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Chicco giunge in aiuto delle mamme durante l’allattamento

Secondo l’osservatorio Chicco e secondo la quasi totalità dei pediatri italiani, l’allattamento al seno è senza dubbio l’alternativa da preferire per l’alimentazione dei bebè, ma alcune volte questo non è possibile per diverse ragioni e quindi le mamme decidono di ricorrere all’allattamento con biberon. A prescindere da tutto ciò, una volta finita la fase dell’allattamento, il biberon verrà comunque utilizzato molto spesso prima di iniziare il periodo dello svezzamento.
Qualunque sia il motivo, il biberon è quindi uno degli articoli per neonati più utilizzati nei primi mesi di vita ed è per questo che marchi del calibro di Chicco, Brevi ed Avent sono molto attivi in tale settore. Chicco ha realizzato il biberon StepUp dotato di una particolare tettarella inclinata, particolarmente indicata per mantenere il collo del bebè in posizione eretta e per evitare la formazione di coliche. Con questo biberon Chicco vuole accompagnare la crescita del bimbo dalla sua nascita fino al compimento di un anno, proponendo delle tettarelle per diverse fasce di età, al fine di simulare nel miglior modo possibile la suzione al seno. Il biberon StepUp di Chicco è la soluzione ideale anche per le mamme che decidono di effettuare il cosiddetto allattamento misto (ovviamente dietro consiglio pediatrico), durante il quale il neonato viene alimentato sia con il latte materno che con il latte artificiale, tramite biberon appunto.
Chicco offre anche una serie di articoli come sterilizzatori, scaldabiberon e tiralatte, da utilizzare durante le fasi dell’allattamento. I tiralatte Chicco ad esempio sono particolarmente indicati per tirare il latte in maniera indolore e sicura per la mamma.
Oggi quindi, qualunque sia l’esigenza delle mamme, è possibile reperire sul mercato una serie di prodotti dei migliori marchi, realmente validi e che possono semplificare le operazioni quotidiane di allattamento e svezzamento durante i primi anni di vita del bimbo
NewBabyLand, negozio online da sempre attento alle novità nel settore della prima infanzia, propone biberon, tiralatte, sterilizzatori e molti altri articoli firmati Chicco, a prezzi competitivi. Nell’ampio catalogo online è possibile acquistare anche prodotti di altri marchi famosi come Brevi, Avent, Peg Perego e non solo.

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Il biberon e l’alimentazione dei neonati nelle prime settimane

L’allattamento al seno è sempre la soluzione da preferire come metodo di alimentazione dei neonati, ma alcune volte può succedere che la mamma debba assentarsi, magari per motivi lavorativi, ed è quindi costretta a trovare delle alternative all’allattamento al seno, come ad esempio il biberon.
Partendo dal presupposto che diverse sono le modalità di somministrazione del latte e che queste dipendono dall’età del bambino, bisogna tener presente che il biberon potrebbe causare più conseguenze negative che positive, se utilizzato nelle prime settimane di vita. È sicuramente vero che i biberon non costano molto, sono facilmente reperibili sul mercato e si caratterizzano per un utilizzo semplice e piuttosto veloce, ma le tettarelle dei biberon, soprattutto quelle con la base larga e con la punta corta e stretta, possono confondere il bebè, portandolo ad un rifiuto del seno o a poppare in maniera scorretta. Ciò accade perché durante l’allattamento al seno, il neonato prende in bocca una grossa parte del seno, in modo che il capezzolo arrivi fino in fondo alla bocca, in modo da stimolarne la suzione. Con l’allattamento tramite biberon invece, la punta della tettarella arriva normalmente fino al bordo gengivale e a quel punto il neonato è portato non più a succhiare, ma semplicemente ad aprire e chiudere la bocca al fine di stringere la tettarella e far uscire il latte. Se il piccolo si abituasse troppo presto all’utilizzo del biberon, sarebbe indotto a ripetere questo movimento anche durante l’allattamento al seno, risultando inefficace per lui e doloroso per la mamma.
Per evitare di utilizzare il biberon, almeno nelle prime settimane e se la mamma non può essere presente per l’allattamento del neonato, si potrebbe utilizzare un bicchierino, con bordi arrotondati, come quelli da liquore ed appoggiarlo al labbro inferiore del bimbo, evitando di versare il latte direttamente in bocca.
È utile ricordare che il biberon può essere tranquillamente utilizzato quando il bimbo è più grande, senza nessuna conseguenza, ma se proprio si decidesse di usarlo anche prima, è consigliabile sceglierne uno con la tettarella morbida, con base non molto larga e con la punta lunga; i fori inoltre non dovrebbero essere troppo grandi, in modo che il neonato riesca a gestire autonomamente il flusso del latte.
Per acquistare online i biberon delle migliori marche e tutto ciò che occorre per l’allattamento e la pappa dei bambini, è possibile il sito NewBabyLand.com.  NewBabyLand è uno dei negozi più grandi e più apprezzati online nel settore della prima infanzia, grazie ad un catalogo con più di 15 mila articoli e ai suoi prezzi competitivi.

