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7 Gennaio 2011

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Eliminare la carta è più facile

Una buona notizia sul fronte dell’IT : l’open source di qualità è prodotto anche in Italia.

Ad introdurlo è Jenia Software che ha realizzato la prima piattaforma di conservazione sostitutiva nel rispetto della vigente normativa.

sinekarta, questo il nome della soluzione di Jenia, è un software totalmente open source basato su un sistema di gestione dei documenti anch’esso open source, il famoso Alfresco.

Fino ad oggi i sistemi di gestione dei documenti hanno stentato a prendere piede: un po’ per i costi elevati, un po’ per la necessità di conservare comunque la carta, unico formato giuridicamente valido.

Già dal 2004 il CNIPA (Centro Nazionale per la Pubblicca Amministrazione, oggi DigitPA) ha definito una procedura, regolamentata dalla legge italiana, in grado di garantire nel tempo la validità legale di un documento informatico.

La conservazione sostitutiva equipara, sotto certe condizioni, i documenti cartacei con quelli elettronici e dovrebbe permettere alle aziende e all’amministrazione pubblica di risparmiare sui costi di stampa, di stoccaggio e di archiviazione. Il risparmio è particolarmente alto per la documentazione che deve essere, a norma di legge, conservata per più anni.

Conservare digitalmente significa sostituire i documenti cartacei, che per legge alcuni soggetti giuridici sono tenuti a conservare, con l’equivalente documento in formato digitale che viene “bloccato” nella forma, contenuto e tempo attraverso la firma digitale e la marca temporale. È infatti la tecnologia della firma digitale che permette di dare la paternità e rendere immodificabile un documento informatico, affiancata poi dalla marcatura temporale permette di datare in modo certo il documento digitale prodotto.

sinekarta integra questa tecnologia, definita dalla normativa italiana, con Alfresco : uno dei più potenti e dinamici sistemi open source di gestione documentale.

L’unione di queste due forze permette a qualsiasi azienda di dematerializzare il proprio archivio carteceo con dei costi, finalmente, sostenibili.

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CARTA ITALIANA DEL TURISMO PRESA A MODELLO DA REGIONE LAZIO

L’idea della carta italiana del turismo ideata e progettata da Viaggiare Spa, una delle più importanti società italiane nel campo dei servizi turistici, è stata sposata e presa a modello anche dalla Regione Lazio. E’ quanto dichiara Amedeo Santoro, responsabile della C.I.T.

La Carta del Turista voluta dalla Regione Lazio è una delle novità contenute nel piano turistico regionale triennale, che l’assessore Stefano Zappalà ha consegnato alla Giunta di Renata Polverini durante una delle ultime sedute della giunta regionale.

La Carta Italiana del Turismo (C.I.T.), nata come strumento finalizzato a facilitare l’accesso ai prodotti di eccellenza a marchio italiano, con spiccata predisposizione ai prodotti turistici ed alla promozione turistica, ha contribuito a sostenere la crescita del comparto turistico nel nostro Paese.

La Carta del Turista della Regione Lazio vuole rilanciare il prodotto regionale di qualità, ponendosi come obiettivo la massima valorizzazione del patrimonio di prodotti e servizi disponibili nel territorio regionale, puntando su una migliore promozione del ‘marchio Lazio’, con importanti ricadute in termini di immagine. Si è decisa una simile strategia per valorizzare al massimo i prodotti nostrani e trovare una via d’uscita dalla crisi.

“Perché non condividere i due progetti?” si chiede il Presidente di Viaggiare Spa Carlo Dell’Olmo.

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Mostra fotografica “SPAZIO PROTAGONISTA”

Sabato 15 gennaio 2011 alle ore 18.00 presso l’Ecomuseo “Le Terre del Brenta” si  inaugurerà “Spazio Priotagonista”, una rassegna fotografica che attraverso gli scatti di tre autori veneti propone un percorso innovativo all’interno dei luoghi urbani.
Marco Garbin, Andrea Chiggiato e Matteo Munarin attraverso le loro fotografie pongono l’accento su ambienti che fanno parte del vissuto comune portando alla luce geometrie nascoste che diventano allo stesso tempo custodi e protagoniste di un’esperienza collettiva.
La mostra, organizzata in collaborazione con Mirafotocontest, lo studio grafico DMZdesign, AgoraT (Venezia) e con il patrocinio della Regione Veneto, Apt e Comune di Mira resterà aperta al pubblico fino al 6 febbraio 2011 e costituirà un’importante occasione di riflessione.

Tre fotografi diversi, ma accomunati da uno stile immediato e privo di artefizi.
Andrea Chiggiato predilige l’aspetto architettonico fatto di rigide simmetrie prospettiche a cui si contrappongono i riflessi evanescenti proposti da Marco Garbin. Matteo Munarin rappresenta invece paesaggi in cui la rigidità delle forme si armonizza con l’ambiente circostante creando immagini dalla duplice lettura.

In “Spazio protagonista” il paesaggio si trasforma da elemento coreografico e di contorno a vero e proprio protagonista assumendo una doppia identità che da un lato si definisce nelle geometrie degli elementi urbani e dall’altro si annulla nei riflessi indefiniti costituiti da giochi di luci e ombre.
Equilibri instabili che costituiscono un omaggio alla vita nelle sue diverse forme.
Un evento teso a evidenziare le mille variabili del vissuto quotidiano.
Uno spazio tutto da scoprire.

