Dalla nascita e fino al compimento del quarto o quinto mese di vita, molti genitori scelgono l’ovetto della carrozzina come posto dove far riposare il proprio bambino, mentre altri optano direttamente per la classica culla. In questo secondo caso bisogna assicurarsi che la culla sia dotata di materasso ortopedico e cuscino antisoffoco e che sia dotata di una struttura che consenta un’areazione adeguata. Normalmente il telaio delle culle è in legno massello od in vimini e nonostante non sia uno di quegli articoli per bambini così diffuso, come potrebbe invece essere un lettino o un passeggino, è possibile trovarne in commercio molte varianti: pieghevole, con le rotelle, sospesa, smontabile o ancora dotata di accessori come il baldacchino o il velo antizanzare.
A partire dai 5 mesi fino ai 4 anni di vita, il bimbo schiaccerà i suoi pisolini in un lettino vero e proprio. Dato che è qui che trascorrerà i suoi primi anni, occorre prestare attenzione alla scelta del modello più adatto alle proprie esigenze. Sono da preferire i lettini con forma rettangolare, per poterli posizionare con maggiore facilità all’interno della cameretta dei bambini; la struttura in legno solitamente garantisce una buona robustezza e una discreta durevolezza nel tempo, ma bisogna accertarsi che le vernici usate siano atossiche, che gli angoli siano smussati e che non vi siano, in generale, delle parti pericolose per il bambino. L’altezza delle spondine e la distanza delle sbarre devono rispettare alcuni criteri di sicurezza dettati dalla normativa europea, per questo è preferibile acquistare sempre lettini realizzati da marchi conosciuti conformi alle dirette comunitarie.
Infine anche l’estetica e la funzionalità hanno un peso quando si deve acquistare un lettino per bambini. La maggior parte dei modelli è di colore bianco o color legno, ma se si vuole dare un tocco di vivacità alla cameretta, i colori pastello sono da preferire rispetto a tinte troppo sgargianti, che potrebbero, alla lunga, risultare stancanti. Alcuni lettini sono anche impreziositi con personaggi dei cartoni o con disegni di animali o bambole. Per quanto riguarda l’aspetto della versatilità, si potrebbe optare per lettini dotati di cassettiera, laterale o situata sotto la rete, e di bagnetto fasciatoio. In questo modo i genitori avrebbero tutto a portata di mano come lenzuolini, federe, pigiamini, intimo ecc.
NewBabyLand, uno dei maggiori negozi online specializzato nel settore della prima infanzia, propone una vasta scelta di culle e lettini per bambini delle marche più prestigiose come Foppapedretti, Stokke, Brevi e molte altre. L’acquisto può essere effettuato direttamente dal sito, in poco tempo e in tutta sicurezza.
Keith Haring: Vernissage “L’arte per tutti” al Caffè Biffi
Varese, 10 ottobre 2012. Quest’anno si celebra il 54° anniversario dalla nascita di Keith Haring, esponente americano della pop art che con i suoi disegni è stato il massimo rappresentante della urban street degli anni Ottanta. Proprio per questa speciale ricorrenza, in tutta Italia sono state organizzate mostre ed eventi che ricordano questo artista, capace di trasformare concetti essenziali come la nascita e l’amore, in graffiti e simboli più semplici. Ma oltre ai musei e alle cattedrali, il mito di Keith Haring rivive anche in luoghi più comuni e locali alla portata di tutti: così il Caffè Biffi di Varese – piazza Podestà, 1 – luogo di incontro storico e punto di riferimento nel cuore della città, organizza il vernissage/aperitivo “L’arte per tutti”, il 7 ottobre alle 11.00. L’ingresso è libero.
L’evento “L’arte per tutti”, nato in collaborazione con il negozio di abbigliamento per bambini Ape Gaia ( via Giacomo Matteotti, 71, Arcisate) e Brevi, azienda specializzata nella produzione di accessori per l’infanzia, celebra le opere più famose di Keith Haring, le cui rappresentazioni già arredano il locale, e sarà sede per l’esposizione dell’esclusiva Collezione Brevi dedicata all’artista. La linea, pensata per mamme e papà “arty” stanchi degli accessori classici per i loro bambini e che vogliono distinguersi con colori e fantasie forti, comprende passeggini, lettini, borse fasciatoio, seggiolini da tavolo.
Un appuntamento all’insegna della pop art, dove mamme e papà di oggi e di domani potranno incontrarsi e far conoscere i simboli della urban street anche ai loro figli.
