Archives

Comunicati

A Castelfidardo la Notte è Rosa – Giro d’Italia edizione 2011

CASTELFIDARDO Notte Rosa in ore del Giro d’Italia
Al  via gli appuntamenti che ruoteranno attorno all’arrivo della tappa dell’edizione 2011 del Giro d’Italia il 18 maggio. Castelfidardo quest’anno vestirà i colori rosa come città di tappa e sarà pronta ad accogliere il pubblico composto di affezionati a questo sport e non solo proponendo un ricco ventaglio di proposte sia per i grandi che per i più piccoli.
Le iniziative coinvolgeranno le diverse piazze della città con degli spazi dedicati alle eccellenze del territorio marchigiano, spaziando dalla musica, all’enogastronomia, alla cultura, alle creazioni Winx per bambini.
Dalle ore 18.30 in Piazza della Repubblica stands espositivi di prodotti tipici ed eccellenze nella provincia di Ancona e regione Marche.
Alle 19.00 Piazza della Repubblica ospiterà il concerto Duo Calambra con Luigino Pallotta alla fisarmonica e Luca Catena al violino, in uno spettacolo di ampio repertorio dal genere folk argentino alla musica brasiliana.
Non mancherà un ricco stand gastronomico organizzato dalla Confcommercio presso il Parcheggio della Scuola Media Paolo Soprani dalle ore 19.30.

Presso Porta Marina, nella piazzetta Horus, dalle ore 18.30 alle 21.00 I dj Ninja e Lollo si alterneranno con un’ ampia varietà di musica per tutti i gusti. Ancora Porta Marina farà da cornice allo Spazio Rainbow creato appositamente per i più piccoli. Dalle 19.00 un laboratorio per bambini con il disegnatore ufficiale Rainbow Mauro Angeloni, proiezione  dei cartoons Rainbow e pesca di beneficienza i cui ricavati andranno alla Caritas di Castelfidardo.
Ricordiamo poi l’open studio in Piazza Garibaldi, Atelier Chambre, di Massimiliano Orlandoni, la proiezione del flimato del Giro d’Italia del 1961, realizzato da Nisi, nel salone degli Stemmi del Palazzo Comunale, la mostra fotografica retrospettiva dal 1909 al 1940 a cura di F. Piras e “La tappa del 1961” a cura di B. Bugiolacchi nell’Auditorium di S. Francesco.

Fiore all’occhiello della serata sarà il concerto di Morgan alle ore 22.00 presso Porta Marina, solo voce e pianoforte.
Uno spettacolo camaleontico, imprevedibile, dal vastissimo repertorio musicale, dai toni minimali ed intimisti, assolutamente innovativo nella scelta dell’iPad come strumento al servizio della musica.
L’eclettico Morgan sarà preceduto da “Sara Loreni e il battello ebbro” che alle 21.00 si esibiranno a Porta Marina. Il gruppo, composto da 7 elementi, riunirà brani originali a suggestioni jazz, alla Chanson francaise, al tango, per un progetto musicale di ampio respiro. A concludere la serata il Giro Party di Radio 105 a Porta Marina dalle ore 24.00.
Special guests Ylenia, Leone di Lernia in una festa ideata per coinvolgere sempre di più il pubblico dei giovani. Animazione, intrattenimento e  Radio 105 per far vivere  il glamour night by Giro d’Italia.

Visita Castelfidardo, la Riviera del Conero e tutti i paesi nei dintorni: Osimo, Recanati e Loreto con ristoranti, hotel e locali che soprattutto nel periodo estivo propongono iniziative davvero interessanti.

No Comments
Comunicati

Domenica 29 maggio appuntamento con “Cantine aperte 2011” in tutta Italia dalle ore 9.00 alle ore 20.00

Cantine Aperte: L’evento più importante che si svolge in Italia con protagonista il vino, la sua gente ed i suoi territori. L’ultima domenica di maggio degli ultimi 19 anni tutte le cantine italiane aderenti al Movimento Turismo del Vino hanno aperto e continuano ad aprire i propri locali ad un pubblico sempre in crescita e molto diverso di anno in anno, un evento che favorisce il contatto diretto tra appassionati di vino e produttori.

