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Safety Barcamp 2020: la rivoluzione della formazione

Comunicato Stampa

Safety Barcamp 2020: la rivoluzione della formazione

 Il 28 febbraio a Roma e l’8 maggio 2020 a Padenghe sul Garda (Brescia) si terranno le nuove edizioni del Safety Barcamp: giornate formative aperte e libere per condividere le esperienze e confrontarsi. Un modo rivoluzionario di vivere la formazione.

 

Per rendere la formazione veramente efficace, in grado di migliorare le competenze e modificare i comportamenti, sono indispensabili metodologie innovative in grado di rivoluzionare il classico rapporto docente/allievo.  È necessario far diventare la formazione un’esperienza indimenticabile di partecipazione e condivisione: deve essere un momento attivo di apprendimento che comprenda momenti di libero confronto e condivisione di esperienze, prassi e nuove idee.

 

Riguardo alla formazione sei in cerca della solita lezione d’aula? Ti serve solo il pezzo di carta? Secondo te mettersi in gioco è poco professionale?

In questo caso non andate avanti con la lettura: la formazione di cui si parla qui è una formazione reale che avviene in una cornice di lavoro favorevole al dialogo, al confronto e alla diffusione di conoscenze sul tema della sicurezza.

 

Per il 2020 il Safety Barcamp raddoppia

Partendo dall’esigenza di una formazione innovativa, per il 2020 il Safety Barcamp AiFOS – uno spazio formativo innovativo dedicato a creare e consolidare relazioni tra le figure che operano nell’ambito salute e sicurezza nei luoghi di lavoro – raddoppia. Per il 2020 sono state organizzate due diverse edizioni: la prima il 28 febbraio 2020 a Roma e la seconda l’8 maggio 2020 a Padenghe sul Garda (Brescia).

 

Il Safety Barcamp, organizzato dall’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS), si può definire un evento in forma di “non conferenza”, dove i temi di discussione sono decisi dai partecipanti. È un nuovo modo di imparare e condividere in un contesto aperto e libero tutti i temi di salute e sicurezza facenti riferimento alle 3 aree tematiche previste dal Decreto interministeriale 6 marzo 2013:

  • area normativa/giuridica/organizzativa;
  • area rischi tecnici/igienico-sanitaria;
  • area relazioni/comunicazione.

 

Come è organizzata la giornata del Safety Barcamp?

L’evento formativo del Barcamp è destinato ai tanti formatori e professionisti della sicurezza che, con spirito curioso, hanno voglia di partecipare a una giornata dinamica e sono disponibili a svilupparla con nuove modalità formative.

E riguardo all’organizzazione ogni partecipante si iscrive all’intera giornata formativa, ma l’iscrizione ai singoli workshop avviene durante l’evento: la scelta di un workshop non è definitiva e la partecipazione è libera e dinamica.

 

Per condividere le proprie conoscenze ed esperienze è anche possibile diventare dei facilitatori del Safety Barcamp. Il facilitatore è un partecipante che diventa protagonista proponendo un workshop. Tutti i partecipanti hanno, infatti, la possibilità di mettere a disposizione degli altri le proprie conoscenze proponendo un workshop la cui realizzazione verrà valutata dall’organizzazione.

 

La giornata si arricchisce, dunque, di un programma fitto e variegato composto da oltre 20 diversi workshop della durata di 75 minuti ciascuno, organizzati in quattro/cinque diverse fasce orarie.

 

Il link per avere ulteriori informazioni, iscriversi al Safety Barcamp e proporre un workshop: http://www.safetybarcamp.it

 

Il modello formativo del Safety Barcamp

L’evento è progettato secondo l’Open Space Technology, una metodologia che prevede la continua interazione tra i partecipanti che si confrontano in tempi brevi su diversi temi e creano momenti di condivisione non formali: tutti, partecipanti e facilitatori, sono responsabilizzati nel collaborare con lo scopo comune di creare un terreno fertile e proficuo di partecipazione e condivisione.

 

Questi i 4 principi alla base di questa metodologia e del Safety Barcamp:

  • primo principio – “Chiunque venga è la persona giusta”: ogni partecipante è invitato a rendere produttivo il proprio spazio di apprendimento e di condivisione partendo dalle risorse (umane e non) che ha a disposizione e lo circondano;
  • secondo principio – “Qualsiasi cosa accada è l’unica che poteva accadere”: il risultato ottenuto è l’unico che si poteva ottenere, perché le condizioni che si sono verificate, le forze in gioco, le competenze, le relazioni e altro sono diverse ad ogni incontro;
  • terzo principio – “Quando comincia è il momento giusto”: il flusso temporale deve seguire l’esigenza di condivisione e apprendimento dei partecipanti. Il Safety Barcamp sarà un evento strutturato per permettere di frequentare workshop, discussioni, presentazioni lasciando spazio al confronto informale;
  • quarto principio – “Quando è finita è finita”: molte volte per discutere o presentare un tema serve molto più tempo di quello a disposizione. Chi partecipa al Barcamp avrà cura del tempo, non dilungandosi oltre quello stabilito o chiudendo l’attività prima del previsto, se non è più necessario usare il tempo messo a disposizione.

 

Le informazioni per il Safety Barcamp a Roma

Il primo Safety Barcamp del 2020 – nato per creare una cornice di lavoro favorevole al dialogo, al confronto e alla diffusione di conoscenze sul tema della salute e sicurezza sul lavoro – si terrà il 28 febbraio 2020, dalle ore 9.30 alle 17.30, a Roma. E la location dell’evento sarà l’Hotel Villa EUR in Piazzale Marcellino Champagnat, 2.

 

Segnaliamo che l’evento è valido come aggiornamento relativo a 8 ore per RSPP e ASPP, 2 ore per formatori prima area tematica, 2 ore per formatori seconda area tematica e 2 ore per formatori terza area tematica.

 

Il link per avere ulteriori informazioni, iscriversi al Safety Barcamp e proporre un workshop: http://www.safetybarcamp.it

 

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

 

07 novembre 2019

 

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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SETTEMBRE NEGLI ORTI BOTANICI DELLA LOMBARDIA PER DARE IL BENVENUTO ALL’AUTUNNO

È arrivato settembre, il mese in cui l’estate lascia spazio all’autunno e la routine riparte a pieno ritmo. Gli orti botanici della Lombardia sono pronti ad accogliere chi però non è ancora pronto ad abbandonare l’estate e le gite fuori porta, proponendo un ricco cartellone di appuntamenti per tutto il mese.

E così l’Orto botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”, gli Orti Botanici milanesi di Brera e Città Studi, l’Orto Botanico di Pavia, il Giardino Botanico “G.E Ghirardi” di Toscolano Maderno (BS) e Villa Carlotta Museo e Giardino Botanico a Tremezzina (CO), sono pronti a raccontare le bellezze autunnali della natura ai propri visitatori, grandi, piccini, attraverso visite guidate, mostre, incontri e laboratori.

Gli appuntamenti in programma sono numerosi e sempre in aggiornamento. Per approfondimenti https://reteortibotanicilombardia.it.

MILANO

All’Orto Botanico Città Studigiovedì 19 settembre si inaugura la mostra “Lombardia un tesoro di biodiversità”, dedicata alle oltre 3.400 specie di vegetali presenti esclusivamente nel territorio lombardo.

Per la giornata di inaugurazione sono previsti una serie di interventi. Apre alle ore 10:15 Mauro Caccianiga, direttore dell’Orto Botanico di Milano Città Studi, con “Le azioni di conservazione dell’Orto Botanico di Città Studi: l’esempio di Dracocephalum austriacum”. Seguono poi Roberta Ceriani del Centro Flora Autoctona di Regione Lombardia e Simon Pierce, Ricercatore dell’Università degli Studi Milano – Dipartimento Scienze Agrarie e Ambientali.

L’effettiva apertura della mostra è prevista per le ore 12, preceduta da una presentazione a cura di Marco Torretta e Patrizia Digiovinazzo di ERSAF.

La mostra, parte del progetto europeo Life Gestire 2020, è ad accesso libero e gratuito ed è visitabile dal martedì al venerdì dalle 9 alle 17.

L’Orto botanico di Brera accoglie l’autunno con un’apertura speciale nel fine settimana, in programma domenica 6 ottobre dalle 10 alle 18.

TOSCOLANO MADERNO, BRESCIA

L’Orto Botanico “G.E. Ghirardi” di Toscolano Maderno propone tutti i giovedì di settembre, dalle 9:30 alle 12:15, l’iniziativa “Aperitivi Biologici”: visite guidate all’Orto con focus sulle specie botaniche e degustazione di bibite biologiche. Visite guidate anche il sabato invece, dalle 9.30 alle 12.15, in occasione degli“Gli Appuntamenti Culturali all’Orto Botanico”, focalizzati sulle colture locali con degustazione tematica. Per partecipare ai singoli appuntamenti è richiesto un contributo spese di 5€ ed è necessaria la prenotazione a [email protected].

BERGAMO

Fino al 29 settembre, l’Orto Botanico di Bergamo “Lorenzo Rota” ospita la mostra fotografica “Sulle tracce di Pan” visitabile gratuitamente presso la Sala Viscontea di Bergamo Alta il sabato dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Lasciandosi ispirare dalle fotografie esposte, l’Orto Botanico “Lorenzo Rota” organizza, in collaborazione con kiwilab, tre laboratori di stampo artistico, rivolti ad adulti, bambini e ragazzi desiderosi di esplorare e sperimentare in modo creativo il paesaggio che ci circonda. L’iscrizione ai laboratori prevede una quota comprensiva di tutti i materiali e strumenti utilizzati.

Il primo laboratorio dal titolo Herbarium collettivo è in programma per sabato 14 settembre dalle 09.30 alle 13.30 e si rivolge agli adulti che desiderano acquisire le basi della tecnica di incisione e stampa linocut. Segue, sabato 21 settembre dalle 10:00 alle 12:00Paesaggi in collage”, un laboratorio per bambini e ragazzi, 6 ai 14 anni di età, che li accompagnerà nella realizzazione di paesaggi immaginari e reali grazie alla tecnica del collage. Si chiude il ciclo di laboratori, sabato 28 settembre, con Stampe in giardino”, laboratorio per bambini e ragazzi alla scoperta delle piante ed arbusti diffusi nei paesaggi dell’area del Mediterraneo.

La visita guidata è gratuita previa prenotazione al seguente link https://forms.gle/xsf58rSue6tCSgJPA o prenotazione via email [email protected].

Per il ciclo “Le Famiglie all’Orto Botanico”sabato 14 settembre 2019 alle ore 16, in programma “Ristoranti per uccellini” laboratorio creativo per bambini dai 5 anni a cura di Patrizia Berera – architetta e collaboratrice della Rete degli Orti Botanici della Lombardia. Ingresso libero e gratuito.

TREMEZZINA, COMO

Visite guidate e un foliage da mozzafiato al Giardino Botanico di Villa Carlotta, aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30.

PAVIA

Giovedi 19 e 26 settembre dalle 14 alle 17 riprendono i corsi di acquerello botanico all’ Orto Botanico di Pavia, a cura di Daniela Passuello. Mentre domenica 29 settembre, alle 9.30 si inaugura la mostra“In Orto e nel Chiostro” dedicata alle antiche cultivar ortive ed agronomiche.

L’Orto Botanico di Pavia è aperto dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.30 e il venerdì dalle 8.30 alle 12.00.

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Conoscere il rischio biologico con le metodologie esperienziali

Comunicato Stampa

Conoscere il rischio biologico con le metodologie esperienziali

Un corso a Brescia il 3 ottobre 2019 per trasmettere conoscenze e strumenti in materia di gestione del rischio biologico nei luoghi di lavoro attraverso l’uso di metodologie esperienziali.

 

Benché siano molti gli organismi che nei luoghi di lavoro possono essere causa di infezioni e allergie o che possono portare effetti tossici, uno dei rischi che è ancora spesso sottovalutato nelle aziende è il rischio biologico.

Tuttavia questo rischio è trasversale: non solo è presente in attività in cui è tradizionalmente riconosciuto (ambienti sanitari, laboratori, settore dei rifiuti, allevamenti animali, …), ma anche in vari ambienti come uffici, scuole, mezzi di trasporto, centri sportivi, … E, nella realtà, non esistono ambienti di lavoro in cui tale rischio possa essere completamente ignorato.

 

Ci sono corsi che permettono di poter approfondire la conoscenza del rischio per migliorare la prevenzione e protezione nei luoghi di lavoro? Ci sono attività di formazione che affrontano il rischio biologico con percorsi formativi innovativi ed efficaci?

 

Il corso per affrontare in modo innovativo il rischio biologico

Per fornire a tutti gli operatori e ai professionisti HSE gli strumenti per affrontare la gestione del rischio biologico l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 3 ottobre 2019 a Brescia un corso di 8 ore in presenza dal titolo “Il rischio biologico con le metodologie esperienziali”.

Il corso si propone l’obiettivo di trasmettere conoscenze e strumenti applicabili ad ogni luogo di lavoro, in cui si presenti il rischio biologico, attraverso l’uso di metodologie esperienziali che i discenti potranno poi utilizzare nei propri ambiti lavorativi.

Per presentare un percorso formativo efficace il corso sarà caratterizzato dall’utilizzo di metodologie didattiche innovative.

In un mondo caratterizzato da tempi, esigenze, conoscenze, strumenti e possibilità diverse rispetto al passato, i metodi di formazione devono inevitabilmente mutare, ad esempio spostandosi sempre più verso forme di apprendimento che comprendano elementi quali il coinvolgimento, la creatività, la partecipazione attiva dei soggetti.

Nel corso sul rischio biologico saranno utilizzate metodologie esperienziali che arricchiranno la formazione con il valore aggiunto dato dall’esperienza vissuta.

L’esperienza è un fattore importante e significativo di sviluppo e apprendimento, un fattore in grado di favorire un cambiamento reale nelle persone, anche attraverso l’utilizzo di strumenti come il gioco, l’osservazione e la riflessione sulle attività svolte.

 

Gli agenti biologici e la normativa in materia

Il Titolo X (Esposizione ad agenti biologici) del Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008), definisce agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni.

Inoltre gli agenti biologici sono suddivisi in quattro gruppi di rischio;

  • Agente biologico del gruppo 1: un agente che presenta poche probabilità di causare malattie in soggetti umani;
  • Agente biologico del gruppo 2: un agente che può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaghi nella comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche;
  • Agente biologico del gruppo 3: un agente che può causare malattie gravi in soggetti umani e che costituisce un serio rischio per i lavoratori; l’agente biologico può propagarsi nella comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche e terapeutiche;
  • Agente biologico del gruppo 4: un agente che può provocare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori e può presentare un elevato rischio di propagazione nella comunità; non sono disponibili di norma efficaci misure profilattiche e terapeutiche”.

E la classificazione (Allegato XLVI del Testo Unico) è stilata sulla base della pericolosità degli agenti, valutata sia nei confronti dei lavoratori che della popolazione generale.