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Fabrizio Palenzona, Presidente di Aeroporti di Roma, inaugura la statua della Madonna di Loreto a Fiumicino

Per il presidente di Aeroporti di Roma, Fabrizio Palenzona, “è un grande privilegio aver realizzato ciò che tutti avevano sempre pensato di fare: mettere cioè anche fisicamente il nostro aeroporto sotto la protezione della Madonna di Loreto”.

Fiumicino, 10 dicembre – Con una suggestiva cerimonia religiosa officiata dal Cardinale Angelo Comastri, Vicario generale del Papa per la Città del Vaticano, presente il presidente di ADR Aeroporti di Roma, Fabrizio Palenzona con i vertici della società, è stata scoperta all’aeroporto di Fiumicino la statua bronzea della Madonna di Loreto, patrona dell’aviazione.”Mancava a Fiumicino l’immagine della ‘protettrice’ degli aeroporti e del traffico aereo in generale”. Così il Presidente di Aeroporti di Roma, Fabrizio Palenzona, a margine della solenne cerimonia religiosa per lo scoprimento di una statua della Madonna di Loreto, Patrona dell’aviazione.

“Abbiamo collocato la statua in una piazza che – ha aggiunto Palenzona (nella foto al centro tra il Vescovo di Porto Santa Rufina, Mons. Gino Reali e il Vicario generale del Papa, Cardinale Angelo Comastri) – ricorda i caduti nello scalo di Linate nel grave incidente avvenuto nel 2001: abbiamo, cioé, messo insieme il ricordo di chi non è più con noi, con il futuro della protezione della nostra Madonna”.

“E’ stata una decisione partita da lontano – ha detto ancora il presidente di ADR Fabrizio Palenzona – perche’ mancava questa presenza al ‘Leonardo Da Vinci’, che è una porta della cristianità. E’ per questo che ci siamo attivati tutti, a partire da ADR e dagli altri componenti della ‘famiglia’ aeroportuale, per un evento che, grazie alle autorita’ ecclesiastiche intervenute oggi, si è svolto in maniera assai signicativa e sentita”.

(Fonte: ADR News)

Ufficio Stampa ADR S.p.A.
+39 066595.4169 – 4489 – 6046
[email protected]

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IL TOUR DE SKI È … LA FINAL CLIMB PAROLA DI JÜRG CAPOL

-Giornata di vigilia delle due tappe finali del Tour de Ski in Val di Fiemme

-Il Direttore FIS della Coppa del Mondo elogia l’evento fiemmese

-Migliaia di spettatori attesi a bordo pista

-Capol parteciperà alla Rampa con i Campioni di domenica

L’immagine più rappresentativa del Tour de Ski è senza dubbio la salita dell’Alpe Cermis in Val di Fiemme, che mette a durissima prova anche i migliori atleti del circuito. La “Final Climb” fiemmese, conclusione del Tour de Ski fin dalla sua nascita, è il fiore all’occhiello della manifestazione, non solo perché decreta i vincitori assoluti, ma anche perché vanta un formidabile successo di pubblico, sia televisivo che da bordo pista.

Nella giornata di vigilia delle due tappe finali del  5° Tour de Ski (domani scattano la 20 e la 10 km mass start in tecnica classica, domenica l’attesissima Final Climb) si respira un’aria positiva allo stadio del fondo di Lago di Tesero e per il collaudato comitato Nordic Ski Fiemme si avvicina l’ora delle conferme. Un primo commento più che favorevole per il team organizzatore è arrivato stamattina attraverso le parole di Jürg Capol, direttore FIS della Coppa del Mondo e ideatore insieme a Vegard Ulvang del Tour de Ski. Il “padre” del challenge targato FIS non ha nascosto il proprio entusiasmo nei confronti della tappa fiemmese del Tour. “La Val di Fiemme ricopre un ruolo particolare nel circuito, è l’unica tappa fissa in tutte le edizioni del Tour. Altro elemento fondamentale che Fiemme può vantare è l’Alpe del Cermis, e senza dubbio la Final Climb è la gara più vista in tv. Inoltre è un evento che riesce a raccogliere un gran numero di spettatori a bordo pista, si sentono veramente la vicinanza ed il calore del pubblico. Nell’appuntamento fiemmese lo sci di fondo si rivela in tutta la sua spettacolarità, nel suo essere sport “estremo”, il Cermis è senza dubbio un brand del Tour, un marchio di fabbrica, e sono soddisfatto della collaborazione consolidata in questi cinque anni con la squadra di Fiemme”.

Jürg Capol è una delle voci autorevoli nell’ambito dello sci nordico, ed è stato proprio per offrire nuovi stimoli a questo sport che, cinque anni fa, mentre si stava rilassando in sauna con Vegard Ulvang, ebbe l’idea di realizzare un challenge che fosse paragonabile ai Tour ciclistici, come il Giro d’Italia o il Tour de France. “Nei miei progetti volevo creare qualcosa di originale, che potesse costituire un appuntamento annuale. Soprattutto puntavo ad una conclusione del Tour che fosse di forte impatto, per accrescere ancora di più l’effetto sorpresa su chi sarebbe stato il vincitore finale. Dopo aver visto la prima volta gli atleti che affrontavano la “scalata” del Cermis, era chiaro che sarebbe stato questo il punto di forza del Tour”.

