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28 Gennaio 2011

Comunicati

Il connubio tra arte ed industria e nuovi materiali

Si sente sempre più parlare di riqualificazione urbanistica sia nelle aree urbane centrali che in quelle periferiche industriali e si fa sempre più viva e incalzante la tendenza a valorizzare il contesto urbano e paesaggistico del territorio, sfruttando nuovi materiali e conoscenze tecniche. Questo grazie anche a recenti studi nel campo dell’innovazione tecnica di strutture non portanti ma comunque importanti e funzionali per il buon funzionamento e l’estetica dell’edificio, un esempio sono gli impianti enologia per chi si occupa dell’industria del vino così fiorente in Italia. Si tratta di strutture mobili che arricchiscono il design esterno ed interno, in grado di arricchire il fascino e il design dell’intero edificio. Basti pensare al successo ottenuto qualche anno fa dalla costruzione del museo d’arte contemporanea G. Pompidou di Parigi, dove le tubazioni esterne colorate e il grande tubo che attraversa l’intera facciata ne sono la peculiarità e autenticità.

L’interesse al posizionamento dell’edificio all’interno dell’area urbana o periferica va quindi di pari passo con lo studio progettuale e architettonico dello stesso. Si cercano materiali e forme nuove ed accattivanti, prendendo spunto anche da monumenti o edifici molto famosi e conosciuti. Chi costruisce, chi progetta un edificio industriale oggi non guarda più solo l’efficienza ma studia contemporaneamente soluzioni diverse ed innovative. Il designer moderno prende ispirazione dal le mode del momento a livello internazionale, attingendo informazioni e novità presso le fiere del settore ed eventi e festival legati al mondo dell’architettura e dell’ingegneria e sempre più spesso imitando i grandi architetti di fama mondiale.

In primo luogo si vogliono sfruttare le conoscenze tecniche delle strutture acciaio, in particolare le innovazioni tecnologiche apportate negli ultimi anni nel campo dell’ingegneria. I nuovi materiali proposti dal settore, favoriscono soluzioni architettoniche efficienti e allo stesso tempo di pregio. L’acciaio è uno di questi elementi: duttile, versatile e come dice la parola stessa inossidabile, quindi durevole nel tempo. Sono queste piccoli ma grandi progressi che fanno costruire nel tempo grattaceli filiformi e volumi futuristici. Nuove geometrie arricchiscono il nostro panorama, si accostano vetro e spazi vuoti a giochi di geometri solide perfette.

Tutta questa innovazione e creatività si evolve assieme alla cura del dettaglio e della funzionalità dell’edificio industriale, la stessa attenzione che oggi si pone anche in altri settori in crescita come il settore inox nautica.

Nei giorni nostri non costituisce più una novità se l’industria si mette a disposizione e a servizio dell’arte, è un’opportunità nuova per il mondo dell’arte e dell’architettura stessi, che trova nuovi committenti e possibilità di espressione. E’ con queste premesse che si progettano e creano nuovi spazi e nuove frontiere architettoniche, ormai le nostre città hanno bisogno di mostrare e di mostrarsi non solo attraverso cantieri residenziali ma anche attraverso nuove idee e progetti industriali.

Articolo a cura di Elena Tondello
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Come è nato il vitigno Chardonnay

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  • 28 Gennaio 2011

Lo Chardonnay nacque in età Carolingia da un incrocio spontaneo tra l’elegante Pinot Noir ed il vigoroso Gouais Blanc. La sua vera “patria” enologica è quindi la Borgogna (il suo nome è un omonimo di Mâconnais, zona vinicola borgognotta).

Esso è un vitigno precoce e, come tale abbastanza sensibile al freddo, ma capace di fornire un elevato tenore alcolico unitamente a struttura ed aromi.

Il più famoso vigneto di Chardonnay a livello mondiale, Le Montrachet, si trova proprio in Borgonga, più precisamente nella Côte D’Or.

In questa zona dal clima secco e ventilato (cosa che favorisce la buona qualità delle uve), troviamo distribuita la coltivazione dei vigneti; i Grand Crus si trovano nella zona centrale della collina, a media altitudine. Il terreno è calcareo e ciò contribuisce a conferire ai vini struttura e complessità. In questo splendido vigneto tutte le condizioni sono favorevoli alla produzione di vini bianchi di ineguagliabile carattere ed eleganza. L’elevata acidità compensa agevolmente l’alcolicità (i vini raggiungono senza sforzo i 13 gradi), rendendoli così armoniosi e molto adatti a lunghi invecchiamenti.

Anche le tecniche di vinificazione adattate nella Côte D’Or sono molto particolari; i mosti vengono fermentati in fusti di rovere della capacità massima di 250 lt, e subiscono una macerazione di svariati giorni; dopo essere stati svinati proseguono la loro maturazione in legno. La forza iniziale del vino si attenua con l’affinamento, acquistando maggiore finezza con l’evoluzione del gusto e con l’acquisizione dei profumi terziari, processo che si svolge compitamente solo dopo circa dieci anni dall’imbottigliamento.

Sempre in Borgogna troviamo un altro grandissimo vino ottenuto con solo Chardonnay: Lo Chablis. Chablis si trova all’estremo Nord della regione, su di un terreno insolito per il nostro vitigno, composto da calcare kimmeridge. Anche qui le zone più privilegiate, esposte a Sud, verso la valle del Serein, vengono denominate Grand Crus; in particolar modo in queste parcelle il clima è rigido, e in primavera bisogna proteggere i germogli dalle gelate con delle piccole caldaie posta nella vigna. I vini, vinificati in vetro e acciaio, e solo alcune volte fermentati in legno usato, risultano meno intensi e poderosi di quelli della Côte D’Or, ma hanno grande freschezza, eleganza ed una splendida ed inconfondibile mineralità, che si manifesta nei profumi e in una grande sapidità.

In Italia la zona vinicola che più si avvicina alla Borgogna per clima, terreno e tipologia di vinificazione dello Chardonnay è il Friuli-Venezia-Giulia.

Qui, su un terreno misto tra argilla e ciottoli, si producono vini molto eleganti e di grande struttura e mineralità, quasi un riassunto dei borgognoni sopra citati. La vinificazione vede spesso l’utilizzo combinato di Barriques e acciaio, a seconda della parcella e dell’annata; la malolattica viene quasi sempre svolta, per donare morbidezza ed equilibrio da subito.

Per informazioni o vendita Chardonnay online, contattare l’enoteca Le Cantine Dei Dogi al nr. 0415489920.

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Le crociere con i traghetti

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