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Il porto di Civitavecchia tra le eccellenze del Lazio





Pasqualino Monti e Nicola Zingaretti insieme per rilanciare l’economia regionale: Il porto è un Asset per tutto il Lazio


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La Regione Lazio può rinascere e superare la crisi ed uno dei perni su cui puntare e senza ombra di dubbio il network dei porti di Civitavecchia-Fiumicino e Gaeta.

E’ questo il concetto emerso ieri sera dalla tavola rotonda moderata dal direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli. L’evento, che è stato ospitato dalla Luiss in viale Romania a Roma, ha visto la partecipazione del presidente della Regione Nicola Zingaretti, del presidente dell’Unione industriali del Lazio Maurizio Stirpe, del presidente dell’Autorità portuale Pasqualino Monti e di imprenditori laziali, tra i quali Paolo Gentilini, proprietario dell’omonimo marchio di biscotti. Ospiti di eccezione in platea, a cominciare da Cesare Romiti, oggi presidente della Fondazione Italia Cina.

Pungolati dalle domande di de Bortoli, i presenti hanno illustrato le ricette per far ripartire l’economia della Regione. «Un’economia – che come ribadito dal governatore Zingaretti – non può prescindere dallo sviluppo del porto di Civitavecchia. Un valore che va apprezzato. E’ come se agli abitanti del Trentino Alto Adige chiedessero se per loro è importante la montagna. Così, per la popolazione laziale, il mare è vitale». A margine della tavola rotonda Zingaretti è tornato ad intervenire anche sulla necessità dell’inserimento dello scalo nel Core Network dei porti europei, obiettivo che lo ha visto lavorare insieme a Monti e volare più volte a Bruxelles nei mesi scorsi. «Una ferita che va assolutamente sanata», ha definito così Zingaretti il mancato inserimento ad oggi del network laziale.

Ad elencare i progressi dello scalo, ricordando anche la crescita del gettito fiscale che ogni anno il porto versa nella casse dell’erario, è stato poi il numero uno di Molo Vespucci. «Mi sento quasi in difficoltà al contrario, visto che la nostra – ha sottolineato Monti – nonostante la congiuntura sfavorevole è una realtà che negli ultimi 2 anni è cresciuta. E questo è possibile perchè nel Lazio i porti fanno sistema e perché si è instaurata una piena sinergia con l’istituzione Regione. Nel 2012 – ha aggiunto Monti – il nostro ‘‘Pil’’ portuale è cresciuto del 18% e siamo passati da 800 milioni ed un miliardo di euro di Iva e accise versate allo Stato. Ora la nostra azione dovrà concentrarsi su 2 binari: da una parte per favorire il turismo, attrezzando lo scalo per ospitare navi sempre più grandi e valorizzando i beni culturali di cui il nostro territorio abbonda. Dall’altra conquistando il traffico merci, grazie ai nostri fondali profondi 18 metri e alla nostra area retroportuale».

Progetti che, come ribadito da Monti, rendono necessaria la realizzazione della Piattaforma Logistica Lazio. L’ultimo invito, nella veste di presidente di Assoporti, e anche a proposito dei tentativi per avere la demolizione della Concordia, Monti lo ha rivolto ai suoi colleghi degli altri scali per «superare i campanilismi».

Fonte: Civonline


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Assoporti: consenso e condivisione delle organizzazioni imprenditoriali sul progetto di riforma portuale





L’intervento del Presidente Assoporti Pasqualino Monti è stato apprezzato e condiviso dalle principali associazioni del mondo marittimo






La presa di posizione di Assoporti, per bocca del suo Presidente Pasqualino Monti, sulla Riforma della legge quadro del settore, sta suscitando reazioni positive nel mondo della portualità italiana. In sostanza il Presidente Monti, nella recente Assemblea dell’associazione, aveva evidenziato tre punti fondamentali sui quali costruire la Riforma: uscita delle Autorità Portuali dalla lista ISTAT (e conseguente rimozione dei vincoli di investimento ad essa connessi), autonomia finanziaria e riconoscimento alle AP stesse del ruolo di capofila nella governance dei processi portuali e della filiera logistica che ne scaturisce.

 

A tal proposito le organizzazioni imprenditoriali del mondo marittimo condividono la posizione di Assoporti in materia di riforma portuale. In una nota, le associazioni nazionali Angopi (ormeggiatori e battellieri), Assorimorchiatori e Federimorchiatori (rimorchio), Fedepiloti (piloti dei porti), Federagenti (agenti marittimi), affermano in particolare che ''la posizione assunta da Assoporti contribuisce a consolidare in modo significativo il fronte di coloro che auspicano una rapida approvazione dei disegni di legge in materia di riforma portuale in discussione al Senato''.

Il provvedimento, precisano, ''sarà utile a rafforzare il ruolo di coordinamento delle Autorità portuali, oggi quanto mai necessario, non solo nel porto ma anche nella logistica, in coerenza ai compiti a queste ultime attribuiti''.

Viene condivisa, infine, la proposta del Presidente di Assoporti Pasqualino Monti di eliminare il tetto all'autonomia finanziaria e l'ipotesi di costituire un fondo presso la Cassa depositi e prestiti, ''soluzione tecnica efficace a garantire un ulteriore incremento di gettito a favore delle Autorità portuali per il miglioramento delle infrastrutture portuali indispensabili per competere a livello internazionale e a permettere l'utilizzo di tutti gli strumenti finanziari presenti sul mercato''

 

Fonte: Ansa


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Assoporti insieme a Parlamento e Governo per la Riforma dei Porti Italiani





Consenso unanime sulla relazione del presidente Pasqualino Monti ribadisce le priorità: uscita delle AP dall’indice ISTAT, governance logistica e autonomia finanziaria






«Accelerare il processo di esame del progetto di riforma portuale in Parlamento e parallelamente fornire al governo, con tutta l’autorevolezza che deriva dal ruolo e dalla funzioni che le Autorità portuali ricoprono e svolgono, le indicazioni di base per le verifiche che il ministero dei Trasporti ha avviato». Pasqualino Monti, presidente di Assoporti, ha messo le cose in chiaro, affermando di non voler accettare rinvii o mediazioni su tre punti fermi e irrinunciabili:

1) uscita delle Autorità portuali dalla lista Istat e quindi dal quadro di rigidità operative che tale inclusione ha comportato e comporta; 2) riconoscimento delle Autorità portuali quali unico soggetto di coordinamento globale per la governance dei processi in porto e nella filiera logistica e conseguente semplificazione dei loro compiti; 3) autonomia finanziaria.

Nell’approvare all’unanimità la relazione del Presidente Pasqualino Monti (anche per quanto attiene il tavolo nazionale sul lavoro per far fronte al precario equilibrio di imprese/agenzie autorizzate alla fornitura di lavoro temporaneo nei porti ex art. 17, L.84/94 e delle società terminalisti), il Consiglio direttivo di Assoporti ha indicato con chiarezza – quale priorità economica, sociale ed occupazionale per il sistema paese –  l’immediata soluzione dei problemi relativi al rilancio del settore portuale.

Il Consiglio Direttivo dell’Associazione dei Porti Italiani ritiene che il dibattito sui d.d.l. di riforma dell’ordinamento portuale, ripreso nell’VIII Commissione permanente del Senato, debba  rapidamente completare il suo corso, recependo anche le indicazioni relative alle nuove normative per il settore di cui si sta discutendo in sede europea.

Per altro, preso atto che anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha manifestato l’intendimento di avviare rapidamente verifiche, approfondimenti ed elaborazioni intese a mettere a punto proposte sul tema, Assoporti, quale soggetto che aggrega le Autorità Portuali, intende confermarsi quale primo interlocutore per un confronto serrato con il Governo, il Parlamento e nelle sedi europee dove si dibatte il futuro assetto della portualità.

Fonte: Civonline


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Solidarietà di Assoporti ai lavoratori del settore portuale





Il Presidente Pasqualino Monti esprime solidarietà ai lavoratori. Uno sciopero che mette in luce l’esigenza di riforma di tutto il sistema portuale italiano 






E’ notizia di questi giorni lo sciopero nazionale, partito dal porto di Civitavecchia, degli operatori portuali italiani. Uno sciopero indetto dopo il mancato rinnovo del contratto nazionale e l’irrigidimento su confronto tra sindacati e datoriali sui temi della flessibilità e organizzazione. Le ragioni dei lavoratori non sono però isolate, tanto che anche Assoporti, l’associazione che raggruppa tutti gli scali italiani, si è espressa sul tema attraverso il suo presidente, manifestando vicinanza e iscrivendo le problematiche dei lavoratori del settore all’interno di un discorso più ampio (e vero nodo problematico della portualità italiana) della riforma della Legge che regolamenta e definisce le attività dei porti italiani.

Solidarieta' e condivisione delle motivazioni dello sciopero dei lavoratori dei porti italiani, dunque, e' il messaggio di Assoporti e del suo presidente Pasqualino Monti che, tramite in una nota dell'associazione, precisa: ''nel sottolineare come la cronicizzazione dei problemi minacci di distruggere tutto cio' che di buono e' stato realizzato negli scali del paese a partire da quella pace sociale che e' stata eccellente fattore di crescita e di recupero di affidabilita', ha riaffermato l'assoluta emergenza di realizzare in tempi brevi una riforma del settore a partire dalle tre indicazioni prioritarie che Assoporti ha fornito al Parlamento e al governo. Ovvero uscita delle Autorita' portuali dalla lista Istat, attribuzione alle Autorita' portuali di un ruolo di governance estesa che riguardi anche il ciclo logistico, e autodeterminazione finanziaria che consenta al sistema di svilupparsi disponendo di parte delle risorse che genera e quindi non incidendo ne' sui conti dello stato, ne' sul rapporto debito-Pil''.

