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5 Aprile 2014

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PRN: Con la cifra di 510 milioni di euro, Helaba mantiene i risultati del gruppo ai livelli dell’anno precedente

Con la cifra di 510 milioni di euro, Helaba mantiene i risultati del gruppo ai livelli dell’anno precedente

 
[2014-04-05]
 
FRANCOFORTE, Germania, April 5, 2014 /PRNewswire/ —

– L’utile al netto delle imposte è aumentato dell’11%

– Il coefficiente del capitale di base (livello 1) sale al 12,8%

– L’importo dei dividendi pagati aumenta ancora una volta e il capitale della banca è rafforzato

– L’integrazione con S-Group Bank è in gran parte completata – l’attività viene notevolmente potenziata

– Rimando: il comunicato stampa completo è disponibile alla pagina http://www.presseportal.de/pm/55060/

Nel corso dell’ultimo esercizio, Helaba – Landesbank Hessen-Thüringen – ha realizzato guadagni imponibili a livello di gruppo pari a 510 milioni di euro, quasi eguagliando l’alto risultato dell’anno precedente di 512 milioni di euro.  Aumentando dell’11,3%, gli utili netti sono saliti a 354 milioni di euro. Hans-Dieter Brenner, Amministratore Delegato di Helaba, ha commentato: “Dal 2011 abbiamo registrato un utile annuo di circa 500 milioni di euro. Durante tale periodo, abbiamo anche creato un buffer di rischio di circa 500 milioni di euro, che viene registrato come spesa. Ciò ha notevolmente aumentato il capitale della banca.”

Contatto per la stampa:
Press and Communication
MAIN TOWER
Neue Mainzer Strasse 52-58
60311 Frankfurt am Main
http://www.helaba.de
Tel: +49-(0)69 / 9132-2192

Wolfgang Kuss
E-mail: [email protected]

Ursula-Brita Krück
E-mail: [email protected]

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SCUOLA SEFIR a Perugia – Giugno 2014 – Bando per 12 posti

Scade il 14 aprile il bando di concorso per 12 posti presso la Scuola di formazione e ricerca organizzata da SEFIR in collaborazione con il Servizio Nazionale per il Progetto Culturale della CEI d’intesa con la Diocesi di Perugia

TEMA DELL’EDIZIONE 2014: “Aspetti pluri-disciplinari delle dinamiche di relazione multi-agente”

Il bando è per soli 12 posti ed è rivolto prevalentemente a giovani studiosi di ambito ingegneristico e scientifico (matematica, informatica, fisica, biologia, etc.) in possesso al minimo di laurea magistrale o titoli equipollenti che sono anche invitati a presentare dei poster sul proprio lavoro scientifico. La Scuola si tiene dal 15 al 18 giugno 2014 a Perugia.

Il tema “Le dinamiche di relazione multi-agente”, cioè tra più attori, sarà approfondito dal punto di vista ingegneristico, biologico e sociologico. Gli “agenti” potranno essere persone singole e corpi sociali, individui sani e malati, macchine poste in relazione con soggetti umani oppure con altre macchine, ecc. La scuola prevede quattro laboratori di mezza giornata ciascuno che affronteranno dei sotto-temi appropriati e due poster session. L’ultimo giorno avrà luogo una tavola rotonda dedicata alla riflessione filosofica e teologica delle dinamiche di relazione.

La Scuola SEFIR è diretta da: Giandomenico Boffi (ordinario di Algebra, Univ. Studi Internazionali di Roma), direttore di SEFIR, e da Carlo Cirotto (ordinario di Anatomia comparata e citologia, Università di Perugia).

La domanda di partecipazione va inviata a [email protected] (con oggetto del messaggio:
scuola di Perugia). Al modulo va allegato il curriculum vitae, comprensivo di tutti i titoli ritenuti
utili ai fini della selezione, nonché un sunto dell’eventuale poster che si intende presentare.
Alla fine della scuola sarà rilasciato un Attestato di partecipazione con la descrizione dei contenuti
trattati e la firma dei direttori.

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Perduti nel paesaggio/Lost in Landscape

Al Mart, il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, dal 5 aprile al 31 agosto 2014 una grande mostra a cura di Gerardo Mosquera. Oltre 60 artisti provenienti da tutto il mondo testimoniano come l’arte contemporanea affronti i temi dell’ecologia, della rappresentazione del paesaggio e della trasformazione dei territori.

[Rovereto 5 aprile 2014] Il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto presenta Perduti nel paesaggio/Lost in Landscape, un grande progetto espositivo dedicato al paesaggio contemporaneo e ai suoi molti significati: spazio, ambiente, territorio, luogo in cui si vive e da cui ci si allontana, paesaggio naturale e paesaggio urbano.

