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Come migliorare la sicurezza nella logistica e nel trasporto merci

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Come migliorare la sicurezza nella logistica e nel trasporto merci

Il 7 febbraio 2019 a Brescia un convegno gratuito si soffermerà sulla sicurezza nella logistica e nei trasporti con particolare riferimento all’evoluzione dei due settori e alle più idonee strategie di prevenzione.

Ci sono attività e settori lavorativi, come il settore dei trasporti e della logistica, dove malgrado il numero di infortuni, anche mortali, a cui sono soggetti i lavoratori, molti rischi non sono riconosciuti o non vengono valutati adeguatamente.

Nel trasporto su strada delle merci spesso si ritiene erroneamente, ad esempio, che per tutelare salute e sicurezza dei lavoratori sia sufficiente verificare che siano in possesso della patente di guida. Si è rilevato infatti, come indicato da alcuni studi, che molti lavoratori con mansione di autista non hanno mai seguito specifici percorsi formativi in materia di sicurezza e salute.

 

Quali sono le azioni utili per migliorare la prevenzione nei settori della logistica e dei trasporti? Come migliorare la formazione e ridurre i tanti infortuni professionali che ancora avvengono nelle attività di trasporto merci?

 

Il convegno su logistica e trasporti

Proprio per migliorare la prevenzione degli infortuni in questi settori, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 7 febbraio 2019 a Brescia il convegno gratuito di studio e approfondimento “Logistica e trasporti in sicurezza”.

Nel convegno saranno sottolineati i rischi nella logistica, nella gestione dei magazzini e nel trasporto, carico e scarico delle merci. Ad esempio con riferimento ai fattori umani da tenere in considerazione, alla sicurezza dei carichi trasportati, alla guida sicura, all’uso della strumentazione (il cronotachigrafo) e agli stili alimentari adeguati all’attività di autotrasportatore.

 

I rischi nelle attività di trasporto merci

Ci soffermiamo su alcuni fattori di rischio nelle attività di trasporto merci.

Intanto bisogna ricordare che le condizioni di lavoro presenti in questa attività sono soggette a continue variazioni correlate all’ambiente di lavoro, alla tipologia specifica di attività svolta, all’utilizzo di strumenti precari e carenti di manutenzione, ai tempi stretti di consegna, …

Ed è dunque necessaria un’attenta valutazione di tutte fasi lavorative correlate al trasporto delle merci, con particolare riferimento a quattro diverse fasi di lavoro:

  • attività di guida e trasporto delle merci;
  • operazioni di aggancio e sgancio di rimorchi e semirimorchi;
  • carico e scarico delle merci;
  • manutenzione dei veicoli utilizzati.

 

Il programma del convegno di Brescia

Il convegno di studio e approfondimento “Logistica e trasporti in sicurezza” si terrà dunque a Brescia il 7 febbraio 2019 – dalle 14,30 alle 17,30 – presso il Palazzo CSMT, via Branze 45, Università degli studi di Brescia.

 

Veniamo al programma del convegno.

 

Moderatore:

  • Francesco Naviglio, Segretario Generale AiFOS

 

Relatori:

  • Gianluca Grossi, “Apertura Lavori, sicurezza e trasporti: dal valore economico al fattore umano”
  • Stefano Farina, “La sicurezza dei carichi sui mezzi di trasporto”
  • Simona Ziliotti, “Dalla distribuzione tradizionale all’e-commerce: la gestione della sicurezza nel mondo della logistica”
  • Davide Falteri, “Il modello Eco&Safe, per la guida ecologica e sicura”
  • Marco Tozzi, “L’utilizzo corretto del cronotachigrafo”
  • Eleonora Buratti e Carlo Giolo, “La dieta dei mestieri: la corretta alimentazione dell’autotrasportatore”.

 

Il link per iscriversi al convegno:

https://aifos.org/home/eventi/intev/convegni_aifos/logistica_e_trasporti_in_sicurezza

 

Si ricorda che il convegno è gratuito, ma con iscrizione obbligatoria. E ai partecipanti al convegno verrà consegnato un attestato di presenza valido per il rilascio di 2 crediti di aggiornamento per formatori (area 2 – rischi tecnici), addetti e responsabili del servizio di prevenzione e protezione (ASPP/RSPP) e coordinatori in materia di sicurezza e salute (CSP/CSE).

