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LE FORBICI: “IN ASSENZA” è il nuovo singolo estratto da “Esseri viventi”, l’ultimo album della band astigiana

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“In assenza” è un brano sinth pop che parla del disordine e del vuoto, difficile da colmare, che si viene a formare dopo la rottura di una relazione importante lasciando dietro di se un senso di incompletezza.

“Esseri Viventi” è l’ultimo album pubblicato da Le Forbici, registrato da Alberto Pozzo Tebani che ha inoltre curato i sinth e gli arrangiamenti insieme alla band.

Il disco spazia attraverso diverse sonorità, dal rock più deciso e scuro di “Ninna nanna” e della Title track, a sonorità più ricercate ed oniriche de “Il clown” e “Cartoni animati”.

Varie le tematiche trattate, dai sentimenti nelle loro varie sfaccettature a tematiche più sociali come le dipendenze e la consapevolezza del percorso umano che sta pian piano danneggiando il pianeta.

 

Autoproduzione

 

BIO

Le Forbici gruppo astigiano attivo dal 2006 con tre album all’attivo:

– Carta e inchiostro (2008)

– Il sistema (2012)

– Esseri viventi (2017)

Nell’arco di questo lungo periodo di attività la band si esibisce in numerosissimi concerti ed eventi live (da citare l’apertura ai Velvet, l’apertura ai Soul Sistem nell’ambito di Asti Musica, l’esibizione a casa Sanremo, la partecipazione per due stagioni al festival Collisioni, l’esibizione con Omar Pedrini come ospite ad Albaretto(CN), in più numerosissime serate in vari locali del nord Italia). Da segnalare anche moltissime interviste e passaggi in tutte le radio locali della nostra penisola con un grande consenso per il singolo “Pinocchio” estratto da “Il sistema”.

Le Forbici sono:

Luciano Ferrante-voce

Max D’Amico-chitarre

Ferruccio Battaglino -basso

Alessandro Giuga-batteria

Contatti e social

Facebook www.facebook.com/LE-Forbici

Sito http://www.leforbici.it

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Intervistato il pittore Luciano Berruti in occasione della sua mostra presso il Museo Diocesano San Giovanni a Asti e alla Milano Art Gallery

Il noto pittore Luciano Berruti inaugurerà a breve due importanti personali presentate dal Prof. Vittorio Sgarbi. Dal 17 al 30 Dicembre 2014 si terrà la mostra presso il Museo Diocesano San Giovanni ad Asti (via Natta 36), mentre dal 15 Febbraio al 2 Marzo 2015 si svolgerà l’esposizione presso la storica Milano Art Gallery, a Milano (via G. Alessi 11).

Di seguito l’interessante intervista all’artista:

D: A breve si inaugureranno due sue personali in due località d’eccezione come il Museo Diocesano “San Giovanni” di Asti e la Milano Art Gallery a Milano: come si sta preparando a questi eventi?

R: Mi sento impegnato affinché le due manifestazioni possano essere all’altezza, in quanto ad impatto visivo ed emozionale, ai due locali che le ospiteranno e questo soprattutto per poter verificare la corrispondenza del pensiero del Prof. Vittorio Sgarbi con la mia pittura.

D: Infatti entrambe le personali vedono la partecipazione del professore in veste di curatore: come si sente a riguardo?

R: Con l’ansia per una verifica molto importante dopo tanti anni di lavoro.

D: Recentemente è stato uno dei protagonisti della mostra “Spoleto incontra Venezia”, un grande successo nella città lagunare. Com’è stato partecipare a questo evento?

R: Ho aderito e ho partecipato con entusiasmo alla manifestazione. È stato gradevole l’incontro con il Prof. Sgarbi. Mi ha emozionato il suo approccio “caldo” alla mia pittura e il suo intimo e piacevole accostamento all’uomo Berruti, al di là e oltre la pittura.

D: Come descrive la sua ricerca artistica?

R: Francamente non riesco ad esprimere un giudizio sulla mia ricerca artistica. Mi aspetto un giudizio dall’esterno.

D: A cosa sta lavorando attualmente?

R: A nulla, essendo impegnato all’allestimento di tre mostre, le due sopra citate e una terza in Francia, a Bonne Val.

