Si terrà presso la Libreria il Filo di Roma sabato 25 settembre l’attesa presentazione del romanzo del Professor Franco Ceriati, dal titolo Il diritto di vivere. Un errore di diagnosi da parte dei medici è possibile. Che cosa può accadere ad un uomo, inaridito dalla sua vita, privo dei baluardi della religione e degli affetti, quando l’errore esprime una condanna senza alcuna concessione di speranza? Questo accade a David, ingegnere chimico presso un’industria di prodotti cosmetici. Quali conseguenze avrà una tale fatalità su questo uomo, la cui vita, ora tormentata dai dolori della malattia, è divenuta
all’improvviso senza un domani? Gli è stata vaticinata la fine dei suoi giorni, e questo lo induce ad operare una scelta drastica, decidendo di troncare i legami con tutto e tutti. La famiglia è in crisi da quando una terribile disgrazia lo ha privato dei suoi affetti; e la malattia ora gli ha alienato anche il lavoro e gli amici. Consapevole che nulla più conta per lui, si trasferisce lontano, in Oriente. Non si tratta di un’inutile fuga dal proprio destino, ma dovendo morire, questo lo autorizza a rifiutare tutto ciò che gli appartiene, cercando al contempo in quei luoghi una nuova dimensione, seppure temporanea.
Sennonché attraverso vicende alterne, tra cui un amore dolce e disperato, ed altre esperienze più drammatiche, David registra con rammarico un progressivo miglioramento della propria salute. È affranto: ha perso tutto, ha rinunciato alla sua vita perché condannata senza appello per verdetto
medico, e ora reclama la morte come un proprio diritto. Ma inesorabile il destino segue il suo corso, sarà ben diversa la conclusione finale. Diritto di vivere e diritto di morire si confrontano in un racconto intenso, a tratti drammatico, scritto per chi interroga, da chi si interroga sul senso della vita. L’autore incontrerà il proprio pubblico sabato 25 settembre alle ore 18:00 presso la Libreria Il Filo (via Basento 52/E) di Roma.
Franco Ceriati, chirurgo, è nato a Como da famiglia piacentina, ha studiato a Chieti, si è laureato in Medicina a Pavia con il massimo dei voti. Vive a Roma dal 1967. Tre specializzazioni chirurgiche, tanti anni di professione medica e di docenza universitaria. Ora è libero professionista. Convinto assertore da
sempre della prevenzione e diagnosi precoce in oncologia, ne diffonde i concetti tramite l’ AIPRO. (www.aipro.it). Ha scritto tra l’altro in passato un saggio sulla sanità in Italia, dal titolo: Salute – Quale riforma della riforma?, edito dalla Pantheon. Il diritto di vivere è il suo primo romanzo.
IL GRUPPO ALBATROS IL FILO premiato d’onore al Premio Careas 2009
Un Gruppo che in pochi anni
si è distinto nel panorama culturale
Per l’impegno
il prestigio l’originalità e la molteplicità delle iniziative
Per il contributo prezioso
al mantenimento
del significato e del valore della comunicazione
e alla diffusione della storia e della cultura
offerto
da Nomi di grande prestigio
appartenenti al mondo del Cinema e della Cultura
che convergono operano e partecipano
all’interno del Gruppo
Per il sostegno e la promozione
al mondo degli autori emergenti
L’intera attività di Decima Musa Caravaggio si svolge attraverso due soli mezzi di comunicazione, Cinema e Teatro, due grandi contenitori nei quali si inseriscono tutte le altre forme di espressione culturale e artistica. Attraverso il Cinema vengono trattati la Poesia e la storia e la cultura del territorio, le varie forme di tradizione popolare, la storia del costume e tutto quanto nel tempo esso è riuscito a rappresentare e documentare,
Con il Teatro invece Decima Musa Caravaggio tratta la Pittura e la Letteratura. Il palcoscenico dona alla superficie piana della tela di un dipinto e all’immaginazione sviluppata da un racconto, la magia della tridimensionalità, del movimento, del fatto vissuto in diretta, della vita oltre che la splendida opportunità di dare ancora più voce al silenzio apparente delle immagini di un quadro o delle pagine di un libro.
