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Rc auto in aumento per oltre 250.000 automobilisti lombardi

Se il decreto “Destinazione Italia” ha messo in cantiere una serie di iniziative volte a ridurre i premi assicurativi, per molti automobilisti della Lombardia l’anno nuovo si apre all’insegna dei rincari: secondo le rilevazioni del portale Facile.it (www.facile.it) più di 250.000 cittadini lombardi, vale a dire il 4,3% degli assicurati della regione, essendo stati ritenuti responsabili di un sinistro avvenuto nel corso dell’ultimo anno, dovranno pagare un premio assicurativo più elevato.

Tra le regioni italiane la Lombardia si è classificata al quinto posto nella graduatoria per numero di automobilisti che vedranno peggiorare la propria classe di merito. È qui, del resto, che si concentra il 20% degli italiani che subiranno un aumento del proprio premio. Andando a scorrere i dati nel dettaglio, la provincia in cui gli assicurati hanno denunciato con maggiore frequenza incidenti con colpa è stata quella di Monza e Brianza (5,68%), ben al di sopra della media regionale, seguita da Lecco (4,91%) e Varese (4,89%).

Decisamente più virtuosi gli assicurati residenti nella provincia di Lodi dove la media si ferma al 2,09%. Con il 4% Milano si è dimostrata in linea con le medie della regione.

Una curiosità che riguarda l’aspetto sociale di questa indagine è rappresentata dalla professione di chi ha denunciato: nel 2013 in Lombardia a dichiarare un numero maggiore di incidenti con colpa sono stati medici e infermieri (7,58%). Le più diligenti risultano essere le casalinghe: tra loro solo il 3,85% vedrà peggiorare la propria classe di merito.

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Come comportarsi in caso d’incidente stradale?

La dinamica di un incidente spiegata con un racconto dove Tu sei il protagonista.
Questa guerra sulle strade, che in primis provoca 200.000 incidenti stradali ogni anno, è anche causa di danni a persone e cose che inevitabilmente, crea fortissimi contrasti tra chi ha subito il danno e deve ricevere il giusto risarcimento e chi ha provocato l’incidente e deve risarcire il danneggiato.

Per spiegarvi come vi dovete comportare in caso d’incidente stradale e per rendere più interessante un argomento non tanto divertente come questo, vi racconteremo una storia dove tu sarai il o la protagonista e il Signor Mario Verdi sarà lo sbadato di turno.
Sono le ore 08:00 e sei pronto per uscire da casa. Ti lavi i denti, esci dal bagno, prendi le chiavi della macchina ed esci da casa. Arrivato al cancello, ti sei dimenticato di prendere un indumento da lasciare in lavanderia prima di andare a lavorare. Torni indietro, apri la porta, prendi il vestito, esci nuovamente da casa, entri nella tua auto, metti la cintura di sicurezza e parti per la tua destinazione. Percorri il viale, passi un incrocio perché il semaforo è verde, ne passi un altro ancora verde e dici dentro di te “E vai oggi è un giorno fortunato”. Arrivi al terzo e questa volta è rosso, l’euforia si blocca come la tua auto, giustamente perché con il rosso non si passa. Alzi il volume della tua radio perché c’è un brano musicale che ti piace, cominci a canticchiarlo ma a un certo punto senti un colpo violento dietro di te. Il tuo corpo è sbalzato in avanti insieme alla tua auto, il tutto accompagnato da un forte boato con contorno di vetri che s’infrangono. Perdi un attimo il senso della realtà, ti chiedi cosa sia successo, cominci a toccarti e a prendere coscienza dei possibili danni sul tuo corpo. Un po’ stordito togli la cintura di sicurezza, per fortuna che la indossavi, apri lo sportello e scendi dalla tua auto. Soffri di male al collo e al braccio. Una volta sceso da quel che rimane del tuo mezzo, realizzi che un’altra auto ha sfondato il retro della tua. Dalla macchina scende un individuo sui venticinque anni che ti chiede immediatamente scusa, si accerta delle tue condizioni di salute e si assume tutta la responsabilità del sinistro stradale garantendoti che provvederà al giusto risarcimento. Nel frattempo il verde al semaforo è scattato, le auto che erano ferme al lato e quelle dietro ricominciano in maniera un po’ impacciata il loro cammino, un automobilista frettoloso vi chiede gentilmente “Ahooo e spostate ste macchine”. A questo punto, Mario Verdi ti chiede di firmare il CID (Modulo di constatazione amichevole o modulo blu). Ci pensi un attimo e accordata la versione, cominciate a compilare il CID. Nel frattempo hai già chiamato le forze dell’ordine visti gli ingenti danni riportati dal tuo veicolo. Hai notato che ci sono tre persone ferme vicino al luogo dell’incidente stradale, che avendo assistito all’accaduto, possono rilasciare una testimonianza.
Intanto arrivati gli agenti della polizia municipale, iniziano a prendere tutte le misure, per accertare le dinamiche dell’incidente e per poter, così, redigere il verbale. A questo punto hai la necessità di acquisire le generalità dei testimoni e rappresentare personalmente alle forze dell’ordine la dinamica dell’incidente.
Nel caso in cui hai subito lesioni personali, chiama il 118 oppure recati nel pronto soccorso più vicino.

