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Vincenzo Gonzaga in mostra a Mantova: il sovrano, l’uomo, il mecenate

Figlio ambizioso, marito infedele, sovrano spendaccione e grande mecenate, questo è il ritratto del Duca Vincenzo Gonzaga, che durante il Rinascimento ha reso grande la città di Mantova, portando alla sua corte grandi promesse dell’ arte italiana ed estera e facendole vivere il suo periodo artisticamente più grandioso.
Per celebrare la figura di questo sovrano dal carattere ricco di contraddizioni e di intemperanze, e passato alla storia fondamentalmente per il suo gusto sfrenato per il lusso e per gli eccessi- tanto per nella vita privata che nella gestione del ducato- è in programma una mostra Mantova dal 18 Febbraio al 10 Giugno.
La mostra “Vincenzo Gonzaga, il fasto del potere” è ospitata presso il Museo Diocesano Francesco Gonzaga di Mantova e comprende anche una sezione distaccata, ospitata presso il Palazzo Ducale, che per l’occasione ha aperto al pubblico quelle che furono le stanze della residenza del Duca dal 1587 al 1612; la mostra raccoglie circa ottanta fra opere artistiche (ritratti del Duca, ritratti di altri componenti della famiglia, capolavori di oreficeria commissionati da Vincenzo Gonzaga stesso o a lui appartenuti), armature dell’epoca, incisioni, libri, lettere e documenti vari.
Questo tipo di eventi a Mantova è stato ideato con l’intento di avvicinare il popolo mantovano ad un personaggio che, oltre 400 anni fa, ne ha segnato così profondamente la storia, intrecciando relazioni, compiendo gesta e realizzando opere che ne hanno influenzato così pesantemente il futuro.
Il ducato di Vincenzo è passato alla storia per le maestose opere ed eventi che egli ha contribuito a realizzare durante i 25 anni del suo regno; innanzitutto, da amante dell’arte e delle cose belle, Vincenzo fu uno dei più importanti mecenati di Mantova, se non il più importante: durante il suo regno infatti egli contribuì a far nascere la storia del melodramma a Mantova, ospitando presso la propria corte l’artista Claudio Monteverdi, che durante il periodo alla sua corte scrisse L’Orfeo; egli inoltre ebbe un peso decisivo nell’operazione di liberazione di Torquato Tasso e mentre era in viaggio nelle Fiandre, scoprì il talento del giovane Peter Paul Rubens e lo condusse con sé a Mantova, dove diventò ritrattista di corte, assieme al pittore fiammingo Frans Pourbus il Giovane.
Il fasto della corte dei Gonzaga durante il ducato di Vincenzo non si espresse però solo per il suo eccellente mecenatismo, ma anche per le suntuose opere esterne alla residenza reale, come la residenza di caccia a Bosco Fontana – opera del cremonese Giuseppe Dattaro – e le chiese di San Maurizio e Sant’Orsola, realizzate dell’architetto cremonese Antonio Maria Viani. Le opere architettoniche più grandiose realizzate da Vincenzo furono però un teatro, con più di 1000 posti che egli realizzò per i suoi artisti, ma che venne totalmente distrutto nel sacco di Mantova del 1630 e l’ ambiziosa cittadella di Casale Monferrato.
Ciò che attira il pubblico a queste mostre a Mantova è certamente anche l’interesse per il profilo psicologico dei personaggi celebrati: indubbiamente il carattere esuberante e la reputazione da latin lover del Duca sono due ingredienti imprescindibili del mix che ha reso il suo nome grande in tutte le maggiori corti europee dell’epoca, nonostante le dimensioni pur piccole del ducato di Mantova.
La vita personale del Duca è infatti stata caratterizzata da parecchi episodi scabrosi per l’epoca: dal primo matrimonio con la tredicenne Margherita Farnese, annullato dopo due anni per l’impossibilità di essere consumato- a causa di una malformazione fisica della sposa- al secondo con la diciassettenne Eleonora de’ Medici, molto discusso anche questo a causa, in primis, dei dubbi della futura suocera Bianca Capello, riguardo la virilità del Duca, chiariti da ripetuti “test” pubblici alla presenza di medici e di altri testimoni e confermati in seguito dai sei figli che Vincenzo ebbe con la consorte e, contemporaneamente, dai ripetuti tradimenti che portarono al concepimento di altrettanti, se non più numerosi, figli illegittimi.

Serena Rigato
Prima Posizione Srl- creare link

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Storia della moda parigina

C’è poco da fare, Parigi è Parigi. La moda in questa città trova la sua celebrazione massima, sarà per la raffinatezza e la storia che la capitale emana, sarà per l’accento chiccosissimo dei nostri cugini d’oltralpe, ma la settimana della moda qui, più che altrove è vissuta come un vero e proprio pellegrinaggio per gli amanti delle passerelle, e che ogni anno ripete il suo appuntamento, riuscendo comunque, sempre, a stupire.
Nonostante la sempre accesa rivalità con le altre “mecca” della moda (Londra, Milano, New York), a Parigi la moda sembra proprio vestirsi di altri colori, altri profumi, che solo qui trovano la giusta espressione.
Qui hanno iniziato la loro carriera e sono arrivati al successo alcuni tra i più grandi nomi della moda internazionale, come Chanel, Jean Paul Gaultier e Yves Saint Laurent, che in questa città magica hanno trovato il proprio stile e le ispirazioni per creare fantastici abiti da sera, abiti femminili, jeans, bluse, camicie da uomo e giacche sbarazzine, borse e scarpe tacco 12.
Ma cosa ispira questi maestri della moda? Che siano i colori autunnali che invadono la zona di Montmartre o le strade strette a ciottoli del Quartiere Latino, dove ad ogni incrocio e piazze si possono trovare artisti immersi nelle loro tavolozze, impegnati a far rivivere nelle tele una natura morta, un paesaggio o un volto? O forse questa ispirazione deriva piuttosto da una affinità con la cultura, la storia letteraria e cinematografica della capitale?
La moda a Parigi in verità ha iniziato a dettare legge sul panorama mondiale ben prima di Gaultier e Chanel, e con precisione attorno al 1870 quando alla corte del Re Sole e della stessa Maria Antonietta si andò diffondendo il cosiddetto Cul de Paris (letteralmente il sedere di Parigi), ovvero la moda della gonna lunga, nella quale il corpetto arrivava fino alla parte bassa dei fianchi, creando un effetto a fondoschiena sporgente, che veniva accentuato dal Tournure, un attrezzo che inserito sotto agli abiti, permetteva di creare questo effetto.
Nel XX secolo invece prendono piede quelle che saranno poi ricordate come le più grandi case di abbigliamento firmato di sempre: la Maison Callot (1825), le famosissime sorelle Callot, la Maison Jacques Doucet sono tra le più celebri; queste case di moda, assieme ad altre della capitale francese, contribuirono a creare la storia della moda che da allora non ha più lasciato le strade di Parigi; già allora Parigi dettava legge in campo di moda: di Madeleine Vionnet infatti è l’idea rivoluzionaria del cosiddetto “taglio in sbiego” degli abiti che andavano di moda negli anni Trenta in tutta Europa.
Poco alla volta anche l’universo maschile, da sempre meno interessato alle mode dell’abbigliamento, inizia ad ampliare il proprio target ed ai classici completi e maglietta uomo si vanno ad aggiungere i vari accessori che col tempo diventano, grazie anche alle passerelle parigine, dei complementi imprescindibili alle mise da uomo, proprio come dimostrano, nell’ultima settimana della moda, i dettagli che Louis Vuitton applica alle scarpe e cappelli, oppure i cappelli e le bandane di Jean Paul Gaultier e gli anelli al naso di Givenchy. La creatività dei geni francesi della sartoria sembra quindi non inginocchiarsi agli indici della borsa ed allo spread, come invece accade alla moda presentata a Milano, oltremodo seria e sobria.

Serena Rigato
Prima Posizione srl- visibilità sui dispositivi mobili

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Palladio Vigilanza è su Facebook

Sandrigo (Vicenza), 24 Gennaio 2012- Palladio Vigilanza, azienda specializzata in servizi di sicurezza e controllo, apre la propria pagina Facebook per condividere con i suoi followers e con gli interessati al settore tutte le novità in campo di sicurezza.
Palladio vigilanza è un istituto di vigilanza con sede operativa a Sandrigo, in provincia di Vicenza che lavora per offrire ai propri clienti la massima tranquillità in ambito di controllo e sicurezza. L’azienda offre diversi servizi, adatti a tutte le situazioni dove il privato o l’azienda, intenda tutelarsi da eventuali pericoli; tra i servizi dell’azienda c’è la tradizionale vigilanza statica –effettuata da personale addestrato e specializzato nella difesa- la vigilanza che si avvale di unità cinofile addestrate e la vigilanza a strutture sensibili, controlli doganali me aeroportuali.
Palladio Vigilanza srl collabora con un numero di professionisti tale da poter garantire servizi di guardia, controllo accessi e backstage, servizi di portierato ed hostess, controllo di grandi flussi, gestione e controllo aree adibite a parcheggio e servizi di prima accoglienza per grandi strutture commerciali e industriali, concerti, teatri, fiere, eventi sportivi, manifestazioni ed eventi.
Palladio Vigilanza ha da poco aperto una pagina Facebook dedicata all’azienda, nella quale gli utenti del social possono trovare informazioni sul settore della sicurezza, ma possono anche mettersi in comunicazione con l’azienda attraverso un canale sociale che è diventato uno dei più diffusi e consigliati persino degli esperti di comunicazione aziendale. Alla sezione “info” della pagina Facebook sono raccolti tutti i dati della Palladio Vigilanza, compresi servizi, info sul personale specializzato, descrizione delle mansioni e della preparazione delle Guardie Particolari Giurate.
Nella bacheca della pagina Facebook invece, l’azienda inserisce sempre aggiornamenti su news del settore, nuove leggi che riguardano il campo della sicurezza, proposte della Palladio Vigilanza e immagini e file multimediali riguardanti l’attività operativa. Della mattinata di oggi sono ad esempio tre post differenti: una comunicazione dell’amministratore che annuncia che l’azienda è alla ricerca di un agente per la provincia di Vicenza, un video di due cani da pastore impiegati in servizi di vigilanza, ed un saluto informale ai colleghi impegnati nel servizio anti rapina.