Fonte: Agenzia Asca


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Pasqualino Monti: “La riforma dei porti va migliorata”





Intervenendo al Senato, il numero uno di Assoporti spiega la posizione dell’Associazione sulla riforma rivendicando il ruolo delle Autorità Portuali






"Rispettiamo il lavoro della commissione e il testo all'esame del Parlamento, chiediamo però di accogliere le nostre proposte di modifica"

Si può riassumere così l’intervento del Presidente di Assoporti Pasqualino Monti, intervenuto in commissione Lavori Pubblici del Senato, spiegando la posizione dell'associazione sulla riforma dei porti: "Non ho mai rilasciato una dichiarazione contro questo testo – ha detto –siamo positivi nei confronti della riforma, ma vogliamo collaborare per migliorarla".

Per Monti il vero ostacolo allo sviluppo in campo portuale è quello legato alla burocrazia "talmente vasta che è difficile da sconfiggere e incide sulla competitività dei porti".

Sollecitato dal senatore di Scelta Civica Maurizio Rossi che aveva chiesto ad Assoporti di chiarire la posizione sul testo di riforma, Monti ha poi confermato la preoccupazione legata ad una possibile trasformazione delle Autorità Portuali in Spa: "Si metterebbe a rischio l'autonomia finanziaria".

"Noi ci teniamo al ruolo delle autorithy – ha poi spiegato – siamo interfaccia del mercato ma non possiamo ad oggi soddisfare le esigenze del mercato stesso in questo quadro complicato con tanti enti coinvolti. Vista la molteplicità dei ruoli bisogna abbattere le barriere burocratiche".

La proposta di Monti è poi quella di portare avanti anche attraverso un decreto le riforme più urgenti: "Con il governo cerchiamo di occuparci di tre cose fondamentali in un decreto legge per risolvere dei problemi concreti".

Fonte: Primocanale


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Pasqualino Monti: La riforma della legge 84/94 sui porti “non può essere fermata”





''I porti, al contrario di gran parte degli asset pubblici, oggi sono una risorsa per il Paese, non un onere''






I porti italiani sono una risorsa per il Paese e non un onere. E' proprio dal sistema portuale che puo' partire una vera e propria rivoluzione in tutto il comparto della logistica, volano per riattivare un percorso di crescita. Ma per questo servono "risposte e soluzioni rapide" per la governance delle autorità portuali, che consentano loro di abbattere i tempi decisionali anche in materia di investimenti in nuove opere. E soprattutto servono interventi per rafforzare la loro "autodeterminazione finanziaria". Sono queste le sfide alle quali sono ora chiamati i porti italiani e a indicarle è stato il presidente di Assoporti, Pasqualino Monti dal palco dell'assemblea annuale dell'associazione.

E' proprio sull'autodeterminazione finanziaria che Monti pone con forza l'accento. Si tratta, infatti, spiega, di individuare "soluzioni che realizzino non tanto un'autonomia finanziaria ma quella che oggi mi piace chiamare una autodeterminazione finanziaria, ovvero una capacità di sfruttare tutti gli strumenti possibili per realizzare in tempi brevi una nuova offerta portuale e garantire efficienza senza incidere sul bilancio dello Stato".

E, su questa strada, Assoporti guarda alla soluzione Cassa depositi e prestiti."Assoporti -afferma Monti- ha concentrato la sua attenzione e i suoi sforzi per trovare anche gli strumenti finanziari nuovi, le chiavi multiple per finanziare nuove infrastrutture senza impattare sui conti e sui limiti di spessa dello Stato. E parliamo di autonomia finanziaria che pure ha fruttato il riconoscimento del diritto dei porti a trattenere l'1% del loro gettito con un tetto massimo di 90 milioni. Lo sappiamo tutti, questi 90 milioni -evidenzia Monti- che dovrebbero essere suddivisi percentualmente e correttamente in modo virtuoso, sulla base di quanto ciascun porto a prodotto, non sono solo insufficienti, prefigurano un quadro probabilmente non coerente con le necessità di ridare competitività al sistema e, per altro, ancora oggi non sono stati resi disponibili".

La soluzione alla quale guarda Assoporti "prevede -spiega Monti- l'attuazione di un fondo che puo' essere fondo presso Cassa depositi e prestiti e nel quale collocare le risorse provenienti da una ulteriore quota addizionale del gettito Iva e le risorse per interventi perequativi dell'attuale previsione normativa e che ci consenta quindi di utilizzare tutti gli strumenti coerenti con l'obiettivo da raggiungere".

"La soluzione Cdp -insiste Monti- permetterebbe di garantire il coinvolgimento di un intermediario finanziario, abilitato ad attivare tutti gli strumenti finanziari, al tempo stesso coinvolgendo il sistema del credito nel funding di questi strumenti. Dal cofinanziamento dei project financing al coinvestimento del fondo a monte o negli investimenti nella società di progettazione a valle, fino alla sottoscrizione dei project bond". In questo modo, si potrà attivare "un effetto leva che libererebbe risorse per oltre 2 miliardi di euro a favore della portualità italiana consentendo la realizzazione delle opere che oltre che strategiche sono possibili semplicemente per troverebbero ragion d'essere nella loro redditività".

Fonte: Adnkronos


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L’assemblea di Assoporti si riunisce su autonomia finanziaria e sviluppo portuale





L’associazione guidata da Pasqualino Monti si riunisce il 29 Ottobre, presente il Ministro Lupi, per intraprendere un cammino di riforma






Assemblea generale di Assoporti martedì 29 ottobre a Roma, presso Roma Eventi Fontana di Trevi, Piazza della Pilotta 4,  a partire dalle ore 10.00. Il Presidente di Assoporti, Pasqualino Monti, terrà la relazione introduttiva su “La nuova formula dei porti” e sui temi della ”autodeterminazione finanziaria, sburocratizzazione e governance logistica”.  Obiettivo individuare quegli elementi di innovazione che potrebbero consentire al sistema portuale italiano di compiere un salto di qualità e di contribuire in modo ancora più consistente di quanto non accada già oggi, alla ripresa del sistema paese.

Il Presidente dell’Associazione, tenterà di intraprendere un percorso di riforma portuale necessario ormai da molti anni, e troppo spesso rinviato. Lo stesso Monti si muove su più fronti, considerando che rientra dal  al “Ten-T Days” di Tallin in Estonia, tenutosi la scorsa settiman .Nella tre giorni di meeting estone, in cui si sono incontrati i principali protagonisti della logistica e del trasporto del continente che fanno parte delle reti transeurope e intermodali, sono state evidenziate le principali policies della Commissione Europea in materia di reti Ten. Il presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia e di Assoporti Pasqualino Monti ha partecipato come relatore alla conferenza: “I porti come gates di ingresso del Trans European Network” insieme al commissario dei Trasporti della Ue Siim Kallas. Nel dibattito Monti ha evidenziato il ruolo sempre più centrale del Nord Africa nel trasporto mediterraneo ed ha rimarcato come i porti magrebini possano diventare il terminale delle reti Ten-T.

In relazione alla politica della Ue in materia di trasporti, Monti si è soffermato sull’accesso ai servizi portuali, oggetto del prossimo regolamento europeo in discussione presso le istituzioni dell’Unione. In particolare, il presidente di Civitavecchia e di Assoporti ha evidenziato come “l’attenzione debba anche concentrarsi sulla qualità dei servizi portuali e non solo sui vari processi di liberalizzazione e privatizzazione”.

“La qualità e la sua misurabilità – ha affermato Monti – sono gli elementi chiave su cui concentrare gli sforzi per omogeneizzare i servizi in tutta la Ue. E’ auspicabile redigere “carte dei servizi” dove prevedere i parametri e le modalità di fornitura del servizio e le modalità tariffarie fondate su trasparenza totale”.

Il meeting è anche stata l’occasione per un incontro tra il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi, il commissario Kallas e lo stesso Monti. Al termine della riunione, è stato firmato il documento che assegna fondi europei delle reti Ten-T all’Autorità Portuale di Civitavecchia ed all’Anas per la progettazione del completamento della superstrada trasversale Civitavecchia-Orte, per un importo pari a 2 milioni di euro.

 

Fonte: La Gazzetta Marittima


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Pasqualino Monti: “Individuare percorso della trasversale in sei mesi”





Il Presidente dell’AP di Civitavecchia illustra il piano per completare la Civitavecchia-Orte






Aprire i cantieri nel più breve tempo possibile, burocrazia permettendo, individuando un nuovo percorso ed aprendo la conferenza dei servizi per la realizzazione di questa importante arteria. È questa la strada tracciata dal presidente dell’Autorità Portuale Pasqualino Monti, a pochi giorni dall’ottenimento del finanziamento europeo di 2 milioni di euro per la progettazione del completamento della superstrada trasversale Civitavecchia-Orte. “Si tratta dei 18 km che collegano Civitavecchia con Monte Romano – ha spiegato il numero uno di Molo Vespucci – a giorni sottoscriveremo con l’Anas un ulteriore protocollo di intesa perla programmazione definitiva della tratta, step preliminare poi all’appalto”. Ovviamente in questo contesto andranno coinvolti soprattutto gli enti locali, perché si dovrà andare alla ridefinizione del percorso della trasversale, rispetto a quello originario, impossibile da sostenere, di ben 800 milioni di euro. “Oggi dobbiamo andare ad abbattere i costi – ha aggiunto Monti – dalla fine di novembre, quando otterremo il progetto preliminare, ci daremo sei mesi di tempo per aprire la conferenza dei servizi e realizzare una cabina di regia con Regione Lazio ed enti locali”. Si dovrà poi affrontare il problema del finanziamento per la realizzazione dell’opera il cui costo, ovviamente, dipenderà dal tracciato che verrà individuato e che potrebbe prendere spunto da vecchi progetti o, più probabile, essere un percorso totalmente nuovo. Tre le strade percorribili per reperire i fondi necessari: quella del finanziamento pubblico, quella del project financing e quella del project bond. "Un ringraziamento particolare – ha sottolineato poi il presidente Monti – voglio rivolgerlo al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, per l’imput personale nel sostenere la nostra attività in Europa, attraverso l'impegno del direttore dell'ufficio di Bruxelles della Regione Lazio Claude Scheiber ed il responsabile delle relazioni con la comunità europea Cristiano Zagari; a loro il nostro grazie particolare per averci sostenuto, veicolando l'importanza del porto di Civitavecchia e, quindi, la necessità di completare infrastrutture necessarie come appunto la trasversale. E poi la nostra squadra formata da Luca Lupi e Lelio Matteuzzi, impegnati proprio in questa direzione. Il finanziamento europeo rappresenta il primo importante risultato di questa collaborazione oggi più che mai fondamentale”. 

