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Cosa è la “vite”?

Con “vite” si indicano le specie del genere Vitis della famiglia delle vitacee, coltivate in tutto il mondo e soprattutto nei paesi dell’Europa meridionale per i loro frutti (uva), usati per il consumo diretto e per produrre il vino.

Le viti hanno radici ramificate, fusto esile, rami sarmentosi (tralci) interrotti da nodi e internodi sui quali si inseriscono le foglie (pampini), alterne, palminervie, a 3-5 lobi, piccolate, all’ascella delle foglie si formano le gemme.

Opposti alle foglie e alle gemme si originano i fiori, perlopiù ermafroditi, pentameri, con ovario biloculare, di colore verdastro, riuniti in infiorescenze a grappolo, e viticci o cirri, organi aggrappanti filiformi che si attorcigliano ai sostegni.

Il frutto è una bacca globosa o ovoidale contenente 2-4 semi legnosi e oleosi (vinaccioli), che però possono anche mancare (uve apirene).

Alcune specie, le cosiddette uve asiatiche, sono coltivate a scopo ornamentale (amurensis, coignetiae, davidii, reticolata, ecc.), ma le specie più note ed economicamente più importanti sono quelle coltivate per la produzione dell’uva.

Queste ultime si dividono in: viti europee, con la sola specie vitis vinifera, di origine molto antica, da cui sono derivate numerosissime varietà, e viti americane, con una quindicina di specie, tra cui la berlandieri, la labrusca, la riparia e la rupestris, che sono servite da portainnesto alla vite europea nella ricostruzione dei vigneti distrutti, alla fine del secolo scorso, dalla fillossera, in quanto resistenti a questo parassita, e vengono usate per formare ibridi produttori diretti.

Si distinguono inoltre vitigni per uva da vino, per uva da tavola e per uva da essiccare.

Tra i primi, in Italia, i più noti sono:

– per la prduzione di vino rosso, aleatico, barbera, barzemino, bonarda, dolcetto, freisa, grignolino, lambrusco, nebbiolo, raboso, refosco, sangiovese, ecc.
– per la produzione di vino bianco, albana bianchino, cortese, garganega, malvasia, moscato, piccolit, prosecco, trebbiano, verdicchio, vernaccia, ecc.

Tra le uve da tavola si ricordano tra le altre, la baresana, l’italia, il pizzutello, la regina, la verdea e lo zibibbo. Come uva da essiccare soprattutto la sultanina.

Diffusi sono anche molti vitigni stranieri, tra i quali: cabernet, merlot, pinot, riesling, sauvignon, shiraz, ecc.

La vite è coltivata in tutto il mondo, ma in particolare tra i paesi bagnati dal Mediterraneo. Tra le regioni italiane in cui è più intensamente praticata la viticoltura sono: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Puglia, Sicilia, Lazio, Toscana e Piemonte.

Altri Paesi importanti produttori di uva oltre l’Italia sono: la Spagna, la Francia, la Turchia, l’Algeria e gli Satti Uniti. L’uva secca è prodotta soprattutto in Grecia, Turchia e Stati Uniti.

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