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Museo Diocesano San Giovanni e alla Milano Art Gallery: intervista al pittore Luciano Berruti in occasione dell’evento

Il noto pittore Luciano Berruti inaugurerà a breve due importanti personali presentate dal Prof. Vittorio Sgarbi. Dal 17 al 30 Dicembre 2014 si terrà la mostra presso il Museo Diocesano San Giovanni ad Asti (via Natta 36), mentre dal 15 Febbraio al 2 Marzo 2015 si svolgerà l’esposizione presso la storica Milano Art Gallery, a Milano (via G. Alessi 11).

Di seguito l’interessante intervista all’artista:

D: A breve si inaugureranno due sue personali in due località d’eccezione come il Museo Diocesano “San Giovanni” di Asti e la Milano Art Gallery a Milano: come si sta preparando a questi eventi?

R: Mi sento impegnato affinché le due manifestazioni possano essere all’altezza, in quanto ad impatto visivo ed emozionale, ai due locali che le ospiteranno e questo soprattutto per poter verificare la corrispondenza del pensiero del Prof. Vittorio Sgarbi con la mia pittura.

D: Infatti entrambe le personali vedono la partecipazione del professore in veste di curatore: come si sente a riguardo?

R: Con l’ansia per una verifica molto importante dopo tanti anni di lavoro.

D: Recentemente è stato uno dei protagonisti della mostra “Spoleto incontra Venezia”, un grande successo nella città lagunare. Com’è stato partecipare a questo evento?

R: Ho aderito e ho partecipato con entusiasmo alla manifestazione. È stato gradevole l’incontro con il Prof. Sgarbi. Mi ha emozionato il suo approccio “caldo” alla mia pittura e il suo intimo e piacevole accostamento all’uomo Berruti, al di là e oltre la pittura.

D: Come descrive la sua ricerca artistica?

R: Francamente non riesco ad esprimere un giudizio sulla mia ricerca artistica. Mi aspetto un giudizio dall’esterno.

D: A cosa sta lavorando attualmente?

R: A nulla, essendo impegnato all’allestimento di tre mostre, le due sopra citate e una terza in Francia, a Bonne Val.

Luciano Berruti, Museo Diocesano San Giovanni, Asti, milano art gallery, milano, mostra, intervista,

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Asti: Il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi presente al vernissage della personale di Luciano Berruti

Attesissima la prestigiosa mostra personale dal titolo “L’essenza del colore” del noto pittore Luciano Berruti, che sarà inaugurata in data Mercoledì 17 Dicembre alle ore 18.00, con esclusivo vernissage e la presentazione del professor Vittorio Sgarbi, presso il Museo Diocesano San Giovanni, in Via Natta 36 ad Asti, con l’organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes. L’esposizione resterà allestita in loco fino al 30 Dicembre 2014.

Su Berruti è stato scritto “Tutte le immagini che dipinge sembrano viste attraverso un filtro che attenua le linee dritte, lascia indefiniti i contorni, ma soprattutto dona una dominante cromatica, che diventa quasi una sigla, un segno di riconoscimento della sua pittura. La sua arte è un dialogo con gli oggetti, con la natura, con le suggestioni di un tempo, di ricordi e di sottili emozioni, che si traduce in una rappresentazione, in cui il colore costituisce l’elemento determinante nella costruzione del quadro“.

L’artista racconta: “Mi sono avvicinato all’arte pittorica nella prima metà degli anni Sessanta, ma la mia attività è stata da sempre legata al mondo del colore. Ad Asti, il mio negozio d’abbigliamento era conosciutissimo e mi ha permesso di acquisire grande esperienza nell’ambito tessile della maglieria, del cashmere e di realizzare originali creazioni colorate, avvalendomi del prezioso filato, molto apprezzate da Zegna, Krizia, Valentino e Donna Karan. Il lavoro mi ha portato a viaggiare parecchio e a soggiornare nelle più affascinanti città d’arte italiane ed estere. L’assiduo e intimo contatto con i luoghi, in cui si respira e si valorizza al meglio la componente spirituale, ha accentuato in me il già consolidato feeling con l’elemento cromatico e mi ha spronato a dipingere opere, definite -emozioni allo stato puro-“.

