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Tariffe agevolate per le navi ecologiche: il Porto di Civitavecchia è il primo in Italia

Per volere di Pasqualino Monti, fin dal 2011, il Porto di Civitavecchia concede tariffe agevolate per le navi ecologiche

I porti italiani si tingono di verde offrendo alle navi ecologiche sconti e tariffe agevolate. Il primo è stato quello di Civitavecchia che, per volere del suo presidente Pasqualino Monti, alla fine dello scorso anno ha annunciato una riduzione delle tasse portuali volta a favorire l’attracco delle imbarcazioni meno inquinanti. E lo stesso ha dichiarato di voler fare l’autorità portuale di Brindisi. “Allo scopo di trasformare lo scalo in un porto a sviluppo sostenibile” ha comunicato prima dell’estate il presidente dell’autorità portuale Hercules Haralambides “proporremo alle navi a basso impatto ambientale costi inferiori”.

 

Così anche l’Italia incomincia ad adeguarsi a quanto fatto finora nel resto d’Europa e non solo: città come Le Havre, Anversa, Amsterdam, Los Angeles, giusto per fare qualche esempio, hanno già visto i propri porti imboccare il sentiero verde, introducendo (o sperimentando) sconti esclusivi per le navi green, in grado di generare un risparmio anche del 10%. Il tutto al fine di rilanciare il settore e favorire nel contempo la diffusione del sistema Esi, Environmental ship index, un indice di impatto ambientale che tiene conto del livello di emissioni inquinanti prodotte dalle navi.

Un indice uniforme in grado di identificare le navi più inquinanti, al di là della tecnologia utilizzata a livello cantieristico per ridurre le emissioni nell’atmosfera. A determinare il valore, in termini di prestazioni ambientali, di ogni imbarcazione presa in esame, provvedono organismi internazionali indipendenti cui viene affidato il compito di controllare la qualità e lo stato dei motori di bordo, il tenore di zolfo dei combustibili utilizzati nell’ultimo anno e il possesso del certificato di efficienza energetica rilasciato dall’Organizzazione marittima internazionale. Circa seicento le navi presenti ad oggi nella classifica Esi.

Ma qui non è solo questione di contribuire o meno alla salvaguardia dell’ambiente. La svolta green è dettata in realtà da un’esigenza di competitività. Un competizione che si gioca a livello internazionale, insistono gli addetti ai lavori, e che impone ai nostri porti di non sfigurare. E gli armatori? A quanto pare starebbero facendo di tutto per adeguarsi. Tutti d’accordo (compresi progettisti e ingegneri) nel dire che per far fronte all’aumento del prezzo del carburante e agli elevati standard ambientali richiesti (e premiati) sul piano internazionale, occorre puntare sulle navi smart. Aumentano così le richieste di imbarcazioni altamente sostenibili. Come la Triple-E, la nave porta-container più grande e meno inquinante del mondo, che entrerà in funzione nel 2013.

La compagnia di navigazione Maersk, battente bandiera danese, ne ha già ordinate trenta alla Daewoo Shipbuilding. La Maersk ritiene che le nuove navi ridurranno il costo complessivo del trasporto navale del 26%. Si muovono nella stessa direzione anche gli italiani. Il gruppo d’Amico (Paolo d’Amico è presidente di Confitarma) ha appena ricevuto dalla coreana Hyundai Mipo Dockyard due nuove navi bulk carrier del valore di circa 55 milioni di dollari. Grazie al tipo di carena, unito a un motore elettronico, queste consentiranno di risparmiare in termini di carburante 1,5 milioni di dollari l’anno. Senza contare gli sconti che le attenderanno all’attracco nei porti.

 

Fonte: Panorama

 
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Assoporti e Pasqualino Monti. I porti italiani sbarcano in Cina

Pasqualino Monti insieme ad Assoporti rappresenta il Porto di Civitavecchia al convegno “Transport and Logistic” in Cina.

Al centro dell’Italia per intercettare merci e persone provenienti via mare. Questa la mission del Porto di Civitavecchia che si ‘ presentato a Shanghai, sotto l’egida di Assoporti (l’Associazione dei porti italiani) che partecipa, fino a domani, alla fiera Transport and Logistic, la più importante del settore.

