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Mastoplastica Additiva è l’ideale per un Seno Piccolo o Svuotato

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  • 17 Gennaio 2011

Il concetto che sta alla base della mastoplastica additiva è quello di dare forma e volume ad un seno che è sempre stato piccolo o che si è svuotato a seguito di allattamento o a dimagrimento. Un seno piccolo o svuotato, non  ptosico (cadente), è il seno ideale per una mastoplastica additiva.

L’intervento viene eseguito in anestesia generale e le vie attraverso le quali si possono posizionare le protesi sono sostanzialmente tre:

incisione al solco sottomammario
incisione attorno all’areola
incisione al cavo ascellare.

Il taglio al solco sotto al seno dà un’ottima possibilità di preparazione della tasca dentro alla quale viene posizionata la protesi, è ideale per interventi molto rapidi e per l’inserimento di protesi molto grandi; ha il difetto che lascia una cicatrice, per quanto piccola e poco visibile che non si vede se la donna è in piedi ma può essere visibile da sdraiata.

L’incisione attorno al capezzolo lascia una cicatrice pressoché invisibile perché è situata nel punto in cui la pelle del seno diventa scura per formare l’areola; non consente di introdurre protesi molto grandi perché la lunghezza del taglio è condizionata dalle dimensioni dell’areola ma, soprattutto obbliga ad attraversare la ghiandola lasciando delle cicatrici nella ghiandola che qualche volta possono risultare dannose (per esempio per un eventuale allattamento).

Il taglio nel cavo ascellare consente innanzitutto di non avere alcun tipo di cicatrice sul seno (la cicatrice dell’ascella nella maggior parte dei casi diventa praticamente invisibile);

permette l’introduzione della maggior parte delle protesi (rotonde o anatomiche), l’intervento viene completato da una parte in endoscopia che consente un perfetto controllo della tasca che ospiterà la protesi, la ghiandola mammaria non viene minimamente intaccata e le sue funzioni ed il suo trofismo si mantengono intatti.

Esiste anche un’accesso attraverso l’ombelico che però è praticabile solo utilizzando protesi riempite di soluzione fisiologica che tuttavia si adoperano rarissimamente il Italia.

POSIZIONE DELLE PROTESI

Le protesi mammarie possono essere posizionate immediatamente sotto alla ghiandola oppure sotto al muscolo grande pettorale.

A prima vista si direbbe che la posizione corretta è sotto alla ghiandola: è quella che vogliamo aumentare di volume, è quindi giusto posizionare il più superficialmente possibile la protesi per un risultato più naturale.

Questo è vero solo in parte, perché se la donna è magra ed il suo tessuto sottocutaneo è sottile con un seno piccolo la protesi sottoghiandolare rischierebbe di diventare un po’ troppo evidente, a maggior ragione se si adoperano le protesi in gel altamente coesivo. Per cui solo in soggetti con un seno abbastanza largo o comunque con un discreto spessore di tessuto sottocutaneo è indicato l’inserimento delle protesi al di sotto della ghiandola, si deve inoltre trattare di protei di dimensioni contenute perché sennò peserebbero troppo sulla pelle tirandola verso il basso.

Negli altri casi la posizione migliore è quella sotto al muscolo grande pettorale in uno spazio che esiste allo stato virtuale fra il piccolo pettorale ed i grande pettorale. In questo spazio si possono inserire protesi anche di dimensioni importanti che saranno meno evidenti attraverso la pelle che daranno quindi un risultato più naturale nelle donne magre e con seno piccolo, inoltre sarà il muscolo a sostenere in buona parte il peso delle protesi non rendendo obbligatorio l’uso abituale del reggiseno.

PROTESI

Ormai disponiamo di una grandissima varietà di forme di protesi che si possono comunque ricondurre sostanzialmente a due linee: quelle rotonde e quelle a goccia o anatomiche. Per ognuno di questi tipi esistono numerose varianti che riguardano la proiezione, il diametro della base e la consistenza del gel.

Esiste sicuramente la protesi adatta ad ottenere il risultato che ogni paziente desidera, si tratta solo di avere un approfondito colloquio preoperatorio col chirurgo in modo da scegliere la soluzione più adatta per ciascun caso.

Prof. Fabrizio Malan
Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
Torino – Pinerolo
www.fabriziomalan.it

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Allattamento: una donna su due desidera un seno nuovo dopo la gravidanza

La gravidanza e la maternità sono esperienze uniche, momenti importanti ed irripetibili nella vita di una donna:  portare in grembo, dare alla luce e crescere un figlio portano emozioni indescrivibili, trasformano il corpo, la mente e l’animo e trasformano una donna in una madre. Ma le trasformazioni fisiche conseguenti a gravidanza e allattamento spesso sono drastiche: il tempo e l’energia per ritrovare il peso forma e la tonicità, per eliminare i difetti fisici, sono spesso difficili da trovare. Molte donne si ritrovano quindi con un corpo sformato che non piace più, che non sentono più femminile. I casi più frequenti riguardano il seno, la cui forma ed integrità viene compromessa dall’allattamento: mammelle svuotate e cascanti, la cui originaria forma e tonicità sono ormai un ricordo lontano.
Lo confermano i dati raccolti da uno studio di Datanalisys (società romana specializzata in indagini socio sanitarie e farmaceutiche) effettuato su un campione di 1000 donne tra i 18 e i 40 anni. I risultati? Il 66% delle intervistate ritiene che l’allattamento naturale comprometta l’integrità estetica del seno, ed una donna su due ritiene utile un intervento correttivo del seno dopo la fase di allattamento. 75 donne su 100 ritengono che la forma naturale del seno sia importante per conservare la propria femminilità, ma solo 2 donne su 10 pensano ad un intervento di chirurgia estetica del seno. I motivi? Paura e assenza di informazioni sono i principali detrattori.
La chirurgia plastica ed estetica del seno ha raggiunto grandi traguardi” spiega il Prof. Marco Rogliani, Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica de LaCLINIQUE® – Medicina e Chirurgia Estetica. “Rifarsi il seno non significa più esclusivamente aumentarne il volume con protesi. Nel caso specifico di seni svuotati e cadenti a causa di forte dimagrimento o, nella maggior parte dei casi, allattamento, la soluzione è la Mastopessi, un “lifting” del seno che risolleva e rialza le mammelle restituendo l’originale forma e bellezza. Naturalmente la Mastopessi può essere abbinata, per chi lo desidera, anche ad un ingrandimento con protesi (Mastopessi Addittiva) o, al contrario, ad una riduzione del volume del seno. Grazie all’intervento di Mastopessi il seno torna pieno e voluminoso, restituendo al corpo femminile le forme naturali dell’esser donna.”
E’ importante che le donne madri ricevano la corretta e completa informazionie sui possibili interventi per il seno dopo l’allattamento.” conclude il prof. Rogliani “Sono ancora troppi i casi di madri insoddisfatte dell’aspetto del proprio corpo e inconsapevoli delle soluzioni possibili. Le mamme non devono dimenticare di essere prima di tutto donne, con il diritto ad un corpo in cui sentirsi bene”
Tutte le info sulla Mastopessi al link www.laclinique.it/mastopessi.html

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