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I vini bianchi siciliani migliori di sempre

La Sicilia è una delle più antiche regioni viticole d’Europa ed offre ancora piacevoli sorprese. La storia enologica della Sicilia è antica, risalente al periodo in cui l’isola era parte della Magna Grecia. Di solito si associano vini pregiati con la Sicilia occidentale o le zone vicino l’Etna, ma molte nuove cantine sono sorte in tutta l’isola. Ma quali sono i vini più famosi oltre al Marsala ed al Nero D’Avola? Ci sono anche numerosi vini bianchi siciliani.

 

I tipi di vini bianchi siciliani più amati

 

Innanzitutto, c’è lo Zibibbo. Lo Zibibbo fatto commercialmente, da diverse case ed un vino forte, simile al Marsala, ma fermentato e poi parzialmente distillato naturalmente, senza l’aggiunta di alcol. L’uva Zibibbo è simile al Moscato, e il vino noto come Moscato di Pantelleria naturale è composto per lo più da uve Zibibbo. Il Moscato è difficile da descrivere. Proviene da uve Moscato, naturalmente, o da sub-varietà conosciute localmente come Moscatello, a volte con l’aggiunta di Corinto o Zibibbo. I vini siciliani bianchi possono essere fatti da Moscato ma in Sicilia e nelle isole vicine di solito è reso come vino da dessert, a volte fortificato o anche reso come spumante. Poi c’è il Moscato Passito che contiene uva appassita. Per tradizione, i viticoltori usano uno speciale processo “a secco” nella produzione di Passito, in modo che l’uva semi-secca e anche uva passa trovino la loro strada nel mosto. A differenza del Marsala e il porto, a cui si può aggiungere l’alcool, il Passito non è un vino “fortificato”.

Malvasia è un altro vitigno bianco usato per fare una forte varietà che è dorata di colore ambrato e un po’ fortificata. La Malvasia è coltivata nella Sicilia nord-orientale (provincia di Messina) e sull’isola di Lipari, dove viene utilizzato per la realizzazione di un vino in qualche modo simile al Moscato. Lo Chardonnay, vitigno diffuso nel mondo, è presente in Sicilia, ma soprattutto da viticoltori più piccoli. In Sicilia, così come altre parti d’Italia, c’è anche lo Chardonnay Grappa. Inzolia, Cataratto e Grecanico sono altri piacevoli bianchi. Inoltre, il Pinot Bianco è stato fatto in Sicilia per alcuni anni. Ha un sapore e la consistenza simile a quella dello Chardonnay.

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E’ tempo di vendemmia per Cantine Riondo!

A settembre si è aperta per il Gruppo Collis la vendemmia 2013 che vive, così, uno dei periodi più importanti e frenetici dell’anno con il conferimento delle uve nei 5 stabilimenti di vinificazione da parte dei suoi oltre 3.000 soci viticoltori.

L’annata è stata caratterizzata da una primavera con basse temperature e forte piovosità che ha provocato un ritardo nella maturazione dei grappoli e quindi della raccolti di circa 10-12 giorni rispetto alla precedente annata.

L’estate è stata non troppo calda, con buone escursioni termiche tra il giorno e la notte e una giusta piovosità permettendo il raggiungimento di una maturazione equilibrata, con un ottimo rapporto fra la gradazione zuccherina (non elevatissima) ed il tenore acido, con il mantenimento di buone caratteristiche di profumo, aromi e freschezza. Tutti questi fattori sono particolarmente importanti per la qualità dei vini bianchi soprattutto dei prosecchi.

Per i rossi la vendemmia, che si sta concludendo in questi giorni, dalle  prime valutazioni porta ad un leggero incremento nella quantità di circa il 5% soprattutto per il valpolicella, per quanto riguarda la qualità si punterà soprattutto sull’Amarone visto che la raccolta è paragonabile all’ottima annata del ’95.

Ad ogni modo lo stato sanitario generale delle uve si manifesta molto buono su tutta l’area di pertinenza del Gruppo Collis. La quantità è mediamente più elevata in tutte le varietà rispetto al 2012: si ritiene si possa posizionare vicino alle 120.000 tonnellate, in linea con la media dell’ultimo quinquennio.

Forte dei propri risultati Cantine Riondo e Gruppo Collis attendono quindi la fine della vendemmia per iniziare le successive fasi di produzione dei suoi vini, certi che l’annata 2013 possa portare in futuro altri grandi successi.

www.cantineriondo.com
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Ufficio stampa JIT
tel. 0456171550
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E’ online lo shop di vini Cantina di Custoza.