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L’allattamento e lo svezzamento nei primi mesi di vita dei neonati

Durante la crescita di un bebè, è bene che i genitori rispettino i diversi periodi legati alla sua alimentazione senza fretta e soprattutto senza precorrere i tempi. Questo significa che l’allattamento e lo svezzamento di un neonato vanno effettuati con calma e seguendo i consigli del pediatra.
Uno studio del centro di ricerche di Atlanta per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha indicato che il 40% delle mamme americane inizia la fase dello svezzamento prima del compimento del quarto mese di vita del bebè; cosa assolutamente sconsigliata dall’organizzazione mondiale della sanità, la quale ritiene che l’allattamento al seno sia più che sufficiente fino al sesto mese e raccomanda comunque di non iniziare lo svezzamento del neonato prima del quarto mese. È necessario aspettare questo tempo per introdurre cibi solidi, perché nei primi mesi di vita l’organismo del piccolo non è ancora pronto per digerire in maniera adeguata elementi come i carboidrati complessi, certi tipi di grassi o le proteine. Al contrario, l’allattamento materno fornisce al bimbo tutte le sostanze nutritive adeguate al suo fabbisogno ed è consigliabile non interromperlo, anche se è già iniziato il periodo dello svezzamento. In particolare, l’allattamento al seno riesce a fortificare il sistema immunitario del neonato, prevenendo il rischio della celiachia e di altre allergie ed è proprio  per questo motivo che il glutine dovrebbe essere introdotto durante il periodo dell’allattamento.
Inoltre non è necessario introdurre i diversi tipi di cibo solido poco alla volta, come avveniva in passato con l’erronea convinzione che questo metodo servisse a proteggere il bambino da eventuali allergie. Oggi alcuni studi hanno evidenziato, che l’effetto potrebbe essere addirittura quello opposto ed è quindi consigliabile non aspettare tempi distanziati prima di offrire al piccolo un’alimentazione variegata e completa. Prima ad esempio si attendeva il sesto mese per il glutine, il settimo per il pesce, l’ottavo per il tuorlo d’uovo e così via.
L’allattamento al seno del neonato è quindi da preferire in ogni caso e non vi sono controindicazioni in caso se ne prolunghi il periodo, al contrario, è fondamentale non procedere ad una interruzione prematura, specialmente senza il permesso del proprio pediatra. L’alimentazione dei bambini è di fondamentale importanza, in particolar modo nel primo periodo di vita, per il loro sviluppo psicofisico.
Per una sana e corretta alimentazione dei neonati, è possibile trovare su NewBabyLand, una vasta scelta di articoli per bambini delle migliori marche: a partire da biberon e seggioloni, fino a omogeneizzati, latte in polvere, tiralatte e cuocipappa. Tutti gli articoli per la prima infanzia possono essere acquistati direttamente online al miglior rapporto qualità/prezzo.

