Archives

Comunicati

I commercialisti: investire in Ungheria conviene

Si è tenuto presso la sede dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo, l’incontro “Ungheria: una prospettiva per l’internazionalizzazione delle imprese”, alla presenza del Dott. Jenő Csiszár, Console Generale d’Ungheria in Italia.

Grandi potenzialità d’investimento, aliquote fiscali ridotte che agevolano gli imprenditori che creano posti di lavoro, un Pil in continua crescita, questo è quanto emerso nel corso dall’incontro «Ungheria: una prospettiva per l’internazionalizzazione delle imprese» organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo, con l’intento di far luce sulle grandi potenzialità di investimenti per le imprese bergamasche in Ungheria.

“Le imprese che aprono un’attività commerciale o produttiva nel nostro Paese” spiega Melinda Szilagyi Responsabile dell’Ufficio Economico e Commerciale presso il Consolato Generale d’Ungheria a Milano, referente dell’HIPA (Agenzia ungherese per la promozione degli investimenti) a Milano “sono vicine ai potenziali mercati del Centro – Est Europa, Russia o Emirati Arabi. I vantaggi costituiti dalla posizione geografica strategica nel cuore dell’Europa sono innegabili e la rendono la piattaforma logistica ideale per i movimenti commerciali Est-Ovest, così come una rete di collegamenti stradali e ferroviari tra le più efficienti nell’UE, con una manodopera altamente qualificata e competitiva”.

“Quella ungherese” sottolinea Paolo Saita Consigliere dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo, Delegato della Commissione Diritto e Fiscalità Internazionale “è oggi considerata una delle legislazioni europee più favorevoli (insieme a Lussemburgo, Belgio, Olanda, Malta, Cipro e Irlanda) in tema di imposte dirette, con una flat tax al 15% sul reddito delle persone fisiche, e utili societari tassati del 9%, oltre che l’assenza di ritenute alla fonte sui pagamenti di dividendi, interessi e royalty in uscita. Un Pil che cresce del 4%, incentivi alle imprese, una burocrazia orientata a semplificare le attività̀ aziendali per rendere l’amministrazione societaria snella e agevole, e una forza lavoro qualificata ad un costo tra i più ragionevoli a livello europeo, sono punti favorevoli da non trascurare. Il mercato ungherese, soprattutto in ambito manifatturiero, può essere lo sbocco ideale per le imprese della nostra provincia, per delocalizzare, concentrarsi su mercati esterei e differenziare i “rischi paese”. E’ tuttavia necessario rivolgersi a professionisti qualificati per pianificare ed indirizzare correttamente le scelte imprenditoriali, minimizzando i rischi legati alla disciplina dei prezzi di trasferimento ed alle ripercussioni nell’ambito normativo interno di scelte di politiche fiscali troppo aggressive. Per quest’ultimo motivo l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo attraverso una serie di incontri informa e divulga nozioni tecnico scientifiche per una corretta pianificazione internazionale delle imprese bergamasche, affiancandole nel cogliere le opportunità che il mercato globale offre.”

Numerosi i temi trattati durante l’incontro, introdotto dal Dott. Jenő Csiszár Console Generale d’Ungheria in Italia. Melinda Szilagyi e l’Avv. Paolo A.D. Di Franco, hanno offerto ai presenti un quadro commerciale, societario e fiscale, approfondendo i dettagli dell’economia ungherese, la tassazione delle società e le prassi da seguire per accedere agli incentivi messi a disposizione delle imprese che intendono investire in Ungheria.

I DATI:

Nel 2018 il Pil Ungherese è cresciuto del 4,9%, secondo l’Ufficio di Statistica KSH, pari a circa 137 miliardi di euro, soprattutto grazie al contributo dei settori di servizi e industriale. Per quanto riguarda il settore industriale, emerge che il comparto manifatturiero ha registrato la maggiore crescita, ad eccezione del settore dei mezzi di trasporto. Il volume degli investimenti è cresciuto del 17% e sono stati creati oltre 17.000 nuovi posti di lavoro con un salario lordo medio più alto del 40%. Il volume delle esportazioni è aumentato del 4,3%, e quello delle importazioni del 6,9%.