Poniamo il caso che dopo l’incidente ti affidi a Risarcimento Facile. Ci invii tutta la documentazione necessaria sull’avvenuto sinistro stradale, come i dati dei veicoli coinvolti e quelli dei rispettivi proprietari. Il Modulo C.I.D. (Modulo di constatazione amichevole) e tutti i referti medici in caso ci fossero feriti.
Nel giro di tre giorni spediamo una raccomandata con ricevuta di ritorno alla compagnia assicurativa che ricevuta la documentazione, apre una posizione di sinistro stradale. A questo punto la stessa compagnia di assicurazione incarica un liquidatore e nomina un perito. Il nostro servizio sarà di riuscire ad ottenere il massimo risultato sul risarcimento del danno da sinistro stradale.
Il nostro impegno nella riuscita sta nel fatto che più riusciamo a farti ottenere più guadagniamo noi.
Tu non devi anticipare niente. Il nostro servizio è gratuito, sarà l’assicurazione a pagare la nostra parcella che non è sottratta alla somma totale del tuo risarcimento.
E se perdiamo la causa di risarcimento dei danni subiti? Anche in caso di sconfitta, il servizio rimane gratuito eccetto le spese accessorie. Per spese accessorie si intendono le spese da noi sostenute e documentate.

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Alcool e droghe, ecco cosa succede quando assumiamo queste sostanze

