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Scienza e Tecnologia

Porte automatiche, come funzionano?

In questo articolo, scritto con la collaborazione dell’azienda di installazione porte automatiche Cinque P di Piacenza, scopriamo come sono fatte e come funzionano le porte automatiche.

La maggior parte delle porte automatiche utilizza sensori di rilevamento del movimento o sensori ottici. Sono installati sui lati della porta, per attivare l’apertura / chiusura delle porte.

Molte persone tendono a credere che le porte automatiche siano un’invenzione del mondo moderno. Potrebbe sorprenderti sapere invece che le porte automatiche sono in circolazione da quasi mezzo secolo. Nel corso del tempo, queste porte sono diventate tecnologicamente più sofisticate, ma l’idea è in circolazione da un bel po’.

Tutte le porte automatiche, indipendentemente dal tipo o dal design, sono costituite da sensori che aiutano ad attivare l’apertura / chiusura delle porte quando necessario. Diamo un’occhiata ai vari tipi di sensori utilizzati nelle porte automatiche:

installazione porte automatiche

Porte automatiche con sensori di pressione

Negli anni ’60, i “tappeti di controllo” venivano usati come sensori per rilevare l’approccio dei pedoni. Questi tappeti hanno rilevato cambiamenti nel peso / pressione su una specifica area del terreno davanti e dietro le porte. Se il peso riscontrato in una determinata area fosse superiore al limite impostato (il “limite di innesco” era impostato inferiore al peso umano medio), le porte si aprivano.

Il vantaggio di usare questo tipo di sistema era, ed è ancora, che le porte rimangono aperte fino a quando c’è una pressione sul tappeto, o in altre parole, se c’è una persona in piedi / che cammina vicino alle porte. Ciò non solo facilita l’ingresso / l’uscita rapidi, ma impedisce anche alle porte di “chiudersi” su un individuo.

Porte automatiche con rilevatori di movimento o sensori ottici

In questi giorni, tuttavia, la maggior parte delle porte automatiche utilizza sensori di rilevamento del movimento o sensori ottici, che sono installati sui lati della porta, per attivare l’apertura / chiusura delle porte. Questi sensori, come suggeriscono i loro nomi, rilevano o “cercano” un movimento davanti al cancello. In questi sensori, il movimento viene rilevato da un raggio a microonde (10,5 GHz) prodotto da un’antenna installata sull’intestazione della porta e generalmente punta verso il basso e verso l’esterno.

Questi sensori sono abbastanza efficaci, ma hanno un grosso difetto: possono solo rilevare il movimento. Pertanto, una persona che sta ferma o cammina molto lentamente (come gli anziani) potrebbe non essere rilevata, il che può causare incidenti.

Sensori a infrarossi

Questi sensori specializzati utilizzano la tecnologia a infrarossi per attivare l’apertura / chiusura delle porte. Questi sensori rilevano i cambiamenti di temperatura nell’area circostante le porte, quindi quando un individuo si avvicina alle porte, la loro firma di calore viene rilevata dai sensori, che fanno aprire le porte!

Si noti che questi sensori funzionano in modo efficiente da soli, ma sensori diversi sono spesso utilizzati in varie combinazioni in un unico sistema per prevenire singhiozzi o sviste. Ad esempio, i sensori di movimento fanno il loro lavoro innescando il meccanismo di apertura non appena rilevano o “vedono” il movimento davanti alle porte. Tuttavia, se l’individuo si muove troppo lentamente o sta fermo vicino alle porte, i sensori di pressione rilevano il peso dell’individuo e impediscono alle porte di chiudersi fino a quando il peso non viene alleviato, cioè la persona si allontana da essa o passa attraverso la porta .

Come si aprono effettivamente le porte?

Dopo che i sensori rilevano la presenza di un individuo, il lavoro di apertura / chiusura effettiva delle porte deve essere completato. I sensori sono collegati a una trasmissione elettronica, che è collegata ai pannelli della porta tramite un azionamento ausiliario o una ruota dentata. L’azionamento ausiliario è collegato da cinghie di gomma che regolano i movimenti di apertura e chiusura delle porte. Nella parte inferiore di queste porte sono presenti dei rulli che consentono alle porte di scorrere in modo uniforme.

