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Cattaneo Flavio: Cheuvreux migliora giudizio a Select List, target price inalterato

Gli analisti della società francese Cheuvreux hanno alzato a Select List il Rating di Terna, la società guidata da Flavio Cattaneo. Il target price rimane inalterato.

Terna: Cheuvreux alza il Rating a Select List, target price inalterato
Cheuvreux sul titolo Terna alza il Rating da Outperform a Select List, target price invariato
Su Terna, Cheuvreux cambia il proprio rating da Outperform a Select List. Il Target Price di Terna rimane anch’esso inalterato.
Terna riceve la raccomandazione di acquisto da parte dell’emittente francese Cheuvreux

FONTE: Investire Oggi

Terna (+0,6%): Cheuvreux migliora giudizio
Cheuvreux ha migliorato il giudizio su Terna da “outperform” (farà meglio del mercato) a “selective list” (lista titoli selezionati).

FONTE: La Stampa

Terna (+0,6%): Cheuvreux migliora giudizio
Cheuvreux ha migliorato il giudizio su Terna da “outperform” (farà meglio del mercato) a “selective list” (lista titoli selezionati).

FONTE: Trend Online

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Flavio Cattaneo: Ministro Passera, il piano Terna è utile ai bisogni italiani

Ministro Passera, il piano decennale di sviluppo della rete elettrica nazionale di trasporto predisposto da Terna, la società che gestisce la rete elettrica italiana, guidata da Flavio Cattaneo, è in linea con le esigenze del Paese.

Per il governo il piano decennale di sviluppo della rete elettrica nazionale di trasporto predisposto da Terna, guidata da Flavio Cattaneo, è utile ai bisogni italiani.

Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Corrado Passera durante un’audizione.

“Il piano decennale di Terna è in linea con le esigenze del Paese”, ha detto Passera rispondendo alle domande di un parlamentare che lamentava l’elevato costo per i consumatori – 700-800 mln di euro l’anno – a causa della mancata interconnessione elettrica fra Sicilia e Calabria.

Il piano decennale di sviluppo della rete è un obbligo comunitario per i gestori di infrastrutture e deve essere approvato dal governo. L’autorità dell’Energia deve esprimere il proprio parere.

FONTE: Reuters

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Terna Sviluppo Sostenibile: Flavio Cattaneo, sicurezza, efficienza, riduzione dei costi

L’esperienza di Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, dimostra come uno sviluppo sostenibile, tecnologicamente avanzato e con un respiro europeo rappresenti non solo più sicurezza ed efficienza, ma anche riduzione dei costi, occupazione, lavoro. In una parola: crescita, per reti del futuro più flessibili, più dinamiche, più intelligenti, con un ruolo cruciale riservato alla ricerca e all’innovazione.

Terna, guidata da Flavio Cattaneo, fin da subito ha accolto con favore l’impegno dell’esecutivo di voler elaborare, a distanza di oltre 20 anni dall’ultimo PEN – Piano Energetico Nazionale, i nuovi indirizzi di politica energetica di cui il Paese ha urgente bisogno. Ma se vogliamo che la SEN- Strategia Energetica Nazionale, ora in consultazione abbia successo, dobbiamo essere persuasi che occorre un gioco di squadra. Ciò di cui si sta discutendo riguarda infrastrutture vitali per il Paese, e per questo è necessario il coinvolgimento di tutti gli stakeholders e le istituzioni centrali e locali sia nella fase di programmazione e individuazione degli indirizzi strategici, sia – e direi soprattutto – nella fase attuativa, ciascuno per la sua parte.

Oltre all’orizzonte di lungo periodo, abbiamo evidenziato come sia opportuno elaborare anche una road map per il breve periodo, mettendo nero su bianco gli interventi puntuali da fare in concreto e fin da subito, in un’ottica di selettività. Gli obiettivi sono presto detti: prima di tutto incidere sul mix di combustibili per la produzione di energia elettrica, oggi troppo sbilanciato sul gas, puntando nel breve-medio termine sulla diversificazione delle fonti di approvvigionamento, e nel lungo termine sul carbone pulito.