L’interesse verso questo evento è cresciuto di anno in anno ed ha attirato sempre più l’attenzione di turisti e residenti, incuriositi dalla manifestazione e con la voglia di fare un’esperienza di grande valore sia culturale che umano, a questo proposito va ricordato che spesso presso le cantine si possono anche visitare empori di artisti emergenti o mostre fotografiche allestite proprio nei locali adiacenti alle cantine.
Dalle presenze registrate nelle ultime edizioni è risultato molto chiaramente che i protagonisti indiscussi di Cantine Aperte sono i giovani, che contribuiscono ad animare queste iniziative da soli, in coppia o in gruppo. Oltre al vino, elemento principale di tutta la manifestazione, sono molte le iniziative legate alla cultura gastronomica ed artistica che fioriscono attorno all’evento, su iniziativa degli stessi produttori di tutto il Paese.
Oltre ottocento cantine aperte per circa un milione di enoturisti entusiasti: Queste sono le sorprendenti cifre della scorsa edizione di Cantine Aperte, che fanno così capire come questa manifestazione possa evolversi ancora nelle prossime edizioni, un evento di successo per un Movimento sulla giusta strada che riesce a coinvolgere tutta la nazione rendendo i produttori consapevoli delle loro potenzialità nel far conoscere i loro vini e nell’offrire un’accoglienza che talvolta prevede anche la possibilità di pranzare, cenare e pernottare nei pressi delle cantine.
Il Movimento Turismo del Vino vuole diffondere l’idea del grande giorno di festa del vino e dei suoi territori, allargando Cantine Aperte anche ad altre nazioni a forte caratterizzazione vitivinicola e con un forte legame con l’enogastronomia.

Presso ciascuna cantina tra quelle aderenti poi è inoltre possibile prendere parte ad una visita guidata all’interno della cantina vera e propria, durante il quale i produttori stessi racconteranno la storia della loro cantina e dei tipi di vino da loro prodotti, vini bianchi o rossi, fermi o frizzanti, novelli o stagionati in botti o barrique, spumantizzati tramite differenti processi, vini passiti e da dessert.
Vini che rispecchiano la storia del territorio locale, vini con un carattere tutto loro, che talvolta portano il nome del loro produttore e altre volte vantano nomi possenti dei grandi della storia, vini con certificazioni come la DOP, DOC o DOCG.
Esperti sommeliers saranno inoltre a disposizione per la degustazione dei vini prodotti seguendo il giusto ordine, dalle basi agli invecchiati, si inizia con i bianchi e si procede con i rossi, terminando poi con gli eventuali spumanti e vini da dessert.

Cantine aperte nella Regione Marche – Ancona, Loreto ed il Rosso Conero: Vino “storico” di questa terra, citazioni se ne trovano già in Plinio, passando per alcuni documenti dei monaci Benedettini in cui si parla di cure a base di questi uvaggi, fino ad arrivare al Leopardi, nasce in uno splendido promontorio racchiuso all’interno del Parco del Conero.
Un itinerario enogastronomico che parte da Ancona passando per tutte le piccole perle del litorale come Portonovo, Sirolo e Numana e Loreto.
Ancona: Città ricca di fascino, suddivisa in due parti ben distinte, il centro storico sul Monte Guasco e la parte moderna sulla costa. Tra i principali monumenti che si possono visitare in questa città dorica vanno ricordati la cattedrale di San Ciriaco, con la facciata in marmo bianco e rosa e la pianta a croce greca, il Museo Archeologico Nazionale delle Marche, che conserva numerosi reperti dell’età del ferro e delle civiltà che hanno abitato la costa adriatica, la chiesa di S. Maria della Piazza, di origine romanica, l’Arco Traiano, costruito nel 115 da Apollodoro da Damasco e la Mole Vanvitelliana, un grandioso edificio militare progettato dal Vanvitelli.

Loreto – Questo paese a pochi chilometri dalle località balneari della Riviera del Conero come Numana, Sirolo e Porto Recanati, è la meta privilegiata del turismo devozionale: si trova proprio a Loreto uno tra i più famosi Santuari mariani d’Italia.
Si narra che nel 1929 la Casa di Nazareth, dove visse Maria, venne portata in volo dagli angeli sul colle vicino al fiume per sfuggire all’invasione della Palestina ad opera dei maomettani.
Pochi anni dopo fu spostata nel luogo dell’attuale Santuario della Santa Casa, iniziato nel ‘400 e completato nel ‘700, con opere di alcuni fra i massimi artisti italiani: Giuliano Sangallo, Giuliano da Maiano, il Bramante, Andrea Sansovino e altri. Nell’interno gotico del santuario, la Santa Casa custodisce la statua della Madonna nera con Bambino. Le sagrestie di San Marco e San Giovanni sono decorate da affreschi di Melozzo da Forlì e Luca Signorelli.