Oggigiorno le porte automatiche sono incredibilmente comode e abbastanza sicure, ma si lavora sempre per scoprire progetti migliori e più intelligenti. Non so te, ma personalmente, mi piacerebbe una porta che si apre con uno schiocco delle dita o un semplice comando parlato.

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Automacenter introduce nel proprio catalogo le porte PAER con sistema ridondante

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  • 23 Gennaio 2015

Porte automatiche PAER con sistema ridondante

Automacenter, con il nuovo automatismo PAER a funzionamento ridondante omologato per porte automatiche scorrevoli, realizza uscite di emergenza previste dalle normative vigenti in materia di vie di fuga o di esodo laddove lo sfondamento delle ante nel verso dell’esodo non sia possibile perché genera pericolo per passaggi di persone, mezzi o altre cause. Funzionamento garantito anche in caso di anomalie ed emergenze tramite doppia tecnologia omologata monitorata ed integrata che permette l’apertura completa della porta. Nell’ingresso con il sistema di azionatore ridondante non è necessario che le ante siano dotate di sistema a sfondamento manuale delle ante.

Il sistema PAER a funzionamento ridondante è applicabile su porte scorrevoli ad una o due ante e su porte telescopiche a due o quattro ante, e consiste nell’uso di un sistema con un continuo monitoraggio incrociato che garantisce la piena efficienza di tutti i sistemi, assicurando così il funzionamento dell’automazione anche in presenza di anomalie o emergenze.

Il sistema ridondante rende superfluo l’uso di ante sfondabili a spinta.

Sul lato interno è installato un radar con campo commisurato all’ipotetica velocità di avvicinamento delle persone in caso di esodo. In caso di anomalia sul radar la porta va automaticamente in posizione di apertura fissa.

La porta può essere collegata anche al sistema di allarme centrale che, ad attivazione, porta immediatamente l’automazione in posizione aperta.

Le porte automatiche scorrevoli Automacenter con sistema ridondante sono testate e certificate da laboratori qualificati ed accreditati per gli usi previsti.

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Automacenter offre aggiornamento sicurezza porte automatiche secondo nuova normativa EN 16005

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  • 18 Febbraio 2013

Automacenter offre al cliente il proprio servizio per l’analisi di rischio della porta, per un’offerta di aggiornamento della sicurezza in conformità alla nuova normativa  EN 16005, tramite l’integrazione o sostituzione con  prodotti che rispettano la EN 16005.

La nuova normativa diventerà operativa dal 10/04/2013, in tutti i paesi membri del CEN: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e il Regno Unito.

Cosa implicano le nuove regole?
La nuova normativa rafforza e sostituisce la normativa esistente relativa alla sicurezza nell’uso di porte automatiche per l’accesso di persone, nelle vie di fuga e per le porte automatiche antincendio. Tornelli, porte scorrevoli e girevoli, porte a bilanciere e pieghevoli che si muovono orizzontalmente devono perciò d’ora in poi rispettare, oltre alle altre già esistenti normative, anche la EN 16005.

La norma EN 16005 si applica a tutte le nuove installazioni dopo il 10 aprile 2013. Le porte automatiche che sono installate prima che sia pubblicata la documentazione ufficiale del CEN il 10 ottobre 2012 non ricadono sotto la nuova normativa.

E’ importante sapere che la EN 16005 non è una sostituzione, ma un nuovo standard europeo. Le norme e normative nazionali, se in conflitto con la nuova normativa, devono essere perciò annullate e sostituite dalla EN 16005 entro il 10 aprile 2013.

Che cosa prevede?