Lo scopo di accrescere il prestigio dello sci nordico è stato raggiunto, e anche Capol ha confermato di aver contribuito a “cambiare un po’ l’immagine dello sci di fondo”. Un traguardo importante, che anche al direttore di “Coppa” premeva sottolineare, sforzandosi di trovare le parole in italiano perché, come dice lui stesso, “quando sono in Italia non voglio parlare inglese”.

L’attenzione da parte del pubblico per lo sci nordico è in costante aumento anche in Italia, grazie anche al Tour de Ski ed alle atlete azzurre che stanno brillando in questa stagione, come Arianna Follis e Marianna Longa. “Ovviamente gli ascolti tv cambiano molto a seconda del Paese”, ha spiegato Capol, “ad esempio in Norvegia lo sci nordico è da tempo il più seguito e praticato tra gli sport invernali. Ci sono inoltre Paesi dove sono gli atleti di punta a costituire un forte incentivo a seguire le gare, come lo svizzero Dario Cologna e la polacca Justyna Kowalczyk, anche quest’anno in testa al Tour”. Parlando di “immagine”, il riferimento è soprattutto alla suggestiva “Final Climb”, in grado di mettere in luce tutto l’agonismo e la fisicità estrema dello sci di fondo. Un successo certo insomma, che potrebbe costituire anche uno spunto per i percorsi delle gare del Campionato del Mondo 2013, in programma nella Valle trentina, anche se l’evento iridato deve seguire standard che siano praticabili non solo in Italia, per consentire la maggior uniformità possibile tra le diverse nazioni.

La frizzante personalità di Jürg Capol non resta certo a corto di iniziative da proporre, e sono in cantiere alcune novità per il Tour de Ski della prossima stagione. “Vorrei portare il Tour anche in paesi nuovi, come ad esempio in Polonia”, ha infatti rivelato, “in questo Paese si registrano tasso di ascolti elevatissimi nelle dirette televisive.”

Il grande successo del challenge e della sua “Final Climb” è possibile grazie alla squadra infaticabile che si adopera dietro le quinte del Tour de Ski. Il comitato Nordic Ski Fiemme, presieduto da Pietro De Godenz, in tutti questi anni ha sempre potuto contare sulla collaborazione volontaria della gente del posto. “Il supporto del gruppo di Fiemme è stato imprescindibile per la realizzazione dell’evento”, ha confermato Capol “le idee non sono nulla senza lo spirito e l’entusiasmo di un gruppo che sia pronto a lanciarsi nell’impresa. Oltre al comitato, ho trovato il supporto dei volontari e della Provincia di Trento, davvero una bella cooperazione anche dal punto di vista umano”.

Domenica alle 10.00 Jürg Capol non mancherà al via della “Rampa con i Campioni”, novità assoluta di quest’anno, ansioso di misurarsi con l’ormai celeberrimo capitolo finale del Tour de Ski. “Voglio mettermi alla prova sugli sci, ma non solo”, ha fatto sapere Capol, “perché voglio collaudare anche il Tour del Gusto, che gastronomicamente parlando è altrettanto invitante. In fondo, il tempo massimo è di due ore…”

Info: www.fiemme2013.com

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Italia Affitti: a disposizione anni di esperienza a chi vuole aprire un franchising affitti.

Dare il via ad un’attività porta rischi ed investimenti iniziali che possono spaventare il giovane imprenditore. Il franchising oggi rappresenta un’ottima soluzione per ridurre rischi e costi. Questo è vero, soprattutto nel settore immobiliare. Italia Affitti è da molti anni esponente importante nel settore degli affitti, mettendo a disposizione di chi desidera  aprire un franchising affitti tutto l’esperienza accumulata in moltissimi anni. Infatti per aprire un franchising affitti è necessario avere una passione per il settore immobiliare. Il Gruppo Italia Affitti si occuperà personalmente di curare la formazione del giovane imprenditore che vuole aprire franchising affitti e lo aiuterà a preparare l’esame alla Camera di Commercio necessario per svolgere la professione. Italia Affitti fornirà inoltre l’assistenza per tutta la durata del contratto, e si curerà anche di allestire la nuova filiale, fornendo l’arredamento e tutto il materiale necessario per la pubblicità, gadgets e cancelleria vari. Infine per aprire franchising affitti è necessario compilare il modulo presente sul sito ufficiale italiaaffitti.it e subito un agente esperto di Italia Affitti fisserà un primo colloquio conoscitivo. Il nuovo agente Italia Affitti sarà così in grado nel giro di pochissimo tempo di rispondere alle esigenze dei clienti.

Area Web Marketing
[email protected]

Italia Affitti s.a.s
Corso Umberto I, n.18
65100 Pescara PE
Tel: 0854219081
www.italiaaffitti.it

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Spiaggia, discoteche, parchi, spettacoli… Rimini!

