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Casa passiva: ecco i vantaggi delle pompe di calore

Rendere un edificio autonomo da un punto di vista energetico significa renderlo indipendente da enti esterni per la fornitura di gas e da eventuali aumenti di prezzo della materia prima.

 

L’utilizzo di un impianto fotovoltaico abbinato alla pompa di calore è lo strumento ideale per coniugare alto rendimento e basso consumo energetico e per ottenere l’indipendenza energetica della propria abitazione.

 

Tale soluzione è particolarmente vantaggiosa anche grazie agli incentivi legati agli interventi di risparmio ed efficienza energetica.

Le pompe di calore consentono inoltre di produrre energia termica in conformità ai migliori standard e assicurano da subito un notevole risparmio in bolletta con il parallelo abbattimento delle emissioni di CO2.

 

Ecco i principali vantaggi delle pompe di calore:

 

  • utilizzo di un unica macchina per la climatizzazione dell’edificio e la produzione di acqua calda
  • utilizzo di fonti di energia rinnovabile
  • risparmio nei costi di gestione dal 30% al 70%
  • riduzione delle emissioni inquinanti


Grazie a questa tecnologia è possibile migliorare il comfort abitativo combinando efficienza, risparmio e un’importante riduzione sull’impatto ambientale.

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Dalla linea Fiocco di Vite il vino frizzante dell’estate

Il <a href=”http://www.toso.it/article/vini-doc” title=”piemonte doc” target=”_blank”>”Piemonte Doc Frizzante” </a>della Toso SpA continua ad essere proposto dall’azienda piemontese, sempre attenta alle nuove opportunità espressive, con particolare piacere in occasione dell’estate: un vino bianco, fresco e rigenerante, dai caratteri semplici e gradevoli.

Lo stretto legame col vitigno Cortese e la territorialità circostante è affiancato dalla piccola presenza di Chardonnay, che conferisce al prodotto ulteriore struttura.

Il metodo produttivo prevede il classico percorso della vinificazione in bianco, senza macerazione sulle bucce: dopo una decantazione statica, va in presa di spuma per 10-12 giorni. Segue l’imbottigliamento senza alcun affinamento sui lieviti.

Ne risulta un vino brioso e dal profumo intenso e avvolgente: il sapore è pieno e di grande armonia, mentre la moderata alcolicità (11% Vol.) rende il Piemonte Doc Frizzante versatile e adatto alle più varie occasioni di consumo.

Ottimo non soltanto durante i pasti convenzionali, in abbinamento ad antipasti e a primi piatti di moderata sapidità; ma eccellente anche per impreziosire l’aperitivo e accompagnare spuntini non convenzionali nel corso della giornata.

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Il vino rosso della quotidianità: Piemonte Barbera Doc Frizzante Toso

Tra i vini del Piemonte più conosciuti la Barbera è uno dei vitigni maggiormente coltivati, sia nelle zone del Monferrato che nell’Albese, tra Roero e Langa.

E’ proprio dalle colline vitate del Monferrato e della Langa Astigiana che nasce questa bella Barbera della linea “Fiocco di Vite”, dove l’etichetta è sostituita da un simpatico cartellino e il tappo è ulteriormente legato alla bottiglia da un curioso tratto di spago.

Questo vino “della quotidianità”, caratterizzato da un piacevole stile “frizzante”, scorre con disinvoltura in tante occasioni: moderatamente alcolico, accompagna piatti semplici della tavola quotidiana come antipasti, primi piatti e secondi di moderata struttura.
Molto gradevole anche come vino da scampagnate, con le gustose grigliate di carni e verdure, oppure come vino da consumo non convenzionale insieme a uno spuntino a qualsiasi ora del giorno.

Ideale per accompagnare la tavola di ogni giorno in maniera elegante e al contempo semplice Piemonte Barbera Doc Frizzante è il vino rosso “da pasto” per eccellenza che, con la sua freschezza e la sua fragranza, incontra i gusti del consumatore che ricerca un bere semplice e appagante.

Dal colore rosso rubino vivo e cardinalizio, Piemonte Barbera Doc Frizzante è piacevolmente brioso e si caratterizza per il sapore intenso e armonico.

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2011, un altro anno di crescita per la Toso di Cossano Belbo

Il Moscato d’Asti e l’Asti trainano la produzione spumantistica in cresita della Toso SpA, che registra un esercizio in progresso nel 2011.

La Toso, casa spumantiera situata a Cossano Belbo – nel cuore della zona storica del Moscato e dell’Asti – chiude il 2011 con ottime soddisfazioni.

Il fatturato, infatti, si è chiuso rispetto all’anno passato con un incremento del 5% circa, raggiungendo una cifra superiore ai 30 milioni di euro.

Indicativa della vocazione aziendale la percentuale legata alla produzione spumantistica, pari al 45% del totale; segue – poi – l’altra specializzazione della Toso, ovvero la produzione di vermouth e liquori. Infine un altro segnale significativo è la crescita globale del settore vini, che raggiunge il 20% del fatturato.

Il grande exploit di Asti e Moscato d’Asti ha pienamente compensato la decisione di contenere l’impegno nel settore del Brachetto (d’Acqui e Piemonte), dove la Toso non è in piena sintonia con la politica che il settore conduce da tempo.

La produzione di spumanti è legata a doppio filo alla realtà territoriale del Moscato, con la conferma di circa 2,5 milioni di bottiglie di Asti e la previsione di oltre 1.500.000 bottiglie per il Moscato d’Asti nel 2012.

Ulteriori sviluppi ha dato anche l’attività di consolidamento delle posizioni degli altri spumanti, dall’elegante Roxé a base di Pinot nero al generoso Piemonte Chardonnay Brut Riserva,  finanche al Prosecco, per il quale – seppure non prodotto con uve piemontesi – la Toso vanta una lunga e prestigiosa tradizione e rapporti consolidati con i produttori delle uve e dei vini.

Da segnalare inoltre la crescita, nel settore dei frizzanti, del Tutidì Piemonte Cortese, anche sui mercati esteri; affiancato, dai cinque vini della linea “Fiocco di Vite” (Piemonte Cortese, Piemonte Barbera, Prosecco, Oltrepo Pavese Bonarda e Moscato d’Asti), pronti a risvegliare il mercato domestico con la loro briosità e bassa gradazione.

Parallelamente alla crescita dei mercati è proseguita anche l’attività di potenziamento della struttura tecnologica con il completamento della linea di imbottigliamento avviata l’anno passato e la progettazione di nuove migliorie già per il 2012. Così come è  fin d’ora programmata la realizzazione di un nuovo reparto per la produzione dei vini aromatizzati e del liquori, che dovrebbe completarsi tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013.

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I vini Toso accompagnano Wilma Goich in occasione della Serata d’Artista

In occasione della “Serata con l’Artista”, che si terrà il prossimo sabato 14 aprile presso l’Agriturismo San Bovo di Cossano Belbo, la cantina Toso tornerà protagonista con la propria variegata offerta di vini.

Prosegue infatti il “progetto appetitoso per valorizzare il turismo, sposando l’arte con la cucina e i vini a Denominazione di origine”, con il patrocinio del Comune di Cossano Belbo e dell’Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero.

