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La realizzazione del DVR dalla teoria alla pratica

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La realizzazione del DVR dalla teoria alla pratica

Un corso in videoconferenza il 14 e 21 aprile 2022 per approfondire gli obiettivi della valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro e conoscere le tecniche più efficaci per la redazione del documento di valutazione.

 

Malgrado le trasformazioni del mondo del lavoro, dovute all’evoluzione della tecnologia, all’arrivo di nuovi rischi ed emergenze sanitarie, la valutazione dei rischi continua a rimanere una delle colonne portanti di qualunque strategia di prevenzione di incidenti e malattie professionali nei luoghi di lavoro.

Ricordiamo che Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008) definisce la valutazione dei rischi come la ‘valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza’.

 

Malgrado l’importanza dei processi di analisi e valutazione dei rischi, ancora oggi in molti luoghi di lavoro i rischi non sono adeguatamente valutati o lo sono in modo solo superficiale, senza attenzione ai rischi effettivi e senza un adeguato coinvolgimento di tutti gli attori della sicurezza aziendale.

 

Ci sono percorsi formativi per conoscere le tecniche più adeguate per valutare i rischi? Ci sono esercitazioni che permettono di sperimentare la realizzazione di documenti di valutazione?

 

Il corso in videoconferenza sulla realizzazione del DVR

Proprio per favorire un miglioramento nell’elaborazione dei documenti di valutazione dei rischi (DVR), l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 14 e 21 aprile 2022 un corso in videoconferenza di 8 ore dal titolo “La realizzazione del DVR: dalla teoria alla pratica”.

 

Il corso si pone l’obiettivo di fare il punto sugli scopi della valutazione dei rischi e sulle tecniche più efficaci per la redazione del documento di valutazione.

Dal punto di vista operativo il corso intende fornire un approccio pratico alla valutazione e alla realizzazione di un documento di valutazione dei rischi, anche con l’impiego di esercitazioni e lavori di gruppo.

 

Il percorso formativo, che si terrà tramite piattaforma informatica e in sincrono (tra persone presenti nello stesso momento), si compone di due giornate formative: la prima è incentrata sulla valutazione dei rischi, la seconda è incentrata sul documento di valutazione dei rischi.

 

Il docente del corso è Lucio Fattori, formatore e consulente esperto in tematiche relative alla salute e sicurezza sul lavoro.

 

Il processo di valutazione dei rischi

Ricordiamo che la valutazione dei rischi consiste nel valutare tutti i rischi esistenti per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, e presuppone almeno cinque fasi fondamentali:

  • individuazione e registrazione dei pericoli;
  • valutazione dei pericoli per determinare il livello di rischio;
  • individuazione delle misure di prevenzione e protezione;
  • attuazione delle misure;
  • monitoraggio e revisione.

 

Ad esempio, dopo aver individuato e registrato i pericoli, bisogna valutarli per determinare il livello di rischio che può dipendere da diversi fattori:

  • probabilità che il pericolo si verifichi;
  • gravità degli effetti dopo che il pericolo si è verificato;
  • frequenza e durata dell’esposizione al pericolo.

È poi necessario individuare le misure da adottare per ridurre quanto più possibile il rischio tenendo presente che l’attenuazione dei rischi deve avvenire nel seguente ordine:

  1. eliminazione della fonte di pericolo,
  2. sostituzione della fonte di pericolo,
  3. riduzione dei pericoli derivanti dalla fonte,
  4. isolamento della fonte di pericolo,
  5. protezione del personale per mezzo di dispositivi di protezione.

 

I contenuti del corso e le informazioni per iscriversi

La videoconferenza di 8 ore “La realizzazione del DVR: dalla teoria alla pratica”, organizzata dall’Associazione AiFOS, si terrà nelle seguenti giornate e orari:

  • 14 aprile 2022, dalle 14.00 alle 18.00 (4h)
  • 21 aprile 2022, dalle 14.00 alle 18.00 (4h).