È poi fondamentale semplificare il sistema di governance: sulle infrastrutture di interesse nazionale serve maggiore decisionismo, e per questo è importante che la modifica del Titolo V che riporta allo Stato l’esclusiva competenza in materia di energia divenga presto realtà. La situazione attuale, con le regioni depositarie, di fatto, di poteri di veto, è spesso un ostacolo alla realizzazione in tempi certi di opere indispensabili per l’ammodernamento della rete elettrica.

Se vi è un prezzo unico nazionale, allora si deve poter decidere dove realizzare le opere, ovviamente rispettando i vincoli ambientali e le normative, spesso giustamente assai rigide. Se, invece, in nome del federalismo alcune amministrazioni si oppongono a certi progetti, allora devono anche assumersi la responsabilità di dire che nei loro territori sono disposti a pagare di più l’elettricità.
Non meno importante è il coordinamento tra lo sviluppo della capacità di produzione e quello della rete, per evitare che gli impianti di generazione vengano fatti non dove servono ma dove si ottengono più facilmente i permessi.

I cambiamenti in atto, primo fra tutti la crescita impetuosa delle rinnovabili, stanno di fatto ridisegnando il paradigma di riferimento, in Italia come in Europa e nel mondo intero. Questo vuol dire ripensare le reti, la loro gestione, il loro modello di sviluppo. L’esperienza di Terna dimostra come uno sviluppo sostenibile, tecnologicamente avanzato e con un respiro europeo vuol dire non solo più sicurezza ed efficienza, ma anche riduzione dei costi, occupazione, lavoro. In una parola: crescita.

Le reti del futuro dovranno essere più flessibili, più dinamiche, più intelligenti, con un ruolo cruciale riservato alla ricerca e all’innovazione. Serviranno nuove linee elettriche e stazioni, ma anche sistemi di accumulo diffuso e batterie, strumenti questi ultimi che stanno muovendo i loro primi passi, utili anche per verificare la possibilità della creazione in Italia di una filiera industriale ad essi collegata. Terna, inoltre, sempre nell’ambito della migliore gestione dell’energia prodotta dalle rinnovabili, ripone fiduciose aspettative sui meccanismi di scambio con l’estero della cosiddetta “riserva terziaria”, energia che serve a bilanciare le reti e la tensione.

Anche tali scambi potranno consentire di gestire meglio i problemi di over generation del sistema elettrico nazionale che si determinano in quei periodi dell’anno in cui la domanda interna è limitata mentre le immissioni di energia, principalmente da fonte rinnovabile, sono elevate, con conseguente surplus di energia in rete. E’ indispensabile, per dare risposte alle complesse problematiche tecniche, che ciascuno faccia la sua parte per far sì che l’Italia possa diventare (tra i primi) un Paese dotato di un sistema di generazione distribuita basato sull’energia rinnovabile ad alta efficienza energetica, volano per il rilancio dell’economia e modello di sviluppo da seguire per gli altri paesi.
Gli obiettivi che pone la SEN sono ambiziosi; l’Italia ha però tutte le carte in regola per assumere un ruolo di rilievo. Terna è pronta a fare la sua parte, ed farà tutto quanto è in suo potere affinché i risultati previsti dalla SEN al 2020 non vengano disattesi.

FONTE: Pubblico Giornale

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Flavio Cattaneo: Comunicazione web, Terna nella top 10 delle categorie Italia 100 e Europe 500

La ricerca Kwd Webranking, realizzata da Kw Digital in collaborazione con Lundquist, da sedici anni è la ricerca più riconosciuta in Europa nella valutazione della qualità della comunicazione corporate online. Nell’11esima edizione italiana, Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, si colloca nella top 10 della categoria Europe 500. La ricerca ha considerato 102 tra le maggiori società italiane, circa 1.000 società a livello internazionale e ha introdotto nuovi sottocriteri di valutazione dedicati ai social media e ai motori di ricerca.

Telecom Italia (87,5 punti su 100) si conferma regina nell’11* edizione italiana della ricerca Kwd Webranking, la principale ricerca europea che premia i migliori siti corporate.

Hera, informa una nota, con 85,8 punti strappa a Eni (83,5) la 2* posizione. Ansaldo Sts e Maire Tecnimont (+9,7 punti), invece, vincono il titolo di “best improver” come società che hanno aumentato maggiormente il proprio punteggio rispetto all’edizione precedente.

