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Quando i clienti ti portano al top dell’affidabilità nella vendita di prodotti tipici!!

Quello che segue potrebbe sembrare un articolo eccessivamente promozionale, eppure non lo è: vuole solo mettere in evidenza, infatti, quanto la serietà di un sito di vendita on line di prodotti tipici calabresi, alla distanza, ripaghi degli sforzi profusi nella sua condotta aziendale, riscontrabile nel mantenimento degli impegni presi con i clienti; la sicurezza delle transazioni; la qualità dei prodotti, tanto decantata sulle proprie vetrine virtuali; la puntualità delle consegne; la risoluzione di eventuali problemi intervenuti….insomma il suo customer – service complessivo.

 

Ma andiamo per gradi!!

 

Un buon sito di vendita on line che si rispetti porta, sovente, in bella mostra delle certificazioni ottenute da entità terze all’uopo contattate per ottenere un buon biglietto da visita da mettere in bella mostra, presentandoli all’internauta di turno; ma è facile, se io pago qualcuno per dir bene di me, il risultato è presto ottenuto!!

 

Il sito in questione ha preferito, circa un anno addietro, ottenere i feedback direttamente dai vari clienti serviti (che magari hanno loro affidato preventivamente il proprio “sonante” – vedi pagamento in carta di credito o con bonifico anticipato – a scatola chiusa), evidenziandoli poi in home page con il sistema cuge.org.

 

 

In pratica, a consegna avvenuta, e ove l’utente abbia 5 minuti da dedicare oltre il tempo necessario alla realizzazione dell’acquisto ed all’attesa della relativa consegna, gli si chiede gentilmente di stilare, a completa discrezione, la classica “pagella” sugli elementi essenziali del servizio prestato (qualità dei prodotti, puntualità, rispetto di eventuali promozioni in corso, risoluzione di problemi presentatisi, ecc.) potendo oltremodo esprimere anche sue considerazioni personali sul “modus operandi” complessivo.

 

Una scelta obiettivamente rischiosa, a monte, perché se queste vari giudizi provenienti dal proprio bacino d’utenza fossero state negativi, o anche al limite della sufficienza, avrebbero seriamente pregiudicato il futuro operativo sulla rete, oltre che aver significato la perdita quasi definitiva di una buona fetta di propri clienti, vista la disastrosa condotta aziendale. E poi, con la concorrenza che anche sulla rete diventa sempre più pressante, ed il relativo tam- tam che essa crea, sarebbe stato tutto dire!!

 

Ma una scelta nel contempo cosciente, mossa dalle prerogative aziendali: la selezione delle referenze offerte, la maniacale cura delle confezioni utilizzate per le spedizioni, l’analitico e professionale monitoraggio dello stato degli ordini e delle consegne, la predisposizione ad “ascoltare” il cliente nelle più svariate esigenze, non potevano che portare a risultati positivi.

 

Certo, non tutti gli utenti serviti hanno partecipato a questo giudizio finale, alcuni perché non ne hanno soppesato la reale portata ed importanza, la maggior parte per mancanza di tempo (..ahinoi, al giorno d’oggi non ci basterebbe nemmeno una giornata di 30 ore!!). Eppure, sulla scorta di tali valutazioni, l’azienda in questione si era riproposta una opportuna strategia, ove necessario, per aggiustare il tiro della propria politica operativa. Tirando le somme di questo anno di raccolta di tali vitali informazioni fortunatamente però, c’era poco da modificare le linee d’azione, visto che le valutazioni ottenute hanno rasentato il massimo dei voti.

 

Quindi, un buon anno di serietà operativa, vista dal punto di vista dei clienti.

 

Ecco cosa significa quando si lavora seriamente: altro che frodi in rete

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Golosità dell’autunno in Calabria: i fichi secchi.

Se si dovesse davvero dar retta ai modi di dire, il fico sarebbe una di quelle cose che non valgono proprio niente: “ ….non me ne importa un fico secco!! “. E invece, se vi è capitato di assaggiarne qualcuno, sapete benissimo che i fichi valgono, eccome se valgono!!
 

In Calabria, in particolare, il frutto viene raccolto e trattato con i guanti bianchi, sì da farne delle specialità esclusive, proposte in rete con il sistema del commercio elettronico da portali di prodotti tipici calabresi, giusto per garantire il vero prodotto indigeno di quelle terre; qui i fichi vengono, infatti, raccolti al giusto punto di maturazione, allorquando il caldo sole del mese di agosto ha compiuto per benino il proprio compito; in particolare, si scelgono quelli dalla buccia opaca e polpa morbida, dunque più tenera e dolce, e staccandoli dall’albero con il relativo peduncolo.
 
Passaggio successivo, ed altrettanto essenziale, è quello di farli essiccare naturalmente al caldo sole del periodo: il momento è semplice, ma richiede nel contempo il massimo dell’ attenzione, l’utilizzo di cannicci puliti sui quali riporli evitando il contatto tra frutti, con l’occhio del sìcono posto verso l’alto fino alla completa coagulazione del succo interno. In particolare, l’essiccamento esige il quotidiano rituale di rivoltare sistematicamente i fichi per un disseccamento omogeneo e graduale, eliminando quelli piccoli o macchiati, comprimendo quelli rigonfi per eliminare le sacche d’aria e proteggendo i fichi dalle impurità.
Un essiccamento ottimale richiede la perdita d’acqua di almeno il 30-35%.
 

Concluso l’iter dell’essicazione naturale, in Calabria il prodotto lo si conserva e gusta così, naturalmente, secondo antica tradizione che si tramanda da padre in figlio, per ricordare oggi sapori nati in luoghi incantati. La testimonianza della prelibatezza dei fichi secchi calabresi è nota dai tempi di Giovanni Pascoli, che quando insegnava a Messina non perdeva occasione di fare un salto in Calabria per assaggiare quelle prelibatezze; nondimeno, innamorato così tanto dal prodotto e preso dalle tentazioni della gola, nelle sue lettere si raccomandava con un collega della regione di spedirgliene molte, visto che ne andava così goloso da non poterne praticamente più far a meno.
 
Oppure riproponendo la ricetta magica dei fichi a crocette (i fichi “chini”), ove la filosofia seguita è quella della naturalezza assoluta, che si porta avanti negli anni secondo antica tradizione contadina, fatta di un mondo dalle regole semplici ma dal gusto genuino, povera di ingredienti per necessità ma nel contempo ricca di sapori. Quattro fichi uniti tra di loro a forma di croce, in mezzo due noci intinte nel miele di fico, il tutto poi cotto al forno.


E la voglia di sperimentare soluzioni sempre nuove, utilizzando al meglio questo fantastico frutto, ha portato a proporre poi versioni diverse di prodotto: come i fichi al cioccolato, offerte nelle diverse versioni bianco / nero, utilizzando solo ed esclusivamente puro cioccolato (..non quello da copertura, per intenderci!!), come questa delizia del palato giustamente merita.


In ogni caso, qualunque sia la tipologia di fichi secchi (naturali o più o meno elaborati) siamo certi che si tratta comunque di un prodotto salutare a 360°, per il contenuto di ferro, potassio e fibre, la tanta Vitamina A e Vitamina C, regalate in quantità ancora maggiori se i fichi sono secchi.


Dunque, una vera bomba di salute: altro che “un fico secco.”

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