È necessario controllare con costanza le gomme: con la pressione corretta si riducono le
emissioni e i costi ed aumenta la sicurezza.
Delticom AG, Hannover – 20.02.2012 – La Commissione Europea* ha calcolato che le gomme non
sufficientemente gonfie possono aumentare il consumo di carburante fino al 4% e che, a causa della
maggiore usura, la loro durata può diminuire del 45 per cento. È stato calcolato che ogni anno
vengono emessi quasi 5 milioni di tonnellate di CO2 superflui a causa degli automobilisti che si
mettono alla guida con pneumatici con pressione non adeguata**. Gli esperti avvertono inoltre che
una gomma sgonfia può mettere in pericolo la stabilità e la direzionalità del veicolo con il rischio di
cedimento strutturale (scoppio), in particolare da quando le temperature cominciano a essere
primaverili.
Ciò nonostante, molti automobilisti guidano ancora con pneumatici non abbastanza gonfi: 38.000
controlli effettuati da Bridgestone in 9 paesi europei hanno dimostrato che il 71% degli automobilisti
europei usa pneumatici con una pressione troppo bassa (2011) – cioè sotto i valori suggeriti dalla casa
automobilistica.
“Si pensi anche solo, per esempio, di andare in bicicletta con una delle gomme non sufficientemente
gonfia”, ha dichiarato Rainer Binder, CEO di Delticom, leader europeo nell’e-commerce di pneumatici,
che opera in Italia con il negozio online www.gommadiretto.it. “L’attrito rende necessario un maggior
dispendio di energia, oltre a provocare danni a tutta la gomma”. Lo stesso succede con il vostro
veicolo: quando una macchina è sottoposta a un carico di lavoro maggiore, consuma più carburante
del solito e genera emissioni supplementari di CO2, il che significa inutili danni ambientali. Per queste
ragioni, e soprattutto per il mantenimento della sicurezza e di un perfetto controllo del veicolo, gli
esperti consigliano agli automobilisti di controllare periodicamente la pressione e la condizione di
efficienza degli pneumatici.
* 2010
** Source: Bridgestone, 2011
Delticom – sulla strada del successo
Delticom è nel mercato dell’ingrosso di pneumatici dal 1999 e dal 2000 opera anche come rivenditore
online. Nel campo dell’e-commerce, il gruppo Delticom, si serve dei suoi 126 negozi in 41 Paesi (in
Europa, Stati Uniti, Canada e Giappone) per mettere a disposizione di privati e professionisti un
insieme di prodotti che, in base alle condizioni del mercato di riferimento, vengono selezionati tra un
mix di: pneumatici per auto, pneumatici per moto, pneumatici per biciclette, pneumatici per veicoli
pesanti o per autobus, cerchioni, ruote complete (cerchione e pneumatico), ricambi per automobili e
accessori, oli motore e batterie. In base alle esigenze dei clienti, la consegna (gratuita) viene fatta
direttamente al consumatore, a una delle oltre 30.000 officine partner che hanno stretto un accordo di
collaborazione con Delticom e che accettano la consegna degli pneumatici da montare sul veicolo del
cliente, o ancora a qualsiasi indirizzo richiesto. Per quanto riguarda il mercato dell’ingrosso, il gruppo
Delticom vende pneumatici sia a grossisti sia ai maggiori rivenditori nazionali ed esteri.
Sito Internet corporate: www.delti.com
E-commerce italiani: www.gommadiretto.it – www.moto-pneumatici.it – www.pneumatici123.it –
www.shop-ricambiauto.it
Ufficio Stampa Italiano:
Adam Integrated Communications
C.so Marconi, 33 – 10125 Torino
Tel. 011/6687550 – fax 011/6680785
Internet: www.adam.it – E-mail: [email protected]
Andrea Donna: [email protected]
Matteo Brigatti: [email protected]
Quando l’idropulitrice ha poche esigenze!