Telecom ed Eni si confermano anche nelle prime due posizioni nella classifica Europe 500 che ha considerato le maggiori società per capitalizzazione in Europa. In 3* posizione si trova la svedese Sca con 78,3 punti seguita dalla tedesca Basf (78,1) e dall’utility finlandese Fortum (74,4).

Ben nove aziende italiane, sul totale di 26 incluse nella classifica europea, si posizionano nelle prime 30 posizioni: Telecom Italia, Eni, Pirelli & Co., Snam, Terna, guidata da Flavio Cattaneo, Unicredit, Luxottica, Generali Ass. e Intesa Sanpaolo.

La ricerca Kwd Webranking, realizzata da Kw Digital in collaborazione con Lundquist, da sedici anni è la ricerca più riconosciuta in Europa nella valutazione della qualità della comunicazione corporate online. In Italia la ricerca ha considerato le 102 maggiori società quotate italiane per capitalizzazione. A livello internazionale sono state valutate circa 1.000 società.

La media delle cento società italiane di 32,5 punti, in calo dal 2010, rimane di 7 punti inferiore alla media europea. Il protocollo quest’anno è stato profondamente cambiato, grazie all’introduzione di sottocriteri dedicati ai social media e ai motori di ricerca all’interno dei criteri della ricerca (con un peso del 13,5% rispetto al 5% del 2011). I social media, infatti, sono ormai come componenti importanti della comunicazione e non devono essere più considerati uno strumento accessorio.

Il confronto con i risultati europei mette in evidenza che le performance italiane sono simili a quelle internazionali nelle sezioni maggiormente legate alla disclosure, come le informazioni sulla corporate governance e sui risultati finanziari, mentre se ne discostano significativamente in aree fondamentali nella costruzione dell’identità aziendale come la responsabilità sociale, l’employer branding e le informazioni sull’azienda come il brand e la posizione di mercato.

Dall’analisi dei risultati emerge che il settore ad aver registrato la performance migliore in termini di punteggio è quello che raccoglie le aziende energetiche italiane, il quale ha ottenuto un punteggio medio pari al 49% sul massimo, un punteggio superiore anche alla media europea. I punteggi medi relativamente più bassi sono stati conseguiti dai settori “Industrials” e “Banks”.

FONTE: Milano Finanza

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Flavio Cattaneo Sostenibilità: Gran Sasso, piano per liberare area 130 ettari

Terna, Flavio Cattaneo, oltre ai benefici per il sistema elettrico (maggiore sicurezza della RTN nell’area interessata e riduzione delle perdite di trasmissione), si avranno notevoli vantaggi per l’ambiente: infatti, verrà liberata da vincoli di servitù un’area di circa 130 ettari nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga sottoposta a vincolo paesaggistico, nonché sito di Interesse Comunitario e Zona a Protezione Speciale.

Nell’ambito di un piano per uno sviluppo del sistema elettrico italiano in un’ottica di sostenibilità ambientale e attenzione al territorio con il pieno coinvolgimento delle Istituzioni Locali, con il progetto “Nuovo Assetto delle linee elettriche del Vomano”, parte della razionalizzazione RTN Regione Abruzzo è stata messa in servizio la Sezione 220 kV nella S/E di San Giacomo nuova.

Il progetto prevede inoltre la demolizione sia della stazione di S. Giacomo Vecchia (ex Collepiano) a 220 kV che della linea a 220 kV “Villavalle – S. Giacomo Vecchia – der. Provvidenza” per il tratto ancora in servizio tra la SE 220 kV S. Giacomo Vecchia e la centrale di Provvidenza.
Per rendere possibile la dismissione di questa linea, garantendo la flessibilità e sicurezza di esercizio della centrale di Provvidenza, è in costruzione un breve raccordo a 220 kV dalla centrale di Provvidenza alla linea a 220 kV “Popoli – S. Giacomo” da collegare a tale linea: si otterrà in tal modo il nuovo collegamento a 220 kV “Popoli – S. Giacomo – der. Provvidenza”.