Dopo Margherita Fumero e Alfredo Nocera, in programma per la prossima serata Wilma Goich, cantante di grande temperamento, che negli anni Sessanta e Settanta ha spopolato nelle principali gare canore del tempo con parecchi successi, tra i quali la celebre  “Le colline sono in fiore”, che l’ha affermata anche a livello internazionale.

Accanto all’arte e alla cucina uno spazio di rilievo spetta al vino, interpretato come nella serata del 10 marzo scorso dalla Cantina Toso, che ha volentieri condiviso il progetto per proporre attraverso l’iniziativa la qualità dei suoi vini ai consumatori finali, secondo un’impostazione che trova piena conferma anche nell’Enobottega che la Toso ha inaugurato nell’autunno 2011 insieme alla riapertura del Museo Enologico di famiglia.

Ad aprire le danze l’elegante flute del Roxé Pinot nero spumante in compagnia dello stuzzichino di entrata e del primo antipasto, seguito dal Piemonte Cortese Doc Frizzante della collana “Fiocco di Vite” a completare la sequenza dei piatti di entrata.

Sarà invece la splendida Barbera d’Asti Docg del 2010 ad accompagnare primo e secondo piatto, mentre il dessert (un tris molto accattivante con la torta di castagne insieme al semifreddo al limone e al rotolo alle fragole) troverà la sinergia di un classico, il Moscato d’Asti 2011, ancora del catalogo “Fiocco di Vite”.

A fine pasto, trionferà la tradizione con il classico liquore delle Langhe, quel Toccasana Negro che da tempo la Cantina Toso distribuisce insieme agli altri suoi prodotti.

Per ulteriori informazioni sulla serata, è possibile contattare l’Agriturismo San Bovo di Cossano Belbo (0141-88328) oppure visitarne il sito all’indirizzo www.agriturismosanbovo.com.

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Piemonte Chardonnay brut Riserva: lo spumante al top col metodo italiano

Spumante brut

Insieme ai vermouth e agli aromatizzati la gamma degli spumanti, dolci e secchi, rappresenta al meglio la grande tradizione di Casa Toso, qualificandone sin dall’inizio la produzione aziendale.

Negli ultimi anni poi gli spumanti secchi sono cresciuti fino quasi a superare in valore il 50% degli spumanti prodotti in azienda.

Merito certo del mercato che mostra di apprezzare sempre di più le bollicine, uscite ormai dalla logica delle feste e delle grandi occasioni per entrare di forza nel rito dell’aperitivo e dello stuzzico pre-serale. Ma anche merito di una strategia aziendale che ha scelto di giocarsi la percezione di qualità dei prodotti oltre gli spumanti dolci che l’hanno resa famosa, applicando a quelli secchi una metodologia di vinificazione più impegnativa e tutta italiana.

Vino elegante e seducente il Piemonte Chardonnay Brut Riserva è punta di diamante di Casa Toso: la sua lunghezza e longevità, oltreché la grande ampiezza olfattiva, è dovuta alle uve chardonnay che trovano origine su vigneti collinari in Alta Langa cuneese e astigiana.

Elaborato con Metodo Martinotti (Charmat) lungo asseconda i caratteri importanti di queste uve: rimanere oltre 6 mesi sui lieviti nei grandi contenitori, permette al vino di esprimere tutta la complessità e la finezza derivanti dal vitigno. Così come la lenta maturazione in autoclave, grazie alla graduale liberazione dell’anidride carbonica, favorisce lo sviluppo di un perlage fine e persistente.

Fresco e stimolante al palato, il Piemonte Chardonnay Brut Riserva rivela una bevibilità sorprendente anche per  il basso contenuto di anidride solforosa, risultato di attenti dosaggi e costanti sperimentazioni.

Si caratterizza per il colore giallo paglierino e il perlage fine e persistente. Il profumo è fruttato e fragrante, con note leggere di crosta di pane e lievito; il sapore è fresco, avvolgente, con retrogusto ricco e lungo.
Si serve a 8-10 °C di temperatura, in bicchieri a flûte. Perfetto al momento dell’aperitivo con stuzzichini e finger food, si abbina ad antipasti, risotti, piatti di pesce e crostacei.

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Brindisi di Carnevale

Lo spumante dolce è stato il re dei vostri brindisi di fine anno? Benissimo, ma non finisce qui! Si, perché la nostra tradizione culinaria vuole che, ad appena un mese dagli ultimi festeggiamenti, si ritorni tutti ai fornelli – e dietro alla tavola – pronti per gustare nuove prelibatezze: quelle di Carnevale.

Tra le tante prelibatezze la scelta è ardua, almeno quanto quella del vino da abbinare. Ecco come prendere la decisione che appagherà il palato e vi darà la pace die sensi 😉

Le frittelle di mele, ad esempio, si sposano alla perfezione in un matrimonio di gusto e dolcezza con il Moscato d’Asti: tipicamente fragrante e aromatico, da consumarsi giovane e fresco.

In abbinamento alle chiacchiere di Carnevale, poi, non c’è niente di meglio di un vino bianco dal sapore ricco, morbido e dolce. Mentre per le deliziose zeppole (le frittelle farcite di crema pasticcerà) sarà ideale un vino avvolgente e vellutato, dal sapore intenso e fruttato.

Insomma, con questi abbinamenti da acquolina in bocca è davvero difficile non cadere in tentazione! Specialmente in questi giorni in cui le vetrine delle pasticcerie si colorano di chiacchiere, castagnole e frittelle, che regalano un profumo unico al dolce mese di febbraio.

Nonostante i buoni propositi per l’anno nuovo il Carnevale richiede d’obbligo uno strappo alla regola!

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Un fine settimana insieme a Vinchef!

Tutti in cucina con le migliori ricette primi piatti, secondi e contorni prelibati: per un week end all’insegna del gusto con Vinchef!

In esclusiva per i food blogger Vinchef propone un weekend all’insegna del gusto e della buona cucina, che si svolgerà nelle giornate del 18 e 19 novembre tra le colline del Monferrato e gli splendidi paesaggi delle Langhe, vestiti dalle suggestive sfumature autunnali.

Un’occasione speciale per trascorrere il fine settimana alla scoperta dei sapori tipici piemontesi, passando attraverso la storia dei vitigni più pregiati fino ad arrivare a una coinvolgente ricerca del tartufo!

Ma la parte più saporita sarà racchiusa tra le mura del pittoresco agriturismo La Romana, che aprirà le sue cucine ai food blogger più capaci, intenti nella preparazione di succulente pietanze a base di Vinchef.

Vinchef, infatti, sarà presentato e proposto agli esperti di settore, che avranno modo di testarne in prima persona l’estrema praticità – quando si è dietro ai fornelli – e l’ottima qualità – quando si è dietro alla tavola imbandita.

Un fine settimana per chiudersi nel fantastico mondo della cucina, con una finestra – però – sempre aperta all’esterno attraverso i social media: grazie alla copertura in tempo reale su Facebook e Twitter sarà possibile partecipare “virtualmente” e seguire gli aggiornamenti, le foto, i commenti, interagendo in prima persona con i partecipanti.

Dal viaggio in pulmino alla cena di venerdì sera; dalla notte in agriturismo al risveglio; per entrare poi nel pieno del programma con la visita di Casa Toso, tra le più moderne realtà industriali del settore enologico italiano, che vanta una variegata offerta di vini tipici e spumanti prodotti nelle zone più fertili del territorio piemontese.

