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Miglior Sommelier d’Europa & Africa 2020 L’Italia compete per il titolo continentale con il Sommelier Aspi Salvatore Castano

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  • 31 Luglio 2020

Selezionato da ASPI – Associazione Sommellerie Professionale Italiana, unica associazione italiana membro di ASI – Association de la Sommellerie Internationale, Salvatore Castano rappresenterà il belpaese nella più importante competizione di sommellerie a livello continentale.

Sarà il sommelier ASPI Salvatore Castano a rappresentare l’Italia nel Concorso per il Miglior Sommelier d’Europa & Africa, la più importante competizione continentale, organizzata ogni tre anni da ASI – Association de la Sommellerie Internationale, che si terrà dal 16 al 20 novembre 2020 a Limisso, Cipro, “una terra di fantastica bellezza, cibo squisito e vini affascinanti, nazionali e importati”, come afferma il presidente dell’ASI, Andrés Rosberg.

Nato alla fine degli anni ’80 come Trophée Ruinart e acquisito nel 2006 da ASI, l’organizzazione internazionale che dal 1969 rappresenta l’alta Sommellerie in tutto il mondo, quello del Miglior Sommelier d’Europa & Africa è uno dei tre prestigiosi concorsi continentali (con Miglior Sommelier delle Americhe e Miglior Sommelier d’Asia & Oceania) a cui può accedere un solo candidato per Paese, scelto dalle rispettive Associazioni Nazionali membri dell’ASI.

Per rappresentare l’Italia, ASPI – Associazione Sommellerie Professionale Italiana, unica associazione italiana membro di ASI, ha selezionato Salvatore Castano: classe 1990, originario di Giardini Naxos (Taormina), attualmente è Head Sommelier & On Trade Advisor presso Friarwood, rinomata boutique londinese, e si è recentemente aggiudicato il “Premio Fondazione Birra Moretti per la valorizzazione della birra a tavola” nonché il secondo posto nel concorso per il Miglior Sommelier d’Italia ASPI 2019.

La candidatura di Castano arriva dopo due difficili fasi di selezione, tenutesi ad aprile 2019 e lo scorso luglio online, che hanno visto i partecipanti impegnati in prove teoriche, scritte e orali, e prove pratiche di degustazione, decantazione, abbinamento cibo-vino, servizio. Non solo: gli aspiranti candidati al titolo continentale sono stati valutati anche per atteggiamento e conoscenza delle lingue straniere. Del resto, per competere per il titolo di Miglior Sommelier d’Europa è necessario essere professionisti poliedrici di altissimo livello, dotati di una profonda conoscenza del vastissimo e variegato mondo delle bevande (non solo vino, ma anche birra, distillati, caffè, acqua, …), nonché di capacità relazionali per interagire al meglio con una clientela sempre più cosmopolita, informata e attenta.

E Salvatore Castano ha saputo distinguersi tra i suoi colleghi italiani come candidato ideale per affrontare la serie di prove teorico-pratiche di selezione dai criteri estremamente rigorosi che condurranno al titolo di Miglior Sommelier d’Europa 2020, nonché alla candidatura per il prossimo concorso ASI per il Miglior Sommelier del Mondo, nel 2022, a cui parteciperanno sommelier da oltre 60 Paesi nel mondo, oltre ai 3 sommelier vincitori dei titoli continentali.

 

ASPI – Associazione Sommellerie Professionale Italiana. Si propone come punto di riferimento per la Sommellerie professionale, con l’obiettivo di offrire opportunità di crescita ed affermazione ai Sommelier. Dal 2007, anno della sua nascita, è il solo membro per l’Italia dell’Association de la Sommellerie Internationale, ASI. I principali obiettivi di ASPI sono la formazione, a livello professionale, e la diffusione della cultura sul mondo del cibo e delle bevande. ASPI è presente, sul territorio nazionale, con corsi ed attività.

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“SOMMELIER AT HOME” IL PERCORSO DEGUSTATIVO ONLINE NELLE REGIONI DEL VINO ITALIANO PROSEGUE TRA I MAGNIFICI VITIGNI SICILIANI

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  • 20 Luglio 2020

LA QUARTA TAPPA DI #SOMMELIERATHOME, LA RASSEGNA DI ASPI – ASSOCIAZIONE SOMMELLERIE PROFESSIONALE ITALIANA PER SCOPRIRE LE MIGLIORI PRODUZIONI ITALIANE, REGIONE PER REGIONE GIUNGE IN SICILIA, CON TRE APPUNTAMENTI IN DIRETTA CON PAOLO PORFIDIO, SOMMELIER DI TERRAZZA GALLIA.

 

Il viaggio enoico #SommelierAtHome di ASPI – Associazione Sommellerie Professionale Italiana prosegue con nuovi incontri online, rivolti ad appassionati e professionisti, alla scoperta dei territori e dei vitigni italiani, regione per regione. Dopo Piemonte, Campania e Lombardia, la protagonista delle tre lezioni online sarà la Sicilia, terra potente ed elegante, unione di tradizione e innovazione.

I partecipanti, che riceveranno le tre bottiglie di vino comodamente a casa prima dell’inizio del corso, potranno seguire ogni videoconferenza tramite la piattaforma Zoom in compagnia di Paolo Porfidio, head sommelier del ristorante milanese Terrazza Gallia, che racconterà loro le particolarità della regione Sicilia e li guiderà nella degustazione di un vino rappresentativo delle tipicità del vitigno o del territorio. A chiudere l’incontro in streaming sarà il produttore, professionista che potrà condividere le storie dei propri vigneti e soddisfare le più varie curiosità sul vasto mondo della sommellerie.

La tappa siciliana, tra contrade e terrazzamenti da scoprire e da amare, avrà inizio lunedì 7 settembre alle ore 20.30 con Il Cerasuolo di Vittoria, l’unica DOCG siciliana, un viaggio nella Sicilia più vera, con le sfumature dei vitigni autoctoni, per approfondire uno dei vini più affascinanti dell’isola, che nasce dall’unione tra Nero d’Avola e Frappato.

Il secondo appuntamento sarà alla stessa ora lunedì 14 settembre, con Il Passito di Pantelleria, alla scoperta dell’isola del tesoro, alla scoperta di Pantelleria, la “perla nera” del Mediterraneo, dove la viticoltura eroica in una cornice mozzafiato regala uno dei vini dolci più amati al mondo. Seguirà un approfondimento sullo Zibibbo, nella sua declinazione più dolce.

Si concluderà il percorse nelle terre siciliane lunedì 21 settembre, sempre alle ore 20.30, con Tra fuoco e mare, i vini vulcanici dell’Etna, una “scalata” sul vulcano attivo più alto d’Europa che, con la sua potenza, regala vini fini ed eleganti, tra i migliori al Mondo per gli appassionati.

 

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Per partecipare alle lezioni è necessaria la prenotazione. La quota di iscrizione ad ogni tappa di #SommelierAtHome comprende 3 videolezioni ospitate sulla piattaforma Zoom e la spedizione a casa dei 3 vini che saranno degustati durante gli incontri online (un vino a lezione). Per informazioni e iscrizioni: [email protected]

 

ASPI – Associazione Sommellerie Professionale Italiana. Si propone come punto di riferimento per la Sommellerie professionale, con l’obiettivo di offrire opportunità di crescita ed affermazione ai Sommelier. Dal 2007, anno della sua nascita, è il solo membro per l’Italia dell’Association de la Sommellerie Internationale, ASI. I principali obiettivi di ASPI sono la formazione, a livello professionale, e la diffusione della cultura sul mondo del cibo e delle bevande. ASPI è presente, sul territorio nazionale, con corsi ed attività.

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Dieta e Alimentazione Prodotti

TRA TERRA E MARE I BIANCHI SICILIANI DELL’ESTATE CUSUMANO


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  • 13 Luglio 2020

Quando, nel 2000, i fratelli Alberto e Diego Cusumano iniziarono ad esplorare la Sicilia alla ricerca dei terreni più vocati, avevano chiaro in mente che è il legame profondo e indissolubile con il territorio a definire l’essenza del vino stesso. E in quest’isola dai tanti volti, in cui la geografia muta nel giro di pochi chilometri, le tenute di Cusumano raccontano proprio la straordinaria varietà di questa terra tanto da essere ciascuna “un’isola nell’isola” con un’identità distinta.

A conferma di questo, i bianchi Angimbè e Shamaris, due etichette icona di Cusumano, disponibili entrambi nella nuova annata, la 2019: perfetti per accompagnare i pranzi e le fresche sere d’estate, raccontano due storie molto diverse.

Angimbè nasce a Tenuta Ficuzza, a Piana degli Albanesi (PA), su colline che superano i 700 metri sul livello del mare. Deve il suo nome al bosco che sorge vicino ai vigneti dove crescono l’Insolia e lo Chardonnay da cui nasce. Angimbé vuol dire luogo che in sé ha tutto. E qui c’è davvero tutto: c’è la macchia mediterranea a dare carattere, il vento e l’altitudine a dare freschezza e aromi eleganti alle uve, c’è l’Insolia che su queste vigne sviluppa l’acidità, la mineralità e la raffinatezza di un bianco di montagna, con lo Chardonnay a donare la giusta morbidezza.

Bisogna spostarsi di qualche chilometro per raggiungere le colline di Tenuta Montepietroso a Monreale (PA), dove il terreno franco sabbioso, l’altitudine (500 metri slm) e la Tramontana che soffia spesso sul versante Nord, portando il fresco del mare, creano un’ambientazione speciale per il Grillo, che qui riesce a tirare fuori una freschezza naturale e una sapidità che ne aumentano il carattere, l’eleganza e la capacità di invecchiamento. Qui nasce Shamaris, un Grillo in purezzadiverso, complesso ed elegante. Il nome richiama il mare, quel mare vicino che si respira quando soffia la tramontana.

Diversi, dunque, i colori scelti per le loro etichette: quelli della terra per l’Angimbè e quelli del mare per lo Shamaris. Ma, in entrambi i casi, le cromie materiche e gli intrecci di campiture scure e chiare traducono in colore le tonalità e l’armonia che i vitigni regalano al palato, mentre le trame di linee libere in rilievo sull’etichetta riproducono esattamente i filari dei vigneti delle rispettive tenute, arricchendo il viaggio sensoriale del degustatore. È questa, infatti, la Touching Experience di Cusumano che vuole sottolineare, anche tramite il senso del tatto, la diversità e l’unicità di ogni sua singola produzione.

 

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Angimbé

  • Sicila D.O.C.
  • Uve: Insolia 70%, Chardonnay 30%

Affabile come l’estate siciliana, grazie all’Insolia, complesso come lo Chardonnay.

Vendemmia 2018: 92 punti, James Suckling, jun.2019; 90 points, Vinous aug.2019; 89 punti, Robert Parker’s Wine Advocate; 89 punti Wine Enthusiast

 

Shamaris

  • Sicilia D.O.C.
  • Uve: Grillo 100%

Un Grillo di collina e al tempo stesso marino, grazie alla tramontana che porta il Mediterraneo tra i filari.

Vendemmia 2018: Tre Bicchieri 2020, Gambero Rosso; 93 punti, James Suckling, jun.2019; 91 punti, Falstaff Magazine; Premio qualità/prezzo, Berebene 2020, Gambero Rosso; 89 punti, Wine Enthusiast, feb. 2020

 

Tutti i vini Cusumano si avvalgono della certificazione SOStain/VIVA “Sustainable Wine”. Comune denominatore delle diversità e delle unicità dei vini Cusumano, infatti, è l’impegno per una viticoltura sostenibile che nasce dal sentimento e dall’obbligo etico di proteggere le risorse, limitandone lo spreco. Una ricerca che si traduce in azioni conformi al protocollo di SOStain, il programma di sostenibilità per la vitivinicoltura siciliana, patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente, del Territorio e del Mare, attraverso il progetto di sostenibilità V.I.V.A.

 

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CUSUMANO. Fondata da Alberto e Diego Cusumano nel 2001 a Partinico dove ha sede, produce vini eleganti e identitari in cinque tenute: Ficuzza a Piana degli Albanesi in provincia di Palermo, San Giacomo a Butera (Caltanissetta), Presti e Pegni sulle colline di Monreale, Monte Pietroso a Monreale, San Carlo a Partinico (Palermo). Nel 2013 la famiglia Cusumano ha creato Alta Mora racchiudendo sotto un unico nuovo marchio le contrade di Guardiola, Pietramarina, Verzella, Feudo di Mezzo e Solicchiata sull’Etna.

www.cusumano.it

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“SOMMELIER AT HOME” LA LOMBARDIA PROTAGONISTA DELLA TERZA TAPPA DEL VIAGGIO ENOICO DI ASPI NELLE REGIONI DEL VINO ITALIANO

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  • 19 Giugno 2020

TUTTO PRONTO PER LA TERZA TAPPA DI #SOMMELIERATHOME, LA RASSEGNA DI ASPI – ASSOCIAZIONE SOMMELLERIE PROFESSIONALE ITALIANA PER SCOPRIRE LE MIGLIORI PRODUZIONI ITALIANE, REGIONE PER REGIONE: DOPO PIEMONTE E CAMPANIA, IL 6 LUGLIO IL PERCORSO ENOICO ARRIVA IN LOMBARDIA, CON TRE LEZIONI ONLINE IN COMPAGNIA DI MANUELE PIROVANO, MAITRE SOMMELIER DEL RISTORANTE D’O*.

 

Il calendario di appuntamenti #SommelierAtHome di ASPI – Associazione Sommellerie Professionale Italiana continua con una rassegna ricca di nuovi incontri online, rivolti ad appassionati e professionisti, alla scoperta delle più iconiche produzioni vinicole della penisola, regione per regione. Iniziato in Piemonte e proseguito in Campania, il viaggio enoico di ASPI giunge ora in Lombardia con tre nuovi appuntamenti alla scoperta di Franciacorta, Lugana e Valtellina curati da Manuele Pirovano, Maitre Sommelier del ristorante D’O* di Davide Oldani.

Ad ogni videoconferenza, ospitata dalla piattaforma Zoom, Pirovano introdurrà i partecipanti alla storia e alle produzioni della regione, e li guiderà nella degustazione di un vino, rappresentativo delle tipicità del vitigno o del territorio, che sarà inviato loro direttamente a casa prima dell’inizio del corso. L’incontro si chiuderà con il produttore, che interverrà in diretta streaming per condividere la storia e le specificità della sua terra d’origine e dei suoi vini.