 

Questi i contenuti trattati nelle due giornate.

 

Prima giornata:

– La valutazione dei rischi e i relativi obblighi;

– “Cosa è” e “cosa non è” il DVR;

– Documentazione di supporto per la VdR;

– Errori più comuni nella valutazione dei rischi.

 

Seconda giornata:

– DVR: contenuti, struttura e organizzazione;

– Criteri di redazione;

– DVR, collaborazione e consultazione;

– Il piano di miglioramento.

 

La partecipazione al corso vale come 8 ore di aggiornamento per RSPP, ASPP, Formatori Area 2, Coordinatori alla sicurezza. Corso valido per Manager HSE (UNI 11720:2018 – area tecnica in materia di sicurezza sul lavoro) e Consulenti AiFOS (ambito sicurezza sul lavoro).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi/corsi-in-programma/corsi-in-programma/la_realizzazione_del_dvr_dalla_teoria_alla_pratica

 

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected] –  [email protected]

 

 

24 febbraio 2022

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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I risultati del monitoraggio sull’applicazione del D.Lgs. 81/2008

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I risultati del monitoraggio sull’applicazione del D.Lgs. 81/2008

Presentati e pubblicati i risultati del monitoraggio che l’associazione AiFOS ha realizzato in relazione all’applicazione del D.Lgs. 81/2008: la norma in alcuni casi è applicata bene ma i punti inevasi e migliorabili restano ancora molti.

 

Capire come è applicata una legge, verificare i problemi degli operatori che devono applicarla, non è solo utile, ma è necessario per avere un quadro realistico dell’efficacia di una norma e comprendere come migliorarla.

Tuttavia, per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, il primo ed unico monitoraggio è stato realizzato diversi anni fa dopo l’entrata in vigore del D. Lgs. 626/94. Un monitoraggio che – promosso dal Coordinamento tecnico delle Regioni, allora presieduto da Marco Masi – aveva permesso di constatare nel 2003, tra le altre cose, le carenze in materia di valutazione dei rischi. Ad oggi è invece ancora assente un monitoraggio istituzionale dell’attuale Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, il D.Lgs. 81/2008.

 

Ad undici anni dalla sua promulgazione qual è la situazione applicativa del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81?

 

Il monitoraggio del D.Lgs. 81/2008 realizzato dall’Associazione AiFOS

Se sono state più volte segnalate e riscontrate, in questi anni, difficoltà pratiche ed interpretative del D.Lgs. 81/2008, per comprendere la situazione attuale della normativa e fornire utili informazioni per un suo reale miglioramento, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) ha realizzato un vero e proprio monitoraggio relativo all’applicazione del Testo Unico.

Il monitoraggio ha coinvolto ben 2494 intervistati ed è stato possibile attraverso le risposte fornite a diversi questionari dai principali soggetti della sicurezza: lavoratori, Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), Addetti antincendio ed al Primo soccorso, Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), Coordinatori CSP/CSE e Formatori.

 

La presentazione e la pubblicazione del Rapporto AiFOS 2019

La ricerca, che parte dalla realtà quotidianamente vissuta dai soggetti coinvolti e non dalle analisi di esperti e studiosi, costituisce il Rapporto AiFOS 2019. Un Rapporto che è stato pubblicato sui “Quaderni della Sicurezza” ed è stato presentato nel convegno “Monitoraggio D.Lgs. 81/2008. Rapporto Aifos 2019” che si è tenuto il 4 dicembre 2019 a Roma.

Il monitoraggio assume grande rilevanza sia per l’alto numero di soggetti coinvolti, che per le successive analisi, presenti nel Rapporto, delle risposte relative a obblighi e adempimenti previsti dal D. Lgs. 81/2008.

I risultati della ricerca mostrano – come indicato da Rocco Vitale, Presidente di AiFOS – “come siamo lungi dal vedere i soggetti operanti a pieno regime all’interno del quadro normativo”. E le risposte segnalano “in alcuni casi, una buona applicazione della norma”, ma anche che “i punti inevasi sono e restano ancora molti”.