Serena Rigato
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Anno di fiere internazionali per la Veco srl

Monticello Conte Otto (VI), 20 Gennaio 2012- Veco srl, azienda chimica specializzata nel trattamento chimico delle pelli, conferma la propria volontà di stare al passo con le innovazioni tecnologiche del proprio settore e con il crescente interesse globale per i mercati Orientali.
Veco srl è un’azienda chimica situata alle porte della città di Vicenza, nella parte occidentale della prima periferia vicentina ed a poca distanza da quello che nella storia dell’industria tessile, è considerato il più grande ed importante comprensorio della pelle d’Italia, e cioè Arzignano.
Già nello stabilimento di Vicenza quello che certamente balza all’occhio sono i numeri dell’azienda: 15.000 mq di azienda, di cui 5.200 coperti e 800mq destinati alla zona uffici; l’esperienza e la competenza dell’azienda l’hanno portata negli anni a conquistare un numero sempre maggiore di clienti e questo certamente ha stimolato i manager dell’azienda nel lavorare per poter offrire un servizio sempre più completo ai propri clienti. Proprio per questo nascono i quattro laboratori interni di Veco srl che sono quello di chimica analitica e controllo sintesi, il laboratorio R&D, il laboratorio di controllo del processo e quello applicativo. L’azione coordinata di queste quattro sezioni permette all’azienda chimica il controllo totale dei prodotti usati, del risultato finale e la ricerca di nuove soluzioni.
Proprio la voglia di mettersi in discussione ha spinto la Veco srl a confermare ufficialmente la propria partecipazione a due importanti vetrine mondiali della pelle, che si terranno in Cina, paese nel quale l’industria tessile ha avuto uno sviluppo globale negli ultimi decenni; il primo appuntamento per la Veco srl sarà infatti alla IFLE (International Footwear & Leather Products Exhibition) di Guangzhou dal 30 Maggio al 1 Giugno 2012. L’obbiettivo della più grande fiera di calzature e pelli della Cina è quello di riunire sotto lo stesso tetto grandi brand di abbigliamento e fornitori del settore da tutto il mondo in modo da poter porre le basi per nuove collaborazioni.
Il secondo appuntamento di Veco sarà a Shangai per la All China Leather Exhibition che si terrà dal 4 al 6 Settembre 2012 e che notoriamente considerato l’evento più importante di Cina per le aziende straniere che sono alla ricerca di opportunità nell’enorme mercato cinese del tessile; sin dalla sua prima edizione del 1998 questo evento ha sempre piacevolmente sorpreso sia rivenditori che soprattutto gli acquirenti, i quali trovano in questa occasione un numero incredibile di espositori, quasi tutti stranieri. Nell’edizione dello scorso anno si sono registrati 1090 espositori da 37 Paesi diversi ed un numero di acquirenti che si aggira intorno ai 19.000.
Il 2012 si preannuncia quindi un anno impegnativo ma ricco di soddisfazioni per quest’azienda vicentina, che dimostra di evolversi in sintonia con quelle che sono le innovazioni e le nuove frontiere dell’industria della pelle.

Serena Rigato
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Grimaldi Medical Group per la prevenzione ed il sociale

Roma, 20 Gennaio 2012- Grimaldi Medical Group, centro medico specializzato nella fecondazione assistita, annuncia che per il mese di Marzo sarà attivo un servizio in promozione per la prevenzione oncologica.
Grimaldi Medical Group è un centro fecondazione che opera attraverso tre sedi in Italia, di cui due nella capitale ed una a Lecce. Il gruppo raccoglie attorno a sé personale medico altamente specializzato, con comprovata esperienza medica anche in campo internazionale. Le tecniche, le attrezzature ed il personale stesso è in costante processo di evoluzione e di aggiornamento rispetto alle novità in campo medico ed inoltre i risultati scientifici sono sistematicamente controllati e messi a confronto con quelli dei principali Istituti Nazionali e Internazionali in un clima di scambio di informazioni necessario nell’ambiente medico per la ricerca.
Il centro offre inoltre i propri servizi in otto lingue diverse per garantire alle coppie che si rivolgono al centro di trovare un ambiente quanto più possibile familiare, che li metta a proprio agio in un momento tanto delicato quanto emozionante; i centri Grimaldi Medical Group sono infatti collegati alla Società Italiana di Medicina delle Minoranze Etniche.
I centri, oltre alla normale attività medica, sono attivi in molti progetti ed eventi connessi al loro settore: il Comitato Medical Group per il sociale infatti organizza programmi di sostegno per l’assistenza specialistica, la ricerca in campo ginecologico, ostetrico e pediatrico a sostegno delle coppie economicamente indigenti o socialmente disagiate; inoltre i centri sono impegnati in una campagna di sensibilizzazione dei giovani alle malattie sessualmente trasmissibili.
I centri Grimaldi Medical Group hanno inoltre di recente annunciato un’iniziativa che riguarda la prevenzione oncologica, per la quale nel mese di Marzo 2012 si effettueranno la visita specialistica ed il PAP test ad un prezzo scontato del 50% per il paziente, in modo da incoraggiare quante più persone possibili a fare dei controlli specialistici per prevenire la formazione del cancro, male che nel 2011 ha causato in UE 1.30 milioni di decessi, di cui 177.000 in Italia.

Serena Rigato
Prima Posizione srl- link building

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CES e innovazione tecnologica

Si è svolto negli scordi giorni a Las Vegas l’attesissimo CES 2012 il Consumer Electronic Show organizzato e di proprietà della Consumer Electronic Association (CEA) che è stato, secondo quanto annunciavano i pronostici, l’edizione delle televisioni tecnologiche ed intelligenti, dei cellulari smart, dei tablet e della novità assoluta USA, ovvero i Windows Phones.
Sembra infatti che i gusti globali in materia di tecnologia stiano cambiando e si stia diffondendo sempre di più la necessità di organizzare la propria vita, il proprio lavoro, la propria musica, con applicazioni per mobile, programmi per tablet e televisori 3D. Gli amanti delle agende, borse in pelle e post-it sono destinati a rimanere esclusi dalla corsa alla “tecnologizzazione” dato che molto di ciò che abbiamo o che facciamo quotidianamente ha una sua applicazione per dispositivi elettronici.
Novità presentate decisamente in massa al CES quest’anno sono stati gli Ultrabook, apparecchi che fanno parte della categoria laptop superleggeri e che nonostante sembrino farsi strada piuttosto con difficoltà nel panorama tecnologico, si prevede che, qualora le case produttrici trovassero un buon equilibrio per far incontrare il prezzo con la domanda, potrebbero dare risultati importanti: il fattore che più ha stupito il pubblico del CES è infatti il numero di aziende che hanno progettato dispositivi di questo tipo.
All’evento sono stati presentati ovviamente anche moltissimi nuovi “articoli da scrivania” per prodotti Apple, dall’iPhone all’ iPad e iPod touch; evitando di fare una lista dei moltissimi nuovi accessori proposti dalle diverse aziende, è d’obbligo però sottolineare la tendenza principale di questo tipo di apparecchi, nati per dimostrare che gli strumenti Apple non solo solamente belli esteticamente, ma possono anche servire a chi vuole fare musica in modo professionale.
Le aziende che si sono impegnate di più nella ricerca e nello sviluppo di accessori che aiutino a sfruttare gli i-apparecchi in questo senso sono state senza dubbio Griffin, Line 6 e IK Multimedia; è proprio quest’ultima azienda (peraltro totalmente Italiana, di Modena) che ha presentato al CES uno strumento decisamente interessante per chi della musica ha fatto un lavoro o per chi comunque, a tempo perso, sfoga le proprie energie sul mixer. iRing Mix infatti è un mixer dalle dimensioni quasi tascabili (una via di mezzo fra iPad e iPhone) e dal peso ridotto, nato per collegarsi a due dispositivi Apple (anche a due iPad), i quali vengono utilizzati come due piatti (grazie al touchscreen ovviamente) creando così in Dj set a metà fra il virtuale ed il reale. Il dispositivo è estremamente utile anche per le band che usano dispositivi iOS dal vivo ed il prezzo è molto buono, circa 100$.
Della Griffin invece il dock definitivo per iPad, molto fine e di design, che si abbina benissimo sia con gli ambienti arredati di design che con gli arredi per ufficio; questo però non si presenta solo come un soprammobile da scrivania, bensì aggiunge all’iPad interessati funzionalità: dota il tablet di un ingresso jack da 6.3 mm (come quello della chitarra),uscita stereo RCA e ingresso e uscita MIDI.

Serena Rigato
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Il sito di Patavium si arricchisce di sentenze importanti

Padova, 18 Gennaio 2012- Patavium srl, azienda con decennale esperienza nel settore dell’infortunistica stradale e del risarcimento danni in generale, decide di aggiungere al proprio sito internet la sezione News, dove poter raccogliere case histories e sentenze clamorose in materia di risarcimento danni.

Patavium è una società fondata a Padova nel 1981 da un gruppo di professionisti del settore assicurativo che decidono di investire tempo e risorse in quella che è certamente una delle prime società specializzate in infortunistica stradale; come in molti sanno negli anni ’80 l’infortunistica stradale era gestita dalle compagnie assicurative che non riuscendo ad offrire un servizio dedicato, esperti in materia e dovendo poi gestire anche i molti altri rami del settore assicurativo (i due grandi rami infatti sono il ramo danni ed il ramo vita, ciascuno dei quali comprende poi delle sottocategorie come i fondi pensionistici, le assicurazioni sulla casa ecc.) davano spesso ai clienti un servizio complessivamente poco soddisfacente fatto di iter burocratici complessi, tempi di attesa lunghi e risarcimento danni non adeguato.

Nel corso degli anni la storia di Patavium è poi continuata, con l’espansione e l’apertura di nuove sedi prima nel Veneto, poi in tutta Italia, fino a raggiungere un numero di 60 sedi in franchising su tutto il territorio nazionale.

Oltre a far parlare di sé per la puntualità e il particolare metodo di gestione delle pratiche, Patavium vuole fornire nel proprio sito internet anche uno spazio in cui poter trovare sentenze riguardanti particolari casi di risarcimenti danni o di sentenze di Organi Istituzionali, importanti per il settore.

La sezione News implementa la sua funzione principale, e cioè quella di fornire all’utente del sito notizie relative all’azienda, di una nuova funzione che si può definire di mera informazione sui più recenti avvenimenti in campo di risarcimento danni in Italia. Attualmente presenti nel sito infatti le sentenze del Tribunale di Modica, che ha condannato un medico a risarcire il danno provocato dallo stesso ad un neonato, al momento del parto e la sentenza della Cassazione che stabilisce che il pedone disattento è sempre colpevole, anche se investito.

Serena Rigato

Prima Posizione srl- siti per smartphone

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Alcool e droghe, ecco cosa succede quando assumiamo queste sostanze

Anche se le campagne di sensibilizzazione continuano l’opera nel cercare di convincere i guidatori a prestare estrema attenzione quando si trovano alla guida, ad assumere responsabilmente alcool e a non assumere droghe di nessun tipo, i danni causati da persone poco responsabili sono ancora molti.
Qualsiasi agenzia di infortunistica stradale si troverebbe con le mani legate nel difendere un automobilista fermato per sospetto uso di droghe o per presunta guida sotto effetto di alcool. In effetti il limite stabilito per legge è ben chiaro e si esprime infatti nel valore massimo tollerabile di 0.8/°°°, cioè 0.8 gr di etanolo in un litro di sangue, ciò che spesso non si riesce a capire bene è l’effettivo limite di sostanze alcoliche che il nostro organismo può arrivare ad ingerire, senza per questo oltrepassare il limite previsto per legge.
L’alcool viene assorbito attraverso le pareti dello stomaco per un 20% mentre il resto viene assorbito rapidamente dai tessuti intestinali, con una velocità che varia a seconda della gradazione alcolica che ingeriamo e del contenuto dello stomaco. L’alcool assorbito dai tessuti entra quindi nel sangue ed arriva al cervello in quantitativi e tempi che variano a seconda della costituzione fisica, del sesso, dell’età e anche dell’etnia. Nonostante il ministero della salute abbia diffuso delle tabelle che riportano le quantità limite approssimative di alcool, in rapporto al sesso ed al fisico, la scelta più saggia è data soprattutto dall’autocontrollo e dalla responsabilità.
La gestione pratiche risarcimenti danni, assieme alle campagne di informazione delle Ussl, e dalle forze dell’ordine, possono aiutarci a capire come possiamo arrivare a conciliare il divertimento di una serata fra amici ad una guida responsabile e sicura. Sembra infatti che nell’ultimo periodo i giovani abbiamo iniziato ad organizzarsi per guidare a turno l’auto quando escono in compagnia, in modo che almeno il guidatore sia perfettamente sobrio; altri ragazzi si affidano invece alle ragazze che, generalmente bevono meno.
Una brutta abitudine che invece sembra resistere alle minacce dei posti di blocco della polizia stradale è invece quella della droga: i soggetti che ne fanno uso spesso lo fanno di nascosto anche dai loro amici e familiari e quindi non esiste per questa sostanza, il fenomeno di condivisione sociale dell’uso della sostanza. Chi fa uso di cocaina, eroina, LDS e sostanze psicoattive è usualmente un utilizzatore solitario della sostanza (unica eccezione è costituita dagli utilizzatori di cannabis, che ne fanno uso perlopiù in gruppo).
Come le agenzie infortunistica stradale ben sanno, dal punto di vista medico gli effetti delle droghe sono ben più complessi di quelli dell’alcool a causa dell’azione tossica sulle cellule nervose che si manifesta poi in effetti collaterali quali iper-stimolazione, depressione , allucinazioni e compromissione delle capacità di guida.
I principali effetti collaterali sono considerevole allungamento dei tempi di reazione, alterazione della capacità motoria e della capacità di giudizio, sonnolenza, difficoltà di concentrazione, valutazione alterata di distanze e velocità; la cannabis in particolare provoca una percezione più acuta dei contorni, dei colori e della profondità; la cocaina invece causa stress psicofisico elevato che causa sonnolenze improvvise e viceversa può attenuare il senso di stanchezza, LDS invece causa euforia/depressione e crea allucinazioni.
Serena Rigato
Prima Posizione srl- promozione internet

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Cash Srl e l’evoluzione delle gestione aziendale

Vicenza, 12 Gennaio 2012- Cash Srl, azienda vicentina con trentennale esperienza nel settore dei software e delle applicazioni per aziende, annuncia l’ integrazione di SQL Server 2008 R2 Reporting Services in Recall CRM e continua l’evoluzione dei propri sistemi, rilasciando Recall anche con licenza SaaS.