La mostra del Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, a cura di Gerardo Mosquera, affronta il tema attraverso le opere di oltre 60 artisti provenienti da tutto il mondo, molti dei quali mai presentati in Italia. In mostra oltre 170 fotografie, 84 opere pittoriche, 10 video, 4 video-installazioni, 4 installazioni, 4 interventi context specific (Gonzalo Diaz, Takahiro Iwasaki, Glexis Novoa e Cristina Lucas), 1 progetto web specific (Simon Faithfull), 1 libro d’artista (Ed Ruscha).

Non è certo un Eden quello raccontato nelle sale del Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, e neanche un nuovo genere artistico, bensì uno sguardo appassionato e sofferto sul mondo, che scopre necessariamente anche i suoi angoli più drammatici e contraddittori.
Gerardo Mosquera scrive infatti nel testo in catalogo (Edizioni Mart) che il significato del termine “paesaggio” definisce allo stesso tempo “sia la percezione di un determinato luogo, sia la sua rappresentazione”, rendendo inseparibili fra loro l’oggetto dal soggetto, l’ambiente dal suo abitante. Oggi, nella concezione del paesaggio del nostro tempo, il grado di soggettività della percezione, infatti, coinvolge i protagonisti attivi delle trasformazioni del territorio, ovvero, quelle strutture e coloro che agiscono su di esso e ne definiscono la stessa nozione, ormai allargata a tutto ciò che ci circonda, dalle autostrade alle foreste, dalle metropoli agli ambienti rurali.

Vissuto e costruito, contemplato e utilizzato, il paesaggio è inseparabile dall’uomo. Infatti, nel percepire, conoscere e descrivere il paesaggio, l’uomo è al tempo stesso oggetto inscritto nella realtà e soggetto esterno e narrante. Un dualismo che si evidenza per esempio nelle fotografie di Bae Bien-U. In questo lavoro l’artista fotografa un pineto dal suo interno e il paesaggio raccontato non è solo un panorama, una vista, una veduta. Gli alberi folti sembra quasi che circondino e incombano sull’osservatore-artista, mentre in realtà è proprio lui a offrirci la sua autonoma e intima visione del bosco. O ancora un dualismo che mostra tutte le nostre contraddizioni: laddove la natura è ancora sublime, è l’uomo a infonderle il segno grave del cambiamento traumatico. Nelle immagini fotografiche di Richard Mosse è presente un forte contrasto tra l’immagine di un paesaggio irreale, dalle tinte fiabesche, e la violenta presenza delle truppe militati che trasforma completamente il significato dell’immagine. I colori squillanti, dovuti all’uso di una pellicola militare agli infrarossi, condizionano la percezione dell’immagine di questi meravigliosi luoghi fotografati nell’est del Congo, dove invece ha prevalso dolore e violenza.

La nostra esperienza, cultura e stato sociale allora non smettono di condizionare il modo in cui percepiamo e organizziamo il paesaggio. Gabriel Orozco ricrea questa visione direttamente nella strada, nella periferia, costruendo una piccola città nella città: rifiuti e materiali trovati sul luogo concorrono ad una rappresentazione effimera, povera dell’ambiente metropolitano.
A questo nodo problematico, va aggiunto il tema dei fenomeni di trasformazione e urbanizzazione del paesaggio, centrali nell’analisi degli artisti contemporanei, interessati più allo spazio urbano che a quello naturale, rappresentato soprattutto attraverso il mezzo fotografico e il video: Du Zhenjun immagina l’esplosione urbana in termini apocalittici, Michael Wolf ne mette in risalto la vastità infinita della proliferazione edilizia, David Stephenson riscopre nella metropoli una bellezza primitiva e cristallina attraverso la sua luce artificiale, mentre nel video di Junebum Park la città corrisponde alle sue insegne luminose e l’affollamento pubblicitario è il suo unico criterio di sviluppo.
Infine, in un momento storico come quello che stiamo vivendo in cui è sempre più pressante l’urgenza di salvaguardare il territorio dai rischi di un consumo inconsapevole e spesso rivolto alla distruzione, con la mostra Perduti nel paesaggio/Lost in Landscape, il Mart propone un percorso espositivo che, attraverso le migliori esperienze artistiche, apre una discussione sulla necessità di ritrovare, e rinnovare, gli antichi equilibri tra l’uomo e il suo ambiente.