 

Il link per poter leggere il Rapporto AiFOS 2019 e i risultati del monitoraggio:

http://bit.ly/Monitoraggio-Testo-Unico-AiFOS

 

I problemi e le carenze della valutazione dei rischi

Per quanto riguarda i risultati ci soffermiamo brevemente sul tema della valutazione dei rischi, uno dei principali assi portanti di ogni politica e strategia di prevenzione.

 

Dal monitoraggio si evince che al di là degli RSPP, che per compito hanno proprio quello di contribuire alla valutazione dei rischi, esiste ancora una scarsa partecipazione degli attori della sicurezza aziendale alla valutazione dei rischi.

Riguardo agli RLS solo il 32% viene sempre coinvolto, mentre un altro 30% dichiara di venire coinvolto qualche volta ed il 10% dichiara di non essere mai coinvolto.

 

Il dato generale racconta poi che il 62% dei lavoratori non è minimamente coinvolto nella valutazione e il 21% dice di esserlo solo qualche volta. Pensando ai lavoratori con contratto a tempo indeterminato che operano in aziende di grandi dimensioni, si evince che la cosiddetta “partecipazione condivisa” nella valutazione dei rischi, che coinvolge per ora solamente il 17%, deve fare ancora molta strada.

 

La funzione e gli obiettivi del monitoraggio del D.Lgs. 81/2008

Concludiamo con le parole di Marco Masi, Presidente del Comitato Scientifico AiFOS, che ricorda come la ricerca non si proponga di modificare il D.Lgs. 81/2008, compito che spetta al legislatore, ma di fornire una lettura ed una interpretazione sull’andamento complessivo del decreto, al fine di poterne trarre utili indicazioni per un suo aggiornamento e revisione.

Anche perché “la profonda trasformazione del rapporto tra la produzione, sempre più on demand e sempre meno programmata, ed il mercato appare ormai un fatto strutturale che impone la necessità di adattare l’organizzazione del lavoro alle nuove esigenze non sempre perfettamente prevedibili. Le nuove forme contrattuali, l’ingresso e la rilevanza di nuove categorie di lavoratori, i processi di decentramento ed esternalizzazione di cicli o di interi segmenti produttivi, oltre a richiedere un’opera costante di monitoraggio e nuovi strumenti di analisi e di intervento anche normativo, hanno fatto emergere nuovi condizionamenti dovuti a fattori molteplici e complessi che si aggiungono ai rischi ‘tradizionali’ e ‘conosciuti’”.

In questo senso il miglioramento della normativa in materia di salute e sicurezza, nonché  le politiche di emersione e di contrasto al lavoro irregolare ed insicuro, nel binomio legalità e sicurezza, “debbono necessariamente passare attraverso la promozione e il sostegno ad un diffuso sistema di qualificazione delle imprese, anche attraverso lo strumento della certificazione sociale, e di una formazione professionale efficace, quali elementi fondanti e di crescita sostenibile per tutto il nostro Paese”.

 

Il link per poter leggere il Rapporto AiFOS 2019 e i risultati del monitoraggio:

http://bit.ly/Monitoraggio-Testo-Unico-AiFOS

 

 

Per informazioni sul Rapporto AiFOS 2019 e sulle attività dell’associazione

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected][email protected]

 

 

12 dicembre 2019

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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La sicurezza di tutti i lavori: auspici per un anno nuovo

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La sicurezza di tutti i lavori: auspici per un anno nuovo

Gli auspici per un 2019 in cui si possa pensare alla sicurezza di tutti i lavori e di tutti gli ambienti lavorativi. L’importanza di una formazione diffusa e partecipata. A cura di Rocco Vitale, presidente di AiFOS e sociologo del lavoro.

