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Tra le righe di Barga: dal 17 al 20 luglio

Tra le righe di Barga: con Beppe Severgnini, Pino Scaccia, Maurizio De Giovanni, Alberto Lori, Remo Santini e Giulio Del Fiorentino

Beppe Severgnini, per aspettando il Tra le righe, Pino Scaccia, Maurizio De Giovanni, Alberto Lori, Remo Santini, Giulio Del Fiorentino per l’evento estivo.
Questi gli ospiti del festival letterario “Tra le righe di Barga” settima edizione 2014, l’evento che si svolge, come ogni anno, in uno dei borghi antichi e più belli d’Italia.
Il “Tra le righe” che ha avuto ospiti come Claudio Sabelli Fioretti, Gigi Moncalvo, Carlo A. Martigli, Beppino Englaro, Rosario Priore, Antonello Caporale, Paolo Guzzanti, Aurelio Picca, Nadia Francalacci, Vincenzo Pardini, Mario Rocchi, Domenico Manzione, Normanna Albertini, David Baldacci, Giampaolo Simi, si tiene nella sala di palazzo Pancrazi e quest’anno correrà tra il 17 e il 20 luglio. L’anteprima si è svolta il 29 maggio al Teatro dei Differenti con Beppe Severgnini.

La manifestazione, ideata da Andrea Giannasi e Maurizio Poli, come ogni anno è patrocinata e sostenuta dal Comune di Barga. Sono presenti il sindaco Marco Bonini e l’assessore alla cultura Giovanna Stefani. Organizzato da Prospektiva il “Tra le righe” rientra nel programma dei festival che si svolgono in quattro regioni italiane (Toscana, Puglia, Lazio e Calabria). Collaborano alla realizzazione dell’evento la Libreria Ubik di Lucca, la libreria Poli, Il Giornale di Barga, Tra le righe libri, la Garfagnana editrice.
Ecco il programma dell’edizione 2014.
Anteprima Tra le righe
Giovedì 29 maggio ore 21
Beppe Severgnini presenta “La vita è un viaggio” (edito da Rizzoli). Sul palco del teatro dei Differenti il giornalista, intervistato da Andrea Giannasi e Gina Truglio, parlerà della vita che in realtà altro non è  che un viaggio, e gli italiani viaggiano soli. Com’è difficile trovare chi ci guidi, chi ci accompagni, chi ci incoraggi. Siamo una nazione al valico: dobbiamo decidere se dirigerci verso la normalità europea o tornare indietro. Siamo un Paese incerto tra immobilità e fuga. Fuga all’estero, fughe tra egoismi e piccole ossessioni che profumano di anestetico (ossessioni tecnologiche, gastronomiche, sportive, sessuali). La vita è un viaggio non vuole indicare una mèta. Prova invece a fornire qualche consiglio per la traversata.
Il festival
Giovedì 17 luglio ore 21
Le nuove sfide del giornalismo.
L’esercizio dell’informazione e il ruolo della professione tra nuovi mezzi, nuovi stili di scrittura, rinnovate proposte, il mutamento del pubblico e il mutare dell’impatto pubblicitario.
Incontro con il direttore di NoiTv Giulio Del Fiorentino e con il caposervizio de La Nazione di Lucca Remo Santini. Modera l’incontro Andrea Giannasi.
Venerdì 18 luglio ore 21Pino Scaccia
Inviato storico del Tg1 della Rai, presenta il suo ultimo libro “Mafija. Dalla Russia con ferocia”. In Russia la chiamano “Organizacija”. C’è sempre stata, ma sulle ceneri del post comunismo è diventata una minaccia globale. Forse non è la mafia più forte ma sicuramente la più ricca. Sfruttando le vecchie regole della nomenklatura, ha la capacità di trasformare in attività lecite tutto il malaffare: ha già invaso Europa e Stati Uniti. Possiede un vero esercito: centomila uomini attraverso seimila gruppi criminali (solo in Italia ne sono attivi sessanta) ma è quasi invisibile perché ripercorre le strade intraprese dagli oligarchi. Cerca soldi, più che sangue.
E la Toscana è tutta da conquistare.
Sabato 19 luglio ore 21Alberto Lori
Voce storica della Rai che ci ha accompagnato negli ultimi 30 anni in programmi come Mixer, Quark, La storia siamo noi, SuperQuark, Porta a Porta, Dixit, e che per RadioRai ha ideato e condotto “Sempre di domenica” e “Attenti al Lupo”, racconta i segreti della comunicazione. Tra aneddoti e ricordi l’autore spazierà tra quantistica e corridoi del palazzo di via Mazzini. Ma soprattutto Alberto Lori si concentrerà sulle nostre energie: “Chi vuole migliorare se stesso deve innanzitutto rendersi consapevole dei propri automatismi. Soltanto in questo modo può decidere di introdurre nei propri modelli di realtà il seme del cambiamento. È condizione indispensabile per noi tutti prendere coscienza che lo spicchio di realtà nel quale viviamo non è frutto di eventi indipendenti da ciascuno, ma che è necessario imparare a creare consapevolmente e intenzionalmente le condizioni idonee non solo per cambiare la propria realtà, ma per gettare le basi di un futuro che non sia unicamente una mera prosecuzione del passato”.
Domenica 20 luglio ore 21 – «In giro c’era la solita frenesia, appena rallentata dal caldo sospeso nell’aria come una colata di metallo fuso. Non sarebbe stata una fine della settimana come le altre, quella: c’era il Carmine, quella settimana. C’era la festa, la festa dell’estate e del caldo, la festa della Madonna Bruna e delle grazie chieste e ricevute, la festa delle danze in piazza e dell’incendio del Campanile».
Maurizio de Giovanni, intervistato da Andrea Giannasi e Gina Truglio, presenta “In fondo al tuo cuore. Inferno per il commissario Ricciardi”.
De Giovanni nasce nel 1958 a Napoli, dove vive e lavora. Nel 2005 vince un concorso per giallisti esordienti con un racconto incentrato sulla figura del commissario Ricciardi, attivo nella Napoli degli anni Trenta. Il personaggio gli ispira un ciclo di romanzi, pubblicati da Einaudi Stile Libero, che comprende Il senso del dolore, La condanna del sangue, Il posto di ognuno, Il giorno dei morti, Per mano mia, Vipera (Premio Selezione Bancarella 2013) e In fondo al tuo cuore. Nel 2012 esce per Mondadori Il metodo del Coccodrillo (Premio Scerbanenco), dove fa la sua comparsa l’ispettore Lojacono, ora fra i protagonisti della serie dei Bastardi di Pizzofalcone, ambientata nella Napoli contemporanea; nel 2013 esce, sempre per Einaudi Stile Libero, il secondo romanzo della serie, Buio, e nel 2014 Giochi criminali (con Giancarlo De Cataldo, Diego De Silva e Carlo Lucarelli). Tutti i suoi libri sono tradotti o in corso di traduzione in Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Russia, Danimarca e Stati Uniti.
Evento in collaborazione con la Libreria Ubik di Lucca.
www.prospektiva.it/festivaletterari.htm
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A Barga verrà presentata una scoperta d’importanza mondiale per il mondo dell’arte