Fonte: Civonline


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Al via La nuova Assemblea nazionale Di Assoporti: parteciperà anche il ministro Lupi





L’Associazione presieduta da Pasqualino Monti è determinata a riformare la legge portuale 84/94






Si terrà martedì 29 ottobre dalle 10, a Roma Eventi Fontana di Trevi come di consueto, l’assemblea ordinaria di Assoporti che sarà aperta dal presidente Pasqualino Monti e conclusa – se non interverranno fatti nuovi a livello del sempre traballante governo Letta – dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi.

Il programma dei lavori prevede alle 10 la relazione del direttore del Certnet della Bocconi professor Lanfranco Denn su “I driver del cambiamento per i traffici portuali italiani”. Seguirà l’intervento di Carlo Pelanda, direttore del dottorato di ricerca in geopolitica economica dell’università Marconi di Roma su “Il sistema portuale come fattore di traino competitivo per l’Italia”. Pasqualino Monti terrà la relazione-clou dell’assemblea sulle problematiche e le prospettive della portualità italiana, anche in relazione alla lunga attesa – e alle frequenti delusioni – sulla riforma della riforma della legge portuale 84/94; e specialmente dopo il recente pronunciamento della magistratura suprema – il Consiglio di Stato – sulle candidature alle presidenze delle Autorità portuali, che devono avere “massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale, possibilmente (nella norma) con lauree specifiche.

Sula relazione del presidente Monti interverranno Franco Bassanini, presidente della Cassa Depositi e Prestiti, Ferruccio Dardanello presidente di Unioncamere, Emanuele Grimaldi neopresidente di Confitarma ed Aurelio Regina vicepresidente di Confindustria.

 

Fonte : La Gazzetta Marittima


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Come funziona la Nuova Gestione Separata Enpapi?





E’ online il nuovo documento completo dove il Direttore Generale Vicario Marco Bernardini illustra le regole previdenziali per transitare dal vecchio sistema alla nuova Gestione Separata






La recente istituzione della Gestione Separata ENPAPI ha provocato alcuni cambiamenti nel sistema previdenziale per la professione infermieristica. Con decorrenza 01/01/2012 è stata modificata la normativa previdenziale applicata agli Iscritti titolari di rapporto di collaborazione anche non abituale. Tutti gli interessati sono pertanto chiamati alla regolarizzazione del periodo pregresso già interessato dall’applicazione della nuova disciplina. Come funziona tale processo e cosa comporta per collaboratori e committenti? Da oggi è a disposizione online un documento del Direttore Generale Vicario ENPAPI  Marco Bernardini che funziona da vademecum per l’operazione.

Il collaboratore, posto che egli non svolga altra attività di lavoro autonomo con obbligo di iscrizione ad ENPAPI (es. titolare di partita Iva, associato a studio professionale ecc.), è tenuto alla presentazione del modulo di rimborso per la contribuzione eventualmente versata con riferimento alle annualità 2012 e 2013.  Il collaboratore è tenuto altresì a restituire al committente la maggiorazione destinata al pagamento del contributo integrativo (4%nel caso di committente privato, 2% in caso di Amministrazione Pubblica), nonché a corrispondere al committente la quota di contribuzione a carico del collaboratore sul totale dei compensi. È importante ricordare che il collaboratore dovrà comunque accordarsi con il proprio committente sulle modalità da adottare per il recupero dei suddetti importi, e che le modalità appena descritte devono essere poste in essere anche da coloro che abbiano cessato l’attività sotto forma di collaborazione nel periodo successivo  al 01/01/2012.

Il Committente è invece tenuto al versamento della contribuzione dovuta alla Gestione Separata dal 01/01/2012, anche nel caso in cui il collaboratore abbia cessato l’attività di collaborazione durante il periodo 2012/2013. Per l’adeguamento al nuovo regime per i committenti il Consiglio D’Amministrazione ENPAPI ha deliberato un periodo utile transitorio entro il quale dovrà avvenire la denuncia complessiva dei compensi erogati ai collaboratori dal /01/01/2012 in poi. Tale periodo transitorio terminerà il 30/06/2014, termine oltre il quale gli inadempimenti saranno soggetti del regime sanzionatorio previsto dalla legge. Il committente dovrà pertanto recuperare la maggiorazione erogata a suo tempo sui compensi, facendosi comunicare dal collaboratore la sua situazione previdenziale ai fini dell’applicazione dell’aliquota spettante. Sarà altresì spettanza del committente recuperare la quota a carico del collaboratore e presentare denuncia retributiva/contributiva ed effettuare il pagamento dell’importo successivamente dovuto entro il 30/06/2012.

Per una più completa esposizione del procedimento si rimanda al documento completo.


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Grande successo per Fiaba day al porto di Civitavecchia





  L’undicesima edizione del Fiaba day, per la prima volta al porto di Civitavecchia, aperta ai disabili e non






Il maltempo non è riuscito a fermare le iniziative per l’undicesima edizione  del Fiaba day, appuntamento annuale a cui Civitavecchia aderisce per la prima volta.

Fiaba, una Onlus fondata  nel 2003, Anno Europeo delle persone con disabilità, combatte per un obiettivo: l’accessibilità, per tutti, ai servizi e alle possibilità del territorio nazionale.  Per realizzare questo disegno, l’associazione si propone di abbattere tutte le barriere, che siano fisiche o culturali, che compromettono la godibilità dell’ambiente. L’iniziativa, quindi non è aperta ai soli disabili: “L’accessibilità è un bene di tutti – dice il Commendator Giuseppe Trieste, Presidente Fiaba – e tutti la vivono in maniera diversa: pensiamo a chi deve salire sul treno con una valigia, o a una donna con il passeggino che deve passare su un marciapiede e invece trova la strada sterrata o con la ghiaia e per parlare di ghiaia, pensiamo alla spiaggia. Non vogliamo degli stabilimenti per disabili, ma che ognuno, per la sua diversità, possa arrivare agevolmente in acqua grazie a delle passerelle. Per alcuni saranno un comfort in più, ma per altri sarà un cambiamento significativo”.

Nella giornata di oggi presso i locali della Capitaneria di Porto al Forte Michelangelo, si è tenuta la conferenza stampa di apertura,  e una piccola dimostrazione dei mezzi del Corpo che ha sostituito, a causa della pioggia,  il giro sulle motovedette previsto per i ragazzi di “Amici della Darsena Romana”. Proprio il crescente transito di turisti attraverso il Porto, rende il tema dell’accessibilità cruciale per Civitavecchia, diventata un polo internazionale per il turismo crocieristico, non può esimersi da un aggiornamento delle strutture di accoglienza: “I Cittadini del Mondo, abituati a viaggiare, si aspettano di trovare strutture adeguate in un paese, l’Italia, considerato nella top ten” spiega Trieste. Ma il Commendatore, che dichiara di essersi trovato benissimo presso la Capitaneria, è ottimista: “Ho percepito che le varie realtà di Civitavecchia sta prendendo coscienza”.

Il prossimo impegno dell’undicesima edizione del Fiaba, domani a Piazza Colonna, a Roma, dove si celebrerà la “Giornata Nazionale Fiaba Day per l’abbattimento delle barriere architettoniche”. Prevista l’apertura al pubblico di Palazzo Chigi e l’esibizione musicale di numerosi artisti sul palco Fiabaday. Inoltre, verrà lanciato il concorso “Muovere il Cambiamento” promosso da Fiaba Onlus e dall’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia – Laboratorio di Design Contest, e la seconda edizione del concorso scolastico “I futuri geometri progettano l’accessibilità”, iniziative che condividono l’obiettivo di creare professionisti sensibili e competenti nella costruzione di strutture vivibili da tutti.

 

Fonte: Civonline


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Nuove regole per gli iscritti ENPAPI





Dalla Nuova Gestione Separata alle nuove procedure di iscrizione,  fino alle diverse forme di contribuzione. il Vice Direttore Generale Marco Bernardini incontra gli iscritti ad Avellino






Molte novità in arrivo per i professionisti infermieri. Forse anche per questo nel mese di Ottobre ENPAPI (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica) ha deciso di incontrare i suoi iscritti. L’11 Ottobre 2013 ad Avellino, nell’Aula Magna dell’Ordine  dei Medici Il Direttore Generale Vicario Marco Bernardini presenterà le procedure di iscrizione all’Ente Previdenziale, obbligatorie per tutti coloro che esercitino la libera professione. Durante l’incontro verranno illustrate le tipologie di contribuzione come previste dalla legge, dalla contribuzione soggettiva, a quella integrativa, fino al contributo di maternità. Uno dei temi principali sarà inoltre quello dell’iscrizione alla Nuova Gestione Separata ENPAPI. La suddetta Gestione Separata, istituita ai sensi di legge il 6 Luglio 2012 dal Decreto Legge n. 95, riguarda tutti i titolari di rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, i titolari di contratto a progetto, i componenti gli organi di amministrazione e controllo di Studi Associati e Cooperative,i componenti gli organi di amministrazione e controllo dei Collegi Provinciali IPASVI (qualora svolgano contestualmente attività di lavoro di autonomo attrazione del reddito nella sfera libero professionale), nonché i collaboratori occasionali di cui all’art. 61, comma 2, D.Lgs. 276/2003.