L’evoluzione del mondo di internet e il cambiamento nelle abitudini degli acquirenti che navigano sul web dimostra come stia crescendo la consapevolezza nelle aziende del valore di investire sul virtuale per supportare le vendite e come stia evolvendo la predisposizione dei consumatori verso l’utilizzo degli store online purché sempre con la garanzia di massima trasparenza e sicurezza. Tra i primi in Italia e consapevoli di questo sviluppo Cantina di Custoza ha deciso di aprire nell’aprile 2013 uno shop online (http://shop.cantinadicustoza.it/) per permettere a tutti gli appassionati di vino di acquistare i prodotti che più gradiscono con un semplice clic del mouse.

Al giorno d’oggi per occuparsi di vino è necessaria una conoscenza approfondita anche del web e dell’e-commerce, vista la distribuzione sempre più globalizzata di questo prodotto. Grazie a questi strumenti è possibile semplificare alcune operazioni di lavoro, fare marketing e commercializzare di più e meglio. Per essere visibili su internet quindi Cantina di Custoza dispone anche di un sito internet in 3 lingue, una fanpage Facebook e un profilo Twitter.

punti di forza dell’e-commerce di Cantina di Custoza sono principalmente: la possibilità di scegliere tra i vini più importanti dell’azienda, le informazioni sui prodotti chiare e semplici, la possibilità di acquistare tipologie e quantità di vini differenti senza obbligo di quantitativi minimi dello stesso prodotto, la velocità di consegna e le spese di spedizione gratuite in tutta Italia.

Acquistare tramite e-commerce non è mai stato così semplice: ci si registra, si scelgono i prodotti, si controlla il riepilogo del carrello e si paga in modo sicuro con carta di credito o paypal. La consegna avviene tramite corrieri nazionali entro 24/48 ore dei giorni lavorativi successivi al pagamento. Gli imballaggi hanno dimensioni ragionevoli e gli articoli sono ben protetti.

Non resta quindi che entrare nello shop online di Cantina di Custoza, scegliere i propri vini preferiti, ordinarli e degustarli in tutto relax a casa propria.

 

Nata per volontà di viticoltori che hanno sempre espresso l’amore per questo territorio, la Cantina di Custoza, fondata nel 1968, esprime appieno le potenzialità dei suoi soci che conferiscono il prodotto da un’area di circa 1.000 ettari, posizionati principalmente sulle colline moreniche a sud del Lago di Garda. Il sapiente lavoro del vigneto è reso vincente dalla tecnologia della Cantina, per fornire al mercato una gamma di prodotti ampia e qualificata. I prodotti della Cantina di Custoza raccontano la terra in cui nascono e crescono, e sono il simbolo dell’inscindibile legame tra la tradizione e l’innovazione.

Novella Donelli – ufficio stampa  Jit
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CANTINE RIONDO: successi e premi a livello internazionale

Il 2013 porta gradite conferme della qualità dei prodotti di Cantine Riondo, riconosciuti nuovamente attraverso importanti premi soprattutto a livello internazionale.

Alla seconda edizione della Selezione Internazionale Vini da Pesce svoltasi ad Ancona dal 15 al 17 maggio, Cantine Riondo ha conquistato due menzioni nella categoria Vini Spumanti Bianchi Metodo Charmat DOC con Prosecco DOC Spumante Extra Dry Castelforte e con Excelsa Soave DOC Spumante Brut Castelforte e una menzione nella categoria Vini Bianchi Secchi Tranquilli DOC con Riondo Excelsa Soave DOC 2012.

All’ultima edizione del Decanter World Wine Awards, Cantine Riondo ha ottenuto una medaglia d’argento con Trionfo Amarone della Valpolicella Classico DOC 2008.

All’International Wine Challenge invece, – concorso enologico che si tiene ogni anno a Londra nell’ambito dell’International London Wine Fair – sono state assegnate due medaglie d’argento per Castelforte Corvina Veronese IGT 2010 e per Castelforte Soave Classico DOC 2011 e ben tre menzioni per Castelforte Amarone della Valpolicella DOCG 2010, Riondo Prosecco DOC Frizzante Spago Nero e per Riondo Cuvée Excelsa Spumante Brut Rosé.

Al Sommelier Wine Awards 2013 – concorso per i vini rivolti all’Ho.re.ca – grande soddisfazione per l’argento conferito a Riondo Prosecco DOC Spumante Extra Dry e alla medaglia di bronzo attribuita a Corvina Veronese IGT Castelforte 2010.

Un 2013, dunque, in cui i vini Riondo confermano di essere apprezzati a livello internazionale affermandosi in un mercato estero molto attento al mondo enogastronomico italiano.