  • Le nuove installazioni devono essere pienamente conformi alla EN 16005
  • Durante la fase di vendita delle nuove installazioni deve essere fatta un’analisi di rischio i cui risultati sono importanti per la realizzazione finale della(e) porta(e) automatica(che) ed accessori di sicurezza
  • L’attivazione della porta deve essere fatta insieme all’utente della porta e quest’ultimo deve approvare tutte le funzioni della porta
  • Insieme alla porta devono essere consegnati dei chiari manuali che, per quanto riguarda il contenuto, devono rispettare i dettagli descritti nella EN 16005
  • La trasmissione e gli accessori devono essere provvisti del marchio e numero di modello, e ciò in relazione alla “tracciabilità” del fabbricante ed installatore
  • Con la porta deve essere disponibile un elenco con le funzioni e prodotti di sicurezza. Questi ultimi devono essere descritti con chiarezza
  • Deve essere effettuata una manutenzione regolare della porta, almeno una volta l’anno, e questa deve essere effettuata da una ditta di manutenzione autorizzata
  • Le installazioni esistenti, durante la manutenzione autorizzata, devono essere accuratamente analizzate e, quando necessario, deve essere offerta al cliente un’analisi di rischio della porta, per l’aggiornamento della sicurezza alla EN 16005

Conseguenze concrete per i sensori di sicurezza

Una richiesta molto importante della EN 16005 è che i sensori di sicurezza e l’automatismo della porta siano in costante collegamento l’uno con l’altro, ciò viene ottenuto tramite un segnale di test che viene inviato dall’automatismo della porta al sensore dopodiché il sensore risponde al segnale di test. Il segnale di test viene inviato prima di ogni movimento di chiusura della porta.
Per info/contatti si prega di visitare il sito http://www.automacenter.it

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Automacenter arricchisce la propria linea di prodotti con la innovativa serie di porte scorrevoli manuali A-Tipiko

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  • 12 Ottobre 2012

Automacenter, azienda leader nella progettazione, produzione e montaggio, manutenzione ed assistenza post vendita di porte scorrevoli automatiche, girevoli e pieghevoli, da settembre 2012 amplia il proprio catalogo con la innovativa serie di porte scorrevoli manuali A-Tipiko.

Si tratta di porte che assieme a sistemi di chiusura innovativi e di design, caratterizzati dall’esclusività e originalità del sistema di porta scorrevole, abbinato alla raffinatezza ed eleganza di ante in varie soluzioni visive e di materiali, riescono a conferire una forte personalità e uno stile esclusivo all’ambiente in cui vengono inserite.

Le più all’avanguardia.

Un design e una creazione in continua evoluzione sia per la molteplicità delle soluzioni che per la possibilità e molteplicità di chiusura e gestione degli spazi. Il meglio del design nato fondendo il gusto e le competenze artigianali alle tecniche di lavorazione innovative.

Non più i tradizionali sistemi di scorrimento manuali, ma ad esempio l’opposto del sistema classico: le ruote sono fissate al muro al posto del binario e il binario viene attaccato all’anta.

Oppure un fluido sistema di scorrimento a mattoncini fissati al muro al posto del binario che assicurano un effetto visivo di grande impatto estetico.

Oppure il binario situato dietro la porta e per questo invisibile che può essere realizzato anche in vetro o in legno.

Le porte scorrevoli manuali A-Tipiko sono collocabili in qualsiasi ambiente senza intervenire nelle strutture con un ingombro minimo. Il binario non supera in larghezza l’anta sospesa e può essere montato facilmente sopra lo stipite o lateralmente, nascondendo tutti gli inestetismi del classico binario.

L’eleganza e l’essenzialità dei modelli permettono soluzioni di gestione di spazi e chiusure completamente libere da regole e schemi consentendo al cliente di personalizzare la propria porta scegliendo tra vari materiali (legno e vetro), colori e tipo di apertura scorrevole: scorrevole multiplo, con binario incassato a soffitto, porte manuali con binario scorrevole interno muro, porte a battente, sistema di pareti in vetro.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.automacenter.it.