Perduti nel paesaggio/Lost in Ladscape si apre con “The microwave sky as seen by planck” la prima immagine completa dell’universo, catturata nel 2010 con il telescopio satellitare Planck (©ESA/ LFI & HFI Consortia). Si tratta di una rappresentazione che, delineando il paesaggio totale, descrive la più ambiziosa appropriazione dell’ambiente mai realizzata. L’immagine dell’ universo è accostata all’antico Disco Celeste di Nebra (1.600 a.C.) che è invece la prima sua rappresentazione conosciuta. La raffigurazione di un paesaggio assoluto, conferma il desiderio di sfidare l’infinito e l’espansione permanente del cosmo, contenendolo, descrivendolo, possedendolo.
In mezzo a questi due estremi della storia, l’esposizione del Mart propone numerose interpretazioni contemporanee, provenienti da diverse latitudini, attraverso una molteplicità di linguaggi, tecniche e media differenti. Dai lavori di forte denuncia sociale come i paesaggi fotografati del messicano Fernando Brito alle opere intime di Glenda León e alle rappresentazioni oniriche di Hong Lei, che si alternano agli scenari naturali di Analía Amaya. I luoghi dei conflitti narrati da Vandy Rattana, Gabriele Basilico, Kang Yong-Suk e Rula Halawani, dialogano con gli scenari di trasformazione urbana di Iosif Kiraly, e Guillermo Santos. Immagini surreali, mappe, paesaggi urbani e lunari si sommano in una mostra che esplora la dialettica tra distanza e appartenenza e costruisce messaggi, innesca esperienze, propone indagini.
La mostra parte dall’ immensità dell’universo per arrivare alla semplicità del volto di un individuo trasformato in paesaggio: un atto di appropriazione forse ancora più estremo della cattura dello spazio illimitato, nell’opera dell’uruguaiano Luis Camnitzer.

Artisti in mostra
Marina Abramovic, Tarek Al Ghoussein, Lara Almárcegui, Analía Amaya, Carlo Alberto Andreasi, Massimo Bartolini, Gabriele Basilico, Bae Bien-U, Bleda y Rosa, Fernando Brito, Luis Camnitzer, Pablo Cardoso, Jordi Colomer, Russell Crotty, Gonzalo Dìaz, Simon Faithfull, Fischli & Weiss, Carlos Garaicoa, Emmet Gowin, Carlo Guaita, Andreas Gursky, Rula Halawani, Todd Hido, Huang Yan, Carlos Irijalba, Takahiro Iwasaki, Isaac Julien, Anselm Kiefer, Iosif Kiraly, Hong Lei, Glenda Leòn, Yao Lu, Cristina Lucas, Armando Lulaj, Rubens Mano, Arno Rafael Minkkinen, Richard Mosse, Sohei Nishino, Glexis Novoa, Sherman Ong, Gabriel Orozco, Alain Paiement, Junebum Park, Paul Ramìrez Jonas, Vandy Rattana, Szymon Roginski, Ed Ruscha, Guillermo Santos, George Shaw, Gao Shiqiang, David Stephenson, Davide Tranchina, Carlos Uribe, Agnès Varda, Verne Dawson, Michael Wolf, Catherine Yass, Kang Yong-Suk, Du Zhenjun.

“Perduti nel paesaggio” al Mart – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto inaugura il 5 aprile 2014 e resta aperta al pubblico fino al 31 agosto 2014. Maggiori informazioni su “Perduti nel paesaggio” al Mart di Rovereto sono disponibili sul sito del Mart all’indirizzo http://www.mart.trento.it/perdutinelpaesaggio. Aggiornamenti e news sulla mostra nel corso del periodo di esposizione saranno disponibili su Twitter seguendo l´hashtag #perdutinelpaesaggio e il profilo Mart @mart_museum.

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Mart Rovereto
http://www.mart.trento.it.
Corso Bettini, 43 – 38068 Rovereto (TN)
Responsabile Comunicazione: Flavia Fossa Margutti
Ufficio Stampa: Luca Melchionna / Susanna Mandice / Carlotta Fanti
Email: [email protected] – tel: (+39) 0464 454.124 / 127
Kit di immagini della mostra “Perduti nel paesaggio” disponibile al link
www.mart.trento.it/perdutinelpaesaggio-immagini

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Mundus Vini premia lo Champagne Jacquart.

La tedesca MUNDUS VINI ha appena premiato lo Champagne Jacquart con quattro prestigiose medaglie:

 

–         Gran Medaglia d’Oro: Champagne Jacquart Cuvée Alpha 2005

–         Medaglia d’Oro: Champagne Jacquart Blanc de Blancs 2006;

–         Medaglia d’Oro: Champagne Jacquart Rosé;

–         Medaglia d’Argento: Champagne Jacquart Brut Mosaïque.