L’idropulitrice è un utensile estremamente versatile anche per usi domestici. Per lavare l’automobile, per avere i mobili del giardino sempre puliti, per detergere velocemente le piccole superfici esterne alla casa (come pavimentazioni o terrazzi) o semplicemente per dare una bella rinfrescata ai vasconi dei fiori… questi sono soltanto alcuni degli usi che si possono fare. Spesso però l’utilizzo dell’idropulitrice viene associato ad un grosso consumo di energia soprattutto se l’utensile offre importanti prestazioni in termini di pressione. Ma da oggi, grazie all’idropulitrice modello Karcher k 2.75 Plus VPS le cose sono destinate a cambiare. Questa idropulitrice, infatti, pur avendo 100 bar di pressione e 330 l/h di portata, è fornita di numerosi accorgimenti che permettono un risparmio energetico notevole. Per prima cosa, il pulsante di accensione non si trova sul corpo centrale ma sulla pistola, così che per l’accensione o lo spegnimento non bisogna sprecare ‘tempo prezioso’ tornando alla macchina e nemmeno utilizzare più acqua di quanto non serva. Inoltre, sempre dalla pistola, è possibile regolare la pressione in modo da non utilizzarla al massimo se non necessario. Ricordiamo che l’ugello è costruito così da combinare i vantaggi del getto puntiforme con l’alta resa di superficie del getto piatto (questo inoltre può essere allestito anche con del detergente per una resa ancora più performante). Risultato? Il massimo della pulizia in poco tempo e solo dove serve. E sempre nel rispetto dell’ambiente e del ‘buon acquisto’, la carenatura dell’idropulitrice è realizzato interamente in materiale plastico antiurto e riciclabile: più durata dunque ma anche la possibilità di godere di un utensile che non provoca danni all’ambiente. Omologata TUV-/GS, la Karcher k 2.75 Plus VPS ha in dotazione la pistola AP, il tubo AP alta pressione da tre metri, l’ugello rotante mangiasporco, la lancia vario power, l’ugello schiumogeno da 0,3 litri, il filtro idrico fine integrato e il raccordo tubo da giardino da 3/4”.
Pericolo Sissite: San Valentino, regala il tuo davvero il tuo cuore a chi ami
Mentre tutto il mondo straparla di cuore,
organo-oggetto conteso tra Marketing e Pubblicità, qui sul Blog di
Autodifesalimentare abbiamo deciso di parlarne sul serio!
Cominciamo con la causa originaria più comune delle malattie di cuore: si
chiama “Sissite” ed è una delle malattie degenerative più
diffuse (e allo stesso tempo più sconosciute) della nostra società occidentale,
malattia che noi della Redazione di Autodifesa Alimentare – abbiamo
l’ardire di proclamare – stiamo portando allo
scoperto!
“Sì sì lo so che dovrei, ma…” seguito da una
excusatio non petita, è il sintomo principale che
indica il lento e progressivo estendersi della “Sissite” che
intossicherà lentamente i vari organi del discernimento… …Tanto che il
malcapitato affetto da questa malattia, da questa sorta di amnesia
selettiva, protrarrà comportamenti (alimentari e di stile di vita)
sconsiderati che, piano piano, lo porteranno da un piccolo lieve disturbo (mal
di testa, stipsi, ansia, depressione, gonfiore, stanchezza etc…), seguito da
una cronicizzazione del problema, prima, e al divampare della malattia, poi …
In poche parole abbiamo scoperto che la maggior parte delle persone
pensa di sapere esattamente cosa deve fare per stare bene, ma
chissà perchè non ha la minima coscienza delle conseguenza
delle sue azioni ed ha legato a qualche monelleria infantile l’esigenza
di fare esattamente l’opposto di quello che sa essere giusto. Eppure in cattedra
alla scuola della salute non abbiamo un bonario maestro che si
lamenta con i nostri genitori alla riunione trimestrale, ma un medico chirurgo
armato di bisturi. Se va bene!
Soprattutto parlando di prevenzione cardiovascolare, un
argomento molto conosciuto dagli italiani ma davvero poco consapevolizzato, la
“Sissite” è la trappola più pericolosa!
Teoria senza il perchè, senza il domani, senza – in parole
povere – la pratica!
Da un’indagine di qualche mese fa, in occasione della
Giornata Mondiale del Cuore, è emerso come l’89% degli italiani
conosca quale sia la norma per almeno 1 tra i 3 livelli di pressione,
colesterolo e glicemia e come quasi la totalità degli intervistati (il 98%)
sappia il suo specifico valore di almeno 1 di questi 3 fattori. Al contrario,
molto pochi quelli coscienti dell’importanza di monitorare la
pressione regolarmente e di come questi 3 valori concorrano ad alzare il rischio
cardiovascolare.
La “Sissite” imperversa, infatti ben il 45% degli
intervistati, colto sul fatto, ammette di averne almeno 1 fuori della norma,
colesterolo in prima linea con un grasso 20%, “eh,
sì si lo so che dovrei abbassare il colesterolo…“, seguito da pressione
“eh, sì si lo so che la mia pressione è un po’ altina…”
La cosa incredibile è che sebbene il oltre 2/3 degli ipertesi segua una
terapia specifica, il 70 per cento di questi (7 su 10)
non riesce a mettere sotto controllo la pressione con i
farmaci… cannando pericolosamente l’obiettivo.
Sarà per caso che affidare alla “pillola della pressione”
tutta la vicenda, continuando imperterriti con uno stile di vita alimentare
sbagliato, senza un minimo di movimento, sia alquanto inutile? Il dramma
delle pillole magiche impera, persone che “a vita” assumono farmaci che
– per altro – non sortiscono sempre l’effetto desiderato! E
chissà perchè pochi hanno interesse ad evidenziarlo!
