Nel ‘700 le dame amavano sfoggiare quello che veniva chiamato un vitino di vespa con notevoli scompensi alla gabbia toracica che si trovava innaturalmente compressa. E anche nell’800 questa pratica continuava. Chi si ricorda poi del film Via col Vento non può aver dimenticato la scena in cui la protagonista si fa stringere al massimo il bustino che indossa per essere la più ammirata nel corso di un grande ricevimento. Oggi però la moda è cambiata e busti e corsetti vengono realizzati in gran parte solo per contribuire al nostro benessere correggendo posizioni scorrette e contribuendo a mantenere la migliore posizione eretta. Non sono pertanto più uno strumento di tortura subito, in particolare dalle donne, per sembrare più belle, ma un ausilio al nostro benessere. Devono pertanto essere realizzati utilizzando le migliori tecnologie disponibili rispettando una serie di avvertenze che è bene conoscere per non affrontare questa esigenza in modo superficiale:
• Avete consultato un ortopedico o un fisiatra?
• vi ha consigliato un tecnico ortopedico di fiducia?
• il tecnico ortopedico vi è sembrato esperto di patologie della colonna?
• per costruire il corsetto è stato fatto un calco del tronco (in gesso, oppure con un laser sul computer)?
• al momento della consegna, il tecnico ortopedico ha controllato BENE il corsetto, chiedendo dove dava fastidio e cercando di sistemarlo, verificando anche che le spinte fossero adeguate?
• il medico ha fatto un collaudo?
• infine, ultimo ma non meno importante: fidatevi delle vostre impressioni. Vi sono sembrate persone competenti, attente, precise ed umane?
Sono poche regole che però possono evitare successive messe a punto oltre a possibili rifiuti da parte del vostro bambino a portare uno strumento utile per il suo sviluppo.
Il Centro Ortopedico Rinascita mette a disposizione la propria bacheca di Facebook per parlare di questo argomento e aiutarvi nella scelta di corsetti e bustini che si adattano ad ogni esigenza.
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