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La tigre e l’ermellino di Laura Malinverni

“Quella mano sembrava non appartenere al dipinto. Isabella non riusciva a staccare gli occhi dalla perfezione di quelle dita candide in primo piano. Le belle mani. L’eredità che accomunava le donne di casa Sforza…”

Aneddoti, simboli, ritratti, segreti e magie. Questo e molto altro nel romanzo di Laura Malinverni “La tigre e l’ermellino” (Prospettivaeditrice)

“Caterina Sforza era soprannominata Tigre per il suo coraggio e per la forza con cui reggeva il suo piccolo stato in Romagna” svela l’autrice, da sempre appassionata ai personaggi sforzeschi.

Il romanzo, ambientato alla fine del Quattrocento, documenta il lato oscuro e magico di Caterina Sforza, dedita all’alchimia e alla magia, e la sua complicità con la giovane duchessa di Milano Isabella d’Aragona e altre donne della corte sforzesca.

In un percorso tra Milano, Forlì e Firenze si delinea un mistero fatto di omicidi ed arte, facendo emergere una “storia” da sempre celata.

Non manca un filo sottile ma tenace che intreccia Caterina Sforza al genio di Leonardo Da Vinci, con riferimenti storici precisi che rendono il romanzo di Laura Malinverni un vero e proprio pezzo di storia mai svelata.

“La Tigre e l’ermellino” di Laura Malinverni
pag.234 euro 12
http://lauramalinverni.net/

Il libro è in vendita in tutte le migliori libreria e su www.prospettivaeditrice.it

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A Forlì la stazione ecologica arriva sotto casa ed è fai da te

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  • 12 Luglio 2013

Nuovo progetto di Hera per incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti: si chiama Ecoself ed è un contenitore hi tech itinerante
A Forlì la stazione ecologica arriva a domicilio e si può usare self service.  Da oggi, infatti, parte il nuovo servizio di Hera Ecoself: un contenitore itinerante che funziona come un fai da te, senza la presenza di personale addetto. I cittadini avranno così un nuovo spazio in cui buttare tanti tipi di rifiuti, senza bisogno di recarsi ai centri di raccolta. Ecoself, infatti, può ricevere dalla carta alla plastica, passando per i rifiuti urbani pericolosi, quelli elettronici e l’organico. Un modo per andare incontro alle esigenze dei residenti e dell’ambiente, visto che le stazioni ecologiche sono considerate l’opzione più sostenibile e di minore impatto per la raccolta dei rifiuti urbani.

Il nuovo contenitore è stato presentato questa stamattina nella città romagnola alla presenza dell’assessore alla Qualità ambientale del Comune di Forlì Alberto Bellini e dei dirigenti Hera.

 

Il contenitore itinerante fa parte di una sperimentazione innovativa della multiutility e a Forlì andrà a potenziare il servizio delle tradizionali stazioni ecologiche. In questo modo tutti i rifiuti verranno destinati al recupero, al riciclo o allo smaltimento controllato, aumentando ancora di più la raccolta differenziata in città, che viaggia già intorno al 54% (dati 2012). Facilmente identificabile, Ecoself è a disposizione dei cittadini di Forlì dieci ore al giorno, dalle 7 alle 17, e sosta in alcune vie delle zone già interessate dal servizio di raccolta rifiuti porta a porta, secondo un dettagliato calendario.

Si apre con la tessera sanitaria e l’utilizzo è semplice: basta toccare il display, avvicinare la tessera al lettore ottico e seguire le istruzioni riportate a video. Questo permette la tracciabilità dei rifiuti, cioè la possibilità di seguirli nel loro percorso dal cittadino all’impianto di recupero, assicurando così il controllo totale della filiera.

 

Accumulatori al piombo (es. batterie auto), carta e cartone, contenitori contaminati e imballaggi etichettati T e/o F, olio alimentare (es. da cucina, da conferire in bottiglie di plastica), organico (scarti alimentari), pile e batterie per telefoni cellulari, plastica/lattine, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE): solo piccoli elettrodomestici es. giocattoli elettrici ed elettronici, telefoni cellulari, apparecchi per informatica e telecomunicazioni in genere, lampade a basso consumo e neon.

 

Per ogni info: www.gruppohera.it

 

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Roberta Paganelli presenta il volume “Ines Lidelba: la contessa soubrette”

Giovedì, 20 settembre, alle ore 18 presso il Grand Hotel delle Terme di Castrocaro Roberta Paganelli presenta il suo ultimo volume Ines Lidelba: la contessa soubrette dedicato alla famosa cantante forlivese (1893-1961) Il pomeriggio sarà allietato dall’ascolto di alcune note arie di operetta.