Per coloro che, costantemente, si interessano ed operano per la salute e la sicurezza sul lavoro il 2018 si conclude con un aumento degli infortuni e degli incidenti. La questione nel suo complesso deve essere letta in un contesto complessivo che non è più circoscritto alla “fabbrica” quale luogo di lavoro ma nel contesto del lavoro. Basti pensare all’ultima tragedia della discoteca di Corinaldo dove i giovani ragazzi sono morti a causa della mancata messa in sicurezza dell’ambiente. Sempre più, nel mondo, le feste ed i mercatini di Natale sono occasione di preoccupazione per possibili attentati terroristici. Tra la safety e la security vi è ormai un filo conduttore che deve trovare all’interno del sistema legislativo una coerente parola d’ordine nella formazione diffusa e partecipata.

 

Si tratta di sviluppare una formazione sui comportamenti. In molti casi, ancor oggi, la formazione rappresenta un aspetto formale che si conclude con un pezzo di carta (spesso anche acquistato in varie forme) che non risponde alle esigenze della società nel suo insieme.

 

Deve essere dedicata più attenzione alla valutazione dei rischi che non si può esaurire nella formuletta “Rischio=Probabilità*Gravità”. A ciò bisogna aggiungere l’elemento umano della percezione del rischio. L’innovazione tecnologia e le nuove tecnologie rappresentano sicuramente un traguardo importante ma stiamo attenti a voler pensare ad una prevenzione scientifica dei rischi che, da sola, sia in grado di prevedere e determinare i risultati delle azioni anche se sono ben programmate e pianificate.

 

Un notevole contributo della ricerca sarà lo sviluppo dell’Internet of Things (IoT- Internet delle cose) nell’ottica della fabbrica intelligente e dei prodotti intelligenti: ricordiamo però che questi strumenti sono nelle mani dell’uomo e, quindi, dei suoi comportamenti e della sua consapevolezza che deriva, sempre più, da una maggiore conoscenza ed applicazione della percezione del rischio.

 

Oggi, però, anche se la fabbrica non si è estinta molti lavori si svolgono in altri ambienti e con approcci differenti. Pensare alla sicurezza solo nei luoghi di lavoro è riduttivo e forse bisogna iniziare a pensare alla sicurezza sul lavoro. Di tutti i lavori. E gli ambienti sono anche il mezzo di trasporto, la strada, per le feste all’aperto, le discoteche, le piste di sci, le spiagge e via dicendo. Anche in tutti questi spazi si devono applicare le norme sulla sicurezza. Sono ambienti dove alcuni lavorano ed altri – dal lavoro altrui – ne traggono rilassamento, vacanza, divertimento. I partecipanti devono essere coinvolti nella sicurezza che non riguarda solo ed esclusivamente gli organizzatori.

 

Un mondo sempre più complesso e difficile dove la formazione svolge un ruolo fondamentale e determinante per modificare, cambiare, responsabilizzare i comportamenti delle persone. Sta cambiando il mondo del lavoro, vi è una diffusa crisi della rappresentanza, e quindi dalla cultura della sicurezza bisogna passare alla cultura del lavoro di cui la sicurezza non ne rappresenta una parte ma è parte integrante.

 

In questo mondo complesso e (dis)articolato l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) cerca di fare la sua parte nell’ambito della formazione. E con la Fondazione AiFOS, nei primi due anni, abbiamo contribuito con 100.000,00 € alla realizzazione di progetti sulla sicurezza a favore di enti, associazioni e nel campo della disabilità.

 

Un grazie a tutti certi di trovarci assieme col nuovo anno ad affrontare le sfide che ci attendono.

 

Il link per conoscere eventi, corsi e iniziative organizzati dall’associazione AiFOS: http://www.aifos.it

 

Per informazioni e iscrizioni:

Direzione Nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected]

 

 

 

19 dicembre 2018

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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http://www.aifos.it/

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Analisi rifiuti, emissioni in atmosfera, medicina del lavoro: scegli Tecnologie d’Impresa

Tecnologie d’Impresa da anni si occupa di medicina del lavoro e offre servizi per tutto ciò che riguarda anche la sicurezza sul lavoro, come le analisi dei rifiuti, emissioni in atmosfera, prevenzione incendi e molti altri servizi collegati.

