micropigmentazione ci si ferma a strati superiori della pelle.

Ecco allora che a differenza del tatuaggio, il trucco permanente non resta per sempre, pur potendo garantire una durata piuttosto lunga nel tempo. Di base la durata del trucco permanente è comunque soggettiva, dipende da tanti fattori quali ricambio cellulare e profondità dell’incisione. Mediamente il trucco permanente dura all’incirca dai 2 ai 3 anni, fermo restando che in questa finestra temporale il trattamento deve essere ravvivato più o meno ogni 12/18 mesi.

Uno dei motivi per cui bisogna affidarsi a professionisti è che i pigmenti utilizzati sono minerali, quindi sostanze che devono essere naturali per evitare qualsiasi effetto collaterale sulla pelle.

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A Bergamo i maestri del Trucco

Grazie al web oggi, in ogni ambito è possibile sapere come possiamo risolvere il nostro problema in pochissimo tempo e persino chi sono gli specialisti più vicini a noi. Questo è il caso ad esempio di chi è in cerca del trucco semipermanente a Bergamo , per tutti coloro che si trovano nei paraggi e vogliono veri e propri professionisti.

Il trucco semipermanente è un trattamento di estetica che negli ultimi mesi sta prendendo sempre più piede. Si tratta di un intervento che consente di valorizzare a pieno i lineamenti del viso andando a correggere eventuali difetti e imperfezioni. Un approccio per nulla invasivo e senza potenziali effetti collaterali che prevede l’inserimento di pigmenti di colore direttamente sotto pelle, così da risultare duraturo.

Ecco perché viene scelto sempre di più, perché il trucco semipermanente è un rimedio che non deve essere ritoccato come il make-up tradizionale, che richiede invece interventi continui. Che obbliga chi ha una vita frenetica e magari si trova sempre a contatto con il pubblico, a specchiarsi e ritoccarsi in continuazione.

Quello che gli specialisti offriono è un servizio professionale di trucco semipermanente a Bergamo.

Uno degli aspetti più noti in quanto più richiesto del trucco permanente è riferito al tatuaggio sopracciglia, la micropigmentazione. Le sopracciglia sono elementi fondamentali del volto e devono essere sempre curate al meglio, ecco che ricorrere a trattamenti di micropigmentazione è la soluzione ideale per togliersi ogni pensiero. In particolare se si è stati vittima di una cattiva depilazione per troppo a lungo o anche eventuali incidenti e così via.

Ma parlare di tatuaggio può essere un po’ improprio dato che si va a disegnare le sopracciglia con uno strumento che inietta inchiostro sotto pelle per un risultato che può durare dai 12 ai 18 mesi. Questo perché a differenza di un comune tatuaggio, parliamo comunque di pigmenti naturali.

Il fatto di dover ritornare dopo quasi un anno e mezzo a ritoccare, non va preso come una scocciatura ma come un vantaggio dato che un tatuaggio permanente dopo un po’ di tempo causerebbe problemi di forma e colorazione, mentre con la micropigmentazione si possono richiedere interventi di perfezionamento onde evitare che l’effetto svanisca. Considerando inoltre che con l’età la nostra pelle cambia, questa tipologia di tatuaggio, potrà seguire, i cambiamenti del nostro volto.

Quindi, se stai cercando un servizio di tatuaggio sopracciglia a Bergamo, troverai degli esperti del settore che possono garantire servizi professionali con uso di pigmenti bioassorbibili, senza quindi effetti collaterali.

Oltre alle sopracciglia comunque, si possono ritoccare con le medesime modalità, anche qui si procede andando a inserire sotto pelle pigmenti di colore in modo da correggere imperfezioni del viso, coprire difetti ed esaltare pregi. Il trucco permanente viene applicato per infoltire e rimodellare sopracciglia, per il trucco permanente occhi, per gli zigomi e per il trucco permanente labbra.

Jessica Bonetalli, esperta di trucco permanente ed estetica paramedicale. Ha intrapreso il percorso della dermopigmentazione quasi 15 anni fa e nel tempo ha fatto la sua professione. Ed è lei il volto e la conoscenza che troverete a Bergamo.

 

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Cuscini per bambini, ecco perchè devono essere diversi

Chi diventa genitore per la prima volta si trova molto presto ad imparare tantissime cose, cose che neanche immagginava di dover imparare. Perchè ad esempio ci sono specifici guanciali per bambini ? Una domanda che spesso infatti i genitori si pongono è: qual è il cuscino più adatto a mio figlio? In realtà tutto dipende dall’età del bambino.

Di norma infatti, sono proprio i pediatri a sconsigliare di usare il cuscino normale, quello che usano normalmente gli adulti, prima dei 18-24 mesi. Ciò perchè prima, la struttura della testa e del collo non sono ancora sviluppate. Di fatto, recentemente gli esperti del National Center for Biotechnology Information ha evidenziato che l’uso del normale guanciale potrebbe causare problemi al bambino durante la notte, inficiando sullo sviluppo stesso.

