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Mercato del caffè, ormai la differenza di prezzo tra robusta e arabica è minima

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  • 3 Settembre 2024

Negli ultimi tempi si parla moltissimo dell’aumento del prezzo del caffé, che potrebbe giungere a 2 euro al bar. L’aumento deriva dallo scenario che sta avvenendo sul mercato del caffè, le cui quotazioni sono arrivate a livelli molto elevati, fino a toccare i massimi di 13 anni.
La cosa insolita però è che l’aumento dei prezzi ha avvicinato le quotazioni della varietà “arabica“, la più pregiata, a quella “robusta“, considerata meno nobile.

Cosa succede sul mercato del caffé

cafféBisogna premettere che la qualità arabica viene coltivata ad altitudini superiori, che rendono quindi la produzione più difficile. Inoltre è anche meno resistente alle malattie e più delicata sotto il profilo della composizione chimica. In una parola, qualità.
Normalmente questo spiega perché la varietà arabica vale molto di più di quella robusta, oltre ad essere maggiormente apprezzata dai consumatori in termini aromatici (contiene minore caffeina rispetto alla variante robusta).

E allora perché negli ultimi mesi c’è stato l’avvicinamento dei prezzi di queste due varianti, e perché gli indicatori che anticipano il trend rivelano che questa tendenza continuerà?

L’avvicinamento tra i prezzi

Il mercato del caffè prevede una quotazione alla borsa finanziaria ICE di entrambe le varianti. Alla fine di agosto l’arabica era quotata sopra i 5500 dollari per tonnellata mentre la variante robusta era giunta a 5.100 dollari per tonnellata. Certo, difficilmente arriveremo a una situazione di zero spread, ma comunque questo scarto di 400 dollari è assolutamente irrisorio. Soprattutto se lo confrontiamo con i prezzi del passato, quando la varietà arabica costava addirittura circa il doppio.
Nel 2020, ad esempio, l’arabica con consegna a un mese costava 2450 dollari, mentre la robusta costava 1.287 dollari.

Che cosa è cambiato?

La svolta è avvenuta nel 2023, quando i prezzi delle due varianti sul mercato del caffè hanno cominciato ad avvicinarsi. Questo scenario si è concretizzato per una serie di fattori che si sono verificati simultaneamente.

In primo luogo le condizioni climatiche sfavorevoli che hanno inciso sulla produzione di caffè robusta, specialmente nelle regioni del Vietnam, Costa d’Avorio e Uganda. Le tensioni in Medio Oriente hanno poi reso difficili le spedizioni di robusta dall’Asia orientale all’Europa. Incide poi l’aumento di domanda di robusta per il suo utilizzo nelle miscele di caffè, sempre più richieste rispetto alle “monorigine”.

Oltre a tutto questo c’è un miglioramento della qualità di caffè robusta, che per lungo tempo è stata trascurata dai produttori. Negli ultimi anni invece gli agricoltori sono stati incentivati effettuare investimenti per migliorare, proprio grazie all’aumento nell’utilizzo delle miscele.

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Mercato dei diamanti, svolta storica per il gigante De Beers

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  • 30 Maggio 2024

C’era un famoso slogan secondo il quale “un diamante è per sempre“. Adesso chi ha coniato quel motto, la celebre società De Beers, finisce vittima di un destino contrario. La Anglo American, società proprietaria del re del mercato dei diamanti, ha deciso infatti di abbandonare le pietre per dedicarsi maggiormente al rame, che a quanto pare è diventato più prezioso.

La dura legge del mercato

diamantiSia chiaro, non vedremo mai un anello con una pietra di rame incastonata sopra, ma il fatto che la celebre società sudafricana che produce diamanti sia trattata quasi come un fardello, è il chiaro segnale dei tempi che stanno cambiando ogni mercato.

La Anglo American – un colosso che nel 2023 ha registrato un fatturato di 32 miliardi di dollari – ha intenzione di disinvestire nella società sudafricana nata nel 1888, o al massimo creare uno spin off della divisione diamanti.
L’annuncio ha provocato uno scossone in borsa del titolo britannico, che è crollato del 4% subito dopo.

Riorganizzazione societaria

Oltre a scorporare il marchio di diamanti, con la motivazione di “migliorare la propria flessibilità strategica“, Anglo American vuole separare le divisioni nichel, platino e carbone metallurgico, così da concentrarsi soprattutto sul mercato del rame e dei minerali ferrosi di prima qualità, dove gli indicatori di volume indicano un costante aumento della richiesta.
Va peraltro ricordato che la stessa società britannica già possiede tre miniere di rame in Cile e un grande progetto in Perù. La Anglo American ci crede così tanto da aver rifiutato una proposta di acquisto da 47 miliardi di dollari da parte della maggiore società mineraria al mondo, Bhp.

Perché tanto interesse verso il rame

Il motivo dietro il forte interesse verso il mercato del rame è abbastanza chiaro. Il metallo rosso è uno dei più importanti per il percorso di transizione energetica. Alla crescita della domanda si contrappone una carenza di offerta che ha spinto le quotazioni al nuovo record storico oltre i cinque dollari per libbra a New York (fonte Pocket Option Italia).
Secondo l’International Copper Association, la domanda globale di rame dovrebbe crescere di 12,6 milioni di tonnellate dal 2020 al 2040. Secondo Goldman Sachs, i prezzi del rame potrebbero toccare i 12.000 dollari a tonnellata nel 2024.

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Mercato dei metalli industriali, il palladio è quello più penalizzato

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  • 23 Febbraio 2024

Lo scoppio della guerra in Ucraina ha creato delle situazioni nervose sul mercato dei metalli industriali, che nell’ultimo anno e mezzo si sono mossi in ordine sparso. Uno di quelli maggiormente in difficoltà è stato il Palladio.

Il ruolo del palladio sul mercato dei metalli

palladioBisogna anzitutto circoscrivere il ruolo che il Palladio ha in ambito industriale. Principalmente viene utilizzato per la produzione in ambito automobilistico dei convertitori catalitici. Tuttavia il suo ruolo sul mercato dei metalli è ancora più ampio, perché serve a creare celle a combustibile per produrre energia, viene utilizzato anche nella gioielleria, nell’odontoiatria e nella produzione di componenti elettronici.

Chi rifornisce il mondo di palladio

I due paesi maggiori produttori di Palladio al mondo sono Russia e Sud Africa, che da soli rappresentano l’80% della produzione totale di palladio sul mercato dei metalli. Questo aspetto è rilevante per comprendere il motivo per cui il prezzo del Palladio è in fase calante da diversi mesi. Contrariamente a quello che si pensava, non è stata vietata l’importazione di Palladio dalla Russia, e quindi l’offerta sul mercato è rimasta tonica. Più l’offerta è alta, meno tensione c’è sul prezzo .
Ma non è solo questo il motivo per cui i prezzi del palladio sono scesi ai minimi di 5 anni, sotto i 1000 dollari l’oncia e al di sotto delle principali medie mobili trading.

Il ruolo dell’automotive

La ragione principale del calo del prezzo è legata alla transizione energetica, che spinge l’industria automobilistica a ridurre le emissioni virando verso i veicoli elettrici. Proprio l’aspettativa di questo scenario ha spinto le case automobilistiche a preferire il platino, che è più economico rispetto al Palladio per produrre i catalizzatori.

Questo scenario ha fatto sì che sul mercato dei metalli il Palladio ha registrato un surplus produttivo di 300.000 once, quando appena un anno prima c’era stato un deficit di 200.000 once (dati Xetra). Questo ha alimentato anche le scorte detenute dei produttori, che sono ben oltre i dodici milioni di once.

Lo scenario

Per quanto riguarda il prossimo futuro, non si può prescindere dalla situazione relativa alla Russia. La situazione geopolitica potrebbe infatti cambiare, i livelli produttivi di Mosca e di conseguenza andare a incidere sul prezzo. Discorso analogo vale per il Sudafrica, che da tempo soffre di blackout elettrici e si trova in una situazione economica complicata. Anche questi sono fattori che potrebbero incidere sulla formazione del prezzo del Palladio in futuro.

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Mercato del gas, ecco dove ci ha portato la dipendenza dalla Russia

L’invasione della Russia in Ucraina ha portato alla ribalta, in maniera feroce e urgente, il problema della fornitura sul mercato del gas.
La situazione energetica dell’intera Europa è infatti di eccessiva dipendenza dalla Russia. Ma non è così da oggi, bensì da anni. Il fatto di non aver affrontato questo problema quando si doveva, visto che era noto da molti anni oggi, è un boomerang con il quale dobbiamo fare i conti.

Le colpe europee sul mercato del gas

mercato del gasLe rotte sul mercato del gas russo non solo non hanno deviato, ma addirittura negli ultimi anni si sono intensificate. Anziché migliorare la situazione, l’abbiamo peggiorata.
Sotto questo punto di vista, l’Italia è uno dei paesi più legati a Mosca per ciò che riguarda la fornitura di gas naturale. Soltanto il 5% della domanda interna viene soddisfatto dalla produzione nazionale. Tutto il resto, ossia quasi tutto il gas che ci serve, lo acquistiamo sul mercato del gas mondiale.

Il ruolo dominante, manco a dirlo, è quello della Russia. Da Mosca arriva il 46% del gas che importiamo. L’Algeria ci fornisce poco meno del 19% del totale di quello importato. Il resto ce lo danno Qatar, Norvegia e Libia.

Rischio per le nostre forniture

Di fronte ai recenti avvenimenti, ci si chiede se questa situazione di dipendenza dalla Russia debba generare allarmi, perché è chiaro che ci sarà uno slippage importante nella fornitura. E ci si interroga su come il nostro paese potrebbe coprire l’eventuale buco della mancata fornitura di 33 miliardi di Smc russo.
Sebbene il sistema europeo delle scorte pare sia in grado di fronteggiare per un breve periodo un’eventuale interruzione delle forniture russe, è chiaro che il problema rimane e deve essere affrontato. Anche perché sostituire rapidamente le forniture russe è quasi impossibile.

La soluzione vera richiederà degli anni

Serviranno degli anni prima di ridurre in modo consistente la dipendenza Europea dal mercato del gas Russo. L’UE si sta muovendo per allargare il mercato, intavolando colloqui con Egitto, Azerbaijan e Nigeria. Ma è chiaro che questo sposterebbe il problema. Sono strategie intraday che non ci renderebbero indipendenti, ma solo meno dipendenti dalla Russia.
Il programma energetico è molto più ampio, e va affrontato ad ampio raggio coinvolgendo le rinnovabili, se si vuole evitare di spingere nuovamente sul fossile. Cosa che il governo sta già facendo, dato che è pronto a riattivare le centrali a carbone in fase di dismissione.