Oltre ai benefici per il sistema elettrico (maggiore sicurezza della RTN nell’area interessata e riduzione delle perdite di trasmissione), si avranno notevoli vantaggi per l’ambiente: infatti, verrà liberata da vincoli di servitù un’area di circa 130 ettari nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga sottoposta a vincolo paesaggistico, nonché sito di Interesse Comunitario e Zona a Protezione Speciale.

FONTE: Terna

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Flavio Cattaneo, Terna innovazione tecnologica in Puglia

La Puglia al centro dell’ammodernamento della rete elettrica grazie alla tecnologia di Terna. La società, che gestisce la rete elettrica italiana, guidata da Flavio Cattaneo, ha installato un nuovo trasformatore di energia ad elevate prestazioni tecnologiche, il Phase Shifting Transformer, nella stazione elettrica di Foggia, per controllare i flussi di potenza sull’elettrodotto ad alta tensione “Foggia-Benevento”. Un investimento da 35 milioni di euro, che avrà come principali benefici 150 MW di capacità di trasmissione in più, un miglior utilizzo dell’energia elettrica e una maggiore sicurezza e qualità del sistema elettrico locale e nazionale.

Terna ha installato un nuovo trasformatore di energia ad elevate prestazioni tecnologiche, in gergo tecnico Phase Shifting Transformer, nella stazione elettrica di Foggia, per controllare i flussi di potenza sull’elettrodotto ad alta tensione “Foggia-Benevento”.

Ci sono voluti quasi dodici mesi di cantiere per costruirlo, un viaggio via terra e per mare lungo lo stivale cominciato a Legnano e finito a Foggia, con tappe intermedie a Chioggia e Barletta, e ancora quattro giorni di prove per l’attivazione. Ora, il mega trasformatore è pronto a fare il suo dovere: garantire un flusso costante di energia elettrica sulla rete, recuperare parte dell’elettricità inutilizzata, convogliare un maggior quantitativo di energia rinnovabile, ridurre le “congestioni”. Con notevoli benefici per le cosiddette zone di mercato “Sud” e “Centro-Sud” con migliorie in termini di sicurezza e qualità del sistema elettrico locale e nazionale. In poche parole: miglior utilizzo dell’energia elettrica e riduzione delle disalimentazioni in caso di guasti.

Il PST è una macchina di dimensioni enormi, composta da due apparecchiature ognuna delle quali larga 7 metri, alta 10 e lunga 13, per un peso complessivo di 900 tonnellate. Quello installato a Foggia è attualmente il più grande in Europa e tra i più potenti al mondo, nonché il primo in Italia su una linea interna di alta tensione. Il nuovo trasformatore rientra in un contesto che ha come obiettivo quello di realizzare una rete intelligente che risponda ai criteri della Smart Grid, garantendo l’affidabilità e il pieno sfruttamento della rete di trasmissione, la flessibilità e il miglioramento dell’economicità del sistema elettrico, l’accessibilità alla rete elettrica e l’incremento di produzione da fonte rinnovabile. Grazie a tale intervento, infatti, i valori di scambio tra la zona di mercato di Foggia e il Sud saranno incrementati di 150 MW, e di 100 MW nel semestre estivo. Puglia, quindi, al centro dell’ammodernamento della rete elettrica grazie a questo gioiello della tecnologia per cui Terna, la società guidata da Flavio Cattaneo, ha investito 35 milioni di euro. E Foggia si conferma un polo importante per i progetti di investimento di Terna Rete Italia per lo sviluppo e ammodernamento della rete elettrica nazionale. La scorsa estate sono infatti partiti i cantieri per il potenziamento dell’elettrodotto “Foggia-Benevento”, autostrada energetica “verde” per le fonti rinnovabili. Una volta realizzata, l’opera porterà un risparmio per il sistema elettrico di circa 30 milioni di euro l’anno e permetterà la demolizione di oltre100 km di vecchie linee aeree. Il tracciato della nuova linea sarà composto per circa un terzo da sostegni tubolari monostelo a basso impatto ambientale e ridotto ingombro al suolo.