Conosciuta in tutto il mondo per la vincente formula dell’Organizzazione Turistica, Rimini vanta anche il primato di attrattive indipendenti dalla vita balneare fine a se stessa.
Prima fonte alternativa sono sicuramente i Parchi Tematici:
– Fiabilandia, parco per i più piccoli, il più antico della Riviera Romagnola.
Il Parco Fiabilandia è convenzionato con Hotel Rivazzurra a Rimini, frazione di Rimini nella quale il parco stesso ha sede,
– Oltremare ed Aquafan, una vera e propria “isola” del divertimento a tutto tondo,
Italia in Miniatura, il parco Tematico più famoso d’Europa,
Si passa dalla spiaggia al Parco per arrivare al clou della vita romagnola: la NighLife, nessuna zona europea ha una concentrazione cosi ampia e varia di locali notturni, discoteche, discopub e beach disco come il territorio riminese, infatti è consueto trovare offerte Hotel Rivazzurra che comprendono pernottamenti e ingressi nelle più belle discoteche d’Italia e per citarne alcune: Cocoricò, Pascià, Baia Imperiale, Villa delle Rose e tutti i beach disco del Marano a Riccione.
Per chi vuol godere di vacanze all’isegna della natura la collina di Rimini, tra oliveti e vigneti, splendidamente affacciata sul mare, si presta ad essere visitata da coloro i quali siano alla ricerca di natura e tradizione locale. Paesi arroccati su colline danno vita a sagre e mercatini, i prodotti gastronomici tipici della Romagna sono acquistabili direttamente dai produttori.
Rimini offre anche vacanze all’insegna del Benessere grazie al suo centro termnale Rimini Terme che è il più grande della regione Emila Romagna, un centro talassemico sito a sud di Rimini, che poropone anche agli ospiti una moderna zona benessere attrezzata di tutto punto.
Rimini non è Leader del Turismo a “caso”, 20 km di spiaggia finissima, 3 4 areoporti nel raggio di 90km, 2 grandi centri termali, un quartiere fieristico tra i più grandi ed attrezzati dell’intero territorio nazionale, 4 palazzetti dello sport, 5 teatri, 2 arene spettacoli all’aperto, un palazzetto perr sport e spettacoli polivalente (105 Stadium) 1800 hotel, 250 stabilimenti balneari… solo per citare alcuni numeri che rendono alla città il primato di Regina incontrastata del Turismo.

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PITTI BIMBO E FILATI a Firenze: le offerte del Best Western Hotel Rivoli

Pitti Immagine Bimbo (20/22 gennaio) e Pitti Immagine Filati (26/28 gennaio) 2011 sono le manifestazioni che gli operatori di moda aspettano con più interesse, poiché non solo promuovono l’identità e la qualità della moda italiana, ma costituiscono anche momenti di comunicazione, di cultura e di ricerca riferita al sistema moda come espressione estetica e del gusto italiano.

In occasione del Pitti Immagine 2011 il Best Western Hotel Rivoli propone offerte speciali di soggiorno a Firenze, per dormire a soli 150 metri dalla sede di Pitti Bimbo e Pitti Filati e risparmiare fino al 15% sulle spese di soggiorno.

Speciale 2 Notti:

– euro 280 per camera Doppia Uso Singola

– euro 310 per camera Doppia

Speciale 3 Notti:

– euro 390 per camera Doppia Uso Singola

– euro 435 per camera Doppia

Le offerte del Best Western Hotel Rivoli per Pitti Immagine includono: pernottamento camera classic, welcome drink, colazione american buffet, cartina della città, Iva 10% e servizi.

Lo staff dell’Hotel sarà a disposizione dei clienti per organizzare il loro tempo libero con escursioni nel centro di Firenze e nei locali più prestigiosi e rinomati per eventuali drink o cene.

Fonte: Best Western Hotel Rivoli

Il Best Western Hotel Rivoli, albergo a 4 stelle superiore, è nato dalla ristrutturazione di un convento francescano del XIV secolo, dove gli ospiti rivivono l’atmosfera suggestiva e unica di un’antica dimora storica della città di Firenze. Situato a pochi passi da Santa Maria Novella e dai più importanti monumenti e musei della città, il Best Western Hotel Rivoli è un’oasi di tranquillità nel cuore di Firenze: con il suo patio interno, il suo giardino alberato, il raffinato ristorante e gli eleganti salotti offre ai suoi ospiti un soggiorno di puro relax.

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Claudio Sottocornola presenta: Una notte in Italia!

A 150 anni dall’Unità d’Italia il ‘filosofo del pop’ propone tre nuove lezioni-concerto dedicate all’identità culturale nazionale, con il coinvolgimento degli studenti: inaugurazione al Liceo Mascheroni martedì 11 gennaio

Terza Università
&
Liceo Mascheroni
sono lieti di presentare:

Claudio Sottocornola
in
Una notte in Italia

Primo appuntamento della trilogia dedicata all’identità italiana

Martedì 11 gennaio 2011
ore 15.00 – 17.15
Auditorium Liceo Mascheroni
Via Alberico da Rosciate 21/A
Bergamo

Martedì 11 gennaio 2011 alle ore 15.00 nell’Auditorium del Liceo Mascheroni (Via Alberico da Rosciate) Claudio Sottocornola presenta il primo incontro delle nuove lezioni-concerto dedicate al tema dell’identità nazionale: Una notte in Italia è il nuovo ciclo nato con l’obiettivo di celebrare – in modo nuovo e originale – i 150 anni dell’Unità d’Italia, evitando ogni deriva retorica. Il prof. Sottocornola, ordinario di Filosofia e Storia a Bergamo, proporrà un approfondimento a partire dalle origini di una parte rilevante della nostra identità linguistica, culturale e sociale di oggi, utilizzando – come spesso accade nei suoi studi performativi sul pop – i migliori episodi della canzone popolare italiana degli ultimi cinquant’anni, che ha – come la vituperata televisione – unificato (omologato?) il modo di parlare e di pensare.