 

Per informazioni e iscrizioni al convegno:

Direzione Nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

 

10 gennaio 2019

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Mit, più risorse agli autotrasportatori. Ma i costi d’esercizio aumentano.

Da sempre considerato una risorsa importante per questo Paese, il trasporto su strada entra ancora una volta nel mirino del Governo Renzi, il cui obiettivo dichiarato è quello di potenziare l’intero comparto attraverso il ritorno alla crescita graduale, con il trasporto con bisarca schierato in prima linea. Nei giorni scorsi il Mit – Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ha firmato un nuovo decreto che in sostanza va ad incrementare le risorse destinate alle imprese di settore, anche se sono ancora molte le richieste in attesa di una risposta concreta.

In particolare, sono due i provvedimenti approvati dal dicastero, ovvero un decreto interministeriale e un altro di natura ministeriale. Il primo riguarda la deduzione forfetaria per le spese non documentate e prevede un aumento di 10 milioni di euro delle risorse già stanziate (da 60 a 70 mln). Il secondo, invece, punta decisamente a rafforzare la formazione professionale per avere maggiore uniformità con quanto accade negli altri Stati membri dell’Ue. Insomma, l’obiettivo resta quello di abbattere, o più realisticamente abbassare, il muro dei costi d’esercizio, insostenibile soprattutto per le piccole-medie imprese.

A darcene diretta conferma di quanto questi siano elevati è lo stesso Ministero dei Trasporti che sul proprio sito ha pubblicato i prezzi medi alla pompa del gasolio relativi allo scorso mese di maggio. E i numeri, forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico, non sono certo confortanti: il prezzo medio è infatti di 1276,22 euro per mille litri, una cifra esorbitante per chi opera in questo settore. Andando a scorporare l’ammontare dell’importo scopriamo che il prezzo industriale del carburante è di solo 428,68 euro, aggravato dai 230,14 euro di Iva e dall’immancabile accisa pari a 617,40 euro. Nella fattispecie, il prezzo di un litro di gasolio è di 1,046 euro per i veicoli fino a 7,5 T e di 0,831 euro per quelli di massa superiore ai 7,5 T, rigorosamente al netto di Iva.

A rendersene conto quotidianamente sono però tutti gli autotrasportatori, soffocati dalla morsa della pressione fiscale e da altre delicate problematiche legate a questo tipo di attività.

 

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Forum Milano autotrasporto: il settore si incontra

La crescita economica dell’intero comparto del trasporto, e conseguentemente anche del trasporto auto con bisarca, rappresenta indubbiamente quello che si definisce il leitmotiv della nuova edizione del Forum Internazionale della Logistica e Autotrasporto in programma a Fiera Milano il prossimo 16 settembre. L’evento, organizzato da TRANSPOTEC LOGITEC (massima espressione di manifestazione fieristica del settore), è un’importante occasione per fare il punto della situazione sullo stato di salute del trasporto in generale nel nostro Paese, nonché un’opportunità di rilievo utile ad affrontare quelli che sono i temi più caldi.

In effetti, il Forum vedrà la partecipazione di tutti i principali attori del trasporto, dagli operatori alle imprese che offrono servizi ad esso correlato, senza dimenticare le istituzioni, chiamate a svolgere un ruolo primario. Ad assumere centralità nel corso della manifestazione, sarà sicuramente il trasporto intermodale, dal cui sviluppo dipende gran parte della crescita della nostra economia. Si parlerà di come rafforzare questo tipo di integrazione strategica tra interporti, trasporto merci su gomma e logistica, in ottica di potenziamento per ciascuno di questi settori.

La crescita economica dell’intero comparto del trasporto, e conseguentemente anche del trasporto auto con bisarca, rappresenta indubbiamente quello che si definisce il leitmotiv della nuova edizione del Forum Internazionale della Logistica e Autotrasporto in programma a Fiera Milano il prossimo 16 settembre. L’evento, organizzato da TRANSPOTEC LOGITEC (massima espressione di manifestazione fieristica del settore), è un’importante occasione per fare il punto della situazione sullo stato di salute del trasporto in generale nel nostro Paese, nonché un’opportunità di rilievo utile ad affrontare quelli che sono i temi più caldi.