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DITEC annuncia SP24, un nuovo supporto nell’ambito dei Servizi di Assistenza Tecnica

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  • 22 Agosto 2012

DITEC annuncia una nuova modalità di fornitura dei ricambi, che prevede l’approntamento e spedizione in 24 ore dall’ordine: il processo SP24.
Un modo per rispondere ancora più velocemente alle esigenze di assistenza dei clienti.

I prodotti interessati
SP24 sarà applicato ad una categoria di ricambi con le seguenti caratteristiche:
• Parti di ricambio attualmente in produzione
• Ricambi non configurati, senza dimensionamenti su misura
• Dimensione massima ingombro Euro pallet.
Saranno perciò in particolare interessate le schede elettroniche, le motorizzazioni, le componenti meccaniche e gli accessori per ognuna delle quattro divisioni (Automazioni per cancelli, Porte automatiche, Porte sezionali, Porte flessibili industriali).

Modalità
Ogni codice interessato sarà identificato come SP24, già nei nuovi listini ricambi Giugno 2012.
Gli ordini SP24 dovranno essere inviati preferibilmente via e-commerce oppure via e-mail ed in questo caso è richiesto che siano inviati al Customer Service.
Gli ordini dovranno essere riconoscibili riportando espressamente la sigla SP24 nell’oggetto della e-mail. Gli ordini via e-commerce dovranno essere specificatamente taggati come tali, selezionando nel campo “modalità di produzione”, l’opzione “SP24” dal menu a tendina.
Gli ordini arrivati entro le 15:00 del “primo giorno” saranno spediti entro le 15:00 del successivo giorno lavorativo (2° giorno). Questo orario sarà il termine di “cut-off” perciò tutti gli ordini SP24, arrivati successivamente, saranno spediti entro le 15:00 del 3° giorno. Questa procedura si avvarrà di un automatismo nel sistema di gestione dell’ordine, pertanto non sarà possibile accettare nessuna eccezione.
Tutte le spedizioni SP24 con consegna in Italia saranno gestite, a cura di DITEC, dal corriere Bartolini mentre le consegne per l’Export da DHL Express; i prezzi di trasporto saranno calcolati in base al peso e all’area di consegna. I Corrieri assicureranno a DITEC il tempo minimo di consegna disponibile per la scelta con l’applicazione di tariffe specifiche.
Per ogni problematica e domanda contattare gli Uffici Assistenza Tecnica e l’Ufficio Customer Service DITEC, sul sito http://www.ditec.it.

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Porte rapide DITEC nella fabbrica del cioccolato, versione Cremonese

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  • 12 Giugno 2012

Pozzaglio, provincia di Cremona: campagna lombarda fertile che avverte profumi e sentori d’Emilia – Parma è appena al di là del grande fiume – atmosfera persa nella nebbia d’inverno e tremante di calura d’estate, capannoni che si ergono fra i campi a ricordarci che siamo pur sempre in Lombardia, la regione dall’economia più avanzata d’Italia… o almeno così ci piacerebbe che tornasse ad essere, superando definitivamente la crisi che anche qui ha lasciato segni profondi.

Per quanto rilevante sia la presenza dell’industria metalmeccanica e petrolifera, per quanto celebre sia la produzione liutaia specializzata in strumenti ad arco apprezzati in tutto il mondo.
D’altro canto, Stradivari, Guarneri e Amati erano proprio di queste parti – il sistema economico locale è legato ancora alla terra, assai più di quanto s’immaginerebbe in un contesto lombardo: e alle tante aziende agricole s’aggiungono quelle alimentari produttrici di salumi, formaggi e dolciumi: siamo nella zona produttrice della mostarda di frutta candita alla senape, coloratissima e speziata compagna di sontuosi bolliti misti, e ancor più del torrone, uno dei simboli gastronomici della città.