La tappa lombarda si aprirà lunedì 6 luglio alle ore 20.30 con Franciacorta: i motivi del successo e la differenza con le altre bollicine, per esplorare il territorio dalla curiosa storia vitivinicola dove nascono, grazie alla maestria dei viticoltori e alle tecnologie moderne, le famose bollicine che attirano appassionati e curiosi da tutto il mondo.

Alla stessa ora, lunedì 13 luglio si proseguirà con Lugana: il vino bianco del Garda, in quell’area geografica sul lago di Garda dalle caratteristiche uniche, che assicura un clima mite e dà vita ad uno dei vini bianchi più freschi e piacevoli della nostra penisola.

L’avventura enoica in Lombardia si concluderà lunedì 20 luglio, sempre alle ore 20.30, con Valtellina: come si comporta il Nebbiolo sulle Alpi, per scoprire un territorio straordinario caratterizzato da suggestivi paesaggi terrazzati, culla del principale vitigno che dà origine al Valtellina Superiore DOCG – con tutte le differenze tra le sottozone: Inferno, Sassella, Valgella, Grumello e Maroggia -, e allo Sforzato di Valtellina DOCG.

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Per partecipare alle lezioni è necessaria la prenotazione. La quota di iscrizione ad ogni tappa di #SommelierAtHome comprende 3 videolezioni ospitate sulla piattaforma Zoom e la spedizione a casa dei 3 vini che saranno degustati durante gli incontri online (un vino a lezione). Per informazioni e iscrizioni: [email protected]

 

ASPI – Associazione Sommellerie Professionale Italiana. Si propone come punto di riferimento per la Sommellerie professionale, con l’obiettivo di offrire opportunità di crescita ed affermazione ai Sommelier. Dal 2007, anno della sua nascita, è il solo membro per l’Italia dell’Association de la Sommellerie Internationale, ASI. I principali obiettivi di ASPI sono la formazione, a livello professionale, e la diffusione della cultura sul mondo del cibo e delle bevande. ASPI è presente, sul territorio nazionale, con corsi ed attività.

 

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PERCORSI DI DEGUSTAZIONE A TORINO CON I SOMMELIER ASPI E L’ASSOCIAZIONE PRODUTTORI DEL NIZZA DOCG

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  • 18 Febbraio 2020

Tornano gli appuntamenti per gli appassionati del vino a cura di ASPI Torino, la delegazione di ASPI – Associazione Sommellerie Professionale Italiana, che traccia percorsi enoici nel capoluogo piemontese alla scoperta delle produzioni più iconiche del territorio.

Prima tappa, giovedì 20 febbraio, con l’Associazione Produttori del Nizza Docg, denominazione nata il primo luglio 2014 e ultima Docg italiana. L’appuntamento è alle 19.30 al Ristorante Cantina da Licia, dove una cena in un ambiente diverso dal solito stimolerà i sensi per rivelare le differenze tra i vini provenienti dai diversi terreni della stessa area. Il Sommelier ASPI Antonio Dacomo, già Miglior Sommelier d’Italia, guiderà i partecipanti nella degustazione di Nizza Docg di differenti produttori, selezionati in abbinamento ai piatti della tradizione piemontese proposti nel menu dello chef Giancarlo Ghibaudo di Cantina da Licia.

Lo stesso Ristorante ospiterà anche la seconda tappa del viaggio enoico di ASPI Torino, in programma giovedì 26 marzo, in compagnia dell’Associazione Produttori del Ruchè Docg di Castagnole Monferrato.

E per chi volesse trasformare la propria passione per il vino in professione, ASPI Torino sta pianificando anche l’avvio di nuovi corsi Propedeutici per diventare sommelier.

Per informazioni e iscrizioni: [email protected]

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ASPI – Associazione Sommellerie Professionale Italiana. Si propone come punto di riferimento per la Sommellerie professionale, con l’obiettivo di offrire opportunità di crescita ed affermazione ai Sommelier. Dal 2007, anno della sua nascita, è il solo membro per l’Italia dell’Association de la Sommellerie Internationale, ASI. I principali obiettivi di ASPI sono la formazione, a livello professionale, e la diffusione della cultura sul mondo del cibo e delle bevande. ASPI è presente, sul territorio nazionale, con corsi ed attività.

Cantina da Licia. Aperta nell’autunno del 2018 Cantina da Licia è una trattoria contemporanea in cui la tradizione piemontese va di pari passo con qualche guizzo di modernità. In cucina Giancarlo Ghibaudo, già sous chef di Lorenzo Careggio da EraGoggi, il locale di finedining che la società torinese gestisce in corso Casale a Torino. Con una cantina che vanta circa 90 etichette, il ristorante da quest’anno si trasforma proponendo a tutti gli effetti un’offerta gastronomica che guarda alla trattoria e alle sue origini. Aperto solo la sera dal martedì al sabato e la domenica a pranzo da ottobre a maggio, Cantina da Licia chiude nel periodo estivo per consentire alla sua brigata di spostarsi da Casa Goffi, sul fiume Po, animando il cocktail bar con cucina adiacente ad EraGoffi inaugurato la scorsa primavera e aperto solo con l’arrivo della bella stagione. Per informazioni: www.cantinadalicia.it

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ASPI BERGAMO PRESENTA: IL SOMMELIER CONTEMPORANEO & LA COMUNICAZIONE

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  • 7 Novembre 2019

Il binomio tra tecniche e nozioni acquisite da un sommelier e capacità di comunicarle sarà al centro dell’incontro “Il Sommelier contemporaneo & la Comunicazione. Per consigliare bisogna anche saper comunicare”, organizzato dalla delegazione di Bergamo di ASPI – Associazione Sommellerie Professionale Italiana, l’unica associazione italiana ad essere membro di ASI – Association de la Sommellerie Internationale, in collaborazione con NOE Formazione.

In programma giovedì 14 novembre alle 19.30, presso la sede di ASPI Bergamo in via Gavazzeni 39, l’incontro sarà curato della formatrice e counselor professionista Francesca Giazzi che indagherà, in maniera originale e interattiva, tutti gli elementi della comunicazione verbale e non verbale, applicati al mondo della sommellerie. Infatti, se una prerogativa imprescindibile del sommelier è quella di possedere le competenze e le nozioni necessarie ad operare nel poliedrico settore alberghiero e ristorativo, è altrettanto vero che sono necessarie importanti doti comunicative per essere in grado di rapportarsi con clienti e commensali in ogni tipo di circostanza.

L’incontro si articolerà in momenti teorici e pratici – dalla definizione del concetto di comunicazione, all’analisi degli attori e dei suoi elementi costitutivi; dalle nozioni teoriche alle esercitazioni per il pubblico – e si concluderà con un rinfresco per tutti i partecipanti.

Per informazioni e prenotazioni: [email protected]

 

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ASPI – Associazione Sommellerie Professionale Italiana. Si propone come punto di riferimento per la Sommellerie professionale, con l’obiettivo di offrire opportunità di crescita ed affermazione ai Sommelier. Dal 2007, anno della sua nascita, è il solo membro per l’Italia dell’Association de la Sommellerie Internationale, ASI. I principali obiettivi di ASPI sono la formazione, a livello professionale, e la diffusione della cultura sul mondo del cibo e delle bevande. ASPI è presente, sul territorio nazionale, con corsi ed attività.

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A Milano Musica il dialogo tra l’arte dei suoni e l’arte del vino

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  • 8 Ottobre 2019

Una cantina è come lo studio di un musicista: sono entrambi luoghi di meditazione e creazione, custodiscono racconti di vino e di suoni, dunque Arte. Da questo “ponte divino” nasce «Arpa di Luce per Saffo, L’Arte dei suoni e l’Arte del vino», istallazione che Alessio Fornasetti, titolare della vitivinicola Torre San Quirico, e il compositore e performer Pietro Pirelli, presenteranno in prima assoluta a Milano Musica, il festival che dal 2 ottobre al 25 novembre renderà Milano capitale della musica del ‘900, con una 28esima edizione interamente dedicata al compositore di fama internazionale Luca Francesconi.

 

“Arpa di Luce” sarà ospitata nella Basilica di San Celso in Corso Italia 41 da sabato 12 ottobre fino a venerdì 25 ottobre, con ingresso libero tutti i giorni, dal martedì alla domenica, dalle ore 17.00 alle ore 21.00. Ad inaugurare l’istallazione, sabato 12 ottobre ore 18.30, sarà la performance live di Pietro Pirelli all’Arpa di Luce e la voce recitante di Alda Caiello per la prima assoluta della composizione «Col nettare divino, anche la gioia» che si ispira a una poesia della poetessa greca Saffo. Rivolgendosi ad Afrodite, Saffo la incita ad apparire e, sciolte le sacre bende, a versare nettare divino e gioia alle sue devote: «…togli dal capo le tue sacre bende e dolcemente nelle coppe d’oro versa, o Dea di Cipro, col nettare divino anche la gioia…».

 

Presentandosi al contempo come una straordinaria scultura e come un raffinato strumento musicale, l’Arpa di Luce fa sì che da 11 raggi laser di 25 metri realizzati con il software Agon, nascano sempre nuove melodie. 11 corde tra gli endecasillabi che concludono il breve viaggio della poetessa Saffo in una sorta di hortus inclusus della liberazione. E le parole seduttive di Saffo diventano così luogo d’incontro tra la magia dei suoni e la viticoltura di Alessio Fornasetti. «L’incontro con Pirelli risale a diverso tempo fa: la naturale e spontanea affinità tra le nostre passioni ed i nostri interessi ha trovato modo di esprimersi tra i filari di Torre San Quirico. Qui, una certa notte di luna, Pirelli ha istallato la sua arpa laser ed è stata subito magia. Si può dire che anche Arpa di Luce abbia messo le sue radici tra i filari affacciati sulle colline moreniche delle Prealpi Lombarde, i filari da cui nasce SommoClivo,  il mio nebbiolo in purezza. E’ da questo connubio, tra un’arte saggia e secolare ed una vitale e stimolante modernità che acquisisce tutta la sua forza Arpa di Luce»” – nota Alessio Fornasetti, titolare dell’azienda vitivinicola Torre San Quirico e ispiratore del progetto.

 

Ma cosa accade, concretamente, quando le mani di Pirelli incontrano gli 11 raggi dell’arpa laser? Le dita si illuminano e a ogni lampo la luce diventa suono e pervade lo spazio. Risuona così nell’aria un intreccio di melodie e ritmi. Una magia che raggiunge l’apice quando l’artista, con un’asta di plexiglas, muove leggermente le corde, trasformandone la proiezione in un cerchio roteante di luce. «Ho sempre pensato che ci siano affinità tra musica e vino. Certo: le vedo tra il musicista e il creatore di un vino in quella felice commistione di conoscenze tecniche, sensibilità e voglia di sperimentare. Per portare al meglio i filari della vigna dentro la cantina ci vuole talento, e costanza: ogni anno nasce qualcosa di nuovo che solo in parte possiamo prevedere. Quando ho cominciato a venire a contatto con l’appassionato lavoro di Alessio Fornasetti e girare fra le sue vigne, l’affinità si è espressa in una limpida e brillante amicizia color rosso rubino. Alessio, accompagna il suo nebbiolo con un testo della poetessa Saffo, che mi ha proposto di musicare e di accompagnare il canto con la mia Arpa di Luce» – anticipa il compositore Pietro Pirelli.

 

ARPA DI LUCE, la genesi – Arpa di Luce nasce nel 2008 quando Pietro Pirelli incontra l’ing. Gianpietro Grossi, inventore della “undici corde” e con AGON ne sviluppa le notevoli potenzialità musicali. In seguito a questa collaborazione, i raggi di luce laser diventeranno Arpa di Luce, proposta in più ambiti sia in forma di installazione luminosa che di vero e proprio strumento musicale, in cui l’agire del performer genera contestualmente musica di suono e di luce. Presentata anche nelle “Tese” di Venezia, Biennale Musica 2014, le sue corde hanno trasformato vasti ambienti in un grande strumento musicale. Sono spazi naturali, luoghi spirituali o contesti industriali. Nel 2017, con il progetto Japan Orfeo di Aaron Carpenè e Stefano Vizioli, Arpa di Luce ha dialogato con l’orchestra barocca dell’Orfeo di Monteverdi nel tempio di Kamakura e al Metropolitan di Tokyo.

 

Arpa di Luce – realizzazioni selezionate

2018: MIUR, Palazzo Venezia e Palazzo Matteotti

Udine con Michele Placide

2017: “Nessun parli…”, MIUR, Roma

ART SPACES, JRC, Ispra

XX anniversario, Teatro Giovanni da Udine

settembre in borgo, Caserta

2016: Japan Orfeo, Kamakura Temple, Giappone

Metropolitan Theatre, Tokyo

The Modern Salon, New York

2015: Edison, Teatro dal Verme, Milano

Mirabil Uso, apertura Ravenna Festival,

Trepponti di Comacchio

2014: DigitalLife, Roma: Europa Festival

2013: Notturni, Duomo di Monza

2012: Alan Turing, A stage Case Hystory, Piccolo

Teatro/ AGON, Milano

Eleven Strings Nazareth, Nazareth, Palestina

2011: Biennale di Venezia, sezione musica, Venezia

2010: Museo MAGA, Gallarate

SoundLight, Artandgallery, Milano Luminale

 

 

 

 

GLI IDEATORI

 

Pietro Pirelli – Musicista, creatore di installazioni, performer, negli ultimi anni lo si incontra anche in mostre personali, dove espone le sue Idrofanie, istantanee fotografiche generate facendo vibrare l’acqua. Ha composto musica di scena, musica elettroacustica e concreta. Di formazione percussionista e compositore, ha svolto proprie ricerche sul suono di vari elementi, anche naturali. Ha esplorato a fondo la voce della pietra, portando in scena le sculture sonore di Pinuccio Sciola. Nel corso degli anni ha maturato interesse per lo spazio come fonte primaria di ispirazione, sviluppando installazioni in ambienti naturali e spazi architettonici di varia dimensione. In alcune occasioni ha esplorato l’interazione con il pubblico, in forma assai originale.  Nell’ultimo decennio nelle sue performance-installazioni ha incluso la luce, suonandola.  Imponendosi come figura assolutamente originale, è chiamato in tutto il mondo a proporre le sue opere in contesti spesso inconsueti per l’arte contemporanea, tra cui: la piazza di Nazareth, le strade di Mumbay, i templi di Corea e Giappone. Pirelli è tra i fondatori del centro di ricerca musicale AGON.

