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I forni a legna Valoriani rappresentano un segno di distinzione in cucina

Innumerevoli le pizzerie artigianali e i ristoranti diffusi in tutto il mondo che non hanno saputo resistere al fascino e alle prestazioni di un forno a legna originale con marchio Valoriani: Vesuvio e Valoriani Verace due forni professionali che esaltano una cucina fatta di tradizione ma soprattutto di qualità assoluta.

Quando si parla di cucina ormai non si può fare a meno di considerarla un fenomeno che fa assoluta tendenza. Il settore rappresenta oggi una porzione di mercato dalle molte potenzialità, che riesce a seguire i trend dei consumi e dei gusti, soprattutto per quanto riguarda la ricerca e tutela della genuinità dei prodotti, degli ingredienti e delle attrezzature.

Web, televisione, libri non solo esaltano ricette e pietanze appartenenti alle più svariate culture e tradizioni, cercando di istruire, ma testimoniano il percorso imprenditoriale che molte aziende hanno deciso di  intraprendere a sostegno del cucinare e mangiare bene e sano, Valoriani di Reggello ne è un esempio.

La cucina oggi viene sempre più diffusamente associata ad aspetti concernenti l’eccellenza, la distinzione, e per questo le imprese che le gravitano intorno sono sempre più impegnate nel diffondere una cultura della genuinità dei prodotti e dei processi di lavorazione che portano al compimento di una vera opera d’arte culinaria. Ingredienti fra i più semplici che se manipolati con la giusta cura ed attenzione e con gli strumenti adeguati conquistano i palati più raffinati.

I forni a legna e gas Valoriani, in questo contesto rappresentano un segno di distinzione immediata, un plus valore che accresce la “reputazione” del locale, ristorante o pizzeria che sia. Finalmente un nome e un marchio a cui rispondono una qualità ed una eccellenza garantita, per forni professionali ineguagliabili in termini di resa e performance.

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Le Pizze da Nord a Sud sono sfornate con i forni a legna Valoriani

ValorianiLa versatilità dei Forni a legna Valoriani consente di realizzare pizze secondo i gusti e le tendenze del momento, nel pieno rispetto di una diversità che già nel nostro paese si fa sentire da nord a sud in modo marcato.

Ultimamente si sente parlare in continuazione di pizza napoletana, pizza della tradizione e molto altro ancora. Ciononostante chi lavora allo sviluppo e alla realizzazione di attrezzature professionali per pizzerie deve tenere ben presente la differenza di gusti che caratterizza il Bel Paese e non solo.

“Nella progettazione dei nostri forni a legna professionali Vesuvio e Valoriani Verace, teniamo sempre in considerazione la versatilità, quale caratteristica da cui non è possibile prescindere. Si tratta infatti di eccellenti strumenti per la cottura sia di pizze veraci napoletane che di pizze più basse e croccanti, o di altri squisiti piatti della nostra cucina. Supportiamo lo sforzo fatto per la difesa della “vera” pizza napoletana, ma al contempo non possiamo non tenere presenti e soddisfare il gusto e le tendenze che si sviluppano in ogni angolo del mondo in questa materia”.

Recenti indagini dimostrano che il gusto popolare in materia pizza è estremamente diversificato al sud si apprezza maggiormente la tradizionale napoletana, quella un po’ più alta, per  il cui impasto viene utilizzata una percentuale maggiore di farina. La cottura avviene rigorosamente in forno a legna a 450° al massimo per 2 minuti e permette di ottenere una pizza di 28-30 centimetri di diametro, con il caratteristico cornicione alto e morbido. Il condimento base prevede pomodoro fresco in olio extravergine di oliva, sale e basilico con l’aggiunta di mozzarella di bufala.

Al nord invece è più diffusa e gradita una versione in cui  si utilizza la mozzarella fiordilatte al posto di quella di bufala e meno farina. Qui la stesura è ampia, fino a 33 centimetri di diametro, con poco bordo e una cottura a 320° per 4-5 minuti in forno a legna. Caratteristiche sono la friabilità e la croccantezza.

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I forni a legna Valoriani strumenti professionali a sostegno del settore pizza

Un settore in continua crescita ha sempre più bisogno di aziende che investano nel suo sviluppo. Refrattari Valoriani con la produzione di forni a legna e gas del recente Valoriani Verace, forno professionale che può essere usato anche a gas, risponde in pieno a queste caratteristiche.

Recenti indagini, condotte dall’ente europeo della pizza italiana mostrano che un italiano medio mangia circa 7,6 kg di pizza all’anno, un’ulteriore testimonianza del fatto che la crisi, che ha coinvolto tutti i settori economici a livello mondiale sembra non aver sfiorato quello delle pizzerie, la cui crescita non conosce battute di arresto.

Le tendenze di mercato  che riguardano i consumi di pizza registrano un netto incremento dei locali pizzeria classici, quelli cioè che sfornano deliziosi prodotti legati alla tradizione, le statistiche parlano di un +14% dal 2001 al 2010. Anche i consumi di materie prime e gli investimenti in strumenti e apparecchiature sono in netto rialzo sintomo che viene posta sempre più attenzione alla qualità degli alimenti proposti al pubblico.