Anche se le campagne di sensibilizzazione continuano l’opera nel cercare di convincere i guidatori a prestare estrema attenzione quando si trovano alla guida, ad assumere responsabilmente alcool e a non assumere droghe di nessun tipo, i danni causati da persone poco responsabili sono ancora molti.
Qualsiasi agenzia di infortunistica stradale si troverebbe con le mani legate nel difendere un automobilista fermato per sospetto uso di droghe o per presunta guida sotto effetto di alcool. In effetti il limite stabilito per legge è ben chiaro e si esprime infatti nel valore massimo tollerabile di 0.8/°°°, cioè 0.8 gr di etanolo in un litro di sangue, ciò che spesso non si riesce a capire bene è l’effettivo limite di sostanze alcoliche che il nostro organismo può arrivare ad ingerire, senza per questo oltrepassare il limite previsto per legge.
L’alcool viene assorbito attraverso le pareti dello stomaco per un 20% mentre il resto viene assorbito rapidamente dai tessuti intestinali, con una velocità che varia a seconda della gradazione alcolica che ingeriamo e del contenuto dello stomaco. L’alcool assorbito dai tessuti entra quindi nel sangue ed arriva al cervello in quantitativi e tempi che variano a seconda della costituzione fisica, del sesso, dell’età e anche dell’etnia. Nonostante il ministero della salute abbia diffuso delle tabelle che riportano le quantità limite approssimative di alcool, in rapporto al sesso ed al fisico, la scelta più saggia è data soprattutto dall’autocontrollo e dalla responsabilità.
La gestione pratiche risarcimenti danni, assieme alle campagne di informazione delle Ussl, e dalle forze dell’ordine, possono aiutarci a capire come possiamo arrivare a conciliare il divertimento di una serata fra amici ad una guida responsabile e sicura. Sembra infatti che nell’ultimo periodo i giovani abbiamo iniziato ad organizzarsi per guidare a turno l’auto quando escono in compagnia, in modo che almeno il guidatore sia perfettamente sobrio; altri ragazzi si affidano invece alle ragazze che, generalmente bevono meno.
Una brutta abitudine che invece sembra resistere alle minacce dei posti di blocco della polizia stradale è invece quella della droga: i soggetti che ne fanno uso spesso lo fanno di nascosto anche dai loro amici e familiari e quindi non esiste per questa sostanza, il fenomeno di condivisione sociale dell’uso della sostanza. Chi fa uso di cocaina, eroina, LDS e sostanze psicoattive è usualmente un utilizzatore solitario della sostanza (unica eccezione è costituita dagli utilizzatori di cannabis, che ne fanno uso perlopiù in gruppo).
Come le agenzie infortunistica stradale ben sanno, dal punto di vista medico gli effetti delle droghe sono ben più complessi di quelli dell’alcool a causa dell’azione tossica sulle cellule nervose che si manifesta poi in effetti collaterali quali iper-stimolazione, depressione , allucinazioni e compromissione delle capacità di guida.
I principali effetti collaterali sono considerevole allungamento dei tempi di reazione, alterazione della capacità motoria e della capacità di giudizio, sonnolenza, difficoltà di concentrazione, valutazione alterata di distanze e velocità; la cannabis in particolare provoca una percezione più acuta dei contorni, dei colori e della profondità; la cocaina invece causa stress psicofisico elevato che causa sonnolenze improvvise e viceversa può attenuare il senso di stanchezza, LDS invece causa euforia/depressione e crea allucinazioni.
Serena Rigato
Prima Posizione srl- promozione internet

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Misure internazionali per arginare il problema degli incidenti stradali

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  • 23 Settembre 2011

Il problema degli incidenti stradali, che sta diventando sempre di più una vera e propria piaga sociale, comporta delle conseguenze negative anche in termini economici e ambientali.

Una delle questioni più pressanti della nostra epoca è quella degli incidenti stradali e dei morti sulle strade. A causa di diversi motivi, dall’abuso di alcol all’eccessiva velocità, dalle disattenzioni anche più banali al mancato rispetto delle norme stradali, moltissime sono le persone, in tutto il mondo, che rimangono vittime di incidenti (che spesso richiedono l’intervento di un perito automobilistico) a volte gravi o addirittura mortali.

Prendere una posizione riguardo a questo problema è più che mai necessario, com’è diventato necessario cercare di trovar nuove misure per contrastare il dilagare di questa piaga. Dallo studio di norme più severe ai controllo più serrati, di giorno in giorno nascono nuove idee per arginare il problema, che però continua a rimanere una priorità nell’agenda di molti stati.

A tal proposito, il presidente dell’ACI e vicepresidente della Federazione Internazionale dell’Automobile Enrico Gelpi ha recentemente sottolineato proprio la necessità di attuare delle strategie condivise a livello internazionale che si basino essenzialmente “sul rispetto delle regole e sulla consapevolezza alla guida”. È questa l’idea centrale emersa dall’incontro organizzato nel maggio scorso in occasione del lancio in Italia del Decennio di iniziative 2011-2020 indetto dall’ONU per la sicurezza stradale, incontro organizzato dall’ACI in collaborazione con il Ministero della Salute e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e che ha visto la partecipazione di Ferruccio Fazio, ministro delle salute, di Mario Valducci e di Silvia Velo, presidente e vice-presidente della Commissione Trasporti della Camera.

