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Sintassi dei tag Header e Body

Header e Body

Header e Body non sono soltanto i due tag più importanti del linguaggio Html ma identificano anche le due sezioni in cui si suddivide la pagina. La sezione header costituisce l’intestazione della pagina e anche se dal punto di vista del linguaggio è considerata una sezione facoltativa, nel  senso che l’interprete è comunque in grado di rappresentare la pagina anche se l’header è assente, comunque è molto raro il caso di pagine che non l’utilizzano.
Infatti nella sezione di intestazione sono contenute informazioni generali sulla pagina, come ad esempio il titolo che deve comparire nella barra della finestra del browser, che è quasi indispensabile che siano sempre presenti.
II Body – il corpo della pagina html – invece non può mancare, perché è la condizione indispensabile perché la pagina venga visualizzata. All’interno dei due tag di inizio e fine corpo pagina si trova tutto il codice che sarà utilizzato o visualizzato nel browser. Va notato che in alcuni casi è utile inserire elementi, come ad esempio funzioni javascript, al di fuori del Body e del l’header. Infatti in questo caso la funzione sarà caricata dal browser perché correttamente inserita all’interno della definizione di pagina (Tag HTML) ma non verrà eseguita automaticamente nel corso della costruzione della pagina. E’ il caso di funzioni che possono essere richiamate dall’utente ma non devono essere attivate automaticamente al momento del caricamento.

Html script

Una delle grosse potenzialità del linguaggio consiste nel fatto che I’Html è dotato di funzionalità di scripting. In pratica ciò significa che all’interno del codice Html è possibile inserire funzioni o parti di codice scritte in un linguaggio differente, purché possa essere interpretato dal computer client.
Come abbiamo già detto, il browser infatti non è in grado di interpretare linguaggi differenti dall’Html, ma può richiamare un interprete esterno, fra cui il più diffuso in assoluto è il linguaggio Java. Oggi quando si installa un browser nel proprio computer viene automaticamente installata anche la Java machine, ovvero l’interprete del linguaggio java, principalmente utilizzato come script per fornire funzionalità e caratteristiche avanzate alle funzionalità offerte dall’Html.

Dal punto di vista pratico è sufficiente inserire il codice del linguaggio Java fra i tag <SCRIPT></SCRIPT> perché questo venga interpretato ed eseguito.

Ma vi sono diversi modi di utilizzare questa caratteristica dell’Html. Se nella sezione di intestazione (HEAD) viene inserita una funzione Script, questa sarà caricata ma non eseguita. In questo modo ad esempio la funzione può essere associata ad un pulsante definito all’interno del corpo della pagina (BODY) e solo quando l’utente – dopo che la pagina è stata caricata e completamente visualizzata – farà click su quel pulsante verrà richiamata la funzione. Questo evento naturalmente non richiederà ulteriore scambio di informazioni fra il browser client ed il server web. Se invece una sequenza di istruzioni viene inserita in un blocco di script all’interno del corpo della pagina, questa verrà eseguita mentre la pagina viene caricata ed eseguita, al pari di tutte le altre istruzioni html. Questo è il caso in cui si devono ottenere particolari effetti o funzionalità della pagina, in modo automatico. Ad esempio è possibile scrivere una funzione Java che avvia il programma notepad.exe, all’interno del corpo della pagina; quando la pagina verrà caricata e visualizzata nel browser sarà avviato automaticamente anche il programma notepad.exe.

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Le caratteristiche del linguaggio html

Le caratteristiche del linguaggio html

Html sta per Hyper Text Markup Language, ovvero linguaggio ipertestuale basato su Tag (marcatori) ed è il linguaggio utilizzato per realizzare pagine web. La versione di linguaggio che stiamo utilizzando ai nostri giorni è essenzialmente la stessa che funzionava qualche anno fa, agli albori di Internet.
Ciò che è evoluto rendendo sempre più potenti le funzionalità offerte dall’Html sono i browser, i programmi di navigazione. L’evoluzione di questi programmi ha fatto sì che l’interprete delle istruzioni html fosse sempre più preciso e con risultati grafici di elevata qualità. Un altro passo che ha segnato fortemente la storia della comunicazione web è l’omologazione cui si è giunti, che nel corso del tempo (con il rilascio delle varie versioni dei programmi da parte delle case produttrici) ha reso le prestazioni del linguaggio Html pressoché identiche, indipendente mente dalla piattaforma impiegata (Unix, Linux, Microsoft, Mac ecc.) Proprio grazie a questo il linguaggio Html è diventato un linguaggio multipiattaforma (ovvero platform independent)
L’Interprete