La cantina da visitare a Loreto è la Casa Vinicola Gioacchino Garofoli (Via Arno, 9 60025 LORETO – (AN) Tel: 071 7820162 Fax: 071 7821437) – Le sue origini risalgono alla fine del 1800 a cura di Antonio Garofoli, dedito alla produzione ed alal vendita di vini locali. L’attività in seguito fu poi presa in mano da suo figlio Gioacchino che nel 1901 fondò la ditta Gioacchino Garofoli.
Dopo la seconda guerra mondiale poi i due figli di Gioacchino, Franco e Dante, gli succedono nella conduzione dell’azienda che nel 1950 diventa una società dando così inizio ad un processo di forte sviluppo. Seguendo la tradizione anche i figli di Franco entrano a far parte dell’azienda di famiglia a partire dai primi anni ’70. La storia della Garofoli è una storia di uomini e di una famiglia che da ormai cinque generazioni si identifica nel mondo della produzione vinicola. Questa azienda è stata guidata seguendo sempre la stessa filosofia, aggiornando continuamente le tecniche produttive ma rispettando i sistemi tradizionali e storici del fare vino, facendo particolare attenzione alle evoluzioni del mercato ed alle sue esigenze e rimanendo fedeli al valore delle peculiarità che le tradizioni del territorio hanno trasmesso.
Hotel, agriturismi e ristoranti a Loreto sono pronti per accogliere il vasto pubblico di appassionati che prenderanno parte a Cantine Aperte 2011 e che vorranno fermarsi proprio in questa zona a pranzo, a cena o addirittura che vorranno trattenersi anche per la notte, sfruttando l’occasione per visitare i bellissimi luoghi nei dintorni di questo paese sulla costa Adriatica.

No Comments
Comunicati

Ristoranti Loreto: Tanto buon pesce della Riviera del Conero, pesce fresco pescato nelle azzurre acque del Mare Adriatico

Ristoranti Loreto: Tanto buon pesce della Riviera del Conero, pesce fresco pescato nelle azzurre acque del Mare Adriatico
Il mare Adriatico, da sempre additato come bacino di mille fiumi inquinanti, allo stesso tempo però è un mare che ogni anno riceve decine di bandiere azzurre dalle istituzioni ambientaliste europee: un mare che è una fonte di ricchezza bioittica ineguagliabile.
Lungo le coste è fiorente l’attività peschereccia, sono rilevanti le flotte da pesca di S.Benedetto del Tronto, di Chioggia e Sottomarina , di Porto Garibaldi , di Carole, di Marano Lagunare, di Grado ed anche quelle di Trieste.
Questo bacino dunque rifornisce di materia prima tutta l’attività Ristorativa ed Alberghiera della costa ed anche la maggior parte dei mercati e delle tavole degli Italiani.
Se in un mare ancora così pulito e ricco di nutrimento però non ci fossero anche gli allevamenti di mitili e vongole, con i moderni sistemi di pesca queste specie di bivalvi sarebbero a rischio di estinzione.
Rombi, dentici, spigole, orate, saraghi, pescatrici, sogliole e scorfani sono tra i pesci più richiesti dalle tavole Italiane senza dimenticare il pesce azzurro, così ricco e nutriente, che finisce le proprie migrazioni proprio qui in adriatico e lungo le nostre trezze troviamo in abbondanza: alici, sardine, aguglie, sgombri e tonni.
Tra le rocce si può ancora trovare l’astice dell’adriatico che è assai diverso sia morfologicamente che gastronomicamente da quello canadese comunemente usato in ristorazione, anche gli scampi nostrani sono così dolci e succulenti e non hanno paragone con quelli del mare del Nord.
Sarà questione di acqua o di temperatura? Non ci è dato sapere, ma per capire quanto sia unico l’Adriatico vanno ricordati anche i molluschi che, nei periodi giusti, sono una manna per le nostre tavole di tutta la Riviera Adriatica.
Tutto il pescato dopo essere stato accuratamente venduto, pulito e cucinato è quindi in grado di deliziare ogni anno i palati di milioni di italiani e di turisti stranieri, sono dunque molte le tipologie di preparazioni, che vanno dalla classica grigliata, in generale basta dire che il pesce dell’adriatico in genere viene cucinato con semplicità, senza esagerare con spezie e condimenti in modo da poter esaltare la sapidità del mare contenuto, il condimento più usato resta quindi il semplice olio di oliva, meglio se extra vergine e con una bassa acidità fissa.
Gli odori più usati sono inoltre erbe spontanee come rosmarino, salvia ed alloro, senza dimenticare l’origano, il timo e la maggiorana, da utilizzare però sempre con parsimonia.
Filetti di pesce pregiato come orate e spigole sono preferibili se cotti in padella magari accompagnati da contorni a base di legumi bolliti e conditi con olio ed aglio, molto apprezzata poi la cottura in umido utilizzata ad esempio per preparare ottime zuppe di molluschi e crostacei, o ancora i brodetti che cambiano da regione a regione.
La bravura di un cuoco stà nel seguire le nuove tendenze della cucina moderna senza però trascurare la cucina tipica locale legata al territorio ed alla tradizione marinaresca.
Tanto care ai turisti ma non solo sono le fritture miste di calamari, seppioline, sarde, alici e sogliole, infarinate e tuffate in olio bollente fino a farle diventare dorate e croccanti.
Per qualche altro tipo di pesce è molto usato il forno ed anche in questo caso bisogna ricordarsi di usare con parsimonia spezie e odori per non alterare quel dolce sapore di mare del quale è pregno il pesce fresco.