 

Gli argomenti del corso e le informazioni per iscriversi

Il corso “Il rischio biologico con le metodologie esperienziali”, organizzato dall’Associazione AiFOS, si terrà il 3 ottobre 2019 – dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00 – a Brescia presso Aifos Service in via Branze n. 45.

 

Durante la giornata verranno affrontati i seguenti argomenti:

  • I microrganismi
  • Le attività a rischio
  • La classificazione degli agenti biologici
  • La valutazione dei rischi
  • Le misure di contenimento
  • Le misure preventive
  • Utilizzo del gioco del Domino come metafora per comprendere e far comprendere il rischio biologico

 

La partecipazione al corso vale come 6 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, Formatori qualificati (area 2) e Coordinatori alla sicurezza. Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS (Legge 4/2013).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/rischi-specifici/rischi-specifici/il_rischio_biologico_con_le_metodologie_esperienziali

 

Per informazioni e iscrizioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected][email protected]

 

 

 

05 settembre 2019

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Come promuovere la sostenibilità attraverso la salute e sicurezza?

Come promuovere la sostenibilità attraverso la salute e sicurezza?

Si terrà un corso a Brescia di 24 ore dal 28 al 30 maggio 2019 per comprendere come realizzare l’interazione tra gli aspetti di sostenibilità e quelli relativi alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

 

Di fronte ai dati dei tanti infortuni, anche mortali, che avvengono negli ambienti lavorativi, è importante che i temi della salute e sicurezza salgano ai piani alti delle aziende. E per fare entrare questi temi nelle strategie aziendali e nei piani di sviluppo, è utile sviluppare le interazioni tra il concetto di sostenibilità, che sta acquistando sempre maggiore forza e riconoscimento pubblico, e la gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Se lo sviluppo sostenibile è uno strumento per portare la tutela della salute e sicurezza nella strategia di impresa, gli operatori di questi due ambiti, la sicurezza e la sostenibilità, devono lavorare insieme partendo, ad esempio, dai temi del benessere organizzativo, della gestione sostenibile della catena di fornitura e della gestione degli stakeholder.

 

Come approfondire il concetto di sviluppo sostenibile? Ci sono corsi che permettono di conoscere e affrontare l’interazione tra sicurezza e sostenibilità?

 

Un nuovo corso a Brescia su sostenibilità, salute e sicurezza

Per affrontare correttamente il tema della sostenibilità e l’interazione con la sicurezza, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza a Brescia, il 282930 maggio un corso di 24 ore dal titolo “Sostenibilità: la salute e la sicurezza nella strategia d’impresa”.

 

Il corso, realizzato con successo anche in altre città, ha l’obiettivo di:

  • fornire le conoscenze e competenze utili a identificare le modalità più idonee a valorizzare, all’interno del proprio contesto organizzativo, l’interazione tra gli aspetti di sostenibilità e quelli legati alla gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • conoscere il framework istituzionale di riferimento che promuove lo sviluppo sostenibile attraverso politiche e pratiche a tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • riconoscere l’importanza delle azioni volte ad implementare, mantenere o migliorare le condizioni di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro in termini di sostenibilità d’impresa.

 

La sostenibilità e la salute e sicurezza sul lavoro

Il concetto di sostenibilità proviene dall’idea di “gestione sostenibile” di una risorsa, in cui si prevede di utilizzare o prelevare la risorsa senza intaccare la sua naturale capacità di rigenerarsi. In questo senso lo “sviluppo sostenibile” può essere considerato come quello sviluppo ‘che risponde alle necessità del presente, senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie necessità’ (Rapporto Bruntland – 1987).

 

Lo “sviluppo sostenibile” può essere considerato un equilibrio dinamico tra qualità ambientale, sviluppo economico, equità sociale.

 

Nelle aziende l’attenzione alla sostenibilità nei propri piani aziendali:

  • contribuisce a creare e mantenere un elevato profilo aziendale, un’immagine e una reputazione positive;
  • crea un ambiente di lavoro migliore, più sicuro e più motivante
  • garantisce una forte coesione con gli stakeholder
  • facilita l’accesso al credito e riduce il rischio di impresa
  • migliora l’efficienza della gestione aziendale
  • permette di usufruire di vantaggi fiscali e semplificazioni amministrative.

 

La sostenibilità e la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro possono poi rafforzarsi a vicenda attraverso i molti ambiti di connessione e relazione a partire dalla considerazione che la sostenibilità delle aziende dipende anche dalla capacità di garantire la sicurezza, la salute e il benessere dei propri lavoratori.

 

Il programma del corso

Il 282930 maggio 2019 si terrà, dunque, a Brescia – presso Aifos Service, Via Branze, 45 – il corso di 24 ore “Sostenibilità: la salute e la sicurezza nella strategia d’impresa”.

 

Questi gli argomenti che saranno affrontati nei tre giorni (9.00/13.00, 14.00/18.00):

  • Definizioni e concettualizzazioni riguardanti la sostenibilità d’impresa
  • Sostenibilità d’impresa e gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: gli elementi di intersezione
  • Il concetto di diversity e impatto sulle performance aziendali
  • Il concetto di sostenibilità nella catena di fornitura: applicabilità dell’articolo 26 e/o del Titolo IV
  • Documentazione obbligatoria per la qualifica dei fornitori
  • Introduzione allo stakeholder management
  • La mappatura degli stakeholder: strumenti ed esperienze a confronto
  • Metodologie e strumenti di analisi degli stakeholder
  • La progettazione e implementazione di una politica di stakeholder management
  • Introduzione al concetto di benessere organizzativo
  • Principali strategie motivazionali
  • Benefici in termini di salute e sostenibilità d’impresa

 

La partecipazione al corso vale come 16 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP e come 8 ore di aggiornamento per Formatori qualificati prima area tematica e 8 ore di aggiornamento per Formatori qualificati seconda area tematica.

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/organizzazione-benessere/organizzazione-benessere/sostenibilita_la_salute_e_la_sicurezza_nella_strategia_d_impresa

 

Per informazioni e iscrizioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected][email protected]

 

 

09 maggio 2019

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Formazione a RoyalSafety su credito d’imposta e sicurezza in montagna

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Formazione a RoyalSafety su credito d’imposta e sicurezza in montagna

 L’associazione AiFOS partecipa alla manifestazione RoyalSafety a Druento (Torino) dal 9 all’11 maggio con due seminari gratuiti sulla gestione della salute e sicurezza in alta quota e sul credito d’imposta alle imprese.

In una fase che sappiamo essere critica per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori in Italia, con un aumento nel 2018, rispetto al 2017, di denunce di infortunio, di malattie professionali e anche di infortuni mortali (+10,1%), sono molto importanti i momenti di incontro che permettono di migliorare le strategie di prevenzione nelle aziende.

 

La manifestazione RoyalSafety dal 9 all’11 maggio

È il caso della manifestazione ROYALSAFETY che si terrà a Druento (Torino) dal 9 all’11 maggio 2019 con 3 giornate di manifestazione organizzate in 40 eventi formativi, alcuni gratuiti, 4 seminari tecnici e numerosi project work e attività pratiche all’aperto.

In particolare, ROYALSAFETY è un appuntamento, con obiettivi educativi e formativi, utile per tutti coloro che desiderano confrontarsi sulle tematiche dell’ambiente, della sicurezza e salute sul lavoro, dell’igiene della produzione e della somministrazione degli alimenti destinati al consumo umano.

È un appuntamento progettato per favorire lo scambio professionale tra addetti ai lavori che possono partecipare ad eventi formativi residenziali – monotematici e di breve durata – ed effettuare anche il proprio aggiornamento professionale acquisendo nuove competenze e conoscenze.

 

Le attività di AiFOS a RoyalSafety

A raccogliere le tante sfide aperte in materia di gestione della sicurezza e salute nelle aziende è l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) che partecipa a ROYALSAFETY con due diversi workshop formativi gratuiti in materia di rischi e prevenzione nel lavoro in ambiente montano e in materia di credito d’imposta, un beneficio fiscale a cui possono accedere tutte le imprese che effettuano investimenti in ambito di ricerca e sviluppo.

La partecipazione attiva di AiFOS, anche a questa nuova manifestazione, testimonia la volontà dell’Associazione di continuare ad essere un elemento attivo di promozione della cultura della sicurezza nel paese partendo non solo dalla necessaria consapevolezza dei rischi, ma anche dalle opportunità che le aziende hanno per investire in sicurezza e nel proprio miglioramento organizzativo e tecnologico.

 

La gestione della salute e sicurezza in alta quota

Il primo evento formativo, organizzato da AiFOS il 10 maggio (16.00/18.00 Sala Blu), si intitola “La gestione della salute e sicurezza in alta quota” ed è dedicato al tema della prevenzione di infortuni e malattie professionali negli ambienti montani.

Come è possibile lavorare in alta quota? Quali sono i rischi? Quali sono le problematiche da affrontare nei lavori in alta quota per un’adeguata tutela della salute e sicurezza dei lavoratori? Il workshop affronta i vari aspetti relativi alla sicurezza del lavoro in quota partendo da esperienze reali come la realizzazione della funivia Skyway Montebianco, al fine di individuare le migliori soluzioni per affrontare le criticità del lavoro in sicurezza degli ambienti montani.

 

Il programma dell’evento:

  • Presentazione e Saluti Istituzionali di AiFOS
  • Antonella Grange, Consigliere Nazionale AiFOS – Referente del Gruppo di Progetto “AiFOS Montagna” – “Rischi e prevenzione nel lavoro in ambiente montano. Con AiFOS Montagna per accrescere conoscenze e consapevolezza di lavoratori e datori di lavoro”
  • Sergio Ravet, Coordinatore Sicurezza cantiere SkyWay M. Bianco – “Lavoro in alta quota e gestione delle emergenze – l’esperienza del cantiere SkyWay M. Bianco per la realizzazione del nuovo impianto e l’esperienza del cantiere per la costruzione, in galleria, del tratto autostradale Aosta-Courmayeur”

 

A tutti i partecipanti al workshop verrà consegnato un attestato di presenza valido per il rilascio di n. 2 crediti per Formatori area tematica n.2 (rischi tecnici), RSPP/ASPP, Coordinatori della Sicurezza (CSP/CSE).

 

Il credito d’imposta per le imprese

Nell’evento “IMPRESA 4.0: credito d’imposta per Ricerca e Sviluppo”, organizzato il 9 maggio (14.00/18.00 Sala Arancio) da Setter s.r.l. in collaborazione con AiFOS, si presenta una reale opportunità per le aziende.

 

Infatti il credito d’imposta è un beneficio fiscale destinato a diminuire le imposte dovute e possono accedervi tutte le imprese che effettuano investimenti di Ricerca e Sviluppo, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano, nonché dal regime contabile adottato. Le attività correlate al beneficio fiscale possono essere svolte anche in ambiti diversi da quelli scientifici e tecnologici quali ad esempio in ambito storico, organizzativo, informatico, comunicazione e marketing.

 

Il programma dell’evento:

  • Industria 4.0 e sicurezza sul lavoro (Prof. Nicoletto Raimondo)
  • I benefici fiscali di Ricerca e Sviluppo (Dott. Francesco Petralia)
  • Ambiti e definizione di Ricerca e Sviluppo (Dott. Ing. Sirio Cividino)
  • Ruolo del ricercatore scientifico (Dott. Ing. Sirio Cividino)

 

La partecipazione all’evento dà diritto a vari crediti formativi – con iscrizione dal sito di Setter srl – sia per gli ingegneri (4 CFP) sia per RSPP/ASPP (4 ore).

 

Per avere informazioni e iscriversi agli eventi è possibile utilizzare questo link: https://www.royalsafety.eu/eventi/

 

Ricordiamo che gli incontri si terranno a Druento (TO), Parco La Mandria, edificio “La Rubbianetta” sito in Strada Rubbianetta.

 

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

02 maggio 2019

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Tutelare la sicurezza dei tecnici nei sopralluoghi post sisma

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Tutelare la sicurezza dei tecnici nei sopralluoghi post sisma

Un corso a Brescia l’8 maggio 2019 per conoscere le misure di autotutela per i tecnici impegnati nei sopralluoghi degli edifici e nei rilievi di agibilità necessari dopo gli eventi sismici.

 

Sappiamo che il territorio italiano è caratterizzato, con l’esclusione di poche aree, da un’elevata sismicità che provoca ogni anno decine di terremoti che, nella maggior parte dei casi, non provocano danni o vittime.

Ci sono, tuttavia, anche crisi sismiche più intense, come quella del 2016, che arrivano a colpire duramente superfici molto ampie e centinaia di piccoli comuni.

E nella fase post sisma in questi comuni, a volte sede di ingenti patrimoni storico-culturali, i cantieri di ricostruzione sono spesso caratterizzati da un rischio infortunistico molto alto.

Per poter operare in sicurezza è, dunque, necessario che tecnici qualificati operino adeguati sopralluoghi negli edifici e precisi rilievi di agibilità sismica.

 

Quali sono le misure di prevenzione e protezione adatte per tutelare la sicurezza di questi tecnici? Quali sono le misure di autotutela più adeguate?

 

Il corso sull’autotutela dei tecnici nei sopralluoghi

Proprio per rispondere a queste domande e fornire utili informazioni per tutelare la salute e l’incolumità dei tecnici, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per l’8 maggio 2019 a Brescia un corso di 8 ore dal titolo “Autotutela dei tecnici nei sopralluoghi post sisma. Misure da attuare”.

Partendo dalla costatazione dell’esposizione dei tecnici ai rischi connessi allo stato degli edifici visitati, durante i sopralluoghi e i rilievi di agibilità, il corso ha l’obiettivo di approfondire il tema dell’autotutela, con riferimento anche all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI).

Durante l’incontro, della durata di 8 ore in presenza, saranno segnalate le misure di autotutela da adottare al fine di tutelare la sicurezza e la salute dei tecnici.

 

L’importanza dell’autotutela

Ricordiamo che il Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008) sottolinea, nell’articolo 20, il principio di autotutela dei lavoratori: “ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro”. E il nuovo approccio alla sicurezza richiede la partecipazione di tutti i lavoratori che operano in un ambiente lavorativo, anche gli eventuali lavoratori autonomi.

Senza dimenticare poi che per “lavoratori” devono intendersi tutte le persone che “indipendentemente dalla tipologia contrattuale” svolgano un’attività lavorativa “nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione”.

E gli interventi sugli edifici danneggiati, come ricordato anche nei decreti emanati per gli interventi urgenti nelle fasi post sisma, devono essere comunque realizzati nel rispetto delle norme di sicurezza del D.Lgs. 81/2008.