Segni e raffinate orchestrazioni cromatiche, in armonia con le forme astratte e ariose, si ritrovano nei suoi dipinti, confermandone la delicata sensibilità e l’indubbio spessore creativo. Tutto poggia su dati di una realtà, che si piega alle sensazioni e si modifica alla propulsione della fantasia, fino a farsi linguaggio dialettico, tra la forza delle pennellate e la lieve gradualità della timbratura.

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Una Scuola di Asti riceve un prestigioso riconscimento da Cambridge English

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  • 4 Giugno 2013

La Scuola Media Statale Brofferio è stata nominate Miglior Scuola Secondaria di primo grado da Cambridge English Language Assessment, parte dell’Università di Cambridge.
Il riconoscimento è stato conferito durante la cerimonia di premiazione dei “Cambridge English Italian Preparation Centre Awards 2013”, nel sede storica del Christ’s College a Cambridge. Il Dott. Michael Milanovic, Direttore Generale di Cambridge English Language Assessment, ha conferito il premio alla Preside della Scuola, Prof.ssa Cristina Trotta e all’insegnante di Lingua Inglese Prof.ssa Roberta Garbarino.
Nell’illustrare le motivazioni di tale riconoscimento, Nick Beer, Direttore dell’ufficio nazionale italiano di Cambridge English Language Assessment, ha spiegato che la Scuola Media Angelo Brofferio rappresenta una delle maggiori scuole medie della città di Asti. E’ stata la prima scuola secondaria di primo grado di Asti a preparare i propri studenti per l’esame Key English e il numero dei candidati cresce di anno in anno con un’eccezionale percentuale di successo.
All’evento ha partecipato anche Anne Elliot, direttrice della British School e a capo del centro d’esame Cambridge English Centre di Asti . Anne ha dichiarato: “La Preside Prof.ssa Trotta e la Prof.ssa Garbarino, referente per i progetti europei di lingua, sono persone estremamente dinamiche e attive in numerosi campi, motivate dalla volontà di aiutare i propri studenti a svilupparsi in un’ottica globale. Hanno a cuore il futuro dei ragazzi e si impegnano al massimo nella loro formazione. Lo scorso novembre la Prof.ssa Trotta, insieme al Preside di una scuola primaria locale, ha organizzato una conferenza aperta agli insegnanti di tutta la provincia di Asti, sul tema dei benefici derivanti dalle certificazioni di lingua, non solo Inglese ma anche Francese, Tedesca e Spagnola. La conferenza ha raccolto numerosissime adesioni da tutta la provincia. Gli studenti della Scuola Brofferio sono sempre ben preparati ed è un vero piacer poter collaborare con insegnanti così professionali”.
Nick Beer ha dichiarato che i riconoscimenti segnano un anno importante nella storia dell’insegnamento della Lingua Inglese: quest’anno infatti ricorre il centenario degli esami Cambridge English, sostenuti per la prima volta nel 1913 da 3 candidati. Oggi, questi stessi esami vengono sostenuti da più di quattro milioni di persone all’anno in 130 diversi paesi. E’ altresì significativo che questo sia l’ottantesimo anniversario dell’apertura del primo Centro d’Esame Cambridge English in Italia, inaugurato a San Remo nel 1933 – oggi gli esami vengono offerti da più di 160 centri e oltre 5,000 istituti di preparazione in tutta Italia.

Informazioni su Cambridge English Language Assessment
Cambridge English Language Assessment offre la più prestigiosa gamma al mondo di qualifiche di lingua Inglese. Nel 2013 si celebrano 100 anni di attività.
Più di 4 milioni di candidati all’anno sostengono gli esami Cambridge English in oltre 130 paesi.
Cambridge English Language Assessment è parte di Cambridge Assessment, un’organizzazione senza scopo di lucro della University of Cambridge, riconosciuta come il più grande ente di valutazione linguistica in tutto il mondo.
In Italia gli esami Cambridge English sono gestiti da 150 centri in tutto il territorio e supportati da un ufficio centrale con sede a Bologna che coordina e assicura un programma di qualità, offrendo supporto professionale, formazione e ricerca.