Proprio qui farà la sua comparsa il vero protagonista del weekend, l’ “ultimo nato” in Casa Toso, il Vinchef.

Frutto dell’equilibrata miscela di erbe aromatiche infuse a lungo nel vino, Vinchef nasce dall’esperienza maturata nella produzione dei vermouth di alta gamma, per dare più sapore e più gusto alle pietanze di tutti i giorni in maniera naturale e genuina.

Dopo averne scoperto la storia e i piccoli segreti sarà il momento di sperimentarlo dando libero sfogo alla voglia di cucinare e, successivamente, a quella di saggiare i frutti del proprio operato ai fornelli.

Per finire in bellezza i food blogger saranno coinvolti in una caccia al tesoro molto speciale, in cui scopriranno tutti i trucchetti per scovare il tartufo, tra gli alimenti più tipici e rinomati della cucina tradizionale piemontese.

Da chef ad assaggiatori, da turisti a trifolai, gli invitati non avranno di che annoiarsi: tanto meno durante i tragitti, che percorreranno tutti insieme in pulmino. Un pò come in una piccola gita scolastica riservata ai primi della classe in cucina!

Per seguire l’evento su Facebook diventa fan di http://www.facebook.com/Vinchef.

Per seguire l’evento su Twitter diventa follower di http://twitter.com/Vinchef

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Aperitivo autunnale a base di polenta e vino!

Spumante prosecco e polenta: strana accoppiata? Neanche poi tanto se pensate che spesso campeggiano sulle tavole imbandite per gli happy hour più sfiziosi.

Le ricette per stuzzichini a base di polenta, infatti, non si contano e sono tutte stuzzicanti, appetitose, gustosissime!

Iniziamo dai crostini con porcini e rucola, perfetti in questa stagione: dovrete preparare la polenta secondo la metrologia classica e poi tagliarla a fettine da almeno mezzo centimetro, creando delle forme geometriche (triangoli, rettangoli, cerchi).
Scaldate bene poco olio extravergine in una padella col fondo spesso e fatevi dorare i crostini di polenta da entrambi i lati, finché non saranno croccanti. Asciugateli su carta da cucina per eliminare l’olio in eccesso. Pulite 2 funghi porcini grandi, tagliate a fettine sottili i cappelli e disponeteli sui crostini. Condite il tutto con una spruzzata di limone, un filo d’olio, sale e pepe. Completate  con qualche foglia di rucola e, se piace, parmigiano in scaglie.
Se ai funghi preferite sostituire il formaggio filante non potete rinunciare alle tartine con mousse di gorgonzola: affettate la polenta fredda in fettine da mezzo centimetro e ricavate da queste dei dischetti del diametro di circa 5 cm.
Quindi fateli dorare in una padella col fondo pesante in poco olio extravergine e scolateli su carta da cucina. Riunite nel mixer 100 g di formaggio quark o di ricotta, 100 g di gorgonzola piccante, un pizzico di pepe e qualche stelo di erba cipollina tritata, ricavando un composto omogeneo. Trasferitelo in una tasca da pasticcere col beccuccio rigato e guarnite le tartine con un bel ciuffo di crema. Alla fine spolveratele con qualche pinolo tostato ed erba cipollina tritata.
Concludiamo in bellezza con le cialde di polenta con pesto e stracchino, davvero semplicissime. Dopo aver preparato la polenta non dovrete fare altro che tagliarla creando delle cialde rotonde: mettele in forno con burro e parmigiano per 15-20 minuti a 120°. Poi stendetevi sopra qualche bella cucchiaiata di stracchino e di pesto e… buon appetito!

La polenta, insomma è un ingrediente davvero versatile e perfetto se avete ospiti celiaci, ma anche per i vegetariani grazie alle innumerevoli varianti (concia, polenta ai funghi, con burro e parmigiano, ecc). Voi quale preferite?

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Menù di Halloween “mostruosamente” buono!!

Siete pronti a preparare le ricette per Halloween più gustose?

La Notte delle Streghe è alle porte ed è ormai il momento di pensare a travestimenti, addobbi e pietanze a tema!

Se siete a corto di idee culinarie sfiziose ecco qualche suggerimento: cominciamo dai primi piatti, con l’intramontabile risotto di zucca.

Semplice da preparare e dal sicuro successo, incanterà anche gli ospiti più esigenti. Altro piatto forte i celebri tortelli di zucca mantovani, tra le pietanze più celebri della cucina emiliana; mentre, per i più golosi, niente di meglio che un buon piatto di spaghetti con zucca, gorgonzola e speck!

Per secondo, invece, potete puntare su un piatto decisamente scenografico, oltre che buonissimo: la zucca ripiena con spezzatino cotta al forno. Se preferite invece qualcosa di più semplice provate le appetitose scaloppine alla zucca oppure una semplice frittata con fiori di zucca e formaggio.

Se poi amate i buffet proponete ai vostri ospiti degli assaggi sfiziosi, come le crocchette e la torta salata di zucca.

Quanto ai dolci non c’è che l’imbarazzo della scelta! Torta zucca e cacao, biscotti di zucca, muffin al cacao….Quale preferite?

Per accompagnare il tutto, infine, non può mancare il “punch di Halloween”, una bevanda fresca e leggera a base di vino e succo di frutta!

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Festa di inaugurazione per l’Enobottega Toso

Il vino del Piemonte è ricco di storia e di cultura: quale cornice migliore dell’Enomuseo Toso, e quale occasione migliore dell’apertura della nuova Enobottega per festeggiare insieme?

Da qualche giorno, infatti, la Toso S.p.A. ha la sua “Enobottega”: uno shop nuovo di zecca, adiacente ai locali del Museo Enologico, ricavato negli ambienti più suggestivi e storici dell’azienda, sotto volte di mattoni a vista riscaldate da allestimenti rustici in legno, metallo e vetro di fattura artigiana. E nello spazio degustazione si beve su originali tavoli/botte.

Le porte dell’azienda saranno aperte, il prossimo 14 ottobre, per amici, clienti e visitatori per festeggiare l’inaugurazione. Nell’occasione gli stessi titolari, Gianfranco, Piero e Massimo Toso, accoglieranno personalmente gli ospiti per un lungo aperitivo che, a partire dalle ore 17,00, si protrarrà fino a notte.

Invito aperto dunque, come si usa da queste parti quando si ha qualcosa da condividere in allegria, per assaggiare i prodotti di punta dell’azienda naturalmente, ma anche per divertirsi con musica, giochi e sorprese. Non mancheranno esibizioni di danza contemporanea e virtuosismi musicali di un’affascinante violinista.

Tutti i prodotti a marchio Toso e le specialità della Casa, come il Toccasana Negro e le grappe, saranno ospitati presso l’Enobottega; aperta venerdì, sabato e lunedì con orario 10,00-13,00 e 15,00-18,30. La domenica solo al mattino dalle 10,00 alle 13,00 (tel. 0141 837836 – [email protected]).

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Il bicchiere giusto per il tuo vino

Sorseggiare vini doc e docg è un piacere al quale spesso ci abbandoniamo in maniera forse distratta e inconsapevole: il modo migliore per assaporare un buon vino, infatti, è quello di scegliere la tipologia di bicchiere più adatta ad esaltarne gusto e sapore,

Così la Flute per gli spumanti secchi mette in evidenza il perlage (fontanelle di bollicine), la grande coppa servirà per esaltare ed arricchire i bouquets dei vini rossi importanti.