Nelle sue nuove lezioni-concerto il ‘filosofo del pop’ – così la stampa ha ribattezzato il poliedrico uomo di cultura lombardo – interpreterà alcuni dei brani più memorabili degli anni ’60 (martedì 11 gennaio) passando per il miglior repertorio dei cantautori (8 febbraio) sino ad arrivare, con l’ultimo incontro (8 marzo), in corrispondenza della Giornata della Donna, al tema L’evoluzione dell’immagine femminile. Supporter e ospiti d’eccezione gli studenti del Liceo Mascheroni, coinvolti anche in qualità di performer.

Ancora una volta l’osservazione di Sottocornola utilizza la chiave di lettura del ‘pop’, nel caso specifico la canzone italiana, per studiare e divulgare tematiche cruciali per la nostra storia. L’identità italiana si caratterizza per una priorità della dimensione culturale, rispetto agli ambiti sociale e politico. Il problema della lingua, da Dante a Manzoni, ha coinvolto in modo diverso intellettuali e popolo, innescando una ricerca che ha subito una forte accelerazione nella seconda metà del XX secolo. Dagli anni ’50 in poi il mondo della canzone popolare, per esempio, insieme alla programmazione televisiva, ha unificato e in parte omologato non solo la lingua, ma anche l’immaginario collettivo, influendo profondamente sui mutamenti sociali e del costume, dalla rivoluzione giovanile all’identità delle donne. Attraverso immagini di repertorio, ascolto ed esecuzione di brani-live, analisi di testi e contestualizzazione storica, Sottocornola intende ripercorrere questo splendido itinerario, affrontando insieme agli studenti il repertorio della canzone d’autore italiana, dai migliori episodi degli anni ’60 e ’70 alla musica contemporanea.

Imperdibile appuntamento per i primi martedì di gennaio, febbraio e marzo: 11 gennaio, 8 febbraio e 8 marzo all’Auditorium del Liceo Mascheroni di Bergamo.

Info:
http://www.cld-claudeproductions.com

http://www.claudiosottocornola-claude.com

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Moto custom: innovazioni e occasioni al MotorBike Expo di Verona

Per gli appassionati della due ruote rappresenta il momento clou dell’anno, per gli operatori del settore è un grande vetrina che può aprire a nuovi mercati nazionali e internazionali e per le associazioni che di moto si occupano è il primo evento importante dell’anno. E il Motor Bike Expo che per la sua terza edizione torna ad animare VeronaFiere con moto esibizioni convegni e mostre mercato.
La fiera, che si terrà dal 21 al 23 gennaio, è ormai giunta alla sua terza edizione e torna come primo evento di settore dell’anno, dopo il grande successo della scorsa edizione che ha attratto tra i padiglioni della Fiera di Verona più 100.000 visitatori e oltre 600 espositori. Celebri le case produttrici che hanno già confermato la presenza, sia internazionali che italiane, garanzia di qualità e innovazione.

Un’occasione imperdibile per trovare offerte e prezzi vantaggiosi anche per chi già possiede una moto e vuole personalizzarla con accessori moto di vario genere, come caschi o borse sella, numerosi sono infatti anche gli stand di espositori di questo genere che portano i loro vari prodotti all’attenzione del pubblico.

Un settore particolare di questo genere di prodotti è dedicato alla sicurezza con caschi moto, scooter delle più fantasiose fogge che oltre all’inconfutabile utilità per la sicurezza e l’incolumità del passeggero sono divenuti dei veri e propri oggetti di design e da collezionare. Quindi largo alla fantasia al colore per caschi integrali ormai obbligatori ma soprattutto alla personalizzazione che nel mondo delle bike rappresenta uno dei segni particolari per ogni tipo di appassionato.

Oltre ai caschi numerosi sono gli altri prodotti che vengono proposti per rendere la moto oltre che un mezzo di trasporto per appassionati anche un mezzo utile per la vita cittadina di tutti i giorni. Borse, valigie per moto e altri contenitori appositamente elaborati per ogni modello di due ruote adatti a contenere documenti, pc e molto altro per rendere questo mezzo funzionale e pratico come un’automobile. Molte le innovazioni e le sperimentazioni che dalla fiera arrivano anche in questo settore che, come tutti quelli del trasporto, subisce continue evoluzioni degli standard e delle applicazioni.

Numerose ed interessanti saranno anche le iniziative che si terranno durante la manifestazione in particolare quelle riguardanti le innovazioni di settore che puntano in particolar modo alla tecnologia “verde” soprattutto nei mezzi che vengono elaborati per le competizioni sia su circuito che su strada. Imperdibili per i visitatori sono poi le innumerevoli esibizioni e test drive a cui si potrà assistere grazie agli spazi esterni a queste attività rivolti.