 

L’Accademia Internazionale del Vino MUNDUS VINI è stata istituita nel 2001 con il proposito di avvicinare sia al consumatore sia al professionista l’argomento “vino” in tutte le sue sfaccettature, fornendo inoltre un importante orientamento qualitativo. L’Accademia opera attraverso il Gran Premio Internazionale del Vino, il Concorso Internazionale dei Distillati e una serie di qualificatissime attività sul campo (corsi, seminari, educational). L’Accademia Internazionale del Vino MUNDUS VINI è una società affiliata della casa editrice Meininger Verlag.

 

Stabilitasi da alcuni anni nello sfarzoso Palazzo di Brimont, in centro a Reims, Jacquart è entrata nella cerchia delle più grandi e prestigiose Case di Champagne. Le tre unioni di viticoltori che compongono la Maison Jacquart rappresentano 2400 ettari di vigne ripartite come un mosaico – da qui il nome delle cuvée – sulla Montagne de Reims, nella Vallée de la Marne e lungo la Côte des Blancs e la Côte des Bar, vale a dire uno dei più vasti territori di approvvigionamento della regione champenois. In questo panorama variegato i maestri di cantina Jacquart selezionano gli Chardonnay, i Pinot Noir e i Pinot Meunier che compongono le cuvée, per dare a ognuna di loro un’identità inimitabile. Lo stile Jacquart, caratterizzato da vivacità e immediatezza, privilegia una vinificazione brillante e gradevolissima, e un invecchiamento che va ben oltre le esigenze della denominazione. Ogni pezzo della collezione Jacquart fa nascere sensazioni ed emozioni uniche, così da soddisfare i desideri di tutti gli intenditori.

 

Lo Champagne Jacquart è distribuito in esclusiva per l’Italia dalla Fratelli Rinaldi Importatori di Bologna (tel. 051 4217811, fax 051 242328, e-mail [email protected], www.rinaldi.biz).

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Cravatte, scegli qualità e stile dell’esclusiva linea Brucle

Elegante, raffinata, sempre alla moda, la cravatta è tra gli accessori intramontabili per l’uomo attento allo stile e al proprio look. Ideale per outfit classici, moderni o casual la cravatta è soprattutto un must tra le idee regalo per il proprio uomo, un amico, un famigliare. Stupite i vostri cari scegliendo i modelli della linea Brucle, azienda specializzata nella realizzazione artigianale e vendita di articoli di pelletteria e accessori rigorosamente made in Italy.

 

Le cravatte Brucle si distinguono per qualità delle materie prime, seta e filati preziosi,  lavorazione minuziosamente curata da maestri artigiani italiani e per la grande versatilità, che le rende facilmente abbinabili a stili differenti. L’intera linea è disponibile e acquistabile comodamente online su www.brucleshop.com. Nella categoria cravatte ad ogni modello è associata una descrizione tecnica relativa a materiali, misure, colori e galleria fotografica, per rendere semplice e veloce il vostro shopping: cravatte in tinta o a pois, regimental, in seta, lana o miste.

 

CRAVATTE IN SETA

Le cravatte seta vengono realizzate  in seta pregiata italiana e cucite a mano con motivi differenti a seconda del modello:

  • Regimental, eleganti ed esclusive, adatte ad abbigliamenti classici, da indossare generalmente in occasioni importanti quali cerimonie o incontri di lavoro.
  • Puntaspillo, dai colori brillanti e disegno  raffinato, ideali per look eleganti o casual, da abbinare ad uno stile meno formale ma al tempo stesso importante.
  • Colorate o a pois, perfette per outfit sportivi o per donare un tocco di stravaganza e originalità ad un abbigliamento più tradizionale.

Le cravatte seta godono tutte di uno stile particolarmente esclusivo grazie al materiale unico, in grado di donare luminosità ai colori ed evitare inoltre pieghe inestetiche.

 

CRAVATTE IN LANA

Le cravatte lana vengono lavorate in pura lana vergine  con l’aggiunta del 30% di seta. Un dettaglio fondamentale per mantenere la morbidezza del prodotto e far sì che non sfili. Come tutti gli articoli firmati Brucle, le cravatte in lana sono affidate all’esperienza dei migliori artigiani, attenti non solo alla particolare lavorazione dei materiali, ma anche alla cura dei dettagli. Ideali per look giovani e moderni, sono disponibili su www.brucleshop.com in fantasia puntaspillo e acquistabili singolarmente o abbinate a bretelle in particolari confezioni, ideali per idee regalo.