In effetti, il Forum vedrà la partecipazione di tutti i principali attori del trasporto, dagli operatori alle imprese che offrono servizi ad esso correlato, senza dimenticare le istituzioni, chiamate a svolgere un ruolo primario. Ad assumere centralità nel corso della manifestazione, sarà sicuramente il trasporto intermodale, dal cui sviluppo dipende gran parte della crescita della nostra economia. Si parlerà di come rafforzare questo tipo di integrazione strategica tra interporti, trasporto merci su gomma e logistica, in ottica di potenziamento per ciascuno di questi settori.

Il Forum di Milano, insomma, è un appuntamento di caratura internazionale alla quale gli autotrasportatori sentono la necessità di parteciparvi in quanto parte integrante di questo sistema, ma è anche motivo di confronto relativamente ad esperienze su come fare impresa in questo ramo strategico dell’economia.

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Stop a furti e rapine nell’autotrasporto: istituito l’Osservatorio Nazionale

Alla sicurezza personale degli autotrasportatori abbiamo già accennato precedentemente sottolineando come questo mestiere sia oramai diventato rischioso negli ultimi tempi. Non ci riferiamo ovviamente solo al problema della sicurezza stradale, per il quale l’auspicio è quello di risolverlo almeno parzialmente nel più breve tempo possibile, ma soprattutto all’angosciosa e perpetua problematica dei furti e delle rapine lungo le nostre strade che, nel corso del 2015, sono tornati drasticamente a salire. Sono sempre più cospicui, infatti, gli assalti a camion e tir che in taluni casi si concludono con il latrocinio della merce trasportata, in altri con quello dei mezzi stessi.

Per questo a inizio del mese di maggio è nato l’Osservatorio Nazionale, fortemente voluto dai rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’ordine e delle stesse categorie interessate, la cui finalità è appunto quella di contrastare con tutti i mezzi possibili il dilagare di questi episodi criminali. Il protocollo, valevole per un biennio, è stato siglato presso il Viminale alla presenza del Ministro dell’Interno Alfano, del presidente del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale Autotrasportatori Teresa Di Matteo, del presidente Anas Gianni Vittorio Armani, del presidente Aiscat (Associazione Italiana società concessionarie autostrade) Fabrizio Palenzona, del direttore generale Ania Dario Focarelli e, non per ultimo, dell’ex Capo della Polizia Alessandro Pansa, sostituito proprio in questi giorni dall’ex Prefetto di Roma Franco Gabrielli.

La nascita dell’Osservatorio rappresenta indubbiamente un impegno concreto di tutti gli addetti ai lavori, concordi nel contrastare una piaga sociale dagli importanti risvolti economici, considerato il notevole contributo fornito dal trasporto su gomma all’intera economia nazionale. All’interno della sua sede, collocata presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale, coopereranno i rappresentanti di tutte le forze dell’ordine, compresi quelli appartenenti alle direzioni dei diversi rami di Polizia, nonché esponenti di Anas, Aiscat, Ania e del Comitato Centrale dell’Albo autotrasportatori, sotto la supervisione del Vice Direttore Generale della Polizia di Stato Antonino Cufalo. Un pool qualificato che avrà il compito di osteggiare gli assalitori dei Tir e dei camion trasporto auto, ma principalmente quello di escogitare strategie atte a prevenire simili reati sui nostri tratti stradali.

Il mutuo sostegno tra le diverse forze dell’ordine in questo caso, oltre a configurarsi come un valido esperimento di partecipazione e coordinamento tra le diverse forze di polizia, può certamente rivelarsi un’arma efficace per contrastare anche altri fenomeni di criminalità nel nostro Paese.

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Criterio onorabilità autotrasportatori, nell’Ue regole più omogenee

L’Unione Europea ha deciso finalmente di uniformare le norme inerenti il criterio di onorabilità nell’autotrasporto. Si tratta di quel requisito essenziale in base al quale è possibile misurare la credibilità e l’affidabilità delle imprese del settore, e che ciascun Stato membro regolamentava in totale autonomia fino a qualche tempo fa. Ad omologare il quadro normativo ci ha pensato la Commissione Europea con l’approvazione del Reg. Ue 2016/404 dello scorso 18 marzo, il quale indica tutti i tipi di infrazione che possono compromettere l’onorabilità dei vettori.