Per contattarci:
[email protected]
Website: www.CambridgeESOL.it
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100 years of Cambridge English exams

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Rosanna Valle: Abolire la provincia di Asti va contro la volontà popolare

“E’ avvilente vedere come le decisioni delle assemblee elettive, democraticamente elette e rappresentative della volontà popolare, non vengano tenute in considerazione. Per la Regione Piemonte la Provincia di Asti ha ragione di esistere, per il governo nazionale no”. Rosanna Valle, consigliere regionale astigiano di Progett’Azione, esprime “profondo disagio” nei confronti dei provvedimenti del governo che riordinano il sistema delle Province.

“La soppressione di Asti e il passaggio a un sistema elettorale di secondo grado – aggiunge Rosanna Valle – renderanno le Province enti sempre più distanti dai cittadini. È una riforma che, per quanto riguarda gli emolumenti degli amministratori, comporta risparmi di spesa molto esigui, ma priva i cittadini di un collegamento diretto con le istituzioni, gravemente lesivo dei principi di partecipazione democratica che stanno alla base della convivenza civile. Mi auguro – conclude Rosanna Valle – che i parlamentari piemontesi sappiano sostenere le ragioni di Asti e del Piemonte alla Camera e al Senato, correggendo una decisione che va contro la volontà popolare”.

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Il Comune di Cortanze aderisce al Progetto Comuni Italiani lanciato da Informagiovani-Italia.com

Il Comune di Cortanze ha aderito al Progetto Comuni Italiani di Informagiovani-Italia.com che ha come obiettivo la realizzazione di una sezione dedicata al Comune nell’area Viaggiare in Italia del sito. La sezione presenta la guida testuale con foto della città, e può essere arricchita da un video, informazioni e statistiche, notizie e altro. Il progetto completamente gratuito, dedicato a tutti i Comuni italiani, mira a pubblicizzare le attrazioni locali, permettendo di aumentare la visibilità dell’Ente su Internet con metodi efficaci e immediati, raggiungendo immediatamente un’ampia platea di turisti, soprattutto giovani e stranieri e superando le barriere linguistiche.

E così la guida descrive le meraviglie di questa città piemontese: il famoso castello, le chiese, il territorio, ma anche curiosità sulla città (intorno al castello di Cortanze si svolge anche la storia del romanzo “Album di famiglia”, di Anna Maltese), la storia della città nata sembra nel periodo romano, le festività e gli appuntamenti, tanti in questa zona rinomata per la gastronomia, e poi indicazioni su dove dormire, dove mangiare e come arrivare… il tutto per invogliare il lettore a visitare la zona!
Cortanze è uno dei 13 comuni dell’Unione Val Rilate, un’unione caratterizzata dalla presenza sul territorio di chiese romaniche, vigneti, castelli e ducati. La storia della città è molto antica: si hanno già testimonianze della sua esistenza in epoca romana e successivamente in quella medievale. L’attrazione principale di Cortanze è ovviamente il castello, e poi la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Apostoli Pietro e Giovanni, la Chiesa dell’Annunziata, la Chiesetta di San Rocco, antica e suggestiva, ma anche gli antichi crutin in terra battuta ossia cantine sotterranee, scavate nel tufo, dove sono conservati i migliori vini, che accompagnano i tanti piatti della famosa cucina di questi luoghi! Molte pietanze sono poi al centro della moltitudine di feste che si susseguono tutto l’anno: giugno con la festa dei 10000 Martiri, la festa di San Rocco che, oltre agli aspetti religiosi, è accompagnata da interessanti serate di enogastronomia con specialità cucinate su pietra lavica. E poi la rassegna “Grinzane Festival”, festival letterario e la rinomata Sagra della meliga, ossia del mais che si piantava in una piccola parte del campo per l’uso alimentare da parte della famiglia. La seconda domenica di Quaresima poi si festeggia il “Carvè Vej”, il Carnevale Vecchio e a Natale ricordiamo il mercato natalizio e il concerto di Natale della Val Rinate.
E ancora, intorno alla cittadina, uno splendido patrimonio culturale, enogastronomico e naturalistico del Monferrato. Nei suoi dintorni su può visitare l’Abbazia di Santa Maria di Vezzolano, il più famoso monumento romanico astigiano, Castelnuovo Don Bosco, paese nativo di San Giovanni Bosco e gli innumerevoli castelli della zona.