Cash Srl è un’azienda che nasce a Vicenza nel 1983 e che lavora per fornire soluzioni alle aziende, per quanto riguarda l’informatizzazione globale dell’azienda in termini di progettazione e di sviluppo di software di gestione quali CRM, ERP, creazione di reti informatiche e sicurezza, nonché formazione e assistenza tecnica.

Forte del fatto che la chiave del successo di un’azienda, specie in questi anni difficili per l’economia italiana, sia il servizio al cliente, Cash Srl ha creato Recall, un software capace di offrire a tutte le aziende, grandi o piccole che siano,il giusto strumento per archiviare, catalogare e condividere con il personale interno ed esterno, le informazioni relative ai clienti.Recall possiede un interfaccia molto semplice da usare, ma allo stesso tempo estremamente personalizzabile, adattandosi così alle necessarie modifiche necessarie con il crescere del business; ha un costo competitivo e permette la gestione di un numero illimitato di clienti e di filiali, all’occorrenza può fungere anche da terminale telefonico che grazie al collegamento con i dispositivi di interfaccia TAPI o centralini IP, chiama direttamente la scheda anagrafica. Contiene inoltre un client di posta elettronica.

Effettivamente la crisi economica che stiamo vivendo deve essere vissuta come una sfida ed un campanello d’allarme che deve spingere gli imprenditori ad uscire dalla routine ed ad ampliare il proprio bacino di utenza, oppure fidelizzare ulteriormente i clienti che hanno già. American Express pochi mesi fa ha condotto in America ed in altre sei nazioni un sondaggio dal quale è emerso che il 70% delle persone sono disposte a spendere in media il 13% in più per acquistare prodotti/servizi da aziende che garantiscono un ottimo Customer Service dato che, come dice uno slogan di American Express riguardo al sondaggio, Service Can Make or Break Brands.

Proprio per migliorare la qualità del servizio, la Cash Srl ha progettato l’integrazione di SQL Server 2008 R2 Reporting Services a Recall CRM, grazie al quale si è registrata la possibilità di visualizzare, archiviare, distribuire e gestire il contenuto del database aziendale; inoltre la Cash srl ha da poco rilasciato Recall anche con licenza SaaS, permettendo quindi di usare il programma senza ulteriori spese in investimenti per infrastrutture hardware, il software è infatti gestibile attraverso un normale browser Explorer, sia dal PC che da uno smartphone.

Serena Rigato

Prima Posizione srl- seo mobile

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Trattamenti professionali per recuperare la forma fisica e mantenerla

Anche se l’appuntamento con le spiagge è ancora abbastanza lontano, molte donne, in occasione della fine delle feste natalizie hanno deciso di dare il via alla dieta ed agli annessi e connessi trattamenti di bellezza per migliorare il proprio corpo.
Un buon trattamento cellulite è come sempre in cima alla wishlist di ogni donna seriamente impegnata nella propria crociata contro i chili di troppo. A questi trattamenti fai-da-te casalinghi, spesso si abbinano dei pacchetti di massaggi da svolgere nei centri estetici e nei centri specializzati, in modo da combinare la componente chimica e i principi attivi presenti negli specifici prodotti in crema, all’azione snellente e sgonfiante dei massaggi manuali a pressione. Un tipo di massaggio molto comune presso i centri estetici è il linfodrenaggio, un massaggio che può essere fatto sia manualmente -da un operatore esperto- che dalle macchine presso terapiche e consiste nell’esercitare una leggera pressione sui canali linfatici in modo da riattivarne la corretta circolazione e favorire l’eliminazione delle tossine in eccesso.
Anche se i cosmetici on line si trovano ormai con parecchia facilità pare che il puro massaggio casalingo non possa essere considerato, da solo, una soluzione all’accumulo di grassi; per questo i centri estetici più attrezzati offrono trattamenti come la ionoforesi e la ginnastica passiva, entrambi utilizzano scariche elettriche che nel primo caso servono da veicolo per iniettare ioni attivi per riattivare il metabolismo e la circolazione, nel secondo servono ad indurre nei muscoli un leggero movimento e generano quindi un lavoro muscolare. Diverse invece le caratteristiche della pressoterapia che si basa sulla pressione esercitata da una macchina su alcune zone del corpo, come cosce, interno coscia e pianta del piede, che migliora la circolazione venosa e linfatica attenuando così la cellulite e la ritenzione idrica.
Tra i prodotti cosmetici da utilizzare a casa, in abbinamento a questi trattamenti, ci sono certamente i prodotti naturali e biologici, come ad esempio creme e fanghi termali o derivanti dai principi attivi delle piante.
Nei casi in cui la lotta contro la cellulite è particolarmente agguerrite, dietro consiglio di un medico, si può pensare di ricorrere a dei trattamenti medico estetici che devono essere eseguiti tassativamente in strutture mediche e da personale specializzato. Uno dei trattamenti meno invasivi è la crioterapia, basata sull’azione del freddo; la mesoterapia consiste invece nell’iniezione nelle zone critiche di soluzioni farmacologiche che sciolgono il grasso ed i depositi; simile l’ozonoterapia, che si fa mediante iniezioni sotto cute di ozono. L’elettrolisi invece sfrutta l’energia elettrica per riattivare la circolazione e la combustione dei grassi nelle zone interessate; decisamente efficaci invece gli ultrasuoni che ad alcune frequenze permettono di smuovere il liquido in eccesso ristagnante nei tessuti e di smuovere i depositi di grasso.

Serena Rigato
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Dispositivi medicali e sicurezza

Il recente scandalo che ha investito la Gran Bretagna sembra proprio essere una questione che non si ferma all’interno dei confini nazionali: in seguito al caso delle protesi PIP sembra che anche i filler siano stati messi sotto inchiesta in UK e nel resto d’Europa.

Nel Regno Unito sembra ormai che il passo successivo all’uso dei prodotti viso, concentrati anti età e sieri in gocce, sia comunemente il filler o il botox. Dopo l’allarme lanciato in UK per le protesi mammarie PIP (Poly Implant Prothese), realizzate con materiali tossici per l’organismo e sostanze potenzialmente cancerogene è quindi in arrivo un altro caso, che farà tremare le migliaia di donne che abitualmente si sottopongono a questi micro- interventi estetici, spesso fai da te.

Il caso delle protesi dell’azienda francese è stato un vero colpo per mezza Europa ed in Gran Bretagna, come in Venezuela, Brasile, Germania, Francia e Repubblica Ceca da pochi giorni i medici hanno cominciato a consigliare alle pazienti che hanno inserito questo tipo di protesi, la rimozione delle stesse. In Italia i medici che hanno effettuato la rimozione delle protesi, non hanno riscontrato nessun danneggiamento o nessuna rottura: le protesi sono risultate essere intatte in tutte le pazienti, anche se il governo francese si è impegnato a rimborsare circa 3.000 cittadine che si erano sottoposte all’operazione tramite il servizio sanitario pubblico e sta valutando di fare lo stesso per le clienti delle cliniche private.

Tornando all’ultimo capitolo della saga sugli scandali dell’industria chirurgica, pare che la sostanziale deregolamentazione in materia di filler e sostanze simili in Europa abbia creato non solo una giungla inestricabile di prodotti di questo genere, ma anche alla diffusione di questi trattamenti estetici presso centri non autorizzati, ad opera di personale poco o non qualificato e di semplici estetiste. Questo business, alla stregua della vendita profumi online o dell’acquisto di cosmetici, vive infatti grazie all’atmosfera di lassismo e di disinformazione che lo circonda.

Ben diversa è la regolamentazione di questi prodotti negli Stati Uniti, dove la FDA (Food And Drug) li considera alla stregua dei farmaci e li sottopone quindi alle quattro fasi di studi scientifici, compresa l’ultima che prevede test clinici controllati e di sicurezza( nonché di efficacia) su una parte di pazienti che volontariamente si sottopongono al test. Un dato molto semplice, che può aiutare a comprendere la gravità di questo fenomeno,riguarda proprio il numero di filler in commercio negli Stati Uniti: 6 in totale, contro i 160 attualmente utilizzati nei Paesi dell’Unione Europea.

In Europa infatti i filler nonché l’acido ialuronico, sono considerati “dispositivi medicali” ovvero identici (sotto il punto di vista della regolamentazione) ad alcuni prodotti acquistabili dall’industria del make up on line, creme anticellulite e simili; su questi prodotti è sufficiente infatti che il produttore apponga il marchio CE, che garantisce che i prodotti siano stati realizzati secondo determinati criteri di qualità e sicurezza, ma non fornendo alcuna prova di riguardo a test di verifica sulle sostanze e soprattutto non fornendo alcune informazioni su eventuali effetti collaterali a breve e lungo termine sull’organismo.

Serena Rigato

Prima Posizione srl- comunicazione media

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Online le proposte di stagione dell’Hotel Poggio Casalucense

Fiumerapido (FR), 5 Gennaio 2011- Al Poggio di Casalucense, hotel e villa per ricevimenti e matrimoni nei pressi di Cassino, aggiorna il suo sito internet di offerte dedicate a pacchetti di fine settimana, prenotazioni last minute, menù di stagione e molte altre proposte.

Il Poggio di Casalucense è un Hotel Cassino tre stelle elegante e di nuova costruzione, che tuttavia è perfettamente immerso nel verde, a pochi passi dalla città di Cassino e precisamente sulla strada per Sora dove una volta sorgeva la posta dell’Olivella. La struttura si presta ad essere scenario di matrimoni o di ricevimenti importanti per i quali riserva una sala grande al piano terra, con grandi vetrate sul giardino privato, mentre al piano superiore si trova una sala più piccola e riservata, ideale per cene di famiglia o per colazioni d’affari; il Poggio dispone inoltre di una sala convegni con più di quaranta posti studiata per ospitare ogni tipo di evento.