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Mercato e rischio bolla, ci sono tanti segnali di allerta che nessuno ascolta

Ci sono diversi segnali che alimentano il pericolo “bolla, ma che il mercato pare stia ignorando. Elementi che già in passato sono stati visti molte volte, e che si sono ripresentati. E come accaduto in passato, si pensa che stavolta possa andare diversamente.

I segnali di pericolo per il mercato

mercatoEppure questi segnali non sono neanche pochi. A cominciare dall’ampia liquidità disponibile nel sistema economico, frutto delle politiche espansive e di sostegno varate da Governo e banche centrali per fronteggiare la pandemia.
In secondo luogo, le previsioni economiche che convergono su una crescita che sarà sostenuta. E ancora, la forte partecipazione al mercato degli investitori retail, e la forte concentrazione sui titoli tecnologici e innovativi (a scapito di quelli ciclici).
A questi aspetti si devono aggiungere la disponibilità a comprare a prezzi elevati, malgrado in molti casi non si statti di società che fanno utili, ma soprattutto i movimenti rialzisti dei titoli, che quasi sono verticali.

Il contesto attuale

In un contesto del genere, ossia quando l’andamento dei prezzi diventa verticale, con il Parabolic Sar che sta sempre sotto i prezzi, il mercato vive due situazioni insidiose, che rendono sempre più sottile il confine che separa gli investitori dagli speculatori.

Infatti da un lato si perde di vista il reale rischio sulle posizioni detenute, perché col prezzo che corre, molti gestori sono “costretti” a rimanere dentro il mercato anche se non ne sono convinti. Infatti anche un solo giorno in più di profitti persi (se decidessero di uscire per prudenza) li farebbe sottoperformare rispetto alla concorrenza, e li farebbe apparire come meno efficaci. E’ una specie di forza centrifuga che trattiene tutti all’interno.
Da un altro lato poi, il proprio orizzonte temporale viene a ridursi, fino al punto di arrivare a fare day trading.

Le insidie dietro l’angolo

Questo scenario è molto pericoloso, perché c’è il rischio che al primo accenno di fuga, si scateni l’ondata di vendite. Di conseguenza, chi ha realizzato un profitto “sulla carta” potrebbe perderlo in brevissimo tempo (una situazione simile a quella che succede normalmente sul mercato delle criptovalute). Ecco perché le verticalizzazioni dei trend sono indicatori di fragilità del mercato e non di forza, come molti pensano oggi. In queste fasi la diversificazione del rischio premia il coraggio di scelte contrarian, che pochissimi possono o hanno il coraggio fare.

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Mercato dell’argento, l’incremento di offerta può frenare lo slancio

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  • 6 Febbraio 2019

La maggiore attività estrattiva potrebbe dare impulso al mercato dell’argento ma non alla sua quotazione. Il metallo bianco ha vissuto un 2018 tutt’altro che semplice, perché analogamente alle altre commodities, è stato anch’esso penalizzato dagli eventi.

I fattori che hanno inciso sul mercato dell’argento

mercato dell'argentoDue sono stati i fattori che hanno zavorrato i mercati. In primo luogo la crescita del dollaro, innescata dalla guerra dei dazi con la Cina. In secondo luogo la pressione delle forti svendite sul mercato statunitense. Fattori che hanno agito in modo congiunto. Soltanto a partire da dicembre scorso si è assistito a una ripresa del metallo bianco, che era giunto sotto il livello dei 15 dollari per oncia. A dare il senso delle difficoltà del mercato dell’argento, ci pensa il “gold/silver ratio”, ovvero il rapporto tra i due più noti metalli preziosi. Erano 25 anni che questo “ratio” non toccava il rapporto di 1 oncia d’oro per 85 di argento..

Lo scorcio finale del 2018 ha regalato un dicembre positivo (+10%), grazie alla forte correlazione con il dollaro. Ma non si vedono ancora buone prospettive per l’anno in corso. Va però ricordato che il prezzo dell’argento – come altre materie prime – è molto più volatile rispetto a quello dell’oro. I suoi indicatori di volatilità infatti sono frequentemente più “isterici” rispetto a quelli del metallo giallo. Ciò dipende in buona parte dal fatto che si stratta di un bene soggetto sia alla domanda degli investitori (a fini speculativi) che alla domanda del settore industriale (cui è destinato oltre il 50% dell’estrazione).

L’offerta industriale in aumento

Proprio la crescita dell’offerta a fini industriali potrebbe incidere sulle quotazioni. Non ci sono infatti segnali affidabili che possa esserci una ripresa, visto che secondo alcuni esperti infatti, l’offerta di argento potrebbe iniziare ad aumentare per effetto della maggiore attività estrattiva. Questo comporterebbe un freno a ogni tentativo di ripresa dei prezzi, che potrebbero rimanere stabili verso i 16 dollari l’oncia. Sembrano così sempre più lontani i tempi in cui l’argento era giunto a 50 dollari l’oncia, eppure era solo aprile 2011.

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Grano sul mercato a livelli record, colpa del caldo e della siccità

Non bastassero le tensioni che si respirano sui mercati per via della guerra commerciale, ci si mette anche il caldo torrido a rovinare i piani degli investitori. La quotazione del grano infatti è balzata a ritmi storici a casua delle pesanti ondate di caldo che stanno danneggiando molti raccolti in tutte le aree del globo. Non a caso, il presidente Trump ha promesso 12 miliardi di dollari sotto forma di aiuti di stato ai coltivatori americani per contrastare i dazi. Ma si tratta di un provvedimento che potrà compensare solo in parte i danni già subiti.

L’andamento del grano

granoA Parigi il prezzo del grano è schizzato al record da tre anni, superando 200 euro per tonnellata. L’analisi grafica della quotazione evidenza una figura 123 pattern (uncino) di Ross, che fornisce un segnale di ulteriore rialzo. Ma anche i fondamentali non sono da meno, tenuto conto della prolungata siccità e delle temperature elevate che costringono ad una costante revisione al ribasso delle stime di produzione (meno si produce, più il prezzo sale).

L’ultima previsione sul grano tenero nell’Unione europea parla di un output di meno di 130 milioni di tonnellate. Se dovesse essere davvero così, sarebbe il livello produttivo minore dal 2012 (-10% rispetto alla passata stagione). Il caso più eclatante è quello della Russia, che ha conquistato il primato mondiale nell’export di grano lo scorso anno, ma prevede che possa crollare la produzione del 25% a 64,4 milioni di tonnellate.

Frumento, mais e cotone

Ma non c’è solo il grano sotto i riflettori. Anche il frumento va in crescita. Le quotazioni sono salite ai massimi da due mesi, vicino a 540 cents/bushel, con l’Indicatore Parabolic Sar trading system che suggerisce ulteriore spinta rialzista. E senza che questo prodotto sia nel mirino dei controdazi cinesi. I timori riguardo l’impatto del clima torrido stanno guidando al rialzo anche il mais e il cotone, altri prodotti colpiti dai dazi cinesi. Crescono pure loro, anche se a ritmo molto più contenuto. La quotazioni della fibra in particolare sono tornate in tensione, vicino a 90 cents per libbra all’Ice, per le devastazioni che la mancanza di pioggia sta provocando nel Texas occidentale.

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Oro e Bitcoin esiste una relazione ?

Analizzando oro e bitcoin da un punto di vista finanziario è facile comprendere quanto siano diversi, l’oro è il bene rifugio per eccellenza ormai affermatosi da tempo immemorabile e che oggi continua ad essere considerato il porto sicuro per mantenere il valore della ricchezza e capace di resistere anche alla peggiore delle crisi finanziarie contro le quali gli investitori adottano la strategia compro oro per tutelarsi.
I Bitcoin sono la criptovaluta più diffusa e famosa e rappresenta il nuovo modo elettronico di pagare senza che siano coinvolte banche o istituti di credito di qualsiasi tipo, solo una rete fatta di relazioni che si basano su un software che permette la transazione diretta di denaro, unn metodo protetto dalla crittografia che garantisce la privacy di chi compra e di chi vende.
Basandosi su questo si potrebbe pensare che tra oro e bitcoin non esiste nessuna relazione ma quando si parla di relazione non è necessario che esista somiglianza tra i soggetti, piuttosto si intende che il comportamento di uno possa in qualche modo influenzare quello dell’altro.
Nonostante la storia finanziaria dei Bitcoin sia piuttosto recente e non si possa basarsi su dati di lungo periodo è emerso in alcune recenti fasi di mercato che durante la discesa del valore dei Bitcoin la quotazione oro tende a salire, al pari nelle fasi di crescita del valore della criptovaluta il prezzo dell’oro tende a scendere.
Questa correlazione ha in se anche una spiegazione logica in quanto è normale che la crescita di valore di un qualsiasi bene è innescata dalla crescita della domanda e dal relativo aumento degli acquisti.
L’aumento degli acquisti dei Bitcoin come di qualsiasi altro bene necessità di denaro che non è credibile possa provenire totalmente dall’immissione di nuovi capitali nel circuito ma piuttosto dallo spostamento di risorse finanziarie che erano impegnate in altri asset o investimenti.
Nel caso dell’oro e dei bitcoin è possibile che si stia affermando una strategia di mercato da parte di investitori piccoli e grandi che prevede di spostare le proprie risorse finanziarie tra questi due beni a seconda del momento e delle proprie previsioni.
Di per se questo fatto potrebbe non sembrare essere altro una normale dinamica di mercato come tante altre ma in realtà questo fa comprendere quanto i Bitcoin siano diventati importanti e utilizzati.
Un fatto che se ancora ce ne fosse bisogno conferma che le criptovalute siano un sistema ormai totalmente affermato sul quale si baseranno i pagamenti del futuro.

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Il mercato libero dell’energia: torna il Dossier Hera

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  • 17 Luglio 2015

Il nuovo numero, on line su www.gruppohera.it/dossier, parla delle liberalizzazioni dei mercati dell’energia elettrica e gas. Una sfida per il futuro che garantirà sempre di più efficienza e convenienza

Dossier Hera: le nuove frontiere dell’energia

I Dossier Hera arrivano a quota 11: da questa settimana è on line il nuovo numero degli approfondimenti web della multiutility, dedicato al mercato libero dell’energia.