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Novella Donelli – Ufficio Stampa Jit
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2011, un altro anno di crescita per la Toso di Cossano Belbo

Il Moscato d’Asti e l’Asti trainano la produzione spumantistica in cresita della Toso SpA, che registra un esercizio in progresso nel 2011.

La Toso, casa spumantiera situata a Cossano Belbo – nel cuore della zona storica del Moscato e dell’Asti – chiude il 2011 con ottime soddisfazioni.

Il fatturato, infatti, si è chiuso rispetto all’anno passato con un incremento del 5% circa, raggiungendo una cifra superiore ai 30 milioni di euro.

Indicativa della vocazione aziendale la percentuale legata alla produzione spumantistica, pari al 45% del totale; segue – poi – l’altra specializzazione della Toso, ovvero la produzione di vermouth e liquori. Infine un altro segnale significativo è la crescita globale del settore vini, che raggiunge il 20% del fatturato.

Il grande exploit di Asti e Moscato d’Asti ha pienamente compensato la decisione di contenere l’impegno nel settore del Brachetto (d’Acqui e Piemonte), dove la Toso non è in piena sintonia con la politica che il settore conduce da tempo.

La produzione di spumanti è legata a doppio filo alla realtà territoriale del Moscato, con la conferma di circa 2,5 milioni di bottiglie di Asti e la previsione di oltre 1.500.000 bottiglie per il Moscato d’Asti nel 2012.

Ulteriori sviluppi ha dato anche l’attività di consolidamento delle posizioni degli altri spumanti, dall’elegante Roxé a base di Pinot nero al generoso Piemonte Chardonnay Brut Riserva,  finanche al Prosecco, per il quale – seppure non prodotto con uve piemontesi – la Toso vanta una lunga e prestigiosa tradizione e rapporti consolidati con i produttori delle uve e dei vini.

Da segnalare inoltre la crescita, nel settore dei frizzanti, del Tutidì Piemonte Cortese, anche sui mercati esteri; affiancato, dai cinque vini della linea “Fiocco di Vite” (Piemonte Cortese, Piemonte Barbera, Prosecco, Oltrepo Pavese Bonarda e Moscato d’Asti), pronti a risvegliare il mercato domestico con la loro briosità e bassa gradazione.

Parallelamente alla crescita dei mercati è proseguita anche l’attività di potenziamento della struttura tecnologica con il completamento della linea di imbottigliamento avviata l’anno passato e la progettazione di nuove migliorie già per il 2012. Così come è  fin d’ora programmata la realizzazione di un nuovo reparto per la produzione dei vini aromatizzati e del liquori, che dovrebbe completarsi tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013.

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Quarzente Toso: vino liquoroso alleato della Nocciola Piemonte

Dal sapore dolce e la fragrante eleganza, il Quarzente di Casa Toso è il grande alleato della Nocciola Piemonte e dei dolci che la vedono protagonista.

Un vino liquoroso che, in un’allenaza enogastronomica di grande successo, ha affiancato come sponsor le manifestazioni del mese di agosto: quando, in concomitanza con la raccolta, viene celebrato a Cortemilia (CN) il prezioso frutto dell’Alta Langa piemontese, apprezzatissimo dai pasticceri di ogni parte d’Italia per le sue eccezionali qualità organolettiche.

Il Quarzente ha accompagnato con successo le dolcezze a base di Nocciola Piemonte in particolare nel Menù Concerto del 19 agosto e nella serata di Gala di domenica 28 agosto 2011. Proprio durante la cena che l’ha visto abbinato ai tipici amaretti di nocciola, si è svolta la premiazione del concorso “Il migliore dolce alle nocciole d’Italia”, che ha avuto come presidente della giuria Paolo Massobrio, noto critico gastronomico e vero talent scout di “cose buone”. Presente alla cerimonia anche lo chef pluristellato Chicco Cerea del ristorante Da Vittorio, eletto per l’occasione testimonial nazionale della Nocciola Piemonte.

Intenso e avvolgente, con una bevibilità perfino più accattivante di un passito, con la sua nota alcolica morbida e calda, Quarzente si è rivelato compagno ideale non solo in abbinamento con le tradizionali torte di nocciola, la pasticceria secca e i classici amaretti della valle; ma ha saputo reggere egregiamente anche la prova con il cioccolato, che nelle diverse interpretazioni in simbiosi con le nocciole è diventato un “must” inconfondibile della pasticceria piemontese.

Del Quarzente colpisce la novità della sua formula, originale per un vino liquoroso e inusuale per un vino del nord: interamente giocata sulle uve Moscato, è ispirata nel metodo di produzione ad una tradizione del secolo scorso, quando le uve migliori e ben mature venivano selezionate alla raccolta per produrre un vino di riguardo, resistente all’invecchiamento e adatto all’esportazione.

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