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I Rigassificatori sul web. ARTSIA pubblica uno studio sulla reputazione dell’infrastruttura

Anche le infrastrutture hanno una reputazione. Lo studio della società ARTSIA si prepone di analizzare il “sentiment” dei rigassificatori in Italia

 

Esce in questi giorni uno studio di condotto dalla società di comunicazione ARTSIA sullo stato di avanzamento dei rigassificatori e sulla loro reputazione su Web. Oggetto dello studio è valutare l’impatto che la parola (non l’impianto in sé, la parola) esercita sull’opinione pubblica. La valutazione viene fatta su dati misti online e offline, e la misura dello studio copre l’intero territorio nazionale. 

Passando in rassegna tutti i progetti di costruzione di rigassificatori in Italia lo studio si prefigge l’obbiettivo di valutare il cosiddetto sentiment di ciascun progetto, enucleando le diverse e specifiche problematiche territoriali. Al fine di fornire un contesto all’analisi qualitativa nello studio è compresa una ricognizione analitica  che riporta dati di avanzamento e rating derivanti da fonti già presenti sul web. 

Lo studio è consultabile liberamente qui

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Il rigassificatore di Porto Empedocle si farà

Il rigassificatore di Porto Empedocle si farà. Il Consiglio di Stato ha infatti accolto il ricorso di Enel respingendo così quello presentato nel dicembre 2010 al Tar del Lazio dal comune di Agrigento e da alcune associazioni ambientaliste che, contestando il decreto autorizzativo dell’impianto e dei gasdotti di collegamento, avevano causato lo stop del progetto.

“Enel accoglie con profonda soddisfazione la decisione del Consiglio di Stato – ha commentato l’amministratore delegato Fulvio Conti – Il rigassificatore che realizzeremo a Porto Empedocle è fondamentale per la diversificazione degli approvvigionamenti del Paese, strategico per l’ integrazione verticale dell’ Enel nella filiera del gas naturale e di grande stimolo per lo sviluppo dell’ economia siciliana”.

La sentenza di Palazzo Spada, resa nota il 20 luglio, è stata accolta con soddisfazione da molti esponenti del mondo imprenditoriale e lavorativo locale. Per Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia, “il dispositivo del Consiglio di Stato ha definitivamente fatto chiarezza sulla correttezza della procedura seguita per l’autorizzazione alla costruzione del rigassificatore di Porto Empedocle” e da il via libera ad “un’opera strategica dell’approvvigionamento del gas del nostro Paese, con un investimento rilevante e importante anche per le ricadute che avrà per lo sviluppo del territorio interessato”.

Il progetto presentato da Nuove Energie, società attraverso cui l’Enel lavora all’infrastruttura di Porto Empedocle, prevede l’investimento di 800 milioni di euro per la realizzazione di un’infrastruttura che avrà una capacità di 8 miliardi di metri cubi di gas l’anno e ricadute occupazionali sul territorio sia nella fase di cantiere che in quella di gestione.

La sentenza del Consiglio rappresenta l’ultimo capitolo di una lunga maratona burocratica iniziata nel 2004 con la presentazione del progetto, proseguita con l’approvazione da parte dei ministri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, nel 2009, è arrestatasi con il ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Lazio dell’anno scorso.

Per Fabrizio Solari e Antonio Filippi, segretario confederale della Cgil il primo e responsabile energia del sindacato il secondo, la decisione del Consiglio di Stato è “una buona notizia per l’intero Paese” e “una boccata d’ossigeno per la regione” poiché l’impianto è “importante per l’Italia, per la Sicilia e per la salvaguardia ambientale del territorio coniugando modernità, esigenze energetiche e valorizzazione del territorio”.

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