Insomma: ad ogni vino il suo bicchiere!!

Ecco alcune indicazioni.

I vini rossi e giovani richiedono calici abbastanza alti e ampi, per esaltare al meglio il bouquet; il decanter, invece, è ideale per i vini invecchiati consentendone, grazie alla forma larga e al collo stretto, il fondamentale processo di ossigenazione. Affinchè questo avvenga occorrerà versare il vino nel decanter circa un’ora prima del consumo.

Al contrario per i vini bianchi o rosati  è preferibile un calice con stelo lungo e abbastanza stretto; se però questi vini sono particolarmente corposi allora preferite un calice ampio con stelo corto.

Veniamo alle regole più semplici: il classico bicchiere da spumante o champagne secco è il flute, dalla forma stretta e lunga che lascia trasparire al meglio l’effervescenza e mantiene più a lungo il profumo.

La coppa degli spumanti dolci, infine, sarà molto ampia per valorizzare l’aromaticità, mentre il calice per i vini liquorosi e passiti è a forma piccola e stretta.

Seguendo questi accorgimenti per l’assaggio dei vini potrete gustarne tutta la qualità nella maniera più appropriata: il bicchiere, certo, non sarà il protagonista della tavola, ma la “spalla” perfetta per l’attore principale.

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In cucina con Vinchef per le tue ricette preferite

Il modo migliore per utilizzare Vinchef?

Dalle ricette di primi piatti veloci ai contorni più sfiziosi, dai secondi di carne o di pesce agli antipasti e gli aperitivi: uno dei punti di forza di Vinchef è la versatilità e la sua estrema praticità in cucina.

Sin dalle prime interviste effettuate per testare il successo del prodotto, infatti, i consumatori dimostravano di apprezzare particolarmente la semplicità di utilizzo e la possibilità di avere un unico prodotto in grado di insaporire al meglio le ricette più svariate.
Chi lo preferiva su scaloppine e carni bianche, chi nei risotti o nella marinata per la carne alla griglia; chi, ancora, suggeriva di utilizzare il Vinchef «per riscaldare l’arrosto già tagliato a fette, così non si secca e resta morbido e profumato».

Adesso come allora Vinchef si caratterizza come ingrediente comodo, pratico, già dosato, con il quale i consumatori si divertono a creare nuovi piatti in maniera semplice e veloce.
Proprio per questo il sito dell’insaporitore raccoglie numerose ricette realizzate con il Vinchef, tra le quali trovano spazio anche quelle ideate e proposte direttamente dagli utenti.

Dall’originale “vignegronne dello chef” agli appetitosi piatti di verdure, dai risotti più sfiziosi ai secondi piatti a base di carne: tutte le ricette fatte in casa possono essere facilmente inviate attraverso la compilazione di un form per essere pubblicate sul sito www.vinchef.it e sulla Fan Page https://www.facebook.com/Vinchef.

Vinchef nasce dall’equilibrato connubio tra vini bianchi italiani di buona struttura e alcune erbe aromatiche di uso consueto in cucina, infuse nel vino attraverso una tecnica impiegata anche in liquoristica: questa ricetta semplice e genuina è il segreto del suo successo.

Chi lo prova, infatti, ripete l’acquisto perchè scopre la comodità di un prodotto assolutamente naturale che si presta a cucinare in maniera facile e veloce quelle ricette casalinghe tipiche della tradizione culinaria italiana.

 

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Ottima annata per la vendemmia 2011

Uve Moscato e Brachetto: vendemmia fortunata

Il carattere più evidente della vendemmia 2011 è stata la precocità, una situazione riscontrabile in Piemonte per tutte le uve e in tutte le aree vitate. Così è stato anche per la Toso SpA di Cossano Belbo, dove la fase più importante della trasformazione, vale a dire la pressatura delle uve Moscato e Brachetto si é conclusa il 10 settembre scorso, praticamente lo stesso periodo in cui, nel 2010, era iniziata.

L’annata 2011 ha regalato uve ben mature, con tenori zuccherini traducibili in gradazioni alcoliche globali superiori di un grado a quelle dell’anno passato per il Moscato e di mezzo grado per il Brachetto.

Dal punto di vista qualitativo, il quadro aromatico dei vini base si presenta molto ricco, soprattutto per il Moscato, stimabile alla Toso in un + 20% rispetto al 2010, con ottimi effetti sulla ricchezza e piacevolezza dei vini. Quanto alle uve Brachetto, si è riscontrata una grande ricchezza in polifenoli e antociani, una delle più rilevanti delle ultime annate, con indubbi riflessi sulla dotazione colorante dei vini.

Dal punto di vista operativo, quella del 2011 è stata una vendemmia “facile”: i viticoltori hanno collaborato limitando, soprattutto nella prima settimana di vendemmia, la raccolta dei grappoli solo alle ore mattutine,  più fresche e questo ha garantito un flusso vendemmiale costante, senza intasamenti o sovrapposizioni.

Elemento distintivo dell’annata è stato la situazione climatica molto imprevedibile. Nella sostanza, il caldo si è fatto sentire soprattutto in epoche meno convenzionali (inizio aprile, parte centrale di maggio, seconda metà di agosto e parte centrale di settembre), mentre nei periodi estivi più classici  (giugno e luglio) le punte di caldo sono state limitate e, soprattutto, il calore della giornata è stato controbilanciato dall’andamento fresco della notte.

Questo andamento atmosferico ha limitato molto l’incidenza dei tradizionali parassiti della vite (Peronospora e Oidio), favorendo la produzione di uve sane e integre. Il che ha limitato il numero dei trattamenti antiparassitari e, quindi, il loro problematico effetto ambientale.

Infine, per quanto concerne le quantità vinificate, i dati confermano di massima i valori degli anni passati:
nel caso del Moscato, sono stati vinificati circa 40.000 quintali di uva e prodotti 30.000 ettolitri circa di vini base per Asti e Moscato d’Asti; per il Brachetto, la vinificazione ha interessato circa 4.000 quintali di uva, con l’ottenimento di circa 2.000 ettolitri di vino Brachetto per le tipologie Doc e Docg, oltre a 1.000 ettolitri di mosto rosso generico, frutto di un accordo interprofessionale che tende a limitare le produzioni in vigneto tanto per il Brachetto d’Acqui quanto per il Piemonte Brachetto allo scopo di consolidare i prezzi.

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Mille modi per gustare il prosecco

Il vino prosecco è un vino fresco e leggero il cui vitigno è tipico della regione veneta.

Ottimo in abbinamento alle ricette di pesce, questo vino è particolarmente adatto per l’aperitivo e per creare cocktail dalla gradazione alcolica moderata come il Bellini, il Rossini e lo Spritz.

Il Bellini, in particolare, prevede un gustoso mix di prosecco, succo e polpa frullata di pesca bianca: inventato nel 1948 da Giuseppe Cipriani, capo barista dell’Harry’s Bar di Venezia, il cocktail è stato chiamato Bellini per via del suo colore rosato che ricordava a Cipriani il colore della toga di un santo in un dipinto del pittore Giovanni Bellini.