 

Il programma del corso sull’autotutela dei tecnici

Il corso di 8 ore “Autotutela dei tecnici nei sopralluoghi post sisma. Misure da attuare” si terrà, dunque, a Brescia l’8 maggio 2019 – dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 – presso AiFOS Protezione Civile in via Branze 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

 

Ricordiamo che durante il corso saranno affrontati i seguenti argomenti:

  • Le attività di sopralluogo (ordinario, anomalo, in emergenza)
  • Il sistema di protezione civile (cenni)
  • I dispositivi di protezione individuale:
    • cosa sono, a cosa servono e come si usano
    • limiti invalicabili nel loro utilizzo
  • Cosa ci possiamo aspettare:
    • I sopralluoghi in edifici abbandonati e similari
    • Gli scenari tipici post sisma
    • Gli edifici abitati ed i rapporti con gli abitanti
  • Le misure di autotutela
  • Lavoro d’aula con esempi pratici di situazioni reali e comportamenti da tenere

 

Il docente del corso sarà il geometra Stefano Farina, Formatore Qualificato AiFOS, consulente in materia di salute e sicurezza sul lavoro e nei cantieri, coordinatore per la sicurezza nei cantieri ed RSPP.

 

Il corso è valido come aggiornamento relativo a 6 ore per RSPP e ASPP di tutti i macrosettori ATECO, 6 ore per Formatori qualificati seconda area tematica e 6 ore per Coordinatori alla sicurezza

 

Per avere informazioni e iscriversi al corso è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/rischi-specifici/rischi-specifici/autotutela_dei_tecnici_nei_sopralluoghi_post_sisma

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

11 aprile 2019

 

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Comunicati Salute e Benessere

Come prevenire e gestire il rischio terrorismo

Comunicato Stampa

Come prevenire e gestire il rischio terrorismo

Un corso a Brescia il 9 maggio 2019 per integrare le conoscenze degli operatori con elementi di prevenzione e protezione dal rischio di sabotaggio e attacchi di matrice terroristica.

Negli ultimi anni, come conseguenza dei tanti eventi terroristici avvenuti in vari paesi del mondo, anche all’interno di contesti lavorativi, il terrorismo è diventato una delle maggiori preoccupazioni non solo della società civile, ma anche del mondo del lavoro.

Ormai gli atti violenti, le minacce, gli attentati e le stragi sono diventati fattori di rischio anche in ambito lavorativo, soprattutto con riferimento a aziende e organizzazioni che si trovino ad operare in scenari critici dal punto di vista socio-politico o comunque in luoghi dove è possibile che i lavoratori siano esposti a minacce di natura criminosa.

E se sono sempre di più gli ambiti lavorativi in cui non è possibile escludere la possibilità di pericoli terroristici e criminosi, è ormai necessario che tutti gli operatori in materia di sicurezza abbiano idonee competenze in relazione ai rischi di matrice terroristica. Competenze che possono essere utili per valutare le minacce e implementare piani e misure per ridurre o gestire i rischi.

 

Esistono corsi sul rischio di matrice terroristica in grado di fornire le necessarie competenze agli operatori?

 

Il corso sul rischio terrorismo

Proprio per rispondere a questa necessità e migliorare la tutela dei lavoratori anche in materia di security, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 9 maggio 2019 a Brescia un corso di 8 ore dal titolo “Rischio terrorismo”.

Il corso ha l’obiettivo di integrare le conoscenze di RSPP, ASPP, formatori e consulenti della sicurezza del lavoro con elementi essenziali di prevenzione e protezione dei lavoratori (e del pubblico) dal rischio di sabotaggio e attacchi di matrice terroristica.

Durante il corso, della durata di 8 ore in presenza, saranno affrontate varie tematiche fornendo elementi utili che ciascun discente potrà sviluppare per l’integrazione del sistema prevenzionistico aziendale.

 

L’importanza di valutare tutti i rischi

L’obbligo di valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, con riferimento a quanto indicato nel D.Lgs. 81/2008, riguarda non solo i rischi connessi agli aspetti produttivi, ma anche i rischi correlati a eventuali atti criminosi o eventi terroristici.

In particolare una pronuncia della Commissione per gli Interpelli – l’Interpello n. 11/2016 del 25 ottobre 2016 – ha ribadito che il datore di lavoro deve valutare tutti i rischi “compresi i potenziali e peculiari rischi ambientali legati alle caratteristiche del Paese in cui la prestazione lavorativa dovrà essere svolta, quali a titolo esemplificativo i cosiddetti ‘rischi generici aggravati’, legati alla situazione geopolitica del Paese (es. guerre civili, attentati, ecc.) e alle condizioni sanitarie del contesto geografico di riferimento non considerati astrattamente, ma che abbiano la ragionevole e concreta possibilità di manifestarsi in correlazione all’attività lavorativa svolta”.

 

Queste indicazioni normative confermano la necessità per gli operatori di avere idonee competenze per poter valutare, negli ambienti di lavoro, anche i rischi di attacchi terroristici.

 

Il programma del corso sul rischio terroristico

Il corso di 8 ore “Rischio terrorismo” si terrà, dunque, a Brescia il 9 maggio 2019 – dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 – ad AiFOS Service in via Branze 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

 

Ricordiamo che durante il corso saranno affrontati i seguenti argomenti:

  • Breve introduzione sul terrorismo e relativi effetti
  • Da “terrorismo cellulare” a “terrorismo molecolare”
  • Open source Jihad
  • La minaccia terroristica “in occasione di lavoro”
  • Misure di prevenzione, protezione e mitigazione del rischio
  • Valutazione della minaccia endogena: il background check e l’OSINT
  • Terrorismo e responsabilità datoriali alla luce dell’art. 2087 CC
  • Strategie di impresa e politica della sicurezza
  • La valutazione dei rischi
  • Gestione dell’emergenza in caso di attentato
  • La gestione della crisi post evento

 

Il corso è valido come aggiornamento relativo a 6 ore per RSPP e ASPP di tutti i macrosettori ATECO e 6 ore per Formatori qualificati seconda area tematica.

 

Per avere informazioni e iscriversi al corso è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/rischi-specifici/rischi-specifici/rischio_terrorismo

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

04 aprile 2019

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Safety BarCamp: il nuovo modo di fare formazione alla sicurezza

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Safety BarCamp: il nuovo modo di fare formazione alla sicurezza

Il 17 maggio 2019 si apre a Padenghe sul Garda (Brescia) la seconda edizione del Safety Barcamp: un evento innovativo di formazione partecipata per apprendere e condividere in modo libero ed efficace i temi della sicurezza.

 

Si avvicina sempre più la data di apertura della seconda edizione del Safety BarCamp AiFOS, un evento formativo innovativo per formatori e operatori della sicurezza sul lavoro, che ad oggi conta già su più di 50 partecipanti. Uno spazio libero dove formazione, aggiornamento, ampliamento delle competenze diventano momenti attivi di apprendimento, un percorso caratterizzato da occasioni di libero confronto e condivisione di nuove strategie, prassi e idee.

 

Safety BarCamp AiFOS: la formazione come non l’hai mai vissuta

L’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) ha, infatti, organizzato per il 2019 il secondo Safety BarCamp, uno spazio innovativo dedicato a creare e consolidare relazioni tra le figure che operano nell’ambito salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

La seconda edizione del Safety BarCamp, un evento progettato secondo l’Open Space Technology (metodologia che prevede una continua interazione tra i partecipanti che si confrontano in tempi brevi su diversi temi e con momenti di condivisione non formali), si terrà il 17 maggio 2019 a Padenghe sul Garda (Brescia).

L’evento è destinato a formatori e professionisti della sicurezza che, con spirito curioso, intendano partecipare a una giornata dinamica e siano disponibili a svilupparla con nuove modalità formative. Ogni partecipante si iscrive all’intera giornata formativa, ma l’iscrizione ai singoli workshop avviene durante l’evento: la scelta di un workshop non è definitiva e la partecipazione è dinamica.

 

I workshop del Safety BarCamp AiFOS

Nel Safety BarCamp il “Facilitatore” è un partecipante che diventa protagonista proponendo un workshop. Tutti i partecipanti hanno, infatti, la possibilità di mettere a disposizione degli altri le proprie conoscenze proponendo un workshop la cui realizzazione viene valutata dall’organizzazione. L’invito è quello di portare al Safety BarCamp temi, metodologie, strumenti nuovi e arricchenti, con riferimento ad uno dei tre temi generali: normativa, rischi tecnici, comunicazione. La durata di ogni incontro è di 75 minuti.

 

Questi alcuni dei workshop che arricchiranno il Safety BarCamp 2019:

  • Soluzioni virtuali a problemi reali (R. Buson, L. Vittadello);
  • Sicurezza Quattro Stagioni: la valutazione dei rischi tra neve e sole (Stefano Farina);
  • Mindfulness per il benessere organizzativo e individuale (Federico Reali);
  • La sicurezza sismica mattoncino dopo mattoncino (Lucio Fattori);
  • In cosa vogliamo fingere di essere esperti oggi? (R. Marasi, A. Colombatto);
  • Il mio “carico”: il trasporto tra etica e tecnologia (Gianluca Grossi);
  • Dalla “sporca dozzina” al rigore di Baggio (Elena Padovan);
  • Il gioco della sicurezza alimentare (Matteo Fadenti);
  • Ma io rallento? La strada: dalla normativa alla realtà (Stefano Farina);
  • Costruiamo una metafora sulla sicurezza (Rocco Vitale);
  • Bastardi senza gloria (R. Marasi, A. Colombatto);
  • Anche i “Super Eroi” si evolvono (Antonella Grange);
  • Alzati! Osserva, chiedi, ascolta e migliora: Gemba Walk (Simona Ziliotti);
  • “Mi tutelo mangiando” (Silvia Pellegrino).

 

Il link per conoscere i contenuti dei singoli workshop del Safety BarCamp:

https://aifos.org/home/safetybarcamp/barcamp2019/

 

Le iscrizioni e l’aggiornamento

L’evento, che si tiene per il 17 maggio 2019 a Padenghe sul Garda (Brescia) dalle ore 8.45 alle 18.00, è valido come aggiornamento relativo a 8 ore per RSPP e ASPP, 2 ore per formatori prima area tematica, 2 ore per formatori seconda area tematica e 2 ore per formatori terza area tematica.

 

Per avere informazioni, iscriversi al Safety BarCamp AiFOS 2019 e proporre nuovi workshop è possibile utilizzare questo link: http://www.safetybarcamp.it

 

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

 

28 marzo 2019

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Conoscere i rischi nella logistica e nel trasporto merci

Comunicato Stampa

Conoscere i rischi nella logistica e nel trasporto merci

Il 15 marzo 2019 AiFOS organizza una videoconferenza gratuita per conoscere la normativa e migliorare la gestione dei rischi nella logistica e nel trasporto merci.

Nel settore del trasporto merci e, più in generale, nella logistica sono numerosi i fattori di rischio per la salute e la sicurezza degli operatori.

Si parte, ad esempio, dai rischi di investimento su strada e in magazzino, fino ad arrivare ai problemi correlati alle operazioni di carico e scarico, all’utilizzo di specifiche attrezzature di lavoro e allo stoccaggio delle merci. Senza dimenticare i vari rischi dipendenti dall’elettricità, dal rumore e dalle vibrazioni, dal contatto con agenti chimici e biologici, …

Di fronte a tutti questi fattori di rischio, a volte dipendenti anche dalle specificità degli ambienti lavorativi e dall’utilizzo di strumenti carenti di manutenzione, è necessaria non solo un’attenta valutazione di tutte le fasi lavorative, ma anche un’idonea formazione e un’adeguata conoscenza della normativa.

 

Come affrontare la gestione della sicurezza nei settori della logistica e dei trasporti?

 

La videoconferenza su logistica e trasporti

Per migliorare la prevenzione degli infortuni in questi settori, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 15 marzo 2019 una videoconferenza gratuita dal titolo “Logistica e trasporti in sicurezza”.

Durante la videoconferenza due docenti (Stefano Farina e Simona Ziliotti), esperti nelle tematiche oggetto del webinar, si alterneranno trattando le seguenti tematiche:

  • introduzione alla normativa di riferimento;
  • la sicurezza nei trasporti;
  • la corretta disposizione dei carichi sui mezzi;
  • la gestione della sicurezza nel mondo della logistica.

Ricordiamo che la videoconferenza è una modalità di telecomunicazione che permette di erogare corsi sincroni tramite una piattaforma informatica che garantisce l’interazione reciproca di audio, video e dati tra due o più persone.

Questa modalità didattica presuppone una comunicazione simultanea: i partecipanti all’evento devono poter comunicare ed essere presenti nello stesso momento. E, in base al loro ruolo, hanno facoltà di prendere parola con uno o più partecipanti e condividere con loro informazioni sui canali audio/video/dati.

 

L’importanza della manutenzione delle attrezzature

In merito alla sicurezza nella logistica e nei trasporti non bisogna dimenticare che gli incidenti stradali rappresentano spesso, nei dati raccolti dall’Inail, circa la metà del totale delle morti sul lavoro in Italia. E uno dei tanti fattori di vulnerabilità delle attività di trasporto è rappresentato dallo stato delle attrezzature di lavoro utilizzate.

È dunque necessaria una idonea manutenzione di tutte le attrezzature usate nella logistica e nei trasporti, al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza.

In particolare, i veicoli utilizzati per il trasporto delle merci devono necessariamente essere sottoposti a controlli e interventi periodici volti ad assicurare il buono stato di conservazione e l’efficienza a fini di sicurezza, sia da parte degli utilizzatori che da personale qualificato.

 

Le informazioni per iscriversi

Il corso in videoconferenza “Logistica e trasporti in sicurezza”, organizzato dall’Associazione AiFOS, si terrà dunque il 15 marzo 2019, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 (2 ore).

Si ricorda che la videoconferenza è gratuita, ma con iscrizione obbligatoria. E vale come 1 ora di aggiornamento per:

  • RSPP/ASPP
  • Formatori qualificati seconda area tematica
  • coordinatori della sicurezza

 

Per iscriversi alla videoconferenza è possibile utilizzare questo link: https://register.gotowebinar.com/register/525902305606181891

 

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected][email protected]

 

 

 

21 febbraio 2019

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Cantiere Donna: quando le donne lavorano nei cantieri edili

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Cantiere Donna: quando le donne lavorano nei cantieri edili

In occasione dell’8 marzo, giornata internazionale della donna, un convegno a Brescia affronta le difficoltà ed evidenzia il valore e l’opportunità della presenza delle donne in cantiere.

Se un vecchio decreto del 1956 (DPR n. 164 del 7 gennaio 1956) vietava ancora la presenza di lavoratrici sui ponti sospesi, nel tempo sono profondamente cambiati sia la normativa, che la società e il mondo del lavoro: oggi il lavoro femminile in cantiere è una realtà sempre più diffusa.

Se un cantiere è sinonimo di duro lavoro e occorrono capacità tecniche, di adattamento, di conoscenza profonda delle dinamiche di cantiere, capacità umane e relazionali che portano a creare un team coeso, queste capacità possono essere infatti presenti sia nelle lavoratrici che nei lavoratori, senza alcuna differenza di genere.