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Latte per bambini: quale scegliere?

Il latte è per i bambini uno degli alimenti più importanti fin dalla prima infanzia. Anche durante e dopo lo svezzamento è tra gli alimenti che più influenzano la sua crescita.

Il latte materno si sa, è l’alimento più indicato per il periodo dell’allattamento e per il primo svezzamento. È anche l’alimento più adatto per una crescita equilibrata, per lo sviluppo delle difese immunitarie e non meno importante, per lo sviluppo della relazione con la mamma: infatti proprio attraverso il contatto fisico tra neonato e mamma durante l’allattamento si sviluppa quel legame affettivo che durerà tutta la vita.

Il quesito fondamentale in questo caso riguarda il dilemma latte vaccino sì o latte vaccino no. Il latte di mucca è sconsigliato per i neonati fino al primo anno di vita, più tardi iniziano le discordie.

C’è chi dice che va bene già dal primo anno e chi invece lo sconsiglia per l’eccessiva presenza di grassi e per lo scarso apporto nutrizionale.

Il latte di crescita invece è un particolare tipo di latte fatto appositamente per supportare il bambino durante lo svezzamento fornendogli il giusto contributo calorico necessario per il suo equilibrio nutrizionale.

Il latte per bambini è un alimento importantissimo sia per l’apporto nutrizionale sia per la crescita. Il latte vaccino è comunque un alimento fondamentale non solo durante la fase dello svezzamento ma durante tutta l’infanzia e addirittura successivamente.

Molti dicono che il latte vaccino sia più indicato per la crescita di un vitellino piuttosto che per quella di un neonato, infatti i grassi e le proteine che compongono il latte di mucca sono significativamente superiori rispetto a quelli che compongono il latte artificiale per bambini.

In ogni caso, al di là delle teorie generali prima di somministrare qualsiasi alimento ai vostri bambini consultate il vostro pediatra di fiducia, il medico che conosce vostro figlio fin quasi dalla nascita saprà consigliarvi al meglio su quale sia il latte per bambini più adatto alle esigenze nutrizionali di vostro figlio.

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Guida alla somministrazione del Latte in polvere per i neonati

Lo sentiamo dire da più parti, lo dicono i pediatri ed i dottori più accreditati, lo dicono ricerche condotte da qualificati scienziati, lo dicono persino le case produttrici di latte in polvere per neonati: il latte materno è il miglior alimento che si possa desiderare per la crescita del vostro bambino.

Tuttavia può accadere che per qualsiasi ragione la mamma non possa o non voglia allattare al seno il proprio bambino, è possibile adottare le diverse tipologie di latte in polvere per neonati studiati appositamente per garantire al vostro bambino il nutrimento giusto ed equilibrato per la sua crescita.

È importantissimo, nel caso si utilizzi il latte in polvere, farsi consigliare dal proprio pediatra quale sia quello più adeguato tenendo conto dell’età del neonato, del suo peso e di altre caratteristiche fondamentali nella scelta del latte da somministrare al piccolo. Ci sono poi, di non minore importanza, le precauzioni e le attenzioni da tenere nel momento della preparazione e della somministrazione del latte.

La pulizia e l’igiene dell’ambiente in cui si prepara e conserva il latte in polvere è fondamentale, la sterilizzazione poi di biberon e tettarelle va fatta una volta al giorno, anche il latte in polvere una volta mescolato con l’acqua, anch’essa di importanza fondamentale per l’alimentazione del bambino, deve essere bollito e raffreddato in acqua fredda. La temperatura del latte deve essere uguale alla temperatura della pelle, circa 37°, per testarlo è sufficiente versare qualche goccia del contenuto del biberon sul dorso della mano o su un altro punto sensibile della pelle.