Per il 2019 si stima che l’economia del Paese continuerà a crescere ad una media superiore di quella europea.

No Comments
Comunicati

EXPO 20 Agosto 2015: l’Ungheria festeggia 1015 anni di storia

Si terrà giovedì 20 agosto all’Expo di Milano la festa della fondazione dello Stato ungherese con eventi straordinari, danze tradizionali, concerti ed esibizioni di grandi talenti nazionali, tra cui il grande pianista Gergely Bogányi.
La giornata si aprirà con la festa del pane nuovo: la tradizione vuole che dopo la raccolta del grano, si prepari il primo pane ottenuto dalla nuova farina. Il pane rappresenta la vita, la sopravvivenza, la casa: simboli della festa dello Stato Ungherese.
Per conoscere le tradizioni artigiane e popolari ungheresi saranno presentati “la casa dei pizzi Halasi” e la “Comunità di Artigiani dell’ Alleanza Tradizionale di Kalocsa” accompagnati da spettacoli e danze popolari. Naturalmente non mancherà la gastronomia locale: si ripercorrerà la via dei sapori ungheresi, la manifestazione che tradizionalmente si svolge lungo la riva del Danubio.
Infine si segnalano due concerti straordinari: il pianista Gergely Bogányi e i musicisti riconosciuti con il Premio Junior Príma dell’ Accademia di Musica Liszt Ferenc. Si esibiranno nel padiglione ungherese anche molti giovani artisti italiani: una vera e propria celebrazione del legame storico e culturale tra Italia e Ungheria.

No Comments
Comunicati

Pagamenti online in Ungheria veloci e sicuri

L’espansione continua: SOFORT Banking è ora disponibile in Ungheria

Gauting, 1 Luglio. SOFORT AG, fornitore dell’innovativo metodo di pagamento

SOFORT Banking, continua con successo la propria espansione europea: d’ora in poi i commercianti online in Ungheria potranno integrare il popolare metodo di pagamento nei loro shop online. Il Paese è l’undicesimo mercato europeo in cui le procedure d’acquisto online possono essere processate con questo metodo di pagamento. Tra i primi negozianti locali ad essersi affidati a SOFORT AG vi sono Interticket, Weco Online e Netkellner.

“Abbiamo preso la decisione di andare in Ungheria in modo consapevole. Il mercato dell’Europa dell’est offre un grande potenziale di sviluppo e vi è un trend evidente di crescita nell’ eCommerce. Coi nostri servizi fissiamo la direzione per uno shopping online veloce e sicuro.“ dice il Dr Gerrit Seidel, CEO di SOFORT AG.

“Gli acquirenti online in Ungheria desiderano soprattutto un metodo di pagamento facile e sicuro quando comprano online. Con SOFORT Banking i venditori online possono offire ai consumatori proprio questo e di conseguenza guadagnano la loro fiducia”, afferma Christian Renk, Managing Director di SOFORT Austria/CEE.

Oltre all’Ungheria, è possibile pagare online con SOFORT Banking anche in Germania, Austria, Svizzera, Paesi Bassi, Belgio, Polonia, Italia, Spagna, Francia e Regno Unito . SOFORT AG sta progettando altri ingressi in Europa entro la fine del 2014.

 

A proposito di  SOFORT AG

Con I suoi sistemi di pagamento SOFORT Banking, SOFORT Banking Paycode e il sistema di Verifica Online SOFORT Ident, SOFORT AG offre prodotti innovativi per garantire un acquisto sicuro di beni e prodotti digitali su Internet. La compagnia, situata a Gauting, vicino Monaco (Germania), fa parte del Gruppo Klarna, leader europeo nella fornitura di pagamenti online alternativi.

