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PASTA DELVERDE E LA CAGNOTTO INSIEME IN CUCINA

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  • 14 Dicembre 2012

Dalla Piscina alla cucina. La campionessa Tania Cagnotto è stata ospite di eccezione di Pasta  Delverde nell’ambito di un corso di cucina organizzato, proprio dal pastificio Abruzzese presso il Temporary de La Cucina Italiana di Milano, spazio allestito da La Cucina Italiana per festeggiare il periodo natalizio. La Cagnotto si è cimentata come aiutante dello chef di Delverde Marco Olivieri dimostrando anche buone doti da cuoca.

“Amo cucinare, anche se non sono bravissima, ma soprattutto mi piace mangiare. Per fortuna che ci sono gli allenamenti per mantenersi in forma”,  queste sono le parole della regina del trampolino che nel frattempo si cimenta alla preparazione di  calamari giganti al pesto e linguine bio con crema di burrata.

Durante il corso di cucina sono state presentate anche altre ricette tra cui i conchiglioni con crema di piselli e carote, le  tagliatelle verdi, agli spinaci, con petto d’anatra, zenzero e pistacchio e il timballo di melanzane fritte con mozarella e pomodoro. I conchiglioni crema di piselli e carote, la lasagna con melanzane oltre ad alcune ricette di pasta e zucchine fanno parte di una lunga serie di ricette vegetariane create da pasta Delverde,  che si dimostra ancora una volta molto attenta al segmento di consumatori di pasta vegetariani.

Tante novità sono in arrivo nel mondo Delverde. Il pastificio abruzzese, con sede nel Parco Nazionale della Majella, ha infatti legato il suo nome ad una serie di interessanti iniziative promosse da La Cucina Italiana. La Cucina Italiana ha scelto pasta Delverde come ingrediente indispensabile per un menù natalizio da veri gourmet. La redazione ha lanciato una sfida presso i suoi Special Ambassador, proponendo l’ideazione di un servizio per il Natale. I tre blogger più creativi sono diventati redattori per un giorno. Hanno immaginato tre ricette festive belle da vedere e buone da mangiare. Per decretare il miglio servizio, pasta Delverde ha scelto di coinvolgere tutta la sua Community Facebook http://www.facebook.com/PastaDelverde

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Il latte di mandorla, un valido e tonificante alleato contro la sete.

Non solo una bibita diversa dal solito, ma tanti suggerimenti in cucina per poter assaporare tutta la naturalezza della pasta di mandorla. 

Il latte di mandorla è una bevanda decisamente dissetante e tonificante, tipica delle nostre regioni meridionali, inserita nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani.

Acquistabile anche presso siti di commercio elettronico di prodotti tipici, i quali ne propongono la referenza artigianalmente prodotta e già pronta per l’uso, la sua produzione risale a tempi antichissimi, essendo stata infatti sperimentata inizialmente in alcuni monasteri. 

La ricetta originale prevede la realizzazione di un infuso a freddo, che richiede 2/3 di mandorle ed 1/3 di zucchero. L’ideale sarebbe lavorare mandorle fresche, ma può essere preparato anche con quelle secche dopo averle fatte opportunamente reidratare in acqua per qualche ora. Dopo aver pelato le mandorle, si triturano finemente, si miscelano con lo zucchero e si pone la pasta ottenuta in un canovaccio a maglie larghe. Il canovaccio va poi messo in acqua e tenuto in infusione per almeno 6 ore. Dopodiché  va strizzato bene per recuperare tutte le gocce del prezioso liquido, che va versato in una bottiglia e messo in frigorifero. Ovviamente le maglie larghe del canovaccio permettono il passaggio di qualche pezzetto di mandorla di piccolo calibro, che facilmente si ritroverà nel composto, offrendo così la possibilità di gustare, oltre quanto è naturalmente apprezzabile dal liquido prodotto, anche il vero sapore delle mandorle del nostro sud. 

Fino a non molti anni fa era una bevanda tipica preparata direttamente dal barista e somministrata sfusa a bicchiere a clienti ed avventori; da qualche anno il prodotto è presente con un certo successo anche in  rete. Le referenze proposte dai menzionati portali, in genere, prevedono un prodotto in versione per così dire “disidratata” (in vasetti o in panetti), ma che riacquista tutto il suo indiscusso gusto e sapore semplicemente e facilmente miscelandolo in acqua. Ad esempio, un vasetto da 400 grammi di pasta di mandorla è sufficiente per la produzione di circa 2 litri di bevanda, che si può normalmente conservare in frigorifero, dunque da tenere pronta, disponibile e da servire per ogni necessità eventuale. 

Questa versione da uso immediato e domestico ha consentito, inoltre, lo “sbizzarrirsi” da parte dei vari produttori artigianali nelle tipologie e nei gusti proposti, sicché  la pasta di mandorla la si può trovare in versioni più o meno variegate: si parte così dal tipo tassativamente tradizionale, a quello alla menta, alla fragola, al caffè ed infine (ultima nata) alla liquirizia, ma che sia ovviamente ed esclusivamente quella calabrese.

 E tale nuova sperimentazione nell’offerta ha consentito, inoltre, che della pasta di mandorla si potessero comodamente provare delle alternative d’uso in cucina, sicché la referenza può dimostrare tutta la sua versatilità tra le delizie del palato. Infatti può esser facilmente utilizzata nella preparazione del gelato fatto in casa, unendola al composto in fase di lavorazione e garantendo una connotazione di originalità e gusto; oppure,  ove il gelato sia quello industriale normalmente acquistato nella distribuzione, usandolo a piccoli tocchetti per guarnire le coppette prima di essere servite (una piccola attenzione che certo non passerà inosservata ai conviviali, nel fine pasto); o infine, sulle macedonia di frutta fresca, e sicuramente il periodo è quello ottimale. 

Dunque un modo tutto nuovo e diverso per gustare delle rinfrescanti bevande: altro che bibite gassate. 

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