Da ultimo ma non per ultimo è da sottolineare l’importanza della somministrazione del latte in polvere al neonato. Per le mamme che non possono esercitare l’allattamento al seno è importante nutrire il vostro bambino, seppure dal biberon, in braccio, mantenendo cioè un contatto fisico con il calore e la pelle della mamma, infatti, la vicinanza che l’allattamento al seno produce è importantissima per lo sviluppo del bambino, riprodurre durante l’allattamento artificiale quei gesti teneri non solo è bello per il rapporto tra madre e figlio, è fondamentale per la crescita sana del vostro bambino.

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Allattamento misto, integrare il proprio latte con quello in polvere

Ci sono casi in cui una mamma è impossibilitata ad allattare al seno il proprio bambino. Alcuni di questi possono essere dovuti alla mancanza di produzione di latte o alla presenza di alcune patologie per le quali medici e pediatri sconsigliano di allattare al seno.

L’alternativa, nel caso ci siano impedimenti ad allattare naturalmente è possibile ricorrere al latte in polvere adattato. Si può ricorrere a questo tipo di latte anche nel caso in cui il latte materno non sia sufficiente a coprire il fabbisogno nutrizionale del neonato, il cosiddetto allattamento misto, dove il latte artificiale in polvere viene aggiunto al latte materno affinché il bambino sia alimentato correttamente a seconda dei suoi bisogni.

Il latte in polvere è un derivato del latte vaccino, il latte di mucca appunto, del quale invece è sconsigliata la somministrazione ai neonati in allattamento o durante lo svezzamento a causa dell’eccessivo apporto proteico presente. Il latte in polvere, si chiama adattato appunto perché è un derivato del latte vaccino reso più idoneo alle esigenze nutritive dei lattanti e avvicinandolo alle proprietà del latte materno che rimane il miglior nutrimento possibile per il proprio bambino.

L’allattamento misto può avvenire o perché la mamma non ha latte a sufficienza o perché agenti esterni fanno sì che non possa allattare al seno il bambino, per motivi di lavoro  o altro. Si rende allora necessaria l’aggiunta di latte artificiale nell’alimentazione quotidiana dei bambini.

Per i neonati prematuri, o per i bambini di peso notevolmente inferiore alla media, è preferibile il latte materno, infatti, nonostante esistano tipi di latte speciale studiate appositamente per le esigenze dei neonati sottopeso, il latte materno ha delle proprietà naturali che nessun latte artificiali potrà mai avere perché è personalizzato per ogni bambino e si modifica a seconda del fabbisogno del piccolo.

Il latte artificiale, liquido o in polvere, è suddivisibile in due macrocategorie; il latte per neonati e il latte di proseguimento, indicato per i bambini che hanno da poco iniziato lo svezzamento.

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I bambini ed il latte materno

La nascita di un bambino è sempre un evento di grande felicità prima di tutto per i genitori e poi per tutti i parenti che circondano la neo famiglia.

Proteggere il neonato è opera di tutti e è una cosa a cui si partecipa anche senza rendersene conto perfettamente, ma la prima protezione, la protezione più forte che rende il bambino più robusto, è quella della mamma, che anche solo grazie allattamento del neonato.

Il latte materno è una fonte inesauribile di sostanze benefiche per il neonato, che lo aiuta nella crescita ma soprattutto lo protegge, rendendolo forte e resistente.

Queste considerazioni sono state messe in evidenza da uno studio condotto su bambini nati tra il 2000 ed il 2006, che ha permesso di campire in modo ancora più approfondito come allattamento dei bambini al seno permetta una crescita migliore ed uno sviluppo più importante delle difese immunitarie, questo misurando la corrispondenza tra mesi in cui il bambino è stato allattato al seno e numero i malattie infetti che hanno contratto.

Il latte materno infatti, permette uno sviluppo migliore e maggiore delle difese immunitarie del neonato, rendendolo più forte e resistente agli agenti patogeni che possono minacciarlo nei primi mesi di vita.

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Il latte vaccino durante lo svezzamento del bambino è giusto o sbagliato?