Un tema di grande attualità su cui non sempre i cittadini hanno le idee chiare e sono spesso disorientati tra le tante offerte. Oggi, infatti, nuovi fornitori di gas ed elettricità possono accedere ai mercati e i consumatori sono liberi di scegliere con chi stipulare i contratti. Per le famiglie questo è possibile dal 2003 nel mercato del gas e dal 2007 nel mercato elettrico. E, sempre per le famiglie, è prevista la possibilità di restare nei servizi cosiddetti “a tutela”, alternativi al mercato libero: in quel caso, manterranno le tariffe stabilite dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico (Aeegsi), aggiornate ogni tre mesi.

Concorrenza, tutela e prezzi. Di questo si occupa il nuovo Dossier web del Gruppo Hera, on line da oggi con video interviste, articoli, infografiche e fotogallery, per dare una panoramica di cosa sta succedendo in Italia e in Europa nel settore dei servizi energetici.

 

Qualche dato sul mercato libero

Sono passati quasi 20 anni, infatti, da quando, nel 1996, le prime direttive dell’Unione Europea hanno dato impulso alle liberalizzazioni dei settori dell’energia elettrica e il gas, storicamente a presenza monopolistica. Queste misure hanno aperto e armonizzato il mercato europeo dell’energia, garantendo un equo accesso alle infrastrutture, trasparenza, tutela dei consumatori e una vivace concorrenza.

Negli ultimi anni i tassi di switch, cioè dei passaggi al mercato libero, sono cresciuti tantissimo anche in Italia e riguardano circa un quarto dei clienti domestici. Per quanto riguarda l’elettricità, i dati dell’Autorità indicano che nel 2014 i volumi di energia venduta sul mercato libero domestico sono cresciuti dell’11,2% rispetto al 2013. Nella vendita del gas, la crescita dei volumi sul mercato libero domestico è stata più contenuta (+1,1% sul 2013) ma bilancia la netta contrazione dei volumi venduti in regime di mercato tutelato (-23,6% sul 2013). In termini assoluti, infine, nel 2014 sono stati venduti 186,1 TWh di energia elettrica a mercato libero e 42.528 milioni di metri cubi di gas, sempre a mercato libero.
Il cliente al centro

La concorrenza generata dall’apertura dei mercati ha fatto sì che i clienti oggi possano scegliere tra le tante offerte disponibili, basandosi anche e soprattutto sulla qualità del sistema di relazione post-vendita messo in campo dalla società proponente. Per un cittadino non riuscire a fare una voltura, non avere chiarimenti su una bolletta o aspettare mesi per un cambio di contatore sono elementi che possono generare costi, perdite di tempo e difficoltà.

Il Gruppo Hera, consapevole del valore elevato che i clienti stanno attribuendo al servizio post vendita, in questi anni ha investito sempre più nella formazione del personale, nel miglioramento delle piattaforme informatiche e nel potenziamento dei canali di contatto, sia remoti/virtuali come il call center e il sito web, sia fisici sul territorio, con una rete di oltre 120 sportelli. Un sistema di relazione con i clienti che nel panorama nazionale è unico, per qualità e quantità dei canali di comunicazione, ed è soggetto a periodiche verifiche da parte di società esterne per valutare il grado di soddisfazione di chi ne usufruisce.

 

Hera: a SOStegno di chi è in difficoltà

Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da uno scenario economico sfavorevole. A protezione delle fasce di reddito meno abbienti, sono state attivate dall’Authority delle misure per combattere il disagio economico: si tratta di bonus sociali, introdotti per legge, che consentono a chi ne abbia di diritto di avere sconti fino al 20% su elettricità e gas. Con lo stesso spirito, Hera ha introdotto volontariamente ulteriori misure a sostegno dei propri clienti in difficoltà, come per esempio il bonus teleriscaldamento e la rateizzazione delle bollette, con la possibilità per alcune categorie (cassaintegrati, disoccupati, lavoratori in mobilità) di distribuire le rate su 6 mesi senza interessi.

Per dare comunicazione di tutti gli strumenti messi in campo, la multiutility ha pubblicato “SOStegno Hera”: una guida pratica e completa che illustra le opportunità per contenere le spese su gas, energia elettrica, teleriscaldamento e acqua, dedicate a chi versa in una condizione di disagio fisico e/o economico. Si può scaricare dal sito del Gruppo o richiedere agli sportelli clienti presenti sul territorio.

 

Tutti i Dossier disponibili sul web

Del Dossier Hera sull’energia a mercato libero, come accaduto con quelli dedicati a energie rinnovabili, smart cities, efficienza energetica e rifiuti, sarà pubblicata una sintesi sui principali quotidiani della regione e sulle loro edizioni web. Tutti i numeri del Dossier sono sempre consultabili on line, sul sito di Hera (http://www.gruppohera.it/dossier ).

 

 

 

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Onoranze Funebri Illuxit: franchising immune da ogni crisi

Nel settore delle onoranze funebri, l’Azienza Illuxit di storica formazione, si pone come punto di riferimento sul mercato di settore nazionale e internazionale con una consistente rete di agenzie affiliate attraverso la moderna formula del franchising, adattato e modulato per rispondere alle specifiche e peculiare esigenze del comparto imprenditoriale.

Dalle parole del titolare e amministratore Gaetano Carbonara si può individuare le connotazioni distintive inserite in questa vantaggiosa opportunità collaborativa: “Abbiamo sviluppato il progetto franchising in un settore di grande interesse e da sempre immune da ogni crisi. Questo progetto innovativo si propone con una particolare apertura imprenditoriale verso il nuovo e il moderno”. E proseguendo spiega: “È previsto un apposito corso di formazione mediante il quale viene trasmessa all’affiliato la formula commerciale collaudata e vincente, con un metodo di lavoro standard, finalizzato a ridurre errori e contrattempi nelle pratiche con il cliente, a semplificare l’attività dell’affiliato, il tutto redatto su un manuale operativo. Il corso di formazione prevede un periodo full immersion presso il centro pilota, dove si potrà valutare operativamente tutto quanto descritto nel manuale. In particolar modo tutto ciò che riguarda il rapporto con il cliente ed il supporto ad egli offerto. Il corso consentirà di acquisire familiarità con il software gestionale importante strumento operativo, che consente di elaborare preventivi, caricare le pratiche e disbrigarle, fare gli ordini al centro servizi, compiere la fatturazione e la gestione del magazzino”.

L’affiliato potrà sempre contare anche in successivi aggiornamenti del settore. Infatti periodicamente sono organizzati degli incontri per discutere su eventuali variazioni legislative in materia, su nuovi prodotti e metodologie adottate. Questi momenti aggregativi offrono anche ai partecipanti l’occasione per confrontarsi e raccontarsi, in modo che le esperienze del singolo possano diventare un costruttivo stimolo di riflessione per la crescita comune.

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Franchising Onoranze Funebri Illuxit: innovazione e tradizione in perfetto connubio

Nel settore delle onoranze funebri, l’Azienza Illuxit di storica formazione, si pone come punto di riferimento sul mercato di settore nazionale e internazionale con una consistente rete di agenzie affiliate attraverso la moderna formula del franchising, adattato e modulato per rispondere alle specifiche e peculiare esigenze del comparto imprenditoriale.

Dalle parole del titolare e amministratore Gaetano Carbonara si può individuare le connotazioni distintive inserite in questa vantaggiosa opportunità collaborativa: “Abbiamo sviluppato il progetto franchising in un settore di grande interesse e da sempre immune da ogni crisi. Questo progetto innovativo si propone con una particolare apertura imprenditoriale verso il nuovo e il moderno”. E proseguendo spiega: “È previsto un apposito corso di formazione mediante il quale viene trasmessa all’affiliato la formula commerciale collaudata e vincente, con un metodo di lavoro standard, finalizzato a ridurre errori e contrattempi nelle pratiche con il cliente, a semplificare l’attività dell’affiliato, il tutto redatto su un manuale operativo. Il corso di formazione prevede un periodo full immersion presso il centro pilota, dove si potrà valutare operativamente tutto quanto descritto nel manuale. In particolar modo tutto ciò che riguarda il rapporto con il cliente ed il supporto ad egli offerto. Il corso consentirà di acquisire familiarità con il software gestionale importante strumento operativo, che consente di elaborare preventivi, caricare le pratiche e disbrigarle, fare gli ordini al centro servizi, compiere la fatturazione e la gestione del magazzino”.

L’affiliato potrà sempre contare anche in successivi aggiornamenti del settore. Infatti periodicamente sono organizzati degli incontri per discutere su eventuali variazioni legislative in materia, su nuovi prodotti e metodologie adottate. Questi momenti aggregativi offrono anche ai partecipanti l’occasione per confrontarsi e raccontarsi, in modo che le esperienze del singolo possano diventare un costruttivo stimolo di riflessione per la crescita comune.

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Illuxit: Oggi vanta una consolidata operatività presente su tutto il territorio nazionale

L’agenzia Illuxit Onoranze Funebri in franchising si pone come consolidata realtà di settore presente sul mercato dal 1979, in grado di fornire alla vasta ed eterogenea clientela le massime garanzie di esperta competenza ed efficiente capacità assistenziale. La sede principale si trova a Busto Arsizio e i numerosi affiliati sono presenti in modo capillare nel resto della Lombardia e in Veneto, con una consolidata operatività estesa a tutto il territorio nazionale, incluso le isole.

 

Sull’idea ispiratrice del fiorente progetto in franchising il titolare, nonché amministratore Gaetano Carbonara sottolinea “L’idea nasce dal fatto che non ne esistevano prima in questo settore di soluzioni aziendali in franchising. Dunque, si tratta di un’innovazione esclusiva. Riteniamo, che ci fosse un bisogno emergente e concreto di individuare una nuova figura nel ruolo d’impresario funebre, con un’immagine totalmente rivisitata, più giovane, moderna e al passo con le trasformazioni avvenute in questo comparto commerciale, così articolato e delicato da gestire”. E aggiunge “A fronte del grande interesse suscitato con il nostro progetto di franchising stiamo lavorando da tempo per avviare una fitta rete aziendale anche in Europa e attualmente la Spagna ci sembra un paese adatto per estenderlo in modo mirato e sistematico”.

 

Commentando l’attuale situazione di mercato spiega “La crisi economica generale ha colpito e sta colpendo tutte le attività imprenditoriali e le categorie professionali. È risaputo che le banche concedono finanziamenti con molta cautela. Proprio per supportare i nostri clienti nell’affrontare questa fase di scarsa liquidità abbiamo adottato un sistema di pagamento agevolato suddiviso in 12 comode rate mensili”. 