Realizzato con una tecnologia tutta italiana, il PST è stato costruito negli stabilimenti di produzione di Legnano e per recapitarlo a Foggia è stato necessario un sistema di trasporto particolarmente complesso. Il trasformatore, infatti, è arrivato dopo300 km su strada al porto di Chioggia, poi è stato imbarcato sulla nave per Barletta. Da qui ha proseguito il viaggio su un convoglio lungo circa80 metri con 100 ruote, per giungere alla stazione elettrica di Foggia. Non prima però di essere trasbordato su un convoglio di dimensioni inferiori, per permettergli l’ingresso all’interno della struttura Terna senza che demolisse la recinzione. Ultimo passo, il collegamento alla linea elettrica, avvenuto per mezzo di un complesso blindato dedicato, lungo complessivamente2 km.

FONTE: Zero Ventiquattro

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Cattaneo Flavio: Terna, ebit in crescita del 7,3% nel terzo trimestre

L’Amministratore Delegato Flavio Cattaneo ha illustrato i risultati dei primi nove mesi e del terzo trimestre 2012, esaminati e approvati dal Consiglio di amministrazione di Terna. “I buoni risultati dei nove mesi evidenziano l’efficienza gestionale raggiunta dal Gruppo – ha dichiarato Flavio Cattaneo, AD di Terna. Siamo confidenti in una chiusura di anno positiva. Terna ha dall’inizio un obiettivo: dare un contributo positivo allo sviluppo e alla crescita delle infrastrutture in Italia e creare valore per i suoi azionisti”.

“I buoni risultati dei nove mesi evidenziano l’efficienza gestionale raggiunta dal Gruppo – ha dichiarato Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato di Terna. Siamo confidenti in una chiusura di anno positiva. Terna ha dall’inizio un obiettivo: dare un contributo positivo allo sviluppo e alla crescita delle infrastrutture in Italia e creare valore per i suoi azionisti. Questo ventinovesimo trimestre di crescita rende tutti soddisfatti del lavoro svolto e consapevoli di avere ancora una strada importante da fare. Lo sviluppo delle infrastrutture è una leva virtuosa per la crescita e l’innovazione del sistema elettrico italiano. Grazie ai risultati conseguiti possiamo annunciare un acconto sul dividendo in linea con la nostra politica. Si tratta di un risultato molto significativo tenendo conto anche della Robin Hood Tax.”

RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI CONSOLIDATI

I Ricavi dei primi nove mesi del 2012, pari a 1.298,7 milioni di euro, registrano un incremento del 6,9% (+84,1 milioni di euro) rispetto a 1.214,6 milioni dello stesso periodo del 2011. Tale incremento è originato principalmente dal maggior corrispettivo per il trasporto di energia nella Rete di Trasmissione Nazionale e per il servizio di dispacciamento.
I Costi operativi pari a 269,7 milioni di euro nei primi nove mesi del 2012, registrano una riduzione di 5,6 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2011 (-2%), sostanzialmente per minori costi per servizi e materiali.

L’Ebitda (Margine Operativo Lordo) si attesta a 1.029 milioni di euro, con un incremento di 89,7 milioni di euro rispetto ai 939,3 milioni di euro dei primi nove mesi del 2011 (+9,5%). L’ebitda margin passa dal 77,3% dei primi nove mesi del 2011 al 79,2% del corrispondente periodo del 2012. Gli ammortamenti del periodo crescono di 21,9 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2011 principalmente per l’entrata in esercizio di nuovi impianti.

L’Ebit (Risultato Operativo) è pari a 718,1 milioni di euro, in crescita del 10,4% rispetto ai 650,3 milioni del corrispondente periodo del 2011. Gli oneri finanziari netti del periodo sono pari a 72 milioni di euro e rilevano un decremento di 15,6 milioni di euro rispetto agli 87,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2011, riconducibile sostanzialmente alla riduzione dei tassi di interesse il cui effetto ha più che compensato gli oneri relativi al maggior indebitamento netto.

Le imposte sul reddito a carico del periodo sono pari a 290,6 milioni di euro, in diminuzione di 47,5 milioni di euro (-14%) rispetto ai primi nove mesi del 2011, che scontavano l’effetto fiscale one off dell’adeguamento del fondo imposte differite nette di inizio esercizio a seguito della prima applicazione delle manovre fiscali 2011. Il tax rate del periodo si attesta al 45% in linea con il dato dei primi nove mesi del 2011 (senza tener conto dell’effetto one-off sopradescritto).