 

Alessio Fornasetti – Titolare dell’azienda vitivinicola Torre San Quirico, situata ad Azzate nel territorio morenico delle Prealpi Lombarde in faccia al Monte Rosa, da qualche decennio si dedica alla viticoltura e all’elevazione di un vino Nebbiolo di grande pregio: con il suo cru, SommoClivo allevato con passione, cura sapiente e valorizzando la cultura della biodiversità del luogo, Fornasetti ha dato nuovo respiro e futuro a un’attività accantonata dopo l’epidemia di fillossera di fine ‘800. Il clima ideale, i 480 metri di quota, l’esposizione sud, la ventilazione regolare, le notti fresche sono il valore aggiunto di questo terroir Prealpino molto particolare.

La vigna di origine settecentesca e di circa 3 ettari (sui 7 complessivi della tenuta, il resto a castagneto), è stata completamente ristrutturata da Fornasetti nel 2000. Il cru SommoClivo è un nebbiolo connotato da profumi freschi e fruttati, dal cassis al lampone, alla tuberosa, e tannini armonici, complessi e profondi. E colore prezioso e brillante, con sfumature dal rubino al granato.

Nel 2016 SommoClivo ha conquistato l’ambitissimo Sole della Guida Oro I Vini di Veronelli, un riconoscimento unico dedicato solo ai vini capaci di grandi emozioni.

Nel 2018 ha meritato le Super Tre Stelle, sempre in Guida Oro Veronelli.

 

 

IL FESTIVAL – Il 28° Festival Milano Musica Luca Francesconi. Velocità del tempo è incentrato sulla personalità artistica del compositore milanese, di fama internazionale, in occasione delle riprese al Teatro alla Scala di uno dei suoi maggiori successi, Quartett, da Heiner Müller, opera commissionata dal Teatro alla Scala, che ne ospitò la prima assoluta nel 2011, vincitrice del Premio Abbiati nello stesso anno e ripresa settantasei volte in tutto il mondo. Il Festival 2019, con oltre 24 appuntamenti (concerti sinfonici e da camera, elettronica e approfondimenti), mette in dialogo la rigorosa libertà di invenzione dell’esperienza artistica di Francesconi con alcuni capolavori, autori e opere di riferimento del Novecento storico e dell’Avanguardia: da Stravinskij a Berio e Stockhausen, maestro della contemporaneità con cui Francesconi ha studiato. Il Festival presenta 12 prime assolute e 8 prime italiane.

 

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VIGNE E VINI D’ITALIA CONOSCERE E VALORIZZARE UN PATRIMONIO UNICO AL MONDO

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  • 18 Febbraio 2019

Si chiama “Camminare le vigne: luoghi, persone e cultura del vino italiano” ed è il primo corso di perfezionamento proposto dall’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli dedicato ai professionisti e ai futuri operatori. Sei saranno i nuclei tematici approfonditi, per un totale di 180 ore nell’arco di un semestre, con l’obiettivo di valorizzare i continui rimandi culturali e territoriali che rendono uniche le eccellenze enologiche italiane.

Se camminare le vigne è espressione eminentemente veronelliana, il modulo didattico “Vigne e vini d’Italia” ne declina coerentemente contenuti e tematiche. Il primo dei sei moduli è, infatti, un percorso attraverso le denominazioni e le aziende che fanno dell’Italia un punto di riferimento per la produzione vitivinicola mondiale. Non un semplice excursus enografico quindi, ma un viaggio ideale affidato a docenti di grande competenza, chiamati, ciascuno, a fornire il ritratto di un territorio specifico.

A raccontare i distretti vitivinicoli saranno, infatti, critici e degustatori di alto profilo come Andrea Alpi, Gigi Brozzoni, Armando Castagno, Enrico Donati, Luciano Ferraro, Walter Filiputti, Marco Magnoli, Luciano Pignataro, Alessandra Piubello e Fabio Rizzari. Con loro saranno, inoltre, voci autorevoli provenienti dall’ambito universitario, consulenti e vignaioli quali Massimo Bertamini, Peter Dipoli, Franco Martinetti, Federico Staderini, Leonardo Valenti e Gabriele Valentini.

Cinque i capitoli che consentiranno di percorrere la Penisola secondo delle direttrici che incrociano elementi geografici e continuità storico-culturali: Arco Alpino, Colli Padani, Costa Adriatica, Costa tirrenica e Isole.

«Ogni lezione sarà divisa in due parti – spiega Andrea Alpi, Responsabile Didattico dell’Alta Scuola Veronelli. Nella prima avranno spazio il racconto e la testimonianza affidati al docente ospite; nella seconda si svolgerà un vero e proprio incontro dal vivo con i migliori vini del territorio esplorato, condotto dai degustatori dell’Alta Scuola Veronelli, a garanzia della continuità didattico-formativa agli assaggi. Passato prossimo, attualità, progetti e tendenze del vino italiano verranno resi comprensibili e comunicabili presentandone i punti di forza e le peculiarità, con un taglio uniforme nella precisione ma poliedrico nel racconto, valorizzato dall’eterogeneità disciplinare dei docenti».

Strumento cardine di Camminare le vigne: luoghi, persone e cultura del vino italiano sarà il Sensorium, speciale banco d’assaggio composto da un’ampia selezione di vini italiani d’eccellenza. A questi si affiancheranno campioni olfattivi e gustativi che permetteranno agli allievi di definire “mappe sensoriali” dei principali vitigni italiani. Un viaggio, dunque, che mira al coinvolgimento intellettuale e materiale, teorico e sensoriale del corsista, aspetto caratterizzante dell’approccio formativo Alta Scuola Veronelli.

I contenuti e le suggestioni del modulo “Vigne e vini d’Italia” troveranno il loro completamento nei tre Momenti Esperienziali durante i quali l’attività didattica si sposterà dall’isola veneziana di San Giorgio Maggiore, sede dell’Alta Scuola Veronelli, a tre grandi terroir rispettivamente nel Nord, Centro e Sud del Paese. Qui vigne, vini, luoghi e persone acquisiranno, allora, il valore prezioso della testimonianza diretta.

Ogni lezione sarà integrata dal materiale didattico e dai riferimenti bibliografici forniti ai corsisti grazie a una piattaforma di formazione a distanza appositamente creata per l’Alta Scuola Veronelli. Allievi e docenti potranno, quindi, fare riferimento a elementi precedentemente condivisi che permetteranno alla didattica d’aula di essere più efficace, personalizzata e partecipativa.

 

Per approfondire:

www.altascuolaveronelli.it

www.facebook.com/AltaScuolaVeronelli

www.instagram.com/altascuolaveronelli

twitter.com/Alta_Scuola

 

OBIETTIVI: Acquisire i fondamenti della cultura gastronomica; perfezionare la tecnica di degustazione con alcuni tra i migliori assaggiatori italiani; approfondire i temi tecnico-scientifici cruciali per la filiera vitivinicola; acquisire consapevolezza delle produzioni enologiche e delle eccellenze alimentari d’Italia, individuandone i punti di forza; sviluppare le competenze necessarie a comunicare le produzioni agroalimentari italiane come elementi del patrimonio culturale, storico, artistico e paesaggistico.

DESTINATARI: Il corso è dedicato ai titolari e al personale di aziende vitivinicole, in primo luogo a coloro che si occupano di marketing, di comunicazione e del settore commerciale; agli operatori del commercio vitivinicolo e alimentare di qualità; ai patron e al personale di ristoranti, enoteche e wine bar; ai professionisti della comunicazione e del turismo. Il corso è destinato, inoltre, ai futuri operatori: gli studenti iscritti ai corsi di laurea in viticoltura ed enologia, scienze agrarie e alimentari, scienze e tecnologie della ristorazione, scienze del turismo e dei beni culturali.

REQUISITI: Per accedere a “Camminare le vigne: luoghi, persone e cultura del vino italiano” è necessario aver frequentato con successo un corso di degustazione vino di primo livello promosso da una delle principali agenzie formative (AIS, ONAV, FISAR, FIS, ASPI, Slow Food, Seminario Veronelli…). Gli aspiranti corsisti che non fossero in possesso di tale requisito possono frequentare, in forma propedeutica, il corso “Il vino come racconto” organizzato dal Seminario Permanente Luigi Veronelli (per informazioni www.seminarioveronelli.com), mentre ne sono esentati gli studenti iscritti a un corso di laurea in viticoltura ed enologia.

ISCRIZIONI: I candidati dovranno inviare richiesta di ammissione compilando l’apposito formulario sul sito web dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli. È previsto un colloquio di ammissione – effettuabile in conference call – a cura del responsabile didattico. Per conseguire l’attestato e il diploma di Cultore del Vino Italiano è obbligatoria la frequenza di almeno l’80% del monte ore complessivo (144 ore).

 

 

Per informazioni:

Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli

Segreteria c/o Seminario Permanente Luigi Veronelli

Viale delle Mura, 1 – 24129 Bergamo

Tel. 035 249961 – E-mail [email protected]

www.altascuolaveronelli.it

 

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In Trentino tornano i corsi ASPI per diventare sommelier

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  • 15 Febbraio 2019

Ripartono a marzo i nuovi corsi firmati ASPI – Associazione Sommellerie Professionale Italiana per diventare Sommelier: al via il 6 marzo il corso di II livello e il 14 marzo il corso di I livello, organizzati dalla delegazione regionale ASPI Trentino, presso il Palazzo Trautmannsdorf di Trento.

Tra lezioni frontali, degustazioni, visite in cantina e prove finali, i corsi prevedono un totale di 13 incontri per il primo livello (il giovedì, dalle 20.00 alle 23.00) e di 11 per il secondo livello (il mercoledì, sempre dalle 20.00 alle 23.00).

In particolare, il corso di I livello, adatto anche ai semplici appassionati, fornisce ai partecipanti un bagaglio tecnico e culturale che permetta di acquisire le nozioni base della professione. A tutti i corsisti, alla prima lezione, viene fornita una valigetta contenente i calici da degustazione “Exilles” realizzati da Rastal sulla base dello studio condotto in collaborazione con i sommelier ASPI, il cavatappi, il libro di testo e il quaderno per le degustazioni di vini e altre bevande. Le lezioni si concentreranno sugli aspetti relativi a figura professionale del coppiere e del sommelier, viticoltura, enologia, tecniche di degustazione (esami visivo, olfattivo e gustativo), legislazione vitivinicola, il grande mondo delle bevande (birra, distillati e liquori, spumanti e vini speciali, acqua e bevande nervine), concludendosi con una lezione di enogastronomia.

Il superamento delle prove finali permette l’accesso al corso di II livello, che si focalizza invece sulla mise en place e sul servizio del vino a tavola, sulla tecnica della degustazione e sul ruolo del sommelier come comunicatore nella ristorazione. Non mancano un focus sull’enografia nazionale, regione per regione, e un approfondimento sull’enografia francese, dell’Europa e del mondo, per chiudere con una lezione dedicata all’enogastronomia e agli abbinamenti cibo-bevande. Al termine delle lezioni, si terrà un incontro didattico gastronomico cui seguirà il test di verifica finale, suddiviso in parte scritta e orale/pratica, il cui superamento permetterà di ottenere la qualifica di Mastro Coppiere.

Il percorso formativo ideato da ASPI, unica associazione italiana che consente di ottenere certificazioni riconosciute a livello internazionale, si conclude infine con un percorso di tutorato appositamente studiato per chi intenda sostenere l’esame di abilitazione a sommelier.

Per informazioni ed iscrizioni, è possibile scrivere a: [email protected]

Il programma dettagliato dei corsi è disponibile su http://www.aspi.it/corsi-aspi

ASPI – Associazione della Sommellerie Professionale Italiana. Si propone come punto di riferimento per la Sommellerie professionale, con l’obiettivo di offrire opportunità di crescita ed affermazione ai Sommelier. Dal 2007, anno della sua nascita, è il solo membro per l’Italia dell’Association de la Sommellerie Internationale, ASI. I principali obiettivi di ASPI sono la formazione, a livello professionale, e la diffusione della cultura sul mondo del cibo e delle bevande. ASPI è presente, sul territorio nazionale, con corsi ed attività.

 

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Diventare sommelier professionisti: al via, in tutta Italia, i corsi firmati ASPI

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  • 15 Febbraio 2019

Prosegue in tutta Italia l’attività formativa di ASPI – Associazione della Sommellerie Professionale Italiana, certificata a livello internazionale.

I prossimi corsi in partenza si terranno:

  • a Pietrasanta (LU): corso di I livello organizzato da ASPI Versilia – Massa e Carrara il presso il MUSA – Museo Virtuale della Scultura e dell’Architettura, dal 18 febbraio al 27 maggio, il lunedì dalle 20.30 alle 23.00. Per info: [email protected]

  • a Curno (BG): corso di I livello organizzato da ASPI Bergamo presso il Centro Servizi Le Vele, dal 4 marzo al 24 giugno, il lunedì dalle 20.00 alle 23.00. Per info: [email protected]

  • a Grottammare (AP): corso di II livello organizzato da ASPI Marche presso l’Hotel Parco dei Principi, dal 5 marzo al 28 maggio, il martedì dalle 20.30 alle 22.30. Per info: [email protected]

  • a Trento (TN): organizzati da ASPI Trentino presso Palazzo Trautmannsdorf, corso di II livello dal 6 marzo e corso di I livello dal 14 marzo, dalle 20.00 alle 23.00. Per info: [email protected]

  • a San Benedetto del Tronto (AP): corso di I livello organizzato da ASPI Piceno presso il Ristorante Salumi e Baci, dal 18 marzo al 24 giugno, il lunedì dalle 20.00 alle 23.00. Per info: 329 2637190

  • a Garda (VR): corso di II livello organizzato da ASPI Verona presso l’Hotel Regina Adelaide, dal 19 marzo al 25 giugno, il martedì dalle 20.30 alle 23.30. Per info: [email protected]

Considerata la vastità e la complessità delle competenze richieste a un professionista di alto profilo, ASPI ha studiato un preciso iter formativo articolato in tre step: il corso propedeutico di I livello, adatto anche ai semplici appassionati, fornisce ai partecipanti un bagaglio tecnico e culturale che permetta di acquisire le nozioni base della professione. Segue il corso di II livello, che consente il conseguimento della qualifica di Mastro Coppiere, mentre il percorso di tutorato completa la formazione tramite l’affiancamento nella preparazione al difficile esame di abilitazione a sommelier.