Nel proprio sito l’hotel offre il servizio di online booking ed aggiorna la sezione News con nuovi consigli, offerte e pacchetti riguardanti sconti last minute, proposte per week-end e suggerimenti dello Chef riguardo ai menu. Sempre aggiornato per esempio è il Menu di stagione, proposto dagli Chef dell’Hotel e realizzato con ingredienti e verdure regionali e di stagione; quello attuale, valido da Novembre a Febbraio, comprende ad esempio l’aperitivo con Prosecco di Valdobbiadene che accompagna manzo, tacchino e arista al dolce fumo su letto di rucola e mini quiche agli ortaggi, un bis di primi composto da Zuppa reale e Tagliatelle al ragù di polpettine e come seconda portata un controfiletto di manzo con salsa alla prugne, accompagnato da patate duchessa; a seguire tortino caldo di castagna con gelato alla lavanda e parmigiano e salsa al cioccolato bianco e caffè con biscottini di Natale.

Tra le news anche offerte sul pacchetto di fine settimana che comprende interessanti sconti per i visitatori che sono interessati ad una gita fuori porta di due notti e che comprende colazioni e cene nell’hotel; per le prenotazioni last minute effettuate 10 giorni prima dell’arrivo si applica una tariffa scontata a partire da 45euro. Sempre in questa sezione gli Chef Vincenza e Daniela Merucci propongono golosi e raffinati Menu studiati per le più svariate occasioni: dal Menu Nuziale e il Pranzo di Nozze alla cena di gala in giardino al Menu Vegetariano.

Serena Rigato

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Bassano e la tradizione dei mobili in legno

In un periodo in cui i mobili di design sembrano affascinare la maggior parte del pubblico giovane e di mezza età, vi è un considerevole numero di persone che alle forme squadrate, geometriche e ai materiali ed alle lavorazioni fredde tipiche dei mobili moderni preferiscono i classici mobili in legno massiccio e dal taglio tradizionale. Delle regioni certamente leader in questo settore sono la Lombardia e il Veneto, che custodiscono con gelosia le tecniche ed il know-how specifico per la realizzazione di mobili in legno mastello.

Il mobilificio veneto tradizionale vive oggigiorno una crisi dettata non tanto dal calo della domanda da parte degli acquirenti, quanto dall’inevitabile livello dei costi di produzione che se comparati con i costi di produzione industriali della maggior parte dei mobili prodotti dalle grandi aziende, è decisamente elevato. Tale divario trova spiegazione nella produzione che ancora oggi nelle regioni dei mobili- come Bassano del Grappa– la lavorazione avviene esclusivamente a mano e la produzione conta sull’esperienza di artigiani con anni di attività nel settore ed utilizza legnami di ottima qualità e moduli in legno mastello, non in compensati o agglomerati, come fanno invece le realtà industriali.
Dando uno sguardo al passato, nella città di Bassano le più antiche notizie riguardanti i falegnami risalgono addirittura al 1175; alla fine del XII secolo questi artigiani costituivano una parte considerevole della popolazione ed infatti nel 1437 il Comune approvò la corporazione dei falegnami, cioè la fraglia dei “Marangoni”. Da allora la realizzazioni di oggetti in legno e mobili crebbe con un ordine esponenziale e costrinse Bassano a rifornirsi di legname dai boschi dei comuni vicini ed in particolare da quelli di Vicenza, dalla quale, grazie al trasporto fluviale dei tronchi sul Brenta, giungeva la materia prima per la lavorazione.
Poco a poco, accanto all’espansione delle falegnamerie, si formarono segherie, empori di legname segato in tavole, travi e listarelle, dalle quali i falegnami potevano rifornirsi di quello che meglio si addiceva ai prodotti che erano chiamati a realizzare.

Il negozio arredo casa in legno a Bassano ha una storia quindi che risale come minimo al ‘500, anche se è nel ‘700 che a Bassano si registrano delle innovazioni tecnologiche ed estetiche e l’artigianato locale sviluppa le caratteristiche stilistiche e estetiche che poi lo caratterizzeranno negli anni, raggiungendo dei traguardi di qualità.

Nell’arco di tutto l’Ottocento a Bassano la lavorazione del legno continua per mano di artigiani o di piccole aziende a conduzione familiare che realizzano mobili in legno o serramenti in legno su commissione diretta dei clienti.
Grazie alla tradizione artigiana tramandata per secoli quindi, Bassano ancora oggi è uno dei fulcri, se non il fulcro principale, per la produzione dei mobili artistici, infatti all’interno della provincia la lavorazione del legno e la creazione di mobili è arrivata ad occupare circa il 10% di tutti i lavoratori del settore Industria e Artigianato.

Serena Rigato
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L’ascesa degli arredamenti di design

Nell’ ultimo decennio il panorama del mercato mobiliare ha decisamente cambiato articoli e tecniche di approccio al pubblico; se è vero infatti che l’arredamento esclusivo è da sempre esistito, è anche vero che la passione per gli oggetti di arredo di design e, in generale, per i mobili di design, ha avuto una rapida ascesa di recente.
Lo dimostra il fatto che lo scorso Aprile, nei giorni del Fuorisalone di Milano, la folla che passava velocemente da uno showroom all’altro in cerca di mobili per camere da letto, di una poltrona o di una cucina per la propria casa nuova, non ha potuto fare a meno di notare una chiara controtendenza anche nel settore delle vendite abusive dei cosiddetti Vu Cumprà. I venditori di colore infatti erano posizionati (non a caso) nei nodi cruciali dei vari design district sparsi per la città; in zona Ventura infatti gli abusivi di colore si erano posizionati, come consuetudine, con i loro banchetti e coperte, a pochi passi dagli showroom del design e del lusso, ma in quell’occasione non esibivano – come da consuetudine- borse, portafogli o giubbotti taroccati, bensì esibivano postazioni “monomarca” di un noto marchio di arredo del Mantovano. Arredo di design batte Fashion world 1-0? Decisamente si, anche se l’iniziativa non è stata opera dei Vu Cumprà, ma dell’azienda stessa, che con l’autorizzazione del Comune di Milano ha deciso di proporre i propri prodotti per le strade, con l’aiuto di alcuni immigrati di colore. Una vetrina inaspettata certamente, ma che ha riscosso un gran successo tra i visitatori del Fuorisalone, stupiti e scioccati dal poter vedere sui marciapiedi oggetti di design e non di moda.
Per quanto riguarda le novità nel campo dell’arredamento, grande successo stanno riscuotendo anche le opere di designer sauditi, che si stanno facendo strada nel wall of fames del design e degli arredamenti moderni, tassativamente di lusso; certamente lontana da quello che può considerarsi arredo classico e discreto è la poltrona presentata da sette studentesse della Manipal University di Dubai in occasione dell’INDEX Student Challenge 2011. Il progetto nasce da un modello di lusso di poltrona di noto marchio italiano ma le studentesse vincitrici del concorso l’hanno ridisegnata con centinaia di cristalli Swarovski dorati che avvolgono la seduta disegnando una delle forme simili a rami. Il ricavato della vendita della poltrona di design sarà interamente devoluto alla Dubai Cares per la campagna “International Education for Children”.
Di questi tempi anche il settore delle aste sembra essersi “adeguato” all’ascesa dell’importanza dell’arredo: di recente infatti la casa di produzione della mitica serie televisiva Friends ha messo all’asta alcuni pezzi che un tempo erano gli accessori arredamento della casa più famosa delle sit com. Il 15 e 16 Dicembre, a New York, sono stati messi all’asta il famoso divano arancione, che fu una vera e propria istituzione nel caffè dove si intrattenevano i personaggi principali, la sedia verde, dalla quale Matthew Perry (Chandler nella serie) non riesce a separarsi. I prezzi di partenza dell’asta sono certamente salati se si considera che si parla di arredi che hanno come minimo una quindicina d’anni, ma ragionevoli per i veri estimatori della serie; il prezzo di partenza per il divano era di 4 mila dollari, mentre poco meno per la sedia.
Un altro pezzo cult dell’arredamento è la cornice giallo oro che nella scenografia si trovava nell’appartamento di Monica (Courtney Cox) e che si ruppe durante l’allestimento del set e che venne riutilizzata, grazie ad una geniale trovata dello scenografo Greg J. Grande, come cornice allo spioncino della porta di Monica. Prezzo di base del pezzo è 1.500 dollari. Altri oggetti di arredo all’asta sono due tazze da caffè, un paio di scarpe Nike, una stampa che si trovava nella stanza di Monica e la sua tazza con la scritta Homemade Pickes 1c.

Serena Rigato
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Melegatti impegnata nella beneficienza

San Giovanni Lupatoto (Verona), 27 Dicembre 2011- Melegatti, storica azienda veronese della produzione di prodotti dolciari tipici, per il Natale 2011 decide di partecipare, assieme alla fondazione Onlus Rosangela D’Ambrosio, ad un grande progetto benefico in India.

Melegatti è l’azienda che ha depositato il brevetto del celebre Pandoro, già nel lontano 1894 per mano del suo fondatore, Domenico Melegatti. Oggi l’azienda si trova alle porte di Verona e oltre al famosissimo Pandoro, produce e distribuisce in tutto il territorio italiano e all’estero, prodotti italiani dolciari di ottima qualità,dai tradizionali dolci delle feste ai più innovativi prodotti ideati per qualsiasi occasione come il dolce al limoncello, il Bacio di Giulietta o la Torta di Tiffany.

Quest’anno in occasione delle Feste, la Melegatti è stata partner della Fondazione Rosangela D’Ambrosio per un progetto interamente dedicato ai bambini dell’India: con la collaborazione della Litocartotecnica Pigni che ha disegnato le confezioni, Melegatti ha realizzato quasi 10.000 Pandori da 750 gr che sono stati distribuiti da volontari dell’Associazione stessa durante manifestazioni in tutta Italia; i Pandori, venduti in questa inedita confezione “limited edition” rossa, con l’immagine dei bimbi indiani serviranno a raccogliere fondi che verranno interamente devoluti ai piccoli indiani del villaggio Mawroh, nel Megalaya, dove l’associazione è attualmente impegnata in un progetto di costruzione di due pozzi di acqua potabile e di una casa di accoglienza per orfani e bimbi disagiati.

Come recita la scritta sulle confezioni “L’acquisto di questo Pandoro è un importante segno d’amore, un gesto capace di farsi dono per raggiungere tanti bambini e condurli per mano verso un avvenire migliore”, l’Associazione infatti, e Melegatti stessa, si impegnano ad assicurare che l’intero importo derivante dalla vendita del Pandori (per i quali è chiesto un contributo minimo di 6€ per pezzo) sarà interamente devoluto per il progetto: le iniziative della fondazione sono trasparenti e controllate dato che ogni Euro donato verrà personalmente gestito dall’Associazione ed i suoi volontari si occuperanno personalmente di seguire sul posto i progetti previsti per il villaggio e di sostenerli.

L’azienda veronese, che a giorni sarà impegnata a Colonia alla fiera internazionale del dolciario ISM, dove promuoverà la nuova linea di merendine e croissant per bambini, dimostra quindi in questo Natale 2011 di voler mettere il proprio nome ed il proprio contributo anche in progetti di beneficienza importanti, come quello della Fondazione Rosangela D’Ambrosio.

Serena Rigato

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Service Legno è su Facebook

Spresiano (Treviso), 23 Dicembre 2011- Service Legno srl, azienda specializzata nell’edilizia in legno , invita gli appassionati e gli interessati all’edilizio ecosostenibile in legno, a visitare la sua pagina Facebook, aperta di recente.

