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Uno dei migliori vini piemontesi: la Freisa

La zona meglio vocata alla coltivazione dei pregiati vitigni neri dai quali si ottiene la “Freisa” è il territorio del Piemonte. Solitamente la Freisa viene vinificata soprattutto in versione spumante o “mossa” per ottenere, così,  un vino di facile accesso, beverino e poco impegnativo, con un sapore amabile, fresco e con un sottogusto di lampone che si avvicina, abbastanza, al gusto dei lambruschi mantovani , reggiani o alla bonarda dell’Oltre Po. Questa familiarità deriva anche dal fatto che la Freisa, uno dei vini di Torino e provincia più noti, benché sia genealogicamente una parente stretta del ben più famoso Nebbiolo, l’uva principe del Piemonte, ha con una componente tannica sensibilmente più marcata di questo. Da alcuni decenni è però prodotta in versione “ferma”. Vino da tutto pasto, di buon corpo, è secco e asciutto. Un buon bicchiere di La Freisa è particolarmente indicato per accompagnare il pranzo. Studi recenti hanno scoperto che una componente del vino rosso, il trans-resveratrolo è utile contro il cosiddetto colesterolo cattivo. Pare, inoltre, che il vino diminuisca la percentuale dei cosiddetti “radicali liberi”, causa di malattie tumorali. La quantità ottimale di vino, da bere nel corso di una giornata, non deve superare i due/tre bicchieri. Gli effetti benefici del vino rosso sono superiori a quelli del vino bianco dunque concedersi un buon bicchier di vino rosso è un piacere per il nostro palato e un ottimo alleato per la nostra salute.

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