La suddetta Gestione Separata entra in vigore dal 1/1/2012 e prevede l’iscrizione iniziale a carico del collaboratore, seguita da una dichiarazione reddito mensile e pagamento a carico invece del committente, una ripartizione onere contributivo (2/3 committente; 1/3 collaboratore) e un pagamento dell’aliquota maggiorata dello 0,72% per la tutela assistenziale (solo collaboratori esclusivi). L’istituzione della Nuova Gestione Separata obbliga tutti i soggetti coinvolti dalla riforma a regolarizzare la propria posizione per gli anni precedenti. Per facilitare tale procedura ENPAPI mette a disposizione degli interessati tutte le informazioni contenute nell’intervento, reperibili sul canale Slideshare dell’Ente, nonché tutte le informazioni necessarie reperibili sul sito dell’Ente stesso.


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ENPAPI incontra i suoi iscritti





Dopo l’istituzione della Nuova Gestione Separata il Vice Direttore Generale Marco Bernardini incontra gli iscritti ad Avellino per illustrare le nuove procedure di iscrizione, le diverse forme di contribuzione nonché il funzionamento della Gestione Separata






Nel mese di Ottobre ENPAPI (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica) incontra i suoi iscritti. L’11 Ottobre 2013 ad Avellino, nell’Aula Magna dell’Ordine  dei Medici Il Direttore Generale Vicario Marco Bernardini presenterà le procedure di iscrizione all’Ente Previdenziale, obbligatorie per tutti coloro che esercitino la libera professione. Durante l’incontro verranno illustrate le tipologie di contribuzione come previste dalla legge, dalla contribuzione soggettiva, a quella integrativa, fino al contributo di maternità. Uno dei temi principali sarà inoltre quello dell’iscrizione alla Nuova Gestione Separata ENPAPI. La suddetta Gestione Separata, istituita ai sensi di legge il 6 Luglio 2012 dal Decreto Legge n. 95, riguarda tutti i titolari di rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, i titolari di contratto a progetto, i componenti gli organi di amministrazione e controllo di Studi Associati e Cooperative,i componenti gli organi di amministrazione e controllo dei Collegi Provinciali IPASVI (qualora svolgano contestualmente attività di lavoro di autonomo attrazione del reddito nella sfera libero professionale), nonché i collaboratori occasionali di cui all’art. 61, comma 2, D.Lgs. 276/2003.

La suddetta Gestione Separata entra in vigore dal 1/1/2012 e prevede l’iscrizione iniziale a carico del collaboratore, seguita da una dichiarazione reddito mensile e pagamento a carico invece del committente, una ripartizione onere contributivo (2/3 committente; 1/3 collaboratore) e un pagamento dell’aliquota maggiorata dello 0,72% per la tutela assistenziale (solo collaboratori esclusivi). L’istituzione della Nuova Gestione Separata obbliga tutti i soggetti coinvolti dalla riforma a regolarizzare la propria posizione per gli anni precedenti. Per facilitare tale procedura ENPAPI mette a disposizione degli interessati tutte le informazioni contenute nell’intervento, reperibili sul canale Slideshare dell’Ente, nonché tutte le informazioni necessarie reperibili sul sito dell’Ente stesso.


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Un Welcome Center al Porto di Civitavecchia accoglierà turisti e crocieristi





Si tratta di un nuovo centro accoglienza multimediale che permetterà ai turisti di orientarsi e accedere alle risorse di Civitavecchia e del territorio






Il nuovo Welcome center, nel cuore del porto di Civitavecchia, è pronto per accogliere i numerosi turisti che sbarcano sulle banchine laziali. Si tratta di una Cyber Hall, che funge da porta di accesso al Lazio e alle sue risorse culturali: uno spazio hi-tech dove orientarsi e pianificare il proprio itinerario grazie a tecnologie di ultima generazione, personale specializzato e una nuova app gratuita dedicata.

Il centro di accoglienza  e' stato recentemente inaugurato alla presenza del vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, del sindaco di Civitavecchia, Pietro Tidei e del segretario generale dell'Autorita' Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, Maurizio Ievolella.

"Il Welcome Centre unisce due asset fondamentali: alta tecnologica e territorio. Sfruttare l'innovazione per valorizzare le bellezze del nostro territorio rappresenta un esempio virtuoso di integrazione tra modernita' e tradizione. Altro elemento di rilevanza e' l'apporto che questo spazio hi-tech potra' dare allo sviluppo di un turismo di qualità che, oltre alla capitale, avra' l'opportunita' di conoscere e visitare anche altri siti di interesse paesaggistico, storico e culturale della nostra regione. Oggi poniamo le basi per fare di Civitavecchia e del suo porto un hub per il turismo non solo della capitale ma di tutto il Lazio, puntando al rilancio del settore turistico che, una volta a sistema, avra' ricadute evidenti in termini economici e di occupazione " ha commentato il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio.

Da oggi turisti e crocieristi potranno contare su un punto di 'snodo strategico', proprio nei pressi della banchina di sbarco del porto, per costruire tour personalizzati alla scoperta dell'immenso patrimonio culturale del Lazio, tra cui i 5 siti finora valorizzati dalle installazioni del Dtc (dalla necropoli della Banditaccia di Cerveteri al palazzo Farnese di Caprarola, da palazzo Braschi a Roma al santuario di Greccio, al palazzo Ducale di Atina).

Le aree funzionali del centro sono quattro. Nella sala d'ingresso si potrà accedere a cinque postazioni touch screen interattive collegate ad internet dove consultare materiale cartografico, itinerari, eventi culturali, monumenti e percorsi presenti anche sul portale del Dtc, www.futouring.com. Il viaggio nel Lazio prosegue nell'area info lounge, dove grazie a personale specializzato, si potranno anche provare le due nuove applicazioni tecnologiche, Touch Lazio e Lazio Slide. Con il tavolo digitale Touch Lazio (attraverso tecnologie a raggi infrarossi e marcatori visivi) si potra' creare il proprio viaggio tra migliaia di punti d'interesse culturali presenti su www.futouring.com, spostando semplicemente le pedine come in una scacchiera digitale. Il tutto corredato da fotografie, illustrazioni, video e tracce audio. Nella terza area si trova l'ultima istallazione: la finestra sul Lazio. L'applicazione fornisce un'esperienza coinvolgente dove il visitatore vede rompersi davanti a se' le pietre della parete e apparire dieci panorami spettacolari (da Villa Adriana a Villa D'Este, dalla terrazza del Pincio a quella del Gianicolo, fino alla veduta dalla cupola di San Pietro) da ammirare sotto l'effetto di uno scorcio a 180°. Cio' grazie all'image analysis, una tecnologia che in base alla posizione del visitatore e all'orientamento della sua testa indirizza la visualizzazione proiettata, abbinando il fascino dell'immagine ad un'interazione del tutto naturale.

Infine l'ultima area, il cortile, dedicato al ristoro e alla sosta dei turisti. Ad arricchire la visita anche Welcome App Lazio, l'applicazione gratuita che mette a sistema informazioni e contenuti multimediali geolocalizzati relativi ai punti d'interesse storico, artistico e culturale di Civitavecchia (il centro storico, la rocca, porta Livorno, forte Michelangelo, ecc.) e delle zone limitrofe, dal castello Odescalchi di Santa Marinella alla riserva naturale Macchiatonda fino all'eremo della SS. Trinita', il piu' antico insediamento monastico del territorio.

Lazio Slide, basato su un software in grado di riconoscere il movimento dell'utente nello spazio, e' invece il nuovo strumento a disposizione del visitatore per assistere a proiezioni interattive: con un semplice gesto del visitatore su una delle cinque slide, si attivera' di volta in volta il video desiderato per scoprire le bellezze del Lazio.

Fonte: Libero Quotidiano


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Il Porto di Civitavecchia in gara per lo smantellamento della Concordia





Lo smantellamento del relitto della Concordia è un business e un’opportunità per i porti italiani. Civitavecchia sostiene la sua candidatura






Smantellare e smaltire la Costa Concordia è una ghiotta opportunità di lavoro e di business per il porto che si aggiudicherà il relitto.  A tal punto che sulla carcassa della sfortunata nave si è scatenata un’autentica gara. Si è da poco conclusa la prima fase, forse la più critica, del recupero della nave incagliata da 14 mesi di fronte alle coste dell’Isola del Giglio e adesso di parla già della fase successiva. Si tratta di un affare da milioni di euro che garantirebbe centinaia di posti di lavoro. Si sono già fatti avanti il porto di Civitavecchia, Genova, Piombino, Palermo e Napoli. Le cinque lance dell’imbarcazione invece dovrebbero essere smantellate in un porto turco. Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, ha dichiarato che il porto di Civitavecchia dispone dei fondali e degli spazi necessari e che nel Piano Triennale delle Opere approvato nel 2012 è già prevista la realizzazione di un bacino di carenaggio per le grandi navi.

Luciano Guerrieri, commissario dell’Autorità portuale di Piombino ritiene il porto toscano la destinazione naturale della Concordia, sia per una questione di vicinanza territoriale, che per motivi tecnici. Guerrieri ha precisato che entro il giugno 2014 sarà realizzata una serie di opere atte ad accogliere la Costa Concordia, già inserite nel piano regolatore del porto. In gara ci sarebbero progetti per 111 milioni di euro; nello specifico una banchina di 370 metri per 50 di larghezza, un molo foraneo di 1.200 metri comprensivo della banchina e di un canale di accesso al porto con un pescaggio di 20 metri oltre a un piazzale di 80 mila metri quadrati.

Il relitto della Costa Concordia rimarrà sotto sequestro, fino a quando il Tribunale competente non deciderà diversamente. Dopo il raddrizzamento, infatti, la priorità è trovare i corpi delle due vittime che ancora mancano all’appello.

Fonte: Borsa Italiana


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Il ruolo delle Autorità portuali nella logistica. Assoporti scrive a Napolitano










L’associazione guidata da Pasqualino Monti e Luigi Merlo reclama un ruolo centrale dei porti nella logistica italiana.