A questa etàla cosa migliore da fare è utilizzare l’apposito guanciale per cullette, quello specifico antisoffoco, di solito fatto in fibra anallergica, molto sottile e di dimensioni contenute.

Un azienda in Italia, famosa per i suoi prodotti, tutti realizzati a mano con elementi naturali, quindi anallergici e traspiranti è Quacquarini, leader nel settore del riposare bene, dal lontano 1929. Qui ogni singolo prodotto è realizzato a mano, su specifiche esigenze dei clienti. Nulla è lasciato al caso e di fatto non esistono grandi produzioni per poi lasciare i prodotti finiti a stoccaggio nei magazzini, in attesa che vengano smistati.

Quindi come prima cosa, bisogna essere consapevoli del fatto che non si può assolutamente dare ad un bambino, lo stesso cuscino di un adulto. Sono cuscini ideati per fornire il supporto ideale alla testa ed al collo degli adulti, in modo che quando ci si corica di lato, si riesca a riempire la distanza fra la linea delle spalle e la linea dell’orecchio.

Un bambino infatti non ha le stesse dimensioni di testa e spalle rispetto agli adulti, quindi utilizzando un cuscino troppo alto, sforzerebbe inutilmente collo e spalle durante il sonno. Trascorsi i primi 3 anni di vita, cioè dove c’è il passaggio dalla culla al lettino, si può inserire tranquillamente un primo guanciale, l’importante è che sia sempre basso e con un grado di morbidezza molto elevato.

Bisogna insomma stare molto attenti a come dorme un bambino, se dorme spesso a pancia in su è consigliato un cuscino che sia più basso e morbido possibile. Se invece è abituato a dormire di lato, si può optare anche per un guanciale più spesso. Anche le dimensioni sono fondamentali, se il bambino è minuti ed esile, sarebbe meglio ritardare il più possibile l’utilizzo del guanciale da adulto, mentre se è già alto ed ha una costituzione importante, si può già mettere un cuscino normale.

Si consiglia comunque, di rivolgersi sempre dal Pediatra di fiducia, fornendogli la indicazioni adeguate, in modo tale che anche lui possa indirizzare verso la scelta più adatta alla costituzione del bambino.

Arrivati a questo punto poi, meglio scegliere solo prodotti di prima qualità ed evitare tutto quello che viene eccessivamente pubblicizzato, perchè non è detto che sia la scelta migliore.

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Premio Art Sesta Edizione – Primo Step Espositivo

Esposizione di Arte Contemporanea: Premio Art Sesta Edizione – Primo Step Espositivo

Direzione Artistica: Pamela Cento

Coordinatrice: Anna Modeconi

Artisti: Carolina Bacci, Alessia e Bruno, Agnese De Romanis, Elen, Tiziano Gilardoni, Giovanni Giuliani, Kyo’o, Matteo Madara , Andrea Marongiu, Carlotta Morselli, Alessandra Nardi, Giulia Neri, Angelo Nunziata, Rudy Orly, Davide Pavan, Alain Pietrolongo, Giuseppe Russo, Matteo Silvestri

Staff: Cento Produzioni Arte e Comunicazione, Caffè Letterario

Dove: Caffè Letterario, Via Ostiense 95, Roma (Metro Piramide)

Quando: dal 24 marzo al 12 aprile, dalle 10.30 alle 18.00

Inaugurazione: Sabato 24 marzo, dalle 19.30 alle 22.00

Info e STREAMING: www.premioart.it

Sabato 24 marzo prende avvio la sesta edizione del Premio Art, il concorso di arte visiva che negli anni ha esposto le opere di centinaia di artisti provenienti dall’Italia e dall’estero portando migliaia di fruitori a votare l’artista prescelto.

Dal 24 marzo al 12 aprile, presso il rinomato Caffè Letterario di via Ostiense, lo spazio multifunzionale di mille metri quadri dedicati all’arte, alla cultura e al design tra i più conosciuti della Capitale, sarà possibile ammirare le opere degli artisti Carolina Bacci, Alessia e Bruno, Agnese De Romanis, Elen, Tiziano Gilardoni, Giovanni Giuliani, Kyo’o, Matteo Madara , Andrea Marongiu, Carlotta Morselli, Alessandra Nardi, Giulia Neri, Angelo Nunziata, Rudy Orly, Davide Pavan, Alain Pietrolongo, Giuseppe Russo, Matteo Silvestri.

Quali sono le emozioni di abbandonare o essere abbandonati da una casa vissuta? E ancora come esprimere e tradurre con il linguaggio dell’arte persone e territori incontrati, o avvenimenti che hanno segnato la Storia? Come cristallizzare in una fotografia il periodo di vuoto che lentamente porta al degrado dell’anima come di un oggetto? Mondi interiori impressi nella pellicola analogica o nei pixel digitali o ancora tra le trame della tela o della carta. Le opere in esposizione danno artisticamente le risposte anche a queste domande e il risultato è costituito da un percorso espositivo con più di sessanta opere inedite.