In particolare, il corso di I livello tratta gli aspetti relativi a figura professionale del coppiere e del sommelier, viticoltura, enologia, tecniche di degustazione (esami visivo, olfattivo e gustativo), legislazione vitivinicola, il grande mondo delle bevande (birra, distillati e liquori, spumanti e vini speciali, acqua e bevande nervine), concludendosi con una lezione di enogastronomia.

Il corso di II livello si focalizza invece sulla mise en place e sul servizio del vino a tavola, sulla tecnica della degustazione e sul ruolo del sommelier come comunicatore nella ristorazione. Non manca un focus sull’enografia nazionale, regione per regione, e un approfondimento sull’enografia francese, dell’Europa e del mondo, per chiudere con una lezione dedicata all’enogastronomia e agli abbinamenti cibo-bevande. Al termine delle lezioni, si terrà un incontro didattico gastronomico cui seguirà il test di verifica finale, suddiviso in parte scritta e orale/pratica.

Il programma dettagliato dei corsi è disponibile su http://www.aspi.it/corsi-aspi

ASPI – Associazione della Sommellerie Professionale Italiana. Si propone come punto di riferimento per la Sommellerie professionale, con l’obiettivo di offrire opportunità di crescita ed affermazione ai Sommelier. Dal 2007, anno della sua nascita, è il solo membro per l’Italia dell’Association de la Sommellerie Internationale, ASI. I principali obiettivi di ASPI sono la formazione, a livello professionale, e la diffusione della cultura sul mondo del cibo e delle bevande. ASPI è presente, sul territorio nazionale, con corsi ed attività.

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A Bergamo i corsi firmati ASPI per diventare sommelier professionisti

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  • 12 Febbraio 2019

Al via anche a Bergamo le nuove edizioni dei corsi firmati ASPI – Associazione della Sommellerie Professionale Italiana volti a formare sommelier professionisti. Il 4 marzo, presso il Centro Servizi Le Vele a Curno, partirà il corso di primo livello, organizzato da ASPI Bergamo, che si terrà tutti i lunedì, dalle 20.00 alle 23.00, e si concluderà il 24 giugno.

Il corso prevede un totale di 17 incontri, tra lezioni frontali in aula, approfondimenti teorici, degustazioni e visite in cantina. A tutti i partecipanti, alla prima lezione, viene fornita una valigetta contenente i calici da degustazione “Exilles” realizzati da Rastal sulla base dello studio condotto in collaborazione con i sommelier ASPI, il cavatappi, il libro di testo e il quaderno per le degustazioni di vini e altre bevande.

In particolare, il corso dedica il primo incontro all’esame della figura professionale del coppiere e del sommelier, il ruolo che rivestono e gli strumenti a disposizione del degustatore: la scheda di degustazione, il calice, le tipologie di bottiglie, la stappatura. Seguono quindi le lezioni dedicate alla viticoltura, all’enologia, alle tecniche di degustazione (esami visivo, olfattivo e gustativo) e quindi alla legislazione vitivinicola italiana ed europea. La seconda parte del corso si concentra sul grande mondo delle bevande con incontri dedicati a birra, distillati e liquori, spumanti, vini speciali, acqua e bevande nervine, concludendosi con una lezione di enogastronomia: dalla storia ed evoluzione del gusto, all’analisi sensoriale del cibo, fino alle differenti tipologie di abbinamento cibo-bevande.

Il superamento della prova finale del corso di I livello, pensato per fornire ai partecipanti un bagaglio tecnico e culturale che permetta di acquisire le nozioni base della professione, consente l’accesso al corso di II livello per ottenere la qualifica di Mastro Coppiere e quindi al percorso di tutorato per la preparazione all’esame di abilitazione per Sommelier.

Per informazioni ed iscrizioni, è possibile scrivere a [email protected]

Il programma dettagliato del corso di I livello è disponibile su http://www.aspi.it/corsi-aspi/1-propedeutico

ASPI – Associazione della Sommellerie Professionale Italiana. Si propone come punto di riferimento per la Sommellerie professionale, con l’obiettivo di offrire opportunità di crescita ed affermazione ai Sommelier. Dal 2007, anno della sua nascita, è il solo membro per l’Italia dell’Association de la Sommellerie Internationale, ASI. I principali obiettivi di ASPI sono la formazione, a livello professionale, e la diffusione della cultura sul mondo del cibo e delle bevande. ASPI è presente, sul territorio nazionale, con corsi ed attività.

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Nuovo logo, stesso spirito

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  • 11 Febbraio 2019

ASPI – Associazione della Sommellerie Professionale Italiana rinnova la propria immagine con un nuovo logo in linea con la sua storia e con gli obiettivi per il futuro. Dopo aver compiuto dieci anni nel 2017, l’Associazione ha sentito la necessità di comunicare, a partire proprio dal logo, l’identità solida e attenta che la contraddistingue, a testimonianza di un percorso che l’ha portata ad affermarsi negli anni diventando un punto di riferimento della più alta espressione della Sommellerie contemporanea.

Sono tre gli elementi grafici che si fondono nel nuovo logo, dal taglio più minimalista e moderno, realizzato dai designer Sara Villa e Maurizio Strippoli: la lettera S, un calice e un tastevin. Tre simboli che rappresentano in modo puntuale la professione, raccontata, appunto, dall’iniziale, la lettera “S”, e da due strumenti del mestiere, il calice e il tastevin.

Una scelta strategica, quella del nuovo logo, che risponde all’esigenza dell’Associazione di comunicare in modo ancora più incisivo la volontà di essere custode della professione a livello nazionale ed internazionale, valorizzando la Sommellerie con progetti ambiziosi e lungimiranti, come il riconoscimento legale della professione di Sommelier e la codifica di una certificazione riconosciuta a livello internazionale per la didattica formativa.

Il Sommelier è un professionista a cui è richiesta la conoscenza del mondo delle bevande: non solo i vini, i distillati e i liquori, ma anche le acque minerali, le birre, i té, i caffè, i sakè e gli infusi. Una conoscenza completa che si estende anche al gioco degli abbinamenti con il cibo: al Sommelier, infatti, si chiede di saper conoscere e trasferire ai commensali le potenzialità di ciascuna bevanda e le sue perfette combinazioni d’assaggio, indagando legami nuovi e originali con le varie culture e gastronomie.

«La nostra chiave è il rinnovamento e abbiamo deciso di raccontarlo con un nuovo logo, che rappresenta il rigore della professione e tutta la passione che muove la nostra Associazione nel tutelarla e farla crescere» spiega Giuseppe Vaccarini, Presidente ASPI. «Una sfida continua ed entusiasmante intrapresa da oltre 10 anni per aiutare i migliori professionisti ad affrontare contesti sempre più globali».

ASPI – Associazione della Sommellerie Professionale Italiana. Si propone come punto di riferimento per la Sommellerie professionale, con l’obiettivo di offrire opportunità di crescita ed affermazione ai Sommelier. Dal 2007, anno della sua nascita, è il solo membro per l’Italia dell’Association de la Sommellerie Internationale, ASI. I principali obiettivi di ASPI sono la formazione, a livello professionale, e la diffusione della cultura sul mondo del cibo e delle bevande. ASPI è presente, sul territorio nazionale, con corsi ed attività.
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La Guida Veronelli 2019 su smartphone e tablet: in un’app più di sedicimila vini e oltre duemila produttori

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  • 8 Febbraio 2019

Un ritratto fedele e aggiornato delle eccellenze vitivinicole italiane: questo è ciò che la Guida Oro I Vini di Veronelli propone, anno dopo anno, agli appassionati e ai professionisti del vino. La nuova app I Vini di Veronelli 2019 – disponibile da oggi su App Store e Google Play – rende consultabili integralmente i contenuti del volume con la semplicità del formato digitale.

Sono, infatti, a portata di touch tutte le informazioni sui 2.038 Produttori recensiti, i giudizi su 16.256 vini formulati dai curatori Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello, ma anche le introduzioni regionali, i “luoghi del buon bere” e i premi assegnati dalla Redazione.

Grazie allo sviluppo delle funzioni di ricerca è possibile esplorare in modo rapido e intuitivo il patrimonio enologico italiano: nella sezione Trova l’Azienda il lettore può scoprire, ad esempio, quali aziende a conduzione biologica, con sede a Barolo, siano dotate di un punto vendita aperto nel week end e offrano possibilità di alloggio. Nella sezione Trova il Vino, inoltre, è facile conoscere quali vini bianchi campani con prezzo inferiore a 15 € abbiano conseguito una valutazione di almeno 90/100.

Dedicata a chi ama una consultazione più classica, la sezione L’Italia del Vino conduce i lettori di regione in regione attraverso uno scritto sull’attualità a firma del curatore responsabile, un focus sulle produzioni locali premiate con le Super Tre Stelle e una selezione di “luoghi del buon bere”, ristoranti che si distinguono per servizio e carta dei vini.

Nelle sezioni Il Vino in evidenza e L’Azienda in evidenza è, invece, il Seminario Veronelli a proporre settimanalmente realtà ed etichette meritevoli di attenzione, valorizzando in primis distretti produttivi e vitigni poco conosciuti.

I riconoscimenti assegnati dalla Guida Oro I Vini di Veronelli 2019 sono riuniti nella sezione I Premi: i Super Tre Stelle (vini con punteggio uguale o superiore a 94/100), i Grandi Esordi (vini di pregio recensiti per la prima volta), i Migliori Assaggi (il vertice di ciascuna tipologia) e, naturalmente, i dieci Sole, premi speciali assegnati dalla Redazione ad altrettanti “racconti in forma di vino” rappresentativi della competenza e della creatività dei vignaioli italiani.

La funzione Le Notizie, infine, consente al lettore di essere sempre aggiornato sulle iniziative del Seminario Veronelli, associazione che, da oltre trent’anni anni, promuove la cultura della terra e della tavola.

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Ricasoli sceglie Itaca Comunicazione

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  • 19 Gennaio 2019

Un nome illustre del vino approda a Itaca, l’isola felice della comunicazione delle imprese vitivinicole: Ricasoli, l’azienda sinonimo di Chianti Classico, presieduta da Francesco Ricasoli, ha scelto Itaca Comunicazione, l’agenzia milanese condotta da Simona Pisanello, per raccontare una realtà unica nel mondo.

Dal 1993 conduco l’azienda verso nuove sfide, nel rispetto profondo dei miei illustri antenati che hanno fatto grande questo territorio, primo tra tutti Bettino Ricasoli – spiega Francesco Ricasoli, attuale proprietario e Presidente dell’azienda toscana. – In questi cinque lustri abbiamo elaborato nuovi concetti per vivere i vigneti in maniera sostenibile, dallo studio continuo dei suoli alla selezione clonale del Sangiovese di Brolio. I nuovi vini sono quindi l’espressione di mirate ricerche, condotte con lo stesso rigore scientifico adottato dal mio grande antenato. Rigore e stile che terremo anche per raccontarli. Per questo abbiamo scelto di affidarci a un partner che possa accompagnarci nell’impresa di far apprezzare il nostro vino con un linguaggio contemporaneo, utilizzando strumenti di comunicazione efficaci».

Itaca Comunicazione affiancherà Ricasoli nella definizione della strategia della marca, nelle relazioni con la stampa e nell’advertising al trade.

«Le prime testimonianze del legame tra la nobile famiglia Ricasoli e la produzione del vino risalgono al 1141. Alla fine del ‘600 sono documentate le prime esportazioni di Chianti a Londra e Amsterdam. Agli inizi del ‘900 l’apertura di nuovi mercati dalla Cina all’Arabia Saudita, dal Sudafrica al Guatemala, dalla Costa Rica alle Afriche Britanniche. Il nostro compito oggi – racconta Simona Pisanello, CEO di Itaca Comunicazione – sarà quello di esaltarne la visione e di riaffermare nel mondo l’attualità del binomio originario e qualitativo Chianti – vino».

RICASOLI è l’azienda vitivinicola più rappresentativa del territorio del Chianti Classico, nel cuore della Toscana, e una delle dieci imprese familiari più antiche al mondo. La sua storia inizia quasi mille anni fa attorno al Castello di Brolio, ancora oggi simbolo della famiglia Ricasoli e dell’incantevole tenuta circostante. L’azienda dispone di 1200 ettari di proprietà, di cui 240 di vigneto e 26 coltivati a ulivo. 25 anni fa Francesco Ricasoli, attuale proprietario e Presidente, ridisegna il presente e il futuro prossimo dell’azienda, commissionando il primo studio dei suoli volto alla comprensione profonda del territorio di appartenenza. Tale studio, unitamente alla selezione clonale del Sangiovese di Brolio e al totale rinnovamento dei vigneti, ha permesso di sviluppare dei vini di carattere che sono l’espressione di specifiche parcelle di territorio.

Castello di Brolio è anche una destinazione dove i viaggiatori italiani e stranieri appassionati di vino e amanti del patrimonio culturale italiano possono scegliere tra diverse proposte di visita, itinerari e tour, programmare degustazioni individuali o di gruppo all’Enoteca o pranzare nell’Osteria del Castello di Brolio e soggiornare nell’Agriturismo Agresto.

ITACA COMUNICAZIONE, azienda specializzata in servizi di branding, digital, design, advertising ed eventi, con una competenza ventennale acquisita su progetti internazionali per clienti quali Heineken, Eden Viaggi, Marcolin, Barilla Restaurants e che annovera numerose esperienze nel settore del vino, in cui ha accompagnato con successo le marche in ogni fase della loro vita: dalla strategia al packaging, dalla presenza nel mondo digital alle relazioni con la stampa, attraverso tutto ciò che ci sta nel mezzo.

INFO
https://ricasoli.com
http://www.itacacomunicazione.it

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Marco Locatelli, direttore di Casual Ristorante*, è il nuovo coordinatore di ASPI Bergamo

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  • 14 Gennaio 2019

Marco Locatelli è il nuovo coordinatore di ASPI Bergamo. Attualmente direttore e socio dello chef Enrico Bartolini presso Casual Ristorante, una stella Michelin in Città Alta a Bergamo, Marco Locatelli è un volto noto non solo alla realtà locale, ma anche tra i professionisti di tutta Italia, grazie alla pluriennale esperienza nel settore della ristorazione.

Cresciuto a Bergamo, dove la sua famiglia, da sempre nel settore, gestisce La Caffetteria di Locatelli a Valtesse, Marco Locatelli ha scelto di intraprendere questa strada, mettendo da parte il diploma di ragioneria, muovendo i primi passi tra le mura de La Marianna e del Caffè del Tasso. Seguono le esperienze con lo Chef Antonio Guida al Ristorante Il Pellicano** a Porto Ercole e con lo chef Lorenzo Cogo al Ristorante El Coq* a Marano Vicentino, fino a giungere all’incontro con Enrico Bartolini, prima al Devero Ristorante** di Cavenago di Brianza e poi a Bergamo con Casual Ristorante*. Una sinergia, quella creatasi con Bartolini, che nel 2016 ha permesso di guadagnare la prima stella Michelin, con in cucina lo Chef Alex Manzoni.