Visita le località marittime affacciate sull’Adriatico e soggiorna per una vacanza estiva sulla Riviera del Conero: Ristoranti a Loreto, hotel a Numana, passeggiate nella natura nei pressi di Sirolo e shopping a Porto Recanati.

No Comments
Comunicati

L’importanza della pasta asciutta nella cucina italiana – Ristoranti Loreto e cucina marchigiana

L’importanza della pasta asciutta nella cucina italiana – Ristoranti Loreto e cucina marchigiana

La pasta alimentare conforme alla legge e alle tradizioni locali è un tipico alimento italiano che si ottiene dalla trafilazione, dalla laminazione e dalla conseguente essiccazione di impasti preparati con semola o semolato di grano duro ed acqua. La legge ne stabilisce tutte le caratteristiche e le denominazioni con il Decreto del Presidente della Repubblica n.187 del 9 febbraio 2001.
Oltre alla pasta secca ha un ruolo molto importante nella cucina italiana anche la pasta fresca nella quale è previsto anche l’impiego del grano tenero e la sfogliatura dell’impasto in alternativa alla trafilazione.

Da sempre al primo posto al mondo per il consumo di pasta, in Italia viene maggiormente utilizzata al sud (40%), seguito dal nord (37%) ed infine dal centro (23%).
L’Italia detiene anche il primato della produzione mondiale, seguita dagli Stati Uniti e dal Brasile, le esportazioni assorbono circa il 50% della produzione italiana e sono in continua crescita sia per l’aumento della richiesta nei mercati tradizionali che per l’allargamento dei mercati verso l’est europeo ed orientale.

Che sia stato Marco Polo al ritorno dalla Cina nel 1295 ad aver introdotto in Occidente la pasta resta soltanto una leggenda.
Il vocabolo pasta deriva dal termine păsta(m), dal greco πάστα che significa ‘farina con salsa’ che deriva dal verbo pássein cioè ‘impastare’.
L’anno della sua comparsa documentata è il 1310 anche se, cercando le origini della pasta, si può tornare indietro quasi fino al neolitico, epoca in cui l’uomo iniziò a coltivare i cereali che in seguito iniziò a macinare, impastare con acqua e cuocere o seccare al sole per poter conservare a lungo.
La pasta è infatti un cibo universale di cui si trovano tracce in tutto il continente euroasiatico anche se resta particolarmente importante in Italia ed in Cina, dove si sviluppano due prestigiosi filoni di tradizione gastronomica che si completano a vicenda ma di cui rimane difficile stabilire i rapporti proprio per la complessità dei percorsi intermedi, l’invenzione cinese viene però considerata indipendente da quella occidentale perché all’epoca i cinesi non conoscevano il frumento.
In verità possiamo trovare tracce di paste alimentari già tra gli Etruschi, gli Arabi, i Greci ed i Romani.

Vieni in vacanza in Italia e potrai provare numerosi primi piatti a base di pasta secca o fresca con condimenti del tutto unici e fantasiosi, differenti per ogni regione e paese di questa nazione che si sviluppa tra monti, colline e mare.
Ristoranti Loreto, Ancona ed in tutta la regione Marche.