 

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JSC-Corporation-Irkut riconferma la propria fiducia agli arredamenti industriali Fami Storage Systems.

L’azienda “JSC Corporation Irkut” – ossia l’emblema dell’industria aerospaziale russa – è uno dei partner commerciali esteri più proficui di Fami Srl, certamente il cliente russo per eccellenza. Ogni angolo dello stabilimento di Irkut, mega sito produttivo dal quale sono usciti negli anni ben venti tipi di aeromobili, migliaia di aerei da trasporto militare, caccia-bombardieri, caccia-intercettore e caccia multiuso, è allestito con robusti e colorati arredamenti industriali Fami Storage Systems: banchi da lavoro, armadi, carrelli e scaffali industriali.

Di certo non fa più notizia che la Federazione Russa (annoverata tra i mercati emergenti) abbia aperto al mercato italiano per approvvigionarsi dei cosiddetti prodotti “belli e ben fatti” del made in Italy (bit.ly/prodotti-BBF), come ci dicono le stime attuali e le proiezioni future; la novità sta tutta nell’atteggiamento di profondo e continuo interesse nella ricerca e sviluppo di nuove risorse che aumentino la produttività.

In quest’ottica il cliente russo, riconfermando la propria fiducia nella cooperazione commerciale con il produttore italiano, ripagata con il massimo impegno, ha richiesto una visita presso la propria sede per valutare l’ampliamento e l’ammodernamento dell’attuale fornitura sotto la giuda autorevole di una compagine della direzione aziendale Fami Srl che s’è fatta messaggera dell’high-tech del settore, dell’avanguardia produttiva, dell’estro creativo e di tante altre qualità del made in Italy.

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L’imprenditore Giovanni Gelmetti intervistato sulle novità dell’edilizia e sul calo del mercato immobiliare

Secondo i dati, il 2013 è stato un anno nero per il mercato immobiliare. Le compravendite sono calate del 10% circa, con numeri al di sotto dei livelli del 1985. Abbiamo contattato l’imprenditore Giovanni Gelmetti, molto attivo nel settore, ideatore di uno dei grattacieli residenziali di Milano, la Giax Tower, per sentire il suo parere da esperto.

 

D: Cosa pensa si potrebbe fare per iniziare a risollevare l’immobiliare?

R: Secondo me, prima di tutto bisogna credere nelle innovazioni. Sono convinto che tutte le idee originali e creative che stanno nascendo e che si stanno sviluppando in Italia, porteranno un grande beneficio al nostro Paese.

 

D: A proposito di novità. Una delle ultime tendenze punta all’edilizia etica. Si stanno infatti sviluppando dei progetti di cohousing per anziani. In cosa consistono e cosa ne pensa?

R: Credo siano progetti imprenditoriali molto ambiziosi e lodevoli. Premetto che seguo particolarmente la filosofia del “coabitare”, che ho applicato anche per l’ideazione della Giax Tower, dunque sostengo fortemente queste iniziative. Il cohousing per anziani semplificherà la vita di molti, perché andrà in contro alle esigenze e alle necessità di chi non è in grado di pagare ingenti affitti, di chi è stanco di stare da solo, di chi vuole vivere bene nel contesto della propria abitazione. Ho sentito inoltre che in queste palazzine, che non hanno nulla a che vedere con le Residenze Sanitarie Assistenziali, ci saranno molteplici aree comuni, la possibilità di avere la spesa a domicilio, il personale domestico, servizi infermieristici e soprattutto la vigilanza 24 ore su 24.

 

D: Oltre allo sviluppo di “idee creative”, cos’altro potrebbe giovare al mercato?

R: Sicuramente la popolazione ha bisogno di incentivi. I giovani tendono a restare in famiglia, le famiglie faticano ad arrivare a fine mese, i pensionati non hanno abbastanza introiti, gli investitori non credono più nel settore e via dicendo, dunque la maggior parte degli italiani evita di acquistare, cambiare o costruire casa. C’è bisogno di un aiuto, una spinta da parte dell’alto, che faccia sentire alla popolazione un reale sostegno. L’immobiliare è un indotto incredibile dell’economia e bisogna prestarne particolare attenzione. Dopotutto, ognuno di noi deve avere una casa, è un bene primario.

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SEMINARIO “L’ARTISTA OGGI: UNA NUOVA PROFESSIONALITA'”

Domenica 22 settembre 2013 dalle ore 10 alle 19 si terrà presso exfabbricadellebambole, Associazione culturale no profit dedita alla promozione dell’arte contemporanea a Milano, un seminario rivolto ad artisti esordienti e non.

L’evento si propone l’obiettivo di fornire consigli pratici per coloro che si affacciano al mondo del mercato dell’arte, andando a toccare importanti argomenti quali il diritto di seguito, le gallerie, la regolamentazione del mercato primario e secondario e molti altri. Il seminario sarà tenuto da Nicola Maggi, giornalista e storico d’arte oltre che fondatore del blog “Collezione da Tiffany”.

Per il programma, iscrizioni e ulteriori dettagli visitate il sito:

http://www.exfabbricadellebambole.com/workshop-e-seminari

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exfabbricadellebambole

(Associazione culturale no profit);

Via Dionigi Bussola, 6

20143 Milano (MI);

Tel. 377.1902076;

Fax. 02.36.522.487;

Mail. [email protected];

www.exfabbricadellebambole.com;

Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 15.00-19.00

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PER “LE BOCCALARI” UN MARE DI IDEE

Donatella e Anna Boccalari – P.R., sorelle e socie nella Anthos – navigano da sempre il mare del Marketing e della Comunicazione: nell’ambito del Leisure, del Luxury e dei Servizi hanno sviluppato e gestito – nel corso del tempo – innumerevoli attività e qualificatissimi progetti.
Negli ultimi anni si sono dedicate in modo particolare alla promozione e commercializzazione del marchio MAGAZZINI NAVALI – Antichità e Cose di Mare: una prestigiosa collezione di oggetti antichi e di modernariato, rigorosamente a tema nautico e marino.
La collezione è in continuo sviluppo, anche perché “le Boccalari” si sono inventate una linea di accessori artigianali – attualissimi e creati ad hoc, …. sull’onda della passione per il mare – da affiancare all’antiquariato: le “Cose di mare”, handmade in esclusiva per Magazzini Navali.
Bijoux e particolari capi di abbigliamento sono prodotti proprio da loro: Donatella e Anna Boccalari hanno sempre vissuto tra stoffe e spilli, disegni e forbici, e a fianco della mamma – apprezzatissima creatrice e sarta d’alta moda – della nonna e delle zie … sarte, stiliste, modiste
Un bijoux della linea “Sassolini” che – con piccole pietre di ametista, giada, o lapislazzuli, magicamente intrecciate con il filo del pescatore – crei una nuvola impalpabile di originali sfumature di colore? Un giacchino da indossare la sera al mare, creato con tessuti inconsueti (di arredamento, magari) e che catturi l’attenzione nella sua sobria originalità? “Le Boccalari” hanno creato specificatamente queste linee (della loro produzione “LeGigioie”) che per l’estate propongono con Magazzini Navali.
Ogni capo è naturalmente unico, ogni creazione un pezzo esclusivo.
Le Gigioie mettono al primo posto l’eleganza della semplicità, associano materiali naturali e semplici, giocano con i colori, applicando contrasti tra materiali e pongono grande cura nella singolarità dei dettagli.
www.legigioie.wordpress.com
[email protected]
[email protected]

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Agroalimentare e Reti di Impresa: sfida ai mercati internazionali

Reggio Emilia – Le reti d’impresa come strumento di qualificazione del settore agroalimentare per vincere le sfide del mercato. Ruoterà intorno a questo tema il Convegno “Agroalimentare e Reti di Imprese: sfida ai mercati internazionali”, organizzato da ASSORETIPMI e Global Marketing martedì 12 marzo 2013, dalle ore 14 alle 19, presso il Classic Hotel – Best Western Premier (Viale Pasteur 121/C ) di Reggio Emilia.

L’evento, patrocinato dalla Regione Emilia Romagna e dalla Provincia di Reggio Emilia, rappresenta un momento d’approfondimento: l’obiettivo è offrire alle aziende agroalimentari strumenti pratici per cogliere le opportunità delle reti d’impresa, puntando all’export e all’internazionalizzazione come leva per superare la crisi e i profondi cambiamenti che il settore sta affrontando.

Mai come in questa delicata fase di transizione economica e politica, le piccole e medie imprese devono agire insieme su uno scenario più globale, per diventare più competitive e superare gli svantaggi della piccola dimensione. La crisi ha accentuato alcune dinamiche del mercato, rendendo decisiva la cooperazione tra le PMI dell’agroalimentare, un settore che da solo rappresenta il 15% del PIL italiano e che, negli ultimi tempi, ha scontato la mancanza di conoscenze e mezzi necessari per puntare verso scenari più aperti e competitivi, come quelli delle economie estere emergenti. Collaborazioni strategiche e internazionalizzazione ormai sono diventati slogan sulla bocca di tutti: le piccole imprese hanno bisogno di imparare il modo di fare rete e di essere accompagnate in questo nuovo percorso.

 

Il Convegno di martedì 12 marzo nasce da questa premessa e dall’incontro tra ASSORETIPMI e Global Marketing, azienda specializzata in consulenza commerciale, marketing strategico e operativo sui mercati internazionali.

«Crediamo che l’aggregazione in rete sia una grande chance per le PMI, come strumento innovativo per superare crisi congiunturali o strutturali e competere sullo scenario internazionale e l’input decisivo in termini di sviluppo occupazionale e sociale e di rilancio dell’economia del nostro Paese» afferma Eugenio Ferrari, presidente di ASSORETIPMI. «La promozione delle iniziative degli associati e degli imprenditori e professionisti accreditati costituisce una rilevante opportunità per offrire importanti occasioni di confronto, approfondimento e discussione nello studio, realizzazione, promozione e supporto gestionale per coloro che intendano organizzarsi in reti di imprese».

«Vista la nostra conoscenza dei mercati internazionali nel settore food, e dopo aver analizzato come si muove la concorrenza internazionale, abbiamo pensato di creare progetti specifici per l’internazionalizzazione delle aziende agroalimentari» spiega Claudio Zanoni, responsabile commerciale Italia Global Marketing. «Vorremo parlare ai piccoli imprenditori del settore agroalimentare senza tanta teoria o discussioni astratte, ma portando testimonianze dirette di reti di imprese già formate, che evidenzino le difficoltà iniziali, ma anche la crescita e i successi».