L’utile netto del periodo delle attività continuative si attesta pertanto a 355,5 milioni di euro con un incremento di 130,9 milioni rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente (+36 milioni di euro rispetto all’utile netto dei primi nove mesi del 2011, che include il risultato riferibile alle attività operative cessate, pari a 94,9 milioni di euro). Anche se si esclude l’impatto delle maggiori imposte rilevate nei primi nove mesi dello scorso anno per la rideterminazione del fondo imposte differite nette di inizio esercizio 2011, l’utile netto del periodo delle attività continuative (adjusted) risulterebbe comunque in crescita di 48 milioni di euro (+15,6%) rispetto ai 307,5 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente.

La situazione patrimoniale consolidata al 30 settembre 2012 registra un Patrimonio Netto pari a 2.822,8 milioni di euro (a fronte di 2.751 milioni di euro al 31 dicembre 2011).
L’indebitamento Finanziario Netto è pari a 5.576,4 milioni di euro e registra una crescita di 453,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2011 (5.123,1 milioni di euro), dovuta prevalentemente alla dinamica degli investimenti effettuati. Il rapporto debt/equity al 30 settembre 2012 è pari a 1,98%.

Gli investimenti complessivi di Gruppo nei primi 9 mesi 2012 si attestano a 778,4 milioni di euro, di cui quelli in attività regolamentate sono pari a 736,3 milioni di euro, in flessione del 4,8%. L’andamento degli investimenti risente di una più marcata stagionalità nel terzo trimestre che si equilibrerà nell’ultima parte dell’anno confermando il livello degli investimenti del 2011.
I Dipendenti del Gruppo, a fine settembre 2012, sono 3.479, in diminuzione di 16 unità rispetto al 31 dicembre 2011.

RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI CONSOLIDATI DEL TERZO TRIMESTRE 2012

Nel terzo trimestre 2012 i ricavi del Gruppo ammontano a 442,1 milioni di euro con un incremento di 21,6 milioni di euro (+5,1%) rispetto allo stesso periodo del 2011 essenzialmente per l’effetto del maggior corrispettivo utilizzo rete e del servizio di dispacciamento. I costi operativi ammontano a 82 milioni di euro, in diminuzione di 5,7 milioni di euro rispetto agli 87,7 milioni del terzo trimestre del 2011 soprattutto per minori costi per servizi e materiali. L’Ebitda si attesta a 360,1 milioni di euro con una variazione di +27,3 milioni di euro (+8,2%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (332,8 milioni di euro). L’Ebit è pari a 253,7 milioni di euro, in crescita del 7,3% rispetto al terzo trimestre del 2011, dopo aver scontato ammortamenti per 106,4 milioni di euro, in crescita di 10,1 milioni di euro rispetto ai 96,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2011.

Fatti di rilievo successivi al 30 settembre 2012
Approvazione del Piano di Sviluppo della Rete Elettrica Nazionale e del Piano di Difesa
Il 2 ottobre 2012 il Ministero dello Sviluppo Economico ha approvato il Piano di Sviluppo della rete elettrica Nazionale 2011 e il Piano di Difesa 2012 predisposti da Terna S.p.A. Con tali provvedimenti il Ministero dello Sviluppo Economico ha così approvato complessivi 75 MW di batterie. Emissione obbligazionaria a 5 anni, con scadenza 16 febbraio 2018 per 750 milioni di euro
In data 8 ottobre 2012, Terna S.p.A ha lanciato sul mercato un’emissione obbligazionaria in euro, a tasso fisso, con durata superiore a 5 anni e con scadenza 16 febbraio 2018, per totali 750 milioni di euro, nell’ambito del proprio Programma di Euro Medium Term Notes (EMTN). La cedola è pari a 2,875% e il suo prezzo di emissione pari a 99,736%.
Acconto dividendo 2012 di 7 centesimi di euro per azione
In considerazione dei risultati conseguiti nel primo semestre 2012 e alla luce della prevedibile evoluzione della gestione per l’esercizio in corso, il Consiglio di Amministrazione di Terna S.p.A, avendo ottenuto in data odierna il parere della società di revisione PricewaterhouseCoopers (PwC) prevista dall’art. 2433 bis del codice civile, ha deliberato la distribuzione dell’acconto sul dividendo ordinario dell’esercizio 2012 nella misura di 7 centesimi di euro per azione, in linea con la politica dei dividendi annunciata il 20 marzo 2012. L’acconto sul dividendo, al lordo delle eventuali ritenute di legge, verrà posto in pagamento a decorrere dal 22 novembre 2012 (record date ex art.83-terdecies del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 cd “TUF”: 21 novembre 2012), previo stacco in data 19 novembre 2012 della cedola n. 17.