 

Tuttavia qualche problema ancora oggi persiste. Le lavoratrici nei cantieri si trovano a volte a doversi confrontare e scontrare con preclusioni culturali o con pregiudizi e atteggiamenti maschilisti. E le difficoltà possono aumentare se il ruolo ricoperto dalla donna è di coordinamento del lavoro in cantiere.

 

Il convegno a Brescia sulle donne in cantiere

Per affrontare queste tematiche, far conoscere le difficoltà e le opportunità del lavoro femminile nei cantieri, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) e il Comitato Donne AiFOS SOFiA organizzano a Brescia in occasione della prossima “giornata internazionale della donna”, l’8 marzo 2019, un convegno di studio e approfondimento dal titolo “Cantiere Donna”.

 

Il convegno, nato da un’iniziativa del Giornale dei Coordinatori (pubblicazione riservata ai soci AiFOS iscritti ai registri professionali), vuole innanzitutto evidenziare il valore della presenza delle donne in cantiere, la loro capacità di mantenere i ritmi produttivi, di risolvere gli inevitabili imprevisti derivanti dai problemi di progettazione, di confrontarsi idoneamente con utenti, aziende e direzione, di adottare comportamenti sicuri.

 

Nell’incontro si affrontano poi alcuni aspetti particolari come il ruolo del coordinatore di cantiere, la presenza femminile in cantiere in Italia e all’estero, le problematiche correlate alla sicurezza sul lavoro e alcune specifiche esperienze associative in materia di noleggio di macchine per i cantieri.

 

Il Comitato Donne AiFOS SOFiA

SOFiA, dea della saggezza, è il nome del Comitato Donne AiFOS che ha l’obiettivo di sviluppare e promuovere i temi della tutela della salute e sicurezza, della prevenzione, protezione e miglioramento nel tempo, seguendo principalmente, ma non in modo esclusivo, 3 focus:

  • la saggezza nel gestire il precario equilibrio stress e benessere, che si traduce nell’attenzione a preservare il delicato equilibrio della donna poliedrica protagonista nella famiglia, nel mondo del lavoro e nella società;
  • la saggezza nel valutare tutti i rischi durante l’attività lavorativa anche dal punto di vista femminile, in base alle caratteristiche proprie di ogni settore di attività e di ogni professionalità e ai rischi specifici associati ad ogni mansione;
  • la saggezza del valorizzare il ruolo educativo e propulsivo della donna nella famiglia, nella scuola, nei luoghi di lavoro e nella società, per stimolare la sensibilità di genere, il cambiamento e il miglioramento dei comportamenti con l’obiettivo di promuovere la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro e la prevenzione dei rischi.

 

Quando il coordinatore di cantiere è una donna

Sappiamo che nei cantieri edili una delle principali figure per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori è il coordinatore per la sicurezza.

E il coordinatore, che in molti casi può essere anche una “coordinatrice”, è una figura chiave che occupa una difficile posizione intermedia tra committenti e progettisti e che ha il compito di pianificare e organizzare la sicurezza in cantiere.

 

Questi alcuni compiti dei coordinatori per la sicurezza:

  • coordinatore della sicurezza in fase di progettazione (CSP): redazione del piano di sicurezza e coordinamento; redazione del fascicolo tecnico sulle procedure di sicurezza che dovranno osservare coloro che provvederanno alla successiva manutenzione dell’opera; coordinamento nelle fasi di progettazione per assicurarsi che vengano applicate le misure generali di salvaguardia della sicurezza nei cantieri;
  • coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione (CSE): verifica, coordinamento e controllo di tutte le imprese e i lavoratori autonomi che partecipano all’esecuzione dell’opera.

 

Il programma del convegno dell’8 marzo 2019

È stato dunque organizzato a Brescia per l’8 marzo 2019 il convegno gratuito “Cantiere Donna” che si terrà dalle ore 9.30 alle ore 12.30, presso il Palazzo CSMT, via Branze 45, Università degli studi di Brescia.

 

Questi i relatori:

  • Stefano Farina, Curatore del Giornale dei registri AiFOS – Coordinatori, “Apertura lavori e introduzione al tema”
  • Rosanna Cipolla, Architetto e coordinatore di cantieri, “Com’è cambiato il ruolo del coordinatore di cantiere”
  • Pamela Cerminara, Coordinatore di cantieri in Italia e all’estero, “Una donna in cantiere in Italia e all’estero”
  • Daniela Dal Col, Presidente Associazione Nazionale Noleggi Autogrù, “Autogrù e affini: l’esperienza dell’associazione ANNA”
  • Stefania D’Onofrio, Senior Technical Specialist Stantec S.p.A., “Mamma, cos’hai in cantiere? Le opportunità della sicurezza”
  • Paola Favarano, Consigliere Nazionale AiFOS e Presidente AiFOS Sofia, “Possiamo essere tutti Safety Umarell?”

La moderatrice del convegno sarà Paola Favarano (Consigliere Nazionale AiFOS e Presidente AiFOS Sofia).

 

Il link per il programma e l’iscrizione all’evento:

https://aifos.org/home/eventi/intev/convegni_aifos/cantiere_donna

 

Si ricorda che il convegno è gratuito, ma con iscrizione obbligatoria, e che a tutti i partecipanti al convegno verrà consegnato un attestato di presenza valido per il rilascio di n. 2 crediti per Formatori area tematica n.2 (rischi tecnici), RSPP/ASPP e CSP/CSE.

 

Per informazioni e iscrizioni al convegno:

Direzione Nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

14 febbraio 2019

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Fondazione AiFOS: un premio per dire no al bullismo!

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Fondazione AiFOS: un premio per dire no al bullismo!

 

Un nuovo premio per valorizzare le buone prassi di contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo nelle scuole e nelle organizzazioni giovanili. Le domande si devono presentare entro il 30 maggio 2019.

 

Secondo alcuni dati forniti dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) nel nostro Paese un ragazzino su due è vittima di episodi di bullismo. Inoltre l’età più a rischio risulta quella compresa tra gli 11 e i 17 anni e gli atti di prepotenza colpiscono in prevalenza le femmine rispetto ai maschi con differenze anche tra Nord e Sud Italia. Il fenomeno, infatti, è più diffuso nelle regioni settentrionali dove la media dei ragazzi colpiti raggiunge il 23% e supera il 57% se si considerano anche le azioni di bullismo sporadiche.

 

Gli strumenti per affrontare il bullismo

Di fronte a un’emergenza come questa, sono necessari nuovi strumenti che permettano di prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e il cyberbullismo che può avvenire attraverso la rete.

Uno strumento idoneo di contrasto è la nuova prassi di riferimento UNI/PdR 42:2018, che si applica non solo a tutti gli istituti scolastici e formativi, ma anche alle varie attività assimilabili alla scuola (centri di formazione professionale, centri diurni, convitti, centri sportivi-ricreativi, centri giovanili, …).

 

Il lancio del premio “Bullis-NO!”

Proprio per favorire il contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo nelle scuole e nelle organizzazioni giovanili, la Fondazione AiFOS – realtà filantropica fondata nel 2016 dalla società cooperativa Aifos Service e da AiFOS (Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro) – indice, con la collaborazione di Bureau Veritas, il premio “Bullis-NO!”.

 

Verrà premiata la migliore “buona prassi” di implementazione di un sistema di gestione contro il bullismo e/o il cyberbullismo, sviluppata all’interno di un’istituzione scolastica o di un’organizzazione rivolta ad utenti minorenni, ispirata alla prassi di riferimento UNI/PdR 42:2018.

Infatti le principali “agenzie educative” sono le famiglie, le scuole e le altre organizzazioni rivolte ad utenti minorenni che sono chiamate a svolgere il loro compito formativo, individuando i rischi ai quali i minori sono esposti e mettendo in campo buone prassi che abbiano l’obiettivo di eliminarli e/o ridurli, mettendo in pratica il corretto agire per accrescere il livello di benessere di bambini e ragazzi.

 

La nuova prassi di riferimento

Ricordiamo che la prassi di riferimento UNI/PdR 42:2018Prevenzione e contrasto del bullismo – Linee guida per il sistema di gestione per la scuola e le organizzazioni rivolte ad utenti minorenni” individua i criteri per prevenire e contrastare il bullismo e definisce, dunque, le caratteristiche per un sistema di gestione che affronti e prevenga il rischio di comportamenti violenti nei confronti di minori e di condotte dannose alla formazione della loro personalità.

 

Fornendo alle organizzazioni idonee linee guida per applicare in modo efficace le prescrizioni sul bullismo e sul cyberbullismo, la prassi UNI/PdR 42:2018 è uno strumento utile per individuare i rischi di bullismo esistenti, comunicare le strategie antibullismo e rafforzare la fiducia nei confronti delle scuole e delle organizzazioni che ospitano minori.

 

Regolamento del premio e invio delle domande

Le buone prassi che possono essere premiate dalla Fondazione dovranno riguardare interventi di implementazione di un sistema di gestione contro il bullismo e/o il cyberbullismo realizzati da istituzioni scolastiche e organizzazioni rivolte ad utenti minorenni.

 

Il premio Bullis-NO! – il regolamento:

https://www.fondazioneaifos.org/FILES/bandi/2019/bullismo/Regolamento-Premio-BULLIS-NO!.pdf

 

La Fondazione metterà a disposizione:

  • un premio economico per la migliore buona prassi realizzata;
  • 2 giorni/uomo di audit offerte a titolo gratuito da parte di Bureau Veritas Italia, al fine di ottenere la certificazione;
  • la diffusione dei risultati conseguiti dal progetto vincitore.

 

Per partecipare al bando è necessario compilare e inviare la “Manifestazione d’interesse” entro le ore 24.00 del 30 maggio 2019, salvo eventuali proroghe, tramite l’apposito modulo che può essere scaricato dal sito della Fondazione.

 

Il premio Bullis-NO! – il modulo “Manifestazione d’interesse”:

https://www.fondazioneaifos.org/FILES/bandi/2019/bullismo/Manifestazione-d-interesse-Premio-BULLIS-NO!.pdf

 

La documentazione richiesta nella “manifestazione d’interesse”, a dimostrazione della effettiva implementazione del sistema di gestione, dovrà poi essere inviata entro il 31 dicembre 2019 all’Ufficio di Segreteria della Fondazione.

 

Le buone prassi saranno poi preselezionate da una Commissione e una tra queste verrà scelta dal CdA della Fondazione AiFOS, secondo il proprio insindacabile giudizio, sulla base della conformità dei progetti proposti ai seguenti criteri:

  • aderenza alle finalità del bando;
  • chiara individuazione di obiettivi, metodologie ed azioni;
  • grado di innovatività del progetto;
  • accuratezza dell’analisi del contesto d’intervento e dei bisogni dei beneficiari del progetto;
  • sostenibilità economica/progettuale dell’iniziativa;
  • coerenza con la buona prassi di riferimento UNI/PdR 42:2018 – Linee guida per il sistema di gestione per la scuola e le organizzazioni rivolte ad utenti minorenni.

 

La Fondazione AiFOS pubblicherà sul proprio sito la buona prassi vincitrice, beneficiaria del contributo, entro il 30 febbraio 2020.

 

Link della Fondazione AiFOS per avere ulteriori informazioni sul bando e sulla prassi di riferimento: https://www.fondazioneaifos.org/index.php/premio-bullis-no

 

 

Per informazioni:

Fondazione AiFOS – Palazzo CSMT – via Branze, 45 – 25123 Brescia – tel. 030.6595037 – https://www.fondazioneaifos.org/ – [email protected]

 

 

 

07 febbraio 2019

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Safety BarCamp: la formazione come non l’hai mai vissuta

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Safety BarCamp: la formazione come non l’hai mai vissuta

Il 17 maggio 2019 a Padenghe sul Garda (Brescia) si terrà la seconda edizione del Safety Barcamp: una giornata formativa aperta e libera per condividere le esperienze e confrontarsi sui temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

 

L’efficacia della formazione, la sua capacità di migliorare realmente le nostre competenze, di modificare comportamenti e atteggiamenti riguardo alle attività in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dipende anche dal grado di partecipazione e condivisione del percorso formativo. La formazione deve essere un momento attivo di apprendimento, una formazione partecipata che comprenda reali momenti di libero confronto e condivisione di esperienze, prassi e idee nuove.

Il Safety BarCamp AiFOS che si è tenuto con successo nel 2018 è stato proprio questo: una continua condivisione di esperienze tra formatori e operatori della sicurezza sul lavoro condividendo la passione per la tutela dell’incolumità delle persone. Una condivisione durata una giornata intera caratterizzata dalla proposta di decine di workshop seguiti liberamente dai partecipanti.

 

Esiste anche nel 2019 un’esperienza senza barriere o filtri che permetta ai partecipanti di partecipare a diversi eventi formativi condividendo e scambiando esperienze e informazioni su come svolgere la propria attività di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro?

 

Il Safety BarCamp AiFOS 2019 per condividere la sicurezza

Anche nel 2019 l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza, per il 17 maggio 2019 a Padenghe sul Garda (Brescia), la nuova edizione del Safety BarCamp AiFOS, uno spazio innovativo dedicato a creare e consolidare relazioni tra le figure che operano nell’ambito salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il Safety BarCamp è, dunque, un evento in forma di “non conferenza”, dove i temi di discussione sono decisi dai partecipanti. È un nuovo modo di imparare e condividere in un contesto aperto e libero tutti i temi di salute e sicurezza facenti riferimento alle 3 aree tematiche previste dal Decreto interministeriale 6 marzo 2013:

  • area normativa/giuridica/organizzativa;
  • area rischi tecnici/igienico-sanitaria;
  • area relazioni/comunicazione.

 

A chi è rivolto il BarCamp? Come è organizzato? 

Questo evento è destinato a formatori e professionisti della sicurezza che, con spirito curioso, intendano partecipare a una giornata dinamica e siano disponibili a svilupparla con nuove modalità formative.

L’organizzazione presuppone che ogni partecipante si iscriva all’intera giornata formativa, ma che l’iscrizione ai singoli workshop avvenga durante l’evento: la scelta di un workshop non è definitiva e la partecipazione è dinamica.

Se si vuole condividere le proprie conoscenze ed esperienze è poi possibile diventare dei facilitatori. Il Facilitatore del Safety BarCamp è un partecipante che diventa protagonista proponendo un workshop. Tutti i partecipanti hanno, infatti, la possibilità di mettere a disposizione degli altri le proprie conoscenze proponendo un workshop la cui realizzazione verrà valutata dall’organizzazione. L’invito è quello di portare al Safety BarCamp temi, metodologie, strumenti nuovi e arricchenti, con riferimento ad uno dei tre temi generali: normativa, rischi tecnici, comunicazione.

