Quando si sente parlare in linea generale di prestiti, nella quasi totalità dei casi ci si sta riferendo al prestito personale, ossia una forma di finanziamento di un certo capitale da parte di una banca o di un istituto specilizzato, ad un tasso d’interesse che in genere viene calcolato fisso e che il debitore deve restituire secondo un piano rateale costante.
Il prestito personale rientra nella categoria dei finanziamenti non finalizzati, cioè quei prestiti che vengono definiti come “credito al consumo”, poichè non richiesti per l’acquisto di un determinato bene o servizio.
Diversamente dai mutui, quindi, i prestiti non dispongono garanzie da parte del debitore per coprire un’eventuale insolvenza e dato l’alto rischio per chi eroga il credito spesso vengono chieste garanzie personali come ad esempio la firma di un fideiussore.
Possiamo quindi definire il prestito personale come un finanziamento che non ha obblighi di destinazione ed è rivolto alle persone fisiche che, in caso necessitino di liquidità, vogliano richiedere denaro alle banche senza dover dare spiegazioni sullo scopo dell’erogazione di capitale.
In linee generali è possibile richiedere un prestito da 1.500,00 euro a 30.000,00 euro. La durata del finanziamento varia da 1 anno ai 5 anni. Inoltre è possibile decidere la tipologia di addebito delle rate: sul proprio conto corrente oppure attraverso il pagamento di bollettini postali indirizzati all’istituto finanziario.
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