Una nuova visione strategica per le Autorità portuali. Un soggetto logistico di area, sino a diventare Ap a competenze regionali, in grado di influenzare le politiche di assetto del territorio. Assoporti, che nell’estate scorsa ha ritrovato unità di scopi e propositi con l’elezione congiunta di Luigi Merlo e Pasqualino Monti alla guida dell’associazione, rompe gli indugi e in una lettera al Presidente della Repubblica espone la sua idea sulla filiera logistica nazionale: sul suo ruolo strategico, sulle sue deficienze, sulla centralità in un dibattito politico troppo “distratto”. E il primo passo riguarda il nuovo ruolo di “coordinamento” degli enti portuali. Attori in grado di integrare porti e interporti; di pianificare e realizzare interventi negli scali e per le connessioni tra questi le direttrici stradali e ferroviarie, i nodi logistici interni; di determinare e graduare i costi corrispondenti all’utilizzo dell’infrastruttura ed altri costi.

“E’ proprio da questo ruolo – sottolinea l’associazione – che discende l’obbligatorietà di un’autosufficienza economica della struttura di Autorità Portuale favorendo logiche di razionalizzazione e aggregazione  sino alla realizzazione di Autorità Portuali con compiti di amministrazione della portualità regionale”.

Una prospettiva ambiziosa che parte da alcune richieste concrete: la parziale e temporanea fiscalizzazione degli oneri sociali delle imprese autorizzate ex artt. 16, 17 e 18, L.84/94; una riduzione delle accise dei prodotti energetici utilizzati dai mezzi esclusivamente operanti in aree portuali; la fissazione di certe ed omogenee regole in tema di IMU sui beni demaniali marittimi affidati in concessione. Fondamentale anche “l’immediata elaborazione di un piano strategico di sviluppo del sistema logistico, imperniato sulla portualità nazionale che deve essere agganciata in modo razionale alla logica europea in materia di reti Ten e che oggi soffre di assenza di visione strategica anche nell’allocazione dei pochi fondi disponibili, di un basso livello di connessione fisica”.

Dando per scontato che la “mano pubblica” è, e continuerà ad essere, il principale investitore nel settore delle infrastrutture di trasporto, il Presidente di Assoporti chiede di concentrare le risorse sui  grandi investimenti già progettualmente e finanziariamente definiti, quindi cantierabili in tempi brevi; supportati da solide analisi costi/benefici nonché sui  progetti di miglioramento/adeguamento/manutenzione innovativa, che facilitino e consolidino flussi attuali. La scelta di selezione dovrà essere compiuta anche in funzione delle priorità condivise con attori delle politiche del territorio e delle grandi infrastrutture che non sono propriamente portuali (Regioni, RFI, ANAS, Autostrade).

Alla base delle proposte ci sono i numeri relativi al contributo della portualità al Pil nazionale. Per i servizi di logistica portuale e le attività ausiliarie, si stima un valore della produzione per oltre 6.500 milioni e quasi 32.000 occupati diretti: il sistema delle Autorità Portuali, secondo gli ultimi studi, genera, avvalendosi di soli 1280 occupati, un valore della produzione superiore ad un miliardo di euro con un effetto moltiplicatore di circa 4,7; nuove spese e investimenti per 100 euro da parte delle Autorità Portuali, generano cioè oltre 470 euro nel circuito economico complessivo.

Nasce da queste considerazioni anche la richiesta “di rimuovere improprie equiparazioni alle pubbliche amministrazioni, a partire da quelle riferite ai propri dipendenti”. “Il Presidente dell’Autorità Portuale o comunque l’autorità Portuale stessa – spiega la lettera – deve diventare l’ente effettivamente responsabile dell’efficiente e coordinato andamento di tutte le attività in porto, sia quelle  che si svolgono a terra sia quelle che si svolgono sul lato mare, sia delle attività svolte in regime di mercato, sia si tratti di attività delle pubbliche amministrazioni”.

Fonte: seareporter.it


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Forum Roma non va in vacanza: in offerta massaggi sportivi Sportkinetic





Il binomio allenamento/riposo del corpo è il cuore dell’attività agonistica. Sportkinetic ci spiega da anni come valorizzare la fase di scarico dopo ogni allenamento


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Da sempre l’attenzione allo sport e alla cura del corpo è uno dei punti nevralgici del Forum Roma. Il connubio con il Centro Sportkinetic Forum, situato al 2° piano del FORUM SPORT CENTER, via Cornelia 495, Roma ha dato grandi risultati in passato soprattutto per quanto riguarda il recupero di atleti agonistici.  

Lo Sport, come è noto, non va mai in vacanza e allora per il solo mese di Agosto Forum e Sportkinetic offrono  un massaggio omaggio ogni due massaggi acquistati.

I nostri fisioterapisti specializzati operano in un ambiente accogliente, confortevole, climatizzato e riservato.

Il servizio dei massaggi offerto dal personale medico-fisioterapico è studiato per soddisfare le diverse esigenze in base alla disciplina sportiva praticata.

  • MASSAGGI DECONTRATTURANTI: tale trattamento rimuove le tossine createsi da una attività sportiva ad alta intensità , atta a creare un sovraccarico muscolare.
  • MASSAGGI PRE GARA: aiuta a ripristinare velocemente l’attivazione del micro circolo
  • MASSAGGI POST GARA: finalizzato a rimuovere le fatiche muscolari dopo un’intensa attività sportiva.
  • MASSAGGI TRASVERSO PROFONDO: Utile nella risoluzione di dolori provenienti da una cicatrice ( esito di strappo muscolare , tendiniti croniche, migliora la qualità del tessuto cicatriziale ripristinando una migliore mobilità ).
  • MASSAGGIO TERAPEUDICO FUNZIONALE: migliora le situazioni di attività lavorativa sedentaria.

non perdere tempo, contatta la segreteria dello Sportkinetic a questo link.


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Marco Bernardini ENPAPI chiarisce i limiti di assoggettabilità alla Nuova Gestione Separata per infermieri e Assistenti Sanitari





Per facilitare la transizione al nuovo regime, ENPAPI mette a disposizione degli interessati un documento che illustra la Nuova Gestione Separata per infermieri e assistenti sanitari






A seguito delle numerose richieste di informazione presentate in merito all’obbligo di assicurazione presso la Gestione Separata ENPAPI,  lo stesso ente mette a disposizione degli interessati un documento con tutti i chiarimenti necessari per regolarizzare la propria posizione.

In base all’art. 1 comma 1 del Regolamento di previdenza, i soggetti obbligatoriamente iscritti a ENPAPI sono “Gli Infermieri, gli Infermieri Pediatrici e gli Assistenti Sanitari che, iscritti ai relativi Albi provinciali, esercitino attività libero professionale, in forma singola o associata senza vincolo di subordinazione, anche sotto forma di prestazione non abituale o collaborazione coordinata e continuativa, ovvero in una qualsiasi forma diversa da quella subordinata, sono obbligatoriamente iscritti all’Ente (ENPAPI), ancorché svolgano contemporaneamente attività di lavoro dipendente”.

Il Comma 2 del medesimo regolamento indica quali modalità di svolgimento dell’attività libero professionale determinino l’assoggettamento alla Gestione Separata che si applica a “Gli infermieri, gli Infermieri Pediatrici e gli Assistenti Sanitari che svolgano l’attività sotto forma di collaborazione coordinata e continuativa ovvero di collaborazione non abituale (c.d. mini co.co.co.) sono obbligatoriamente iscritti alla Gestione Separata a cui si applica la disciplina contenuta nel Regolamento di Previdenza e Assistenza della Gestione Separata ENPAPI”

Con l’istituzione della Gestione Separata ENPAPI ritiene opportuno precisare l’ambito di applicazione della riforma ovvero quale assoggettamento previdenziale consegue la produzione di redditi derivanti dallo svolgimento dell’attività libero professionale.

 

L’intero documento, completo di tutte le informazioni necessarie all’espletamento della procedura, è consultabile qui.


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Tutte le regole della nuova Gestione Separata Enpapi





Il Direttore Generale Vicario Marco Bernardini informa i committenti  e collaboratori circa tutti gli strumenti utili per i professionisti iscritti alla nuova Gestione Separata ENPAPI.






La recente istituzione della Gestione Separata ENPAPI ha provocato alcuni cambiamenti nel sistema previdenziale per la professione infermieristica. Con decorrenza 01/01/2012 è stata modificata la normativa previdenziale applicata agli Iscritti titolari di rapporto di collaborazione anche non abituale. Tutti gli interessati sono pertanto chiamati alla regolarizzazione del periodo pregresso già interessato dall’applicazione della nuova disciplina. Come funziona tale processo e cosa comporta per collaboratori e committenti? Da oggi è a disposizione online un documento del Direttore Generale Vicario ENPAPI  Marco Bernardini che funziona da vademecum per l’operazione.

Il collaboratore, posto che egli non svolga altra attività di lavoro autonomo con obbligo di iscrizione ad ENPAPI (es. titolare di partita Iva, associato a studio professionale ecc.) è tenuto a restituire al committente la maggiorazione destinata al pagamento del contributo integrativo (4%nel caso di committente privato, 2% in caso di Amministrazione Pubblica), nonché a corrispondere al committente la quota di contribuzione a carico del collaboratore sul totale dei compensi. È importante ricordare che il collaboratore dovrà comunque accordarsi con il proprio committente sulle modalità da adottare per il recupero dei suddetti importi, e che le modalità appena descritte devono essere poste in essere anche da coloro che abbiano cessato l’attività sotto forma di collaborazione nel periodo successivo  al 01/01/2012.

Il Committente è invece tenuto al versamento della contribuzione dovuta alla Gestione Separata dal 01/01/2012, anche nel caso in cui il collaboratore abbia cessato l’attività di collaborazione durante il periodo 2012/2013. Per l’adeguamento al nuovo regime per i committenti il Consiglio D’Amministrazione ENPAPI ha deliberato un periodo utile transitorio entro il quale dovrà avvenire la denuncia complessiva dei compensi erogati ai collaboratori dal /01/01/2012 in poi. Tale periodo transitorio terminerà il 30/06/2014, termine oltre il quale gli inadempimenti saranno soggetti del regime sanzionatorio previsto dalla legge. Il committente dovrà pertanto recuperare la maggiorazione erogata a suo tempo sui compensi, facendosi comunicare dal collaboratore la sua situazione previdenziale ai fini dell’applicazione dell’aliquota spettante. Sarà altresì spettanza del committente recuperare la quota a carico del collaboratore e presentare denuncia retributiva/contributiva ed effettuare il pagamento dell’importo successivamente dovuto entro il 30/06/2012.