Ed ogni volta che ci sono articoli su queste tematiche è raro che si ponga
l’attenzione sull’alimentazione nel modo corretto. Sì
l’alimentazione è lì, come spauracchio fastidioso sempre in
agguato, difficile che si parli di educazione alimentare, mai che si
diano consigli davvero pratici, si promuovano iniziative non sponsorizzate da
Big Pharma o che si trovi un sistema per rendere l’argomento simpatico…
(esclusi i presenti, ovviamente, meno male che in rete c’è un progetto
indipendente che si chiama “Autodifesa
Alimentare“) …
Sempre le solite frasi fatte che sono subito archiviate dal lettore nello
speciale compartimento mentale “sì sì lo so che
dovrei“, tanto poi l’articolo continua e, scandalosamente, appare
sempre l’ultimo farmaco, l’ultimo ritrovato
miracoloso… facile, si compra, si ingoia ed è molto rassicurante.
Sfortunatamente per il 70% inefficace. Soldi buttati, chimica in giro, salute
persa.
Le cardiopatie, lo ricordiamo, sono la prima causa di morte
nel mondo occidentale, il corpo invecchia male, non ne può più di tante
disattenzionie, ed il cuore semplicemente si rompe. Oppure si
intasa una vena o scoppia un’arteria nel cervello. Oppure il diabete consuma il
cuore, e anche lì, poco da fare…
E stando all’indagine gli Italiani sono molto sereni riguardo alle loro
condizioni di salute… solo poco più della metà, è un po’ preoccupato per il
suo cuore, un po’ di più si preoccupa se pensa all’ictus. Eh già,
l’ictus spaventa un po’ di più… la possibilità di restare
inabili, di non riuscire a gestire un pezzo di sè, di finire la propria
esistenza su una sedia a rotelle e dipendere dagli altri in tutto. E’ una
prospettiva davvero angosciante per sè e per le persone che ci
amano e ci assistono.
Dulcis in fundo, è proprio il caso di dirlo, gli italiani non
conoscono la glicemia, uno dei fattori risultati meno
familiari, e quanto questa, a braccetto con il diabete, possa
incidere sulla salute del cuore! Appena 1/5 dei nostri connazionali è al
corrente di questo legame. Ma in fondo perchè preoccuparsi?
Oltre il 77% delle persone nel Bel Paese – forse grazie anche alla
fantastica campagna di disinformazione campanilista su quanto
sia salutare in realtà la dieta mediterranea “pasta e pane
tutti i giorni” – è convinta di mangiare bene. Alla faccia
dell’epidemia di obesità e sovrappeso che dilaga in tutte le classi di età dai
bimbi agli anziani…
Ignara dei meccanismi perversi dei picchi glicemici che innescano un
circolo vizioso che porta a desiderare cibo di continuo, gli italiani pensano
“sì sì lo so che dovrei (mangiare meno / fare un po’ di sport) ma…
è più forte di me!” … una considerazione assolutamente fuori
luogo quando con un semplice programma di nutrizione si può tranquillamente
arrivare a spezzare questa catena, avere più energia e iniziare a stare meglio.
E lo sport? Neanche a parlarne. Il 53% degli over 40 intervistati non sanno
neanche cosa sia.
Che dire? Per ricominiciare a volersi bene c’è sempre il nostro progetto di
Autodifesa
Alimentare…
Ed insieme consiglio un bel libro, un libro che dovrebbe
stare in ogni casa ci sia un adulto, uomo o donna sopra i 30 anni.
Un libro che – al di là di cuori di pezza e pelouche sintetici pieni di
cioccolatini – potrebbe essere un vero regalo per San
Valentino.
Un libro sul cuore.
Dire NO alle Malattie Cardiache
Come l’Ossido Nitrico può prevenire e far regredire le malattie
cardiache.
Un manuale di facile e piacevolissima lettura scritto dal Premio Nobel
Lou Ignarro, chimico e ricercatore italo-americano. Un uomo
eccezionale che ho avuto l’opportunità di ascoltare più volte dal vivo. E che mi
ha reso ancora più consapevole! Leggi i dettagli qui.
E allora, a San Valentino, facciamo un regalo davvero con il cuore alle
persone che ci vivono accanto e che amiamo!
Decidiamo di regalargli il nostro cuore sul serio, un cuore nuovo e
revisionato. E soprattutto concediamoci di vivere
insieme a loro una vita longeva, sana, piena,
vitale, fino all’ultimo meraviglioso giorno!
Viviana Taccione
Wellness Angel Coach e Trainer Autodifesa Alimentare
www.autodifesalimentare.it/blog