Nel corso del pomeriggio, si alterneranno anche tanti esperti e professionisti del settore per illustrare vari aspetti legati alle reti di impresa, come quelli giuridici, delle agevolazioni fiscali o dei finanziamenti. Ma sarà possibile assistere anche ai racconti di best practice e testimonianze dirette di reti di impresa del settore Agroalimentare.

«Abbiamo cercato a lungo un caso di rete estera che si avvicinasse al modello di azienda artigianale italiana. Lo abbiamo trovato. Un gruppo di aziende estere, all’inizio artigiani con poche chance di sopravvivenza, interverranno in videoconferenza per testimoniare il loro cambiamento, che chiamerei dall’Artigianato alla Rivoluzione Industriale, un bellissimo esempio di rete di imprese da seguire» conclude Zanoni.

 

La partecipazione al Convegno “Agroalimentare e Reti di Imprese: sfida ai mercati internazionali” è gratuita. È obbligatoria la registrazione sul sito di Global Marketing: http://www.globalmarketing-it.com/sito/agroalimentare_12_marzo.html

o sul sito di ASSORETIPMI: http://www.retipmi.it/pmi/

Per informazioni

Global Marketing: Sig. Zanoni Claudio – Tel. +39 392 2540869, E-mail [email protected]

ASSORETIPMI: Sig.ra Monica Franco –Tel 348 4525093

 

Convegno “Agroalimentare e Reti di Imprese: sfida ai mercati internazionali”

Martedì 12 marzo

Ore 14 – 19

Classic Hotel – Best Western Premier (Viale Pasteur 121/C ) – Reggio Emilia

 

Programma:

Ore 14.00 – Registrazione partecipanti

Ore 14.30 – Benvenuto e inizio lavori – Eugenio Ferrari, Presidente ASSORETIPMI

Ore 14.40 – Internazionalizzarsi o essere internazionalizzati? Il caso KOSAROM (diretta call estera)

Ore 15.00 – Il ruolo delle Reti di Imprese nell’agroalimentare, dal mercato locale alla competizione internazionale – Maria Birsan, Global Marketing

Ore 15.20 – Il contratto di rete e le altre forme di aggregazione – Donato Nitti, Studio Legale Nitti & Associati

Ore 15.40 – Bandi, finanziamenti e agevolazioni comunitarie per le reti di impresa – Francesco Lazzarotto, Warrant Group

Ore 16.00 – Lo sviluppo delle reti di mpresa in Italia – Monica Franco, Vicepresidente ASSORETIPMI

Ore 16.10 – Il ruolo delle banche a sostegno delle reti – Gruppo Cariparma

Ore 16.30 – Coffee break

Ore 16.50 – Le strategie commerciali e di internazionalizzazione delle micro imprese e PMI. Proposte e progetti di Rete – Maria Birsan, Global Marketing

Ore 17.10 – Sace e gli strumenti a supporto dell’internazionalizzazione delle PMI – Stefano Gherardi, SACE

Ore 17.30 – Case History – “R.I.T.A. Rete Italiana Tecnologie Agroalimentari” – Mario Mancini, Gruppo Mancini

Ore 17.50 – Case History – “Il chinotto nella rete” – Marco Abaton, Coordinatore della Rete

Ore 18.10 – Case History – “Eccellenza, dono di natura” – Giuseppe Finocchiaro, Eskaton International

Ore 18.30 – Dibattito finale con domande delle imprese partecipanti

Ore 19.00 – Chiusura lavori

 

 

Organizzatori:

ASSORETIPMI (Associazione RETI DI IMPRESE PMI) è l’associazione senza fini di lucro tra imprenditori, reti di imprese, professionisti e persone interessate allo sviluppo dell’aggregazione, nata dal social network Linkedin, all’interno del gruppo RETI DI IMPRESE PMI, che oggi conta oltre 7.000 membri.

ASSORETIPMI è organizzata in Delegazioni Territoriali in fase di espansione e copertura nazionale ed estera, Comitati e Dipartimenti.

 

GLOBAL MARKETING è una società che si occupa di consulenza commerciale, marketing strategico e operativo sui mercati internazionali. Per l’esperienza maturata e le capacità professionali del personale multilingue che ne forma la struttura, GLOBAL MARKETING è in grado di offrire una vasta gamma di servizi, assicurando alla propria clientela (microimprese, PMI e grandi aziende) un’assistenza specialistica altamente qualificata.

La profonda conoscenza della cultura, della mentalità, dei bisogni e delle aspettative dei vari paesi, oltre che dei rispettivi aspetti legali e burocratici, consente a GLOBAL MARKETING di offrire alle aziende la possibilità di entrare in nuovi mercati esteri, o di consolidare quelli in cui sono già eventualmente presenti, aiutandole a raggiungere il loro obiettivo primario: aumentare le vendite, acquisendo una nuova, selezionata clientela.

Global Marketing è ufficialmente la delegazione provinciale di Reggio Emilia per l’associazione ASSORETIPMI (Associazione RETI DI IMPRESE PMI).

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Store Van incontra nuovi mercati alla fiera “Levante Prof” di Bari

Il mondo della panificazione e della collegata filiera del grano riunitosi a Bari, dal 16 al 20 febbraio 2013, per celebrare la terza edizione di Levante Prof, fiera internazionale rivolta ai professionisti del settore alimentare e dei servizi ad essa concatenati, ha chiuso i battenti rinnovando l’appuntamento al prossimo anno.
Aziende, espositori e visitatori, provenienti dall’estero quanto da altre regioni italiane, hanno potuto confrontarsi con altri mercati, che nel caso di Levante Prof, per tradizione e posizione geografica, sono quelli del Meridione d’Italia, dei Balcani, del bacino del Mediterraneo sud orientale e della Turchia, paese in fase di crescita economica.
Nei vari padiglioni della Fiera del Levante, allestiti per tematica, i prodotti e le attrezzature tecnologiche di ultima generazione disponibili in materia di panificazione, pasticceria, pizzeria, pasta fresca, gelateria, birra, vino, bar, ristorazione, confezionamento, pubblici esercizi & hotel sono stati promotori di nuovi e proficui scambi commerciali.
Questa manifestazione fieristica, ideale trampolino di lancio per rapporti con mercati in sviluppo, si è rivelata un’esperienza molto costruttiva per Store Van, azienda vicentina specialista degli allestimenti per veicoli commerciali, che al fianco della Renauto di Bari, concessionaria Renault, è stata protagonista di un’iniziativa molto apprezzata: l’allestimento di alcuni veicoli commerciali del brand francese della Losanga, personalizzato con pianale di protezione della carrozzeria.

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Il franchising una impronta significativa nel mondo del lavoro

Oggi arriva sul mercato SOOCIAL FRANCHISING UN NETWORK INNOVATIVO che sta dimostrando una grande forza, grazie alla sua flessibilità vuole mettere a contatto diretto franchisor e franchisee , investitori e potenziali clienti creando le condizioni giuste per l’azione imprenditoriale . Fino a pochi anni fa ,alcuni imprenditori guardavano al franchising con sospetto, si sono ravveduti visto la performance ottenuta in special modo in questo periodo di ristrettezze economiche, 400 sono le affiliazioni avvenute nel 2012.SOOCIAL FRANCHISING VI METTE IN COMUNICAZIONE. Secondo i dati di Asso Franchising , il fatturato complessivo delle imprese in affiliazione commerciale nel 2011 è stato di 21,1 miliardi di euro ,+3,6% rispetto al 2009/2010 http://www.soocialfranchising.com

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Gli ospiti di Villaggio Amico al mercato di Lainate

Gli ospiti di Villaggio Amico, il centro polifunzionale di Gerenzano, a due passi da Saronno e Legnano e a pochi chilometri da Milano, si preparano a una giornata di compere.

Giovedì 5 luglio gli anziani della casa di riposo, del centro Alzheimer e del centro diurno integrato faranno una gita al mercato della vicina Lainate e si dedicheranno allo shopping. Sarà un’occasione per incontrare altre persone e tornare a immergersi nella vita quotidiana al di fuori dell’ambiente protetto di Villaggio Amico.

Per non far mai venire meno il contatto con il “mondo esterno”, il centro polifunzionale apre le porte a utenti di tutte le età, con proposte che vanno dal centro diurno per disabili all’asilo nido, passando per il centro di riabilitazione e il centro di formazione professionale.

«Al di là della terapia farmacologica e delle cure prestate nei nostri poliambulatori, cerchiamo di puntare molto sui metodi di cura alternativi, come la musicoterapia, la pet therapy, il metodo Gentlecare di Moyra Jones e la doll therapy – spiega lo staff della struttura – E anche queste uscite possono avere un’importante valenza terapeutica. Aiutano gli anziani a sentirsi sempre partecipi attivi della società».

Senza contare la possibilità di trascorrere un po’ di tempo all’aria aperta approfittando della bella stagione e delle opportunità di socializzazione che queste occasioni garantiscono. «Così i nostri ospiti si distraggono e rinsaldano i rapporti di amicizia tra di loro» concludono da Villaggio Amico.

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mercato immobiliare italiano 2012

Il difficile incontro tra domanda ed offerta, già riscontrato nel 2011, produrrà una stagnazione nel numero delle compravendite, almeno per il primo semestre 2012.

Si segnala inoltre come l’incognita sull’applicazione delle aliquote IMU da parte dei Comuni, e la possibilità dell’ introduzione di un eventuale ulteriore tassa patrimoniale influenzerà il mercato e porterà gli investitori e le famiglie Italiane su posizioni attendiste, ove il quadro economico europeo non dovesse stabilizzarsi entro il mese di giugno. Alla luce di queste considerazioni, secondo il Report Fiaip, il primo semestre del 2012 sarà caratterizzato da una stagnazione del volume degli scambi e da una continua pressione ribassista essenzialmente da ascriversi al clima di sfiducia generalizzato da parte dei potenziali acquirenti che, in attesa della definizione di un coordinamento delle politiche economiche europee atte a stabilizzare la tensione dei mercati borsistici, nonché di una chiarificazione dell’imposizione fiscale introdotta del nuovo Governo, resteranno in parte alla finestra ed in parte attenderanno tempi migliori riversandosi, momentaneamente, sul mercato degli affitti.