“Con i nuovi investimenti di 193 milioni di euro – spiega all’ANSA Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia – di cui 50 cofinanziati dall’Autorità Portuale con dieci nuovi attracchi che serviranno ad aumentare la recettibilità della nostra struttura. La razionalizzazione che abbiamo nel porto fa liberare molte aree anche nei container, che ci fa mirare a crescere in questo settore, molto forte in Cina. Siamo strategici non solo per questioni di posizione geografica, ma anche per essere fortemente collegati ad una rete viaria e infrastrutturale importante. Tra Napoli e Livorno arrivano 600.000 container che poi gravitano su Roma, puntiamo ad intercettarli. Abbiamo già forti esperienze con le imprese siderurgiche umbre ed ora, con la realizzazione di aree retroportuali, possiamo offrire la possibilità di finire in loco la produzione”

 

Fonte: Ansa

 
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Pasqualino Monti: «Occorre puntare su portualità e shipping»

La crescita che viene dal mare. Lo sviluppo portuale può e deve diventare un viatico per uscire dalla crisi

Si è svolto in aprile lo Yacht Med Festival 2012, la fiera internazionale dell’economia del mare, ospitata a Gaeta. A tagliare il nastro della manifestazione sono stati, tra gli altri, il presidente della Regione Lazio Renata Polverini, quello della Commissione Finanza della Camera dei Deputati Gianfranco Conte, il comandante di Maricapitale Ammiraglio Antonino Parisi, quello della Legione Allievi Guardia di Finanza Generale di Brigata Gennaro Vecchione, il sindaco di Gaeta Antonio Raimondi, l’arcivescovo di Gaeta Fabio Bernardo d’Onorio, il presidente della Camera di Commercio di Latina, i Sindaci della provincia di Latina ed il presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta Pasqualino Monti. «L’economia del mare a Gaeta è diventata una realtà – ha commentato il sindaco di Gaeta Antonio Raimondi – fin dall’inizio del mio mandato ho scommesso su questa manifestazione». «E’ con grande piacere e orgoglio che anche quest’anno – ha sottolineato il presidente dell’Authority Pasqualino Monti – l’Autorità partecipa allo Yacht Med Festival, che ha una duplice importanza per la promozione di Gaeta, del suo porto e per l’economia del mare. L’Italia è una grande piattaforma logistica del centro del Mediterraneo ed è un ponte di collegamento molto importante. Nonostante la posizione strategica, in un momento in cui si sta tentando di uscire dalla crisi, sembra incredibile che non sia tenuto nella giusta considerazione come gran parte dell’economia del nostro paese derivi dal mare. E come sia necessario rivalorizzare la portualità e lo shipping. Lo Yacht Med Festival ha assunto rilevanza prima nazionale e poi internazionale». In questa direzione anche l’intervento del presidente della Regione Lazio Renata Polverini. «Il Lazio è una regione all’avanguardia, competitiva a livello internazionale e questo Festival è un’opportunità straordinaria, a cui sono previste oltre 120 mila persone – ha spiegato il Governatore – ci auguriamo che lasci un segno tutto l’anno come fa da cinque edizioni. C’è una filiera istituzionale che crede in questa iniziativa, ed è uno dei motivi del suo successo. E’ un Festival in crescita: la presenza di tante aziende e istituzioni significa che è un momento che funziona e può rilanciare l’economia del territorio». Polverini ha voluto ricordare alcune significative sezioni dello Yacht Med Festival, come quella dedicata ai disabili, alla cultura e alla cucina mediterranea. «Lo Yacht Med Festival – ha aggiunto poi il presidente della Camera di Commercio di Latina Vincenzo Zottola – è la conferma che è sempre di più un punto di riferimento per tutti coloro che concorrono alla definizione delle strategie politico-economiche nazionali. L’Economia del Mare rappresenta un settore imprescindibile per lo sviluppo delle imprese e dei territori».

 

Fonte: Civonline

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