Service Legno srl nasce della solida esperienza di Roberto Fava, fondatore dell’azienda,nel settore del commercio di legnami; dal 1998 ad oggi l’azienda si è specializzata nelle case prefabbricate in legno e coperture in legno su misura, adatte ad ogni tipologia di edificio: dalle case singole alle grandi strutture dell’edilizia privata, fino a comprendere anche restauri e recuperi. Il servizio che l’azienda offre non è semplicemente di vendita di materiali per l’edilizia, ma è la vendita di un progetto globale che comprende consulenza preventiva, progettazione fianco a fianco con il cliente, produzione e montaggio.

L’azienda, con l’intenzione di costruire col tempo una piattaforma tra il mondo di Service Legno e il mondo che ruota attorno al web- soprattutto alle realtà dei social network- ha da poco creato una pagina Facebook nella quel raccogliere domande, postare video ed informazioni sui propri progetti, in modo da fornire agli utenti del social interessati all’edilizia in legno, un canale nel quale poter trovare informazioni e risposte da professionisti del settore.

Nel profilo Facebook dell’azienda, nell’ultimo periodo sono stati postati i progressi di un progetto ora in fase di ultimazione, che prevedeva la costruzione di un edificio ad uso abitativo di sei piano, realizzato interamente con struttura in legno, nella città svizzera di Lugano. La struttura è descritta come un vero e proprio traguardo per l’azienda, che ha realizzato in tempi brevissimi (i lavori di costruzione della struttura sono iniziati solo il 4 Settembre 2011) una struttura equiparabile – a livello qualitativo- ad una dell’edilizia classica, ma con le peculiarità delle strutture ecologiche in legno: risparmio energetico, garanzia sismica, acustica e benessere abitativo. In sole sei settimane l’azienda è arrivata al sesto piano dell’edificio ed ai piani più bassi si è potuto già iniziare ad allestire le strutture interne delle case.

L’edificio inoltre ha superato eccelsamente i test fonometrici, grazie ai pannelli XLAM in legno massiccio, con i quali è realizzata tutta la struttura portante del palazzo, ed ha superato anche egregiamente i test sismici, grazie alle piastre in acciaio, viti e bulloni metallici che collegano i pannelli e permettono alla struttura di scaricare totalmente le forze a terra.

Per quanto riguarda anche la resistenza al fuoco, le strutture in legno sono state classificate, anche dalle assicurazioni, come esattamente equiparabili alle più classiche strutture realizzate in laterizio.

Serena Rigato

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Bevande originali per scaldare le Feste Natalizie

Con l’arrivo delle feste è praticamente tradizione esagerare col cibo: nel periodo che va dalla vigilia al primo dell’anno sembra che la parola “dieta” debba essere bandita.

Alcune famiglie sono solite festeggiare il Natale la sera della vigilia, con un cenone, magari con una messa assieme ai familiari dopo, per poi ritornare tutti insieme a casa per il brindisi, il taglio del panettone/ pandoro e lo scambio dei regali; nelle famiglie invece dove ci sono bambini piccoli si preferisce magari attendere il 25 mattina per andare a messa e farsi gli auguri, assieme ai regali e per pranzare poi in compagnia.

Cosa si mangia durante le feste natalizie lo si sa … risotti, lasagne, tacchini ripieni, pesce alla griglia, immancabili le patate al forno ecc, di tutto un po’ quindi, dipende dai gusti personali e dall’abilità culinaria della padrona/e di casa che si diletta ai fornelli. Ma cosa si beve durante le feste? Ci sono delle bevande tipiche locali che possiamo utilizzare per rendere il nostro Natale un po’ più spumeggiante di quanto non faccia già il prosecco? Un tipo di bevanda calda che ha le sue origini nei Paesi del Nord è il punch, che ha trovato ormai una buona diffusione anche in Europa ed è diventata una bevanda apprezzata anche dal pubblico americano : viene usualmente consumata infatti anche negli States, nelle regioni più fredde o durante il periodo invernale. Il punch è solitamente servito al sapore di agrumi o di rum ed ha una forte profumazione ai chiodi di garofano e cannella-ingredienti essenziali della ricetta.

Una bevanda di origine anglosassone e americana è invece l’Eggnog che ad una prima occhiata ha le sembianze della schiuma del cappuccino professionale del bar oppure di zabaione; nonostante l’apparenza la renda appetitosa agli occhi dei più piccoli, è anche questa una bevanda alcolica, che contiene una buona quantità di liquore ma è estremamente veloce da preparare: la preparazione non vi occuperà infatti più di 15 minuti e consiste nello sbattere assieme uno alla volta –secondo l’ordine della ricetta- tutti gli ingredienti che sono, solo per citarne alcuni, uova, panna, latte, zucchero, brandy e rum. Va servita fredda, accompagnata da shortbread oppure da sola e calda.

Una bevanda invece decisamente più nostrana, e che deriva dalla tradizione valdostana, è la “Grolla dell’amicizia”, una miscela esplosiva realizzata, tra le altre cose da grappa (50-60°), Cointreau o Genepy, caffè espresso (oppure per gli amanti degli alcoli dolciastri, il caffè normale si può sostituire anche il caffè ottenuto con cialde orzo); è decisamente una bevanda natalizia anche per il fatto che –da tradizione- va servita dentro un contenitore di legno simile ad una coppa con tanti beccucci che ne fuoriescono, dai quali va bevuta la bevanda- assolutamente vietato infatti in val D’osta versarla nei bicchieri e tassativo quindi berla in compagnia. Una volta riscaldata la bevanda in una pentola, il contenuto va versato nella grolla-questa coppa appunto- i beccucci vanno bagnati di alcool e zucchero e la bevanda va incendiata, in modo che l’alcool presente nella sostanza evapori e che lo zucchero presente sui beccucci si caramelli.

Di preparazione simile è il vin brulé, che però non viene incendiato, ma è decisamente meno alcolico poiché a base solo di vino di aromi.

Serena Rigato

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Caffè, una miscela di tradizione e modernità

Il caffè è da sempre la bevanda che meglio rappresenta il nostro Paese nel mondo, oltre agli ottimi vini ovviamente.
Infatti in un’epoca in cui i prodotti tipici e caserecci vengono sorpassati dalle bevande industriali (vedi Coca-Cola, Pepsi, Red Bull e simili), sembra che l’industria del caffè non soffra la crisi che invece altri alimenti e bevande, loro malgrado, stanno subendo. La storia del caffè si perde quasi nelle memorie della storia del mondo, si parla di un percorso iniziato nel 900-1000 d.C. che ha portato poco alla volta alla conoscenza di nuove miscele, nuovi modi di intendere l’espresso e innovativi strumenti per ottenere questa bevanda scura, dal sapore intenso e deciso ( vedi le più moderne macchine per espresso, le moke elettriche, le cialde ecc.).
Il caffè è giunto fino a noi attraverso le rotte delle navi commerciali che salpavano dai porti di Venezia e Napoli e che hanno portato nel nostro Paese moltissimi altri cibi e bevande allora sconosciuti in Europa. Ad ogni modo alcune teorie sostengono che il caffè si bevesse addirittura ai tempi di Omero a Troia; ciò che è certo è che già a partire dal 1454 nell’attuale Yemen la popolazione era solita sorseggiare questa bevanda naturalmente energetica, lodata addirittura dal governo per le sue proprietà corroboranti, contrapposte all’effetto soporifero del qat o kat, bevanda comunemente diffusa, fino a quel momento, nel territorio nazionale.
Il 1615 è considerata invece la data nella quale questa bevanda ha fatto la sua comparsa in Europa, grazie appunto alle rotte marittime che collegavano Venezia a Napoli e da lì a tutto l’Oriente; è praticamente certo che la prima città italiana a respirare l’aroma del caffè fu Venezia: il merito dell’introduzione in Italia spetta infatti al botanico Prospero Alpini, che fu medico del console di Venezia in Egitto, a Francesco Morosini, a Pietro della Valle e a Fausto Nairone.
A partire dal 1683 nella nostra penisola si moltiplicarono le caffetterie, che gradualmente andarono a modificare il proprio business, implementando alla vendita di caffè espresso, anche quella di accessori, miscele per diversi tipi di caffè, di dolcetti, pasticcini e focacce. Fu così che in ebbe origine in Italia una vera e propria cultura del caffè, vissuto più che come bevande, come momento di pausa, socializzazione e svago, non a caso i Caffè nel periodo dell’illuminismo vennero utilizzati come veri e propri punti di ritrovo per gli intellettuali di tutta Europa.
Attualmente l’industria del caffè mette a disposizione un buon numero di offerte anche per il caffè da fare a casa. Praticamente tutti i tipi di caffè ed elettrodomestici per il caffè si possono trovare nella rete: elettrodomestici online che macinano i chicchi di caffè, apparecchi per fare la schiuma o per fare cappuccini. Le ultime trovate della tecnologia sono addirittura delle moke con timer, che si possono programmare esattamente come una sveglia, con sensore che rileva quando spegnere l’apparecchio oppure delle macchine per il caffè complete di macinacaffè integrato, beccuccio per il vapore, pedana regolabile e molti altri accessori sfiziosi.

Serena Rigato
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Il Natale non bada alla crisi, o almeno ci prova

Se è vero che le ultime notizie di politica hanno fatto tremare le gambe a molte famiglie italiane, è anche vero che quello che il decreto Monti sembra proprio non aver smorzato è la voglia degli Italiani di festeggiare, con l’animo più sereno e il più possibile sgombro di pensieri negativi relativi al futuro. Certamente, come messo in luce anche ieri dagli esponenti della Lega Nord durante una riunione al Senato, si prevede che gli italiani spenderanno molto meno per questo Natale 2011.

Posto quindi che l’attenzione al portafoglio è d’obbligo, la voglia di sorprendere i più cari con dei doni appropriati e originali è comunque tanta; nessuno resterò senza presente, anche se il budget complessivo sarà ridimensionato.

Secondo uno studio condotto da Human Highway in collaborazione con Netcom, il consorzio del commercio elettronico italiano, ben un milione e mezzo di italiani cercheranno i regali dalle vetrine di e-commerce facendo shopping online. Che il settore dell’e-commerce stia avendo un successo inaspettato lo si deve anche alla crisi economica che sta intaccando le più solide economie mondiali, vedi Europa in generale, Italia in particolare ed anche oltreoceano, dove Wall Street sembra risentire in questi giorni degli scossoni nell’Eurolandia. In questo senso è interessante considerare, come l’ingresso di Groupon nei marcati di Wall Street quest’anno abbia segnato il secondo più importante sbarco di una internet company in borsa, dopo la quotazione del colosso Google, nel 2004. Le sottoscrizioni del più famoso gruppo di acquisto online hanno infatti superato di dieci volte l’offerta disponibile, riuscendo il primo giorno a raccogliere quasi 800 milioni di dollari.

Ma cosa comprano gli Italiani online? Le risposta è: di tutto, ma nonostante il campo degli acuisti online spazi dal fai-da te ai prodotti di bellezza, dai ricambi per auto ai fiori, ci sono alcuni settori che sembrano essere rinati con l’avvento dello shopping 2.0.: il ticket da viaggio è il più acquistato con il 16.8%, mentre lo shopping vestiti online occupa il secondo posto con un buon 12.4%. Segue il campo dell’editoria e degli abbonamenti a riviste, con il 9.2% e infine i costosi accessori per PC, notebook, smartphones e tablet; per finire poi con i prodotti cosmetici telefonini, dvd e cd che sono acquistati sul web da meno del 6% degli italiani.