Con il suo prodotto SOFORT Banking, SOFORT AG è leader di mercato in Germania nei sistemi di bonifici diretti.  Più di 25000 negozi e-commerce gestiscono più di tre milioni di transazioni al mese con SOFORT Banking. Oltre che in Germania, i servizi possono essere utilizzati in Austria, Svizzera, Paesi Bassi, Belgio, Polonia, Ungheria, Italia, Spagna, Francia e Regno Unito.

www.sofort.com

 

[email protected]

Tel. 02 45075254

No Comments
Comunicati

Dimmi come ti senti e ti dirò dove andare: ecco i 5 luoghi da visitare in base al tuo umore

Dimmi come ti senti e ti dirò dove andare. Partire è un po’ come lasciarsi andare e fare i conti con se stesso, anche quando siamo in mezzo agli altri. Viaggi vicino, lontani, lontanissimi per chi ha un weekend, un ponte o una lunga settimana di vacanza primaverile. Non importa. Quel che conta è la meta scelta. Qui e ora.
L’osservatorio viaggi QuitePeople ha scelto per voi cinque luoghi da visitare. Ma badate bene, solo in corrispondenza col vostro stato d’animo. Cercatevi, leggete e buon viaggio!

SE CERCHI LA PACE: Petra, la città del silenzio
Spazi vuoti e storia antica. Se cerchi solitudine e riflessione, se vuoi disconnetterti dalla tecnologia, dalle mail e da Whatsapp, la Giordania potrebbe essere la tua destinazione. La città di Petra, a tre ore dalla capitale Amman, è una delle sette meraviglie del mondo. Scavata nella roccia più di 2000 anni fa, in mezzo al deserto, Petra è una città incredibile. Si raggiunge a piedi o a cavallo, attraverso il Siq, una via costeggiata da pareti alte 80 metri. In fondo la canyon sorge il Tesoro, un edifico intagliato nella pietra rosa, ricco di statue e decorazioni. Qui saranno i beduini ad accompagnarvi tra i muri di arenaria, lungo un paesaggio unico e mozzafiato. Al tramonto il panorama sarà indimenticabile.

SE SEI NERVOSO: Budapest, la città antistress
Antichi centri termali. Tra i migliori in Europa. La Parigi dell’Est, oltre ad essere una città splendida, è anche uno dei centri termali più rinomati. Se ti senti stressato e hai bisogno di prenderti cura di te Budapest è la meta ideale. Qui i bagni non sono solo centri benessere, ma anche dei veri e propri luoghi di ritrovo per famiglie e amici e delle magnifiche testimonianze architettoniche. I migliori? I luminosi Bagni Gellért (Gellért Fürdő), i neobarocchi Szechenyi, i Rudas, bellissimo bagno turco del XIX secolo con elementi architettonici ottomani originali. Una volta rilassati a puntino, lasciate del tempo per le bellezze storiche e culturali di questa perla del Danubio.

SEI VUOI FARE FESTA: Ibiza, tra sole e divertimento
Preparatevi a fare amicizia ogni sera e tuffarvi tra le onde del mare di Ibiza. Se siete in cerca di divertimento e spensieratezza, se volete rilassarvi e dimenticare tutto il resto – magari proprio un ex che vi ha fatto soffrire – Ibiza è l’occasione di vacanza cosmopolita, che attare in estate ragazzi da ogni parte del mondo, in cerca di buona musica, mare incontaminato, facili occasioni d’incontro. Qui convivono il divertimento, le spiagge più alla moda e le ultime tendenze in ambito musicale insieme alla tranquillità e al patrimonio culturale e naturale. Da una parte parchi meravigliosi e magici, dall’altra locali notturni e discoteche dove i miglior Dj si alternano alla consolle.

SE SEI INNAMORATO: Parigi, mon amour
C’è qualcosa di più romantico che tenere per mano la propria metà passeggiando per Montmartre? Parigi è considerata la città dell’amore per eccellenza: una passeggiata lungo gli Champ s Elysées, una visita alla cattedrale di Notre-Dame, perdersi dentro il museo del Louvre. Ma anche ammirare la Tour Eiffel o passare una giornata a Versailles. Per chi cerca tranquillità consigliamo la Butte Bergeyre: un quartiere segreto di Parigi dal quale si può godere di una panoramica splendida della città e, soprattutto, di pace totale. Tutto questo prima di una cena romantica in uno dei tanti battelli lungo la Senna. L’atmosfera notturna di Parigi è unica.