Soltanto nel secondo semestre, a condizione che siano state metabolizzate le politiche fiscali domestiche e sia migliorata la governance economica dell’Eurozona, affinché gli Istituti di Credito possano riversare parte della ritrovata liquidità a favore delle attività produttive e delle famiglie, il mercato riprenderà a funzionare anche perché sarà il maggior tasso di inflazione a sbloccare chi aveva già programmato di investire nel mattone.

‘Gli italiani – dichiara Paolo Righi, Presidente Nazionale Fiaip – nel 2012 saranno agevolati daiprezzi delle abitazioni che, pur mantenendosi al ribasso, continueranno a garantire, in un momento di volatilità dei mercati, il potere d’acquisto del capitale’.

Nell’ambito di questo scenario, rivestirà un ruolo fondamentale la figura dell’agente immobiliareche, nelle vesti di consulente, avrà il compito di consigliare il ‘giusto prezzo’ a quella parte della domanda che ha l’esigenza abitativa ed è alla ricerca di una casa, probabilmente piccola (70/80 mq.), centrale e con elevate qualità contestuali e strutturali, guidandola nel ’saper cogliere l’occasione’ in funzione di budget ed esigenze, magari rinunciando a qualcosa, ma nella consapevolezza che l’attuale fase di mercato difficilmente si ripresenterà in tempi brevi. Così come sarà sempre compito dell’agente immobiliare, dimostrare a quella parte del mercato dei venditori che talune aspettative di prezzo, ancorate ai valori del 2006/2007, oggi non sono più realizzabili.

‘Oggi – conclude il Presidente del Centro Studi Fiaip Mario Condò de Satriano – alcune aspettative dei proprietari sono false e non sono più realizzabili e, il perdurare di tali offerte sul mercato, costituiscono un forte disorientamento del consumatore alla ricerca dell’alloggio. Viceversa, l’adeguamento dei prezzi ai valori correnti determinerebbe, ancora oggi, una rapida definizione in funzione di una domanda ancora sostenuta, velocizzando notevolmente anche i tempi di vendita‘ http://homesforyou.eu/it/

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Lagogel: un ponte tra Fornitore e Cliente

Lagogel è un’Azienda distributrice con sessant’anni di esperienza all’interno del settore alimentare, che si pone come anello di congiunzione tra l’offerta dei propri Fornitori e la domanda dei Clienti finali.

 

A tal proposito, uno dei principali obiettivi è proprio quello di accorciare la distanza che solitamente esiste tra commerciante e produttore.

 

Mettendosi nelle mani di Lagogel si è sicuri di avere un’assistenza completa a 360°, sia per quanto riguarda la distribuzione sul territorio, sia per quanto riguarda la pianificazione marketing.

 

Le attività aziendali seguono un filo conduttore, quello della condivisione e della collaborazione. Lagogel è in costante evoluzione e sempre al passo con le innovazioni del settore.

 

Rendersi un ponte che congiunga due realtà spesso lontane, è un grande obiettivo, reso possibile dalla solidità dell’Azienda, da un’ampia area logistica, da una rete commerciale capillare sul territorio, da un’articolata flotta di automezzi per la consegna.

 

Sono proprio i crescenti costi di gestione di una propria rete commerciale e di un sistema logistico indipendente, le principali difficoltà che ogni produttore si trova ad affrontare; per questo subentra Lagogel che in forza del proprio consolidamento, annulla ogni problematica.

 

Il progetto Panitaly rientra esattamente in questa prospettiva: Lagogel apre una strada solida per Panitaly (l’esclusivo brand che si occupa di distribuzione di pane, pizze e focacce surgelate), all’interno del Normal Trade.

 

A questo proposito, la Fiera Ristorexpo 2012, è stata l’occasione migliore per confermare la partnership, non solo, l’evento ha fatto da cassa di risonanza anche per altre novità, tra queste il Book Lagogel e l’e-commerce.

 

Lagogel è partner dell’Associazione Ursa Major, proprio dalla collaborazione con gli altri Associati è nata l’idea del book riepilogativo che permette di scoprire la gamma dei brand distribuiti, l’assortimento completo dei prodotti ed i servizi disponibili.

 

L’innovativo e-commerce consente la condivisione del sapere ed è anche un servizio d’eccellenza capace di rispondere ad ogni necessità in 24 ore. Basta collegarsi al sito www.lagogel.it, scegliere i prodotti desiderati e l’ordine può essere fatto comodamente dal proprio PC, smartphone, tablet.

 

Lagogel rappresenta un punto di riferimento del settore Retail.

 

Per Info:

Ufficio Stampa Artémida: Emanuela Lodolo – [email protected]

Tel: 02 45482672 – Mob: 333 2648370

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Formazione, casi di successo e innovazione personalizzata le ricette “anticrisi” dei partecipanti all’Inno2days del 15 dicembre 2011 a Pavia

Innovazione, formazione, internazionalizzazione, mercato; queste sono alcune delle idee chiave per uscire dalla crisi secondo alcuni dei partecipanti all’Inno2days del 15 dicembre 2011 alla Camera di Commercio di Pavia: Alberto Negrin, partner FlipFly; Ercole Rovida, esperto di internazionalizzazione e Giulio Ghisolfi, owner Idealpack Srl

“In questo momento di crisi sul mercato internazionale” afferma Alberto Negrin, partner di FlipFly, uno dei partecipanti all’Inno2days del 15 dicembre 2011 alla Camera di Commercio di Pavia, “penso sia necessario pensare un po’ a se stessi e fare formazione per arricchire le proprie competenze. Trovare energie dentro di sé, aumentando le proprie conoscenze per poter agire, ritengo che sia il claim vincente di questo periodo”.

Sostiene invece Ercole Rovida, esperto di internazionalizzazione: “se dovessi dire tre parole chiave per uscire vittoriosi dai periodi di crisi, citerei la professionalità, l’innovazione e senza dubbio l’internazionalizzazione. Esistono molti motivi per cui un’azienda decide di internazionalizzare il proprio business. Uno di questi è proprio la crisi che ci sta obbligando a definire nuovi mercati o ad estendere i propri per poter sopravvivere; la strategia di internazionalizzazione richiede l’ottimizzazione dei costi e del tempo, altre due parole chiave che devono essere senza dubbio aggiunte alle precedenti. Andare all’estero non è una cosa facile; oltre ad avere una elevata professionalità ed essere innovativi anche nell’inventarsi nuovi processi di vendita, occorre molta preparazione e soprattutto una rete di partner locali certificati che diano un supporto qualificato”.

Interviene infine Giulio Ghisolfi, owner Idealpack Srl: “oggi, per sopravvivere, è necessario innovare; per farlo, bisogna passare dalla fase ‘sviluppare soluzioni’ (e da quella precedente, produrre prodotti/servizi) a quella ‘risolvere  i problemi’ (facendo sognare/emozionare, se possibile). Ricordiamoci che l’innovazione non è per tutti: è difficile e impegnativa! Nicholas Negroponte afferma: ‘l’innovazione è quello che nessun padre vorrebbe dai propri figli e nessuno Stato vorrebbe dai propri cittadini’. Per innovare bisogna produrre e presentare prototipi/modelli funzionanti e non solo idee”. Prosegue affrontando il segreto del successo, che non significa “sviluppare nuovi prodotti ma nuovi sistemi. Avere un’idea innovativa vincente non significa nulla; bisogna avere il coraggio, la forza e soprattutto la pervicacia per realizzarla e portarla sul mercato. Il successo di una innovazione si misura con la capacità di creare ricchezza. Un prodotto/servizio innovativo ha speranze di successo quando il modello di business  è ‘win-win-win’, tutti cioè ne possono trarre un vantaggio!”.

Alberto Negrin, Ercole Rovida e Giulio Ghisolfi parteciperanno all’Inno2days alla Camera di Commercio di Pavia il 15 dicembre 2011. Sarà un open day sull’innovazione a partecipazione gratuita e suddiviso in momenti di condivisione, prove in diretta delle nuove tecnologie, esercizi per stimolare la creatività e proposta di voucher. E’ organizzato da Innovhub, l’azienda speciale per l’innovazione della Camera di Commercio di Milano, dalla Camera di Commercio di Pavia, da QUESTIO Regione Lombardia e da Enterprise Europe Network.

http://inno2days.wordpress.com/

 

SAVE THE DATE

Inno2days

15 dicembre 2011

Camera di Commercio di Pavia – via Mentana, 27

Iscrizione: [email protected]

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Lezioni di Marketing al THEINER’S GARTEN BIO VITALHOTEL: vacanza e riflessioni sulla gestione alberghiera, con un approfondimento sulla sostenibilità. Perché dai casi di successo possiamo solo imparare

Il compito del leader non consiste nella formulazione di strategie deliberate, ma nella gestione del processo di apprendimento strategico, dal quale possono emergere nuove strategie (M.E.Porter).

 

Per avere successo come imprenditori, dobbiamo saper leggere il mercato, individuare eventuali tendenze sfavorevoli in atto e comprendere l’aprirsi di nuove finestre strategiche.

Chi ha sicuramente colto le opportunità offerte, per sfruttarle a proprio vantaggio, in relazione al proprio patrimonio di risorse e competenze, è il Theiner’s Garten BIO Vitalhotel (www.theinersgarten.it), di Gargazzone, vicino a Merano. Un hotel di successo, che ha saputo capire il bisogno emergente tra gli individui di una vacanze attiva e di benessere, alla scoperta del territorio e vicina ai concetti naturali e del Biologico. Il Theiner’s Garten BIO Vitalhotel, primo ClimaHotel in Europa, ha anticipato i concorrenti, rispondendo prima di tutti alla domanda di strutture ricettive in grado di interpretare la nuova visione che si stava diffondendo, di un mondo più sano ed eco-sostenibile.

 

L’albergo di Merano ha deciso di sorprenderci di nuovo, anticipando ancora una volta tutti i suoi competitors. Ha ideato una speciale proposta, dal 27.11.2011 al 1.12.2011, rivolta in primis ai suoi colleghi: un pacchetto di 4 notti nel Theiner’s Garten BIO Vitalhotel, per partecipare al meeting formativo, strutturato su 3 giornate, dedicato alla corretta gestione alberghiera, alla strategia di differenziazione nel comparto e alla tematica del turismo sostenibile.