In linea di massima, il provvedimento determina tre tipologie di infrazioni, ciascuna delle quali con irregolarità di diversa gravità. Si parte con quelle lievi, ovvero che non hanno né un incidenza rilevante sulla sicurezza del mezzo, né ripercussioni gravose sull’ambiente paesaggistico; la seconda tipologia annovera le infrazioni gravi, ovvero quelle che possono avere conseguenze di una certa entità sia sulla sicurezza del veicolo, sia sull’ambiente, sia su quella stradale; infine, vi sono le cosidette infrazioni pericolose, il cui rischio di pregiudicare la sicurezza degli automobilisti e quella ambientale è estremamente elevato.

È quasi scontato pensare che a determinare la perdita del criterio di onorabilità sarebbero soprattutto le infrazioni gravi e molto gravi, e questo dipende molto anche dalla frequenza delle violazioni compiute dagli autisti in un arco di tempo definito. Il Regolamento 2016/404, infatti, che estende la sua efficacia anche nei confronti degli operatori del trasporto auto con bisarca, prevede una sorta di parametro di valutazione che consente di stabilire quando effettivamente ci sono i presupposti per la perdita dell’onorabilità. Ebbene, le norme del provvedimento sottolineano come il commettere tre infrazioni gravi nell’arco di un anno da parte dello stesso conducente determina quella che viene definita un’infrazione molto grave; laddove lo stesso conducente dovesse commettere tre infrazioni molto gravi in un periodo di tempo di un anno, allora in quel caso scatterebbe la procedura di onorabilità.

Seppur omologando questa disciplina tra tutti gli Stati membri e fermo restando la validità di un tale sistema valutativo, l’Ue non preclude in alcun modo a ciascuno di essi la facoltà di considerare ancora più gravi le infrazioni previste dal regolamento, che rimarrà congelato ancora per qualche altro mese, esattamente fino al 1° gennaio del 2017, giorno della sua entrata in vigore.

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In vigore il Regolamento UE 165/2014: obblighi anche per il trasporto auto

Dallo scorso 2 marzo il quadro normativo che disciplina l’autotrasporto in Italia si arricchisce di ulteriori disposizioni con l’entrata in vigore definitiva del Regolamento Ue 165/2014. Il provvedimento, che data la sua natura giuridica viene recepito ed applicato direttamente nei rispettivi Stati membri, impone alle imprese del trasporto su gomma l’obbligo di garantire una formazione adeguata ai conducenti dipendenti, in ottemperanza alle disposizioni sui tempi di guida e di riposo e a quelle sul nuovo tachigrafo digitale.

Quest’ultimo rappresenta una norma cruciale prevista dal provvedimento che, ricordiamo, è entrato parzialmente in vigore lo scorso anno con l’applicazione di alcune disposizioni in esso contenute. L’art 33, infatti, prevede l’obbligo per le imprese di fornire ai propri dipendenti una formazione adeguata finalizzata ad un uso corretto dei tachigrafi, con l’onere di effettuare controlli periodici. Lo stesso articolo, inoltre, vieta alle imprese di incentivare gli autisti ad un uso inappropriato degli stessi.

La norma, tuttavia, prevede l’esonero  di responsabilità da parte degli Stati membri per le imprese nel caso di infrazioni dei conducenti, previo adempimento di quest’ultime degli obblighi formativi. E proprio questo è il punto su cui vengono sollevate diverse eccezioni, in quanto tale disposizione è stata già prevista dal Regolamento UE 561/2006 che i diversi governi succedutisi non hanno mai applicato sino ad oggi. Da qui ne consegue l’appello sempre più incalzante da parte delle associazioni di categoria, UNATRAS in primis, che chiedono alle istituzioni maggiore tutela per le imprese che si trovano costrette a rispondere in prima persona per le irregolarità commesse dai propri conducenti, nonostante il loro adempimento dei vincoli di formazione previsti.

Con il Regolamento in questione, inoltre, si cerca di rendere più tecnologica l’attività del camionista e di chi esercita nel settore delle spedizioni auto con bisarca, perché ad essere introdotti saranno tachigrafi digitali collegati a un sistema di navigazione satellitare. Lo scopo è quello di favorire la tracciabilità dei percorsi degli automezzi: un modo per consentire alle forze di polizia di monitorare se gli spostamenti dei conducenti siano corrispondenti al tipo di attività esercitata, ma soprattutto di verificare il rispetto dei tempi di guida e di riposo attraverso il controllo dei dati registrati dal tachigrafo, e non solo di quelli forniti dalla carta del conducente.