Un regalo sempre apprezzato dall’universo femminile è quello che riguarda la moda borse. Per la stagione invernale ci sono una varietà di modelli e di materiali in grado di accontentare qualsiasi gusto. Molto in voga sono le borse in gomma effetto lucido che oltre che glamour sono anche ottime dal punto di vista pratico, poiché sono totalmente impermeabili. Un po’ retrò ma in grande auge ultimamente sono le clutch, che si presentano come il modello cult della stagione invernale, disponibili in qualsiasi tessuto sono però nate per le serate eleganti. Per chi ama invece il sapore vintage, online si possono trovare molti portali di e-commerce che propongono delle borse o borselli con le frange, adatte agli spiriti più sbarazzini.

Articolo a cura di Serena Rigato

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Notizie sull’IT e sulle News: la doppia faccia di WebMasterPoint

Sesto San Giovanni (Milano), 14 Dicembre 2011- Webmasterpoint.org, sito internet dedicato ai professionisti dell’ Internet Computer Technology, aggiorna il suo sito internet e propone un elenco aggiornato con i corsi che organizza ed anche con le informazioni utili per i meno esperti del web, che si vogliono semplicemente tenere aggiornati sulle novità in materia di telefonia e web.

Webmasterpoint.org nasce nel 2000 dall’idea di due giovani imprenditori, Marcello Tansini e Lorenzo Pascucci, con l’intento di creare un sito per webmaster ed in pochi mesi riescono invece a fare in modo che il nuovo sito diventi un punto di riferimento per tecnici, programmatori, grafici, amministratori di siti web ed in generale per tutti i Professionisti che col web ci lavorano o che comunque ne coltivano la passione. Ma negli intenti dei fondatori non c’era solamente l’idea di creare un riferimento per i Professionisti, ma di disegnare un quadro di notizie hi-tech trasversali, in continuo aggiornamento, che coprisse anche ambiti meno “tecnici” e più popolari, come news sul mondo informatico e sulle telecomunicazioni, sull’attualità e sulla politica.

Attualmente webmasterpoint.org è uno dei tre siti più importanti dedicati al mondo dell’IT ed è utilizzato dal più famoso portale di notizie, Google News, come fonte principale delle news dedicate al mondo dell’informatica.

Webmasterpoint.org, essendo- come detto prima- un sito di informazione non solo prettamente tecnica, offre agli utenti del suo portale anche una serie di notizie sempre aggiornate sulla politica e sulle novità del mondo delle telecomunicazioni nonché corsi per chi si vuole avvicinare al mondo dell’IT o della programmazione. Nella homepage è infatti possibile visualizzare i servizi consigliati da WebMasterPoint, come ad esempio l’elenco delle Apps per iPhone scontate che contiene una lista di 300 Apps per iPhone o iPad quotidianamente aggiornata con la Applicazioni che vanno in “svendita”. Altro servizio consigliato, nella stessa sezione, sono gli eBook per webmaster che sono delle raccolte di oltre 550 servizi, script e risorse quasi tutti disponibili gratuitamente contenenti consigli utili per progettare, creare, modificare e far crescere il proprio sito personale o il proprio blog.

Tra le news attualmente disponibili sul portale si segnala l’utilissima news disponibile sul sito di repubblica.it per calcolare quando andare in pensione con la manovra Monti, il confronto fra i software iOS 5 e iOS 5.01 ed un articolo che raccoglie i primi rumors sulle caratteristiche dell’iPad3 che è previsto esca in Italia a marzo.

Serena Rigato

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Profumeriaitaliana crea un servizio a tutto tondo per i suoi clienti

Bassano del Grappa (VI), 13 Dicembre 2011- Profumeria Italiana Srl, azienda titolare del dominio Profumeriaitaliana.com, che si occupa della vendita online di prodotti di bellezza, profumi e creme per uomo e donna crea una rete di servizi pre e post vendita completa ed in grado di incontrare tutti i bisogni dei clienti.

Profumeriaitaliana.com ha deciso di rendere veramente completo e a tutto tondo il servizio al cliente: nel sito dell’azienda sono presenti prodotti di profumeria, cura del corpo, prodotti after shave, anticellulite e creme corpo, tutti ordinabili online con una scontistica che arriva fino al -30% rispetto ai prezzi di listino. I marchi trattati sono fra i più famosi e apprezzati al mondo e vanno da Dolce e Gabbana ad Armani, da Cartier a Moschino, da Gucci a Chloè e molti altri ancora.

In aggiunta al semplice online shopping Profumeriaitaliana.com decide però di dare ai propri clienti una serie di servizi tanto utili quanto rari (se si considerano le comuni vetrine online). Innanzitutto gli utenti del sito possono in qualsiasi momento interpellare il responsabile delle vendite oppure una tecnica-esperta altamente specializzata per avere informazioni generali sui prodotti e ricevere una risposta telefonica o via e-mail in tempi molto brevi.

I servizi si completano inoltre con l’invio di un sms al cliente per avvisare della consegna del prodotto e con la possibilità di avere il prodotto già impacchettato in una confezione regalo. Per quanto riguarda i pagamenti, l’azienda accetta quasi tutte le modalità di pagamento più diffuse fra cui anche l’ormai desueto contrassegno, mentre la consegna è garantita entro 2-3 giorni lavorativi e prevede la possibilità di sostituire un prodotto qualora questo si rivelasse non conforme all’ordine effettuato dal cliente.

Nella fase successiva all’acquisto l’azienda offre, a titolo gratuito, la possibilità ai clienti di utilizzare un particolare software, che attraverso l’elaborazione del viso -registrato tramite webcam- redige un’analisi della pelle, sia dal punto di vista dermatologico che visagistico ed è in grado di fornire soluzioni personalizzate di make-up e trucco.

Profumeriaitaliana.com dimostra quindi una totale apertura alle esigenze del cliente sia dal punto di vista dei pagamenti, che dei servizi connessi alla spedizione e soprattutto anche riguardo all’assistenza post-vendita.

Serena Rigato

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Nuovo look per il sito internet di Lui L’Espresso

Binasco (MI), 7 Dicembre 2011- Lui L’Espresso, azienda italiana che produce e vende caffè e macchine da caffè, mostra con orgoglio la veste nuova del proprio sito internet, totalmente rinnovato, elegante e di facile consultazione.

Le macchine per il caffè sembrano essere oggi l’elemento indispensabile in ogni casa italiana ed infatti in un periodo di crisi come quello attuale, la macchina da caffè ad uso domestico è uno dei pochi elettrodomestici al quale le famiglie sembrano non voler rinunciare. Federico Picchio, Direttore Commerciale di Lui L’Espresso sostiene che la motivazione di questo fenomeno di massa sta nel connubio fra praticità e design, elementi che si sposano bene in questi piccolo elettrodomestici da cucina; il segmento di mercato più importante, afferma il Sig. Picchio è certamente quello delle macchine con sistema a capsula che associa estrema praticità, prestazioni elevate e qualità del prodotto finale.

“Il nostro mercato estero si sta però evolvendo rapidamente, soprattutto nel centro Europa, in quanto l’espresso comincia ad essere conosciuto ed apprezzato anche oltre i confini nazionali. In Europa infatti e nei mercati oltreoceano, si consuma caffè lungo, bevanda da sorseggiare, più simile in questo alle modalità di consumo del the o delle tisane che all’espresso” precisa Picchio, parlando della rete di vendita dell’azienda all’estero. Proprio per facilitare la conoscenza del marchio e dei prodotti firmati Lui L’Espresso, l’azienda ha deciso di investire tempo ed risorse nella creazione di un sito internet completo, ben strutturato e ricco di informazioni sui prodotti, sul servizio di online shopping, sui punti vendita e sulle iniziative e partnership dell’azienda.

Nel nuovo sito internet infatti è possibile visualizzare la lista completa dei rivenditori autorizzati, suddivisi per regione ed è possibile selezionare la tipologia di acquisto da fare nell’apposita sezione e-shop, che comprende Nuovi Prodotti, Le Offerte LUI, I nostri caffè, Le Nostre Macchine, Gli Accessori.

L’azienda inoltre nella sezione News del sito propone offerte particolari ed inoltre fornisce aggiornamenti sulla squadra di volley femminile a cui fa da sponsor, la Yamamay Busto Arsizio, che milita in serie A1 con ottimi risultati e risulta infatti finora imbattuta con sei vittorie nette per 3-0 ed una per 3-1.

Serena Rigato

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3.000 rose e 40 fiorai per realizzare gli addobbi floreali per la Prima del “Don Giovanni” di Mozart

I fiori sono il mezzo ideale per esprimere amore, affetto, sentimenti ma sono anche-non dobbiamo dimenticarlo- un ottimo elemento di arredo.
Probabilmente i fiori e le piante in genere vengono quotidianamente utilizzati nelle case per riempire qualche angolo sguarnito e per creare un’atmosfera più calda e accogliente. I fiori invece hanno molti altri usi e se messi nelle mani di chi ne sa sfruttare appieno le loro caratteristiche e la loro naturale bellezza, possono arrivare ad essere i protagonisti di vere opere d’arte e di creatività come ci insegnano i capolavori del Carnevale di Viareggio o di San Remo.
Grande subbuglio da questo punto di vista sta creando la Prima della Scala, che il 7 Dicembre porterà in scena il “Don Giovanni” di Mozart; per quanto riguarda arbusti decorativi, piante e fiori infatti è stato allestito un palco e uno scenario degno di una serra. Quaranta infatti i fioristi dell’ Associazione dettaglianti fiori e piante Milano e Provincia (Confcommercio Milano) che, tutti su base volontaria, si stanno incontrando ai magazzini della Scala di via Capo Rizzuto per preparare le composizioni floreali che il 7 Dicembre adorneranno e faranno da cornice all’inaugurazione della stagione scaligera.
Per questo Don Giovanni sono moltissimi i fiori utilizzati e l’Associazione Milanese Fioristi ci tiene a precisare che si sta occupando dello sviluppo dei progetti in tutte le loro fasi, dal progetto su carta alla realizzazione dell’addobbo. Purtroppo gli addobbi, che devono essere realizzati all’ultimo momento per garantire che i fiori siano freschissimi e resistano nelle composizioni, non sono stati visibili domenica scorsa, 4 Dicembre, data nella quale è stata offerta ai giovani under 30 la possibilità di vedere un’anteprima dello spettacolo, ad un prezzo molto vantaggioso rispetto a quello del biglietto a prezzo intero, che arriva a costare anche 187euro a biglietto per i posti in platea.
Le rose varietà hanno avuto un’importanza fondamentale quest’anno dato che il fiore dell’amore è stato inserito nella composizione in 3.000 pezzi, tassativamente rose bianche Avalanche, 200 invece le ortensie giganti e 500 bocche di leone-sempre bianche; 600 invece i rami di bacche di Hypericum verde, edera e piante verdi di vario tipo che sono state utilizzate per creare le composizioni. Bianco e verde quindi per le composizioni, come vuole la tradizione, per accogliere ospiti importanti, fra cui il Presidente dalla repubblica, il neo- premier Monti e altri personaggi di rilievo.
Il verde e le rose da giardino sono di provenienza esclusivamente italiana ed olandese e saranno i protagonisti anche della composizione dell’addobbo per il palco reale che verrà realizzato creando una specie di festone in stile Barocco composto da una parte centrale di fiori bianchi che si dirada verso l’esterno in foglie e rampicanti verdi e contiene due gocce cascanti. Due composizioni identiche saranno poi posizionate in corrispondenza dei palchetti, ai lati del palco centrale.
L’aiuto dell’Associazione Milanese Fioristi è stato indispensabile anche per la realizzazione delle composizioni per foyer e per l’ingresso al palco reale, realizzati con copie di cornucopie con effetto cascante(realizzato grazie alla vegetazione).
Per il tradizionale lancio di fiori sul palco, al termine della rappresentazione del “Don Giovanni”, si è pensato a dei garofani multicolori, mentre il dono che il teatro farà ad ogni Signora presente in sale, all’uscita dall’evento, sarà una rosa.