Tecnologie d’Impresa è l’azienda specializzata in medicina del lavoro e sicurezza sul lavoro; offre consulenza specialistica ad imprenditori e lavoratori per quanto riguarda l’analisi dei rifiuti, emissioni in atmosfera, igiene industriale, prevenzione incendi e molto altro, avvalendosi anche di un proprio laboratorio accreditato.

analisi rifiuti

Medicina del lavoro: il freddo e la tua salute

Non bisognerebbe mai ignorare le condizioni microclimatiche (livelli di temperatura, umidità, correnti e sbalzi d’aria) in cui ci troviamo tutti i giorni a lavorare.
Vi è una specifica misurazione che i datori di lavoro sono tenuti a fare per completare la valutazione dei rischi della loro attività: il microclima invernale ed estivo.
L’essere umano ha intensi scambi termici con l’ambiente, attraverso i quali emana il calore generato e ne riceve altro. Dovendo mantenere costante la propria temperatura interna (36/37 °C) deve poter dissipare nell’ambiente il calore metabolico prodotto in eccesso o deve poterlo aumentare.
Le temperature nei locali di lavoro devono dunque essere adeguate al nostro organismo, tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi necessari ma anche del grado di umidità e del movimento dell’aria. Non vi è quindi una precisa indicazione della temperatura da adottare ed è necessario tenere sempre conto delle specifiche attività e delle temperature ambientali esterne, evitando sbalzi rapidi ed eccessivi.

Tecnologie d’Impresa, specialista in sicurezza e medicina del lavoro: come reagiamo al freddo?

Il nostro corpo reagisce al freddo con un significativo intervento di termoregolazione, in cui si presentano vasocostrizione, piloerezione e tremore (la comune pelle d’oca) spesso associato al tremore muscolare. Per chi ha problemi cardiovascolari tutto questo non è salutare in quanto il cuore deve affrontare un lavoro extra per compensare il disequilibrio causato dall’accentramento del sangue.
Una soluzione spesso utilizzata vede l’installazione degli impianti di condizionamento. Questi impianti hanno bisogno di una revisione accurata ai filtri dell’aria che, se mancante o non approfondita, può causare una proliferazione batterica con possibili ricadute a livello di rischio biologico con casi di contaminazione da legionella.
Per ulteriori domande o approfondimenti in merito al microclima, alla medicina del lavoro o alla contaminazione da legionella contatta Tecnologie d’Impresa!

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Arriva Banche e Sicurezza 2011

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  • 17 Maggio 2011

Prenderà il via a Roma, presso Palazzo Altieri, l’evento annuale sulla sicurezza in banca Banche e Sicurezza 2011.
La sicurezza nel settore finanziario è un aspetto strategico che incide in misura sempre maggiore sul business aziendale e che può diventare determinante nello scenario competitivo europeo.

Gestire i rischi, anche in un’ottica integrata vuol dire rispondere ad una richiesta precisa e pressante del mercato che impone alle banche di acquisire una complessa visione d’insieme: le criticità della singola filiale e la tutela del dipendente, le esigenze di interlocutori esterni sempre più diversificati e le nuove minacce derivanti dall’unificazione dei sistemi di pagamento, la difesa del patrimonio informativo e la continuità del servizio, sono solo alcuni aspetti di questa visione.

In questo quadro la banca si trova inoltre a conciliare le esigenze di protezione con quelle di apertura al cliente e velocità dei flussi informativi e dispositivi.

Fare le scelte giuste nel campo della sicurezza può fare la differenza.