Come nelle precedenti edizioni il pubblico, dalla serata di inaugurazione, potrà votare sul sito www.premioart.it con lo stesso meccanismo di voto utilizzato nelle precedenti edizioni
da più di 35.000 persone.

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Ristrutturare casa: informazioni utili

Casa propria è lo spazio più intimo di cui una persona possa disporre, un luogo in cui si trascorre la maggior parte del proprio tempo e che è possibile modificare o personalizzare in base alle proprie esigenze o desideri. Ristrutturare casa diventa quindi una operazione davvero importante perché consente di adattare il contesto in cui si vive alle proprie necessità o aspettative, per migliorare ulteriormente il livello del comfort percepito e di conseguenza il benessere di tutta la famiglia.

In base alla tipologia di lavori che si desiderano effettuare, sarà necessario raccogliere le relative autorizzazioni da parte delle autorità competenti e occuparsi di eventuali cavilli burocratici che vanno risolti prima di poter finalmente dare il via alla ristrutturazione vera e propria. Non è ad esempio necessario produrre alcun documento o raccogliere autorizzazioni nel caso di ristrutturazioni ordinarie, ovvero inerenti ad esempio interventi di rifacimento dei pavimenti o dei bagni. In questo caso infatti, dato che non si va a modificare il prospetto dell’immobile né la struttura dell’appartamento, è possibile dare il via ai lavori senza che sia necessario richiedere alcun tipo di autorizzazione.

È diverso invece il discorso relativo a tutti quegli interventi che prevedono la modifica, anche minima, della planimetria dell’appartamento. È questo il caso dello spostamento di muri e pareti, ma anche l’inserimento di scale o rifacimento di solai: in situazioni di questo tipo, sarà necessario presentare una dichiarazione di inizio attività (la cosiddetta “DIA”) con la supervisione di un professionista iscritto all’albo, sia esso un geometra, architetto o ingegnere.

Nel caso invece in cui gli interventi di ristrutturazione vadano a modificare l’aspetto esterno dell’edificio o incidano sulla volumetria dello stesso, sarà necessario richiedere l’apposita concessione edilizia e soltanto dopo averla ottenuta sarà possibile andare ad effettuare i lavori di ristrutturazione desiderati.

Oggi uno degli interventi più richiesti è sicuramente quello della creazione di un “open space”, ovvero l’eliminare pareti interne non portanti per unire più ambienti e formare così un ampio spazio che generalmente coincide con l’ingresso, il salone e la cucina. Oggi per fortuna esistono anche degli ottimi incentivi fiscali riguardanti i lavori di ristrutturazione, che consentono di usufruire di una detrazione fiscale del 50% veramente allettante.

Per approfondire ogni aspetto circa la realizzazione tecnica degli interventi desiderati, che per informazioni inerenti gli sgravi fiscali attualmente previsti per gli interventi di ristrutturazione, è possibile contattare una ditta di ristrutturazioni edili Varese che possa aiutare a sciogliere ogni dubbio in merito.

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Compro Oro, in quali città pagano di più l’oro usato

I compro oro sono attività commerciali che si sono diffuse a causa delle ristrettezze economiche che si sono verificate con l’arrivo della crisi all’inizio del millennio, un altro fattore che ha favorito l’affermarsi di queste attività è l’alto prezzo della quotazione oro che in quegli anni raggiunto e superato più volte il proprio record storico.
Non in tutte le città i compro oro però pagano lo stesso prezzo nonostante il prezzo a cui viene rivenduto da queste attività commerciali sia lo stesso a livello nazionale.
Le differenze tra i prezzi di acquisto dell’oro usato sono si basano soprattutto sulla concorrenza che questo si fanno sul territorio.
Ma in quali città i compro oro sono disposti a pagare di più gli oggetti preziosi ?
Tra quelli che pagano meglio gioielli e oggetti in oro ci sono i compro oro Firenze, questi si sono diffusi nel capoluogo velocemente ed in gran numero.
L’elevata concorrenza che si è venuta a creare a Firenze tra i vari operatori che acquistano oro, per riuscire a convincere il cliente a vendere il proprio oro i compro oro Firenze hanno cominciato una vera battaglia sui prezzi di acquisto che ha portato il prezzo medio pagato nel capoluogo toscano ad essere tra quelli che pagano di più non solo in Toscana ma in tutta italia.
La particolare posizione di Firenze rende questa città ideale da essere raggiunta, oltretutto la diffusione di questi operatori permette a chi si reca spesso a Firenze di poter conoscere la valutazione del proprio oro da vari compro oro in poco tempo grazie alla dimensione relativa della città che può essere attraversata in breve tempo.
Questa caratteristica ha determinato la presenza a Firenze oltre che di operatori compro oro autonomi anche la presenza di molti franchising nazionali che in città hanno aperto anche più di un punto di acquisto.
L’elevato prezzo dell’oro usato a Firenze é riscontrabile anche in altre grandi città come Roma, Milano, Torino ed altre

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