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Comunicati Scienza e Tecnologia

E-commerce, aumentano le vendite da mobile

I dati rilasciati da poco dall’Osservatorio e-commerce B2C Netcomm della School of Management del Politecnico di Milano, segnalano un aumento delle vendite da mobile sugli e-commerce. Sempre più, infatti, gli utenti prediligono fare i propri acquisti online direttamente dallo smartphone – meno dal tablet -, specie quando si tratta di importi non particolarmente onerosi. Eppure, in controtendenza, si registra un aumento del tasso di abbandono del carrello: perché ciò accade?

E-commerce da mobile, occhio alla user experience

Chi naviga da smartphone e si appresta ad acquistare un prodotto o un servizio, vuole che l’e-commerce sia veloce, di facile consultazione e navigazione, così come semplice e sicura deve essere la registrazione e l’inserimento dei dati relativi al pagamento. “Nel 2018 è impensabile che un sito web o un e-commerce non rispettino determinati parametri – ci spiega Massimo Piccioni dell’agenzia web di Roma MP -, il rischio è quello di perdere potenziali clienti perché la user experience non è di livello ottimale, con un ritorno d’immagine negativo per la stessa azienda. In un ambito competitivo come quello odierno, non ci si può permettere di compiere errori tecnici così superficiali.”

Le caratteristiche dell’e-commerce vincente

Se i dati ci dicono che gli acquisti da mobile sono in costante aumento, va da sé che la creazione di un e-commerce deve tener conto di ciò ed essere in primo luogo responsive, che dunque si adegui visivamente alla navigazione da smartphone e tablet. In secondo luogo, è necessario garantire a chi vuole fare shopping online una navigazione rapida e fluida: oltre alla velocità del sito in sé, le varie categorie devono essere ben divise e di facile consultazione.

Fondamentale, inoltre, avere un buon sistema di ricerca interno. Infatti, uno dei motivi più comuni che spinge l’utente a lasciare incompiuto il processo di acquisto è quello di non riuscire a trovare ciò che desidera, magari anche dopo aver impiegato tempo in una ricerca infruttuosa: l’utente vuole essere, in un certo qual modo, guidato nel suo percorso di ricerca e non lasciato in balia di mille prodotti. In tal senso, anche la chat di assistenza dell’e-commerce si rivela un quid in più che può fare la differenza.

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Comunicati News

Pagina Facebook o Sito Internet ?

PRO e CONTRO sia di un sito web sia di una pagina Facebook …

Differenze tra un Sito Web e Facebook
Molte aziende che vogliono avere una presenza sul Web si chiedono sempre più spesso se aprirsi una pagina Facebook o un Sito Internet.
Ormai quasi tutte le aziende in Italia hanno capito che devono essere presenti su Facebook dato che è importante “essere nel luogo dove i loro clienti trascorrono molto del loro tempo libero.”
In alcuni casi alcune aziende hanno addirittura preferito scegliere una pagina Fan ad un sito Internet, forse per ottimizzare i costi, ma non solo; diciamo che la pagina Facebook è molto più flessibile di un sito Internet.
Grazie alle Tab, inoltre, le pagine Facebook sono sempre più simili a dei mini siti, e da qualche tempo a questa parte addirittura vengono indicizzate da Google come dei veri e propri siti Web con dei Sitelink.
Quest’ultima scelta non è la strategia migliore da seguire per qualsiasi tipo di azienda per un semplice motivo: La pagina Facebook come del resto tutto su Facebook non è di tua proprietà è di Mark Zuckerberg , a differenza del sito.
Cosa accadrebbe se Facebook ed il resto dei Social Network dovessero perdere il proprio fascino e la gente stancarsi del loro utilizzo?
La vostra attività e i “vostri” contatti che fine farebbero?