Article written by Serena Rigato with support from guida ottimizzazione motori

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Fra tradizione ed avanguardia nasce la scelta di Zilio mobili di aderire a TICE

Bassano del Grappa (VI), 6 Dicembre 2011- Zilio mobili, storica azienda che produce e rivende mobili e oggetti d’arredo- tassativamente realizzati secondo i canoni dei maestri ebanisti della tradizione bassanese- dimostra la propria volontà di adeguarsi ai moderni mezzi di distribuzione ed alla globalizzazione iscrivendosi a TICE.

Zilio mobili è una realtà già ben consolidata nel territorio veneto e può contare su un’esperienza di più di trent’anni e sull’utilizzo di tecniche per la lavorazione del legno che sono tipiche della tradizione dei mobili di Bassano del Grappa. Prima che un negozio, Zilio è falegnameria ed infatti al suo interno si svolgono tutte le fasi che portano alla creazione di solidi mobili in legno mastello, sia per l’arredamento casa classico che moderno.

Quest’azienda, nonostante faccia della tradizione la propria chiave di successo, ha deciso di tenere il passo con le moderne dinamiche del mercato, che per quanto riguarda l’arredamento, richiedono alle aziende di esportare i propri prodotti, per incrementare non solo il proprio fatturato, ma anche per portare all’estero e oltre oceano i prodotti che sono espressione del made in Italy e dello stile italiano.

TICE, The Italian Consortium Export è un consorzio senza scopo di lusco che nasce in via sperimentale nel 2002 e raccoglie presso di sé aziende consorziate che intendano promuovere il made in Italy ed i loro prodotti all’estero e nel 2004, dopo aver raggiunto il quorum legale di partecipanti, nasce come consorzio. Grazie all’interesse riscontrato nei mercati stranieri, il consorzio è stato in grado di aprire delle strutture di supporto alla propria attività negli Stati Uniti e in Messico.

La decisione di aderire a questo Consorzio così importante è nato dalla necessità di esportare nelle Americhe il made in Italy ma soprattutto di mostrare quali sono i prodotti realizzati secondo la tradizione italiana dell’arredamento e della falegnameria. Lo slogan di TICE infatti, ampiamente condiviso da Zilio mobili è appunto “I Taste The Italy We Love”.

Articolo a cura di Serena Rigato

Prima Posizione srl- social advertising

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Il segreto di un buon intervento sta nella moderatezza

La cura dell’aspetto estetico ha assunto negli ultimi decenni un’importanza esponenziale e ciò è dimostrato dalla notevole crescita di medici chirurghi estetici iscritti all’albo e dalla progressiva crescita di cliniche di cura della bellezza.
Il cambiamento più radicale lo si è avuto dagli anni ’90, periodo durante il quale ovunque, a partire dai canali televisivi e di comunicazione, dal marketing alla vita sociale, hanno iniziato a diffondersi modelli differenti da quelli naturali e semplici del passato. Basta fare una rapida carrellata mentale delle presentatrici/ ori televisivi, degli attori, delle testimonials di moda celebri negli anni ’90 e riflettere su come questi personaggi hanno affrontato il passaggio al XXI secolo e quindi ad una stagione della vita nuova: sono veramente pochi i personaggi che non si sono affidati ad una
chirurgia clinica per rimediare agli effetti della prima ruga sul viso, che quasi in preda ad un effetto domino, ha dato il via alla formazione della seconda, della terza ed ha soprattutto creato un nuovo tipo di approccio nei confronti della propria fisicità da parte dei soggetti interessati. Oggigiorno chiunque abbia passato i 35-40 anni seppur in maniera bonaria, non può fare a meno di notare e di dare una particolare attenzione alle prime formazioni rugose che spuntano sul viso. Tracce del proprio trascorso? Segni di saggezza? Tratti distintivi della propria persona e caratteristiche distintive che ci rendono più interessanti? Per molti sono semplicemente segni anti-estetici del tempo che quindi vanno eliminati o attenuati, se possibile.
Non tutti infatti ricorrono alla chirurgia plastica estetica per stravolgere i propri lineamenti, come a volte ci inducono a pensare i e grotteschi ed eccessivi “esperimenti” delle star più famose: da Cher a Meg Ryan, da Tom Hanks a Michael Douglas, citando anche le nostrane Parietti, Donatella Versace e la deputata Santanchè. Questi infatti sono i casi palesemente estremi, che non hanno portato al ringiovanimento di un volto, ma ad un vero e proprio stravolgimento.
Le persone che si rivolgono ad una clinica estetica per migliorare il proprio aspetto con strumenti non eccessivamente invasivi e soprattutto non deformanti nei confronti dei loro tratti naturali sono moltissime, molte più di quante possiamo immaginare ed il senso della chirurgia estetica, secondo il pensiero di molti adesso, dovrebbe essere proprio questo, ovvero uno strumento per restituire al viso la freschezza degli anni passati e per distendere i tratti che segnano il viso e che mettono in luce a volte le preoccupazioni ed i problemi che ci hanno coinvolto durante la nostra vita.
Per chi soffre di patologie della vista e vuole donare al proprio viso un aspetto più giovane vi sono delle soluzioni meno invasive della chirurgia clinica: in tutta Italia ormai esistono dei centro oculistico specializzati in oculistica che effettuano operazioni di chirurgia refrattiva che permettono ai pazienti di rinunciare finalmente agli odiati occhiali – che nel caso di gravi danni alla vista oltre che antiestetici sono anche decisamente scomodi- e consentono loro di ottenere, dopo un semplice ricovero in day hospital, una vita totalmente nuova. Non solo le lenti degli occhiali, se molto potenti, rimpiccioliscono gli occhi, ma a lungo tempo le stanghette degli occhiali e gli occhiali stessi possono creare dei solchi sul viso, dovuti al peso dell’occhiale stesso. A seguito dell’operazione che pur non implica nessun cambiamento visibile al viso, l’aspetto dei pazienti operati appare sicuramente ringiovanito e più piacevole.

Serena Rigato
Prima Posizione srl- esportare in cina

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Campania: scendono gli infortuni, aumentano i decessi

Il tema degli infortuni sul lavoro è da sempre una nota dolente per l’Italia. Inutile nascondere che se il nostro Paese è all’avanguardia in alcuni settori ma registra dei deficit incredibili in altri ed uno di questi è senza dubbio il settore della sicurezza sul lavoro.
In alcune aziende italiane manca completamente il rispetto della normativa nazionale in materia, come dimostrano i fatti di cronaca che leggiamo quotidianamente sui giornali e che vediamo alla tv. Ad esempio a settembre 2010 Striscia la Notizia, il noto programma di informazione che va in onda tutte le sere su Canale5 aveva riportato agli occhi dell’opinione pubblica un caso di totale mancanza di sicurezza sul luogo di lavoro che si è svolto sotto gli occhi delle telecamere di Striscia ed ha fatto particolarmente scalpore dato che gli operai “irregolari” in azione stavano proprio ristrutturando il Municipio di Agropoli, comune in provincia di Salerno. Dalle registrazioni si vedono chiaramente operai che lavorano senza casco di protezione, alcuni che sporgono pericolosamente dalle impalcature senza nessuna imbragatura di protezione a sostenerli ed altri che trasportano pesanti lastre di cemento, in equilibrio sulle strette passerelle delle impalcature. Questa la situazione di molti cantieri italiani nei quali quotidianamente le norme per prevenire infortunistica sul lavoro non vengono rispettate o peggio ancora non sono conosciute.
Nonostante questo rimanga un problema importante in Italia l’Istat afferma che la media nazionale degli incidenti sul lavoro è diminuita del 1.9% ed in regioni “critiche” come la Campania, si è registrato un -6.5 % cioè dai 26.296 casi del 2009 si è passati ai 24.591 infortuni del 2010 anche se a questo dato positivo passa quasi in secondo piano dato che sono invece aumentati gli incidenti mortali: dai 67 del 2009 ai 72 del 2010 con un aumento dell’11% degli incidenti mortali di stranieri.
Ciò che preoccupa di più però è l’aumento delle malattie professionali: nel 2010 sono state segnalate all’Inail 1.429 nuove pratiche, il 31,34% in più rispetto al 2009, a fronte di una media nazionale del 21,9 %.
Indagando tra le richieste risarcimenti danni denunciate all’Inail, impossibile non notare l’incremento (sempre per la regione Campania) di casi di silicosi e asbestosi, aumentate del 79,17%, così come il dato riguardante le denunce di malattie professionali connesse al settore agricolo, in crescita del 255,74%.
Il sovrintendente medico regionale dell’Inail, Pietro Gaetano Iacoviello ha commentato i dati sostenendo che l’aumento delle malattie professionali registrato è dovuto ad un innalzamento dello standard di tutela dei lavoratori. La domanda risarcimento danni
più richiesta, oltre alle due patologie già citate, è quella per danni muscolari, scheletrici o respiratori.
Parlando di un problema così delicato, nel quale i dati raccolti vanno esaminati alla luce anche di altre variabili esterne che possono influenzarne l’aumento o la diminuzione, va detto anche che i trend positivi registrati a livello nazionale non possono non essere stati influenzati dalla crisi: è evidente infatti che in un periodo nel quale il numero di occupati è calato, anche la percentuale di infortuni sul lavoro non può che esserne stata influenzata.

Serena Rigato
Prima Posizione srl- marketing seo services

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Gli avvocati ricorrono alle assicurazioni professionali

Le assicurazioni sono una nota dolente del bilancio familiare di ogni famiglia italiana. Ci sono quelle obbligatorie sulla macchina e sul mutuo, quella sulla casa, quella sulla vita … e chi più ne ha più ne metta, l’elenco si potrebbe allungare di non poco.

Tralasciando i capricci da vip che assicurano il proprio seno, il chihuahua o il vaso antico ed anche quelli dei cantanti che si assicurano le corde vocali o dei tennisti che invece si preoccupano di salvaguardare il perfetto funzionamento del loro polso, sono in molti i professionisti che decidono oggigiorno di stipulare una polizza assicurativa professionale, che gli consenta quindi di svolgere il proprio lavoro con maggior serenità e di svolgerlo, perché no, anche meglio. Affidare il proprio futuro ad un’azienda assicurativa permette infatti agli avvocati di essere tutelati nel caso in cui, nel corso dello svolgimento delle loro attività, dovessero commettere degli errori a causa dei quali ai loro assistiti o altre presunte parti lese, dovessero derivare dei danni. Molti sono i privati che avanzano con le pratiche infortunio o danni morali.

Gli avvocati infatti, al pari di altri professionisti, possono essere citati per danni e possono trovarsi quindi nella situazione di dover dare un risarcimento lesioni o un risarcimento per danni morali anche di decine di migliaia di euro. Le compagnie assicurative che offrono dei servizi dedicati ai professionisti sono molte, ma come sempre sono poche quelle che sono in grado di proporre un’offerta interessante a buoni prezzi. Una di queste è la Zurich, che garantisce di intervenire in tutte le differenti casistiche in cui si possa venire a trovare un avvocato, con la stipula di un solo contratto, sia che l’avvocato lavori all’interno di uno studio oppure che sia un freelance. E’ questa finora la proposta più completa disponibile nel mondo assicurativo, che garantisce una copertura assicurativa che copre tutte le tipologie di errori connessi alla professione. Sono compresi nella polizza anche i danni verificati in seguito alla gestione dell’immobile all’interno del quale ha sede lo studio professionale ed inoltre anche i danni eventualmente provocati dai dipendenti del professionista.