Il biglietto di ingresso, acquistabile all’entrata o attraverso i classici circuiti di prevendita, costa 16 euro e da accesso a tutte le aree espositive e ai vari convegni che durante il MotorBike Expo si terranno. Oltre alla visita chi arriva direttamente in moto potrà, dopo aver chiesto opportune informazioni alla segreteria organizzativa, partecipare al contest del prestigioso concorso internazionale World Championship of Custom Bike Building la cui premiazione finale avverrà durante l’ultimo giorno dell’evento.

In definitiva una fiera da non perdere che grazie ai 72.000 mq coperti, i 7 padiglioni fieristici e gli oltre 34.000 mq di spazi esterni non mancherà di sorprendere piacevolmente i visitatori e gli espositori.

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

Web tv

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Montecassino durante la seconda guerra mondiale

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  • 7 Gennaio 2011

Uno dei luoghi più significativi della seconda guerra mondiale è Cassino, che tra il gennaio e il maggio del 1944 fu teatro di varie battaglie.

Cassino è uno dei luoghi simbolo della seconda guerra mondiale, e non a caso ogni anno è frequentata da molti studenti e scolaresche, che tra una visita al museo guerra della città e una all’Abbazia di Montecassino possono approfondire uno dei momenti topici della Seconda Guerra Mondiale.

Le battaglie che interessarono la città di Cassino e l’Abbazia di Montecassino furono quattro e si svolsero tra il gennaio e il maggio del 1944. L’intenzione delle forze alleate era quella di fare breccia nella linea Gustav – la linea di fortificazione che all’epoca divideva in due l’Italia, con gli alleati al sud e i tedeschi al nord, e che passava proprio per la città di Cassino – per riuscire ad assediare Roma e congiungersi con gli alleati che, dopo l’operazione Shingle, erano rimasti nei pressi di Anzio.

I tedeschi erano arrivati a Cassino il 14 ottobre dell’anno precedente, sotto la guida del colonnello austriaco Schlegel, al comando della divisione Panzer Göring. Il colonnello avvertì Gregorio Diamare, l’abate di Montecassino, che di lì a poco la zona sarebbe stata al centro della resistenza tedesca, e grazie a questo avvertimento si riuscirono almeno a mettere in salvo molti dei tesori custoditi nell’abbazia, trasportandoli in Vaticano con ben 120 autocarri (8 dicembre). Anche le persone che vivevano nei pressi dell’Abbazia furono sfollate, e i tedeschi fortificarono la città di Cassino con trincee, campi minati e quant’altro. Visitando il museo Cassino è possibile approfondire questo capitolo della storia della seconda guerra mondiale.

Come detto, Cassino era un perno della difesa tedesca e un punto strategico per raggiungere Roma, e per riuscire a sfondare la linea Gustav gli alleati attaccarono la città ripetutamente. Le prime due battaglie, che ebbero luogo rispettivamente tra il 12 gennaio e il 12 febbraio del 1944 e a partire dal 15 febbraio dello stesso anno, furono deludenti per le forze alleate, e portarono alla distruzione della città e dell’abbazia. Dopo il tentativo da parte delle forze alleate di conquistare l’abbazia, infatti, la prima battaglia di Montecassino si concluse con la vittoria dei tedeschi, mentre la seconda viene ricordata per il bombardamento di Montecassino, che entrò a far parte delle mire degli alleati in quanto si credeva che il monastero fosse occupato dalle truppe tedesche. A causa di questa falsa supposizione, Montecassino venne bombardata per l’intera mattinata del 15 febbraio, fino ad essere ridotta ad un ammasso di macerie. Il bombardamento causò anche numerosi morti e feriti tra i civili che avevano cercato rifugio proprio nel monastero, oltre che tra i soldati, ma la zona continuava ad essere in mano ai tedeschi. Durante la terza battaglia, che iniziò il 15 marzo del 1944, l’intera città di Cassino venne rasa al suolo dai bombardamenti, causando molte vittime tra i civili ma anche tra i soldati inglesi e neozelandesi, e nell’arco della stessa giornata gli alleati sferrarono un attacco venendo però subito bloccati dai tedeschi. Gli assalti continuarono fino al 22 marzo: anche se nemmeno la terza battaglia aveva portato ad una vittoria degli alleati, le perdite tra le forze tedesche erano state considerevoli, e le truppe alleate cominciarono a prepararsi per la quarta battaglia, che ebbe luogo tra l’11 e il 19 maggio dello stesso anno.

Nel museo seconda guerra mondiale di Cassino si possono trovare molte testimonianza relative a questa fase, conclusasi con la vittoria da parte degli alleati, che in questa occasione riuscirono ad impadronirsi della zona, ponendo così fine ad un capitolo particolarmente cruento della seconda guerra mondiale.