SITO INTERNET AZIENDALE

PRO :
• Permettere l’acquisizione di nuovi clienti mirati che stanno cercando quel determinato prodotto o quel servizio.
• Un sito web di proprietà può essere realizzato come si preferisce scegliendo grafica, colori e impostazioni.
• E’ lo spazio su Internet di proprietà dell’azienda ritagliato sui punti di forza dell’azienda.
• Trasmette affidabilita’ verso i clienti e aumenta la reputazione aziendale.
• Parla al cliente anche attraverso le immagini, la grafica e il web design.
• Si può “veicolare” il visitatore a compiere determinate azioni che ci interessano, compilare un form,ecc.
• Il sito web può e deve essere ottimizzato SEO nei suoi contenuti e struttura.
Grazie ai dovuti accorgimenti è possibile fare in modo di avere un sito internet ben posizionato nelle prime pagine di Google con diverse keywords di interesse.
• Con un sito web professionale e dinamico si può ottenere quello che si vuole: un sito web e-commerce, photo gallery, prenotare online, un blog, funzioni personalizzate, ecc …. non si ha alcun limite!
• Il visitatore riesce a trovare più semplicemente quanto cerca.
• Con un siti dinamico è possibile commentare, recensire e consigliare prodotti acquistati aumentando quindi la notorietà e credibilità dell’azienda.

CONTRO :
• La realizzazione del sito internet ha un costo (anche se le soluzioni disponibili attualmente sono molte)
• Senza un buon CMS, aggiornare il sito non è semplice
• Farsi conoscere da nuovi potenziali clienti non è semplice con il solo sito internet se non costruito da professionisti del settore

PAGINA FACEBOOK AZIENDALE

PRO :
• L’apertura della pagina è gratuita ma bisogna conoscere un minimo lo strumento.
• Permette di gestire in modo più informale il rapporto con i clienti e potenziali clienti.
• E’ più semplice da gestire anche per chi conosce anche solo a livello base Internet e il Web
• E’ un ottimo strumento per farsi conoscere e mostrarsi al pubblico

CONTRO :
• La maggior parte dei contatti o già vi conosce o ha già acquistato prodotti e servizi da voi.
• Tutti i contenuti e i contatti di Facebook sono limitati ,se ci dovessero essere problemi o cambiamenti molto del lavoro fatto andrebbe perso.
• Per riuscire davvero ad ottenere visibilita’ è necessario investire in pubblicità a pagamento.
• E’ un ambiente informale, quindi per alcune attività non risulta l’approccio migliore per ottenere risultati.
• Le informazioni sono fornite in modo molto veloce ma poco approfondito.
• La grafica di una pagina realizzata su Facebook è “fissa” ,poco personalizzabile ed a basso impatto visivo.
• Le Tecniche SEO da poter usare sono minime.
• Su Facebook le statistiche sono “ridotte” e tutte riconducibili ai Social e non in ambito SEO.
• Non tutti usano o vogliono usare Facebook …. molte persone hanno una avversione verso i Social Network, quindi usando solo Facebook si rinuncia ad una possibile fetta di mercato.
• Per alcune pagine o gruppi Facebook NON permette di visualizzare tutti i contenuti se non si è iscritti o loggati.
• Una pagina su Facebook NON è “vostra” è di Facebook,se per qualche strano motivo decidessero di chiuderla oppure di farla divenire a pagamento….. non potete opporvi!

 

CONCLUSIONI :

La soluzione migliore sta nel mezzo …

Sicuramente la soluzione migliore è quello di Realizzare un Sito Internet, anche base, accompagnato da una buona strategia sui Social in modo particolare Facebook,naturalmente con una pagina aziendale e non con un profilo personale.

Quindi la risposta è semplice: Entrambi possono e devono convivere !!! “
La soluzione migliore è unire i punti di forza di entrambi questi strumenti ” in modo da restituire un’immagine credibile e professionale con informazioni approfondite sui punti distintivi dell’azienda e distribuirli in modo informale e social a clienti fidelizzati e nuovi clienti.

Inoltre con la pagina Facebook è possibile ampliare i temi trattati e parlare di argomenti correlati in modo da ampliare il bacino di utenza.

Il sito internet è molto più flessibile, adattabile , funzionale e graficalmente più ad alto impatto visivo.
La pagina Facebook è utile ma da abbinare / collegare ad un sito web con la quale la si potrà far “lavorare in sinergia” aumentando così la propria “brand identity”.