La necessità primaria ribadita dall’ONU è quella di far sì che venga attuato un piano di interventi riconosciuto a livello mondiale, in modo tale che i singoli Governi siano spinti ad attuare dei provvedimenti che siano davvero in grado di arginare la piaga delle vittime sulla strada. 3.500 sono le persone che perdono la vita ogni giorno in tutto il mondo (senza contare il calcolo lesioni di altro tipo), un dato che fa degli incidenti stradali la nona causa di morte nel mondo. Ma secondo le Nazioni Unite la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente: se non verranno attuati dei provvedimenti mirati, entro il 2030 gli incidenti stradali potrebbero essere addirittura la quinta causa di morte, provocando più vittime di quante ne provocheranno malattie quali l’AIDS e i tumori.

Oltre ad essere una piaga sociale, gli incidenti stradali hanno anche altre conseguenze negative, andando ad incidere sull’economia dei singoli paesi e mondiale: gli incidenti stradali, oltre a costare più di un milione di vittime e svariati milioni di feriti all’anno, hanno un costo anche monetario (basti pensare ai costi assicurativi, delle perizie, dei rilievi incidenti stradali e così via), un costo quantificato nel 3% del PIL mondiale, che si traduce in circa 500 miliardi di dollari americani l’anno.

Ultimo ma non meno importante, rendere le strade più sicure e migliorare la viabilità non significherebbe solo ridurre il numero delle vittime e i costi derivanti dagli incidenti stradali, significherebbe anche una riduzione del traffico e delle congestioni, un elemento da non sottovalutare se si considera che il trasporto stradale è responsabile del 14% delle emissioni globali di gas serra.

Articolo a cura di Francesca Tessarollo
Prima Posizione Srl – posizionamento siti

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Diminuiscono gli incidenti stradali, aumentano gli episodi di pirateria

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  • 16 Agosto 2011

Diminuiscono gli incidenti stradali in Italia, ma la pirateria stradale, purtroppo, sembra sia in aumento.

L’osservatorio Il Centauro – Asaps (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) ha da poco diffuso i dati relativi agli incidenti stradali nei primi sei mesi del 2011. Dal rapporto emergono sia dei dati positivi che dei dati molto negativi. Cominciamo con le buone notizie: gli incidenti stradali, e quindi il numero di persone che fa una richiesta danni assicurazione, sembra siano in diminuzione. A non diminuire – sono anzi in aumento – sono gli episodi di pirateria, che continuano a macchiare le nostre strade con una frequenza che non sembra affatto diminuire, anzi: nel primo semestre del 2011 gli incresciosi episodi di questo tipo sono aumentati addirittura del 39%, per un totale di 347. Il numero delle vittime, in particolare, ammonta a 55 morti, per un aumento del 44,7% rispetto al periodo precedente. Anche il numero di feriti non lascia adito a dubbi sulla gravità del fenomeno: 418 è infatti il numero dei feriti totali. Per quanto riguarda le regioni meno virtuose, quelle cioè in cui sono stati registrati i più alti numeri di episodi di questo tipo, troviamo al primo posto la Lombardia, con 50 casi, seguita da Lazio ed Emilia Romagna, entrambi con 38 episodi di pirateria registrati, la Campania con 35 episodi, la Toscana con 32 e il Veneto con 31. A salire è anche la percentuale relativa al numero di donne che causano incidenti e poi fuggono.

Quando l’incidente è provocato da un pirata della strada, la rabbia si unisce al dolore dei parenti e dei vicini della vittima, e ad alimentare ancora di più questi sentimenti è il pericolo di non poter dare un volto al responsabile dell’accaduto, e di non vederlo quindi assicurato alla giustizia. In molti casi, infatti, nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine e di chi di dovere, nonostante si riesca ad ottenere un indennizzo risarcimento, non è però possibile risalire a chi ha commesso il gesto. In questo primo semestre del 2011 è stato possibile risalire al responsabile nel 66,3% dei casi, dato che segna un calo rispetto ai primi mesi del 2010, quando si era arrivati all’identificazione del colpevole nel 78,3% dei casi.