Impegno primario della nostra associazione è promuovere attraverso ogni iniziativa che organizza sia di Cinema che di Teatro, la storia di entrambe le Arti.
Il Premio Careas è un’ iniziativa che si svolge in più giornate dedicate appunto a Cinema e Teatro.
Pur essendo alla sua seconda edizione il Premio Careàs è in realtà il proseguimento del Premio Europeo Massimo Troisi che si è svolto fino al 2003 in Toscana, dove fu presentato ufficialmente al pubblico e alla stampa nel 1997.
La nuova intitolazione nasce dall’intento di rafforzare la finalità al mantenimento della storia, della tradizione e della cultura italiana, infatti “Careàs” altro non è che la traduzione dialettale di Caravaggio, città già nota per il grande Maestro ma che solo da pochi anni sta cercando di recuperare il suo patrimonio culturale. Il Premio Careàs quindi eredita principi, finalità, metodi e criteri di assegnazione del Premio Europeo Massimo Troisi e soprattutto la storia della quale teniamo a sottolinearne alcuni tratti.
Il Premio Europeo Massimo Troisi ottenne subito un successo superiore a quello atteso, decretato dalla sua caratterizzazione nel panorama delle manifestazioni culturali italiane, dalla preziosa partecipazione di molti
Artisti che hanno presenziato perché insigniti al Premio d’Onore e dall’ampio consenso ricevuto da Istituzioni
ed Enti con il loro prestigioso Patrocinio, dal 1999 l’Ambasciata del Portogallo, dal 2002 l’Ente Nazionale Italiano per il Turismo, il Ministero per i Beni e le Attività culturali e Ministero degli Affari Esteri.
Pur essendo intitolato ad un Nome riferibile all’Arte cinematografica, il Premio aveva in realtà un significato molto più ampio e intendeva perseguire determinati obiettivi tradotti e contemplati nella sua stessa sottotitolazione: Festival del Cinema per la Solidarietà e il Mantenimento di Cultura, Storia e Tradizione d’Europa.
Il Cinema quindi era l’espressione artistica del personaggio al quale era intitolato, era il tema del festival ma era anche lo spunto di partenza e il mezzo per riconoscere ufficialmente il valore e l’impegno di molti Artisti del mondo del Cinema, dello Spettacolo e della Cultura che con la loro attività contribuiscono alla diffusione dei medesimi principi.
Gli Artisti che hanno ritirato personalmente il Premio durante la Cerimonia di chiusura del Festival sono:
1997 – Giuliana De Sio, Marco Messeri, Pietro Garinei, Al Bano
1999 – Renato Scarpa, Marco Vitale
2000 – Giorgio Cantarini, Stefano Davanzati, Cristiano Militello, Mino Reitano, Barbara De Rossi
2001 – Leo Gullotta, Novello Novelli, Rosalinda Celentano, Fiorenza Marchegiani, Cinzia TH Torrini, Teddy Reno, Rita Pavone
2002 – Franco Di Blasi, Milena Vukotic, Giancarlo Giannini.