In questo contesto ben si inseriscono i prodotti Valoriani, forni a legna e gas di indubbia qualità che riscuotono ormai da decenni il plauso dei professionisti della pizza di tutto il mondo. L’azienda fiorentina non arresta mai il suo impegno e la sua ricerca indirizzata a migliorare ed incrementare le prestazioni dei propri forni, tendenza testimoniata dal recente lancio dell’innovativo Valoriani Verace che dà la possibilità a qualunque locale di sfornare la vera pizza della tradizione napoletana anche laddove è possibile l’utilizzo del solo forno a gas.

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Valoriani Vesuvio è da più di 30 anni il forno a legna dei cuochi di successo

Il forno a legna Valoriani Vesuvio è uno degli articoli più imitati al mondo. Sono in tanti a presentare il frutto di queste imitazioni come novità assolute del mercato, eppure l’azienda lo ha progettato negli anni 70 e tutt’oggi, grazie alle sue oggettive qualità, è ancora il leader indiscusso nel panorama dei forni professionali.

Progettare e realizzare un prodotto di successo è già di per se un grande traguardo imprenditoriale, preservare e far perdurare questo successo per quasi quarant’anni ha qualcosa di straordinario. Questo il caso di Vesuvio Valoriani, il più imitato forno a legna in tutto il mondo, ma non solo, il più apprezzato e il più gradito dal pubblico di professionisti pizzaioli di tutto il mondo.

Il progetto originale prese il via ad inizio anni 70 secondo un disegno che ancora oggi le evoluzioni immesse sul mercato dall’azienda Refrattari Valoriani riproducono fedelmente con l’aggiunta di innovazioni tecniche che non hanno fatto altro che perfezionarlo nel corso degli anni. Vesuvio nelle sue varianti, è un forno a legna altamente performante, sinonimo e garanzia di una qualità ai più alti livelli nel panorama dei forni prefabbricati ad uso professionale.

Il materiale refrattario consente un’uniforme e costante distribuzione del calore all’interno del forno garantendo il minimo consumo di legna: così cuocere la pizza diventa facile e veloce potendo, per di più, contare su un’eccellente affidabilità e su prestazioni dai requisiti molto elevati. Vesuvio ha, dunque, radicalmente mutato l’attività dei pizzaioli professionisti, che possono sfornare pizze fragranti in pochissimi minuti, conservandone tutte le proprietà che le rendono gustose al palato, preservando il giusto grado di umidità che impedisce alla pizza di seccarsi.

Un forno dunque che non solo può vantare un valore simbolico tutto Made in Italy, motivo di ulteriore orgoglio per Refrattari Valoriani, così come un profondo legame con la tradizione e il territorio, ma che consente di realizzare una cucina professionale di qualità anche per uno dei piatti solo apparentemente più semplici delle tavole italiane.

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I forni a legna professionali Valoriani sono i fiori all’occhiello delle pizzerie italiane ed estere

Quando si parla di cibo in Italia così come all’estero la tendenza sempre più diffusa è quella di porre l’accento sulla qualità, sia delle materie prime che degli strumenti utilizzati nelle cucine domestiche e professionali. I forni a legna Valoriani si stanno diffondendo in modo sempre più marcato nelle pizzerie italiane e non, sintomo che sempre più ristoratori prestano una reale attenzione a ciò che presentano sulle loro tavole.

Gli italiani sono sempre stati esigenti in tema di “ben mangiare” e di rispetto delle tradizioni culinarie del proprio paese, e quest’attenzione si sta espandendo poco per volta nel resto del mondo. Una volta ancora, come già accaduto per la cultura, lo stile e la moda, il Bel Paese è preso ad esempio per l’educazione alimentare e in molti operano al fine di esportarla all’estero. In questo contesto il forno a legna non fa altro che legarsi ad un immaginario che restituisce genuinità ai cibi, regalando al pane e alla pizza il ‘sapore di una volta’, della cucina ‘della nonna’.

Questa severità si esplica nella preservazione di alimenti unici al mondo, di procedure artigianali tramandate di generazione in generazione quale patrimonio dell’intero paese. In quest’ottica entrare in una pizzeria o in un ristorante e scorgere un bel forno Valoriani nella cucina a vista del locale è sempre di più una garanzia di qualità e rispetto dell’antica tradizione culinaria tutta italiana. Esso è un valore aggiunto, il fiore all’occhiello che rappresenta una promessa di un prodotto speciale, dal sapore unico, lontano dai prodotti industrializzati di massa.

Pur inizialmente pensato e realizzato per le pizzerie, il forno a legna risulta estremamente versatile in cucina e non si limita alla sola pizza. Scegliere di utilizzare forni a legna professionali Valoriani, come Vesuvio ad esempio, rappresenta un vero investimento per il futuro del proprio locale, essi consentono, infatti, di realizzare una cucina genuina e naturale che mantiene inalterate le proprietà nutritive dei cibi e che ne esalta le fragranze e i sapori.