SEI CERCHI L’AVVENTURA: Messico e i misteri dei Maya
I viaggi d’avventura in Messico sono molto più di una discesa in parapendio. Vi aspetta una vera e propria esperienza all’aria aperta, tra le migliori al mondo, e cose che non avreste mai immaginato di fare. Tutto a breve distanza da spiagge, villaggi e città. Potrete tuffarvi, volare o esplorare guidati da esperti. Se volete andare più a fondo, il Messico offre riserve naturali, natura selvaggia e coste sconosciute, lontane dalle strade più battute, che diventeranno il vostro paradiso privato. Inerpicatevi tra i vari insediamenti Maya, esploratene l’intricato universo tra i misteriosi siti storici immersi nella giungla.

 

Quitepeople.it

No Comments
Comunicati

L’altra faccia dell’italian sounding al Vinitaly 2012

Il fenomeno del cosiddetto “italian sounding”, inteso come l’imitazione dei nostri manufatti di esportazione con una veste che evoca colori, simboli o terminologie riconducibili al sentimento di italianità, è stato affrontato dalla sommelier Eva Kottrova al Vinitaly 2012 dal punto di vista del consumatore oltre confine appassionato del buon cibo e del buon bere italiano; diverso aspetto da quello trattato oramai quotidianamente dagli istituti di rilevazione dei dati statistici e di cui tanto si parla nell’euroera della globalizzazione dei mercati. La sommelier est europea, promoter delle specialità alimentari italiane nella Mitteleuropa, approfittando della più importante Manifestazione dedicata al mondo enoico e dell’ospitalità presso gli spazi espositivi dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini e della Regione Marche ha accolto delegazioni di giornalisti, compratori, associazioni di enoappassionati, titolari di attività commerciali provenienti dall’Ungheria, Slovacchia e Russia e li ha condotti in un percorso degustativo-informativo per illustrare le peculiarità territoriali che determinano le differenze significative tra i prodotti e ne influenzano la bontà rispetto ai tanti presenti all’estero negli scaffali dei punti vendita e conosciuti come specialità italiane, ma che di italiano hanno ben poco. Auspicando in una concreta politica di contrasto al falso “Made in Italy” e in una corretta informazione alimentare tendente all’educazione del fruitore finale, ha posto l’accento sul rafforzamento dell’identità italiana del prodotto – da perseguire strenuamente e proteggere amorevolmente – più che sulle effettive stime della perdita di competitività sui mercati internazionali imputabile alla distribuzione di prodotti dalla parvenza italiana fabbricati negli stati esteri. Secondo la Kottrova, i dati numerici allarmanti del business dell’imitazione raccontano la faccia preoccupante del problema, che sicuramente è grave, ma non è compiutamente dimostrabile che l’eliminazione del fenomeno, peraltro impossibile da far scomparire in maniera globale, incrementi con le stesse grandezze macroscopiche l’aumento di esportazione dei prodotti italiani. L’aspetto inquietante, riferisce, è il rischio dell’inquinamento e del potenziale svilimento d’immagine del brand “Made in Italy” negli stati esteri non solamente generato dai prodotti emulativi di fascia bassa ma creato dal proporre in maniera distorta l’italian lifestyle tramite i contenuti espressi dal pressapochismo di molti media stranieri, siti di improbabili ricette di cucina italiana e da una miriade di locali “tricolori” che propongono referenze enogastronomiche a dir poco creative e ideate da maestranze poco avvezze alle nostre latitudini; caos generato anche dagli italici emigranti che per necessità si sono improvvisati ristoratori o ambasciatori dell’enogastronomia del Belpaese. Per molti connazionali che hanno tutte le carte in regola per comunicare quel sano “Made in Italy” che ha contribuito a far grande il nostro Paese nel mondo, esistono tantissimi cloni artefici di una pessima divulgazione dei nostri prodotti più cari adattando in maniera del tutto impropria il proverbiale gusto peninsulare a quello degli stati ospitanti, disorientando in tal modo l’utenza che si avvicina con passione alla nostra cultura e immensa tradizione alimentare. D’altro canto anche importanti gruppi industriali italiani che hanno perseguito una politica di delocalizzazione producono manufatti con materie prime e manodopera straniera applicando marchi che esprimono la lingua del sommo Poeta facendo essi stessi concorrenza sleale alle autentiche specialità alimentari. Nei prodotti più popolari l’inquinamento assume dimensioni più ampie e paradossali a tal punto da stupire gli stessi enogastronauti in trasferta nello Stivale che rimangono alquanto perplessi nel non trovare pizze dallo spessore vertiginoso farcite con wurstel, peperoni e ketchup o un piatto di spaghetti alla bolognese accanto a fumanti tazze di cappuccino o altre magiche alchimie spacciate nei loro paesi come specialità italiane.