La giornata è suddivisa in cinque fasce orarie. Un programma fitto e variegato composto da oltre 20 diversi workshop della durata di 75 minuti ciascuno, organizzati in cinque diverse fasce orarie.

 

Il modello formativo del Safety BarCamp

L’evento è progettato secondo l’Open Space Technology, una metodologia che prevede la continua interazione tra i partecipanti che si confrontano in tempi brevi su diversi temi e creano momenti di condivisione non formali: tutti, partecipanti e facilitatori, sono responsabilizzati nel collaborare con lo scopo comune di creare un terreno fertile e proficuo di partecipazione e condivisione.

 

La metodologia dell’Open Space Technology è regolata da 4 principi che poggiano su responsabilità, libertà e partecipazione:

  • primo principio – “Chiunque venga è la persona giusta”: ogni partecipante è invitato a rendere produttivo il proprio spazio di apprendimento e di condivisione partendo dalle risorse (umane e non) che ha a disposizione e lo circondano;
  • secondo principio – “Qualsiasi cosa accada è l’unica che poteva accadere”: il risultato ottenuto è l’unico che si poteva ottenere, perché le condizioni che si sono verificate, le forze in gioco, le competenze, le relazioni e altro sono diverse ad ogni incontro;
  • terzo principio – “Quando comincia è il momento giusto”: il flusso temporale deve seguire l’esigenza di condivisione e apprendimento dei partecipanti. Il Safety BarCamp sarà un evento strutturato in termini di tempo e di pause per permettere di frequentare workshop, discussioni, presentazioni e allo stesso tempo lascerà spazio per il confronto informale;
  • quarto principio – “Quando è finita è finita”: molte volte per discutere o presentare un tema serve molto più tempo di quello a disposizione. Altre volte, il tempo che si ha è eccessivo. Chi partecipa al BarCamp avrà cura del tempo, non dilungandosi oltre quello stabilito o chiudendo l’attività prima del previsto, se non è più necessario usare il tempo messo a disposizione.

 

Gli obiettivi e le informazioni

Gli obiettivi dell’evento organizzato da AiFOS sono dunque quelli di creare per operatori e professionisti una ideale cornice di lavoro favorevole al dialogo, al confronto e alla diffusione di conoscenze sul tema della sicurezza. E si vuole favorire, in questo modo, anche la divulgazione e la diffusione di nuovi contenuti e strategie.

 

Per avere informazioni e iscriversi al Safety BarCamp AiFOS è possibile utilizzare questo link: http://www.safetybarcamp.it

 

L’evento, che si tiene per il 17 maggio 2019 a Padenghe sul Garda (Brescia) dalle ore 8.45 alle 18.00, è valido come aggiornamento relativo a 8 ore per RSPP e ASPP, 2 ore per formatori prima area tematica, 2 ore per formatori seconda area tematica e 2 ore per formatori terza area tematica.

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

24 gennaio 2019

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Comunicati

RC Auto: 220.000 lombardi pagheranno di più nel 2019

Il nuovo anno si apre con una brutta notizia per quasi 220.000 lombardi; tanti sono gli automobilisti che, secondo l’analisi fatta da Facile.it, avendo denunciato alle assicurazioni un sinistro con colpa avvenuto nel 2018, vedranno peggiorare la propria classe di merito e, insieme ad essa, aumentare il costo dell’RC auto.

Il dato è stato calcolato da Facile.it che, esaminando oltre 86.000 preventivi di rinnovo RC auto richiesti tramite il sito da automobilisti residenti in Lombardia, ha evidenziato come il 4,25% degli utenti della regione abbia dichiarato di essere stato responsabile di un incidente nel corso del 2018 che farà scattare l’aumento del costo dell’assicurazione. Il dato risulta superiore alla media nazionale (3,83%); la buona notizia, però, è che il valore regionale risulta in calo rispetto all’anno precedente, quando la percentuale di automobilisti lombardi che erano ricorsi all’assicurazione per un sinistro con colpa era pari al 4,84%.

Guardando all’andamento del premio medio* RC auto in Lombardia, emerge che a dicembre 2018 per assicurare un veicolo in regione occorrevano, in media, 464,70 euro, l’1,07% in più rispetto a dicembre 2017.

L’andamento provinciale dei sinistri denunciati

Facile.it ha poi analizzato i dati su base territoriale scoprendo che, in regione, la provincia che ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro con colpa è quella di Como (5,53%); seguono in classifica gli automobilisti di Monza e Brianza (4,93%), Varese (4,78%) e Lecco (4,26%). Valori solo di poco sotto la media regionale per Bergamo (4,16%) e Milano (4,15%), mentre le percentuali più basse sono state registrate nelle province di Sondrio (2,84%) e Lodi (2,93%).

Chi cambierà classe

Guardando alle caratteristiche sociodemografiche del campione lombardo, emerge che fra gli uomini hanno denunciato sinistri con colpa il 3,94% del campione, mentre tra le donne la percentuale è più alta, pari al 4,73%.

Dati interessanti arrivano anche esaminando le professioni dichiarate in fase di preventivo di rinnovo; i pensionati sono la categoria professionale che in percentuale maggiore ha denunciato sinistri con colpa e, tra loro, il 4,74% vedrà un peggioramento della classe di merito. Subito dopo si posizionano gli insegnanti (4,73%) e i commercianti (4,71%). Guardando la graduatoria regionale nel senso opposto, invece, sono le forze armate e i disoccupati ad aver denunciato, in percentuale, meno sinistri con colpa.

Di seguito le classifiche regionali e provinciali degli automobilisti che hanno denunciato un sinistro con colpa nel periodo di tempo considerato.

*L’Osservatorio auto di Facile.it calcola il premio di assicurazione RC auto medio a livello nazionale, regionale e provinciale e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 7.449.494 preventivi effettuati in Italia dai suoi utenti tra l’1 dicembre 2017 e il 31 dicembre 2018. Per quanto riguarda la Lombardia, la ricerca è basata su 1.295.362 preventivi effettuati in Lombardia su Facile.it nel medesimo periodo. Le tariffe indicate nell’Osservatorio sui costi RC auto di Facile.it prendono in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul sito e relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate

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Comunicati Eventi

Come migliorare la sicurezza nella logistica e nel trasporto merci

Comunicato Stampa

Come migliorare la sicurezza nella logistica e nel trasporto merci

Il 7 febbraio 2019 a Brescia un convegno gratuito si soffermerà sulla sicurezza nella logistica e nei trasporti con particolare riferimento all’evoluzione dei due settori e alle più idonee strategie di prevenzione.

Ci sono attività e settori lavorativi, come il settore dei trasporti e della logistica, dove malgrado il numero di infortuni, anche mortali, a cui sono soggetti i lavoratori, molti rischi non sono riconosciuti o non vengono valutati adeguatamente.

Nel trasporto su strada delle merci spesso si ritiene erroneamente, ad esempio, che per tutelare salute e sicurezza dei lavoratori sia sufficiente verificare che siano in possesso della patente di guida. Si è rilevato infatti, come indicato da alcuni studi, che molti lavoratori con mansione di autista non hanno mai seguito specifici percorsi formativi in materia di sicurezza e salute.

 

Quali sono le azioni utili per migliorare la prevenzione nei settori della logistica e dei trasporti? Come migliorare la formazione e ridurre i tanti infortuni professionali che ancora avvengono nelle attività di trasporto merci?

 

Il convegno su logistica e trasporti

Proprio per migliorare la prevenzione degli infortuni in questi settori, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 7 febbraio 2019 a Brescia il convegno gratuito di studio e approfondimento “Logistica e trasporti in sicurezza”.

Nel convegno saranno sottolineati i rischi nella logistica, nella gestione dei magazzini e nel trasporto, carico e scarico delle merci. Ad esempio con riferimento ai fattori umani da tenere in considerazione, alla sicurezza dei carichi trasportati, alla guida sicura, all’uso della strumentazione (il cronotachigrafo) e agli stili alimentari adeguati all’attività di autotrasportatore.

 

I rischi nelle attività di trasporto merci

Ci soffermiamo su alcuni fattori di rischio nelle attività di trasporto merci.

Intanto bisogna ricordare che le condizioni di lavoro presenti in questa attività sono soggette a continue variazioni correlate all’ambiente di lavoro, alla tipologia specifica di attività svolta, all’utilizzo di strumenti precari e carenti di manutenzione, ai tempi stretti di consegna, …

Ed è dunque necessaria un’attenta valutazione di tutte fasi lavorative correlate al trasporto delle merci, con particolare riferimento a quattro diverse fasi di lavoro:

  • attività di guida e trasporto delle merci;
  • operazioni di aggancio e sgancio di rimorchi e semirimorchi;
  • carico e scarico delle merci;
  • manutenzione dei veicoli utilizzati.

 

Il programma del convegno di Brescia

Il convegno di studio e approfondimento “Logistica e trasporti in sicurezza” si terrà dunque a Brescia il 7 febbraio 2019 – dalle 14,30 alle 17,30 – presso il Palazzo CSMT, via Branze 45, Università degli studi di Brescia.

 

Veniamo al programma del convegno.

 

Moderatore:

  • Francesco Naviglio, Segretario Generale AiFOS

 

Relatori:

  • Gianluca Grossi, “Apertura Lavori, sicurezza e trasporti: dal valore economico al fattore umano”
  • Stefano Farina, “La sicurezza dei carichi sui mezzi di trasporto”
  • Simona Ziliotti, “Dalla distribuzione tradizionale all’e-commerce: la gestione della sicurezza nel mondo della logistica”
  • Davide Falteri, “Il modello Eco&Safe, per la guida ecologica e sicura”
  • Marco Tozzi, “L’utilizzo corretto del cronotachigrafo”
  • Eleonora Buratti e Carlo Giolo, “La dieta dei mestieri: la corretta alimentazione dell’autotrasportatore”.

 

Il link per iscriversi al convegno:

https://aifos.org/home/eventi/intev/convegni_aifos/logistica_e_trasporti_in_sicurezza

 

Si ricorda che il convegno è gratuito, ma con iscrizione obbligatoria. E ai partecipanti al convegno verrà consegnato un attestato di presenza valido per il rilascio di 2 crediti di aggiornamento per formatori (area 2 – rischi tecnici), addetti e responsabili del servizio di prevenzione e protezione (ASPP/RSPP) e coordinatori in materia di sicurezza e salute (CSP/CSE).

 

Per informazioni e iscrizioni al convegno:

Direzione Nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

 

10 gennaio 2019

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Comunicati Etica e Società Salute e Benessere

La sicurezza di tutti i lavori: auspici per un anno nuovo

Comunicato Stampa

La sicurezza di tutti i lavori: auspici per un anno nuovo

Gli auspici per un 2019 in cui si possa pensare alla sicurezza di tutti i lavori e di tutti gli ambienti lavorativi. L’importanza di una formazione diffusa e partecipata. A cura di Rocco Vitale, presidente di AiFOS e sociologo del lavoro.

Per coloro che, costantemente, si interessano ed operano per la salute e la sicurezza sul lavoro il 2018 si conclude con un aumento degli infortuni e degli incidenti. La questione nel suo complesso deve essere letta in un contesto complessivo che non è più circoscritto alla “fabbrica” quale luogo di lavoro ma nel contesto del lavoro. Basti pensare all’ultima tragedia della discoteca di Corinaldo dove i giovani ragazzi sono morti a causa della mancata messa in sicurezza dell’ambiente. Sempre più, nel mondo, le feste ed i mercatini di Natale sono occasione di preoccupazione per possibili attentati terroristici. Tra la safety e la security vi è ormai un filo conduttore che deve trovare all’interno del sistema legislativo una coerente parola d’ordine nella formazione diffusa e partecipata.

 

Si tratta di sviluppare una formazione sui comportamenti. In molti casi, ancor oggi, la formazione rappresenta un aspetto formale che si conclude con un pezzo di carta (spesso anche acquistato in varie forme) che non risponde alle esigenze della società nel suo insieme.

 

Deve essere dedicata più attenzione alla valutazione dei rischi che non si può esaurire nella formuletta “Rischio=Probabilità*Gravità”. A ciò bisogna aggiungere l’elemento umano della percezione del rischio. L’innovazione tecnologia e le nuove tecnologie rappresentano sicuramente un traguardo importante ma stiamo attenti a voler pensare ad una prevenzione scientifica dei rischi che, da sola, sia in grado di prevedere e determinare i risultati delle azioni anche se sono ben programmate e pianificate.

 

Un notevole contributo della ricerca sarà lo sviluppo dell’Internet of Things (IoT- Internet delle cose) nell’ottica della fabbrica intelligente e dei prodotti intelligenti: ricordiamo però che questi strumenti sono nelle mani dell’uomo e, quindi, dei suoi comportamenti e della sua consapevolezza che deriva, sempre più, da una maggiore conoscenza ed applicazione della percezione del rischio.

 

Oggi, però, anche se la fabbrica non si è estinta molti lavori si svolgono in altri ambienti e con approcci differenti. Pensare alla sicurezza solo nei luoghi di lavoro è riduttivo e forse bisogna iniziare a pensare alla sicurezza sul lavoro. Di tutti i lavori. E gli ambienti sono anche il mezzo di trasporto, la strada, per le feste all’aperto, le discoteche, le piste di sci, le spiagge e via dicendo. Anche in tutti questi spazi si devono applicare le norme sulla sicurezza. Sono ambienti dove alcuni lavorano ed altri – dal lavoro altrui – ne traggono rilassamento, vacanza, divertimento. I partecipanti devono essere coinvolti nella sicurezza che non riguarda solo ed esclusivamente gli organizzatori.

 

Un mondo sempre più complesso e difficile dove la formazione svolge un ruolo fondamentale e determinante per modificare, cambiare, responsabilizzare i comportamenti delle persone. Sta cambiando il mondo del lavoro, vi è una diffusa crisi della rappresentanza, e quindi dalla cultura della sicurezza bisogna passare alla cultura del lavoro di cui la sicurezza non ne rappresenta una parte ma è parte integrante.

 

In questo mondo complesso e (dis)articolato l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) cerca di fare la sua parte nell’ambito della formazione. E con la Fondazione AiFOS, nei primi due anni, abbiamo contribuito con 100.000,00 € alla realizzazione di progetti sulla sicurezza a favore di enti, associazioni e nel campo della disabilità.

 

Un grazie a tutti certi di trovarci assieme col nuovo anno ad affrontare le sfide che ci attendono.

 

Il link per conoscere eventi, corsi e iniziative organizzati dall’associazione AiFOS: http://www.aifos.it

 

Per informazioni e iscrizioni:

Direzione Nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected]

 

 

 

19 dicembre 2018

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Come analizzare gli infortuni attraverso le mappe mentali

Comunicato Stampa

Come analizzare gli infortuni attraverso le mappe mentali

 

Un corso a Brescia il 29 gennaio 2019 per analizzare i casi di infortunio attraverso l’utilizzo delle mappe mentali con l’obiettivo di evidenziare connessioni e migliorare la prevenzione.