No Comments
Comunicati

Ristoranti Loreto – Nella zona il pesce viene preparato secondo una tradizione classica, ma ci sono anche ristoranti che propongono ricette a base di pesce appartententi a culture estere, come…

Ristoranti Loreto – Nella zona il pesce viene preparato secondo una tradizione classica, ma ci sono anche ristoranti che propongono ricette a base di pesce appartententi a culture estere, come ad esempio la cucina giapponese
Simbolo di bellezza ed armonia, la cucina giapponese utilizza ingredienti sempre freschi, il pesce e le verdure generalmente sono consumati crudi, per non alterare le loro qualità e caratteristiche.
Per i cibi che devono essere necessariamente cotti i giapponesi prediligono metodi di cottura veloci, che possano mantenere sia il sapore che le caratteristiche nutrizionali dei cibi.
Molto interessante e di fondamentale importanza anche l’armonia con la quale vengono presentati i piatti, la cultura giapponese prevede infatti che ogni pietanza sia equilibrata ed in tavola deve apparire come una vera e propria opera d’arte.

Secondo la cultura giapponese, la cucina è un’arte solo se nelle mani di cuochi esperti, i giapponesi sono in grado di raggiungere la perfezione in ogni loro gesto, per presentare un piatto in cui forme, colori e sapori si uniscono in un connubio di qualità e fascino.

Gli ingredienti primari della cucina giapponese sono il riso ed il pesce, l’alimento che nell’immaginario collettivo rappresenta al meglio questa unione è il sushi: riso preparato con zucchero, aceto e sale e presentato con il pesce crudo.
Ne esistono alcune varietà altrettanto conosciute come il nigiri (con pesce e riso avvolti in alga nori) ed il sashimi, ovvero la preparazione più elegante (con tagli precisi e diversi per ogni tipologia di pesce)
Tra gli altri piatti tipici del Giappone, è sicuramente celebre la tempura, ovvero un antico metodo di frittura che di solito si usa per il pesce e le verdure.

Nella cucina e per la gastronomia giapponese sono molto importanti anche gli utensili come ad esempio il wok, una particolare padella antiaderente impiegata per a frittura e la cottura rapida, lo stuoino di legno per preparare il sushi, ed il suribachi, in terracotta ed il surikogi, impiegati nella realizzazione di salse.
Alla cucina in giappone viene data grande attenzione proprio perchè è considerata un’arte, il taglio dei cibi e delle pietanze è di fondamentale importanza ed esistono dei coltelli specifici per ogni ingrediente: Secondo i giapponesi ogni pietanza, avendo una propria forma, necessita di essere tagliata nella maniera più giusta e precisa in modo che il piatto finito possa essere realmente armonioso ed equilibrato in ogni sua componente.

In Italia, nella regione Marche ed in paesi come Ancona, Macerata e Porto Recanati, stanno con il passare degli anni aumentando i locali che propongono piatti tipici di culture estere, ristoranti Loreto, pizzerie Numana e tanto altro ancora.

No Comments
Comunicati

Ristoranti Loreto – Recupera le forze dopo il corso di formazione di Aerobica al Più Blu Fitness e Benessere

Ristoranti Loreto – Preparatevi per due intense giornate di movimento ma non temete perchè tutti i ristoranti di Loreto sono pronti a rifocillarvi e a rimettervi in forza dopo il corso di formazione aerobica di primo livello.
Si tiene a questo proposito proprio nel mese di Marzo a  Loreto, precisamente presso la Palestra “Più Blu Fitness e Benessere”, un corso di Formazione Aerobica di I° Livello della durata di due giornate.
Il corso è organizzato dalla I.F.I. (International Fitness Institute: un istituto di formazione professionale rivolto a chi vuole diventare un istruttore di successo ed ampliare le proprie conoscenze riguardo le varie discipline e le nuove tendenze del fitness.)

Loreto è un paese delle Marche sempre all’avanguardia in ogni campo e con le sue interessanti iniziative riesce ad attirare l’attenzione di un vasto pubblico di affezionati a questo e ad altri settori, come ad esempio i fedeli che provengono in massa da ogni parte d’Italia ed in ogni periodo dell’anno per far visita alla Basilica sede della Santa Casa di Nazareth.

Loreto è quindi da sempre abituata ad accogliere nel migliore dei modi turisti e visitatori provenienti da fuori zona per motivi molto differenti tra loro, gli hotel e le strutture ricettive in genere come pizzerie e ristoranti di Loreto propongono menù molto variegati, che vanno dai piatti a base di pesce sempre fresco pescato nelle acque del vicino Mare Adriatico, alle ricette a base di carne, passando per gustose pizze cotte nel forno a legna.

No Comments