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PRP Gel Piastrinico per Biorivitalizzare e Ringiovanire il Viso

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  • 29 Novembre 2010

Detto anche plasma ricco di piastrine, la PRP (Platelet Rich Plasma) è un gel biologico ottenuto dalla combinazione di due componenti del sangue: il plasma ricco di piastrine, contenente numerosi ed importanti fattori di crescita, e trombina, quale reagente. Le piastrine attivate elaborano, immagazzinano e rilasciano vari fattori di crescita (PDGF, TGFalfa e beta, IGF I e II, EGF, VEGF), che promuovono la neoangiogenesi, cioè la comparsa di nuovi vasi, la chemiotassi cioè la migrazione dei macrofagi e dei fibroblasti e la loro proliferazione, la sintesi di collagene ed acido ialuronico.
In sostanza, i fattori di crescita liberati dalle piastrine sono in grado di stimolare ed accelerare i processi di guarigione e rigenerazione dei tessuti. Il gel piastrinico è utilizzato già da anni in chirurgia ortopedica, chirurgia maxillo-facciale, odontostomatologica, oculistica e nella terapia delle ulcere cutanee croniche. Recentemente la ricerca ne ha esteso l’impiego anche in medicina estetica per la biorivitalizzazione e il ringiovanimento cutaneo, anche in associazione con altre metodiche di medicina estetica, come il laser resurfacing, il fotoringiovanimento con IPL (luce pulsata), la biostimolazione con il Sistema Intraceuticals® all’ossigeno iperbarico, la tossina botulinica, i fillers.

La biostimolazione con il gel piastrinico può essere indicata sia nelle pelli giovani a partire dai 28-30 anni come prevenzione, sia nelle pelli mature come trattamento dell’invecchiamento cutaneo. Questa procedura può essere effettuata, a seconda dei casi, a livello di volto, collo, décolleté, dorso delle mani, addome, parte interna delle braccia e delle cosce. Si preleva dal Paziente un piccolo quantitativo di sangue venoso, che viene poi opportunamente centrifugato, in modo da ottenerne la separazione nella frazione contenente i globuli rossi, che viene scartata, e quella contenente plasma e piastrine, che viene invece recuperata e trattata con un attivatore piastrinico.

Il gel piastrinico così ottenuto viene quindi subito reiniettato nel derma dello stesso Paziente da cui è stato prelevato. La tecnica iniettiva è simile a quella della biostimolazione classica con acido ialuronico, poiché viene eseguita con un ago sottilissimo (30G) e con tecnica a micropomfi. Il trattamento non richiede alcuna anestesia poiché non è doloroso, ma provoca solo un leggero fastidio assolutamente sopportabile.

Le sedute andrebbero ripetute 1 volta ogni 3 mesi per 3-6 volte in totale, in base alle caratteristiche e al grado di foto- e crono-aging della pelle. Si consiglia in seguito di seguire un mantenimento con 1 seduta ogni 6 mesi. I primi risultati sono visibili sin dal giorno dopo: la pelle appare sensibilmente più idratata e turgida, grazie alla componente plasmatica del gel piastrinico, che conferisce subito una maggiore idratazione.

Dopo un paio di settimane si iniziano a vedere gli effetti legati alla stimolazione da parte dei fattori di crescita della rigenerazione tissutale: la pelle diventa a poco a poco più luminosa, compatta, elastica, e si attenuano anche alcune rughette. Questo tipo di risultato a lungo termine si consoliderà e stabilizzerà ulteriormente nel corso del mese successivo. Il miglioramento determinato da ogni seduta si sommerà in modo sinergico ai risultati prodotti dalle sedute precedenti.

D.ssa Ginevra Migliori
Chirurgo Plastico Ricostruttivo Estetico
Massa – tel. 0585.45110
Milano – tel. 02.36684785
www.ginevramigliori.com

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Biorivitalizzazione come Terapia Preventiva dell’Invecchiamento Cutaneo

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  • 9 Novembre 2010

Dopo aver sottoposto la nostra pelle allo stress estivo abbiamo a disposizione l’autunno e l’inverno per sottoporci ad una serie di trattamenti tonificanti e rigeneranti per curare la nostra pelle. La biorivitalizzazione è una terapia anche preventiva dell’invecchiamento: ha lo scopo di ottimizzare la fisiologia cutanea e incrementare il tono, l’elasticità e l’idratazione profonda della cute.