«Ho fatto il primo passo verso il mondo del vino per passione prima ancora che per professione. Ed è proprio la mia passione a guidarmi nella scelta delle etichette da inserire nella carta dei vini, che risulta essere in costante movimento – spiega Marco Locatelli. – Il sommelier ha il compito di accompagnare l’ospite all’assaggio di eccellenze italiane ed estere, guidandolo e consigliandolo tra le numerose novità, senza dimenticare l’importanza dei blasoni che hanno reso salda l’enologia mondiale. Ma senza nemmeno dimenticare il vasto mondo delle birre, dei distillati e, in generale, di tutte le bevande: è un universo vasto che esige molto studio e soprattutto grande passione – quella che porto quotidianamente nel mio lavoro e che spero di trasmettere nel ruolo affidatomi da ASPI – Associazione della Sommellerie Professionale Italiana nella mia città».

 

ASPI – Associazione della Sommellerie Professionale Italiana. Si propone come punto di riferimento per la Sommellerie professionale, con l’obiettivo di offrire opportunità di crescita ed affermazione ai Sommelier. Dal 2007, anno della sua nascita, è il solo membro per l’Italia dell’Association de la Sommellerie Internationale, A.S.I. I principali obiettivi di ASPI sono la formazione, a livello professionale, e la diffusione della cultura sul mondo del cibo e delle bevande. ASPI è presente, sul territorio nazionale, con corsi ed attività.

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Seminario Veronelli e Vinidea: a gennaio incontro tecnico sulla mineralità dei vini

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  • 4 Gennaio 2019

«La mineralità dei vini»

Mercoledì 23 gennaio 2019, dalle ore 14 alle ore 18

Ristorante Ezio Gritti
Piazza Vittorio Veneto 15 – Bergamo

Continua nel 2019 il calendario di appuntamenti dedicati alla formazione tecnica firmati Vinidea che il Seminario Permanente Luigi Veronelli, associazione per la cultura del vino e degli alimenti, propone a Bergamo in esclusiva per la Lombardia, presso il prestigioso Ristorante Ezio Gritti. A partire da gennaio, infatti, una nuova serie incontri rivolti ai produttori vitivinicoli, agli enologi, agli agronomi e agli assaggiatori esperti, approfondirà alcuni aspetti peculiari del processo di produzione vitivinicola e delle tecniche di analisi sensoriale.

Il primo appuntamento, mercoledì 23 gennaio 2019, ha titolo «La mineralità dei vini» e sarà condotto da Antonio Palacios dell’Università della Rioja, Laboratorio Excell Ibérica, affiancato in traduzione tecnica da Giuliano Boni, responsabile didattico di Vinidea. Basandosi sui risultati dell’esteso progetto di ricerca avviato nel 2012 dal Laboratorio Excell Ibérica in collaborazione con Outlook Wine, l’incontro indagherà la correlazione tra i componenti chimici, la percezione olfattiva e le associazioni emozionali nei vini comunemente definiti “minerali” con l’obiettivo di dare una definizione scientificamente fondata.

Il corso avrà una durata di 4 ore, dalle 14 alle 18, e gli Associati del Seminario Veronelli beneficeranno di condizioni economiche agevolate, con uno sconto del 30% sulla tariffa ordinaria. Per i soci Assoenologi la partecipazione al corso prevede il riconoscimento di 4 crediti formativi.

Gli incontri Vinidea proseguiranno, poi, sabato 2 marzo, con «Riconoscimento sensoriale dei difetti dei vini», appuntamento che prevede la degustazione di 60 vini contaminati artificialmente con composti responsabili di molteplici anomalie per indagarne i meccanismi di comparsa e di evoluzione.

***

«La mineralità dei vini»

COSTI E CONDIZIONI La quota ordinaria di iscrizione al corso è di 190 euro (IVA inclusa) entro il 7 gennaio. Agli associati al Seminario Veronelli è riservata la quota speciale di 130 euro (IVA inclusa). Dal 7 gennaio la quota ordinaria sarà di 240 euro (IVA inclusa), ai nostri associati sarà riservata la quota speciale di 180 euro (IVA inclusa). Termine iscrizione a esaurimento posti. Contatti: Segreteria SV [email protected].

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE È necessario iscriversi entro 3 giorni lavorativi prima della data di svolgimento. Il corso sarà attivato al raggiungimento del numero minimo di partecipanti. L’iscrizione può essere fatta tramite l’apposito modulo, da inviare debitamente compilato a Vinidea via fax al numero 0523 876340 o e-mail all’indirizzo [email protected].

L’iscrizione sarà ritenuta valida solo se inviata entro il termine indicato e se accompagnata dal pagamento della quota, secondo le modalità richieste.

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«Il vino come racconto»: torna il corso di degustazione secondo Veronelli per imparare a “leggere” il vino

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  • 21 Dicembre 2018

TUTTI I MERCOLEDÌ
DAL 20 FEBBRAIO AL 17 APRILE 2019
DALLE 20.30 ALLE 23.00

Tenuta Casa Virginia
Via Cascina Violo, 1 – Villa d’Almè (BG)

Sabato 4 maggio 2019
Visita di un’azienda vitivinicola d’eccellenza

Il vignaiolo scrive, il vino racconta. Il Seminario Permanente Luigi Veronelli, l’Associazione per la cultura del vino e degli alimenti che ogni anno pubblica la prima guida ai vini d’Italia, apre le iscrizioni per la nuova edizione de «Il vino come racconto», il corso di degustazione di primo livello che, in oltre trent’anni, ha accompagnato migliaia di neofiti e appassionati alla scoperta del nostro patrimonio vitivinicolo.

Tenuta Casa Virginia a Villa d’Almè (BG) è stata scelta dal Seminario Veronelli come sede dei nove incontri tematici che si susseguiranno tutti i mercoledì, dal 20 febbraio al 17 aprile 2019, dalle ore 20.30 alle 23.00. Nove tappe in cui i docenti dell’Associazione proporranno, accanto ai principi di viticoltura ed enologia, focus sensoriali e assaggi di alta qualità. Un ciclo di incontri pensati accompagnare i partecipanti nell’apprendimento delle tecniche per degustare o, meglio, «leggere il racconto del vino», descrivendone con un linguaggio appropriato le caratteristiche organolettiche e formulando razionalmente un giudizio. A conclusione del corso, sabato 4 maggio, si terrà la consegna dei diplomi e la visita ad un’azienda vitivinicola lombarda, scelta tra gli oltre 2.000 Produttori recensiti dalla Guida Oro I Vini di Veronelli.

Obiettivo del corso è quello di trasmettere l’approccio al vino ereditato dalla sensibilità di Luigi Veronelli, capace di riconoscere in ogni bicchiere un’alta espressione dell’agricoltura italiana ma anche un irrinunciabile momento di cultura e di piacere.

«Il Seminario Veronelli ha migliorato e ampliato il suo corso di maggior fascino e successo per dare a quanti desiderino accostarsi alla cultura enoica in modo ragionato, piacevole e “veronelliano” gli strumenti e le nozioni per imparare a cogliere l’eleganza e la profondità dei vini italiani nelle loro differenti tipologie, approfondendo i fattori chiave della qualità in ambito viticolo ed enologico e il corretto utilizzo degli organi di senso» dichiara Andrea Bonini, direttore dell’Associazione. «Il corso è, dunque, un’occasione per scoprire quella particolare forma di bellezza di cui ognuno può far esperienza attraverso il naso e la bocca, ma anche un’opportunità per comprendere il portato culturale e la ricchezza inestimabile che rendono uniche l’agricoltura e la gastronomia d’Italia».

Questo il calendario dei dieci appuntamenti che compongono “Il vino come racconto”:

mercoledì 20 febbraio, ore 20:30
Il racconto del vino – Introduzione alla degustazione

mercoledì 27 febbraio, ore 20:30
La bellezza che si osserva, si annusa e si assapora

mercoledì 6 marzo, ore 20:30
Piccolo il podere, minuta la vigna, perfetto il vino

mercoledì 13 marzo, ore 20:30
Il canto della terra verso il cielo

mercoledì 20 marzo, ore 20:30
Come nasce il vino?

mercoledì 27 marzo, ore 20:30
I vini bianchi

mercoledì 3 aprile, ore 20:30
I vini rossi

giovedì 11 aprile, ore 20:30
I vini spumanti

mercoledì 17 aprile, ore 20:30
I vini da dessert e da meditazione

sabato 4 maggio
Camminare la terra: visita in azienda

Il costo del corso è di 400,00 € (IVA inclusa) da pagarsi tramite l’acquisto dell’apposito ticket sul sito www.seminarioveronelli.com o sul portale Eventbrite. Ai non Associati è richiesta, inoltre, la sottoscrizione della quota annuale, valida per tutto il 2019, di 50 € da corrispondere in contanti alla prima lezione.

L’acquisto del ticket dà diritto a frequentare l’intero corso Il vino come racconto (dieci incontri) con l’assaggio di 3-6 vini di alta qualità per ciascuna serata, selezionati secondo le esigenze formative e il tema dell’incontro, il materiale didattico, un set da 6 calici da degustazione. Per ulteriori informazioni è disponibile la Segreteria del Seminario Permanente Luigi Veronelli (Tel. 035 249961, e-mail [email protected]).

Seminario Permanente Luigi Veronelli

È un’associazione senza fini di lucro intitolata al padre della critica gastronomica italiana fondata a Bergamo il 7 aprile 1986 da un sodalizio di vignaioli, personalità del settore agroalimentare e della ristorazione e da Luigi Veronelli che ne è stato per quasi vent’anni presidente onorario.

Missione del Seminario Veronelli è promuovere la cultura del vino e degli alimenti attraverso lo studio delle produzioni agroalimentari di qualità, la formazione e l’informazione di professionisti e consumatori, la comunicazione delle eccellenze gastronomiche italiane. L’Associazione, inoltre, sostiene i suoi Associati proponendo loro servizi volti ad accrescerne le competenze e a supportarne i progetti personali e imprenditoriali. L’Associazione persegue la sua missione all’interno d’una visione veronelliana della gastronomia che, a partire dalla degustazione e dall’analisi sensoriale dei prodotti, valorizza e approfondisce i saperi tecnico-scientifici relativi ai processi produttivi insieme al portato culturale, alle relazioni con i territori e le comunità.

Il Seminario Veronelli ha, infine, l’obiettivo di dar voce a quelle parti dell’agricoltura e della ristorazione d’Italia capaci d’essere contemporaneamente contadine e colte, scientifiche e sensibili, responsabili, inclusive e leader per qualità delle produzioni.

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Dal Mediterraneo all’Atlantico, la crociera dei Grandi Cru con i sommelier di ASPI

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  • 19 Novembre 2018

Gli avvolgenti profumi del Marocco e gli straordinari colori di Madeira. La seducente Lisbona e la vivace Fort Lauderdale. In mezzo, i vini del vecchio e del nuovo mondo. Ha attraccato al porto di Fort Lauderdale Silver Whisper, la crociera tematica dedicata al mondo del vino organizzata da Silversea, compagnia di navigazione specializzata in crociere di lusso, e ASPIAssociazione della Sommellerie Professionale Italiana. Una sinergia che si rinnova per il terzo anno consecutivo.

I viaggiatori, appassionati dell’arte enoica, hanno trascorso quattordici giorni in navigazione, dal 18 al 31 ottobre, durante i quali sono stati accompagnati da Giuseppe Vaccarini, presidente di ASPI e Miglior Sommelier del Mondo (1978), e da Gennaro Buono, Miglior Sommelier d’Italia (2012), alla scoperta di alcuni dei vigneti più affascinanti di sempre.

Con alternanza tra lezioni frontali e pratiche, il corso si è aperto con un focus sui vini spumanti, dall’Italia alla regione di Sonoma, negli Stati Uniti, per poi proseguire con un approfondimento sul Sauvignon Blanc e sullo Chardonnay. Una tappa specifica è stata dedicata alla Toscana e ai suoi straordinari vigneti con, a seguire, un interessante incontro tra il Piemonte di Nebbiolo e Barolo, e la Napa Valley, per comprendere come Merlot e Cabernet si adattino alle due terre.

Altrettanta attenzione è stata dedicata all’abbinamento cibo – vino, per imparare ad assaggiare, invecchiare e abbinare i grandi rossi corposi, per capire come l’uva reagisce in modo diverso a seconda del clima e delle temperature e, infine, come il suolo influisce nelle singole varietà di vino. Il tutto, con una visita in cantina nella verdeggiante Madeira, al Blandy’s Wine Lodge di Funchal, dove i viaggiatori hanno assaggiato il celebre vino di Madeira, famoso in tutto il mondo per il suo sapore autentico e per suoi 200 anni di storia.

Una rotta tra Mediterraneo e Atlantico, dunque, durante la quale gli ospiti hanno avuto modo di degustare 33 diverse varietà di vini italiani di alta classe, forniti dal Comitato Grandi Cru d’Italia, celebre realtà che unisce le migliori cantine italiane, e 19 varietà dei migliori vini d’America proposti dall’American Fine Wine Competition.

«Quella appena conclusa è stata un’esperienza straordinaria che ha unito due delle più grandi passioni di tutti i tempi: la cultura enogastronomica e il viaggio. Gli ospiti hanno mostrato straordinario interesse soffermandosi, in un contesto professionale, ma rilassato, ad approfondire specifiche tematiche e ad assaporare vini pregiati, avvicinandosi a un mondo che a ogni sorso rivela infinite suggestioni. Per questo, un ringraziamento speciale va a Silversea e al Comitato Grandi Cru che hanno contribuito alla realizzazione di un evento tanto speciale» – dichiara Giuseppe Vaccarini, presidente ASPI.

«Anche quest’anno la crociera tematica realizzata con ASPI e con Comitato Grandi Cru è stata unica. La gastronomia è da sempre un fiore all’occhiello dell’universo Silversea che ha incluso a bordo di ognuna delle sue navi da crociera una delle più ampie e pregiate carte di vini, con circa 70 diverse etichette, rappresentando tutte le principali regioni vinicole. Offrire la possibilità ai nostri ospiti di scoprire di più su questo mondo con la guida di sommelier esperti e pluripremiati come Vaccarini e Buono è la naturale prosecuzione di questa nostra particolare sensibilità» – dichiara Birgit Vadlau, Food & Beverage Director di Silversea.

