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Gian Carlo MINARDI “La F1 deve dare una chance a Davide Rigon”

 

Nel 2010 Davide ha festeggiato i suoi primi 12 anni di attività sportiva. Da quel lontano 13 luglio 1998 la bacheca di casa Rigon è diventata sempre più prestigiosa grazie ai numerosi successi e titoli, anche se forse la soddisfazione più grande è arrivata nel 2005 con la chiamata da parte di un certo Gian Carlo Minardi per un test al volante della sua monoposto di F1 sul tracciato romano di Vallelunga “Rigon aveva solo 18 anni e veniva dalla vittoria in Formula Azzurra. Era all’inizio della sua carriera e nonostante la sua inesperienza ero rimasto positivamente impressionato. Certamente allora non era ancora pronto fisicamente per una Formula 1. Ora è maturato e ha tutte le caratteristiche e qualità per primeggiare anche in Formula 1.” commenta Gian Carlo Minardi, scopritore di numero talenti come Fernando Alonso, Mark Webber, Giancarlo Fisichella e Jarno Trulli

Con orgoglio posso dire che dopo quel test molto persone si sono accorte di lui. Quello che io posso augurare a Rigon e che gli venga offerta un’opportunità seria per mettersi in mostra e far vedere a tutta la F1 che pilota è. Posso poi anche sbagliarmi, ma qualche volta ci ho anche preso…Ho avuto modo di sentirlo dopo la vittoria e credo che questo ragazzo oggi meriti qualcosa di più importante, senza nulla togliere alla Superleague Formula.  Questo titolo è il giusto premio per il lavoro che ha saputo fare in questa lunga stagione. E’ stato un campionato molto combattuto e la SF è una categoria impegnativa e difficile. Davide è sempre stato un primo attore e direi che merita una chance di prestigio. Dopo un inizio non facile è riuscito a recuperare punto su punto il terreno perso senza perdersi d’animo. Ha saputo motivare la squadra dando le indicazioni giuste per sviluppare la macchina, aiutato anche dall’esperienza dell’Ing. Tredozi. Anche nelle situazioni difficili come in Spagna ha saputo gestire la situazione guidando con la testa. In tutte le categorie in cui ha corso è sempre stato al top, nonostante le difficoltà economiche. Per la seconda volta Davide ha vinto un campionato che ha saputo mettere insieme un parterre di primaria importanza con piloti provenienti dalla F1, GP2 e così via. Credo che l’esperienza del 2009 di Davide Rigon in Gp2 non possa essere considerata, in quanto è stata fatta con l’auto di tutti (team compreso) ma senza il budgets necessario. Tutti i giovedì arrivava in autodromo senza la certezza di poter salire in macchina il venerdì. In questa situazione era impossibile per Davide e per il team stesso fare dei programmi e lavorare sulla macchina. E’ stata una stagione che è servita al ragazzo a livello mentale, fisico e tecnico, ma i risultati non rispecchiano in alcun modo il potenziale di Rigon. A conclusione di tutte queste considerazioni spero di cuore che Davide Rigon possa ricevere la chiamata che io gli feci 5 anni fa” Conclude Gian Carlo Minardi

 

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Faenza, Minardi “Webber, un pilota sottovalutato dalla F1”

Si riducono i gran premi e i punti in palio, ma non i pretendenti al trono. Il calendario conta solo più tre caselle bianche e 75 punti in palio, ma i piloti in lotta per il l’alloro continuano ad essere 5: due Red Bull, 1 Ferrari e due McLaren. L’australiano Webber guida il gruppo anche se i punti di vantaggio su Fernando Alonso, che apre il quartetto degli inseguitori, si è ridotto a “soli” 14 punti, causa anche la lotta interna con Sebastian Vettel che negli ultimi due appuntamenti ha rubato al suo compagno 7 punti.

Non poteva quindi arrivare in un momento migliore il primo gran premio della Korea. Il nuovissimo ma ancora incompleto circuito di Yeongam sarà terra di nessuno, in quanto team e piloti partiranno tutti dallo stesso livello. Per tutti si tratterà di una pista assolutamente nuova e tutta da scoprire, con gli inconvenienti del caso, come la polvere presente in pista.

In attesa di vedere cosa saprà regalarci la Korea, siamo andati a Faenza per parlare con chi ha cambiato la vita (sportivamente parlando) e la carriera del leader del mondiale, portandolo all’esordio nel 2002: Gian Carlo Minardi che quest’anno può ammirare in vetta alla classifica due dei numerosi piloti che ha lanciato nel grande circus della Formula 1.

Mark Webber è sempre stato un pilota molto veloce in tutte le condizioni. In questi anni ha lavorato molto per perdere quei chili in eccesso, senza compromettere la massa muscolare” commenta Gian Carlo Minardi “E’ un pilota completo che ha avuto la sfortuna di arrivare nel mondiale ad un’età troppo avanzata, rispetto alla media. E’ senza alcun dubbio tra i migliori quattro piloti del mondiale. A mio avviso l’australiano è stato sottovalutato da tutto l’ambiente. E’ un pilota che ha fatto la gavetta, partendo proprio con me alla Minardi, correndo però ogni volta con team che non disponevano del budgets necessario per lottare nelle posizioni di vertice. Il bruttissimo incidente a fine 2008, avvenuto mentre stava preparando la nuova stagione, ha condizionato tutto il suo 2009 facendolo rimanere nell’ombra del suo nuovo compagno di squadra. Quest’anno invece, dopo aver recuperato in pieno, sta mettendo in seria difficoltà Sebastian Vettel. A mio avviso si meriterebbe di vincere il titolo, anche se dovrebbe fare l’ultimo salto di qualità per essere un campione completo. Proprio per questo non sono molto d’accordo con la strategia messa in atto della Red Bull, lasciando liberi i due piloti. Tra Suzuka e Singapore Webber ha perso ben 7 punti nei confronti di Alonso. Ora le lunghezze di vantaggio potrebbero essere addirittura 21 (quasi un gran premio)” conclude l’ex costruttore faentino.

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