FONTE: La Stampa

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Terna Sostenibilità: Flavio Cattaneo liberiamo area di 130 ettari nel Gran Sasso

Terna, Flavio Cattaneo. Nell’ambito di un piano per uno sviluppo del sistema elettrico italiano in un’ottica di sostenibilità ambientale e attenzione al territorio con il pieno coinvolgimento delle Istituzioni Locali, con il progetto “Nuovo Assetto delle linee elettriche del Vomano”, parte della razionalizzazione RTN Regione Abruzzo è stata messa in servizio la Sezione 220 kV nella S/E di San Giacomo nuova. Oltre ai benefici per il sistema elettrico, si avranno notevoli vantaggi per l’ambiente: infatti, verrà liberata un’area di circa 130 ettari nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga sottoposta a vincolo paesaggistico, nonché sito di Interesse Comunitario e Zona a Protezione Speciale.

Terna, Flavio Cattaneo. Il progetto prevede inoltre la demolizione sia della stazione di S. Giacomo Vecchia (ex Collepiano) a 220 kV che della linea a 220 kV “Villavalle – S. Giacomo Vecchia – der. Provvidenza” per il tratto ancora in servizio tra la SE 220 kV S. Giacomo Vecchia e la centrale di Provvidenza.

Per rendere possibile la dismissione di questa linea, garantendo la flessibilità e sicurezza di esercizio della centrale di Provvidenza, è in costruzione un breve raccordo a 220 kV dalla centrale di Provvidenza alla linea a 220 kV “Popoli – S. Giacomo” da collegare a tale linea: si otterrà in tal modo il nuovo collegamento a 220 kV “Popoli – S. Giacomo – der. Provvidenza”.

Oltre ai benefici per il sistema elettrico (maggiore sicurezza della RTN nell’area interessata e riduzione delle perdite di trasmissione), si avranno notevoli vantaggi per l’ambiente: infatti, verrà liberata da vincoli di servitù un’area di circa 130 ettari nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga sottoposta a vincolo paesaggistico, nonché sito di Interesse Comunitario e Zona a Protezione Speciale.

FONTE: Terna

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Cattaneo Flavio, Terna: Ubs prende il 2% e poi scende allo 0,955%

Ubs riduce la propria partecipazione nel capitale sociale di Terna, la società guidata da Flavio Cattaneo, scendendo allo 0,955% dal precedente 2,011%.

Terna, Ubs sale a 2,011%, poi scende a 0,955% capitale – Consob
Ubs in altalena nel capitale di Terna. Secondo quanto emerge dalle comunicazioni Consob sulle partecipazioni rilevanti, la banca elvetica aveva in portafoglio il 2,011% del capitale della società guidata da Flavio Cattaneo al 7 novembre scorso, quota detenuta a titolo di diretta prestatore prestatario. Cinque giorni dopo, Ubs ha ridotto la partecipazione allo 0,955% del capitale.
FONTE: Reuters

Terna: Ubs prende il 2% del capitale poi scende allo 0,955% (Consob)

Movimento di Ubs sulle azioni Terna. Secondo gli aggiornamenti delle partecipazioni rilevanti pubblicati da Consob, Ubs, con un’operazione del 7 novembre, era venuta a detenere il 2,011% di Terna (con partecipazione in parte diretta prestatore prestatario di cui lo 0,082% senza voto e in parte come indiretta gestione non discrezionale del risparmio). Successivamente, con un’operazione del 12 novembre, ha ridotto la sua quota allo 0,955 per cento.