Per una più completa esposizione del procedimento si rimanda al documento completo.


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Gestione separata Enpapi. Come regolarizzare le annualità 2012 e 2013





Il Direttore Generale Vicario Marco Bernardini mette a disposizione di collaboratori e committenti le istruzioni su come regolarizzare le posizioni pregresse interessate dalla nuova Gestione separata






La recente istituzione della Gestione Separata ENPAPI ha provocato alcuni cambiamenti nel sistema previdenziale per la professione infermieristica. Con decorrenza 01/01/2012 è stata modificata la normativa previdenziale applicata agli Iscritti titolari di rapporto di collaborazione anche non abituale. Tutti gli interessati sono pertanto chiamati alla regolarizzazione del periodo pregresso già interessato dall’applicazione della nuova disciplina. Come funziona tale processo e cosa comporta per collaboratori e committenti? Da oggi è a disposizione online un documento del Direttore Generale Vicario ENPAPI  Marco Bernardini che funziona da vademecum per l’operazione.

Il collaboratore, posto che egli non svolga altra attività di lavoro autonomo con obbligo di iscrizione ad ENPAPI (es. titolare di partita Iva, associato a studio professionale ecc.), è tenuto alla presentazione del modulo di rimborso per la contribuzione eventualmente versata con riferimento alle annualità 2012 e 2013.  Il collaboratore è tenuto altresì a restituire al committente la maggiorazione destinata al pagamento del contributo integrativo (4%nel caso di committente privato, 2% in caso di Amministrazione Pubblica), nonché a corrispondere al committente la quota di contribuzione a carico del collaboratore sul totale dei compensi. È importante ricordare che il collaboratore dovrà comunque accordarsi con il proprio committente sulle modalità da adottare per il recupero dei suddetti importi, e che le modalità appena descritte devono essere poste in essere anche da coloro che abbiano cessato l’attività sotto forma di collaborazione nel periodo successivo  al 01/01/2012.

Il Committente è invece tenuto al versamento della contribuzione dovuta alla Gestione Separata dal 01/01/2012, anche nel caso in cui il collaboratore abbia cessato l’attività di collaborazione durante il periodo 2012/2013. Per l’adeguamento al nuovo regime per i committenti il Consiglio D’Amministrazione ENPAPI ha deliberato un periodo utile transitorio entro il quale dovrà avvenire la denuncia complessiva dei compensi erogati ai collaboratori dal /01/01/2012 in poi. Tale periodo transitorio terminerà il 30/06/2014, termine oltre il quale gli inadempimenti saranno soggetti del regime sanzionatorio previsto dalla legge. Il committente dovrà pertanto recuperare la maggiorazione erogata a suo tempo sui compensi, facendosi comunicare dal collaboratore la sua situazione previdenziale ai fini dell’applicazione dell’aliquota spettante. Sarà altresì spettanza del committente recuperare la quota a carico del collaboratore e presentare denuncia retributiva/contributiva ed effettuare il pagamento dell’importo successivamente dovuto entro il 30/06/2012.

Per una più completa esposizione del procedimento si rimanda al documento completo.


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Tutti i numeri della nuova gestione separata ENPAPI su indicazione Marco Bernardini





Il Direttore Generale Vicario Marco Bernardini e nuova gestione separata ENPAPI. Tutti le info per i committenti






Il Direttore Generale Vicario di ENPAPI Marco Bernardini informa tutti i committenti della professione infermieristica che a decorrere dal 01/01/2012 è istituita la Gestione Separata ENPAPI dove sono obbligatoriamente iscritti tutti gli Infermieri, gli Infermieri Pediatrici e gli Assistenti Sanitari che, iscritti ai relativi Albi provinciali, svolgono attività lavorativa di natura infermieristica nella forma di collaborazione coordinata e continuativa ovvero di collaborazione non abituale (c.d. mini co.co.co.), ancorché svolgano contemporaneamente attività di lavoro dipendente.

 

Sono a disposizione di tutti i Committenti:
  • il servizio di call center, che risponde al numero 800.070.070, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 20.00;
  • il numero di fax, 06/36704497
  • l’indirizzo e-mail [email protected] per il supporto tecnico all’utilizzo del DARC;
  • l’indirizzo e-mail [email protected] per ogni altro quesito;
  • l’indirizzo PEC: [email protected];
  • sito Internet dell’Ente all’indirizzo www.enpapi.it sezione Gestione Separata.

ADEMPIMENTI DICHIARATIVI

Il committente è tenuto ad comunicare i dati retributivi e contributivi dei propri collaboratori utilizzando il pacchetto applicativo DARC ed inviando le denunce elaborate dal software mediante il sistema di trasmissione telematica che fa riferimento all’Agenzia delle Entrate (ENTRATEL o FISCONLINE), entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di pagamento del compenso.

 

ADEMPIMENTI CONTRIBUTIVI

La contribuzione dovuta è posta per 2/3 a carico del committente e per 1/3 a carico del collaboratore. Le aliquote applicate, uguali a quelle previste per la Gestione Separata INPS, sono disponibili sul sito www.enpapi.it, sezione Gestione Separata.

Il pagamento della contribuzione complessivamente dovuta deve essere effettuato entro il giorno 16 del mese successivo a quello di corresponsione del compenso.

I committenti sono tenuti ad eseguire i pagamenti a mezzo bonifico bancario sul conto corrente, intestato ad ENPAPI, appositamente attivato presso la Banca Popolare di Sondrio.

Fac simile di ordine di bonifico viene elaborato direttamente dal software DARC; i committenti e gli intermediari incaricati, sono tenuti al rispetto delle istruzioni fornite dall’Ente per la compilazione dell’ordine di bonifico con particolare riferimento alla causale ed al periodo di riferimento.

L’attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite permetterà all’Ente di acquisire correttamente i versamenti pervenuti ai fini dell’accreditamento degli importi nel partitario aziendale e nelle posizioni individuali degli Assicurati.

 

L’intero documento è consultabile e scaricabile qui

 


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Marco Bernardini, Direttore Generale Vicario ENPAPI, informa i committenti su come servirsi della nuova gestione separata





Il Direttore Generale Vicario Marco Bernardini informa i committenti circa tutti gli strumenti utili per i professionisti iscritti alla nuova gestione separata ENPAPI.






Il Direttore Generale Vicario di ENPAPI Marco Bernardini informa tutti i committenti della professione infermieristica che a decorrere dal 01/01/2012 è istituita la Gestione Separata ENPAPI dove sono obbligatoriamente iscritti tutti gli Infermieri, gli Infermieri Pediatrici e gli Assistenti Sanitari che, iscritti ai relativi Albi provinciali, svolgono attività lavorativa di natura infermieristica nella forma di collaborazione coordinata e continuativa ovvero di collaborazione non abituale (c.d. mini co.co.co.), ancorché svolgano contemporaneamente attività di lavoro dipendente.

Sono a disposizione di tutti i Committenti:

  • il servizio di call center, che risponde al numero 800.070.070, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 20.00;
  • il numero di fax, 06/36704497
  • l’indirizzo e-mail [email protected] per il supporto tecnico all’utilizzo del DARC;
  • l’indirizzo e-mail [email protected] per ogni altro quesito;
  • l’indirizzo PEC: [email protected];
  • sito Internet dell’Ente all’indirizzo www.enpapi.it sezione Gestione Separata.

 

ADEMPIMENTI DICHIARATIVI

Il committente è tenuto ad comunicare i dati retributivi e contributivi dei propri collaboratori utilizzando il pacchetto applicativo DARC ed inviando le denunce elaborate dal software mediante il sistema di trasmissione telematica che fa riferimento all’Agenzia delle Entrate (ENTRATEL o FISCONLINE), entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di pagamento del compenso.

 

ADEMPIMENTI CONTRIBUTIVI

La contribuzione dovuta è posta per 2/3 a carico del committente e per 1/3 a carico del collaboratore. Le aliquote applicate, uguali a quelle previste per la Gestione Separata INPS, sono disponibili sul sito www.enpapi.it, sezione Gestione Separata.

Il pagamento della contribuzione complessivamente dovuta deve essere effettuato entro il giorno 16 del mese successivo a quello di corresponsione del compenso.

I committenti sono tenuti ad eseguire i pagamenti a mezzo bonifico bancario sul conto corrente, intestato ad ENPAPI, appositamente attivato presso la Banca Popolare di Sondrio.

Fac simile di ordine di bonifico viene elaborato direttamente dal software DARC; i committenti e gli intermediari incaricati, sono tenuti al rispetto delle istruzioni fornite dall’Ente per la compilazione dell’ordine di bonifico con particolare riferimento alla causale ed al periodo di riferimento.

L’attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite permetterà all’Ente di acquisire correttamente i versamenti pervenuti ai fini dell’accreditamento degli importi nel partitario aziendale e nelle posizioni individuali degli Assicurati.

 

L’intero documento è consultabile e scaricabile qui.