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Comunicati

CRISI AZIENDALE ? E’ ON LINE IL TEST PER L’ANALISI E LA VALUTAZIONE AZIENDALE

Ci siamo divertiti un pochino con l’immagine che abbiamo scelto per questo servizio perché tra i nostri valori c’è una profonda passione per il nostro lavoro, che ci piace trasmettere a chi si relaziona con noi …

Un ottimo ed importante punto di partenza per “cambiare” qualcosa è la diagnosi aziendale. Usando una metafora che ben si concilia con le parole solitamente utilizzate per questo strumento quali diagnosi, check-up o analisi, possiamo dire che la diagnosi aziendale non è altro che il controllo dello stato di salute di un’azienda o impresa.

Se continuiamo ad utilizzare tale metafora, si può asserire che … a seconda di ciò che si vuole controllare, pressione o vista, il medico attraverso una serie di specifiche e studiate domande e l’osservazione del corpo, riesce a fare una diagnosi sullo stato di salute del paziente e quindi a prescrivere una specifica terapia.

Se però si presenta un’anomalia, il medico indirizza solitamente il paziente da uno specialista della materia, supponiamo un oculista se il problema riguarda la vista. La stessa cosa accade nelle aziende, che noi consideriamo un soggetto vivente e formato da persone. Come le persone così le aziende, possono essere in salute, ma possono anche ammalarsi e spesso non capire esattamente quale potrebbe essere la malattia. E quindi un buon consulente può diventare lo specialista in materia.

La diagnosi aziendale ha proprio la funzione di analizzare lo stato di salute dell’azienda. Questo vuol dire che il controllo può interessare una o più aree aziendali : la direzione, le vendite, la progettazione, la produzione, l’amministrazione, il marketing, la comunicazione, le risorse umane ed il sistema informativo.

La diagnosi aziendale è un’attività specifica e personalizzata per ogni singola realtà aziendale ed organizzata da consulenti preparati professionalmente e con esperienze collaudate.

La diagnosi aziendale che offre la AB Manager, parte da diversi punti di osservazione,di seguito elencati :

  1. Punto di Osservazione A : Gli incentivi e Premi, misurano il livello di motivazione dei collaboratori a partecipare attivamente al risultato aziendale;
  2. Punto di Osservazione B : Il Clima Organizzativo, misura la qualità dei rapporti tra le persone e dell’entusiasmo presente in azienda ;
  3. Punto di Osservazione C : La Comunicazione Interna, misura la qualità della comunicazione tra i reparti e la collaborazione tra le persone;
  4. Punto di Osservazione D : La Gestione del Denaro, misura con quale lucidità e competenza tecnica vengono gestite le risorse ed i costi;
  5. Punto di Osservazione E : La Pianificazione Strategica, misura quanto si è in grado di pianificare e programmare le attività nel medio periodo;
  6. Punto di Osservazione F : La Struttura Organizzativa, misura la qualità della divisione del lavoro e dei diversi ruoli.

Se nella diagnosi che si riceve si scopre che l’azienda ha una “malattia” è bene sapere cosa si può fare per ritornare in salute. Mettere in pratica la soluzione o terapia è una fase successiva più o meno impegnativa a seconda dell’origine della problematica e dal tempo in cui ha avuto origine. Indispensabile è comunque la volontà dell’azienda di affrontare la terapia.

Ti invitiamo ora a compilare il test cliccando sul link sotto e a riempire il modulo finale con i tuoi dati. Nel giro di 24/48h riceverai la Diagnosi sullo stato di salute della tua azienda. Ricordiamo che il servizio offerto è completamente gratuito e non comporta alcun onere da parte dell’intervistato.

http://www.abmanager.it/analisi-aziendale/diagnosi-aziendale.asp

Per qualsiasi informazione o ”terapia” ti invitiamo a contattarci.

Grazie e Buon Lavoro.

© Simone Carmignani. Questo prodotto o documento è protetto da copyright. La check-list delle domande ed il relativo programma di analisi non possono essere utilizzati o riprodotti, in qualunque forma o con qualunque mezzo, senza la previa autorizzazione scritta del Dott. Simone Carmignani, autore della diagnosi. Le copie, le duplicazioni, la vendita o altre forme di distribuzione di questo prodotto senza una espressa autorizzazione scritta da parte dell’autore, costituiscono violazioni della Legge e sono quindi assolutamente vietate.(legge 633/41 e successive modifiche)

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