La prevenzione degli incidenti e infortuni professionali è molto difficile laddove sia carente un’adeguata comprensione delle cause che li hanno determinati. Ed è proprio per questo motivo che l’analisi degli infortuni che avvengono nei luoghi di lavoro, è un elemento molto importante in ogni politica di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

E nell’analisi è importante utilizzare strumenti in grado di evidenziare tutte le connessioni, tutte le carenze e gli errori che hanno dato origine agli incidenti con particolare riferimento anche alle conseguenze penali in caso di infortunio e alle responsabilità dei soggetti aziendali.

Come affrontare l’analisi degli infortuni con idonei strumenti in grado di creare connessioni tra elementi o argomenti che altrimenti apparirebbero distanti?

Il corso per l’analisi dei casi di infortunio con le mappe mentali

Proprio per fornire agli operatori e alle aziende idonee competenze e strumenti per l’analisi degli infortuni, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 29 gennaio 2019 a Brescia un corsodi 8 oredal titolo “Analisi dei casi reali di infortunio attraverso le mappe mentali”.

In particolare il corso si pone l’obiettivo di analizzare casi di infortunio realmente accaduti in azienda e l’iter giudiziario che ha condotto alla sentenza della Corte di Cassazione, dando particolare attenzione all’esame della dinamica, delle modalità di accadimento e delle conseguenze.

Partendo da tale analisi, i partecipanti costruiranno una mappa mentale – utile strumento che permette di creare una schematizzazione dei processi progettuali – relativa agli obblighi e ai compiti di coloro che operano all’interno del servizio di prevenzione e protezione: datore di lavoro, dirigente, preposto, RSPP/ASPP, lavoratori.

Lo strumento delle mappe mentali

Innovazione e creatività sono gli elementi che caratterizzeranno il corso organizzato dall’Associazione AiFOS. E, in questo senso, le mappe mentali risultano essere uno straordinario strumento che, attraverso la rappresentazione grafica del nostro pensiero e la strutturazione dei contenuti in modo gerarchico e associativo, stimolano la memoria, l’apprendimento e l’analisi delle connessioni.

Le “mappe mentali” sono dunque molto utili nella comunicazione del pensiero in quanto si esplicitano graficamente i legami concettuali e si facilita la creazione di associazioni mentali.

Attraverso lo strumento delle mappe mentali i partecipanti al corso saranno in grado di riepilogare, sintetizzare, evidenziare ma soprattutto creare nuove connessioni tra elementi o argomenti che altrimenti apparirebbero distanti. Inoltre potranno comprendere in maniera rapida ed efficace i concetti trattati in aula e avranno a disposizione uno schema di immediata memorizzazione visiva. 

Le informazioni e il programma del corso di Brescia

Per fornire idonee competenze nell’utilizzo delle mappe mentali per l’analisi degli infortuni, si terrà dunque il corso, di 8 ore in presenza, “Analisi dei casi reali di infortunio attraverso le mappe mentali” che avrà luogo il 29 gennaio 2019 a Brescia dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 presso AiFOS Service in via Branze 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

Questi gli argomenti affrontati durante la giornata formativa:

  • L’organigramma aziendale in ambito sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • Le conseguenze penali in caso di infortunio: l’analisi degli articoli 589 e 590 del Codice Penale;
  • Casi reali: le responsabilità dei soggetti aziendali (datore di lavoro, dirigente, RSPP, preposto, lavoratore, medico competente) attraverso l’analisi delle sentenze della Corte di Cassazione;
  • Gli obblighi dei soggetti aziendali alla luce delle sentenze analizzate;
  • Esercitazioni e simulazioni di casi pratici.

Il corso, che avrà come docente la Dott.essa Giovanna Rosa (avvocato specializzato in sicurezza sul lavoro, ambiente e qualità), è valido come aggiornamento relativo a 6 ore per RSPP e ASPP, 6 ore per Coordinatori alla Sicurezza e 6 ore per formatori prima area tematica.

Per avere informazioni e iscriversi al corso è possibile utilizzare questo link: http://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/normativa/normativa/analisi_dei_casi_reali_di_infortunio_attraverso_le_mappe_mentali

Segnaliamo che le spese di partecipazione a convegni, congressi e simili o a corsi di aggiornamento professionale, nonché le spese di viaggio e soggiorno, sono integralmente deducibili – entro il limite annuo di 10.000 euro – come previsto dall’articolo 9 della Legge 22 maggio 2017, n° 81 (cosiddetto “Jobs Act dei lavoratori autonomi“).

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

13 dicembre 2018

Ufficio Stampa di AiFOS

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Regolamento Reach: come redigere le schede di dati di sicurezza

Comunicato Stampa

Regolamento Reach: come redigere le schede di dati di sicurezza

Il 22 gennaio 2019 a Brescia un corso permetterà di acquisire le conoscenze e capacità necessarie per redigere correttamente le Schede di Dati di Sicurezza (SDS) ai sensi del regolamento REACH.

 

Le sostanze pericolose, come ricordato dalla campagna europea “Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose”, rappresentano in molti luoghi di lavoro un rischio significativo per la salute e la sicurezza di lavoratori.

A questo proposito ricordiamo che il 31 Maggio 2018 è entrato in vigore, in tutte le sue parti, il Regolamento REACH 1907/2006/CE, una normativa comunitaria che ha l’obiettivo di migliorare la protezione della salute dell’uomo e dell’ambiente dai rischi derivanti dalle sostanze chimiche, stimolando contestualmente la competitività dell’industria chimica europea.

Il regolamento si applica a tutte le sostanze chimiche, non solo a quelle utilizzate nei processi industriali o dagli utilizzatori professionali durante le fasi di lavorazione, e interessa una vasta gamma di aziende appartenenti a numerosi settori, anche quelle che potrebbero non ritenersi interessate dalle problematiche relative alle sostanze chimiche.

E all’interno del Regolamento REACH la Scheda Dati di Sicurezza (SDS) – un documento disciplinato dal Regolamento 830/2015/UE che aggiorna l’Allegato II del REACH – garantisce la trasmissione delle informazioni utili per la gestione di un prodotto chimico e fornisce un importantissimo strumento di tutela.

 

Come conoscere nel dettaglio le caratteristiche e la funzione delle SDS? Ci sono corsi che permettono di acquisire le competenze per poter redigere idonee Schede Dati di Sicurezza?

 

Il corso per la redazione delle schede dati di sicurezza

Proprio per fornire agli operatori competenze e conoscenze necessarie per poter redigere correttamente, ai sensi del regolamento REACH, le Schede di Dati di Sicurezza (SDS), l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 22 gennaio 2019 a Brescia un corso di 8 ore dal titolo “La redazione delle schede di dati di sicurezza secondo il regolamento REACH”.

 

Questi gli argomenti che verranno affrontati durante il corso:

  • Analisi del Regolamento 830/2015/UE (allegato II Regolamento REACH)
  • Verifica delle richieste presenti sia di carattere generale che di ogni sezione delle SDS e delle informazioni minime richieste e modalità di recupero delle medesime
  • Tecniche di classificazione previste dal Regolamento CLP principalmente per i rischi della salute
  • Esempi di calcolo per le miscele e di verifica dei singoli end point tossicologici
  • Verifica di alcune SDS presenti in mercato
  • Esercitazione di redazione guidata di una SDS di una miscela

 

La funzione delle schede dati di sicurezza

Come precisato nell’Allegato II al regolamento REACH, chi compila la scheda di dati di sicurezza deve tenere presente che tale scheda deve informare il lettore in merito ai pericoli di una sostanza o di una miscela e fornire informazioni su come stoccare, manipolare e smaltire in modo sicuro la sostanza o la miscela in questione. È pertanto importante che le sezioni di riferimento siano tutte compilate in maniera corretta ed accurata per consentire a chi la riceve di determinare se le sostanze o miscele ricevute siano agenti chimici pericolosi e di valutare gli eventuali rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori che derivano dal loro uso. E le informazioni contenute nella scheda di dati di sicurezza devono essere redatte in modo chiaro e conciso.

In definitiva la scheda di dati di sicurezza deve essere compilata da una persona competente che tenga conto delle necessità particolari e delle conoscenze degli utilizzatori.

Risulta pertanto di primaria importanza che i fornitori di sostanze e miscele si attivino affinché chi redige una SDS sia effettivamente competente in materia e abbia ricevuto una formazione adeguata.

 

Le informazioni per il corso di Brescia

Per fornire le competenze adeguate si tiene dunque il corso di 8 ore in presenza “La redazione delle schede di dati di sicurezza secondo il regolamento REACH” che avrà luogo il 22 gennaio 2019 a Brescia dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 presso AiFOS Service in via Branze 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

Il corso è valido come aggiornamento relativo a 6 ore per RSPP e ASPP, 6 ore per Coordinatori alla Sicurezza e 6 ore per formatori seconda area tematica.

 

Per avere informazioni e iscriversi al corso è possibile utilizzare questo link: http://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/rischi-specifici/rischi-specifici/la_redazione_delle_schede_di_dati_di_sicurezza_secondo_il_regolamento_reach

 

Segnaliamo che le spese di partecipazione a convegni, congressi e simili o a corsi di aggiornamento professionale, nonché le spese di viaggio e soggiorno, sono integralmente deducibili – entro il limite annuo di 10.000 euro – come previsto dall’articolo 9 della Legge 22 maggio 2017, n° 81 (cosiddetto “Jobs Act dei lavoratori autonomi“).

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

29 novembre 2018

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Il metodo “focus group” per valutare il rischio stress lavoro correlato

Il metodo “focus group” per valutare il rischio stress lavoro correlato

Il 13 dicembre si terrà a Brescia un corso per raggiungere una piena consapevolezza teorica e pratica del metodo del “focus group” applicato alla valutazione approfondita dello stress lavoro correlato.

 

Riguardo alla fase di valutazione approfondita dello stress lavoro correlato le indicazioni della Commissione Consultiva Permanente per la salute e sicurezza sul lavoro (art. 6, D.Lgs. 81/2008) prevedono la valutazione della percezione soggettiva dei lavoratori in relazione ad alcuni fattori/indicatori oggetto della valutazione preliminare. E, sempre in relazione alla valutazione di questo rischio, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (Inail) raccomanda l’effettuazione della fase approfondita della valutazione del rischio stress lavoro-correlato già a completamento della fase preliminare.

 

Come valutare correttamente la percezione dei lavoratori?

Se le modalità utilizzate per la valutazione delle percezioni dei lavoratori possono essere diverse (questionari, focus group, interviste semistrutturate, …), il focus group è uno strumento molto versatile che si caratterizza per la capacità, in un confronto diretto con i lavoratori, di far emergere opinioni, esperienze, elementi di criticità e spunti di miglioramento.

 

Esistono corsi per aiutare gli operatori ad affrontare nel modo migliore la valutazione della percezione soggettiva dei lavoratori? C’è un percorso formativo che permetta di conoscere e applicare correttamente il metodo del focus group?

 

Il focus group e la valutazione del rischio stress

Proprio per fornire agli operatori le competenze nell’utilizzo degli strumenti necessari ad un’efficace valutazione del rischio stress lavoro correlato, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 13 dicembre 2018 a Brescia un corso di 8 ore dal titolo “FOCUS GROUP: Strumento per la valutazione del rischio da stress lavoro correlato”.

Il corso si prefigge di condurre ad una piena consapevolezza teorica e pratica del metodo applicato alla valutazione approfondita dello stress lavoro correlato.

Al termine del percorso formativo, che prevede anche attività esperienziali, il discente sarà in grado di mettere in atto questa metodologia, organizzando e gestendo le sedute di focus group finalizzate alla valutazione del rischio da stress lavoro correlato.

 

Lo strumento del focus group

Il focus group è uno strumento di indagine che si realizza attraverso un’intervista rivolta ad un gruppo omogeneo di persone per approfondire un tema e particolari aspetti di un argomento. È un metodo che è in grado di esplorare in modo approfondito opinioni, atteggiamenti e comportamenti di una collettività approfondendo anche gli atteggiamenti correlati alle scelte comportamentali.

 

Il programma del corso di Brescia

Il corso di 8 ore in presenza “FOCUS GROUP: Strumento per la valutazione del rischio da stress lavoro correlato” si tiene dunque il 13 dicembre 2018 a Brescia dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 presso AiFOS Service in via Branze 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

 

Gli argomenti del corso:

  • Elementi di metodologia
  • Metodo qualitativo e /o quantitativo
  • Organizzazione e gestione del Focus Group
  • Conclusione del Focus Group e piano d’azione susseguente
  • Le dinamiche di aula
  • Esercitazioni role playing
  • Debriefing

 

Il corso è valido come aggiornamento relativo a 6 ore per RSPP e ASPP di tutti i macrosettori ATECO e 3 ore per formatori terza area tematica.

 

Per avere informazioni e iscriversi al corso è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/comunicazione/comunicazione/focus_group_strumento_per_la_valutazione_del_rischio_da_stress_lavoro_correlato

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

15 novembre 2018

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Sì!Happy, fare marketing non è mai stato così facile

Sì!Happy, fare marketing non è mai stato così facile.

Il futuro è incerto? Sì, ma non del tutto. Se da un lato il nostro domani può riservarci misteri ed ombre, dall’altro su alcuni aspetti possiamo essere più che sicuri: web, social media e mobile. Sì, perché questo “tridente” digitale presenta dati sempre più in crescita. Basti pensare che quando nel 2015 strabuzzavamo gli occhi davanti ai tre miliardi di utenti online e i due miliardi attivi sui social, ora non possiamo far altro che constatarne l’ulteriore crescita: già del 3% in pochi mesi. O meglio, qualcosa possiamo fare: sfruttare questa tendenza per il nostro business. Come ogni cambiamento epocale, infatti, c’è chi ne rimane soffocato, inerme sotto il peso dei propri indugi, e chi invece cavalca l’onda, traendone enormi vantaggi.

In quest’ottica si inserisce di diritto Sì! Happy, il servizio offerto da Pagine Sì Spa per pubblicare offerte ed eventi in multi piattaforma alla velocità di un click. Dare visibilità al proprio annuncio, infatti, non è mai stato così rapido e veloce. Inserisci ora la prima offerta e ricevi in pochi minuti nuovi utenti. L’esperienza di tutor professionali che ti aiuteranno a definire l’offerta migliore per il tuo business.  Per pubblicare l’offerta subito clicca qui: Pubblica offerta.

Pubblicare la propria offerta è semplicissimo. Basta registrarsi a www.sihappy.it/, entrare nella Plancia di Comando, optare per la funzione “Pubblica”, scegliere la propria Categoria, infiocchettare il tutto con un titolo accattivante ed un’immagine copertina, e il gioco è fatto. Veloce ed intuitivo.

Una volta pubblicato, in pochi istanti la proposta commerciale appare nel portale Sì! Happy e nella pagina Facebook Sì!Happy della relativa città e, in caso di volontà, anche nel nostro profilo personale del cliente, nonché in tutte le fanpage da lui gestite.