Articolo a cura di Francesca Tessarollo
Prima Posizione Srl – traduzione testi web

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I CARABINIERI “AMMANETTANO” CRISTIAN ZORZI. A PADOLA È SHOW DI PILLER COTTRER E KOSTNER

– Bella e combattuta la 30 km in classico nel Comelico, con Antonella Confortola super

– Nel finale Piller Cottrer e Kostner scappano via e lasciano Zorzi al terzo posto

– La Confortola rompe un bastoncino, recupera e supera le due sorelle Demartin Pinter

– In 400 al via della 2.a “Rossignol Race – Comelgo Loppet – Memorial Riccardo De Martin”

Un salomonico “ex aequo” ha messo tutti d’accordo alla seconda edizione della “Rossignol Race – Comelgo Loppet – Memorial Riccardo De Martin” a Padola (BL), una 30 km in tecnica classica. Dunque l’atteso Pietro Piller Cottrer , in cerca di sensazioni in vista del Campionato del Mondo del prossimo febbraio, ha condiviso la corona d’alloro con il vincitore dello scorso anno Florian Kostner. I due carabinieri nel finale hanno fatto forcing staccando Cristian Zorzi e Bruno Debertolis.

Tra le donne, dopo un piccolo “incidente” in partenza con la perdita di un bastoncino, Antonella Confortola ha recuperato il gap sulle sorelle De Martin Pinter andando a vincere con un significativo vantaggio sulle due atlete di casa.

Tanti gli appassionati al via, oltre 400 gli iscritti, in 390 però hanno calzato gli sci in una fredda giornata, col cielo sereno di ieri che ha lasciato spazio alle nubi, senza nascondere le splendide cime dolomitiche del Gruppo Pòpera con Cima11, Cima Bagni, Croda Rossa e Passo della Sentinella ad ammiccare al passaggio dei concorrenti.

Affascinante la partenza mass start, con i 400 in lotta dai primi metri per conquistarsi un posto in testa al gruppo, ma fin da subito finanzieri, carabinieri e alpini hanno messo in chiaro le proprie intenzioni.

È stato il giovane Matteo Ceol (GdF) ad accendere la miccia trascinandosi appresso Cristian Zorzi, Florian Kostner, Bruno Debertolis, Pietro Piller Cottrer e Simone Paredi.

Molto lungo il serpentone che si è incanalato nella Val Grande, un bel colpo d’occhio, mentre tra le donne era subito giallo. Un concorrente “pestava” un bastoncino ad Antonella Confortola e la forestale era costretta a fermarsi, ritornare sui suoi passi riprendendo in coda al gruppo. Così Veronica De Martin Pinter, la dominatrice del 2010, non si faceva certo pregare e balzava al comando tallonata dalla sorella Marlene, in gara anche per ricordare il fratello Riccardo, scomparso tragicamente lo scorso anno ed al quale è stata intitolata la manifestazione.

Il gruppo dei migliori ha monopolizzato la giornata, era soprattutto il sappadino Pietro Piller Cottrer a tenere alto il ritmo, tuttavia a metà del primo giro l’alpino Simone Paredi ha cercato di scombinare i piani dei due carabinieri, ma Piller Cottrer non si è fatto certo intimorire ed alla fine del primo giro, giusto 15 chilometri, era lui a menare le danze con Paredi, e con Kostner e Bruno Debertolis sulle code degli sci, mentre Zorzi temporeggiava un attimo. A metà del secondo giro Piller Cottrer e Florian Kostner davano uno scossone al gruppetto, allungavano ed era l’azione decisiva, perché dietro Zorzi e Bruno Debertolis non riuscivano a tenere la scia. Un’azione di forza e determinante per la storia della gara, anche perché Paredi perdeva il … trenino, arrivando in netto ritardo dentro lo stadio di Padola.

Nel frattempo, già alla fine del primo giro Antonella Confortola arrivava alle spalle di Veronica De Martin Pinter e proprio al passaggio nello stadio si metteva davanti a dettare il ritmo, poi allungava e nel corso del secondo giro il suo passo era nettamente superiore.

Tanta l’attesa dentro lo stadio del fondo di Padola per gli arrivi. Piller Cottrer e Kostner con il loro ritmo indiavolato facevano il vuoto alle loro spalle e piombavano appaiati nei due binari ghiacciati.

“KillerPiller” cercava di scrollarsi di dosso il “commilitone”, ma ogni tentativo era vano ed i due carabinieri tagliavano appaiati il traguardo, entrambi in spaccata. Gran lavoro dei giudici, ma anche il fotofinish dava il “salomonico” pareggio. Cristian Zorzi cercava a sua volta l’allungo su Debertolis e chiudeva dopo 48”, poi il cronometro si fermava 4/10 più tardi col primierotto.

Per Paredi il quinto posto con un ritardo marcato, 2’19.9 e poi tutti gli altri, con Ivan Debertolis, Giacomelli, Kargruber, Ceol e Braus a contendersi i primi dieci posti.

Tra le donne Antonella Confortola aumentava il ritmo e si presentava sola soletta sul traguardo, con Veronica De Martin Pinter a 2’15, in ogni caso soddisfatta. E ancora più soddisfatta la giovanissima Marlene De Martin Pinter, abituata alle distanze più brevi, terza a 4’51. Intramontabile la russa Bitchougova, quarta davanti alla Pocchiesa.

Simpatico siparietto alla premiazione con la “Befana” che ha portato due regali speciali, per Piller Cottrer un invito a “ricomparire” sul podio di Holmenkollen (dopo la sua sensazionale vittoria del ‘97) in occasione dei prossimi Mondiali e per “Zorro” Zorzi un bel biglietto aereo pure per Oslo.