Stupite i vostri cari con un articolo esclusivo, unico per tecniche di lavorazione e materiali. Acquistando una cravatta della linea Brucle, sceglierete prima di tutto qualità, arte ed esperienza nel settore, nonché cura nei particolari e selezione dei migliori filati, aspetti inimitabili del made in Italy.  Scegliete la cravatta che preferite su www.brucleshop.com.

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ARTELINEA PRESENTE AL FUORISALONE 2014: dal passato verso il futuro

Dal 8 al 13 aprile 2014 presso show-room FOuRDESIGN – via Morimondo 7,Milano
Cocktail party 10 aprile 2014 dalle 18.00 alle 24.00 – entrata libera

Artelinea

Artelinea è un’azienda che nel campo dell’arredo bagno è stata pioniera.
Nata nel 1962 come piccola realtà individuale, è ora in grado di porsi a livelli internazionali tra le migliori aziende del settore arredo bagno di qualità in materiale nobile ed ecologico: il vetro. Artelinea è artigianale nella sua passione, ma le sue idee sono moderne.
Da sempre l’azienda si avvale della collaborazione di architetti e designer di fama internazionale per creare articoli di design dalle linee concrete ed essenziali.
Gli articoli Artelinea sono valorizzati da materiali ricchi di storia e fascino come il cristallo e dall’applicazione di lavorazioni uniche nel campo dell’arredamento.
La collezione si compone di mobili per il bagno, piani, lavabi, specchi, illuminazioni, pavimenti & rivestimenti a muro di vari tipi. La presenza di Artelinea è fortemente rappresentata all’estero. Il 70% del fatturato è realizzato fuori dal territorio italiano. Artelinea simboleggia “l’Italian Touch” applicato all’universo del bagno.

Prodotti:

Linea Regolo

I banconi della nuova linea Regolo, realizzati completamente in Opalite by Artelinea, permettono la massima libertà espressiva e progettuale nelle dimensioni, nella scelta dei lavabi e negli abbinamenti con altri mobili. Linee orizzontali e superfici pure sono sottolineate dalla lavorazione dei bordi a 45 gradi e valorizzate dalle caratteristiche del materiale.

Opalite – è uno dei materiali su cui Artelinea basa la sua forza, perché grazie alla lucentezza del vetro e alla compattezza della ceramica può essere trasformata e modellata per innumerevoli possibilità di applicazione.

Lavabi in opalite

I lavabi in Opalite sono realizzati con innovative tecniche di fusione, finiti con esclusive lavorazioni di alta precisione e caratteristiche artigianali.

 

Vero collection nasce da un’idea di geometria e semplicità, in cui il frontale dei mobili, completamente liscio ed essenziale, arriva ad allinearsi con il top, creando una figura perfetta ed armoniosa.

Vero Collection

Un insieme di forme geometriche che uniscono funzionalità, praticità ed eleganza, impreziosite da interni curati e all’avanguardia e da una vasta gamma di colori, misure e possibilità di arredo.

Lampade a led scorrevoli

 

 

 

Un’assoluta novità sono anche le Lampade a led scorrevoli sullo specchio, che uniscono innovazione, funzionalità e design per un’illuminazione perfetta.

 

 

Per informazioni:
Azienda:
Artelinea
Via degli Innocenti, 2 – 50063 Figline Valdarno – FI – Italy
Tel. +39 055 961961 Fax +39 055 961060
email: [email protected] www.artelinea.it
Ufficio stampa:
Blu Wom Milano srl
Resp. Patrizia Fabretti
Via Sant’Agnese, 14 – 20123 Milano
Tel 02 87384640
email: [email protected] www.bluwom-milano.com

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Milano Art Gallery – L’artista della Casa Reale dei Savoia, Piercarlo Malinverni prolunga la mostra “Le Dive nell’arte”

A fronte dell’ottimo consenso di pubblico e di critica di settore, la mostra pittorica “Le Dive nell’arte” di Piercarlo Malinverni noto come “l’artista della Casa Reale dei Savoia” verrà prorogata fino al 19 aprile. L’esposizione si trova nello storico contesto della “Milano Art Gallery” in via G. Alessi 11 a Milano, è organizzata dal manager produttore di grandi eventi Salvo Nugnes ed è visitabile con ingresso libero.