E una volta pubblicato? Ovviamente un contenuto non “cammina” da solo sui social media, ma ha bisogno di una spinta, di un incentivo mirato che vada a coinvolgere solo i clienti che possano essere realmente interessati all’offerta. Ed è per questo che

Sì!Happy comprende anche una campagna Advertising, per raggiungere tramite Facebook chi vogliamo, quando lo vogliamo.

Ma non solo. L’offerta, contemporaneamente, appare su Google Plus, Twitter, Instagram e TripAdvisor, per una visibilità a 360 gradi. E se il mondo social non dovesse essere sufficiente, nel frattempo l’annuncio si posiziona sui motori di ricerca e compare nel sito aziendale, consentendo di essere intercettato dagli utenti in navigazione “extrasocial”.

“Direzione progresso”, dunque, ma sempre con uno sguardo alla tradizione. Se, infatti, un’annuncio non può prescindere da un’adeguata presenza in rete, questo non vuol dire che le “vecchie maniere” siano tutte da cestinare, anzi. E’ per questo che il

servizio comprende anche la stampa di un volantino relativo all’offerta, da distribuire nei pressi dell’attività.

Tutto questo con pochi e semplici click.

A pensarci bene, forse esiste solo un modo per rendere il tutto ancor più comodo: qualcuno che lo faccia per noi. Qualcuno esperto, professionale, ma al tempo stesso a disposizione. In altre parole un Tutor: proprio quello che Sì!Happy mette a disposizione per ogni cliente.

 

A questo punto resta solo da pensare a quale offerta promuovere, al resto pensa a tutto Sì!Happy.

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Una Notte in Italia – Venerdì 22 Gennaio – 0re 21 – Teatro dell’oratorio S.G. Bosco – Iseo (BS)

Dalla collaborazione e l’amicizia di un gruppo di navigati musicisti, nasce il progetto “UNA NOTTE IN ITALIA”, un concerto magico per far rivivere le suggestioni della grande Musica d’autore italiana del ventennio ’80/’90.

La formazione nasce nel Dicembre 2015 con il proposito di rivisitare i principali autori di quel periodo, quelli con i quali hanno sognato intere generazioni. Quattro straordinarie voci, supportate da una Band di talentuosi musicisti, che spesso hanno calcato il palco con gli artisti proposti, condurranno il pubblico in un viaggio che, “…di stazione in stazione e di porta in porta…”, farà rivivere ricordi ed emozioni di un periodo particolarmente florido per la nostra canzone d’autore.

“UNA NOTTE IN ITALIA” verrà presentato al pubblico Venerdì 22 Gennaio presso l’intimo teatro dell’oratorio di Iseo. Ingresso gratuito.

More info : www.facebook.com/notteinitalia

LA BAND

Stefania Martin – Voce

Vanta nel suo curriculum numerose collaborazioni con le più importanti personalità della musica italiana, da Mina a Renato Zero, da Morandi all’Orchestra di Sanremo; impossibile ricordarle tutte, e basta sentire la sua voce per capirne il motivo!

Massimo Guerini – Voce

Molti lo ricorderanno per il suo duetto insieme a Laura Pausini a San Siro nel 2007, ma le partecipazioni come corista e Vocal Coach per il panorama della musica italiana sono tantissime, da Enrico Ruggeri a Marco Masini, oltre alle svariate partecipazioni al fianco di Antonella Ruggero, Arisa, Grazia di Michele, Fabio Concato, Gino Vannelli Iva Zanicchi e moltissimi altri.

Marina Santelli – Voce

Come corista con Mietta, Sonhora, Mario Biondi fino alle esibizioni con la sua band al Montreux Jazz Festival.

Christian Codenotti – Voce/Chitarra Acustica

Insieme a Lisa Marie Simmons negli Hippie Tendencies, ma anche coproduttore dell’album d’esordio di Serena Baratti Metro di distanza.

Simone Boffa – Chitarra Elettrica / Acustica

Fra le innumerevoli collaborazioni, si possono ricordare Alan Farrington, Washboard Chaz, Ricki Maffoni, Betty Vittori, Morris Albert, Mietta (con la partecipazione al Sanremo 2004), Luisa Corna, Hippie Tendencies, Elisa Rovida, Beppe Donadio e Fabio Concato. Nel 2013 esce il primo disco a suo nome, intitolato “È tutta musica leggera”, disco dedicato ai cantautori italiani che più ha amato.

Giancarlo Zucchi – Tastiere

Pianista emozionale ed arrangiatore, ha suonato e collaborato, tra gli altri, con Sonohra, Omar Pedrini, Morris Albert, Rudy Rotta, Charlie Cinelli, Riccardo Maffoni, e molti altri.

Alex Guidetti – Basso

Al termine di un percorso di studi presso il M.I.T di Los Angeles torna in Italia e gli si aprono le porte per svariate collaborazioni, da Gianni Dall’Aglio a Paolo Varoli.

Alberto Pavesi – Batteria

La sua carriera è arricchita da varie collaborazioni in manifestazioni live e in studio per la realizzazione di lavori discografici con: Alberto Radius, Loredana Bertè, Gerardina Trovato, Antonella Ruggero, Riccado Maffoni, Eugenio Finardi, Fabio Concato, Alexia, Gianni Morandi, Jury Magliolo, I Sonhora, Ron. Di particolare rilevanza le sue esibizioni con Gloria Gaynor ed il suo ritmo per Omar Pedrini, con il quale collabora ormai dal 2009.

Per ulteriori informazioni contattare:

Ramon Pasini – [email protected] – 3470566648

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Serramenti: protezione dai raggi solari e risparmio energetico con la detrazione del 65%!

Non tutti sanno che in media è necessario impiegare più energia per far diminuire la temperatura di un’abitazione, rispetto a quella che si consuma per riscaldarla.

Addirittura, secondo alcune stime, per abbassare di un grado la temperatura di un dato ambiente, è necessaria circa tre volte l’energia che serve per incrementare di un grado lo stesso ambiente. Infatti, si prevede che nei prossimi anni la richiesta di energia per il raffreddamento degli ambienti continuerà a salire vertiginosamente.

Ecco perché le schermature solari contribuiscono direttamente al risparmio energetico.

Nel settore dei serramenti, negli ultimi anni sono stati compiuti passi da gigante dai produttori di vetri i quali, utilizzando gas come l’Argon o lo Xenon e speciali lastre di materiali isolanti, sono riusciti a proporre vetri ad elevata performance. Una critica che, però, si può muovere a tali prodotti (a parte il costo relativamente importante) è il fatto che quei gas, col tempo tendono, a perdere la loro efficacia o a evaporare; inoltre, il loro effetto non è modulabile o moderabile a piacere. Ciò significa che, se d’estate essi aiutano a contrastare il consumo di energia per il condizionamento, d’inverno non permettono di usufruire dei benefici che il sole garantisce in termini di calore.

Di conseguenza, utilizzare schermature solari fa risparmiare denaro, protegge l’ambiente diminuendo i costi per la climatizzazione e permette l’utilizzo di opere murarie più efficienti e con impatto più contenuto a vantaggio della maggiore vivibilità degli ambienti.

Sotto l’intestazione generica di “schermature solari” rientrano tutte le seguenti categorie di prodotto, come peraltro chiarisce la recente normativa che li ha equiparati agli infissi per quanto concerne l’efficienza energetica:
– scuri (antoni ciechi);
– tende alla veneziana;
– tapparelle avvolgibili;
– persiane a battente, alla veneziana o a soffietto;
– tende esterne a bracci pieghevoli o rotanti, a rullo, verticali;
– tende per lucernari e finestre su tetto.

Il fattore importante è che lo scopo primario della schermatura deve essere quello di impedire che gli ambienti interni si surriscaldino a causa delle radiazioni solari dirette durante il periodo estivo, riducendo il dispendio di corrente elettrica dovuto all’eventuale uso di climatizzatori o ventilatori.

Altro principio fondamentale è che le schermature devono essere mobili (come ha spiegato il Dott. Americo Calderi, referente di ENEA) perché non devono poi impedire l’irraggiamento nei mesi invernali. Tale caratteristica può essere raggiunta mediante differenti soluzioni: sistemi a lamelle (come per i tendaggi a veneziana o frangisole) oppure a schermo (tende a caduta o a rullo).

Ma, ad ogni buon conto, di che costi si sta parlando? Per saperlo, occorre poter stimare adeguatamente i lavori. È un’ottima idea, quindi, richiedere un preventivo per sostituire i propri infissi: normalmente il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno: si richiede un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita in negozio, e il gioco è fatto. Con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso sui prezzi, il budget, la tempistica, la qualità, ecc.


oOo

Per ulteriori informazioni:

V8 Serramenti – Poncarale (BS)
Tel: 030/2701331 – 335/349917
Fax: 030/6399210
Internet: http://www.serramenti-brescia.com
Facebook: http://facebook.com/serramentieinfissi.brescia
Twitter: https://twitter.com/serramentiporte

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Serramenti e sicurezza: finestre, porte e portoncini, risparmio energetico e sconto fiscale

24/04/2015 – BRESCIA. Con i tempi che corrono, la sicurezza della propria abitazione è un fattore fondamentale per il conseguimento e il mantenimento di un buon tenore di vita: per vivere in tranquillità, non si possono nutrire continue preoccupazioni sull’eventualità che qualche malintenzionato s’intrufoli in casa propria!

Ma al tempo stesso, non si vuole perdere di vista l’economia familiare, così – giustamente – si punta al risparmio e alla gestione ottimale delle proprie risorse e dei propri averi.

Alla luce di tali fatti, in vista delle tanto sospirate vacanze estive, è ancora più opportuno premunirsi e rendere sicura la propria casa con una porta blindata o un portoncino in legno di ultima generazione, da montare al posto della vecchia porta d’ingresso che può essere facilmente forzata o scardinata.

Un vantaggio aggiuntivo rispetto alla pura e semplice sicurezza passiva dovuta al fatto che si è installato un portoncino d’ingresso nuovo con ferramenta anti-effrazione, è l’isolamento acustico, assolutamente essenziale in contesti ad elevato traffico veicolare o in palazzi e condomini adiacenti a strade molto battute.

Come ormai molti sanno, ristrutturare la propria casa sostituendo gli infissi vecchi con nuovi infissi a risparmio energetico, comporta molteplici e importanti vantaggi, prima fra tutti lo sconto fiscale (la detrazione sull’IRPEF del 65%, oppure del 50% per le ristrutturazioni), che si applica al totale delle spese sostenute per l’intervento (compresa l’IVA), suddiviso nei dieci anni successivi.

Fra l’altro, il portoncino d’ingresso, se dà sull’esterno dell’immobile e se rispetta i parametri normativi previsti per l’isolamento termico, è detraibile anch’esso al 65%; in caso contrario si può agevolarlo con il 50% per ristrutturazione o per manutenzione ordinaria con miglioramento del fattore sicurezza dell’abitazione.

Tenendo conto che l’esborso per la sostituzione del portoncino o il montaggio delle inferriate può in taluni casi essere abbastanza contenuto, considerando lo sconto fiscale e – soprattutto – il senso di rinnovata tranquillità domestica (impagabile, di per sé) che si può ottenere mettendo in sicurezza la propria casa, ne consegue che interventi del genere rappresentano un investimento vincente che non solo dà un valore aggiunto al proprio immobile, ma costituisce una spesa facilmente recuperabile nel giro di pochi anni.

In definitiva, di che prezzi si sta parlando? Per saperlo, occorre poter stimare adeguatamente i lavori. Un portoncino blindato di buona qualità può aggirarsi intorno al migliaio di Euro, tuttavia vi sono numerosi fattori da tenere in considerazione e ogni casa è diversa dall’altra.

È un’ottima idea, quindi, richiedere un preventivo per sostituire i propri infissi: normalmente il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno: si richiede un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita in negozio, e il gioco è fatto. Con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso sui prezzi, il budget, la tempistica, la qualità, ecc.

oOo

Per ulteriori informazioni:

V8 Serramenti – Poncarale (BS)
Tel: 030/2701331 – 335/349917
Fax: 030/6399210
Internet: http://www.serramenti-brescia.com
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Il prof. Alberto D’Atanasio riceve premio alla carriera da Vittorio Sgarbi, il prefetto D’Antuono e la soprintendente Arbace al Museo Casa Natale di Gabriele D’Annunzio

Nella rinomata cornice secolare del Museo Casa Natale di Gabriele D’Annunzio, in corso Manthonè 116 a Pescara, in data Sabato 28 febbraio 2015 si è tenuta una prestigiosa cerimonia di consegna di un premio alla carriera per il professor Alberto D’Atanasio, che è stato insignito da un comitato ufficiale, composto da Vittorio Sgarbi, dal prefetto Vincenzo D’Antuono, dalla soprintendente regionale Lucia Arbace, dal sindaco Marco Alessandrini e dall’assessore alla cultura Giovanni Di Iacovo. L’evento è organizzato dal manager della cultura Salvo Nugnes, che riveste il ruolo di presidente dell’associazione “Spoleto Arte“.

 

D’Atanasio svolge la professione di docente di Storia dell’Arte e di Estetica dei Linguaggi Visivi presso l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia dedicandosi con fervido impegno e inesauribile passione, ottenendo meritati riconoscimenti e apprezzamenti per il significativo contributo apportato negli anni.

 

L’iniziativa ha avuto, come simbolica cornice di contorno, la mostra fotografica “Da Pier Paolo Pasolini a Maria Pia Severi” che vede l’illustre Pasolini immortalato dagli scatti d’autore di Roberto Villa, realizzati durante le riprese del famoso film “Il fiore delle mille e una notte” per ripercorrerne le fasi cruciali e più inedite, unitamente alla coreografica produzione di immagini elaborate da Maria Pia Severi, che cattura attraverso l’obiettivo le emozioni e i sentimenti scaturiti durante i viaggi e le visite a luoghi e contesti, che l’hanno più colpita, riproponendone una formulazione di suggestiva visione in bilico tra sogno e realtà da condividere con lo spettatore.

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Il manager produttore Salvo Nugnes esprime un’importante testimonianza sulla mostra omaggiata a Raffaello al Museo di Santa Giulia

L’esimio Maestro Raffaello è il nuovo protagonista del ciclo Rinascimento con la mostra dal titolo “Raffaello. Opera prima”, dopo Giorgione, Savoldo e Fra Bartolomeo. Con il celebre pittore urbinate si completa il grande progetto espositivo organizzato presso il Museo di Santa Giulia a Brescia.