ASPI – Associazione della Sommellerie Professionale Italiana. Si propone come punto di riferimento per la Sommellerie professionale, con l’obiettivo di offrire opportunità di crescita ed affermazione ai Sommelier. Dal 2007, anno della sua nascita, è il solo membro per l’Italia dell’Association de la Sommellerie Internationale, A.S.I. I principali obiettivi di ASPI sono la formazione, a livello professionale, e la diffusione della cultura sul mondo del cibo e delle bevande. ASPI è presente, sul territorio nazionale, con corsi ed attività.

 

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Presentata a Bergamo la Guida Oro I Vini di Veronelli 2019: otto le aziende orobiche recensite e undici i “Luoghi del Buon Bere”. La Lombardia conquista 13 Super Tre Stelle

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  • 16 Novembre 2018

Dopo l’anteprima nazionale svoltasi a Venezia, sulla splendida Isola di San Giorgio Maggiore, sede di Fondazione Giorgio Cini e dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli, il Seminario Permanente Luigi Veronelli ha presentato a Bergamo la Guida Oro I Vini di Veronelli 2019. Qui, infatti, è nata nel 1986 l’Associazione dedicata al massimo degustatore del Novecento e a Bergamo, ancora oggi, il Seminario Veronelli organizza molte delle sue attività come corsi e incontri di formazione per tecnici, professionisti e appassionati.

La Guida Oro, pietra miliare della cultura gastronomica italiana, è stata raccontata dai curatori presso il prestigioso Ristorante Ezio Gritti con un approfondimento dedicato alle produzioni di Lombardia. Nelle sue 1.154 pagine, con 2.038 produttori recensiti per un totale di 16.256 vini selezionati, la provincia di Bergamo è presente con 8 aziende, delle quali 3 sono new entry, con vini giudicati discreti (una stella, 80-85/100), buoni (due stelle, 86-89/100) e ottimi (tre stelle, 90-93/100). Sulla base della proposta di cantina e della cura riservata al servizio vini il volume segnala, inoltre, 11 “Luoghi del Buon Bere” orobici, ristoranti in cui il vino è protagonista.

Nessuna etichetta bergamasca ha meritato il massimo riconoscimento della Guida, le Super Tre Stelle assegnate a 338 vini italiani giudicati con valutazione uguale o superiore a 94/100. Tale premio è andato, però, a 13 vini di Lombardia, benché regione fuoriclasse dell’edizione 2019 sia la Toscana, depositaria di ben 116 “super stellati”, seguita dal Piemonte con 58 eccellenze.

Sono 2, poi, i vini lombardi che, recensiti per la prima volta, hanno raggiunto o superato la soglia dei 94/100, conquistando il titolo di Grande Esordi. Tra i cinque, come da tradizione, Migliori Assaggi, ovvero i vini che, nella rispettiva tipologia, hanno conseguito il più elevato giudizio in centesimi, la Lombardia enologica ha piazzato un vero e proprio vertice: Miglior Vino Spumante dell’edizione 2019 è stato, infatti, riconosciuto nel Franciacorta Extra Brut Rosé Riserva Annamaria Clementi 2008 di Ca’ del Bosco (Erbusco, Brescia), valutato con lo straordinario punteggio di 98/100. Infine, con il Cuvée Maria Vittoria Rosé Nature 2012 di Rainoldi (Chiuro, SO), la Lombardia figura anche tra gli ambiti “Sole”, i premi speciali assegnati dalla Redazione alle dieci etichette che più rappresentano l’intelligenza, la creatività e la dedizione dei vignaioli italiani.

«Bergamo è stata a lungo la città in cui Luigi Veronelli, milanese, ha vissuto e lavorato e, dal 1986, anno di costituzione, ospita il Seminario Permanente a lui dedicato. Ogni anno dalla sua sede sulle mura veneziane patrimonio UNESCO ha inizio il viaggio dei curatori della Guida Oro I Vini di Veronelli alla ricerca delle migliori produzione enologiche del Paese. Dopo le presentazioni di Venezia e Milano abbiamo, perciò, dedicato alla città e ai suoi operatori della gastronomia una presentazione che ha compreso una degustazione guidata dei dieci premi speciali» – ha dichiarato Andrea Bonini, Direttore del Seminario Veronelli.

L’occasione è stata utile, inoltre, per ricordare che nel maggio prossimo avrà inizio «Camminare le vigne: luoghi, persone e cultura del vino italiano», primo corso dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli, nata dalla partnership tra l’associazione bergamasca e Fondazione Giorgio Cini. Questa nuova iniziativa proporrà a professionisti e futuri operatori incontri formativi sulla splendida Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, mettendo in luce le connessioni tra vini d’eccellenza e il più ampio sistema agroalimentare italiano, ma anche i loro rimandi con il mondo della cultura, dell’arte e del design. Il corso è dedicato ai titolari e al personale di aziende vitivinicole, in primo luogo a coloro che si occupano di marketing, comunicazione e del settore commerciale, agli operatori del commercio vitivinicolo e alimentare di qualità, ai patron e al personale di ristoranti, enoteche e wine bar, ai professionisti della comunicazione e del turismo e ai futuri operatori del settore (maggiori informazioni sono disponibili sul sito altascuolaveronelli.it).

La presentazione, condotta da Andrea Bonini, Direttore del Seminario Veronelli, ha visto la partecipazione di Andrea Alpi, Responsabile della didattica del Seminario Veronelli, e di Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello, Curatori della Guida Oro I Vini di Veronelli 2019. Gli stessi curatori hanno guidato la degustazione dei “Sole”, dieci “racconti in forma di vino”, a cui sono seguite le specialità create dallo chef Ezio Gritti, proposte grazie alla collaborazione di Acqua Bracca, fonte bergamasca di acque minerali, partner, fornitore ufficiale e “acqua da degustazione” del Seminario Permanente Luigi Veronelli.

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La Grande Festa del Vino, l’evento Cult del Vino

Domenica 10 e lunedì 11 settembre avrà luogo la decima edizione de “La Grande Festa del Vino”, che si svolgerà a Mirano, in provincia di Venezia, presso una location d’eccezione, Villa & Barchessa XXV Aprile. Gli organizzatori sono i fratelli Berna, titolari dell’Enoteca Le Cantine Dei Dogi.

I vini presenti alla kermesse
La manifestazione ha l’obiettivo di far scoprire agli ospiti delle specialità nazionali e internazionali. Saranno stappate oltre 6 mila bottiglie di vini appartenenti a 400 diverse etichette, da accompagnare con delle squisitezze gastronomiche accuratamente selezionate. Tra vini convenzionali e biologici, tra prodotti rinomati e produzioni di piccole realtà, ogni palato troverà la sua soddisfazione. L’Italia sarà rappresentata da tutte le sue regioni, l’Europa da ulteriori sette stati e il resto del mondo da altre 6 nazioni.

Le novità della decima edizione
La Grande Festa del Vino edizione 2017 avrà la novità di accogliere dei paesi provenienti da nazioni extra europee, tra cui il Cile, l’Argentina, gli Stati Uniti, Israele e l’Australia, per un’esplosione di sapori e di filosofie.

La location
Villa & Barchessa XXV Aprile è il luogo designato per la manifestazione, la quale ospiterà l’evento in due diverse location, ovvero Villa XXV Aprile, in cui sarà possibile degustare vini italiani tradizionali, e Barchessa di Villa XXV Aprile, che sarà riservata alle degustazione di vini biologici o naturali italiani, e di vini internazionali. Tra domenica e lunedì si svolgeranno quattro Grandi Degustazioni Guidate, fiore all’occhiello della rassegna.

I biglietti
I biglietti hanno un costo di 25,00 euro se acquistati all’entrata, oppure di 20 euro se prenotati online. Inclusi nel prezzo un calice da degustazione, una tracolla porta calice, una penna e un catalogo. Le degustazioni guidate sono acquistabili separatamente.

Per ulteriori informazioni visitare il sito www.lagrandefestadelvino.it

Elenco espositori:

WINE
Veneto
Ronfini – Col San Martino (TV)
Sestere – Fontanelle (TV)
Ornella Bellia – Portogruaro (VE)
Sengiari – Tramonte di Teolo (PD)
Castello di Rubaro – Nanto (VI)
Marchetto – Gambellara (VI)
Sacramundi – Chiampo (VI)
Cantina Roncolato Antonio – Soave (VR)
Tamburino Sardo – Sommacampagna (VR)

Friuli – Venezia Giulia
Branko – Cormons (GO)
Arzenton Maurizio – Spessa di Cividale (UD)
Borgo delle Oche – Valvasone di Pordenone (PN)
Colja Jozko – Sgonico (TS)

Lombardia
Marchesi di Montalto – Montalto Pavese (PV)
EnoEmme – Castel S. Giovanni (PC)
Tenuta Ambrosini – Cazzago San Martino (BS)
Brunello – Pozzolengo (BS)

Trentino-Alto Adige
Villa Corniole – Giovo (TN)
Egger Ramer – Bolzano (BZ)
Von Braunbach – Terlano (BZ)

Piemonte
Montaribaldi – Barbaresco (CN)

Valle D’Aosta
Chateau Feuillet – Saint Pierre (AO)

Liguria
Bio Vio – Albenga (SV)

Emilia Romagna
SaDiVino – POredappio (FC)
Tenuta Galvana Superiore- Castelvetro di Modena (MO)

Abruzzo
Paride d’Angelo – Pianella (PE)

Marche
Vallerosa Bonci – Cupramontana (AN)

Toscana
Dreolino – Rufina (FI)
Le Regge – Greve in Chianti (FI)
Mangiacane – San Casciano in Vale di Pesa (FI)
Mocali – Montalcino (SI)
Suberli – Magliano (GR)
Tenuta di Gracciano della Seta – Montepulciano (SI)

Umbria
Raina – Montefalco (PG)

Lazio
Castel De Paolis – Grottaferrata (RM)

Molise
Claudio Cipressi – San Felice del Molise (CB)

Campania
Cantine Antonio Caggiano – Taurasi (AV)
Tenuta Sarno 1860 – Avellino (AV)

Basilicata
D’Angelo – Rionero in Vulture (PZ)

Puglia
Di Filippo – Trani (BT)
Milleuna – Lizzano (TA)

Calabria
Cantine Vincenzo Ippolito 1845 – Cirò Marina (KR)

Sardegna
Jankara – Sant’Antonio di Gallura (OT)
Murales – Olbia (OT)

Sicilia
Irene Badalà – Passopisciaro (CT)
Cantine Europa – Petrosino (TP)
Buffà – Marsala (TP)

Francia
Boutillez Vignon – Villers Marmery – Montagne de Reims
Jean Paul Mauler – Mittelwihr – Alsace

Austria
Gangl Wines – Illmitz

Slovenia
Erzetic – Dobrovo – Goriska

Ungheria
Chateau Pajzos – Sárospatak

Portogallo
Quinta Do Mourão – Cambres – Lamego

Spagna
Miltrentaset 1037 – Penedès

Germania
DRK-Sozialwerk – Bernkastel Kues

Stati Uniti d’America
Macari Vineyards – North Fork ok Long Island – NY

Argentina
Bodega Norton – Mendoza

Nuova Zelanda
Dusky Sounds – Marlborough

Australia
Tempus Two – Hunter Valley

Cile
Ventisquero – Colchagua Valley

Israele
Teperberg 1870 Winery – Tsor’a
Recanaty Winery – Emek Hefer

FOOD
Veneto
Lazzaris – Conegliano (TV)
Caseificio Tomasoni – Breda di Piave (TV)
Salumificio Da Pian – Silea (TV)
Panetteria Pasticceria Caffetteria da Gheni – Mirano (VE)
Trattoria al Castello – Mirano (VE)
Salumificio Brianza – Montagnana (PD)
Salumificio dei Castelli – Montecchio Maggiore (VI)
Loison – Costabissara (VI)
Crocca in Bocca – San Giovanni Lupatoto (VR)

Emilia Romagna
Gardini Cioccolato d’ Autore – Forlì (FC)

Campania
Erbanito – San Rufo (SA)

Sicilia
Fagone – Giarratana (RG)

SIDRO
Emilia Romagna
Tre Rii – Felino (PR)

OLIO
Toscana
Paniole – Magliano (GR)

FUORI DALLA TAVOLA
Veneto
Serafin Frigoriferi – Oderzo (TV)
BigFava Work – S.M. di Sala (VE)
Dormiflex – S.M. di Sala (VE)
Ghiaccio Facile – Quarto d’Altino (VE)
Brevetti Waf – Creazzo (VI)
Vinstrip – Trenago (VR)

Friuli – Venezia Giulia
Farfalli Cavatappi d’autore – Maniago (PN)

Lombardia
Rastal Italia – Castel San Giovanni (PC)
Youwine – Milano (MI)

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9/11 Seminario Veronelli Wine Club Vicenza – Super Tre Stelle 2017: una selezione d’eccellenze dalla Guida Veronelli 2017

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  • 10 Novembre 2016

DALL’ALTO ADIGE ALLA SARDEGNA:

SEI VINI PREMIATI DALLA GUIDA VERONELLI 2017

DIALOGANO CON LA CUCINA DE LA LOCANDA DI PIERO

Il secondo appuntamento del Seminario Veronelli Wine Club Vicenza è dedicato a una selezione di Super Tre Stelle, le eccellenze della Guida Oro I Vini di Veronelli 2017

 

La Locanda di Piero*
Via Roma 32/34, Montecchio Precalcino (Vicenza) 

Mercoledì 9 novembre – ore 19.45
 “Super Tre Stelle 2017: una selezione d’eccellenze dalla Guida Veronelli 2017
SV Premium Wine Tasting | Qualità

 

Montecchio Precalcino, novembre 2016 – Sei Super Tre Stelle 2017, eccellenze del vino italiano premiate dalla nuova edizione della Guida Oro I Vini di Veronelli, incontrano l’alta cucina de La Locanda di Piero, ristorante stellato di Montecchio Precalcino, a pochi chilometri da Vicenza. Questo propone il secondo incontro del Seminario Veronelli Wine Club Vicenza nato dalla collaborazione tra il ristorante stellato e ilSeminario Permanente Luigi Veronelli, associazione per la cultura del vino e degli alimenti giunta al trentesimo anno di attività.