 


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Marco Bernardini illustra la nuova Gestione Separata ENPAPI per la professione infermieristica





Grazie alla istituzione della cosiddetta gestione separata (sul modello INPS) ENPAPI potrà accogliere tutti quei professionisti con soli contratti di collaborazione con le strutture sanitarie






Nell’Agosto 2012 il Legislatore ha riconosciuto la necessità di istituire una gestione separata sul modello INPS per la professione infermieristica. L'entrata in vigore di questa legge è la risoluzione di una vicenda iniziata nel 2007, quando ENPAPI aveva stipulato una convenzione con l'Inps che, per oggetto, aveva il trasferimento delle posizioni assicurative dei professionisti infermieri (liberi o con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa) che avevano effettuato gli adempimenti previdenziali obbligatori verso la gestione separata della legge n.335 del 1995, in luogo dell'Enpapi stessa. Per questo motivo, è nata l'esigenza di una norma che consentisse un trattamento contributivo dei professionisti interessati analogo a quello previsto dalla gestione separata Inps.

particolarmente importante per l’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica(ENPAPI), il provvedimento intende coordinare la gestione separata della professione infermieristica alla gestione separata INPS. Il testo di legge recita:

“Nel rispetto dei principi di autonomia previsti dall'articolo 2 del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, l'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica provvede all'approvazione di apposite delibere intese a coordinare il regime della propria gestione separata previdenziale con quello della Gestione Separata INPS di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, modificando conformemente la struttura della contribuzione, il riparto della stessa tra lavoratore e committente, nonché l'entità della medesima applicando, a decorrere dal 1° gennaio 2012, aliquote non inferiori a quelle dei collaboratori iscritti alla predetta gestione separata, fermi restando gli obblighi contributivi eventualmente previsti dalla vigente normativa nei confronti della medesima gestione separata."

Ma cosa significa tutto questo per i professionisti infermieri? Cosa cambia e cosa rappresenta l’entrata in vigore di questa legge?

Marco Bernardini, Direttore Generale Vicario di ENPAPI. Da oggi il un documento è consultabile qui.


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ENPAPI: Marco Bernardini presenta la nuova Gestione Separata





Marco Bernardini illustra le prospettive previdenziali dopo l’intervento del Legislatore che supera positivamente l’annoso problema della Gestione Separata della Professione Infermieristica






Il 7 Agosto 2012 è stato convertito in legge n. 135 il Decreto legge n.95 del 6 Luglio con l’inserimento del comma  4 ter. all’Art. 8 particolarmente importante per l’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica (ENPAPI) attraverso il quale legislatore intende coordinare la gestione separata della professione infermieristica alla gestione separata INPS. Il testo di legge recita:

“Nel rispetto dei principi di autonomia previsti dall'articolo 2 del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, l'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica provvede all'approvazione di apposite delibere intese a coordinare il regime della propria gestione separata previdenziale con quello della Gestione Separata INPS di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, modificando conformemente la struttura della contribuzione, il riparto della stessa tra lavoratore e committente, nonché l'entità della medesima applicando, a decorrere dal 1° gennaio 2012, aliquote non inferiori a quelle dei collaboratori iscritti alla predetta gestione separata, fermi restando gli obblighi contributivi eventualmente previsti dalla vigente normativa nei confronti della medesima gestione separata.”

Ma cosa significa tutto questo per i professionisti infermieri? Cosa cambia e cosa rappresenta l’entrata in vigore di questa legge?

Marco Bernardini, Direttore Generale Vicario di ENPAPI. Da oggi il un documento è consultabile qui.


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Firmato l’accordo tra Pasqualino Monti (AP Civitavecchia) e Antonio Catricalà (Consiglio dei Ministri) che rende operativo il piano di sviluppo per il Network “Porti di Roma”





Il nuovo accordo, che coinvolge anche Regione e Province, sbloccherà i fininzaimenti necessari ad attuare il piano operativo del AP per i porti di Civitavecchia e Gaeta.






La presidenza del Consiglio dei Ministri, cinque ministeri, la Regione Lazio, le provincie di Roma e Viterbo, ed i comuni di Roma, Civitavecchia, Tarquinia e Fiumicino, insieme ad altri soggetti istituzionali, hanno messo nero su bianco “la grande rilevanza che riveste il potenziamento e sviluppo dell’hub portuale di competenza dell’Autorità portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta”. E lo hanno fatto firmando questa sera a Palazzo Chigi, dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, un protocollo d’intesa che impegna tutte le amministrazioni competenti ad attivare le procedure di legge “atte ad un celere esame da parte del Cipe per l’approvazione del piano economico presentato dall’Autorità portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta”. Alla presenza dei rappresentanti degli enti interessati tra i quali il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, dello Sviluppo economico e dell’Ambiente e della Coesione territoriale, ma anche di società come l’Anas, Rfi e Fincantieri, sono stati riconosciuti come priorità strategiche per l’Italia i punti inseriti dal presidente dell’Authority Pasqualino Monti nel piano economico finanziario di Molo Vespucci.

Priorità tra cui figurano: l’attuazione del secondo lotto delle opere strategiche, il completamento delle infrastrutture da destinare ai nuovi attracchi per navi da crociera di ultima generazione, la riorganizzazione degli accessi marittimi attraverso l’apertura a sud ed il ponte di collegamento con l’antemurale, la riorganizzazione degli accessi stradali attraverso la realizzazione di due rampe di collegamento a nord dell’area portuale e della viabilità interna per la separazione dei flussi merci e passeggeri ed il completamento della ristrutturazione del porto storico. Inclusi anche l’attuazione di un programma di edilizia demaniale per realizzare sedi istituzionali per capitaneria di porto, vigili del fuoco, guardia di finanzia e carabinieri e l’attuazione del programma di ricerca e sviluppo delle attività industriali connesse alla realizzazione della produzione di energia elettrica da moto ondoso mediante l’utilizzazione di cassoni Revec 3. Previsto anche il completamento della Civitavecchia-Orte, il potenziamento delle connessioni ferroviarie tra le banchine del porto e le direttrici nazionali, e la realizzazione di un bacino di carenaggio e bunckeraggio, oltre all’impegno a ottenere per le opere i finanziamenti del Cipe. Per l'ambito più specificamente cittadino, il sindaco Pietro Tidei, anche lui presente al tavolo della Presidenza del Consiglio, insieme ai colleghi Marini, Mazzola e Canapini ed al rappresentante di Roma Capitale, ha inserito la realizzazione del polo turistico termale e del polo fieristico di Fiumaretta.

Fonte: Civonline


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Che fine farà il relitto della Costa Concordia?





Scelte politiche e di risarcimento (per Piombino) o valutazioni economiche e di tempo (Civitavecchia). Anche i porti Liguri e Palermo pensano però alla Concordia

 






Sulle banchine del porto ci si sente soli. Le enormi vasche costruite anni fa nella speranza di una ripresa del polo siderurgico sono opere incompiute che nessuno spera più di vedere finite. L'orizzonte è sgombro, neppure una nave in rada. «Quella barca rotta è la nostra unica salvezza» dice un vecchio operaio sulla porta del circolo pensionati della Cgil. “Quella barca” si chiama Costa Concordia, è un enorme animale ormai ridotto a carcassa, spiaggiata dal 13 gennaio 2012 sulla costa del Giglio. Il suo smantellamento porterà posti di lavoro e commesse garantiti per un paio di anni almeno, di questi tempi non è poco.

 
Piombino sembrava la candidata designata a vincere questa riffa basata sullo stato di necessità. La crisi degli stabilimenti siderurgici e del porto, la vicinanza con il Giglio, l'obbligo morale a risarcire la Toscana dei danni economici, vedi alla voce turismo. Ma neppure il decreto che il governo ha promesso di varare nel prossimo Consiglio dei ministri ha tolto questo alone di incertezza che pesa sul destino della Concordia, diventata un monumento all'Italia arenata su un fondale, un simbolo da rimuovere al più presto.
La fretta non si addice alle condizioni del porto di Piombino, anch'esso, a detta di chi ci lavora, avviato a una sorte da reliquia industriale. Lo smantellamento di un colosso del mare è un'operazione inedita in Italia. I 160 milioni che verranno stanziati per Piombino riguardano gli aiuti alle aree di «crisi complessa», come Taranto, ma hanno una destinazione d'uso implicita ed evidente. L'accoglienza della nave più famosa del mondo comporta la costruzione di una diga foranea da 1.150 metri, lo scavo dei fondali per altri 11 metri di profondità, e la costruzione di due bretelle stradali. Tanto, forse troppo per rispettare il calendario che prevede la scomparsa della Concordia dalla vista dei gigliesi e degli italiani entro l'ottobre di quest'anno.
 
Enrico Rossi, il governatore della Toscana, sa bene che il nullaosta del governo non funziona come antidoto a una incertezza resa ancora più forte dallo smarcamento della Protezione civile, che si è sfilata dalla gestione del dopo Giglio, lasciando filtrare un dissenso neppure troppo dissimulato su destinazione e complicazioni temporali e burocratiche che ne derivano. «La crisi rischia di creare una guerra tra poveri. A me interessa portare via la nave dal Giglio e aiutare Piombino a ritrovare lavoro e competitività. Se facciamo in tempo le due cose possono andare a braccetto. Altrimenti si troverà un'altra soluzione».
Nei giorni scorsi si è mosso con discrezione il nuovo governatore del Lazio, Nicola Zingaretti facendo sapere che, insomma, il porto di Civitavecchia sarebbe pronto alla bisogna e pure a costo zero. E così la Confederazione laziale della piccola e media industria è andata dritta alla giugulare di Piombino. «Lo smantellamento della nave in quel porto è uno sperpero milionario a carico dei contribuenti. Se avvenisse a Civitavecchia, l'operazione sarebbe di gran lunga più veloce ed economica, oltre a costituire una preziosa occasione per il territorio». 
 
Le difficoltà di Piombino, sottolineate da un impietoso dossier di Legambiente, sono una opportunità per la «concorrenza». Anche il governatore della Liguria Claudio Burlando ha fatto sapere che Genova o La Spezia potrebbero rispondere presente nel malaugurato caso Piombino dovesse gettare la spugna, eventualità che non dispiacerebbe troppo neppure a Rosario Crocetta, che coltiva una speranza per Palermo. Appena fuori dal Giglio, c'è la fila. Rossi si difende con le unghie. Toccherà a lui il ruolo di commissario del porto, una patata che più bollente non si può. «Trovo incomprensibile e di cattivo gusto lo scatenamento in atto contro Piombino. I danni maggiori li abbiamo avuti noi, forse la crisi ha annebbiato la memoria a qualcuno». Il governatore deve gestire anche il fuoco amico, si fa per dire. I parlamentari toscani in quota Renzi contestano «gli altissimi costi» e la scelta, «di precisa natura politica», fatta da un governo dimissionario. 
 