Il manager produttore di grandi eventi Salvo Nugnes ha espresso un’importante testimonianza a seguito della visita presso la prestigiosa area museale affermando: “È un’esposizione di forte richiamo ed interesse, poiché nasce con l’obiettivo primario di riunire i frammenti, che costituivano la Pala Baronci considerata come l’opera prima di Raffaello, che vi lavorò a soli 17 anni, con il supporto del pittore Evangelista da Pian di Meleto.  Attraverso questa mostra i quattro frammenti finora riemersi sono stati ricongiunti insieme. Questo offre l’opportunità di avviare nuovi studi, indagini, approfondimenti riguardo la formazione, l’attività e lo stile del giovane Raffaello. Inoltre, è possibile approfondire le informazioni in merito alle vicende del dipinto e al gusto collezionistico della Brescia della prima metà dell’Ottocento”.

Nugnes ha poi sottolineato l’importante presenza accanto alla Pala Baronci del disegno preparatorio, realizzato da Raffaello e concesso in prestito per l’occasione dal Palais des Beaux Arts de Lille, e definendolo un documento fondamentale per poter ricostruire con precisione l’esatta fisionomia dell’opera. Apprezzata anche l’interessante copia parziale della Pala Baronci, elaborata dall’artista Ermenegildo Costantini nel 1791, che è stata fornita in prestito da città di Castello e allestita in loco.

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Benevolenza in stazione

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  • 23 Gennaio 2015

 

Brescia 11 Gennaio 2015 i ministri Volontari della Chiesa di Scientology erano
di fronte alla stazione dando ai passanti, oltre ad un buon bicchiere di te
caldo ed una fetta di panettone, i libretti di prevenzione alla droga quale
“Scopri, la verità sulla Cocaina”, “LSD” o “farmaci prescritti” oltre al
libretto de “La via della felicità ”.

La zona della stazione è notevolmente tra le aree più degradate della città.
Ecco perché i volontari della Chiesa di Scientology si sono voluti unire alle
diverse associazioni per aiutare a far in modo che la situazione migliori.

Oltre 600 i ragazzi ai quali è stato consegnato il libretto di prevenzione
sulla Cocaina o sull’LSD.

E dato che la campagna é nata oltre vent’anni fa, alcuni di questi ragazzi
avevano già ricevuto in passato i libretti. Tra questi un ragazzo che dice:
“Il libretto mi aveva aiutato a saperne di più ed a stare lontano da queste
sostanze”.

Mentre a chi aveva passato l’età “a rischio droga”, i volontari consegnavano
“La via della felicità” raggiungendo le oltre 500 persone. La via della
felicità è un libretto di natura laica legato al buon senso per una vita
migliore, con 21 semplici principi che in modo basilare sono le fondamenta o
meglio la “via” che se seguita porta alla Felicità.

I volontari, vista la buona riuscita della domenica, si sono riproposti da
rifare a breve l’azione di benevolenza, cosi da poter essere d’aiuto alla
comunità.

Per maggiori informazioni tel 3494466098 o http://www.volunteerministers.org

 

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Differenze tra Scientology e altre filosofie di L. Ron Hubbard

La libertà della verità è qualcosa per cui l’Uomo non è famoso. Non è affatto famoso per questo. Al contrario, è famoso per aver asservito qualcosa che qualcuno aveva sostenuto essere vero. E questa è una cosa molto, molto diversa dalla libertà della verità. — L. Ron Hubbard

Ogni essere umano cerca di conoscere la verità su di sé e di risolvere i misteri della vita in modo soddisfacente. Quindi, per molte migliaia di anni, un numero incalcolabile di insegnamenti filosofici e religiosi hanno cercato di illuminare la gente con risposte. Ma quando chi li praticava ha insistito, o meglio, preteso , che le sue risposte fossero le uniche, ha bloccato la strada verso una più grande libertà a milioni di persone. Infatti, come insegna la storia, costringere una persona ad accettare una verità, anziché permetterle di trovare la verità, è una strada che porta non alla libertà, bensì alla schiavitù di pensiero e di fede.

Con questa ormai classica affermazione sulla ricerca della verità da parte dell’individuo, L. Ron Hubbard delinea quindi i principi fondamentali che rendono diversa Scientology: i principi per cui ogni persona si impegna in una ricerca personale per scoprire la verità. Una persona, mentre procede in quest’eccezionale ricerca di esplorazione e di avventura, acquista nuove nozioni e illuminazioni finché le sue domande fondamentali su se stessa e sulla vita trovano risposta in modo del tutto soddisfacente. Man mano che avanza su quel cammino, si avvicina sempre di più alla libertà duratura che può trarre solo dalla conoscenza di ciò che è vero per lei.

http://www.scientology.it/books/catalog/differences-between-scientology-and-other-philosophies-classic.html

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Brescia lancia una “Freccia Rossa” nel campo dei Diritti Umani

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  • 18 Dicembre 2014

 

Brescia 29/30/31 prossimi, nella postazione delle associazioni all’interno del
centro commerciale “Freccia Rossa”, i volontari del associazione Diritti Umani
e tolleranza ONLUS, saranno presenti a consegnare il materiale educativo sulla
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e per i più piccoli il divertimento
con il “trucca bimbi”.

Ogni principale problema sociale: dall’integrazione al lavoro, dalla famiglia
all’educazione potrebbero trovare risposta sull’attuazione in uno dei 30
Diritti riportati nella Dichiarazione Universale ma, il farla rispettare passa
dalla conoscenza di essi, in quanto esseri Umani. Ecco perché l’associazione
promuove, con materiale didattico, i 30 Diritti così che ogni cittadino li
possa conoscere, li rispetti e li faccia rispettare.

Il materiale didattico va dal libretto illustrativo della campagna “Gioventù
per i Diritti Umani” a “La storia dei Diritti Umani”, il DVD informativo per
entrambe le campagne e il piano di lezioni per gli insegnati.

Ogni cittadino potrà ritirare gratuitamente il proprio libretto informativo ed
i docenti ed istruttori potranno ritirare il DVD o il kit per le lezioni come
supporto all’insegnamento dei Diritti Umani nelle scuole.

Per saperne di più Gabriele 3494466098 o sul www.http://it.humanrights.com/

 

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David Miscavige: Leader ecclesiastico della Religione di Scientology

In qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione del Religious Technology Center (RTC), il signor Miscavige ha la responsabilità finale di garantire l’applicazione standard e pura della tecnologia di L. Ron Hubbard di Dianetics e Scientology e di mantenere Scientology in funzione.

In tale veste, il signor Miscavige ha ridefinito la parola “leader religioso” per adattarla ai compiti necessari a dirigere una religione contemporanea veramente unica, una religione nata nel XX secolo, che ha raggiunto un livello di espansione senza precedenti nel ventunesimo secolo, che vede la presenza di 8.500 enti tra Chiese, missioni e gruppi affiliati in ben 165 nazioni.

Sotto l’amministrazione del signor Miscavige, programmi di miglioramento sociale e umanitari patrocinati da Scientology hanno toccato le vite di miliardi di persone. La distribuzione delle opere religiose del signor Hubbard ha raggiunto livelli senza precedenti e la Chiesa ha sperimentato una crescita mai raggiunta prima, sia in termini di dimensioni fisiche che di raggio di azione del suo esercizio religioso.

Tale è la tempra del signor David Miscavige nel portare a compimento le idee e il retaggio spirituale di L. Ron Hubbard. Tale è, in breve, la storia della sua leadership:

Garantire la continua crescita ed espansione di Scientology a livello internazionale Rendere Scientology ampiamente disponibile a persone di ogni ceto sociale in tutto il mondo Sviluppare programmi per risolvere i mali peggiori della società e fornire le risorse per poter attuare tali programmi Garantire che i testi di Scientology siano fedeli agli scritti originali del Fondatore Ripristinare le opere scritte del signor Hubbard, le conferenze registrate e quelle su film Occuparsi della disseminazione internazionale di Scientology Creare Organizzazioni Ideali della Chiesa di Scientology Creare due case editrici di stampa digitale all’avanguardia, in grado di produrre 1,3 milioni di libri e 1 milione di libri su CD alla settimana Avviare il Programma dei Ministri Volontari, la più grande forza di soccorso indipendente del mondo, con più di 200.000 volontari Ottenere riconoscimenti ufficiali per la religione Presiedere nove raduni annuali trasmessi internazionalmente per informare gli Scientologist sui programmi strategici della Chiesa

AMICO FIDATO DI L. RON HUBBARD

Nato nel 1960, David Miscavige è stato uno Scientologist per la maggior parte della sua vita ed è ancora ricordato come il prodigio di 12 anni che prestava servizio come il più giovane auditor professionista, nel famoso Hubbard Guidance Center di Saint Hill.

Viene inoltre ricordato per il fatto che appena un anno dopo essersi unito all’ordine religioso di Scientology, la Sea Organization, all’età di 16 anni, fu una delle poche persone scelte per lavorare direttamente con L. Ron Hubbard.  Dopo essere stato istruito personalmente dal signor Hubbard, a 17 anni David Miscavige svolse il ruolo di direttore della fotografia per i primi film di addestramento di Scientology.

Più tardi, su richiesta del signor Hubbard, il signor Miscavige prestò servizio come alto dirigente in qualità di supervisore di missioni ecclesiastiche nelle Chiese di Scientology in tutto il mondo.  All’età di 18 anni, David Miscavige era diventato la persona sulla quale L. Ron Hubbard faceva affidamento per svolgere gli incarichi più importanti. Nessun dirigente, nella storia della Chiesa, ha ricevuto più comunicazioni dirette da L. Ron Hubbard del signor Miscavige.

Nel 1983, L. Ron Hubbard parla di un eroico dirigente della Chiesa che aveva ripulito i ranghi da impostori che stavano tentando di prendere il controllo di Scientology, mentre il signor Hubbard era assente dalla Chiesa, poiché impegnato in un’intensa attività di ricerca. Come disse lo stesso signor Hubbard:

“Quindi perdonatemi per non aver gestito la Chiesa quando è quasi caduta in mani nemiche.  Alla fine è andato tutto bene.  Perché? Perché dei veri Scientologist si sono assicurati che così fosse.  La mia fiducia era giustificata.”

Il vero Scientologist di cui parlava L. Ron Hubbard era David Miscavige.

Alla luce di quanto accaduto, L. Ron Hubbard chiese una riorganizzazione della struttura della Chiesa finalizzata a garantire che la Chiesa non cadesse in mani ostili e che permettesse alla religione di continuare ad esistere, rimanendo sempre fedele agli insegnamenti di Sorgente.  A tal fine, L. Ron Hubbard si occupò della costituzione del Religious Technology Center, ente detentore dei marchi di Scientology e Dianetics, con il compito di preservare, mantenere e proteggere la religione di Scientology. Nominò il signor Miscavige come fiduciario di quell’organizzazione della Chiesa.

L. Ron Hubbard nominò inoltre David Miscavige come curatore dei suoi affari personali per il resto della sua vita e lo nominò anche presidente dell’organizzazione incaricata di gestire tali questioni.

Dopo la morte di L. Ron Hubbard avvenuta nel 1986, è stato il signor Miscavige a guidare Scientology attraverso quei giorni difficili. Come la storia insegna, la vera prova di ogni religione è quella di sopravvivere alla morte del suo Fondatore.  Infatti, è stato il signor Miscavige a garantire tale sopravvivenza, ottenendo il pieno riconoscimento religioso negli Stati Uniti e portando Scientology sul palcoscenico mondiale.

Da allora, il signor Miscavige ha portato avanti con fermezza il retaggio di L. Ron Hubbard, fino al punto in cui, ora, Scientology è l’unica religione emergente dell’età moderna.  Bisogna riconoscere che ciò che il signor Miscavige ha fatto non è altro che la realizzazione del sogno di L. Ron Hubbard, un sogno che sapeva sarebbe stato fedelmente realizzato con il signor Miscavige al timone.

“La fiducia e l’amicizia sono cose forgiate nel fuoco e battute sull’incudine della vita. Ne abbiamo passate tante insieme. Mi fido di te come tu ti fidi di me.”

– L. Ron Hubbard a David Miscavige

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Credo e codici di Scientology – Un’introduzione

Coloro che aderiscono ad una religione sono uniti da credenze e codici.

Queste credenze espongono le loro aspirazioni, le loro funzioni, i loro costumi e le loro credenze. Essi allineano gli scopi della religione e rafforzano i principi fondamentali della religione.

I codici e i credo di Scientology sono stati scritti da L. Ron Hubbard nel 1950 durante gli anni formativi della religione. Essi fissano le linee direttive per la pratica e l’espansione di Scientology e favoriscono ancora oggi quei fini.

Inclusi in queste credenze sono i codici per l’auditor, il supervisore, il manager e ulteriori codici in base ai quali tutti gli Scientologist si sforzano di vivere. Come Scientology, l’utilità di tali principi determina il loro valore. Gli Scientologist seguono questi precetti nell’applicazione della Tecnologia di Scientology, nei rapporti con gli altri, nella gestione dei loro gruppi e nella pratica della loro religione.

http://www.scientology.it/what-is-scientology/the-scientology-creeds-and-codes.html

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Raccolta firme agli Spedali Civili di Brescia.

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  • 6 Dicembre 2014

 

Brescia, Domenica mattina 30 novembre, davanti agli Spedali Civili di Brescia, i volontari del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani hanno raccolte diverse firme contro gli abusi psichiatrici quali Etichettare i bambini ADHD (deficid dell’attenzione e iperattività) trattandoli con sostanze psicotrope (I dati sono inquietanti: oggi, solo in Italia, abbiamo 34.000 bambini sotto psicofarmaci, dato in costante crescita, dopo essere stati etichettati come “iperattivi” o con altre “etichette”), come pure la barbara pratica dell’ Elettroshock (“terapia” elettroconvulsivante).
Nonostante le avverse condizioni meteo, i volontari hanno avuto modo di dare centinaia di volantini ed informazioni utili ai passanti per quanto concerne le tematiche in oggetto.
Tra i passanti anche un ex “trattato” con elettroshock che ha chiesto di dimettersi dopo un paio di “terapie” accorgendosi che stava peggiorando personalmente e notando una marcata perdita di ricordi: oggi ha più informazioni sul soggetto e ha voluto firmare per evitare che accada ad altri.

E proprio nella battaglia che vede in prima linea il comitato contro la “terapia” Elettroconvusivante (precedentemente chiamato elettroshock e che per buona parte degli psichiatri stessi: “è una tortura, passata, non cura ma crea danni al cervello”), per il 95% delle persone intervistate “ è un antica tortura che non è più in uso” .

Invece gli Spedali Civili di Brescia ne “abusano” con Montichiari, segnalato dal senatore Marino come il più “produttivo”, con ben tre “somministrazioni” giornaliere. Qui troviamo la certezza di danni celebrali, perdita di memoria, e le diagnosi dei promotori che parlano di “miglioramenti” ma nessuno accertato fisicamente.
I volontari hanno deciso di darsi appuntamento ogni ultima domenica del mese per la raccolta firme e sensibilizzare al cittadinanza sugli abusi nel campo della salute mentale.

Per maggiori informazioni Gabriele 3494466098 o www.ccdu.org

 

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