Questo drink viene generalmente servito in un flute o un bicchiere da Martini e prevede numerose varianti a seconda della disponibilità di frutti di stagione: scegliendo le fragole invece delle pesche, per esempio, nasce il Rossini. Si può anche optare per una versione no alcolica, utilizzando succhi frizzanti o soda al posto del vino; scegliendo lo champagne al posto del prosecco nasce il Bellini Royal.

Lo Spritz, invece, è un cocktail a base di vino e acqua, al quale si possono aggiungere Aperol, Campari o Bitter.

Per chi ami i sapori esotici e originali, infine, il prosecco è il vino giusto per l’esplorazione di nuovi orizzonti gastronomici grazie al carattere e al sapore versatili.

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Quarzente Toso: vino liquoroso alleato della Nocciola Piemonte

Dal sapore dolce e la fragrante eleganza, il Quarzente di Casa Toso è il grande alleato della Nocciola Piemonte e dei dolci che la vedono protagonista.

Un vino liquoroso che, in un’allenaza enogastronomica di grande successo, ha affiancato come sponsor le manifestazioni del mese di agosto: quando, in concomitanza con la raccolta, viene celebrato a Cortemilia (CN) il prezioso frutto dell’Alta Langa piemontese, apprezzatissimo dai pasticceri di ogni parte d’Italia per le sue eccezionali qualità organolettiche.

Il Quarzente ha accompagnato con successo le dolcezze a base di Nocciola Piemonte in particolare nel Menù Concerto del 19 agosto e nella serata di Gala di domenica 28 agosto 2011. Proprio durante la cena che l’ha visto abbinato ai tipici amaretti di nocciola, si è svolta la premiazione del concorso “Il migliore dolce alle nocciole d’Italia”, che ha avuto come presidente della giuria Paolo Massobrio, noto critico gastronomico e vero talent scout di “cose buone”. Presente alla cerimonia anche lo chef pluristellato Chicco Cerea del ristorante Da Vittorio, eletto per l’occasione testimonial nazionale della Nocciola Piemonte.

Intenso e avvolgente, con una bevibilità perfino più accattivante di un passito, con la sua nota alcolica morbida e calda, Quarzente si è rivelato compagno ideale non solo in abbinamento con le tradizionali torte di nocciola, la pasticceria secca e i classici amaretti della valle; ma ha saputo reggere egregiamente anche la prova con il cioccolato, che nelle diverse interpretazioni in simbiosi con le nocciole è diventato un “must” inconfondibile della pasticceria piemontese.

Del Quarzente colpisce la novità della sua formula, originale per un vino liquoroso e inusuale per un vino del nord: interamente giocata sulle uve Moscato, è ispirata nel metodo di produzione ad una tradizione del secolo scorso, quando le uve migliori e ben mature venivano selezionate alla raccolta per produrre un vino di riguardo, resistente all’invecchiamento e adatto all’esportazione.

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Douja d’Or e Sagre di Asti per celebrare l’eno-gastronomia piemontese

Mancano ormai pochi giorni all’inizio degli eventi più succulenti nel panorama eno gastronomico piemontese: come di consueto, infatti, anche questo settembre si svolgerà all’insegna del Festival delle Sagre, sotto il segno della Douja d’Or.

Protagonisti indiscussi le pietanze e i vini tipici della zona: il vino spumante moscato, il piemonte barbera, ma anche vitello tonnato, fonduta, acciughe con bagnetto. Un menù davvero ricco e invitante che promette di accontentare anche i palati più esigenti.

In occasione della seconda domenica di settembre oltre 40 pro-loco della provincia di Asti saranno nella Piazza del Palio a proporre specialità gastronomiche, accompagnate da vini DOC astigiani: il tutto a seguito della suggestiva sfilata che si snoda per le vie della città, animata da più di tremila figuranti in autentici abiti d’epoca.

La Douja si snoderà nell’arco di 10 giorni e sarà collocata, appunto, tra il Festival delle Sagre e il Palio (terza domenica si settembre).
Durante i giorni di apertura si potranno degustare e acquistare i vini premiati dal concorso, che viene indetto ogni anno per selezionare i migliori vini D.O.C. e D.O.C.G.

Ad accogliere i visitatori non mancano piatti d’autore dei grandi chef astigiani, le serate di assaggio organizzate dall’Onav dove vini e prodotti tipici delle regioni italiane si incontrano in abbinamenti  particolarmente interessanti ed inediti; le degustazioni delle Camere di Commercio del Piemonte e delle associazioni di categoria. Ed ancora la rassegna Asti fa goal con le specialità agroalimentari proposte dagli artigiani d’eccellenza.

Spettacoli, attrazioni musicali ed eventi culturali completeranno il programma, quest’anno ospitato presso il Palazzo dell’Enofila.

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Come cucinare un risotto delizioso

Se volete improvvisare all’ultimo un buon risotto l’ideale è essere sempre forniti di alcuni ingredienti che potete mescolare a vostro piacimento, seguendo i vostri gusti e la vostra fantasia.

Nella lista di ciò che è sempre avere in casa le classiche scatolette di tonno, perfette per le insalatone, ma anche per primi piatti come pasta e risotti. Allo stesso modo tenete sempre in frigo un pò di formaggio fresco che, come il tonno, è multiuso e può essere utilizzato come ingrediente base di moltissime ricette (tra cui anche pizze e torte salate).

Non dimentichiamoci, poi, ti tutti gli aromi e i sapori che danno quel tocco in più alle nostre pietanze: la cipolla per il soffritto, il prezzemolo, il basilico. Tutti ingredienti disponibili anche in “versione surgelata” e pronta da sfoderare all’occorrenza.

Vediamo, ad esempio, come preparare un ottimo risotto alla scamorza con tonno utilizzando pochi e semplici ingredienti.

Quello di cui avete bisogno (per 4 persone) sono 3 bicchieri di riso, 3 scatolette di tonno e 250 gr di scamorza; per condire 1 
mazzetto di prezzemolo, sale e pepe q.b., cipolla
, 1g d olio.

Procedete come segue: per prima cosa fate rosolare la cipolla con un filo d’olio all’interno di una risottiera. Poi, una volta che questa p ben dorata, fate tostare il riso e aggiungete acqua poco alla volta.

prendere una risottiera e farvi rosolare la cipolla con l’olio
. Quando risultera ben dorata, mettere il riso a rosolare aggiungendo un 
pò per volta l’acqua.
Nel frattempo far rosolare in 1 pentolino il
 tonno con il prezzemolo.
Quando il riso è a metà cottura aggiungere il tonno aggustando
 di sale e pepe e spruzzare il tutto con il Vinchef.
Portare a cottoura il riso e aggiungere in ultima la scamorza a cubetti: mescolare il tutto e servire ben caldo.
Per abbellire il piatto aggungere una spruzzata di pepe e 2 foglie 
di prezzemolo.

Autore del piatto: Battista Galasso

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Un vino per l’estate: Brachetto Toso

C’era una volta una bella competizione canora che catalizzava l’attenzione degli appassionati di musica durante tutta la stagione estiva. Era “Un disco per l’estate” e ha visto numerosi interpreti della canzone italiana imporsi e vendere dischi a palate.