In molte tra le neomamme (ma anche neopapà) ne avranno sentite di tutti i colori rispetto al latte vaccino, o di latteria. Infatti c’è chi dice che va introdotto nella dieta del neonato dopo i primi 6 mesi di vita altri, invece, ne sconsigliano fortemente l’assunzione fino al compimento del primo anno.

La maggior parte dei pediatri e degli specialisti della nutrizione infantile sono d’accordo e sconsigliano l’inserimento, nella dieta del piccolo, di latte vaccino, almeno fino al primo anno di vita o comunque non all’inizio dello svezzamento. Molti pediatri consigliano l’utilizzo di un latte di proseguimento perché più adatto a mantenere l’equilibrio nutrizionale del bambino.

Le ragioni sono molteplici:

  1. La prima è che il latte vaccino contiene molte proteine e sali minerali (particolarmente il sodio) responsabili di sovraccaricare i reni del bambino ancora non “allenati” a sopportare una quantità così elevata di proteine e minerali,
  2. La seconda è che il latte vaccino contiene troppo poco ferro che viene assorbito in minima parte dall’organismo del bambino,
  3. La terza, forse la più importante, è che il latte vaccino produce microemorragie gastrointestinali e può aumentare la probabilità di anemie. La sideropenia (bassi livelli di ferro nel sangue) risulta essere molto più elevata nei bambini che ricevono latte vaccino rispetto a chi viene alimentato usando un latte di proseguimento.
  4. L’ultima ragione per preferire un latte di proseguimento al latte vaccino riguarda la non sufficiente quantità di acidi grassi essenziali e di vitamine (specialmente la vitamina D, per fissare il calcio nelle ossa, la vitamina A, protegge la pelle, le mucose e rinforza la vista, la vitamina C che rafforza il sistema immunitario con la sua azione anti-infettiva ed è importante per l’assorbimento di ferro da parte dell’organismo)

Premesso quindi che il latte materno è l’alimento più indicato per i neonati e per i bambini nel periodo dello svezzamento le mamme che non possono allattare al seno e chi vuole integrare l’azione del proprio latte può utilizzare un latte di proseguimento, ne esistono di molteplici tipi; sia liquidi sia in polvere adatti per bambini che non hanno problemi e ce ne sono di tipi studiati appositamente per bambini con intolleranze ed allergie.

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Come orientarsi nel mondo del Latte per Neonati

L’allattamento al seno è il miglior alimento per i neonati. Tuttavia non tutte le mamme possono allattare il proprio figlio con il loro latte materno e quindi devono ricorrere al latte artificiale. Esistono in commercio diversi tipi di latte artificiale, sia liquido sia in polvere, adatti ai neonati o per bambini già più grandi, il cosiddetto latte di proseguimento. Assolutamente da evitare per i neonati è l’alimentazione a base di latte vaccino, semplicemente troppo ricco di proteine per il neonato.

Il latte artificiale per neonati invece ha una composizione studiata appositamente per sostenere la normale crescita del bambino con una composizione di proteine, grassi e zuccheri che rispetta le indicazioni nutrizionali adatte per i neonati e dettate dalle associazioni internazionali di pediatri. Anche l’acqua, se si tratta di latte in polvere, è molto importante che sia priva di disinfettanti e batteriologicamente pura con basso contenuto di calcio e sali minerali disciolti.

I nomi della maggior parte del latte per neonati in commercio rispecchiano le composizioni dettate dalle associazioni pediatriche internazionali e sono nominate normalmente 1, 2 e 3 che rispecchiano l’età del bambino per cui quella composizione nutrizionale di latte è studiata. Il latte di tipo 1, ad esempio è da usarsi fino al quarto mese di vita del bambino, mentre quello di tipo 2 o latte di proseguimento, arricchito di ferro per le mutate esigenze nutrizionali del bambino.

Esistono poi delle formule e calcoli per calcolare la quantità di latte sufficiente per il bambino, che tiene conto del peso del neonato, del numero dei pasti e poppate necessari affinché il piccolo possa essere nutrito e per consentire alla mamma durante la notte di riposare.

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