 

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Dumping sociale, chiesti più controlli nell’autotrasporto

Tutelare con tutti gli strumenti possibili le piccole e medie imprese italiane dell’autotrasporto dalla concorrenza estera sleale. Torna a chiederlo a gran voce Assotrasporti, l’associazione di categoria notoriamente impegnata nel dialogo con le istituzioni italiane e comunitarie, la cui finalità è quella di garantire la regolarità e il rispetto delle norme da parte di chi opera in questo settore.

Già due anni fa, le proposte da essa avanzate per arginare il triste fenomeno del cabotaggio abusivo e del dumping sociale dei vettori stranieri, furono seriamente prese in considerazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dalla stessa Presidenza della Commissione Ue, tanto da spingere il Governo ad attuare alcune misure importanti in tal senso. Ma nonostante la soddisfazione per i risultati raggiunti, Assotrasporti crede che ulteriori sforzi da parte delle istituzioni vadano fatti, alla luce delle costanti difficoltà economiche delle nostre imprese, che molto spesso si trovano costrette a chiudere i battenti. Il quadro da essa delineato è effettivamente meritevole di un’opportuna riflessione: negli ultimi anni in Italia è sempre più crescente il numero di veicoli stranieri che circolano liberamente sulle nostre strade in maniera irregolare.

Secondo Assotrasporti, infatti, è cospicuo il numero di tir stranieri che, oltre a circolare senza revisione, non hanno nemmeno le adeguate coperture assicurative; ed è consistente anche il numero dei camionisti che non rispettano né le norme sul cabotaggio, né quelle sui tempi di guida. Tradotto in altri termini, a farne principalmente le spese è la sicurezza degli automobilisti sulle nostre strade. Altro aspetto di altrettanta rilevanza, è quello della sicurezza dei cittadini europei. La cronaca degli ultimi mesi, infatti, ci ha raccontato di vicende legate al trasporto illegale di migranti e di armamenti all’interno dell’area comunitaria proprio da parte di vettori stranieri, che molto spesso sfruttano il trasporto con bisarca come canale per il raggiungimento di queste immorali finalità.

Proprio per questi fondati motivi, Assotrasporti lancia un appello alle istituzioni affinché vengano incrementati i controlli e le verifiche a mezzi con targa straniera o ad autisti di diversa nazionalità (non solo extracomunitari) alla stregua dei camionisti italiani, che molto spesso vengono bersagliati da sanzioni anche molto coercitive. E per questo si auspica di vedere rafforzata la cooperazione tra istituzioni, associazioni di categoria e forze dell’ordine, allo scopo di ridiscutere le strategie sui controlli sulle nostre strade e autostrade.

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Transpotec Logitec 2013, Verona. Esperienza più che positiva per Store Van

Consapevole dell’importanza di incontrare personalmente la clientela per informarla delle attrezzature e degli accessori atti a trasformare un generico veicolo commerciale in un’efficiente officina mobile, uno staff di commerciali Store Van ha preso parte, a Verona, al Salone dell’autotrasporto, della logistica e dell’innovazione tecnologica, Transpotec Logitec 2013.
Del tutto positivo l’esito della manifestazione; nei giorni dal 28/02 al 03/03/13, ben 20.753 visitatori sono transitati sui circa 40 mila mq, con sette zone espositive esterne, occupati dai 195 espositori intervenuti per proporre le attrezzature e i prodotti di ultima generazione del vasto settore in esame e del suo indotto. In più, l’organizzazione ha programmato una serie di attività parallele di formazione, workshop specifici, convegni concernenti gli argomenti cardine della filiera, raduni di camion e test drive.
All’esterno, presso il padiglione numero 8, il pubblico si è più volte fermato ad ammirare l’Opel Vivaro con allestimenti per veicoli commerciali Store Van: pianale e scaffalatura, le dotazioni essenziali di un’officina mobile per assistenza e manutenzione a veicoli industriali. Per l’occasione, al veicolo è stata applicata la serratura blindata per furgoni e van UFO-MERONI, progettata dalla lombarda Serrature Meroni, azienda con cui è stato condivisa la partecipazione all’expo.

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