II linguaggio Html è un linguaggio interpretato. Ciò significa che le istruzioni della pagina sono contenute all’interno di file in formato testo sul server web e quando vengono inviate al programma di navigazione (il browser), questo le interpreta. In base al significato assegnato a ciascuna istruzione o sequenza di istruzioni viene creata la visualizzazione della pagina in cui saranno collocate le immagini e gli altri oggetti, anch’essi inviati dal server alla pagina in un momento successivo.
La pagina html quindi contiene tutto il testo e le informazioni necessarie a creare la pagina html così come viene visualizzata.
E’ importante avere chiaro il funzionamento dell’interprete (che è un componente del browser), per capire le sequenze della comunicazione fra browser e server web.

  1. Quando l’utente scrive l’indirizzo del sito web (http://www…) il browser, attraverso la connessione Internet individua il server a cui deve essere inviata la richiesta della pagina desiderata. Quando ricercando un sito non indichiamo una specifica pagina, sarà il server web a decidere di inviarci la sua home page, ovvero la pagina predefinita per la navigazione (solitamente si tratta di una pagina con un nome convenzionale come default.htm, index.htm, home.htm ecc.)
  1. II server web su cui risiede fisicamente la pagina viene individuato decodificando il suo indirizzo fisico a partire dall’indirizzo simbolico che abbiamo digitato nel browser (http://www…) ed avvalendosi della rete mondiale dei server dns, appositamente destinata alla risoluzione dei nomi di dominio.
  1. Quando il server web in questione riceve una richiesta da un client remoto (l’utente che naviga connesso a Internet), avvia con questo una connessione, predisponendosi ad iniziare uno specifico scambio di informazioni.
  2. La prima cosa trasmessa al client (il browser con cui stiamo navigando) è l’intero contenuto della pagina html.
  3. II browser client riceve la pagina ed inizia ad interpretarne il contenuto; oltre che predisporre l’impaginazione di testi ed oggetti all’interno della finestra, il browser “sa” anche quanti elementi devono essere inviati dal server web (immagini, applet, componenti ecc.) per completare la pagina.
  4. Quando il server ha completato l’invio della pagina html inizia a trasferire in sequenza tutti gli oggetti restanti che ne fanno parte.
  5. Man mano che il browser client riceve gli oggetti, provvede a posizionarli in base alle istruzioni che ha trovato nella pagina html appena ricevuta

Sarà proprio in base a come sono organizzati i contenuti della pagina, che l’interprete si comporterà di conseguenza.Se ad esempio la pagina utilizza una funzione javascript, destinata ad essere utilizzata durante la fase di caricamento, questa non potrà essere inserita al fondo del codice html — seppure si tratti di un’operazione corretta — perché verrà generato un errore imprevisto; l’interprete cercherà di utilizzare una funzione quando questa non è stata ancora ricevuta. In questo caso potremo ovviare all’inconveniente spostando la funzione javascript nelle prime righe della pagina. La capacità di individuare questo genere di problemi e risolverli è possibile proprio se si conosce la procedura seguita dal server per inviare le pagine al client. Senza dimenticare che tutto ciò naturalmente avviene nel giro di pochissimi secondi.
Una caratteristica essenziale dell’interprete Html è che può contenere non solo istruzioni, ovvero marcatori (Tag) riconosciuti dal linguaggio, ma anche tag sconosciuti.
Ciò consente di gestire facilmente, anche in futuro, aggiunte al linguaggio, garantendo possibilità di espansione praticamente illimitate. Le istruzioni non riconosciute vengono semplicemente ignorate, a meno che nel computer non sia presente un componente in grado di utilizzarle in modo opportuno. In questo modo una pagina Html può contenere qualsiasi Tag che ne espanda le funzionalità.

Un esempio particolarmente interessante è fornito dai motori di ricerca.
Ciascun motore di ricerca è in grado di riconoscere una serie di parole chiave, che saranno utilizzate per creare altrettanti collegamenti ad una determinata pagina web; sarà sufficiente inserirle in un tag particolare all’interno della pagina. Queste informazioni non saranno utilizzate dall’interprete del browser client ma i motori di ricerca che esploreranno automaticamente e periodicamente il nostro sito (una volta che questo sia stato registrato) saranno in grado di utilizzare le parole chiave ed aggiornare gli indici dei propri database.

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