Mercoledì 9 novembre alle 19.45, infatti, nelle eleganti sale de La Locanda di Piero in via Roma 32/34 a Montecchio Precalcino (Vicenza), una preziosa serata affiancherà alle creazioni culinarie dello chef Renato Rizzardi la degustazione di sei capolavori enologici premiati con le Super Tre Stelle 2017 dalla prima guida ai vini d’Italia.

Dopo il successo dell’incontro inaugurale con protagonisti i migliori metodo classico della Penisola, il viaggio del SV Wine Club Vicenza alla scoperta dei capolavori enologici italiani prosegue con la degustazione di sei vini insigniti del massimo riconoscimento della Guida Oro I Vini di Veronelli 2017presentata in anteprima pochi giorni fa a Roma e disponibile ora nelle librerie di tutta Italia.

Solo il 2% degli oltre sedicimila vini recensiti ha ottenuto una valutazione uguale o superiore a 94/100, conseguendo così le Super Tre Stelle 2017. Nella consueta sfida tra regioni italiane, il podio vede la Toscana nettamente al comando con 94 Super Tre Stelle, al secondo posto si conferma ilPiemonte con 76 vini d’eccellenza mentre il terzo gradino è occupato dal Veneto, a quota 36. Sicilia eCampania sono leader nell’Italia Meridionale rispettivamente con 24 e 20 etichette premiate.

«I sei vini selezionati per il SV Wine Club Vicenza sono “capolavori liquidi” che meritano d’essere raccontati e conosciuti. Per questo accompagneremo i partecipanti nell’apprezzare l’alta qualità di ogni singolo campione, presentandone il territorio d’origine e la filosofia del produttore. Un viaggio lungo la Penisola che toccherà alcune storiche aziende e denominazioni, un’occasione per soddisfare le curiosità dei lettori su come nasca, anno dopo anno, la prima guida ai vini d’Italia» – ha dichiarato Andrea Bonini, direttore del Seminario Permanente Luigi Veronelli, che affiancherà nelle degustazioni Andrea Alpi, responsabile della didattica e della formazione.

«Per comprendere questi splendidi vini e goderne appieno, riteniamo fondamentale affiancare la loro degustazione guidata alla “prova del piatto”, cioè al loro assaggio gastronomico in dialogo con una preparazione specifica, appositamente concepita per l’abbinamento. Come ogni altro fatto culturale, infatti, vini e cucina chiedono d’essere vissuti in modo totale, unendo razionalità e sensibilità» – ha commentato Renato Rizzardi, chef de La Locanda di Piero, che per la serata proporrà ai degustatori il suo Mac Cervo come amuse-bouche e Risotto ai funghi di bosco, fonduta al Morlacco e mirtilli come primo piatto. Coloro che lo desiderassero potranno, poi, proseguire la cena con Guancetta in crosta di pane e senape e, per dessert, Tortino alle mele e latte di mandorla.

 

Informazioni

Il SV Wine Club Vicenza propone una collezione d’incontri monografici dedicati al meglio dell’enologia italiana, impreziositi da due preparazioni d’alta cucina create dallo chef Renato Rizzardi.

Le degustazioni saranno condotte da un docente Seminario Veronelli presso La Locanda di Piero a partire dalle ore 19.45 sino alle 22.00.

Il costo di ciascuna serata è di 60 € (IVA inclusa), comprensivo di amuse-bouche di benvenuto, degustazione guidata di sei vini selezionati in base al tema della serata e di un piatto concepito dallo chef Renato Rizzardi. Con una maggiorazione di 30 €, al termine della degustazione sarà possibile concludere la cena con un secondo piatto, un dessert e un calice di vino in abbinamento.

I posti sono limitati: obbligatorio l’acquisto del ticket su www.seminarioveronelli.com

Il Seminario Permanente Luigi Veronelli
Associazione senza fini di lucro intitolata a Luigi Veronelli – padre della critica gastronomica italiana contemporanea – il Seminario Permanente Luigi Veronelli nasce a Bergamo il 7 aprile 1986 per volere di un qualificato sodalizio di vignaioli. Al suo interno vanta oggi la presenza dei più prestigiosi nomi dell’enologia e della gastronomia d’Italia. Sin dalla costituzione si distingue per la capacità di affrontare, con competenza e serietà, le tematiche più attuali della viticoltura e dell’enologia, stimolando la collaborazione tra produttori, operatori, professionisti, accademici e consumatori. Di particolare rilevanza per l’Associazione è l’attività didattica: numerosi i corsi di degustazione e gli appuntamenti di formazione tecnica rivolti sia agli appassionati, sia a un’utenza professionale.

Seminario Permanente Luigi Veronelli – Eventi
Luana Varalta – Tel. 035 249961 – E-mail [email protected]

Seminario Permanente Luigi Veronelli – Ufficio stampa
Emanuela Capitanio – Mob. + 39 347 4319334 – E-mail [email protected]

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Un appuntamento imperdibile: La Nona edizione della Grande Festa del Vino a Villa Farsetti

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  • 31 Luglio 2016

La Grande Festa del Vino torna con le sue delizie
Due date da segnare sul calendario, 11 e 12 settembre 2016, per gli amanti del vino e del buon cibo. Anche quest’anno l’enoteca Le Cantine dei Dogi di Mirano, punto di riferimento per tutti gli appassionati, organizza un appuntamento imperdibile.
Sarà un tripudio di prodotti enogastronomici d’eccellenza, in esposizione presso la scenografica cornice di Villa Farsetti, maestoso palazzo in stile rococò in provincia di Venezia, a Santa Maria di Sala. Per due giorni sarà possibile ammirare vini vincitori di importanti premi italiani ed internazionali e inebriarsi dei loro profumi e sapori, accompagnandone la degustazione con l’assaggio di prelibatezze dolciarie e della produzione agricola italiana.

Si parte con calice e scheda di gradimento
All’ingresso, al piano terra di Villa Farsetti, i visitatori adulti riceveranno, dietro versamento di un piccolo contributo, un calice e una scheda su cui segnare la propria valutazione. Come esperti sommelier, si potranno avventurare nella scoperta dei migliori vini del momento ed esprimere il loro gradimento.
I vini italiani convenzionali saranno suddivisi a seconda della loro zona di produzione in: Nord Italia, serviti a piano terra, e vini del Sud Italia, al primo piano.
Sempre al primo piano sarà possibile gustare i vini biologici ed i vini internazionali.
La stessa collocazione sarà adottata per le vivande.
Tra le numerose novità di questa nona edizione ci sarà la possibilità di partecipare a tre Grandi Degustazioni Guidate, con la presenza di esperti Relatori dell’Associazione Italiana Sommelier, che avranno luogo nella Sala Sante Schiavon.

Per ulteriori informazioni visitare il sito www.lagrandefestadelvino.it

Aziende partecipanti:

WINE
Veneto
Ronfini – Col San Martino (TV)
Ornella Bellia – Portogruaro (VE)
Sengiari – Tramonte di Teolo (PD)
Castello di Rubaro – Nanto (VI)
Marchetto – Gambellara (VI)
Cantina Roncolato Antonio – Soave (VR)
Tamburino Sardo – Sommacampagna (VR)
Valentina Cubi – Fumane (VR)

Friuli – Venezia Giulia
Branko – Cormons (GO)
Arzenton Maurizio – Spessa di Cividale (UD)
Borgo delle Oche – Valvasone di Pordenone (PN)
Colja Jozko – Sgonico (TS)

Lombardia
Marchesi di Montalto – Montalto Pavese (PV)
EnoEmme – Castel S. Giovanni (PC)
Tenuta Ambrosini – Cazzago San Martino (BS)
Brunello – Pozzolengo (BS)

Trentino
Villa Corniole – Giovo (TN)

Alto Adige
Egger Ramer- Bolzano (BZ)

Piemonte
Anna Maria Abbona – Farigliano (CN)
Montaribaldi – Barbaresco (CN)

Valle D’Aosta
Chateau Feuillet – Saint Pierre (AO)

Liguria
Bio Vio – Albenga (SV)

Emilia Romagna
Villa Papiano- Modigliana (FC)
Tenuta Galvana Superiore- Castelvetro di Modena (MO)

Abruzzo
Angelucci – Castiglione a Casauria (PE)

Marche
Vallerosa Bonci – Cupramontana (AN)

Toscana
Dreolino – Rufina (FI)
Mocali – Montalcino (SI)
Suberli – Magliano (GR)
Tenuta di Gracciano della Seta – Montepulciano (SI)

Umbria
Raina – Montefalco (PG)

Lazio
Castel De Paolis – Grottaferrata (RM)

Molise
Claudio Cipressi – San Felice del Molise (CB)

Campania
Cantine Antonio Caggiano – Taurasi (AV)
Tenuta Sarno 1860 – Avellino (AV)

Basilicata
D’Angelo – Rionero in Vulture (PZ)

Puglia
Cannito – Grumu Apulla (BA)

Calabria
Cantine Vincenzo Ippolito 1845 – Cirò Marina (KR)

Sardegna
Jankara – Sant’Antonio di Gallura (OT)
Murales – Olbia (OT)

Sicilia
Irene Badalà – Passopisciaro (CT)
Cantine Barbera – Menfi (AG)
Buffà – Marsala (TP)

Francia
Boutillez Vignon – Villers Marmery – Montagne de Reims
Jean Paul Mauler – Mittelwihr – Alsace

Austria
Gangl Wines – Illmitz

Slovenia
Erzetic – Dobrovo – Goriska

Ungheria
Chateau Pajzos – Sárospatak

Portogallo
Quinta Do Mourão – Cambres – Lamego

Spagna
Miltrentaset 1037 – Penedès

Germania
DRK-Sozialwerk – Bernkastel Kues

FOOD
Veneto
Lazzaris – Conegliano (TV)
Caseificio Tomasoni – Breda di Piave (TV)
Coi & Negro – Cazzago (VE)
Macelleria Gallo Antonio – Mirano (VE)
Rosticceria Peron – Borgoricco (PD)
Loison – Costabissara (VI)
Crocca in Bocca – San Giovanni Lupatoto (VR)

Emilia Romagna
Gardini Cioccolato d’ Autore – Forlì (FC)

Sicilia
Fagone – Giarratana (RG)

OLIO
Toscana
Paniole – Magliano (GR)

ACQUA
Piemonte
Lauretana – GRAGLIA (BI)

FUORI DALLA TAVOLA
Veneto
M & P – Fontanelle (TV)
Ghiaccio Facile – Quarto d’Altino (VE)
Brevetti Waf – Creazzo (VI)
Vinstrip – Trenago (VR)

Friuli – Venezia Giulia
Farfalli Cavatappi d’autore – Maniago (PN)

Lombardia
Rastal Italia – Castel San Giovanni (PC)
Youwine – Milano (MI)

 

 

 

 

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Cantina Valpantena Verona wine sponsor per Dirk Bikkembergs: alta moda e bollicine firmano il successo dell’attesa sfilata

Verona, 24 giugno 2016 – Grande successo per la sfilata-evento del 20 giugno, organizzata dalla maison Dirk Bikkembergs presso la neo-restaurata Piscina Caimi, in via Carlo Botta a Milano. Il vino fresco ed aromatico offerto da Cantina Valpantena Verona, unico wine sponsor della serata, ha impreziosito di bollicine un’occasione unica ed esclusiva, dove lo sport e lo stile si sono fusi nelle innovative creazioni del famoso stilista belga.

Pelle, neoprene, contaminazioni di texture, geometrie, grafismi ed una palette cromatica che va dal nero al bianco ottico con riflessi gold and silver, per una collezione primavera-estate 2017 che racconta la sperimentazione stilistica che ha reso noto ed amato il brand.

Fisicità, dinamismo ed energia le parole chiave della serata e quale miglior location per raccontarle se non la Piscina Caimi, luogo dove lo sport e l’eleganza si sposano dando vita ad un gioiello architettonico unico, incastonato nel cuore pulsante di Milano.

La piscina, un impianto progettato negli anni ’30, torna a vivere dopo 11 anni di chiusura, grazie all’impegno della Fondazione Pier Lombardo, che ne ha curato i lavori di restauro ed ora ne gestisce gli spazi per conto del Comune. La prossimità con il Teatro Franco Parenti, anche questo gestito dalla Fondazione, fa di questo centro balneare una location perfetta per ospitare spettacoli teatrali, eventi e serate, dando nuovo slancio al quartiere ed all’intera città.

Collaborando a questo evento che prelude alla tanto attesa riapertura al pubblico della piscina, Cantina Valpantena Verona riconferma il suo impegno nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio storico-artistico locale e nazionale.

“Vino e moda, simboli del Made in Italy, sono le due punte di diamante dell’export italiano nel mondo e continuano ad esercitare il loro indiscutibile fascino e il loro autentico valore. Non c’è nulla di più efficace che esaltare questo legame” ha dichiarato Luca Degani, Direttore della Cantina Valpantena Verona riconfermando l’esito positivo della prima collaborazione con Dirk Bikkembergs, avvenuta in occasione della Vogue Fashion’s Night Out 2015. Una sinergia che quest’anno si rinnova e si consolida alla luce di questo splendido gioiello architettonico-artistico milanese.

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Cantina Valpantena Verona a Vinitaly 2016: questo è l’anno dell’Amarone

Verona, Aprile 2016 – La Cantina Valpantena Verona parteciperà ancora una volta a Vinitaly (Veronafiere, 10-13 aprile 2016), la più grande manifestazione, giunta alla sua cinquantesima edizione, dedicata la mondo del vino, dove business, internazionalizzazione e formazione sono protagonisti. La Cantina sarà presente presso il Padiglione 5, Stand E3.

Amore per il territorio, valorizzazione della tipicità, ecosostenibilità ed innovazione, sono alcuni degli aspetti su cui, da più di cinquant’anni, la Cantina Valpantena Verona, associazione cooperativa con più di 400 aziende agricole veronesi e 750 ettari di terreno, punta per ottenere prodotti di eccellenza.

Nel totale rispetto del territorio e della salute dei terreni, verso una costante ricerca volta all’incremento degli standard produttivi e qualitativi attraverso investimenti in macchinari e tecniche all’avanguardia, nel cuore della Valpolicella e la Valsquaranto, vallata dalle tradizioni viticole fin dal I sec. a. C., nasce l’Amarone “Torre del Falasco”, prodotto di punta della Cantina per Vinitaly 2016.