 

Le originali creazioni si ispirano alle mitiche dive del cinema degli anni 50/60, le splendide attrici di fama internazionale, che hanno incantato milioni di fans e restano eteree icone di fascino seduttivo senza tempo. Attraverso le opere di Malinverni rivivono in tutto la loro ammaliante bellezza. Sul confronto tra mondo dell’arte e mondo del cinema, Malinverni afferma “C’è sintonia in questo parallelismo. Emerge un humus, che è esaltante e continua a proporre nuovi stimoli, perché il mondo del cinema e del teatro, con le sue maschere e le sue finzioni, è il paradosso della vita stessa. L’idea delle attrici è stata quella di coagulare, di fissare su tavola il momento di gloria della loro bellezza estrema e renderla eterna, con qualche simbolo, che alcune cose significative dei loro film famosi e alcuni accenni allo loro vita privata, in qualche caso anche un po’ in stile gossip piccante. Secondo me in arte niente deve essere scontato, i messaggi, i simboli vanno letti e interpretati dal fruitore con la sua personale sensibilità intuitiva“. E spiega “nutro molta riverenza verso la bellezza femminile e le dive degli anni 50/60 idealmente rappresentano le nostre madri“.

 

L’organizzatore Salvo Nugnes dice “Le originali rappresentazioni dall’atmosfera un po’ retrò e dal gusto romantico e poetico offrono l’opportunità di recuperare l’emozionante magia del cinema, di immergersi nei suggestivi ricordi, di ripercorrere nella memoria momenti speciali vissuti e stimolare l’immaginario fantastico“.

 

Piercarlo Malinverni vanta tra i suoi più affezionati clienti estimatori i membri della Casa Reale dei Savoia, che gli hanno commissionati vari lavori importanti. Con loro si è instaurato un rapporto di calorosa amicizia che dura ormai da tanto. Malinverni racconta “mi hanno commissionato opere legate ad atmosfere marine e altre in stile materico-astratto“.

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VALDINON BIKE TRA UN MESE, SU IL SIPARIO PER TRENTINO MTB

Iscrizioni in corsa per la ValdiNon Bike

Percorso di 43 km con partenza e arrivo a Cavareno (TN)

Prima tappa di Trentino MTB presented by crankbrothers

Interessanti proposte di soggiorno in Val di Non

 

 

Che la bike sia con voi. Dove? In Val di Non, la vallata delle mele per antonomasia in Trentino che oggi conta un mese esatto alla sua ValdiNon Bike. Domenica 4 maggio il paese di Cavareno e i suoi sterrati apriranno le proprie braccia e le proprie…griglie ai bikers ed ai patiti di ruote grasse, che cominceranno finalmente a fare sul serio anche in provincia di Trento. La ValdiNon Bike, orchestrata come sempre da ValdiNon SportGestion, inaugurerà infatti il circuito ‘Trentino MTB presented by crankbrothers’ e l’arrivo della bella stagione fa salire ulteriormente l’attesa per quello che potrebbe essere visto come un vero e proprio giro del Trentino in MTB.

Le iscrizioni alla ValdiNon Bike sono in corsa e, fino al 27 aprile, si potrà strappare un posto all’allettante prezzo di 25 euro, mentre nella settimana successiva si salirà a 28 euro, con deadline fissata per venerdì 2 maggio. La ValdiNon Bike è anche, come detto, la prima delle sette del circuito ‘Trentino MTB presented by crankbrothers’ e per acquistare l’abbonamento valido per tutte le tappe del challenge ci sarà tempo sempre fino al 2 maggio con una tariffa davvero conveniente visto che il prezzo legge 140 euro invece di 191.

La ValdiNon Bike 2014 si svilupperà su di un tracciato di 43 km e oltre 1200 metri di dislivello fra meleti e canyon dell’Alta Val di Non, l’ideale per esaltare le doti dei bikers più allenati, ma anche oltremodo pedalabile per tutti quanti in ogni sua parte, lungo la salita iniziale verso il Passo della Mendola, sulle rive del suggestivo Lago Smeraldo e tra i comuni di Fondo, Sarnonico e Don.

L’iscrizione darà diritto al pacco gara, composto da prodotti alimentari, al pasta party finale, ai ristori e a tutti i servizi. Il quartier generale, come sempre, sarà presso la Tennis Halle di Cavareno, sede anche del pasta party finale e della tradizionale Lotteria ValdiNon Bike con numerosi premi in palio.

Gli appassionati che vogliono godersi con calma le tante attrattive della Val di Non sul sito ufficiale www.valdinonbike.com possono trovare interessanti proposte di soggiorno, sia in hotel due o tre stelle (prezzo massimo 44 euro per la pensione completa), sia in garnì o agritur, dove si scende a 30 Euro.

