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Opere di Bene con le Donazioni in Memoria

Tra le difficoltà più grandi della vita, sicuramente c’è la fine di questa. Per quanto ci si prepari alla dipartita certa di ogni conoscente e parente, è un istinto naturale quello di rimanere legati con la disperazione, il pianto o anche il silenzio alla persona che abbiamo amato e che ormai non c’è più. quanto più possibile alle persone che si è voluto bene. Per questo sono importanti i rituali: il funerale e le messe di suffragio, le donazioni in memoria, per ricordare quanto chi gli era vicino lo ha amato e per potergli dire addio, sapendo che, ovunque possa essere, è ormai lontano dal mondo del dolore.

Queste parole tratte da una poesia di Victor Hugo sono l’esemplificazione di come tutti noi dovremmo, anche per amore e rispetto di chi non c’è più, tornare a vivere come vorremmo che potesse fare il nostro caro estinto.

 

Un Momento di Raccoglimento per Salutare il Caro Estinto

“Il prodigio di questa grande partenza celeste che si chiama morte, è che quelli che partono non si allontanano.

Sono in un mondo di chiarezza, ma assistono, testimoni inteneriti al nostro mondo.

La bellezza della morte, è la presenza.

Presenza inesprimibile degli esseri amati, sorridente ai nostri occhi in lacrime.

I morti sono gli invisibili, ma non gli assenti.”

O ancora, più dolci le parole di Sant’Agostino: “La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto.

Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.

Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.

Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami!

Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?

Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.”

 

Fare del Bene per Amore di Chi Non c’è Più

Tuttavia ancora dopo la sepoltura il legame rimane presente e spesso c’è bisogno di conforto. Sentiamo il bisogno di raccoglierci con i nostri cari per ricordare chi non c’è più. Per interrompere la quotidianità che ci vuole forti e indistruttibili e lasciarci andare, liberando il dolore. Sollevati e sostenuti dall’amore della comunità che si riunisce accanto a noi per la Messa di Suffragio.

E’ possibile richiedere una  messa di suffragio per ricordare i propri cari ai Padri e Fratelli missionari Salvatoriani. Questa verrà celebrata in una delle Cappelle della casa madre a Roma e, se lo si desidera, si potrà partecipare di persona assieme ai propri cari. Le donazioni per le messe per i defunti e per le preghiere per i malati saranno utilizzate per il sostegno alle missioni.

Con la tua donazione infatti andrai a finanziare molti interventi nella Repubblica Democratica del Congo, India, Filippine, Tanzania e Venezuela dove lavorano i missionari salvatoriani.

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Lascito testamentario alla Onlus per missioni benefiche

Arriva un momento, nella vita di ogni persona, in cui bisogna tirare le somme. Purtroppo, per quanto sembri brutto, è importante pensare per tempo a chi lasciare i propri averi.

I lasciti testamentari possono essere considerati un tipo di donazione che una persona fa subito dopo la sua morte. Si tratta di un gesto legato alla gratitudine o alla fede, e che può essere visto come un ringraziamento da parte del beneficiario verso l’ente, o la persona, scelta. Prima di continuare a spiegare l’importanza dei lasciti testamentari, è bene fare un passo indietro e capire cosa sia un testamento.

Quest’ultimo altro non è che un lascito: può essere di piccolo o grande importo e può essere identificato in una somma di denaro, un immobile, un oggetto di valore o in una polizza assicurativa sulla vita.

 

Il Lascito Testamentario Olografo e Pubblico: Come fare

Dopo la scomparsa del testatore, ovvero di chi redige il testamento, il documento dovrà essere consegnato al notaio. Quest’ultimo provvederà alla sua pubblicazione e solo allora il testamento avrà effetti giuridici. Tuttavia, è bene specificare che esistono due tipi di testamento: quello olografo e quello pubblico.

Il primo può essere scritto ovunque, in forma libera e di proprio pugno. E’ importante, però, che venga specificata la data e che vi sia apposta sopra la firma del testatore. Il testamento di tipo pubblico, invece, prevede che il testatore di fronte a due testimoni dichiari le proprie volontà.

I lasciti testamentari sono atti effettivi con i quali si dispone la devoluzione dei propri beni materiali, o immateriali, a qualcuno ben definito. Nel caso in cui non esistano parenti, infatti, il patrimonio del testatore finirebbe allo Stato.In alternativa, si può scegliere di escludere dai lasciti testamentari qualcuno, oppure decidere di devolvere il tutto a un ente benefico o Onlus.

E’ importante ricordare che i lasciti testamentari possono essere fatti in qualsiasi momento della propria vita, e che possono essere modificati, riscritti o cancellati in base alle proprie necessità o esigenze.

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