Il bilancio della “Rossignol Race – Comelgo Loppet – Memorial Riccardo De Martin” chiude con un netto segno positivo, segno che gli organizzatori della Comelico Nordic Ski di Padola sono sulla strada giusta.

Info: www.comeliconordicski.com

Classifiche:

1) KOSTNER Florian (CS Carabinieri) 1.11.17; 1) PILLER COTTRER Pietro (CS Carabinieri) 1.11.17; 3) ZORZI Cristian (GS Fiamme Gialle) 1.12.05; 4) DEBERTOLIS Bruno (GS Fiamme Gialle) 1.12.06; 5) PAREDI Simone (CS Esercito) 1.13.37; 6) DEBERTOLIS Ivan (Hartmann) 1.13.50; 7) GIACOMELLI Moreno (Pol. Molina) 1.14.59; 8) KARGRUBER Reinhard (Hartmann) 1.15.01; 9) CEOL Matteo (GS Fiamme Gialle) 1.15.17; 10) BRAUS Giuliano (US Cornacci) 1.15.45

1) CONFORTOLA Antonella (CS Forestale) 1.23.46; 2) DE MARTIN PINTER Veronica (Hartmann) 1.26.01; 3) DE MARTIN PINTER Marlene (US Val Padola) 1.28.37; 4) BITCHUGOVA Eugenjia (Hartmann) 1.29.32; 5) POCCHIESA VECCHIUTO Yasmin (US Val Padola) 1.35.01; 6) BUZZETTO Tamara (US Val Padola) 1.35.07; 7) REJZKOVA Helena (Eintracht) 1.35.16; 8) TARTER Roberta (US Stella Alpina) 1.35.40; 9) BEE Gloria (Pol. Sovramonte) 1.36.24; 10) DRUIDI Viviano (GS Val Greris) 1.36.30

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Casa in legno: consigli per la costruzione!

Bioedilizia, sostenibilità, energia pulita sono concetti che pervadono la comunicazione e il mondo dell’informazione in maniera pressoché totale negli ultimi anni e sempre più negli ultimi mesi.
Molte volte però questi concetti vengono collegati in maniera del tutto erronea con uno stile di vita spartana che poco ha a che fare con quella che conduciamo attualmente e che ci richiama alla mente una vita di privazioni, senza gli agi e i comfort della vita moderna. Ma come già detto, è questa una concezione completamente sbagliata visti i numerosi passi avanti fatti dalla tecnologia in tutti i settori, salti che inevitabilmente hanno coinvolto anche il settore dell’edilizia e immobiliare. Una delle soluzioni che sta vedendo un forte incremento sul mercato è sicuramente quella delle abitazioni prefabbricate in legno, soluzione che possiamo constatare con mano guardandoci intorno visto che tale soluzione viene scelta sempre più anche al di fuori di zone montane, che tradizionalmente le utilizzano. Infatti attualmente le case in legno rappresentano dei propri edifici di lusso costruiti in pannelli multistrato che nulla hanno da invidiare ad edifici di muratura, con il pregio di costare meno in termini di tempo e di investimento.

Ma quali sono i passi necessari per poter costruire la nostra casa di legno? Per prima cosa dobbiamo recarci presso il Comune dove vogliamo costruire la nostra casa che deve rilasciare un permesso a costruite tale e quale a quello per una casa di calcestruzzo e mattoni. Come per queste ultime anche per la casa in legno è necessario produrre una specifica documentazione affinché il comune rilasci il certificato alla costruzione ossia la relazione geologica riguardante i parametri fisici e chimici del terreno, la relazione geotecnica in seguito alla quale si potrà procedere al collaudo e al deposito del progetto presso il genio civile di pertinenza. Nel caso volessimo costruire in terreno agricolo dobbiamo sapere che ci sono dei specifici parametri nazionale da rispettare ossia per realizzare un edificio civile abitazione la proporzione deve essere pari a 0,03m3 su m2. Nel caso invece nella superfici agricola volessimo erigere un edificio esclusivamente ad uso di magazzino dobbiamo ricordare che quest’ultimo non può superare l’1 decimo della superficie totale.

Tutti questi procedimenti burocratici sono necessari anche nel caso di ampliamenti di superfici già abitate in quanto anche le tettoie in legno, le verande e stanze aggiunte hanno bisogno di permessi a costruire in quanto risultano a tutti gli effetti abitazioni (tra l’altro molto più efficienti ed eco-compatibili di quelle tradizionali). Non vi è necessità di comunicazione al Comune di residenza in caso di applicazione di profili in legno o altri componenti che non vadano ad influire sulla portata o sulla struttura complessiva dell’edificio.
Paragrafo particolare va dedicato alla costruzione di edifici in legno in zone sismiche, che non avranno problemi ad ottenere la licenza edilizia solo che nel caso di costruzioni a più piani dovranno avere anche la certificazione di verifica sismica del complesso e di tutte le sue componenti come il legno per scale e per altri accessori di collegamento.

Tecnicamente non vi sono al momento precise normative riguardo alle costruzioni in legno, si deve seguire il classico iter destinato a tutte le nuove costruzioni edilizie e abitative. Di certo però una casa in legno, ottenute le certificazioni necessarie, vedrà la sua abitabilità in poche settimane, a differenza di una casa in calcestruzzo che necessita tempi notevolmente maggiori.

A cura di Martina Celegato

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