Rimane solo un mese a disposizione per arrivare in forma all’appuntamento con la 6.a ValdiNon Bike e con Trentino MTB, meglio intensificare gli allenamenti anche perché, come spesso succede, una gara tira l’altra e il circuito trentino ne mette sul piatto ben sette, fino al mese di ottobre.

Dopo l’esordio di Cavareno, Trentino MTB presented by crankbrothers si trasferirà infatti a Lavarone il 15 giugno per la 100 Km dei Forti, mentre il 29 giugno toccherà a Pinzolo e Madonna di Campiglio con l’inedita Dolomitica Brenta Bike. La quarta frazione sarà la Lessinia Bike a Sega di Ala il 27 luglio e la settimana successiva i bikers faranno rotta sulla Val di Fiemme per la ‘Vecia Ferovia’ del 3 agosto. Il 31 agosto si andrà a Malé per la Val di Sole Marathon, seconda new entry di Trentino MTB, prima dell’epilogo il 5 ottobre in Valsugana con la 3T Bike. Oltre a pedalare in sette spettacolari gare a quota ribassata e all’utile doppio gadget (una pompa crankbrothers e una confezione di pasta Felicetti), l’iscrizione cumulativa al challenge permette a tutti i bikers di concorrere ai numerosi premi messi in palio alla fine e durante ogni evento dai tanti sponsor tecnici e gastronomici.

Ad esempio, in Val di Non sarà estratto il primo soggiorno di 4 notti per 2 persone a Praga, offerto dal tour operator Swissar e così sarà fino al mese di ottobre dopo ognuna delle sette gare.

Motivo in più per esserci, domenica 4 maggio a Cavareno, ma anche per prenotarsi a tutto il circuito Trentino MTB 2014.

Info: www.valdinonbike.com

 

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JORNET BURGADA SULLE DOLOMITI DI BRENTA, SKI ALPERS DI LIVELLO IN TRENTINO

Kilian Jornet Burgada è l’uomo da battere alla Ski Alp Race Dolomiti di Brenta

Domani, 5 aprile, si …saliscendono le suggestive Dolomiti trentine

 Pedranzini, Martinelli e Zulian pronti a darsi battaglia

Sporting Club Madonna di Campiglio in direzione d’orchestra

 

Ski alpers di massimo livello in rotta su Madonna di Campiglio (TN). Tutto è pronto per la 40.a edizione della Ski Alp Race Dolomiti di Brenta che domani porterà in alta quota la carovana degli appassionati delle pelli e degli sci, e tra le iscrizioni di spessore spicca il nome dell’iberico Kilian Jornet Burgada. Il ventiseienne plurititolato di scialpinismo e recordman dello skyrunning, recentemente anche riconosciuto dalla nota rivista National Geographic, ha confermato la propria presenza domattina alle 8.15 dal Rifugio Boch a 2.085 metri, deciso ad attaccare subito a zig-zag i quasi 3000 metri di Cima Grosté e gli altri passaggi spettacolari sulle Dolomiti di Brenta a seguire, per un totale di 1.835 metri di dislivello da digerire. Burgada è attualmente leader di Coppa del Mondo sia Individuale che Overall – dove viene sommato anche il punteggio di Vertical – e torna alla Ski Alp di Madonna di Campiglio con la voglia di vincere finalmente, dopo l’ultima apparizione nel 2011 in cui però fu rallentato da un fastidioso mal di schiena.

Sempre per quanto riguarda la gara maschile, Ivo Zulian promette scintille anche in ottica Coppa delle Dolomiti, di cui la Ski Alp di domani è prova conclusiva. Il trentino conduce al momento con 58 punti di vantaggio sul diretto inseguitore Davide Pierantoni, ma di certo occorrerà dare il massimo per calcare il traguardo alla fine e cucirsi il titolo sul petto. Saranno al via anche le valtellinesi Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini, due istituzioni dello ski alp, che hanno vinto nel 2011 e nel 2012 arrivando a pari merito, con la Pedranzini, da sola, anche nel 2010, e la Martinelli che ha praticamente in tasca la Coppa delle Dolomiti 2014. Occhio anche ad Elena Nicolini che l’anno scorso ha vinto la gara (in coppia con la Pellissier) e che questo tracciato lo conosce molto bene.

Gli organizzatori dello Sporting Club Madonna di Campiglio confermano l’ottimo stato della neve e dei tracciati di domani, che incoroneranno anche i nuovi campioni trentini di categoria Senior e Master. In gara ci saranno anche Cadetti e Junior che, come le donne, percorreranno 1.175 metri/dsl su 13 km, anziché 18,5 km come Senior e Master uomini.