Ma sul sito Informagiovani-Italia.com non solo guide dedicate all’Italia, anche una sezione dedicata alle città estere, corredate da informazioni sulla loro storia, cultura, tradizione, curiosità, cucina e società… e articoli interessanti sul mondo del lavoro, sull’educazione, su come mettere su casa, sull’ambiente, sull’energia pulita, sull’arte e la cultura!

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La tradizione culinaria di Asti

In autunno ci sono dei luoghi in Italia che si vestono di colori incredibili e ritorna la voglia delle gite fuori porta. Le langhe regalano in questo periodo dell’anno una campagna scenografica, un’infinita ripetizione di vigne che si rincorrono tra le dolci colline piemontesi, in lizza per diventare Patrimonio dell’Umanità.
Navigando per la campagna nei dintorni di Asti ci si imbatte in case signorili, in castelli imponenti, nell’antichissima via Francigena che fu percorsa dai pellegrini, nelle torri medievali di vedetta. Alla tradizione culturale e architettonica si affianca quella culinaria, anch’essa ricca di colori e meraviglia. L’autunno è la stagione del re della tavola piemontese, del prodotto di eccellenza che fa tremare di invidia tutto il mondo: il tartufo bianco.
Asti si immerge in questo contesto autunnale con serena placidità, raccogliendo sia il richiamo degli occhi che quello della bocca. Basta entrare in un ristorante di Asti per assaporare i piatti tipici di questa regione, come gli agnolotti, la bagna cauda e il torrone, per degustare un buon vino rosso, di quelli che hanno resa nota la provincia come il Barolo, il Dolcetto e il Barbera. È sufficiente passeggiare per il centro di Asti per riscoprire uno dei più ricchi patrimoni edilizi dell’epoca medievale.

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Il dolcetto d’alba: un rosso piemontese molto apprezzato

Sapore asciutto, gradevolmente mandorlato, colore rosso rubino intenso, con spuma fragrante e dolciastra, vino conviviale per eccellenza, questo è il Dolcetto d’Alba. Quando si parla di questo vino rosso del Piemonte vengono in mente feste di campagna, atmosfera gioviale ed il buon cibo tipico della zona dell’Alto Montefeltro, luogo d’elezione dei vitigni “Aleatico, Moscato Nero e Brachetto”. Il Dolcetto d’Acqui viene prodotto in 23 comuni dell’Alto Monferrato, un’area viticola che si sviluppa prevalentemente intorno ai due centri maggiori di Acqui Terme e di Ovada, ed è ottenuto dal vitigno omonimo, che si presume originario di questa zona, anche se la sua storia è abbastanza complessa. I primi documenti relativi al vino DOC Dolcetto risalgono alla fine del ’700, quando nelle “Istituzioni” del Conte Nuvolone, vicedirettore della Società agraria di Torino, si parlava di un vino denominato “Dosset“, chiamato così perché il vitigno Dolcetto cresce bene sui “dossi”, o “duset” in piemontese. Il “Dolcetto” è ritenuto dolce dai profani, mentre si tratta di un vino assolutamente secco e con sapore leggermente amarognolo; in realtà è l’uva da cui deriva ad essere molto dolce, tanto da essere stata apprezzata in passato come ottima uva da tavola. Questo superbo vino piemontese è ricercatissimo al di là dell’Atlantico, dove gode di ottima fama, sia come vino da dessert sia come vino adatto per accompagnare succulenti piatti di cacciagione.

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La tradizione piemontese nei ristoranti di Asti