Il vernissage “L’arte per tutti” del Caffè Biffi s’inserisce appieno in una giornata ricca e coinvolgente. In questa data, Varese sarà infatti teatro di numerosi appuntamenti, dai mercatini dell’antiquariato alle numerose iniziative per i bambini organizzate dall’Unicef, dall’Ospedale del Ponte e dalla Onlus Ponte del Sorriso.
Maggiori informazioni su Brevi Keith Haring su: http://www.breviart.com
Brevi
Brevi è azienda leader in Italia nella produzione e commercializzazione di prodotti per il neonato e il bambino fino a tre anni di età. Attenta alla qualità e alla sicurezza dei prodotti per l’infanzia, da sempre ha sviluppato un approccio personalissimo coniugando design e cura dei particolari. Un’identità precisa, riconosciuta, frutto di una fedeltà senza compromessi ad una filosofia di qualità, fatta di attenzione al cliente e di passione per il bello e il ben fatto. Completa sicurezza e comfort sono i valori a cui Brevi si ispira nella realizzazione dei suoi prodotti. Un concreto impegno confermato da numerose certificazioni ottenute dai più severi e autorevoli enti d’omologazione europei e dalla rispondenza alle più rigorose norme europee di sicurezza. Fondata nel 1953, è presente nel mondo in cinquantotto Paesi. Brevi opera con ventinove linee di prodotto per un totale di 300 articoli e rappresenta oggi uno tra i più autorevoli punti di riferimento nel settore della prima infanzia.
Tra i suoi successi commerciali: Ovo Car, Slex Evo, la linea di seggiolini auto antimicrobici e traspiranti e l’originalissima collezione Brevi Hello Kitty.
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TOMMASO FRANCHI: LETTINI.
In mostra da Embrice (Roma, Via delle Sette Chiese, 78, Tel. 06.64521396, www.embrice.com), dal 26 maggio all’11 giugno 2011, Lettini, a cura di Paolo Balmas, la produzione seriale di Tommaso Franchi di piccoli oggetti inquietanti, appunto dei lettini. Realizzati in maniera spiritosa, intelligente, bizzarra, con spilli, fiammiferi e altre cose, insomma in maniera divertita. Oggetti caratterizzati da una curiosa fattura con certe sapienze e con certe volute trascuratezze, che fanno vedere un mestiere consumato, malgrado un’esperienza artistica creativa in senso proprio relativamente di giovane età.
Cinquanta sculture minime, dei lettini. Talvolta vuoti, talvolta occupati. Abitati da un’umanità allo stato larvale, esistenze in divenire. Bachi, bozzoli sistemati e protetti in una specie di loro grande dormitorio, a vivere delle avventure, dei movimenti, delle libertà possibili. Ciascuno con un’identità che si evolve in direzioni diverse; per ciascuno è progettata una sua storia particolare, un canovaccio: ce ne sono con più futuro e con meno futuro, di più e meno felici. Una descrizione tassonomica, gerarchizzata, anzi, a gerarchia zero, ché mette tutti nella stessa posizione orizzontale, e che finisce però sempre per riaccostarsi a temi delle nostre principali interrogazioni. Una strana situazione che ripropone il tema dell’immobilità e ci induce a chiederci se a un certo punto fra gli istinti umani non ci sia anche quello di non evolversi, un modo di non accettare la nostra fragilità, di non accettare che le cose cambino bloccando tutto formalmente. Un po’ il principio dell’arte, cioè far vivere in eterno un’immagine, una cosa che non vorremmo che cambiasse, o al contrario, la paura dell’arte, intesa come un mutamento possibile, come creazione, per cui ogni opera invita a crearne un’altra e a mantenere quell’atteggiamento di trasmissione, di desiderio che genera desiderio. Interrogativi inquietanti di carattere un metafisico, cui, Tommaso Franchi – pur negandoli, e assumendo piuttosto un atteggiamento quasi da scienziato – non può impedire di tornare a galla.
Tommaso Franchi è nato a Roma nel 1966, con una laurea in fisica e studi d’arte in Italia e Francia, ha una storia personale che lo porta a fare mestieri anche distanti dal campo artistico. Ha partecipato finora a due collettive a Venezia e a Roma. Una produzione artistica pregressa con uno sperimentalismo didattico, lo ha spinto sulle strade di alcune delle esperienza artistiche già consolidate nella storia dell’arte contemporanea.