Altre compagnie che hanno offerto delle soluzioni per questo settore sono la Mylton & Co. Insurance Brokers s.r.l. e l’Asabroker. La prima nel proprio pacchetto di offerte ha una vasta gamma di assicurazioni professionali generiche, non rivolte solo agli avvocati- ma anche ad altre figure professionali come quelle del commercialista e del notaio- che prevedono che la richiesta risarcimento possa essere accolta sia in caso di inadempienze contrattuali che di scorretto svolgimento delle proprie funzioni da parte del professionista. L’Asabroker invece offre un particolare tipo di assicurazione in grado di coprirei danni causati da errori di associazioni e aziende, in aggiunta al servizio assicurativo dedicato ai professionisti.

Generalmente il costo annuo per un servizio medio è di 400-500€ ma la media può innalzarsi se alla polizza si vogliono aggiungere clausole specifiche, come ad esempio quella della retroattività (alcune compagnie la propongono anche illimitata), che risarcisce eventuali danni subiti dai clienti del professionista in data precedente alla stipula del contratto. Unico limite per le polizze assicurative professionali è l’età: il contraente della polizza infatti non deve avere più di 70 anni.

Serena Rigato Prima Posizione srl- viral marketing

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Caro Babbo Natale ti scrivo questa e-mail per…

Chiunque abbia uno smartphone o un iPhone oppure conosca qualche persona che ne possiede uno sa benissimo quanto questi apparecchi siano diventati importantissimi nella vita di tutti i giorni e di come effettivamente non solo ci facilitino la vita, ma di come ce la possono addirittura cambiare.
Chi avrebbe pensato infatti ad un così veloce espansione del fenomeno world wide web? Chi si sarebbe azzardato di pensare che nel futuro si sarebbero potuti comprare online biglietti del cinema, libri in lingue straniere provenienti dall’altra parte del mondo, cucine e cd o persino che qualcuno si sarebbe occupato di abbigliamento on line uomo donna e bambino?

Una recentissima indagine commissionata da Ebay ed effettuata dalla School of Management del Politecnico di Milano e dalla TNS International ha infatti rivelato che il settore degli acquisti è online sta crescendo particolarmente in Italia; gli italiani hanno dichiarato che preferiscono acquistare online regali di compleanno, CD, libri ma anche apparecchiature elettroniche, qualora vi sia un risparmio. Soprattutto in vista delle feste di Natale sembra che la rete sarà il principale canale di acquisto di molti italiani: il 61% degli intervistati inizierà a pensare ai regali solo a dicembre e un 18% invece aspetterà fino agli ultimi giorni utili per pensare agli acquisti da fare.
Ebay ha sottolineato come l’Italia rispetto agli altri stati europei sia uno degli stati che effettuano i loro acquisti natalizi in date più prossime al 25 Dicembre, nonostante online si trovino parecchie offerte convenienti anche nel mese di novembre; sul sito il picco degli acquisti online via telefonino sarà il 12 Dicembre, mentre via computer il 19 Dicembre.
Tanto per fare un confronto il picco degli acquisti online in Germania ci sarà il 4 Dicembre, in Spagna il 7 Dicembre, per i francesi sarà l’11 Dicembre mentre i più previdenti si dimostrano essere gli irlandesi, che inizieranno il 29 Novembre.
I regali preferiti dagli italiani per questo natale 2011 sembrano essere i classiconi di sempre: al primo posto i viaggi (23%), al secondo l’abbigliamento online firmato
e le scarpe (13%), mentre sull’ultimo gradino del podio ci sono gli orologi ed i gioielli (9%).
Fra i sette milioni di persone che per Natale utilizzeranno la rete per scegliere i regali da fare ad amici e parenti, ci sono anche quelli che la rete la utilizzeranno per scegliere il regalo da farsi fare e fra questi ci sono anche i bambini ed i ragazzi, che più che agli accessori moda
, pensano ai videogiochi e ai giocattoli. I ragazzi sono diventati dei veri e propri onnivori della conoscenza informatica, basti pensare che secondo il rapporto “Infanzia e vita quotidiana 2011” condotto dall’Istat, dal 2000 al 2011 nella fascia d’età compresa fra gli 11 ed i 17 anni la percentuale di ragazzi che utilizzano il cellulare( spesso smartphones) è passata dal 55.6% al 92.7% mentre l’aumento più impressionante lo si registra nella fascia 11 ed i 13 anni, da 35.2% a 86,2%. Nel 2011 il 67,3% dei bambini e ragazzi di 6-17 anni utilizza il cellulare e il 56,4% ne possiede uno tutto per sé, non è strano quindi immaginare che i bambini d’oggi invece che prendere carta e penna per scrivere la letterina a Babbo Natale, si siedano alla loro scrivania e dal loro laptop aprano un programma di scrittura e si mettano all’opera.

Serena Rigato
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Uniformi rosa in calo nell’Esercito e in aumento nella Polizia

Che la carriera militare abbia cessato di essere una prerogativa maschile lo si sa. Anche se attualmente le donne che fanno richiesta di arruolamento sono in calo, la carriera militare è una strada che molte ragazze prendono in considerazione. Fare il soldato però non è di certo una via “facile”, scelta in alternativa alla prospettiva della precarietà occupazionale che dilaga nella nostra penisola, ma è una scelta di vita, una scelta che deve essere consapevole e che porta sicuramente molte soddisfazioni, ma anche parecchie rinunce e sacrifici da parte delle aspiranti soldatesse.
L’ingresso delle donne nelle forze armate è stato sancito dalla legge 20 Ottobre 1999, n. 380 che sancisce una svolta nel mondo militare, pur non prevedendo nessun tipo di privilegio o di penalizzazione nei confronti delle donna. Il trattamento e la progressione di carriera nell’arma è identico a quello dei colleghi uomini e prevede quindi l’accesso alle donne sia degli incarichi operativi che di quelli logistici, identiche uniformi militari e permessi solo leggermente modificati per consentire alla soldatesse di effettuare visite mediche tipicamente femminili.
La percentuale di donne nell’esercito ad ogni modo è vertiginosamente scesa dal 2000, anno successivo all’ammissione del gentil sesso alla carriera militare; il dato aggiornato a marzo 2011 è di un totale di 1053 donne, che corrispondono a circa lo 0.6% dell’effettivo reale dell’esercito. La maggior parte delle donne che scelgono di indossare abbigliamento esercito è incorporata in formazioni delle truppe di aiuto alla condotta, delle truppe della logistica, delle truppe sanitarie e nel Settore Istruzione e supporto. Il 19% (+0,5% dal 2010) è incorporato nelle truppe di combattimento (fanteria, truppe blindate, artiglieria, truppe del genio). Il 9% (+1%) fa parte delle Forze aeree. Domande quindi in calo per le donne, che sono state però risorse importanti in occasione di alcuni scontri avvenuti in Bosnia e Kosovo prima, e di recente in Afghanistan. Proprio in Afghanistan sono partite con il contingente Nibbio, nel corso dell’operazione Enduring Freedom, svoltasi a partire dal febbraio 2003 e conclusasi nel 2005; altra occasione in cui le donne soldato, oltre che a svolgere gli stessi compiti degli uomini, sono state incaricate anche di mantenere gli eventuali contatti con la componente femminile della popolazione locale, è stata quella della missione Antica Babilonia, in Iraq.
Per quanto riguarda il corpo della Polizia, le donne che hanno scelto i cappotti militari in Italia sono circa 14.862 e una su cento arriva ad avere ruoli dirigenziali. Più di un terzo è impegnato nelle specialità Stradale, Ferroviaria, Frontiera, Postale e nei Reparti speciali. Diversamente a quanto è successo per l’esercito, le donne attive nella polizia sono raddoppiate negli ultimi vent’anni e sono impegnate soprattutto in ruoli tecnico-scientifici, piuttosto che sociologici. Hanno un livello di istruzione abbastanza elevato (il 27% è laureato) ed hanno più determinazione dei colleghi maschi a fare carriera: il 6% raggiunge il grado di commissario, contro l’1,8% dei maschi.

Serena Rigato
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Emergenza acqua e risparmio idrico

Il cosiddetto oro blu è sempre più a rischio nei bacini dell’Africa. La situazione climatica dei Paesi del continente africano e lo storico scarso approvvigionamento d’acqua dei suoi villaggi sembra infatti destinata a peggiorare.
Secondo lo studio CPWF (Challenge Program on Water and Food) condotto dall’organismo CGIAR (Consultative Group on International Agricultural Research), a causa dei cambiamenti climatica in corso si arriverà ad un’emergenza clima che modificherà la portata d’acqua dei maggiori fiumi africani, compromettendo le vita degli abitanti. Lo studio lancia in particolare l’allarme per il fiume Limpoo, che raccoglie attorno alle sue rive 14 milioni di persone e si divide fra Botswana, Sud Africa, Mozambico e Zimbabwe; basando i propri calcoli sull’ Intergovermental Panel on Climate Change (IPCC), lo studio ha calcolato che l’innalzamento delle temperature e la diminuzione delle piogge, unite alla crescente povertà della zona causata dal calo della produzione agricola, avrà un impatto pesante sulle popolazioni autoctone.
Le soluzioni atte a risolvere questa situazione di emergenza prevista per i prossimi decenni, si concretizzano certamente in piani di aiuto internazionali, ma il vero aiuto che il mondo dovrebbe dare a questi paesi, prima che dalle tasche deve passare dalle azioni quotidiane e dalla consapevolezza che sebbene in alcune zone della terra alcune risorse vitali -come l’acqua- ed altre diventate fondamentali -come il petrolio- siano disponibili in grande quantità, non vanno sprecate.
La soluzione più plausibile che i governi africani dovranno adottare il prima possibile consiste nell’installazione e continua manutenzione del serbatoio interrato che servirà per la raccolta dell’acqua piovana in cisterne abbastanza capienti da costituire una scorta per i periodi di aridità, dato che risultano essere a rischio anche zone densamente popolate come Egitto ed Etiopia, che confinano infatti con la parte alta del Nilo. Ciononostante l’aiuto maggiore e che sarebbe in grado di offrire risultati di lunga durata, deriverebbe dall’impegno di tutti a risparmiare un po’ di energia, acqua, petrolio, quando è possibile; il primo passo andrebbe fatto dalle aziende, che acquistano e consumano queste risorse in maggior quantità rispetto ai privati. Fatti recenti di cronaca infatti dimostrano come ancora oggi esistano delle aziende che per risparmiare in attrezzature speciali, tasse di smaltimento e personale, fanno un uso inappropriato di risorse come acqua e carburante soprattutto, facendo degli sprechi da un lato e dei cattivi smaltimenti dall’altro.
Una responsabile e corretta condotta aziendale dovrebbe passare dall’installazione effettuata da ditte specializzate che sono in grado di calcolare i giusti accessori serbatoi e le guarnizioni di tenuta in base alle dimensioni dell’azienda, al tipo di liquido che devono contenere, sia esso di scarto o di una materia prima da utilizzare, e alle normative regionali in tematica di stoccaggio materie prime e di smaltimento rifiuti industriali.
Per quanto riguarda i cittadini italiani, si sta diffondendo in questo ultimo periodo la sensibilità di risparmiare l’acqua anche fra le pareti domestiche: alcune soluzioni scelte dai cittadini italiani sono l’incanalamento delle acque piovane in serbatoi acqua di raccolta (soprattutto nel Sud Italia), l’utilizzo di miscelatori d’aria per i rubinetti e nelle docce ed i più semplici metodi di risparmio che richiedono un po’ di attenzione mentre ci si lavano i denti, si usa lo sciacquone o ci si fa la barba.

Serena Rigato
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