Adesso, quella competizione canora non c’è più, ma vorremmo prenderne spunto per dare un senso compiuto a un vino particolarissimo che l’azienda Toso produce in due versioni. Il vino è il Brachetto – frutto dell’omonimo vitigno – e le due versioni di Casa Toso sono il Piemonte Brachetto Doc e il Brachetto d’Acqui Docg.

A tavola, sia il Brachetto d’Acqui che il Piemonte Brachetto sono “i vini per l’estate”, allegri e generosi, adatti ad accompagnare le torte e le insalate di frutta, i piatti dolci, le torte di panna e le paste di meliga e i dolci al cucchiaio. O per essere bevande dissetanti, gradevoli e a bassa gradazione alcolica e per un profumatissimo sorbetto.

Pochi giorni di riposo e i due Brachetto sono pronti per il consumo e per la festa: il tenue colore rosa che veste i due vini sembra migrare nel profumo fragrante, che ricorda la rosa, la fragola, la ciliegia e il ribes insieme alle note aromatiche dell’uva. Elegante è il sapore, dolce e acidulo, con una fragranza impeccabile che crea armonia.

Sono due anime dello stesso ambiente collinare che in Piemonte è legato ai vitigni aromatici: se il Piemonte Brachetto ha una zona più ampia, il Brachetto d’Acqui viene da una terra più specializzata. Tuttavia, il vitigno è lo stesso e così l’ispirazione produttiva.

Sono i filari di Brachetto coltivati in collina tra i 100 e i 300 metri slm, a Ricaldone, Alice Bel Colle, Strevi e Cassine, nella parte acquese della provincia di Alessandria, a regalare questi vini spumanti che si contraddistinguono per il delicato vestito rosa e un complesso olfattivo che oscilla tra i frutti e i fiori. Sono terreni compatti, calcarei e argillosi, dove la vite di Brachetto trova l’ambiente ideale, anche per quegli sbalzi termici tra giorno e notte ed estate e inverno che apprezza di più.

La vendemmia cade solitamente nella prima settimana di settembre e precede una serie di operazioni che fanno uno spumante spettacolare: la pigiatura con diraspatura delle uve, la fermentazione parziale con macerazione a temperatura controllata, la seconda fermentazione in autoclave e la presa di spuma e infine l’imbottigliamento a pressione costante.

In Casa Toso il brachetto rappresenta uno dei punti di forza dell’azienda: nel 2010, infatti, la vinificazione delle uve Brachetto ha toccato la quota di 570.000 chilogrammi e la produzione di vino ha sfiorato le 530.000 bottiglie tra Brachetto d’Acqui e Piemonte Brachetto.

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Baccalà alla Parmigiana

La ricetta del baccalà mantecato alla parmigiana richiede un pò di pazienza, ma è piuttosto semplice e soprattutto molto gustosa.

Il procedimento prevede l’ammollo del pesce nel latte per una notte, quindi non è una pietanza da improvvisare all’ultimo minuto: ma consente di preparare il baccalà in maniera facile e sfiziosa.

Gli ingredienti di cui avete bisogno, per 4 persone, sono:

600 g di baccalà ammollato, 1 cipolla grande, 1/2 bicchiere di olio, 30 g di pinoli, 30 g di uvetta, Vinchef, 1/2 cucchiaio di doppio concentrato di pomodoro, 1 spicchio d’aglio, latte, brodo, farina, aceto, zucchero, sale, pepe.

Per prima cosa occorre tagliare a grandi pezzi il baccalà e adagiarlo in una terrina con del latte, lasciando riposare per una notte.

Il giorno successivo sgocciolate e infarinate i pezzi: poi friggete 5 minuti per parte in un tegame dove avete ben scaldato l’olio. Quando sono dorati in modo uniforme, sgocciolateli e asciugateli con cura su carta assorbente da cucina.

Tagliate a fettine la cipolla e fatela soffriggere insieme allo spicchio di aglio in un tegame: insaporite il tutto con il pepe, versate brodo fino a coprirle a filo e fate stufare a fuoco basso per circa 15 minuti.

Quindi spruzzatele con il Vinchef, lasciatelo evaporare, unite il concentrato diluito in poca acqua e una punta di zucchero, coprite e cuocete per 20 minuti. Adagiate nell’intingolo il baccalà fritto, coprite e portate a bollore.

Per finire aggiungete l’aceto, i pinoli e l’uvetta ammorbidita e strizzata, continuate la cottura a fuoco lento per altri 5 minuti, regolate il sale e ritirate.

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Pollo alla Marengo

Una maniera sfiziosa per cucinare il pollo: accompagnamolo con gamberi, crostini di pane croccante e creiamo un sugo sfizioso a base di pomodoro, aglio e prezzemolo.

Non occorrono più di 45/60 minuti e il procedimento è alla portata di tutti.

Vediamo insieme con cucinare la ricetta del pollo con gamberi:

Ingredienti per 4 persone
1 kg e 300 g di pollo tagliato a spezzatino, 8 gamberi di acqua dolce, 4 uova, Vinchef, 2 pomodori, 2 spicchi d’aglio, prezzemolo tritato, brodo vegetale, crostini di pane, olio, burro, sale, pepe 

Preparazione

Rosoliamo a fiamma vivace lo spezzatino di pollo all’interno di una padella con tre cucchiai di olio.
Nell’attesa possiamo mettere sul fuoco un altro tegame con due cucchiai di olio e gli spicchi di aglio schiacciati: poi aggiungeremo dopo un minuto lo spezzatino di pollo insieme ai pomodori tagliati a cubetti (precedentemente spellati e privati dei semi).

Lasciamo insaporire il tutto e spruzziamo con il Vinchef, poi facciamo evaporare. Portiamo a cottura con piccole aggiunte di brodo vegetale caldo.

Intanto facciamo saltare in una padella senza alcun condimento i gamberi con il loro guscio: spruzziamoli con il Vinchef, salate, pepiamo e dopo alcuni minuti spegniamo il fuoco.

A questo punto prepariamoi crostini di pane facendoli dorare nel burro e cuociamo le uova al tegamino.

Trasferiamo lo spezzatino di pollo sul piatto da portata, eliminiamo l’aglio, lo veliamo con il fondo di cottura e lo contorniamo con le uova al tegamino alternate a gamberi sgusciati.

Spolverizziamo su tutto il prezzemolo tritato e serviamo con i crostini a parte.

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Insalata originale di finocchi e fegatini

Come dare un tocco in più alle tue insalate? Proviamo a mescolare in maniera creativa ingredienti semplici e gustosi: il risultato sarà un piatto genuino e appetitoso, ideale come antipasto da offrire ai tuoi ospiti!

Un esempio? Ecco come rendere ricca e gustosa l’insalata d finocchi. Gli ingredienti di cui avete bisogno, oltre al finocchio, sono 200 grammi di fegatini di pollo o di coniglio, 2 scalogni tritati, 30 gr di burro, 2/3 cucchiai di Vinchef.
E non finisce qui! Aggiungiamo 4 fette di pane a cassetta, 1 cucchiaio di noci tritate, sale e pepe a piacere.

Procedete seguendo queste indicazioni: per prima cosa preparate i pane eliminando la crosta e tagliando le fette a triangolo: poi pennellatele con un velo di burro e passatele in forno a calore medio per 10 minuti. Nel frattempo scaldate in una padella il burro, aggiungete gli scalogni tritati e i finocchi affettati e rosolateli per pochi minuti. Toglieteli, sgocciolateli e lasciateli in caldo.