Ingresso libero

Ci siamo chiesti se fosse appropriato recensire questo libro su di una rivista dedicata all’opera. Che, diciamocelo francamente, ha sempre guardato con sussiego la sorella-minore: l’operetta ovvero la piccola lirica. Intanto è un ottimo libro. Conosciamo Roberta Paganelli, le sue doti di ricercatrice e la competenza maturata nell’ambito dell’indagine storica sugli artisti della sua Romagna. E poi, non sì può negare che l’argomento abbia attinenza con il melodramma. Non solo l’operetta nasce da una sua costola, ma la soubrette è anche l’ultima evoluzione de! soprano spumeggiante, prima che esso lasci il posto alla Wandissima, alias ad una cantante di musica leggera, chiamata ad essere la regina della rivista. La Lidelba infatti può essere considerata l’ultimo capitolo di una storia che si chiude.

Forlivese, classe 1893, di nobili origine, Ines Baldelli, in arte Ines Lidelba, debuttò nel 1917 nella Geisha. Dopo essersi cimentata in alcuni concerti lirici, riscuotendo un buon successo, la giovane artista trovò nell’operetta il terreno fertile per mettere a frutto un bouquet di charme, dove il canto si sposava con l’avvenenza e l’avvenenza con il brio, iI brio con l’eleganza e l’eleganza con la signorilità, tutto condito con una musicalità facile e felice. Il successo fu immediato e andò crescendo in una serie di performance memorabili, tra le cui tappe vanno ricordate almeno le tournées in Spagna e nell’America Latina, le recite triestine dello Zarevitch, dirette da Lehàr in persona, la fondazione della “Compagnia dei grandi spettacoli operettistici”, voluta per risollevare le sorti di un genere che volgeva verso una fine di cui la Lidelba ebbe chiara percezione. La Lidelba seppe essere divina come lo erano le primedonne dell’operetta: un poco chanteuse, un poco danseuse, un poco diseuse, glamour, librata tra suggestioni d’antan, aggiornate a più spendibili clichés, e modi da attrice cinematografica. Il repertorio della Lidelba contemplava Lehàr, ma ospitava tutta la produzione più o meno illuminata dell’operetta italiana, compresa “Prestami tua moglie” di Leoncaval!o. Titoli che a dirli oggi fanno un po’ sorridere e un po’ tenerezza: Acqua cheta, Addio giovinezza, Cin-ci-la, il Paese dei campanelli, la Fornarina.

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DISTRIBUZIONE DI OPUSCOLI INFORMATIVI SULLE DROGHE A FORLI

AD OPERA DEI VOLONTARI ”AMICI DI L. RON HUBBARD”

Martedi’ 29 marzo 11 alle ore 16 i volontari “AMICI DI L. RON HUBBARD” saranno a Forli per fare una distribuzione di opuscoli informativi dal titolo “La verità sulla droga”. Lo scopo e d’informare i giovani sugli effetti dannosi che queste sostanze possono creare alla mente e al corpo; e sui sintomi che si sviluppano immediatamente o nel tempo dopo l’assunzione dei diversi tipi di droga.

Questo opuscolo è anche dedicato agli individui e alle organizzazioni che lavorano per salvare le persone dalla devastazione causata dalla droga. La società ha un debito di gratitudine nei loro confronti e ci auguriamo di poter fornire loro un valido aiuto.

Nella società c’è chi, purtroppo, cerca di promuovere e di diffondere l’uso della droga per proprio profitto o guadagno; al giorno d’ oggi nessuno dovrebbe più farsi coinvolgere dalle presuntuose motivazioni diffuse a questo scopo, ma le cose non vanno proprio così. I mezzi di comunicazione attuali infondono nella società informazioni di tutti i tipi, da quelle più scientifiche a quelle più menzognere che, essendo a volte più accattivanti, imprimono nei giovani idee che possono portare a dei falsi concetti di libertà all’insegna dell’uso delle “sostanze”.

Comunque la migliore soluzione rimane in primo luogo quella dell’ informazione. Bisogna conoscere prima di prendere qualsiasi decisione in merito all’assunzione di droga e se possibile non cominciare mai a farne uso.

Assumere droga non è una soluzione a nessun tipo di difficoltà. Per quanto difficili, i problemi della vita possono essere affrontati. Le conseguenze che possono derivare dalla dipendenza sono sempre peggiori del problema che una persona vuole risolvere.

Il risultato è una lunga discesa verso l’inferno!

Per saperne di più visita il sito www.drugfreeworld.org

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