Info: www.sportcampiglio.com

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NASCE A VERONA IL PRIMO RISTORANTE DI HAMBURGER GOURMET, ITASTE.

Aprile 2014 – Si chiama Itaste, nasce dall’idea e dalla lungimiranza di cinque imprenditori veneti, ed è il primo food concept dedicato all’hamburger gourmet a Verona.

Da quando, nel 2000, il famoso chef newyorkese Daniel Boulud inserì l’hamburger nel suo menu à la carte, il concetto di questo piatto veloce ha vissuto una rinascita da status di junk-food a rielaborazione culinaria. Proprio con questa consapevolezza nasce Itaste, che coniuga la qualità e un’attenta selezione delle materie prime con la semplicità dello street food più conosciuto al mondo.
Carne proveniente d’allevamenti italiani direttamente selezionati, che si declina in diverse proposte di hamburger in grado di combinare differenti ingredienti per soddisfare i più svariati gusti culinari. L’offerta si amplia anche agli amanti della carne grazie alle costine e ai galletti. E ancora pizze preparate con farine biologiche, panini gourmet e proposte pensate per persone vegetariane e vegane.
Ad accompagnare il tutto un’attenta e ricercata selezione di birre artigianali insieme ad importanti vini del territorio veneto.
Itaste interpreta l’hamburger seguendo gli ingredienti e i gusti del luogo, un blend perfetto di sapori e circa 20 ricette esclusive.
Una proposta culinaria ricca che sposa la filosofia della qualità e della tradizione abbinata ad una politica di pricing accattivante.

Una location dallo stile minimal e contemporaneo, con uno spazio pensato per i più piccoli ed un ampio patio esterno, un format ideato per soddisfare svariati target, anche ad orari diversi della giornata. Itaste è aperto sia a pranzo che a cena, con menù ed offerte diverse. Inoltre vengono proposti eventi che spaziano dalla musica, allo sport fino alla cultura, non solo per la cena, ma anche ad orario aperitivo e nel dopo cena.

Itaste è la nuova realtà che mira a fondere tradizione e internazionalizzazione in un unico piatto culinario perché, come dice lo chef Bastianich, “L’Italia è il solo Paese capace di rendere giustizia all’hamburger”.

I FONDATORI
Thomas Ambrosi, 40 anni, socio e consigliere nonché responsabile tecnico e commerciale della Tor.mec Ambrosi Srl, società metalmeccanica nel settore delle lavorazioni meccaniche di precisione dal 1990, 2 milioni di fatturato e 16 dipendenti. Socio e consigliere della Alukeep srl, 500 mila euro di fatturato previsti per il 2012. Dal 2010 è consigliere del COSP (comitato per l’orientamento scolastico e professionale della provincia di Verona) in rappresentanza delle associazioni del territorio (Apindustria, Confindustria, Confcommercio, Confartigianato ecc.). Dal 2012 è consigliere del Gruppo Giovani Imprenditori di Apindustria Verona. Nel mandato precedente ne era il vice-presidente. Dal 2012 è vice-presidente di Apindustria Verona.
Alessandro Ferrari, 36 anni, fonda nel 2003 insieme al padre e alla Mainardi Sistemi s.r.l., la Mainardi Sistemi Verona s.r.l. L’azienda rapidamente diventa leader nel settore dell’arredo ufficio nella zona del Triveneto. Dal 2012 è Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Apindustria Verona. Nel mandato precedente ne era il vice-presidente. Dal 2014 è Consigliere della Camera di Commercio di Verona.
Luca Bortolazzi, 40 anni, laureato in economia e commercio, occupa posizione di rilievo in una società di servizi per la consulenza aziendale e finanziaria alle piccole e medie imprese.
Luca Luisi, 46 anni, consigliere di amministrazione di Just Italia s.r.l., operativo con delega agli acquisti e responsabile logistica. Just Italia s.r.l. società commerciale di prodotti per l’igiene e la bellezza del corpo.
Renato Trevisani, 49 anni, presidente soc.San Vigilio srl, presidente soc. Baia srl, società proprietarie di terreni (circa 40 ettari) in loc. Punta San Vigilio Garda (VR), operante nel settore turistico. Socio bar Prealpi a Roverè Veronese, nonchè contitolare del rifugio Primaneve (VR).

ITaste, gustosamente italiano
Via Tavigliana, 1/A – 37023 Grezzana (VR)
Telefono +39 045 8650862
[email protected] – www.itastefood.it
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Terzomillennium press office:
Elisa Andreatta
[email protected] – 045 6050601

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