 

No Comments
Comunicati

Informagiovani-Italia.com pubblica uno special sul Natale a Budapest

Pochi giorni a Natale e Informagiovani-Italia.com pubblica un articolo sul Natale a Budapest, meravigliosa capitale dell’Ungheria, che in questi giorni si colora a festa e indossa i suoi abiti migliori.
Il periodo natalizio inizia con l’Avvento. Già dal primo fine settimana di dicembre i bambini possono incontrare Babbo Natale in giro per le bancarelle: infatti Mikulas (ossia San Nicola, che come è noto ha dato origine al mito di Babbo Natale) secondo la tradizione arriva il 6 dicembre indossando le vesti di un vescovo, con un mitra rossa in testa, un bastone in una mano e un sacco pieno di piccoli regali nell’altra. In genere, è accompagnato da un “diavoletto” in costume nero, con corna e coda lunga e un po’ di rami secchi in mano per ‘sculacciare’ i bambini monelli. I regali poi vengono portati da Gesù Bambino la notte della vigilia e, dopo averli scartati, la famiglia va alla messa di Mezzanotte.

Anche a Budapest viene allestito il mercatino di Natale, ricco di prodotti d’artigianato locale, in ceramica, in vetro e ferro battuto, gioielli, libri antichi, articoli vintage, giocatoli in legno e vasellame, tessuti locali, addobbi e decorazioni natalizie, ma anche varie specialità culinarie come la ‘töki pompos’, una tipica focaccia cotta in un forno di argilla all’aperto, oppure la ‘trdelník’, un cannolo vuoto di varie dimensioni, cosparso di zucchero a velo, cannella o noce di cocco essiccata, le salsicce arrosto, le castagne… E poi alla Fiera di Natale, oltre ai prodotti ungheresi, è possibile assistere a molti eventi culturali quali laboratori temporanei dove imparare i segreti degli artigiani o delle casalinghe, teatrini di marionette per i più piccoli, concerti etc.

E per chi vuole programmare una piacevole vacanza, Informagiovani-Italia.com fornisce utili consigli sui voli low cost, ostelli e alberghi…

No Comments
Comunicati

Gp.Studios apre al mercato ungherese

Una decina le strutture rappresentate per tre giorni di appuntamenti fittissimi.

 

Si è appena conclusa con successo la missione a Budapest organizzata da GP.STUDIOS, società di Forlì specializzata nella consulenza marketing e nel posizionamento commerciale di strutture alberghiere.

 

“Budapest e in genere tutta l’Ungheria sono da tempo un mercato che monitoriamo” afferma l’amministratore dell’azienda Giacomo Pini presente alla missione: una decina le strutture rappresentate per tre giorni di appuntamenti fittissimi con tour operator e agenzie di viaggio.

 

“Raccoglieremo i frutti già da quest’anno” racconta entusiasta Luca Sconfienza, direttore commerciale GP.STUDIOS  “ e per l’autunno abbiamo già in progetto per una missione specifica nei mercati scandinavi.”

 

“Questa formula delle missioni dirette comporta un grosso lavoro di creazione contatti” riprende l’amministratore “ma sta portando grossi risultati, i rapporti si consolidano e gli investimenti per i clienti che rappresentiamo sono esigui”.

 

Per maggiori informazioni:

www.gpstudios.it

[email protected]

No Comments