Cercate un ristorante ad Asti? Siete dei buongustai perché evidentemente sapete bene quali sorprese gustose riserva la cucina piemontese: funghi e tartufi bianchi che si trovano sul territorio astigiano vanno a impreziosire piatti che, entrando in un ristorante di Asti, potrete apprezzare personalmente. Salami a base di carne d’asino o aromatizzati con vino o con tartufo, il prosciutto crudo di Cocconato, l’ottima salsa chiamata “bagna cauda” (ottenuta con olio, acciughe e aglio) che condisce peperoni e verdure varie, pasta fresca fatta in casa come gli agnolotti del Plin (con carne di coniglio o di asino a seconda della zona), la robiola di Roccaverano, una leccornia fatta di latte caprino da gustare con il miele locale o con mostarda di mosto d’uva…questi sono solo alcuni dei piatti che richiamano alla tradizione piemontese e che potrete assaggiare se andrete in un ristorante di Asti. Senza trascurare il vino, prodotto più famoso di Asti: i vigneti coprono una buona parte delle colline astigiane. Durante il pasto quale migliore vino del Barbera d’Asti? E per concludere, cosa c’è di meglio di un Loazzolo passito o di un brachetto per accompagnare degnamente un dolce come il torrone artigianale, amaretti morbidi o le pesche ripiene? Questi tesori del palato potrete trovarli non solo nelle panetterie e pasticcerie locali ma anche in uno dei tanti ristoranti di Asti che incontrerete nel centro storico durante la vostra passeggiata: camminando per questa città fatta di arte e di angoli suggestivi arriverà l’ora del pranzo o della cena e in quel momento vi siederete a tavola presso un ristorante di Asti. Buon appetito!

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In trattoria ad Asti per il weekend

Con i weekend di Pasqua e del primo maggio ormai già archiviati, sono pochi i fine settimana lunghi in cui godersi un’escursione fuori porta, ma per quanti riuscissero a ritagliarsi qualche giorno da trascorrere all’aperto, la meta ideale potrebbe essere quest’anno il Monferrato, da vivere con un rilassante itinerario in una delle più affascinanti terre piemontesi, tra percorsi enogastronomici di qualità e a prezzi accessibili. Una passeggiata tra natura e castelli, e un pranzo in una trattoria ad Asti. Si potrebbe volere di più? Per gli amanti della vita all’aria aperta e dei sapori di una volta, sicuramente no. Per godere di piatti dagli ingredienti poveri, ma figli della tradizione popolare e caratterizzati dal gusto decisi di questa terra, non è necessario prenotare un ristorante, anzi: affidarsi a una trattoria a gestione familiare potrebbe essere il modo migliore di apprezzare una cucina genuina, che si fonda sulle pietanze preparate da nonne e madri, e sul vino fatto in casa dai mariti. Una bottiglia di Barbera di Asti, o un Grignolino o un Dolcetto d’Alba, sono il complemento ideale a un pasto dall’impronta Slow Food a cui tanti ristoranti e trattorie si ispirano nei loro menu. Da Torino, Genova o Milano, il Monferrato è a un tiro di schioppo. Raggiungerlo per una giornata all’insegna della buona tavola e della natura sarà un’esperienza gratificante.

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Centro Polispecialistico Nicese CPN: Una Struttura Medica Moderna per gli astigiani

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  • 15 Aprile 2011

Per Asti e provincia è disponibile un nuovo centro polispecialistico per visite mediche multidisciplinare con un occhi o attento alla prevenzione.

Il Centro Polispecialistico Nicese si trova nel cuore di Nizza Monferrato ed è una struttura modernissima. Il dr. Carlo Orione, oculista e chirurgo oftalmoplastico, spiega le pecularietà del nuovo Centro: “L’offerta di servizi al paziente si caratterizza per la diversificazione e la qualitá dell’attivitá clinico-diagnostica. Il CPN offre visite in quasi tutte le specialitá avvalendosi della collaborazione di medici specialisti, sia liberi professionisti sia ospedalieri, stimati in Italia e all’estero”.

Le branche specialistiche sono infatti l’ortopedia e la traumatologia, la cardiologia, l’urologia, la venereologia, l’oculistica, l’otorinolaringoiatria, la diabetologia, la scienza dell’alimentazione, senza dimenticare il delicato capitolo delle intolleranze alimentari, la medicina naturale, l’osteopatia, la chiropratica, la traumatologia.

“L’importanza della prevenzione è sempre in primo piano presso il nostro Centro – prosegue il dr. Orione – infatti abbiamo organizzato nel mese di aprile 2011 una Giornata di Prevenzione Sanitaria rivolta ai cittadini della provincia di Asti che, non essendo già in cura con un medico specialista, desiderassero effettuare una visita per escludere eventuali patologie. L’iniziativa ha destato molto interesse e, visto i risultati, prevediamo di ripeterla nel corso dell’anno 2011”.

Centro Polispecialistico Nicese
Via Gozzellini, 3
Nizza Monferrato
prenotazioni: 0141.721.427
http://cpn.orioneye.com

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