Con questa consapevolezza l’ ABI, in collaborazione con OS.SI.F. e ABI Lab, organizza Banche e Sicurezza 2011, il convegno annuale sulla Sicurezza in banca: un evento unico in Italia per la visione privilegiata sul settore bancario e per il coinvolgimento istituzionale e operativo, che ne fanno un punto di riferimento fondamentale per tutti gli attori coinvolti .

L’obiettivo è proprio quello di rispondere alla crescente attenzione del mercato verso tutte le questioni inerenti la tutela del patrimonio aziendale da eventi di natura accidentale e non, potenzialmente in grado di colpire le risorse umane, informatiche e strumentali di un’impresa, creando un importante momento d’incontro in cui si dibattono gli aspetti metodologici e tecnologici, in modo da supportare le banche nello sviluppo di adeguate azioni di prevenzione per garantire la continuità dei servizi nelle situazioni di maggiore criticità.

Si parlerà dunque di valutazione dei rischi e dei servizi di vigilanza, dei documenti di valutazione rischi , del facility management , della sicurezza in banca e del trasporto valori, dei sistemi di pagamento e dei pagamenti elettronici del cash management, della sicurezza finanziaria, del fraud management e del fraud detection, del rischio di rapina e dell’ online fraud prevention, del crime analyst, del fraud management solution e della PSD .

Iscriviti subito all’ evento Banche e Sicurezza 2011.
Puoi scegliere se farlo online (http://www.abieventi.it/booking/1288/), o se preferisci puoi scaricare e spedire la Scheda Cartacea di Adesione al seguente link: http://www.abieventi.it/public/files/eventi/schede-di-iscrizione/ed/Banche-e-Sicurezza-2011_Scheda-Iscrizione_ED.pdf.

Alle banche e alle aziende non bancarie associate OSSIF e ABI Lab verrà applicato uno sconto del 15% sulla quota di adesione.

Per gli associati OSSIF e ABI LAB che vogliano partecipare al solo workshop l’iscrizione è gratuita.

Per avere un quadro generale delle tematiche e degli illustri professionisti che parteciperanno all’incontro, è possibile, a seguire, trovare una overview del Programma dell’evento Banche e Sicurezza 2011, scaricabile da qui.

SESSIONE PLENARIA DI APERTURA
Banche, Istituzioni e nuove strategie di sicurezza

Chair: Giovanni Pirovano ABI
09,15 Indirizzi di saluto e apertura dei lavori
Giovanni Pirovano, Vice Presidente ABI

La collaborazione tra il sistema bancario e le Forze dell’Ordine
Giuseppe Pecoraro, Prefetto di Roma

Firma del Protocollo d’Intesa ABI – Banche – Prefettura di Roma

Sicurezza e Privacy: le ultime novità

Tavola rotonda
Criminalità predatoria: settori a confronto

Chair: Marco Iaconis, Vice Presidente OSSIF

SESSIONE PARALLELA A
Cash Management

Chair: Marco Iaconis, Vice Presidente OSSIF

Giovedì 26 maggio – pomeriggio

SESSIONE PARALLELA B
Fraud Management

Chair Romano Stasi , Segretario Generale ABI Lab

Venerdì 27 maggio – mattina

SESSIONE PARALLELA C
Sicurezza anticrimine

Chair: Marco Iaconis , Vice Presidente OSSIF

Venerdì 27 maggio – mattina

SESSIONE PARALLELA D

Sicurezza informatica

Chair: Romano Stasi, Segretario Generale ABI Lab

Venerdì 27 maggio – pomeriggio

WORKSHOP
LA GESTIONE SICURA DELL’IDENTITÀ IN BANCA

16,30 Chiusura dei lavori

A conclusione della giornata sarà distribuito 
il Rapporto 2011 ABI Lab/Ossif dell’Osservatorio Gestione Sicura dell’identità in banca.

Per informazioni potete contattare la Segreteria Organizzativa: tel. 06 86389705; email: [email protected],  visitare il sito www.abieventi.it, o leggere la scheda evento alla pagina: http://www.abieventi.it/eventi/1288/banche-e-sicurezza-2011/

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