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Ai piedi del Monte: il nuovo disco di Girolamo De Simone

Il pianoforte e il monte Somma, Donizetti e Romaniello, il ‘valore della memoria’ e il ruolo della musica di frontiera sono solo alcune delle ispirazioni che troviamo nel nuovo lavoro del musicista partenopeo

KonSequenz/Hanagoori Music, 2010
Patrocinato dall’Ente Parco Vesuvio
Distr. Neomedia Italia
9 brani, 32 minuti

Ai piedi del monte di Girolamo De Simone nasce dalla collaborazione tra le etichette KonSequenz e Hanagoori Music, con il patrocinio dell’Ente Parco Vesuvio e con la distribuzione di Neomedia Italia. Ai piedi del monte raccoglie il frutto di alcuni anni di ricerche su musiche e musicisti vesuviani, tali per nascita o per ‘adozione’. La sintesi di questo lavoro è stata incisa e missata ai piedi del Somma-Vesuvio, al limitar di un luogo il cui nome, Sant’Anastasia, evoca etimologicamente la ‘rinascita’. Così il percorso – che attraversa anche canti e devozioni alla Madonna dell’Arco e le città di Pollena (con Gaetano Donizetti) e Somma Vesuviana (con Vincenzo Romaniello, maestro di Renato Carosone) – parte da astrattezza talvolta malinconica per approdare alla Verna, luogo spirituale d’elezione.

Un percorso affettivo, dedito ai luoghi difficili ma bellissimi della fascia vesuviana, nell’immediata provincia partenopea, che parte dal pianoforte e giunge alla spinetta e all’organo (De Simone sceglie tre modelli storici, dal suono fortemente caratterizzato: Steinway e Sons; Neupert-Silbermann; Monarke). La musica di questo disco giunge dopo altri monografici più astratti, come Ice-tract (Curci) e Shama (Die Schachtel). È figlia di un approccio che privilegia semplicità e contaminazione fin dalle scelte grafiche, nella consapevolezza della inevitabile triturazione di senso cui ci espone la nostra contemporaneità. Un ‘attraversamento’ che non impedisce agli originali recuperati sul territorio (le Biblioteche del Conservatorio di Napoli e di Somma Vesuviana) di parlarci ancora, riaffermando il valore della memoria.

Riaffiorano, così, i canti della Madonna dell’Arco sacri e popolari; le musiche di Donizetti, qui riproposte in quadri di voluta (e desiderata) semplificazione armonica; le melodie di Vincenzo Romaniello, ‘sfrondate’ dagli eccessi di lirismo e dalle ridondanze tardoromantiche. L’anima contaminata di Girolamo De Simone fa capolino nelle parafrasi, rivisitazioni, trascrizioni e, in modo programmaticamente citazionistico, nel brano d’apertura, Fabulae Contaminatae, pubblicato in anni lontani in una versione live e ora riproposto in una morbida versione da studio. Non casuale la collocazione finale di un’improvvisazione organistica, realizzata in occasione di una visita alla Verna, luogo mistico che affascinò Dino Campana, Alda Merini e tanti altri artisti, e che ancor oggi suggerisce tensione, ricerca, speranza.

Girolamo De Simone è considerato tra i principali esponenti internazionali della musica di frontiera e si avvicina a luoghi difficili e complessi come le pendici del Somma-Vesuvio, con energia, malinconia e stupore, con uno sguardo contemporaneo. Direttore della rivista di musica contemporanea KonSequenz, premiata più volte dal Ministero per i Beni Culturali per la qualità e la scientificità, dopo un’esperienza trentennale nel campo culturale nazionale e internazionale, ha conosciuto personalità quali John Cage, Elliot Carter, Michael Nyman ed ha lavorato con alcuni dei più importanti compositori contemporanei, tra cui Luc Ferrari, Vittorio Rieti, Pietro Grossi, Luciano Chailly, Giuseppe Chiari, etc. Ha affiancato Ludovico Einaudi, Michael Nyman, Max Fuschetto, Tuxedomoon e numerosi altri protagonisti della musica italiana e internazionale. Girolamo De Simone con Ai piedi del monte consegna al pubblico un disco lieve quanto denso, con un’energia comunicativa che si aggancia a storie vissute, per tornare a vivere e sentire la prossimità dell’Altro. L’Autore terrà una serie di presentazioni/concerto (le prossime a Ferrara, Roma, Napoli), secondo un calendario presente nel sito KonSequenz.

Informazioni:

Girolamo De Simone:
http://www.girolamodesimone.com/

HangooriMusic:
http://www.hanagoorimusic.com/

KonSequenz:
http://www.konsequenz.it/

NeomediaItalia:
http://www.neomediaitalia.it

Synpress44 Ufficio stampa:

http://www.synpress44.com

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