Al loro posto calate i fegatini tagliati a tocchetti e lasciateli friggere a fuoco vivace per 4/5 minuti senza farli indurire. Aggiungete il Vinchef e dopo un minuto anche i finocchi e le noci tritate. Regolate di sale e di pepe e togliete dal fuoco. Accomodate sui crostini cercando di sistemare i fegatini sopra i finocchi….

E poi gustate una delle ricette facili e veloci più sfiziose dell’estate!

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Hotel Loano Garden Lido: l’armonia formato hotel.

Spiaggia. Mare. Benessere.
Parole che ci hanno spronato per tutto l’anno: è arrivato il momento, rendete i vostri sogni realtà!
Il centro benessere con bagno turco, a pochi passi da mare nel cuore della Riviera delle Palme, è esattamente quello di cui avete bisogno: l’area per massaggi e i trattamenti estetici saranno perfetti per farvi tornare le energie ed eliminare lo stress accumulato.
Hotel Loano Garden LidoCosì una volta di nuovo in forze potrete incanalarle nella palestra dell’albergo per mantenere e migliorare la vostra forma fisica all’insegna del benessere. Una sala di cardio-fitness, dotata delle migliori attrezzature Technogym(tapis-roulant, cyclette, cross-trainer) ad accesso libero per i clienti soddisferanno a pieno le vostre esigenze!
L’Hotel Garden Lido è da oltre 40 anni sinonimo di turismo di qualità in Liguria, ha sempre saputo rinnovarsi e affinarsi di anno in anno per soddisfare a pieno la clientela, nella consueta ricerca di una vacanza che coniughi mare, sport e relax.
Inoltre a coronare il tutto ci sarà una delle più belle spiagge della Liguria: circa cinquemila metri quadrati a disposizione, tutti con sabbia naturale e tanti servizi. In particolare per i più piccoli ci saranno attività d’animazione, la piscina, aree ludiche e molto altro: ideale anche per le famiglie! Pronti a rilassarvi?
Hotel Loano Garden Lido
Lungomare Nazario Sauro, 9 – 17025 Loano (SV) – Tel. +39 019 669666
E-mail: [email protected]
www.gardenlido.com

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Amanti del pesce? Ecco i suggerimenti firmati Vinchef

Tutti gli amanti del buon pesce sanno che per organizzare una cena riuscita non occorre scegliere ricette elaborate e complesse: il risultato può essere ottimale proprio esaltando il sapore del pesce attraverso ricette semplici e leggere.

L’unico requisito per la buona riuscita è che gli ingredienti siano freschi e di qualità: per il resto anche gli chef meno esperti otterranno gustosi risultati proponendo un menu facile e sfizioso.

Iniziamo per esmepio con una fresca insalata di cozze e patate, sempre molto gradita:

Ingredienti: 5 patate medie, 500 g. di cozze, 1 costa di sedano, 1 cipollina, 1/2 bicchiere di VINCHEF, sale, pepe, olio extravergine d’oliva, 1 cucchiaio d’aceto, prezzemolo fresco.

Preparazione: Fate aprire le cozze, scuotendole ogni tanto, in una casseruola larga e coperta insieme ad un trito di cipolla, qualche gambo di prezzemolo, una spolverata di pepe tritato grosso. Prelevate solo quelle aperte, sgusciatele, fi ltrate accuratamente il liquido di cottura e rimettetele a cuocere nel loro liquido insieme alla costa di sedano. Infine sgocciolatele. Nel frattempo fate lessare le patate, pelatele e tagliatele a fette. Mentre sono ancora calde conditele con sale e pepe, olio e aceto, il mezzo bicchiere di Vinchef e le cozze. Completate a piacere con un trito di prezzemolo. Servite solo quando l’insalata si sarà ben raffreddata.
Dal momento che si tratta di un antipasto sostanzioso, se non volete appesantire troppo i vostri ospiti, potete passare subito al secondo piatto, proponendo una leggera orata all’arancia oppure le triglie al pomodoro.

Concludete con un sorbetto fresco o una coppa di macedonia.

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Mezzi paccheri con fave e pescespada

Come arricchire la classica pasta con pescespada?

Semplice! Per prima cosa non scegliete i soliti spaghetti nè tantp meno le penne o i maccheroni: optate invece per i mezzi paccheri, se vi piacciono anche integrali, che si sposano alla perfezione al sugo che vi proponiamo.

In secondo luogo potete puntare su un abbinamento un pò inusuale, unendo il gustoso sapore del pescespada al gusto pieno e frugale delle fave.

Vi sembra complicato? Niente affatto! Ecco come fare.

Ingredienti per 4 persone

320 g. di mezzi paccheri (pasta di grano duro), 300 g. di pesce spada spellato e dadolato, 8 pomodorini Pachino, 200 g. di fave fresche spellate (o una confezione pronta surgelata), 30 g. di olio extravergine di oliva, 10 cl. di Vinchef, sale, pepe.

Preparazione

Innanzitutti portate a bollore una pentola di acqua salata e buttate la pasta.
Mentre cuoce tagliate il pesce spada a dadini e fatrlo saltare nella padella con l’olio e le fave.
Bagnate il tutto con il Vinchef e lasciate consumare per 10 minuti. A questo punto aggiungete i pomodorini tagliati a spicchi e privati dei semi e cuocete ancora 5 minuti. Aggiustate di sale e pepe a piacere.
Scolate la pasta e conditela direttamente in padella con il sugo di pesce e verdura.

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Baccalà al forno in cinque mosse!

Aliemento leggero e gustosissimo, tipico della cucina portoghese, il baccalà è un pesce che si presta a moltissime ricette: pensate che pare ne esistano ben 366, una per ogni giorno dell’anno e una in più per gli anni bisestili!

Le modalità per cucinare il baccalà sono quindi molto variegate ed esistono ricette elaborate e complesse come ricette semplici e veloci. Tra queste utlime il baccalà al forno con patate è sicuramente una delle più gustose.

Ecco come cucinare un ottimo pesce al forno in 5 mosse!

ngredienti per 4 persone: 800 g. di baccalà già ammollato, 3 patate medie, un ciuffo di prezzemolo, 2 cipolline, alcuni filetti di pomodoro,1/2 bicchiere di Vinchef, 1/2 bicchiere d’olio d’oliva, sale e pepe a piacere.

1. Preparate il pesce avendo cura di spellarlo e togliere tutte le spine (almeno le più grosse): poi tagliatelo in grossi pezzi.

2. Pelate le patate, tagliatele a fette, lavatele ed asciugatele con un canovaccio. Lavate, sgrondate e tritate il prezzemolo.
Pelate le cipolle e affettatele sottilmente.

3. Procuratevi una teglia da forno e ungete il fondo con un pò di olio: ponetevi uno strato di patate, cospargetele di cipolle e spolveratele di prezzemolo. Salate leggermente e condite con un filo d’olio.

4. Disponete il baccalà  sopra a questi strati e coprite con qualche filetto di pomodoro maturo, meglio se fresco. Versate il Vinchef a filo sul pesce, poi coprite con un altro strato di patate. Salate e condite ancora con un giro d’olio.