2003 – Marco Poeta, Salvatore Di Giacomo, Ottavia Piccolo, Arnoldo Foà
2007 – Antonella Ruggiero, Coro Valle dei Laghi e Coro Sant’Ilario
2008 – Maestro Vittorio Storaro, Accademia della Luce
IL FILO EDITORE presenta “Il Podere” di Daniele Furlan, uno dei migliori romanzi del Gruppo Albatros Il Filo
IL MIO PODERE – Daniele Furlan
978-88-567-1121-9
Prezzo: € 17.00
Numero pagine: 384
Il libro di Daniele racconta la sua vera storia: gli eventi narrati sono frutto di una vicenda contemporanea, nella quale l’esistenza del protagonista viene spaccata in due da un evento traumatico talmente grave che porterà l’autore a dividere la sua vita in due parti, abilmente narrate a fasi alterne. La Prima Vita è la storia di un giovane di famiglia operaia, che grazie alle sue capacità e alla sua ostinazione riesce a diventare un piccolo imprenditore, che vive la sua vita a stretto contatto con gli amici e che tenta di districarsi in situazioni familiari e sentimentali non sempre edificanti. L’evento traumatico è un incidente stradale nel quale Daniele subisce lesioni permanenti che lo rendono tetraplegico e lo sconvolgono, oltre che fisicamente, anche psicologicamente. La Seconda Vita è la storia del ritorno ad una quotidianità almeno accettabile, che comporta lunghi periodi di degenza ospedaliera, nei quali il dolore è una costante e la perdita della ragione è sempre dietro l’angolo. Una nuova vita nella quale la scala delle priorità viene del tutto ribaltata, e il rapporto con gli altri si svolge in un contesto completamente diverso. Con questo suo romanzo Daniele desidera offrire al lettore un punto di vista privilegiato sull’incredibile umana capacità di adattamento.
Daniele Furlan è nato a Schaffausen (Svizzera) il 18 novembre del 1963 e a pochi anni dalla sua nascita la sua famiglia si è trasferita a Ponte di Piave (TV), dove egli risiede tuttora. È diplomato ragioniere. Il mio podere è il suo primo romanzo.
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Il Gruppo Albatros Il Filo al Centro Pannunzio di Torino
Giuliano Ubaldi-Balestrino presenta il suo ultimo saggio
Torino. Lunedì 6 aprile 2009 alle ore 18 il prestigioso Centro Pannunzio di Torino ospiterà la presentazione del saggio “Il segreto di Waterloo” del prof. Giuliano Ubaldi-Balestrino.
Interverranno il prof. Luciano Garibaldi e il prof. Raimondo Luraghi, prefatore dell’opera.
Cosa accadde a Waterloo è noto; ma Giuliani- Balestrino segue l’intento, con questo saggio, di indagare su quale fosse il piano nella mente di Wellington. Il segreto di Waterloo ci svela il doppiointento del Duca di Ferro, quello che Giuliani- Balestrino definisce il “piano occulto”, alla luce del quale si comprende cosa accadde in quella piana a pochi chilometri da Bruxelles in quel lungo 18 giugno 1815: il variegato esercito che Wellington aveva a disposizione, composto da belgi, olandesi e tedeschi, che probabilmente neanche si comprendevano tra loro, era stato mandato al sacrificio; le speranze di vittoria erano pressoché nulle. Nonostante questo il Duca di Ferro scelse una posizione dalla quale una ritirata era impossibile, sarebbe stata un suicidio; tant’è che tutti gli osservatori del suo schieramento lo ritennero una pura follia. Giuliani-Balestrino offre, però, una diversa chiave di lettura: e se Wellington non avesse avuto l’intento di vincere? E se avesse solo voluto sfinire un esercito, quello napoleonico, che avrebbe poi dovuto affrontare altre numerose battaglie? E se avesse solo voluto resistere fino all’ultimo uomo? La vittoria sarebbe allora giunta del tutto inaspettata. Il presente saggio pone inoltre in luce che, da Sant’Elena, Napoleone istigò i propri fedeli ad assassinare Wellington. Ubaldo Giuliani-Balestrino è nato a Parma il 31 luglio 1933. È ordinario di Diritto Penale Commerciale presso la Facoltà di Economia e Commercio di Torino; Avvocato di Cassazione, Past President del Serra Club International. Ha insegnato all’Università di Genova, di Rio de Janeiro, di Caracas e di Panama. È autore di molte monografie di argomento giuridico e della monografia non giuridica Il capitalista: questo sconosciuto edita nel 2001 da Fogola, che ha ottenuto il Premio letterario Casini ed è stato ri-editato come Il capitalista svelato nel 2005 da Cavinato Editori.
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