Si può agire sui diversi distretti corporei: viso, collo, decolleté, interno braccia, interno cosce, addome, mani e gomiti. In cosa consiste?

Si utilizzano varie sostanze per il trattamento di pelle avvizzita, rilassata, disidratata che sono iniettate con inoculazioni multiple e diffuse localizzate al derma superficiale sull’insieme del viso e del collo e delle altre aree da trattare.

Si corregge così la diminuita capacità cellulare di produrre nuovo acido jaluronico e fibre elastiche e la perdita, con l’avanzare dell’età, delle capacità dell’acido jaluronico stesso a legare acqua, con conseguente danno tissutale per disidratazione e conseguente formazione delle rughe.

Il derma è composto da fibre di collagene e molecole di acido jaluronico che fissano l’acqua e generano volume. L’acido jaluronico dona elasticità e tonicità alla cute. L’utilizzo in abbinamento con filler ci garantisce correzione e biorivitalizzazione delle pelle nella sua totalità.

Il medico che si occupa di medicina estetica può proporre oggi al proprio paziente una vasta gamma di molecole che validamente si integrano in un programma di biorivitalizzazione della cute.

Questi prodotti, oltre a svolgere un’azione ristrutturante e intensamente idratante sono dotati di bio-interattività nei confronti dei fibroblasti: li stimola a produrre collagene, elastina e ulteriore acido ialuronico endogeno, proteggendoli contemporaneamente dall’azione dannosa dei radicali liberi che si formano continuamente, in particolare durante l’esposizione solare. Esistono due metodiche di biorivitalizzazione cutanea:

la prima metodica, usata nella prevenzione e cura dell’invecchiamento cutaneo, consiste nell’esecuzione di infiltrazioni intradermiche lineari in senso verticale e orizzontale su aree estese del volto e del collo (utile in particolare a livello delle guance e delle regioni perioculari, le più danneggiate dalla perdita di elasticità e di idratazione che porta a quell’antiestetico aspetto “corrugato”); prevede sedute distanziate di una settimana con sedute di mantenimento poi mensili.

La seconda metodica è più utile in persone giovani che vogliono prevenire e contrastare l’invecchiamento cutaneo dovuto all’esposizione solare o a lampade abbronzanti: si effettuano numerose microiniezioni, molto superficiali, praticamente indolori, distanziate di un centimetro l’una dall’altra sul volto, sul collo e decolleté ed, eventualmente, anche sulle mani: la sostanza poi si distribuisce uniformemente nel derma superficiale legando acqua ed aumentando visibilmente l’idratazione e il turgore cutaneo.

E’ consigliabile effettuare 2 sedute settimanali prima dell’esposizione solare: in questo caso si attua una prevenzione attiva del fotoinvecchiamento sfruttando in pieno l’azione di protezione anti-radicali liberi dell’acido ialuronico; le eventuali sedute di mantenimento ogni 2 mesi. Ottimi sono i risultati ottenibili sul collo, che frequentemente le pazienti chiedono di correggere, perchè è una zona che può presentare molto precocemente i segni dell’età a causa di un’accentuato rilassamento muscolare.

Al contrario dei riempitivi che in questa zona non hanno mai dato ottimi risultati, l’acido jaluronico in forma naturale ci permette di ottenere una buona distensione ripristinando turgore, elasticità e compattezza alla cute. In genere sul collo sono necessari almeno cinque/sei trattamenti a due settimane di distanza uno dall’altro e di un sucessivo mantenimento personalizzato.

Dott. Pietro Martinelli
Medicina Estetica Preventiva Antiageing
viale Italia 4, 25126 Brescia
tel: +39.030.48275
www.martinellimedicinaestetica.it

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