La biodiversità ambientale in cui crescono le uve di questo vino e le condizioni climatiche che caratterizzano la valle, trasferiscono ai vini Valpolicella e Amarone aromaticità e profumi riconoscibili e memorabili, che si mantengono più naturali possibili. Le pratiche colturali vedono il 50% dei vigneti coltivati a pergola mentre la parte restante con il più moderno sistema a guyot. Le pratiche più specifiche vengono effettuate a mano, come ad esempio la scacchiatura dei germogli, la defogliazione o la sistemazione dei grappoli  prima della vendemmia.

L’Amarone della Valpolicella DOCG “Torre del Falasco” è costituito da Corvina Veronese, Corvinone e Rondinella. Dopo la raccolta le uve subiscono un appassimento per un periodo di almeno 4 mesi, un processo di fermentazione, che avviene tra i 18° ed i 22°C, uno di macerazione, per poi passare alla maturazione in barrique di rovere per almeno 18 mesi.

Il vino è caratterizzato da un colore rosso rubino intenso con sfumature granata, presenta profumi eleganti di prugna matura e sentori di cioccolato e regala una nota di armonia al palato con tannini setosi che lo rendono ben equilibrato e maturo.

Questo prodotto ha il merito di aver raggiunto diversi successi internazionali, conquistando la medaglia d’oro al Berlin Wine Trophy negli ultimi quattro anni, a Decanter 2012 e salendo sul podio, al terzo posto, a Vinitaly 2014.

L’Amarone della Valpolicella DOCG “Torre del Falasco” sarà presente alla 50° Edizione di Vinitaly, insieme agli altri prodotti della Cantina, che non si occupa solo di vino, ma anche di pregiati oli e aromatiche grappe di eccellente qualità, con una produzione annuale che ammonta circa a 8 milioni di bottiglie.

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La migliore chiusura per il vino

Per secoli si è pensato che il migliore sistema di chiusura per le bottiglie di vino fossero i tappi in sughero monopezzo.

Questo perché, il sughero, permettendo un flusso costante di ossigeno all’interno della bottiglia, consente al vino imbottigliato di affinarsi.

L’affinamento in bottiglia del vino è un passaggio fondamentale per fare si di poter gustare pienamente il sapore completo del vino, i vini, che per un qualche motivo non subiscono il processo di affinamento in bottiglia, al palato sembrano acerbi, incompleti; in gergo tecnico questa situazione viene chiamata “riduzione”.

Inoltre, se il tappo di sughero, al contrario, permette un passaggio eccessivo di ossigeno, il vino imbottigliato sicuramente subirà un’eccessiva ossidazione ed un precoce invecchiamento.

Il sughero, sempre lui, è portatore del tricloroanisolo (TCA), un fungo che si sviluppa principalmente su questo legno, che è il responsabile dell’alterazione del gusto conosciuta ai più come “sa di tappo”.

Il TCA può essere eliminato tramite la sterilizzazione a vapore del sughero, ma, a volte, nemmeno questo procedimento riesce ad eliminare le spore presenti nel legno.

La ditta Korked di San Giorgio in Bosco (PD) ha inventato e brevettato in tutto il mondo, una chiusura per le bottiglie di vino che racchiude la proprietà fondamentale dei tappi di sughero (permeabilità all’ossigeno) ma che ne annulla tutti i difetti.

Korked propone alle cantine un tappo a vite che, grazie al sistema brevettato, permette un flusso di ossigeno costante e controllato al vino imbottigliato e non ha i problemi di TCA.

Sono disponibili tre tipi di tappi a vite a permeabilità controllata, SPIN, SPIN+ e SPIN-, che permette agli enologi, in base alla corposità del vino, di poter scegliere quale è la permeabilità più adatta al vino da loro prodotto.

Il tappo a vite, interamente personalizzabile, diventa anche uno strumento comunicativo, un veicolatore di contenuti dove si può incanalare un messaggio per il cliente.

Per qualsiasi informazione: www.korked.it

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FATTORIA MANTELLASSI TRA LE ECCELLENZE ENOGASTRONOMICHE ALLA PRIMA EDIZIONE DEL “WINE & SIENA”

Il 30  e 31 gennaio nella splendida città toscana i “capolavori del gusto” si sposano con quelli di un territorio ricco di arte e di cultura

 

Una prima edizione, quella del Wine & Siena, che si preannuncia già un successo al di sopra di qualsiasi aspettativa. L’evento infatti si avvale di un’organizzazione altamente qualificata, dalla Confcommercio Siena alla Gourmet’s International, il sistema che si occupa di selezionare e valorizzare le eccellenze e che è parte integrante della grande vetrina del Merano Wine Festival. Importanti anche la collaborazione del Comune di Siena oltre al coinvolgimento di Banca Monte dei Paschi di Siena.

Storiche e prestigiose le location, dalle sale di Rocca Salimbeni, al Grand Hotel Continental, all’Enoteca Italiana, dove si svolgeranno due esclusive (e prenotatissime) cene a tema.

Sono 150 i produttori selezionati da tutta Italia dalla gastronomia all’enologia che saranno protagonisti di degustazioni all’interno di show cooking e che presenteranno le loro eccellenze, aziende importanti e famose per l’alta qualità che le contraddistingue.

Tra i rappresentanti toscani non potevano mancare i grandi vini di FATTORIA MANTELLASSI, azienda di Magliano in Toscana, leader nella produzione del Morellino di Scansano D.O.C.G e da sempre vocata alla migliore tradizione del territorio.

Testimonial dell’alta qualità delle sue etichette il Morellino di Scansano DOCG Riserva “Le Sentinelle 2011”  selezionato dalla Guida Vinibuoni d’Italia 2016 con ben 4 stelle. Tre stelle sono state altresì assegnate alla DOC Alicante Querciolaia 2010, mentre si sono aggiudicati due stelle la DOC Rosato Maestrale 2014, la DOC Rosso Sangiovese Il Canneto 2014 e  la DOC Vermentino Scalandrino 2014.

I fratelli Aleardo e Giuseppe Mantellassi vi aspettano alla Rocca Salimbeni, Sala Peruziana – Stand 88 per far degustare i loro vini.

Saranno due giorni ricchi di “capolavori” tutti da scoprire e, naturalmente, da gustare, un viaggio tra i sapori della migliore Italia agroalimentare dove Siena spicca come provincia simbolo dell’enologia.

 

www.fattoriamantellassi.it

 

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20146 Milano

Tel 02/45496051

Cell. 3490856770

 

 

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Il Natale secondo Fattoria Mantellassi

Il rosso “Le Sentinelle”, per sedurre il palato e lo spumante “Oblò” per siglare

con le bollicine l’allegria delle feste

Quello del 2015 sarà sicuramente un Natale diverso, complice una crisi che non vuole passare e un futuro che parla ancora di sacrifici. Ma sarà anche un Natale che non rinuncerà alla voglia di stare insieme, di condividere e, come sempre, di riunirsi intorno a un tavolo che si vestirà a festa nonostante tutto.

Ci saranno la tovaglia delle grandi occasioni, i piatti del servizio buono, le ricette sfiziose e naturalmente, il buon vino servito in bicchieri più scintillanti che mai.

Tra le etichette di Fattoria Mantellassi non c’è che l’imbarazzo della scelta, vini bianchi, rossi, rosè, tutti perfetti per un pranzo importante. Per gli indecisi ecco il consiglio dell’Azienda di Magliano in Toscana: un rosso importante, riserva “LE SENTINELLE, fresco dell’attribuzione di tre stelle da parte della Guida Veronelli e “OBLO’” uno spumante da stappare per il brindisi augurale oppure da gustare durante tutto il pasto.

Le SENTINELLE è un vino che esprime al massimo l’alta qualità del Morellino di Scansano D.O.C prodotto da Fattoria Mantellassi. Il suo nome deriva dal poggio su cui si trova il vigneto, avaro per quantità ma eccellente per qualità. Elegante, nella sua affusolata bottiglia bordolese è perfetto anche per dare un tocco di bon ton alla mise en place.

OBLO’ è invece sinonimo di freschezza, di allegria, di leggerezza. Vinificato con metodo Charmat, 50% Vermentino e 50% Chardonnay, nasce da una lunga fermentazione con una lunga permanenza sulle fecce e affinato per sei mesi in bottiglia. Frizzante anche l’etichetta, un gioco di rosso e di blu abbinata allo splendente argento che avvolge il tappo.

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Cantina Valpantena Verona: il successo della vendemmia 2015, andamento agronomico e risultati.

Verona, Novembre 2015 – L’autunno 2015 ha registrato una vendemmia da record per l’Italia, all’insegna della quantità e della qualità, grazie alle favorevoli condizioni climatiche e alle varietà paesaggistiche che, da nord a sud, solo il territorio italiano possiede. La vendemmia di quest’anno segna un aumento della produzione del 2,7% in media nell’Ue rispetto allo scorso anno (171,2 milioni di ettolitri del 2015 contro i 166,7 del 2014). Sono questi gli ultimi dati riferiti dai viticoltori europei del Copa-Cogeca, che conferma il primato italiano, con 50,369 milioni di ettolitri, davanti alla Francia con 47,666 e alla Spagna con 40,600.

Il Veneto si conferma la regione più produttiva d’Italia con 9,1 milioni di ettolitri, per un totale di circa 47 milioni sull’intera superficie italiana, grazie ad un incremento decisivo della produzione e di conseguenza del numero di bottiglie di vino. “La campagna viticola 2015, per molti versi affine all’ultima vendemmia eccezionale del 2011, ha fatto, fortunatamente, dimenticare le ultime due difficili annate” ha dichiarato Luca Degani, Direttore della Cantina Valpantena Verona.

“Seppur non di minore difficoltà dal punto di vista agronomico, il 2015 è stato caratterizzato da un anticipo di stagione rispetto all’annata precedente, con un aprile caldo che ha anticipato le fasi fenologiche tipiche della primavera di circa 8 giorni. Luglio è stato il mese della siccità proprio come accadde nel 2011, perciò si sono rese necessarie irrigazioni di soccorso, con enormi sforzi laddove l’acqua mancava. Queste condizioni climatiche hanno evidenziato l’importante ruolo dei diversi terreni che a seconda della loro struttura e composizione hanno influenzato più o meno positivamente il benessere delle viti nonostante il caldo e la siccità. Agosto ha regalato qualche pioggia provvidenziale che ha reso gloria agli sforzi e le speranze deposte sull’esito della raccolta enfatizzata da gradazioni zuccherine molto alte rispetto la media storica ed una sanità eccezionale” ha sottolineato il Direttore.

Nel complesso la Cantina Valpantena Verona ha ottenuto un prodotto sano, salubre, ottimamente serbevole per quanto concerne le uve da riposo, di buon grado zuccherino, con colorazione nella norma per un totale di 8.539.790 kg di uva, 5.863.695 kg di Valpolicella di cui 2.609.311 kg destinate alla produzione di Amarone.

“Sotto il profilo tecnico agronomico, l’annata viticola 2015 può essere considerata la migliore in assoluto degli ultimi 50 anni, non solo grazie alle condizioni climatiche, ma anche per merito della costante crescita etica e professionale delle nostre aziende agricole associate” ha concluso Luca Degani.

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FATTORIA MANTELLASSI: IL “BUON BERE” VI ASPETTA AL MERANO WINEFESTIVAL

Nella sale del Kurhaus l’azienda toscana offre una delle sue etichette più prestigiose

Dal 7 al 9 novembre 2015 Merano, affascinante città giardino altoatesina, si trasformerà in una raffinata corte del gusto dove, attraverso manifestazioni, cene in location suggestive, performance culinarie e tanto altro ancora, il pubblico potrà scoprire, e naturalmente assaporare, le tendenze dell’enogastronomia contemporanea. Il tutto nelle splendide sale del Kurhaus e nelle strutture annesse.

L’evento, organizzato dal Gourmet’s International è diventato negli anni un punto di richiamo importante per numerosi e selezionati produttori di vino che partecipano con il meglio della loro produzione enologica.

Tra i testimonial dell’eccellenza toscana Fattoria Mantellassi sarà presente con una delle sue etichette più prestigiose: Riserva di Morellino di Scansano “Le Sentinelle 2010”, un vino rosso qualitativamente straordinario ottenuto dalla vinificazione delle uve Morellino e che prende il nome dall’omonimo vigneto su cui si trova il vigneto.

Una scelta non casuale in quanto Morellino di Scansano DOCG Riserva “Le Sentinelle 2011” è uno dei vini di Fattoria Mantellassi selezionati dalla Guida Vinibuoni d’Italia 2016 con ben 4 stelle. Tre stelle sono state altresì assegnate a Maremma Toscana DOC Alicante Querciolaia 2010, mentre si sono aggiudicati due stelle Maremma Toscana DOC Rosato Maestrale 2014, Maremma Toscana DOC Rosso Sangiovese Il Canneto 2014 e Montecarlo DOC Vermentino Scalandrino 2014.

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FATTORIA MANTELLASSI E LA VENDEMMIA 2015

Per la Maremma un vino a cinque stelle

E’ andata. Con un occhio al meteo e uno sguardo a un cielo che sembra essere diventato sempre più capriccioso. Ed è andata bene, una di quelle vendemmia insomma che hanno finalmente riportato l’entusiasmo ai viticoltori dopo gli affanni della scorsa stagione.

Da Fattoria Mantellassi, produttrice del Morellino di Scansano, eccellente D.O.C.G della Maremma, arrivano notizie straordinariamente positive. A partire proprio dal tempo che ha regalato a questa bellissima terra un’estate calda e asciutta, con temporali nella seconda metà di agosto che possono senz’altro definirsi positivi, in quanto hanno dato frescura e nuova energia alle viti, una situazione ottimale per portare a completamento la maturazione delle uve.

A settembre, in azienda, parte dei bianchi era già in fermentazione mentre il ciliegiolo e i primi sangiovese potevano definirsi già pronti. Tutto questo grazie a una vendemmia cosiddetta “da manuale”, che ha permesso di prolungare la permanenza delle uve in pianta per massimizzarne la complessità aromatica e il corpo regalando vini ricchi di freschezza ma senza eccessive acidità. Etichette a cinque stelle, dunque, sia per corpo sia per struttura.

Una conferma viene proprio da Giuseppe Mantellassi che commenta così la produzione 2015. “ Finalmente possiamo dire senza timori che quella del 2015 sarà un’annata che non passerà inosservata! Erano alcuni anni che non sentivo l’aria in cantina profumare di odori di tale complessità e fragranza. Questo non può che essere il preludio a vini da non dimenticare”.

Un ottimismo da non sottovalutare perché, in casa Mantellassi, la passione per il “fare bene” è supportato da capacità professionali consolidate nel tempo. Non resta che tenersi pronti “a stappare”!

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