Una scoperta d’importanza mondiale per il mondo dell’arte sarà svelata nell’ambito del festival del libro “Tra le righe di Barga”, che si terrà nella cittadina toscana dal 19 al 22 luglio. Al centro della notizia i dipinti delle Stanze Vaticane di Raffaello e di una scoperta che cambierà il modo di osservare l’arte. Il giornalista Alvaro Ranzoni (BBC Londra) domenica 22 luglio farà vedere le opere rinvenute in un’abitazione nel centro storico di Civitavecchia comparandole con quelle presenti in San Pietro.
I dipinti del ‘500 stanno riservando molte sorprese agli esperti di arte raffaellesca e Vittorio Sgarbi ha già avuto modo di vedere in anteprima i dipinti. La fase del restauro è stata condotta dal professore Ulderico Santamaria, docente di Scienze e tecnologia dei materiali del Dipartimento Scienze Beni Culturali dell’Università di Viterbo, per circa sei mesi in gran silenzio e ha coinvolto una decina di giovani restauratori. Questi hanno liberato da strati di carte da parati e antiche tinteggiature le quattro pareti del locale dove sono riprodotte a tempera le scene della Stanza di Eliodoro, dipinta in Vaticano da Raffaello negli anni tra il 1511 e il 1514.
Quello che sta emergendo promette di suscitare grande interesse perché, secondo il prof. Santamaria, “forse non di una copia si tratta, ma di una replica, contemporanea all’originale. La risposta l’avremo quando saranno conclusi tutti gli esami di laboratorio sui pigmenti di vernice e sulla tecnica di esecuzione dell’opera, che comunque è di pregevole fattura e ottimamente conservata nelle parti che ci sono pervenute”.
In particolare è stata riportata alla luce tutta la scena della messa di Bolsena, con figure di pregevole fattura, tra cui quelle di altri oranti e quella del sacerdote boemo la cui incredulità sul mistero della presenza del corpo e del sangue di Cristo nell’ostia consacrata fece sgorgare il sangue sull’altare nel 1263, dando origine alla festività del Corpus Domini e gettando le basi per la costruzione della favolosa Cattedrale di Orvieto. Il miracolo si svolge alla presenza di papa Giulio II che assiste alla messa inginocchiato di fronte al celebrante. Il ritratto del pontefice con il volto incorniciato da una folta barba bianca presenta molte differenze nella replica di Civitavecchia rispetto all’originale in Vaticano. Come altre differenze riguardano il colore degli abiti di alcuni personaggi e la stessa disposizione delle scene, due delle quali, quella di Attila e quella di Eliodoro, risultano addirittura invertite rispetto alla posizione che occupano in Vaticano. Si incomincia a capire perché il prof. Santamaria preferisca non usare il termine di “copia” per quest’opera. Quale copista metterebbe una scena al posto di un’altra rispetto all’originale, o muterebbe in verde il giallo di una veste femminile o farebbe rossa la camicia gialla di un altro personaggio, pur mantenendo identici i colori della maggior parte delle figure?
Ma se non è una copia, che cosa è la stanza di Eliodoro scoperta a Civitavecchia nella casa di un carabiniere? E per quale motivo questa “replica” comunque complessa ed elaborata fu eseguita in una torre e subito cancellata con una scialbatura che i giovani restauratori stanno pazientemente rimuovendo? C’entra qualcosa la ripetuta presenza di Giulio II della Rovere a Civitavecchia negli anni tra il 1508 e il 1513, mentre si costruiva a duecento metri di distanza la fortezza del Bramante (zio di Raffaello) a protezione del porto sul quale si affacciava anche la sua residenza estiva?
Potrebbe trattarsi di una specie di prova definitiva da mostrare al papa per l’approvazione definitiva? Certo è che la scoperta metterà a soqquadro il mondo dell’arte e Barga è scenario unico dove presentare la scoperta.

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