Una delle maggiori cause della fuga dei pirati della strada, dopo aver provocato l’incidente, sembra sia l’assunzione di alcol o droga. Tra i pirati che sono stati identificati, infatti, il 20,4% è risultato positivo all’alcoltest, e tra questi alcuni avevano anche assunto delle droghe (l’8% di coloro che erano risultati positivi all’alcoltest sono poi risultati positivi anche al narcotest). Questi dati sono però solo indicativi, e con tutta probabilità non riflettono la situazione reale, che potrebbe essere di gran lunga più grave per quanto riguarda l’uso dell’alcol alla guida: molti pirati della strada vengono scoperti, o si costituiscono, un certo lasso di tempo dopo il fatto, quando l’effetto di alcol o droga non è più riscontrabile.

Per scongiurare un ulteriore aumento degli incidenti e delle vittime e di coloro che subiscono un danno permanente a causa dei pirati della strada, a settembre si discuterà in parlamento l’introduzione, del Codice della Strada, del reato di omicidio stradale. Tale reato prevedrebbe una pena dagli 8 ai 18 anni, la revoca definitiva della patente in alcuni casi e l’arresto in flagranza di reato.

Articolo a cura di Francesca Tessarollo
Prima Posizione Srl – e-mail marketing

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Qualche consiglio per affrontare un sinistro stradale

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  • 13 Gennaio 2011

Anche se è una di quelle situazioni in cui tutti noi ci auguriamo di non imbatterci mai, è comunque utile sapere cosa fare in caso di incidente stradale.

Un incidente stradale, sia che si tratti di un leggero tamponamento o di una situazione più grave, crea sempre dei disagi, non solo nel momento in cui si verifica il sinistro, ma anche nei giorni successivi, rendendo talvolta necessario l’intervento di un consulente infortunistica stradale. Gli automobilisti più esperti, o quelli che hanno avuto la fortuna di non imbattersi mai in una situazione del genere, davanti al primo sinistro in cui si trovano coinvolti non sanno proprio che fare, e rischiano di essere presi dal panico anche quando la situazione non è poi così grave. Ecco dunque qualche suggerimento per riuscire ad affrontare un sinistro nel migliore dei modi.

Prima regola: cercate di non perdere la calma. Sicuramente anche la persona più tranquilla e controllata del mondo, se si trova coinvolta in un incidente magari grave, rischia di farsi prendere dall’ansia, ma in questi casi è invece importantissimo rimanere calmi, per valutare la gravità della situazione e riuscire ad agire nel modo migliore. La prima cosa da fare è segnalare l’incidente agli altri automobilisti che sopraggiungono sul luogo del sinistro tramite segnalazioni luminosi o manuali. Se l’incidente ha causato dei feriti, bisogna prestare loro aiuto e chiamare i soccorsi, evitando però di spostare i veicoli, per permettere alle forze dell’ordine la ricostruzione sinistri. Nel caso in cui non ci siano feriti, non è sempre necessario chiamare le forze dell’ordine e, se questo è possibile, bisogna spostare i veicoli incidentati dalla strada. Se non riusciamo a spostare le vetture, e se il fondo stradale è stato in qualche modo danneggiato – se per esempio si sono riversate delle sostanze scivolose – , è necessario chiamare il soccorso stradale, dopo aver segnalato l’incidente con gli appositi strumenti.

Anche senza chiamare le forze dell’ordine, gli automobilisti coinvolti devono scambiarsi i dati. I dati d’interesse sono quelli relativi alla patente dell’autista, della carta di circolazione e dell’assicurazione. In caso ci siano dei testimoni, inoltre, (anche i passeggeri possono fare da testimoni), è possibile richiedere loro una dichiarazione scritta con cui spieghino come si sia svolto l’incidente. I dati possono essere raccolti tramite il modulo di constatazione amichevole standard (il cosiddetto modulo blu), che deve contenere anche indicazioni sul luogo e la data dell’incidente e le firme degli autisti. Il modulo va compilato in quattro copie, due per autista, ognuno dei quali ne consegnerà una copia alla propria assicurazione, accelerando così le operazioni di risarcimento danni sinistro. Se tutte le parti coinvolte sono d’accordo e si compila il modulo di constatazione amichevole, infatti, il conducente “non colpevole” verrà rimborsato in tempi brevi dalla propria compagnia di assicurazione, che a sua volta verrà rimborsata dalla compagnia del conducente che ha causato l’incidente. Se nessuno degli automobilisti coinvolti ha a disposizione il modulo blu, è necessario comunque raccogliere i dati riguardanti il luogo, la data e l’ora del sinistro, tipo e targa dei veicoli, compagnia di assicurazione, generalità dei conducenti e del proprietari, se diversi, descrizione dell’incidente, generalità di eventuali feriti e testimoni. Da ricordare che il modulo blu può essere compilato anche in un secondo momento, ma in ogni caso tutte le parti coinvolte devono presentare la denuncia del sinistro alla propria assicurazione entro tre giorni dall’incidente.