E il cioccolato? Non siamo in Svizzera, ma nel Cremonese s’è ritagliato un ruolo d’una certa importanza. Merito di un imprenditore di successo, Walter Corsanini, titolare di una pasticceria artigiana del centro di Cremona originariamente specializzata nella produzione dei classici “graffioni”, praline di puro cioccolato extra fondente ripiene di ciliegie di Vignola denocciolate e maraschino. Dagli anni ‘50, Corsanini si dedicò anche alla produzione di monete di cioccolato, uova di Pasqua ed altri soggetti cavi. Wal-Cor: sì, sono proprio le prime lettere del nome e cognome del fondatore a dar vita al logo aziendale; e se la produzione a marchio proprio è ormai riconosciuta e diffusa (Walcor è leader nella produzione di monete di cioccolato), assai rilevante è anche quella per conto terzi. Uno dei pregi maggiori della Walcor sta infatti nella flessibilità nella produzione, che permette di soddisfare ogni richiesta a marchio privato. Certo, sembra quasi un paradosso che chi dato il suo stesso nome all’azienda produca a nome altrui… ma le regole dell’imprenditoria seguono a volte strade imprevedibili e quasi beffarde.

Quanto tempo è passato, dal laboratorio cremonese di Walter Corsanini…
Nel nuovo millennio, l’azienda s’è trasferita a Pozzaglio e Uniti, zona industriale vicina al capoluogo, espandendosi su un’area di 80.000 metri quadri.
E nel nuovo polo logistico, tutto è stato studiato per coniugare modernità, efficienza e stile.
Un esempio? Le porte rapide e le porte sezionali, naturalmente fra le più avanzate e qualitative reperibili sul mercato. Si contano portoni sezionali DITEC con baie di carico, per facilitare le operazioni di movimentazione della merce, e 5 nuove porte rapide DITEC Sector Reset, gli ingressi industriali ad avvolgimento rapido ideali per un uso molto intenso, dotati di sistema automatico di autoreparabilità.
Se per caso il telo fuoriuscisse dai binari (l’urto accidentale di un muletto è un rischio frequente, soprattutto nei centri logistici dove le merci si muovo all’interno in modo molto rapido), basta un veloce movimento di riapertura e chiusura per rimettere a posto il telo. Una scelta razionale, dunque, ma non solo; le Sector sono porte belle da vedere: e per chi crea un nuovo polo aziendale, anche l’aspetto estetico ha un suo perché, specie se s’abbina alla qualità dei materiali e all’affidabilità assoluta delle motorizzazioni.
Se c’è un paradiso dei pasticcieri, Walter Corsanini sarà là a rallegrarsi del lavoro svolto dai suoi due nipoti, Carlo e Aldo Santini, che ancor oggi mandano avanti l’azienda di famiglia.

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Porte automatiche Ditec all’aeroporto di Orio al Serio, appena atterrati o prima di decollare

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  • 12 Giugno 2012

Certi luoghi comuni son duri a morire: Milano frenetica pensa solo al lavoro, Bologna godereccia sa assaporare la vita, Roma è immensa e indolente, Napoli creativa ma caotica… e Bergamo?
Va a saperlo! Chi, specie fra gli stranieri, conosce davvero Bergamo?
Nonostante le bellezze della Città Alta, con la sua cinta di mura costruite dai dominatori veneziani che la racchiudono come una fortezza, e le tante alacri attività della Città Bassa e dei dintorni, non si può dire che il capoluogo delle Alpi Orobie sia poi così noto. Ed è un peccato e un’opportunità assieme; chi deciderà di dedicare anche solo un paio di giorni a questa città – una vera, raffinata città d’arte – e alla sua provincia, infatti, non resterà senz’altro deluso. Innanzi tutto, si arriva comodamente. L’aeroporto di Orio al Serio, a dispetto delle compagnie aeree che lo catalogano fra gli scali milanesi, è a tutti gli effetti la porta di Bergamo sul mondo, anche se con l’autostrada a quattro corsie si raggiunge Milano in un attimo.