“Vogliamo offrire la possibilità ai nostri colleghi, di conoscere la nostra realtà alberghiera in modo leggero. Sarà un’occasione per rilassarsi e ricaricare le energie in vista della prossima stagione invernale e allo stesso tempo un importante incontro formativo, per raccogliere informazioni per una gestione più efficace ed efficiente della propria struttura” ci spiega Stefan Hütter, direttore del Theiner’s Garten BIO Vitalhotel, e continua “in quanto albergatore, so che il lavoro in struttura occupa la maggior parte del nostro tempo, e non si riesce così documentarsi in modo approfondito per implementare un’iniziativa o abbracciare un progetto. La declinazione della sostenibilità nel settore alberghiero, inoltre, è un tema particolarmente complesso, che richiede competenze specifiche in materia. Per questa ragione, abbiamo scelto di proporre ai nostri colleghi questo speciale soggiorno, per raccontare le nostre strategie e scelte di marketing, legate anche al turismo sostenibile, direttamente con le nostre parole, attraverso visite guidate nella struttura e presso i nostri fornitori. Un modo più immediato per conoscere il funzionamento del nostro hotel e carpirne i segreti, inerenti alle azioni più operative e pratiche, che non si possono apprendere sicuramente dai manuali di marketing o da qualche corso specializzato. Per un’analisi completa del nostro hotel e del suo funzionamento, nel programma sono stati previsti anche gli interventi di esperti specializzati: Gruber Ludwig, direttore amministratore dei Biohotels, Maurizio Giuliani, Presidente di Ideaturismo, società di marketing e consulenza in ambito turistico, e Martina Demattio, ingegnere di Casaclima”.

Investire nella differenziazione e nell’eco-sostenibile costa, è inutile negarlo. Maurizio Giuliani ci chiarisce perché investire nella nicchia, sia una garanzia per il successo futuro: “Il motto tutto per tutti è la ricetta della mediocrità strategica e l’abdicazione alla conquista di un vantaggio. Per risultare credibili agli occhi dei turisti, proponendo un prodotto finale di qualità, occorre investire le opportune risorse finanziarie. Crearsi una nicchia, impiegare delle risorse nel marketing concentrato, per differenziarsi dai concorrenti. Per le strutture di alto livello, ma non solo, che vogliono offrire qualità, il valore per il turista finale non può essere identificato in una minimizzazione dei costi, ma nell’identificare un segmento di clientela particolarmente sensibile alla qualità. Creare una nicchia, come rivolgersi ai turisti eco-friendly, crea valore, non solo economico, per tutta la struttura e aumenta il valore stesso dell’albergo. La mission che deve perseguire un hotel è definire e mantenere una propria identità e peculiarità, per avere successo sul mercato e differenziarsi dai concorrenti. E’ quello che intendo far comprendere agli albergatori nel corso del mio intervento al Theiner’s Garten BIO Vitalhotel”. Conclude Maurizio Giuliani “i cambiamenti in corso, nel comparto turistico, richiedono una nuova visione: definire una direzione chiara verso la quale indirizzare il proprio albergo è quanto mai necessario. Per questo motivo, credo che l’occasione offerta dal Theiner’s Garten BIO Vitalhotel, sia eccezionale: confrontarsi con i leader, con i migliori, permette di comprendere il loro modo di operare, i loro segreti, per calarli all’interno della propria struttura, in relazione alle proprie caratteristiche”.

 

Nei suoi discorsi Stefan Hütter parla sempre di colleghi, e mai di concorrenti. Questa sua iniziativa non rischia di favorire i suoi diretti competitors, a discapito del Theiner’s Garten BIO Vitalhotel? Hütter non sembra sorpreso della domanda: “Coinvolgere la concorrenza su obiettivi comuni è una delle regole basilari del marketing: in questo modo il settore cresce, si migliora il prodotto finale e si creano nuove competenze. Spetta poi alla singola struttura enfatizzare sulle proprie fonti di unicità. Se la stessa iniziativa venisse proposta da un mio collega, parteciperei con entusiasmo: il confronto è sempre formativo, e l’apprendimento dai concorrenti rappresenta uno dei meccanismi più efficaci per ridurre i costi nel medio-lungo termine”.

La vacanza breve al Theiner’s Garten BIO Vitalhotel, tra relax e turismo sostenibile: un’occasione unica per imparare come avere successo da chi il successo lo ottiene ogni stagione. Apprendere direttamente dai migliori, conoscere in profondità la loro realtà, vi permette di implementare delle azioni che consentiranno di rendere la vostra struttura non una cattiva copia, ma un riadattamento vincente della sua formula strategica, in funzione delle vostre caratteristiche peculiari.

 

 

Il programma (dal 27.11.2011 al 01.12.2011)

Domenica 27.11.2011

  • ore 14.00: Arrivo e check in
  • ore 18.00: Aperitivo di benvenuto
  • ore 19.00: Serata di gala

Lunedí 28.11.2011

  • ore 10.30: Introduzione nella filosofia del primo ClimaHotel in Europa e dell’edilizia ecologica con visita guidata alla struttura.

Ore 15.30: Visita guidata al Maso “Bergerhof” con introduzione alla coltivazione bio-dinamica e visita della BIO-Distilleria con degustazione dei distillati con Ingo Theiner, sommelier e distillatore.

Martedì 29.11.2011

  • ore 10.30: I “Biohotel”-chi sono? Inside Biohotel: come funziona il mercato e chi sono gli ospiti?

Referente: direttore amministrativo dei Biohotels, Gruber Ludwig

  • ore 12.00: “Ogni struttura può crearsi una sua nicchia, come garanzia di successo per il futuro. Vediamo come”

Referente: Maurizio Giuliani Presidente di Ideaturismo s.r.l. di Trento

Mercoledì, 30.11.2011

  • ore 10.30: Il nuovo sigillo “ClimaHotel”

Referente: Ing. Martina Demattio della “Casaclima” di Bolzano

  • ore 19.30: Serata tirolese con intrattenimento musicale

Giovedì, 01.12.2011

Partenza o prolungamento individuale

 

Prezzo per persona in camera doppia Pergola con pensione BIO Vital: € 435,00

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Ursamajor a TuttoFood 2011: l’innovativa associazione consortile presenta i prodotti in esclusiva e il nuovo E-Commerce!

Conferenza stampa: 9 Maggio Ore 11:00 – Sala Gamma Pad. 22

Ursamajor Group Pad.22 stand S1T10

Ursamajor Group, l’originale unione tra le migliori imprese del settore distributivo Ho.Re.Ca e Retail in Italia, è l’esempio di come un’intesa basata su accurati principi di competenza e qualità possa costituire la risposta più efficace alla complessità del mercato attuale. E questo singolare modello di partnership nasce in un mondo vasto e multiforme, come quello del settore italiano dell’alimentare.

Così, quale migliore vetrina per presentare il nuovo e innovativo brand nel mercato Ho.Re.Ca e Retail se non la più importante rassegna internazionale sul business alimentare? Ursamajor, infatti, sarà protagonista alla famosa fiera TuttoFood Milano 2011, come innovativa associazione consortile che riunisce, sotto un unico marchio, le migliori realtà aziendali italiane nel settore della distribuzione alimentare.

In questa esclusiva cornice, Ursamajor presenterà in anteprima i suoi straordinari prodotti, come il Lupino, e il suo grande E-Commerce: il rivoluzionario negozio virtuale, dove ogni singolo Partner può esporre i prodotti e servizi garantiti dal proprio brand alimentare. Vieni alla fiera TuttoFood di Milano, il nuovo punto di incontro tra il settore produttivo e distributivo dell’industria alimentare italiana è tutto da scoprire!

Scopri l’E-Commerce… e vinci l’iPad!

Partecipa alla conferenza e potrai vincere uno dei due iPad in palio per testare in diretta il primo rivoluzionario E-Commerce dei distributori Food!

Ursamajor Group ha scelto lo spazio privilegiato del B2B dell’industria alimentare per presentare ufficialmente la sua moderna filosofia, che è già realtà. Lunedì 9 Maggio alle ore 11, nella sala Gamma del Pad. 22, la stampa specializzata, le associazioni di categoria, le aziende e tutti gli operatori del settore sono invitati alla speciale conferenza, in cui interverranno:

Giuseppe Arditi (per Ursamajor Group)

Roberto Del Zotto (per Ristopiù Lombardia)

Alessandro Lanzani (per Lagogel)

In occasione della presentazione della sua realtà imprenditoriale, Ursamajor ha organizzato una speciale sorpresa: durante l’incontro, saranno estratti tra i presenti due iPad per condurre una dimostrazione in tempo reale del maneggevole e innovativo funzionamento dell’E-Commerce, il nuovo punto di incontro tecnologico e reale tra i clienti, i fornitori e i distributori del mercato Food italiano; uno spazio forte e condiviso in grado di promuovere le diverse realtà aziendali associate al gruppo.

A seguire un esclusivo rinfresco con i prodotti del marchio Davigel, presso lo stand Ursamajor Pad.22 stand S1T10.

CONFERMA LA TUA PARTECIPAZIONE

Innovazione anche nel gusto: è arrivato il Lupino!

Ursamajor, basandosi su una certificata garanzia di valori e qualità, è sempre attento alle tendenze del mercato e alle evoluzioni del gusto. Per questo, è il distributore esclusivo per l’Italia dei prodotti a base di Lupino, permettendo a tutte le diverse aziende affiliate di commerciare questi speciali alimenti!

Il lupino, infatti, costituisce la nuova frontiera dei nutraceutici: è leggero e facilmente digeribile, un’ottima fonte di fibre e proteine. E’ totalmente sicuro perché non geneticamente modificato e, soprattutto, rappresenta un formidabile alleato contro i più comuni disturbi: come diabete, ipertensione, colesterolo e stitichezza.

Dopo il successo ottenuto lo scorso Febbraio alla Fiera Sapore 2011, Ursamajor Group propone anche nella prestigiosa cornice di TuttoFood le sue innovative proposte alimentari a base di lupino, una vera e propria rivoluzione del gusto unito alla salute, che si sono già conquistate l’Innovation Award alla fiera riminese.

www.ursamajorgroup.org

Rafforza il tuo business nel settore della distribuzione alimentare e vieni a scoprire l’esclusiva realtà di Ursamajor Group alla Fiera TuttoFood 2011! Perché l’unione fa la forza… e la qualità!

Ufficio Stampa Artémida

Emanuela Lodolo – [email protected]

Tel: 02.45482672 – Mob: 333.2648370

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” Il successo commerciale in tempo di crisi”

Il mercato turistico in tempo di crisi è imprevedibile: sempre in continuo mutamento e con sviluppi inaspettati. Pertanto una formazione continua e un aggiornamento puntuale delle competenze possono risultare carte vincenti per tenere una struttura alberghiera o un pubblico esercizio al passo con i tempi. 