 


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Tutti gli indirizzi della Sartoria Romana











Due Guide imperdibili per gli amanti dell’artigianato e del lusso.

L' esclusività di un capo, la perfezione dei punti di una borsa di pelle di razza, i polsini di ricambio della camicia, le scarpe confezionate a mano da comprare lì, nella stessa bottega dove Audrey Hepburn ordinava le sue ballerine. C' è tutta la Roma dell' artiginalità più preziosa nelle due guide curate da Andrea Spezziu e Pascal Gautrand: La «Donna su misura» e «Una guida su misura per uomo» (Palombi editori). Quasi 500 indirizzi, del "fatto a mano", una bibbia capace di offrire un viaggio fantastico per chi è ancora convinto che un' asola impeccabile, una giacca dal taglio perfetto e un cappellino sui generis, faccia la differenza. «Da tempo volevo creare un vademecum per chi insegue il ' fatto a mano' – racconta Spezzigu – e appena Silvia Venturini Fendi è diventata presidente di AltaRoma le ho proposto il mio progetto. Lei l' ha subito sposato, perché rientrava nella sua filosofia, la stessa con cui organizza le passerelle romane: scoprire nuovi talenti e salvaguardare il patrimonio del "saper fare", tipico della realtà imprenditoriale degli artigiani romani». Il target a cui si rivolge la guida è ampio: amanti della moda, addetti ai lavori, ma anche persone che in alcune occasioni vogliono qualcosa di speciale. Così, ecco che se si è in cerca dell' abito da sposa, in "Una Donna su misura" ci sono tutti gli indirizzi di atelier per l' abito bianco. Compreso quello del signor Crepida, in via dell' arco della Ciambella, dietro Torre Argentina, un mastro calzolaio capace di foderare le décolleté con la stessa stoffa bianca del vestito. «Roma è una città unica dove anche il profumo può essere personalizzato, così come gli occhiali. Una città ancora ricca di modisterie, maglifici, botteghe del cuoio e gli atelier di lusso – continua Andrea Spezzigu – . Una realtà che anche il mondo del prêt à porter sta riscoprendo e che la stampa internazionale apprezza sempre di più». Del resto, sfidiamo chiunque a varcare la soglia dell' antica Manifattura cappelli, in via degli Scipioni nel quartiere Parti. "Da perdere la testa" il commento che si legge nella guida per questa bottega – laboratorio da cappellaio, con tanto di essiccatoio e ferri da stiro antichi e stondati per dare la curva alla falda. Manici di legno, in bambù, semplici o a collo d' oca. Anche gli ombrelli alla Sartoria Ripense, in via di Ripetta 38 sono su misura. Per le scarpe da uomo il top, secondo la guida, è Marini, dove il signor Carlo, erede di una dinastia di calzolai, è famosissimo anche in Cina e in Giappone. Il suo laboratorio, in via Francesco Crispi, è oggetto di visita per imparare l' arte antica mista alla tecnica. E il tour si snoda tra le forme di scarpe di Lapo Elkann, dell' avvocato Gianni Agnelli e Robert De Niro. Il tempio delle cravatte su misura? In via di Santa Cecilia 12 a Trastevere. Mentre per sciarpe e cravatte gioiello l' appuntamento è in via del Governo vecchio da Nicotra di San Giacomo. Qui, seguendo una tecnica rinascimentale, si intrecciano al telaio filamenti d' oro e d' argento. E le pashmine sono capolavori

Fonte: Repubblica.it


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Intesa tra i porti di Civitavecchia e Salerno per promuovere il turismo





Pasqualino Monti (Autorità Portuale) e Pietro Tidei (Sindaco) parlano del nuovo accordo e dei risvolti per la città di Civitavecchia






L'Autorità portuale di Civitavecchia Fiumicino e Gaeta e l'Autorità Portuale di Salerno metteranno a sistema le rispettive esperienze in tema di politiche ambientali e sicurezza degli scali per dare nuovo impulso al traffico crocieristico tirrenico e il turismo territoriale.

Il protocollo d'intesa è stato siglato in questi giorni dal presidente dell'Authority di Civitavecchia Pasqualino Monti, dall presidente dell'Authority di Salerno Andrea Annunziata e dai sindaci di Civitavecchia Pietro Tidei e di Salerno Vincenzo De Luca.

''Questo accordo – ha detto il presidente Monti – intende raggiungere due obiettivi fondamentali: superare la visione localistica che vede i porti in concorrenza tra loro e spesso non in grado di competere a livello internazionale, e sostenere la crescita del settore crocieristico a livello nazionale, visto che armatori e tour operator sono alla ricerca di nuovi itinerari e nuove mete che possano essere raggiunte da scali che, dal 2015, siano dotati delle necessarie infrastrutture''.

''Civitavecchia – ha concluso Monti – già leader in Italia e nel Mediterraneo, a partire da questa alleanza con Salerno assume così anche il ruolo di porto-traino per le crociere e per il sistema Italia''.

Secondo Pietro Tidei, anche se la città ''ha cambiato volto grazie alla grande crescita delle crociere'', la qualità dei servizi commerciali e turistici deve ancora perfezionarsi e migliorare e la partnership con Salerno permetterà di sfruttare l'enorme opportunità offerta da 250 km di costa con un patrimonio storico, culturale e paesaggistico fra i più importanti del mondo.

Fonte: Trasporti-italia


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Yacht Med Festival: Pasqualino Monti conferma 33 mln per il Porto di Gaeta

L’intervento del Presidente dell’AP di Civitavecchia alla presentazione della Fiera (Gaeta 20-28 aprile): “sviluppare anche il settore del diportismo è fondamentale”

Non solo convivere, ma anche collaborare in sinergia. È questo lo scopo del programma annunciato ieri da Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia che nel suo intervento alla presentazione dello Yacht Med Festival (a Gaeta dal 20 al 28 aprile) a Piazza di Pietra a Roma, ha confermato lo stanziamento di 33 milioni di euro per favorire lo sviluppo tra il settore commerciale, turistico e da diporto.

«Questi fondi, ha dichiarato Monti, non sono altro che la ripartizione del fondo infrastrutture 2012 di circa 80 milioni. Pochi giorni fa il ministro Passera ha firmato e mandato in registrazione alla Corte dei Conti il finanziamento che servirà ad adeguare le infrastrutture portuali e dei fondali del porto di Gaeta che potrà finalmente rispondere alle esigenze del mercato. L’Ap di Civitavecchia, continua Monti, gestisce i tre porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta che da oggi potranno meglio coesistere. Noi stiamo costruendo la cosiddetta Piattaforma Lazio, nella quale crediamo fortemente e continuiamo ad impegnarci, progettare, prendere i finanziamenti per realizzare il nostro grande progetto per fornire alternative turistiche. Civitavecchia è il primo porto del Mediterraneo in quanto a traffico crocieristico ma sviluppare anche il settore del diportismo è fondamentale».

Fonte: Il Tempo

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Il porto di Civitavecchia sperimenta la semplificazione burocratica: sportello unico doganale per ridurre tempi e costi

Uno sportello unico e digitalizzazione dell’intero iter potrebbero generare immenso valore per gli operatori portuali alle prese con i processi doganali

Il porto di Civitavecchia sperimenta una procedura di semplificazione nel processo di digitalizzazione dei documenti della pubblica amministrazione, con l’avvio della sperimentazione dello Sportello Unico Doganale. Insieme a Ravenna, Civitavecchia è la prima realtà portuale ad attivare l’importante novità che consentirà di superare la frammentazione del processo di sdoganamento delle merci, che può richiedere oltre alla dichiarazione doganale fino a 68 documenti e comportare l’attesa dell’esito dei controlli esercitati da 18 diversi enti. L’obiettivo è quello di giungere ad una completa digitalizzazione del processo di sdoganamento, consentendo alle imprese di ridurre tempi e costi.

In particolare, il traguardo finale, da raggiungere entro il 2014, consiste nell’effettuare per via telematica la richiesta, il controllo e lo scarico della dichiarazione doganale e documenti annessi, digitalizzando l’intero processo di sdoganamento, compresi i segmenti di controllo di cui restano titolari le altre amministrazioni.

Lo scalo civitavecchiese, primo porto del Tirreno dove parte la sperimentazione dello sportello unico doganale, è stato scelto per la crescita che negli ultimi due anni ha avuto nei traffici commerciali e anche perché, le nuove infrastrutture che si stanno realizzando, offriranno ulteriori opportunità per nuovi operatori commerciali, ai quali potranno essere offerti tempi e costi ridotti per lo sdoganamento delle merci.

“A livello europeo – ha spiegato Teresa Alvaro (Agenzia delle Dogane) – l’Italia è considerata il Paese apripista per la messa in opera del sistema a sportello unico per le pratiche doganali e degli operatori commerciali in tutta l’Unione Europea. Attualmente, infatti, non esiste uno sportello unico in nessuno degli Stati membri così come previsto dal codice doganale comunitario e la nostra sperimentazione è un modello per tutta l’UE”.

Lo Sportello Unico Doganale è stato attivato a luglio 2011 con le modalità previste dal decreto attuativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPCM 242/2010), in attesa del completamento del “dialogo telematico” tra tutte le amministrazioni coinvolte nel processo di sdoganamento che dovrà concludersi entro luglio 2014.

Il DPCM di fatto obbliga le 18 amministrazioni ad integrare i processi di competenza, di cui rimangono titolari, per offrire alle imprese una “interfaccia” unitaria che a regime consentirà:

– la richiesta, il controllo e lo “scarico” delle certificazioni/nulla osta/autorizzazioni per via telematica;

– la “digitalizzazione” dell’intero processo di sdoganamento, compresi i segmenti di controllo di cui sono titolari amministrazioni diverse dall’Agenzia delle Dogane.

Grazie a questo processo si otterrà una riduzione dei tempi e dei costi di sdoganamento, miglioramento della qualità dei controlli e la conseguente riduzione dei costi per le amministrazioni.

Fonte: Bignotizie

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