Una volta arrivati in questa terra di gente ancora un po’ schiva e brusca, dal dialetto incomprensibile per chiunque non sia nato sotto l’ombra del Campanone (così viene chiamata la Torre Civica), si scopriranno una serie d’eccellenze di cui forse non si sospettava neppure l’esistenza. In Italia si mangia bene dappertutto: ma sapevate che qui ci sono ben nove ristoranti stellati, secondo la Guida Rossa Michelin? Considerando che Bergamo conta poco più di 120 mila abitanti, è una percentuale da record che la dice lunga sull’ottimo lavoro fatto soprattutto per valorizzare il patrimonio enogastronomico locale.
E poi: il parco tecnologico del Kilometro Rosso (il rivoluzionario distretto della conoscenza, dell’innovazione e delle alte tecnologie, creato come punto di aggregazione di imprese dalla forte propensione innovativa e di istituzioni scientifiche e centri di ricerca & sviluppo delle aree più evolute) è a Stezzano, alle porte della città, mentre per chi vuole concedersi una vacanza c’è solo l’imbarazzo della scelta: si va in montagna, con le piste da sci e i sentieri della Val Seriana e della Val Brembana, o al lago d’Iseo, che proprio nel bel mezzo ha Montisola, l’isola lacustre più grande d’Europa? Gli amanti del benessere e del turismo termale opteranno invece per San Pellegrino, le cui fonti d’acqua minerale sono famose nel mondo.

Ma per decidere dove andare, appunto, è opportuno informarsi: ecco allora che in aeroporto ci attende l’Info Point Turismo Bergamasco. Qui, gentili operatori poliglotti sanno fornire informazioni, mappe, pieghevoli, buoni consigli e quant’altro possa servire per orientare la scelta. All’entrata, una luminosa porta in vetro DITEC Valor, l’automatica ideale in condizioni d’uso molto intenso e continuo, invita all’accesso.

Il suo design essenziale s’inserisce perfettamente nel verde dei pannelli della facciata, e lo scorrere silenzioso da già un messaggio di tecnologia funzionale: proprio come il grande schermo che attira l’attenzione del pubblico in transito, o quello più piccolo del computer inserito a parete, per le prenotazioni fai-da-te.
Ma un altro messaggio, di pura cordialità, sembra diffondersi da questo angolo efficiente e ospitale: “Benvenuto a Bergamo, turista! Che tu venga da una nazione lontana o che invece tu sia italiano, benvenuto comunque; ti auguriamo che il soggiorno possa essere piacevole e gratificante, e tutto possa scorrere liscio… come questa porta automatica.”

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Automacenter massimizza il proprio servizio di manutenzione delle porte automatiche

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  • 15 Febbraio 2012

Prendersi cura di qualcosa con metodica frequenza, avere costanti, piccole attenzioni che prevengano il deperimento di un bene che richiede una manutenzione periodica per conservarne intatta la sua funzionalità e bellezza. L’azienda Automacenter assiste il cliente in tutte le fasi di vendita delle sue porte automatiche: dal progetto su misura all’installazione, fino all’assistenza post-vendita e alla manutenzione periodica.

Eseguire una manutenzione periodica è un dovere, infatti secondo le normative comunitarie il proprietario di un immobile, dove sono installate porte scorrevoli o cancelli automatici, ha l’obbligo di far effettuare la manutenzione periodica ed eventualmente la riparazione delle proprie porte automatiche da una azienda abilitata. La manutenzione periodica migliora la sicurezza e riduce i rischi.

Vista l’importanza cruciale di questo aspetto, Automacenter ha deciso di massimizzare l’efficienza del proprio servizio di manutenzione operando anche su automatismi per porte di altri produttori, ed è questo un aspetto praticamente esclusivo di questa azienda del veronese, che fornisce questo servizio su un ampio raggio territoriale.

I disagi che invece può creare un fermo impianto causato da una mancata manutenzione delle aperture automatiche, può essere davvero oneroso in quanto può interrompere l’attività di un’azienda. Per ovviare anche a questo problema, Automacenter dà la possibilità di organizzare i servizi di manutenzione periodica al di fuori degli orari di lavoro dell’azienda richiedente.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.automacenter.it.