5. Passate in forno ben caldo per almeno mezz’ora. Si serve in tavola nella teglia di cottura.

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Come preparare una cena deliziosa a base di pesce

Il periodo estivo è ideale per organizzare cene a base di pesce da godere insieme agli amici, magari in riva al mare dopo una giornata trascorsa in spiaggia.

Se l’obiettivo è quello di assaporare delle pietanze semplici ma appetisose seguite le indicazioni firmate Vinchef e, in maniera facile e veloce, preparerete una cenetta da gustare fino all’ultimo boccone!

Iniziate con una zuppa di vongole leggera e saporita, che vi lascerà appagati ma non appesantiti: il consumo delle vongole, infatti, è indicato anche nelle diete ipocaloriche in quanto l’apporto di grassi è decisamente ridotto e contiene solo 72 Kcal per 100 g. In compenso i piatti a base di vongole risultano decisamente appaganti e appetitosi 😉

Proseguite poi con un piatto a base di filetti di pesce cucinati in padella e accompagnati da un contorno di verdure.

Scegliete ad esempio le triglie al pomodoro, la spigola ai funghi oppure la scaloppina di orata all’arancia, a seconda dell’offerta di pesce fresco che è fondamentale, non solo per la buona risucita della vostra cena, ma anche per una buona digestione!

Se avete intenzione di proseguire con un secondo più sostanzioso optate invece per il baccalà al forno accompagnato dalle patate: un piatto ricco e buonissimo.

Per concludere in bellezza offrite una macedonia di frutta fresca accompagnata da gelato.

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Uova strapazzate extra per fare il pieno di energia!

Le uova sono un alimento gustoso e versatile, che viene spesso utilizzato alla base di numerose ricette.
Tra le più classiche e conosciute, la ricetta delle uova strapazzate è saporita, gustosa e velocissima.
Una prelibata variante è quella con salsa di pomodoro che dona un tocco sfizioso e invitante: ve la proponiamo arricchita dal tocco unico di Vinchef. In pochi minuti preparerete una pietanza da vero chef!
Ingredienti (per 4 persone)
8 uova fresche, 30 g. di olio extravergine d’oliva, 10 g. di burro, ½ bicchiere di Vinchef, 150 g. di passata di pomodoro, sale.
Preparazione
Fate scaldare in padella l’olio e il burro, poi aggiungete la passata di pomodoro e successivamente il Vinchef. Lasciate consumare a fuoco vivo per 5 minuti, poi abbassate la fiamma.
Cominciate a rompere le uova in un piattino per poi farle scivolare in padella, lasciando rapprendere leggermente il bianco prima di cominciare a strapazzarle con un cucchiaio di legno senza smettere mai di rigirarle. Devono acquistare una consistenza cremosa.
Un consiglio: accompagnate le uova da crostini di pane tostato e una porzione di insalata fresca!

Questa ricetta non è particolarmente impegnativa e non richiede grandi abilità culinarie: in compenso risulterà tonificante, energizzante e molto gustosa. Da sperimentare quando incombe la pigrizia!!

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Ricette gustose per i pranzi di tutti i giorni!

Quando abbiamo ospiti a cena spesso ci cimentiamo con le ricette più elaborate e fantasiose, puntando su menu insoliti e ricercati.

I pranzi di tutti i giorni, invece, sono spesso trascurati a causa della fretta e dei mille impegni quotidiani che sembrano ostacolare la nostra creatività in cucina: tuttavia ciò non significa che dobbiamo rinunciare a pasti gustosi e appaganti, anche se più leggeri e veloci.

Se con una pastasciutta riusciamo sempre, bene o male, a cavarcela quando di tratta di cucinare i secondi piatti riscontriamo maggiori difficoltà.

Ecco quindi una ricetta facile, veloce e stuzzicante!

Scaloppine di maiale ai capperi

Ingredienti: 8 fettine di maiale rotonde, un bicchierino di Vinchef, 40 g. di burro, 1 cucchiaio di olio, 1 cucchiaio di capperi, farina q.b., sale.

Preparazione:

Per prima cosa preparate le fettine, battetele e infarinatele leggermente:  poi passatele in padella a fuoco vivace con l’olio e 10 g. di burro.
Toglietele dal recipiente, salatele e tenetele in caldo da parte.
Aggiungete il Vinchef nella padella sul fuoco e fatevi insaporire velocemente i capperi. Abbassate la fiamma e legate per qualche minuto il fondo di cottura con il burro rimanente, ammorbidito ed impastato bene con un po’ di farina. Rimettete le scaloppe nella salsa, giratele, aggiustatele di sale e servirle ben calde.

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Asti Toso: quando terroir e tecnologia s’incontrano

Se c’è un prodotto che ha accompagnato la crescita e lo sviluppo dell’azienda Toso questo è senza dubbio l’Asti, lo spumante dolce italiano per eccellenza, che sulle ripide colline raccontate da Cesare Pavese ha la sua culla esclusiva.

Quelle attorno a Santo Stefano e Cossano Belbo sono terre bianche, magre, con il calcare che prevale sulle restanti componenti pedologiche. Sotto il sole d’estate, i filari verdi segnano in modo inequivocabile un panorama nitido e quasi geometrico.

Questi suoli così compatti e poveri di nutrimento esaltano alla perfezione gli aromi intensi del Moscato bianco, quei profumi dolci di miele, fiori e pesca bianca che anche le api adorano.

Per riuscire a trasferirli nel vino occorre una tecnologia di cantina impeccabile, la pressatura soffice delle uve e un percorso di spumantizzazione a basse temperature che arresta la fermentazione quando il vino ha raggiunto i 7% Vol. e ha completato la presa di spuma.

Dolce senza eccesso, fragrante di fiori e frutti, decisamente spumante, l’Asti di Casa Toso, affascina al primo assaggio. Si beve tradizionalmente con i dolci a pasta lievitata, le creme e le crostate di frutta, si gusta con piacere come bicchiere rinfrescante a metà pomeriggio, sorprende incredibilmente al momento dell’aperitivo con i salatini e le acciughe.

Con una progressione che sa di conquiste fatte con gradualità, Casa Toso ha poco per volta condiviso il cammino dell’uva Moscato e dell’Asti, da un lato sperimentando nelle vigne di famiglia le scelte produttive più adatte a una produzione di qualità e dall’altro instaurando con tanti viticoltori che vivono la vigna tra le Valli del Belbo e del Bormida un rapporto di collaborazione e di rispetto reciproco, che porta ciascuno a fare bene il suo mestiere.

Così, con quella politica dei piccoli passi propria delle famiglie radicate tra queste colline, Casa Toso ha cresciuto di anno in anno la vinificazione delle uve Moscato fino ai 3.500.000 chilogrammi della vendemmia 2010. E anche le bottiglie di Asti Spumante sono aumentate e con la stessa gradualità, fino ai volumi di 2.500.000 di tutto il 2010.

Anche in prospettiva futura, l’impegno rimane lo stesso: continuare nella ricerca della qualità, nel rispetto dell’origine e nella condivisione di una strategia globale e delle sue problematiche con chi vive la vigna, nella consapevolezza che si opera in un settore che in Piemonte interessa tre province, 52 comuni, quasi 10.000 ettari di vigne e pressappoco lo stesso numero di famiglie di viticoltori.

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