Gp.Studios propone a tutti gli albergatori un corso in grado di trasmettere gli strumenti e le strategie per raggiungere l’eccellenza nell’ospitalità. Il corso dal titolo” Il successo commerciale in tempo di crisi”

Strutturare la struttura: gli elementi che determinano le dinamiche di mercato, quali i fattori vincenti per fare redditività anche in tempo di crisi? Come si opera commercialmente su mercati trasversali, quali le tecniche più efficaci? Come si elabora un piano commerciale per una struttura ricettiva di medie dimensioni? Esercitazione pratica

Il corso si  terrà il 19 ottobre 2010 presso la sede di GP.Studios a Forlì .

Al termine del corso, gli albergatori saranno in grado di leggere gli scenari fluttuanti del mercato turistico e comprendere il modo in cui il marketing può supportare una strategia per l’hotel attraverso l’utilizzo degli strumenti più idonei.

Per maggiori informazioni sui corsi:

http://www.gptrends.it/blog/i-prossimi-corsi/

Per informazioni:

GP.STUDIOS      

Consulenza e Formazione nella Ristorazione e nel Turismo

via Del Cavone 7 – 47100 Forlì (FC)

Tel.  +39 0543 84099

Fax +39 0543 84099

Skype: gpstudios

email:  [email protected]

sito web: www.gpstudios.it

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MM ONE Group crea il proprio profilo su Twitter e su Facebook

MM ONE Group amplia i propri canali di comunicazione ed entra nel mondo dei social network. L’azienda da oltre 10 anni è specializzata nello sviluppo di servizi di e-business e nello studio di strategie di visibilità online. Negli ultimi tempi i social network sono diventati uno dei luoghi di conversazione più sviluppati, avendo così l’opportunità di creare dei punti di contatto diretti con il mercato e con i propri clienti. Per questo motivo non possono essere trascurati nell’ideazione delle strategie di comunicazione delle aziende. MM ONE Group si è specializzata nello studio del social network marketing alla cui base vi è la comprensione dei meccanismi di interazione e relazione tra gli utenti con l’obiettivo di volgerli a vantaggio delle aziende che investono in visibilità. In questo senso l’azienda ha iniziato a sviluppare le logiche di business sui social per alcuni propri clienti e ha creato dei profili dedicati ai contenuti dei clienti quali offerte, servizi, informazioni. Un esempio è il profilo “Turismo Italia”, presente su Facebook e Twitter, nato con l’obiettivo di racchiudere in un unico profilo i contenuti esclusivi (news ed venti, offerte, multilistini, riduzioni, special rate) dei clienti MM ONE Group in ambito turistico che utilizzano le piattaforme tecnologiche di MM ONE.
Ora anche l’azienda di Noventa di Piave (VE) ha deciso di creare i propri personali profili e le proprie pagine su Twitter e Facebook.

L’obiettivo è creare un nuovo canale per dialogare con il mercato e con i propri clienti in particolare. Ad esempio Twitter mette a disposizione degli utenti una pagina personale aggiornabile tramite messaggi di testo che vengono anche inviati istantaneamente agli altri utenti che si sono registrati per riceverli (chiamati follower). In questo senso si capisce come i social network, se usati in modo corretto, possano contribuire al rafforzamento della brand reputation aziendale e della popolarità online, ottenendo una sempre maggiore sintonia con i clienti e generando nuove e concrete opportunità di business per l’azienda.
Già da ora all’interno del sito web www.mm-one.com è disponibile su tutte le pagine il pulsante “Mi piace” per Facebook, oltre all’accesso diretto alle pagine dei social network con i “Condividi su Facebook” e “Condividi su Twitter”.

Per mettersi in contatto con MM ONE Group e creare i propri profili sui social network:

MM ONE Group Srl
Sede legale: Via Calnova 119 – 30020 Noventa di Piave (VE) – Italy
E-mail: [email protected]
Tel. +39 0421 65261
Fax +39 0421 308056
sito web: www.mm-one.com

Ufficio stampa MM ONE Group

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Arriva l’ABS ONE per gli albergatori polesani: il booking on line di MM ONE nella Provincia di Rovigo

Definito in conferenza stampa all’autodromo di Adria, l’accordo tra i titolari degli alberghi del territorio del Delta e i proprietari dell’autodromo International raceway. A presenziare all’incontro il presidente dell’associazione Federalberghi del Polesine medio-orientale, Giampaolo Segato, Giuliano e Mario Altoè, Stefano Falconi per conto dell’onorevole Emanuela Munerato e David Semenzato del gruppo MM ONE. Nell’incontro si è parlato delle problematiche del settore, e si sono focalizzate le potenzialità del territorio, che devono essere promosse attraverso l’azione sinergica tra la parte ricettiva, rappresentata dai titolari degli alberghi, e il punto di riferimento strategico di servizi e per i grandi eventi di importante caratura, quale è l’autodromo.

L’azione sinergica consiste nel fatto che il gruppo di Federalbelghi polesana-orientale verrà inserito in un sistema di prenotazione alberghiera via internet, che a sua volta verrà inserito in tutti i portali istituzionali e non solo, del territorio polesano, nazionale e oltre, tra cui l’autodromo.
“Un meccanismo di ricezione tra gli albergatori e i portali, con lo scopo di valorizzare la parte ricettiva della provincia – ha sintetizzato il presidente Segato – Nello stato di crisi attuale, con la stagione attuale compromessa, c’è quindi la necessità di sfruttare al meglio le partnership locali, tra questi l’autodromo, che dà visibilità per la clientela di qualità, per la quale va aumentata l’appetibilità delle proposte allungando la stagione nell’arco dell’anno, attraverso le nostre strutture ricettive”. In pratica il vantaggio principale per la località consisterà nella centralizzazione della gestione dell’offerta alberghiera nelle zone di interesse, con la possibilità di creare/modificare cancellare strutture all’interno del software di gestione e il controllo autonomo di camere, prezzi e disponibilità di tutte le strutture presenti.

A dar man forte al progetto, la presenza di Stefano Falconi, portavoce dell’onorevole Munerato, la collaborazione dell’assessore regionale al turismo pervenuta tramite lo stesso presidente Segato e naturalmente la famiglia Altoè.

A spiegare nel dettaglio il progetto ABS ONE, David Semenzato, direttore Marketing Strategico & Comunicazione di MM ONE Group. Il sistema ABS (Advanced Booking System) è la soluzione software per la gestione di Portali turistici, località turistiche e gruppi alberghieri. Consente di gestire la creazione, la pubblicazione e commercializzazione di offerte turistiche di più strutture di una o più zone, con un sistema completo di prenotazione online da parte dell’utente. Il sistema di prenotazione (Booking One) è lo strumento ideale per gestire on line le richieste e le prenotazioni delle camere dei singoli hotel. Il punto di forza è la particolare attenzione che lo strumento rivolge alle specifiche esigenze commerciali di tutte le tipologie di strutture ovunque si trovino.
Booking One permette la gestione di:

  • Camere di differente tipologia
  • Periodi di stagionalità
  • Prezzi delle camere per ogni stagionalità
  • Gestione dei trattamenti
  • Scontistica per eventuali letti aggiuntivi
  • Disponibilità effettiva delle camere
  • Listini differenti associati a specifiche camere (special rate e multirate)
  • Riduzioni/Supplementi ai prezzi
  • “All inclusive”
  • Pacchetti vacanze
  • Offerte testuali
  • Resoconto prenotazioni ricevute

Oltre a ciò si possono trattare altre informazioni collegate alla prenotazione, quali ad esempio eventi, punti di interesse, giudizi degli ospiti. Grazie alla sua struttura modulare ABS può essere perfettamente adattato ad ogni tipo di esigenza e permette di essere impiegato in modi diversi secondo le singole necessità del cliente.
Ovviamente il sistema porterà anche a dei vantaggi per il mercato, nello specifico nel prendere visione in un unico portale di tutta l’offerta del territorio in base a una moltitudine di filtri di ricerca che permettono all’utente di individuare la propria struttura in modo estremamente intuitivo e veloce. Dalla ricerca per: località, zona, categoria, tipologia di struttura, budget, servizi/comfort, nomi e disponibilità, ai parametri di ordinamento, vedi nome della struttura, categoria, prezzo, popolarità (ranking).
“Un processo di promozione della località – ha poi concluso Segato – aperto ampiamente alle associazioni di categoria e a tutte quelle strutture ricettive, che di certo potrebbero usare per incrementare una possibilità in più di offerta e servizio per i potenziali clienti, che valutano di visitare il nostro territorio”.

Ufficio Stampa MM One Group

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Premio OK Italia 2010

Sono ambasciatrici del Made in Italy all’estero. Casi virtuosi di piccole imprese che hanno fatto della crisi un’opportunità per rilanciare la propria attività e confrontarsi con successo con i competitors oltre confine. A queste aziende, che hanno vinto la sfida dei mercati internazionali, è dedicata la settima edizione del Premio Ok Italia 2010 di UniCredit Group.

Quest’anno l’iniziativa ha, infatti, puntato i riflettori sulla capacità delle piccole imprese di aprirsi ai mercati internazionali e posizionarsi all’interno di un contesto globalizzato, scommettendo sulle risorse del territorio e facendo leva sulla propria capacità di creare reti d’imprese.

L’appuntamento, il 29 giugno a Verona, ha visto premiate 20 aziende provenenti da varie regioni d’Italia, scelte dopo una ricerca effettuata tra clienti e non clienti di UniCredit su tutto il territorio nazionale.

La cerimonia di premiazione è stata preceduta da un dibattito, introdotto da Aristide Canosani, Presidente di UniCredit Banca, a cui hanno preso parte Alessandro Profumo, Ceo di UniCredit Group, Roberto Nicastro, Deputy Ceo di UniCredit Group, Flavio Tosi, Sindaco di Verona, l’Onorevole Alberto Giorgetti, Sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Mario Moretti Polegato, Presidente di Geox e Aldo Bonomi, Direttore A.A.STER. A moderare l’incontro Giuliano Giubilei, Vice Direttore del Tg3 (Rai3).

Le 20 imprese vincitrici sono state premiate sulla base di tre criteri: internazionalizzazione e ricerca di nuovi mercati all’estero, eccellenza del territorio come leva per internazionalizzarsi, internazionalizzazione attraverso network e reti di impresa.

Fonte: UniCredit Group News

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