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Porte automatiche per le aree fumo

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  • 30 Marzo 2011

La presenza di una porta automatica, già da tempo solo un fattore d’immagine, ora, con le disposizioni a tutela della salute dei non fumatori, diventa condizione indispensabile a norma di legge, per avere un locale davvero accogliente ed aperto a tutti i clienti: anche quelli che fumano, che non vanno banditi ed esclusi, ma messi in condizione di non infastidire chi predilige le aree no smoking.

E’ sicuramente una situazione più elegante che vedere i clienti costretti ad uscire in strada per concedersi una sigaretta.

Tutelare la salute dei non fumatori nel rispetto della legge, non vuol dire rinunciare ai clienti. Infatti, i locali che vogliono permettere ai propri clienti di fumare, possono farlo attenendosi però alle norme stabilite. Basta riservare ai fumatori un’area delimitata da pareti a tutta altezza, aerata con sistemi di ventilazione e dotata di porte automatiche.

Avere anche un’area riservata ai fumatori è dunque un segno di attenzione alla propria clientela.

La filosofia progettuale di questa automazione per porte è all’avanguardia e presenta delle caratteristiche tecnologiche uniche nel settore. Il gruppo di trazione ed il quadro elettronico costituiscono un unico “blocco”: ciò permette di ottimizzare al massimo i tempi di montaggio.

La versione con quadro elettronico “standard” si adatta automaticamente al tipo d’infisso da movimentare e quindi si può considerare come una porta automatica “Plug&Play”.

Una seconda versione ha invece un quadro elettronico più evoluto che consente di adattare anche tramite programmatore tutti i parametri dell’installazione.

La porta scorrevole PAE  può essere equipaggiata con svariati accessori di comando controllo e sicurezza oltre ad una serie di dispositivi specifici, quali il sistema di blocco anta, il dispositivo di sblocco supplementare e le batterie per il funzionamento in emergenza.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.automacenter.it.

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DITEC: grazie a TSW Strategies, è online la versione mobile del sito

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  • 10 Dicembre 2010

Treviso, 10 dicembre 2010 – Grazie alla strategia integrata e al supporto del team di TSW Strategies (www.tswstrategies.com), oggi è più facile accedere al mondo ed alle informazioni DITEC Entrematic (www.ditec.it), anche in mobilità.

DITEC – specialisti in ingressi automatici – dimostra ancora una volta di essere un’azienda che crede nell’innovazione e investe non solo nel miglioramento dei suoi prodotti ma anche nelle novità per la comunicazione aziendale, per garantire ai suoi clienti il massimo del servizio, anche a livello multimediale.

E’ online il nuovo sito mobile http://mobile.ditecentrematic.com, una versione pensata per una connessione internet in mobilità – da iPhone, Blackberry, smartphone con il sistema operativo Android di Google – che mette in evidenza i prodotti, le promozioni particolari e le news aggiornate.

La navigazione in mobilità è arricchita anche dalle informazioni rese disponibili dal nuovo sistema QR Code®, presente nel catalogo DITEC. Il contenuto di ogni QR Code® può essere letto da un software preinstallato o installabile sui telefoni cellulari dotati di fotocamera e connessione internet, semplicemente inquadrando il simbolo.

TSW Strategies e DITEC Entrematic hanno collaborato con un unico obiettivo: rendere sempre disponibili e visibili i servizi e le promozioni del brand, per dare un servizio completo ai clienti Ditec.

TSW Strategies lavora da anni per offrire consulenza di web marketing per il  mobile ed è oggi in grado di offrire un supporto efficace e in linea con la crescita costante del settore mobile per le aziende che vogliono essere raggiunte online anche attraverso uno smartphone.

TSW Strategies è una società che si occupa di consulenza per il web marketing. Attiva dal 1997, è composta da 45 collaboratori qualificati e al suo interno è composta da tre brand: TSW Search Marketing che si occupa di visibilità online attraverso i motori di ricerca, About User qualificata nel campo dell’usabilità, della progettazione e design, e della web analytics e About You impegnata nel monitoraggio e nella gestione dell’identità e della reputazione online.

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