Articolo a cura di Francesca Tessarollo
Prima Posizione Srl – marketing motori di ricerca

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Guidare con gli auricolari ti fa evitare multe ed incidenti

In Italia, purtroppo, la piaga degli incidenti stradali è un problema ancora molto aperto, a causa della frequenza sulle nostre strade.

Un politica dura per le strade, avuta dal governo in questi ultimi anni, attuata con l’aumento di multe e l’inserimento della patente a punti, ha portato ad una riduzione degli incidenti.

I problemi più gravi, che causano incidenti, sono la guida in stato di ebbrezza, o sotto l’effetto di stupefacenti ma anche un colpo di sonno.

Da una ricerca Americana è emerso che anche le distrazioni hanno una fetta rilevante nelle statistiche degli incidenti stradali.

L’uso del cellulare si è rilevato come uno delle distrazioni più frequenti.

In Italia la guida utilizzando il cellulare senza gli auricolari senza fili, oltre che provocare incidenti può portare a ricevere una sanzione di 167 euro e una decurtazione di 5 punti dalla patente.

Oramai il costo degli auricolari bluetooth è sceso moltissimo, sicuramente anche l’auricolare di minore fattura non costa meno della metà della multa.

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Acqua “E’ Ora” ed etilometri per sensibilizzare i giovani sui pericoli degli alcolici

Torino, 5 giugno 2009 – Ieri sera, all’incontro su sicurezza stradale e infrastrutture organizzato dal Pdl (svoltosi a partire dalle ore 20.30 al Patio Club di corso Moncalieri 346/14), dal titolo “Se Guidi non Bevi. Se Bevi non Guidi” e alla discoteca La Rotonda al parco del Valentino, sono stati distribuiti degli etilometri e le bottigliette d’acqua “E’ Ora” di Claudia Porchietto.
Si tratta di un’iniziativa della candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino, Claudia Porchietto, che intende così sensibilizzare i giovani sui rischi che si corrono mettendosi alla guida sotto gli effetti dell’alcol.
All’incontro al Patio Club saranno presenti, tra gli altri, i sottosegretari Bartolomeo Giachino e l’on. Guido Crosetto, il sen. Aldo Scarabosio, l’on. Mario Valducci, il sen. Enzo Ghigo, l’on. Vito Bonsignore (vice capogruppo al Parlamento europeo del PPE) e l’on. Agostino Ghiglia.
“Ogni anno nel nostro Paese migliaia di persone perdono la vita in incidenti stradali – ha aggiunto Claudia Porchietto – e, solo nella nostra provincia, nel 2007, secondo una statistica Istat, i decessi e i feriti a causa di incidenti sono stati 11.459, di cui il 59% su strade provinciali. Di questi, secondo le statistiche mediche, il 20% possono essere riferiti a situazioni legate all’eccesso di alcool. E’ quindi prioritario far capire ai nostri giovani che guidare dopo aver bevuto troppo è molto pericoloso. La Provincia, su questo problema, si deve impegnare a fornire collegamenti sicuri, con strade che siano in perfette condizioni. Tramite la collaborazione con le scuole guida, poi, è possibile dare un impulso verso una migliore educazione stradale. Detto ciò, rimane prioritario mantenere sempre alto il controllo sull’abuso di alcolici”.

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