FONTE: Corriere

Terna: Ubs prende il 2% e poi scende allo 0,955% (Consob)

Ubs riduce la propria partecipazione nel capitale sociale di Terna, scendendo allo 0,955% dal precedente 2,011%. Lo comunica la Consob tramite il suo sito web, nella sezione dedicata alle partecipazioni rilevanti delle società quotate, che riporta come data dell’operazione lo scorso 12 novembre. Il 7 novembre Ubs aveva attestato la propria partecipazione in Terna al 2,011%.

FONTE: Yahoo Finance

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Flavio Cattaneo, Terna, ecco “PST” il trasformatore made in Italy più grande d’Europa

Il “PST” (phase shifting transformer) è attualmente il più grande trasformatore in Europa ed il primo in Italia su una linea interna di alta tensione. Una struttura composta da due apparecchiature larghe 7 metri, alte 10 e lunghe 13, per un peso complessivo di 900 tonnellate. Prodotto interamente in Italia è stato installato nella stazione elettrica di Foggia da Terna con l’obiettivo di sviluppare una potenza di 150MW per soddisfare la domanda energetica di 50mila famiglie. Un tassello in più per l’obiettivo dell’azienda, guidata da Flavio Cattaneo, di realizzare una rete intelligente che risponda ai criteri della “smart grid”, garantendo affidabilità e pieno sfruttamento della rete di trasmissione, miglioramento dell’economicità del sistema elettrico, incremento di produzione da fonte rinnovabile.

Una produzione completamente “made in Italy” per il trasformatore più grande d’Europa. Lo ha installato Terna nella stazione elettrica di Foggia al fine di ridurre le “congestioni”. Come riportano la “Gazzetta del Mezzogiorno”, “Staffetta Quotidiana” e “Quotidiano Energia” si tratta di una struttura imponente, una macchina di dimensioni enormi, composta da due apparecchiature larghe 7 metri, alte 10 e lunghe 13, per un peso complessivo di 900 tonnellate.

Il “PST” (phase shifting transformer) è attualmente il più grande in Europa e tra i più potenti al mondo, nonché il primo in Italia su una linea interna di alta tensione. Terna si pone l’obiettivo con questo mega trasformatore di sviluppare una potenza di 150MW in grado di soddisfare la domanda energetica di 50mila famiglie. Un tassello in più per l’obiettivo dell’azienda guidata da Flavio Cattaneo di realizzare una rete intelligente che risponda ai criteri della “smart grid”, garantendo affidabilità e pieno sfruttamento della rete di trasmissione, flessibilità, miglioramento dell’economicità del sistema elettrico, accessibilità alla rete elettrica, incremento di produzione da fonte rinnovabile.

Realizzato con una tecnologia tutta italiana, ci sono voluti 12 mesi per costruire “PST” negli stabilimenti di produzione di Legnano. Molto particolare quindi il servizio posizionamento nella stazione di Foggia: è stato necessario infatti un sistema di trasporto particolarmente complesso. Il trasformatore, è arrivato dopo 300 km su strada al porto di Chioggia, poi è stato imbarcato sulla nave per Barletta. Da qui ha proseguito il viaggio su un convoglio lungo circa 80 metri con 100 ruote, per giungere alla stazione elettrica di Foggia. Non prima però di essere trasbordato su un convoglio di dimensioni inferiori, per permettergli l’ingresso all’interno della struttura Terna senza che demolisse la recinzione. Ultimo passo, il collegamento alla linea elettrica, avvenuto per mezzo di un complesso blindato dedicato, lungo complessivamente 2 km.

FONTE: Terna

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Flavio Cattaneo / Terna Rinnovabili: accordo collaborazione Desertec e Res4Med

Energie rinnovabili. A Milano in occasione della terza conferenza Euromed, è stato firmato un accordo di collaborazione tra il consorzio Desertec Industrial Initiative (Dii) e Renewable EnergySolutions for the Mediterranean (Res4med) a fronte di investimenti nelle regioni del Sud del Mediterraneo per 120-160 miliardi di euro per energie rinnovabili. Significativo l’impegno di Terna, la società guidata da Flavio Cattaneo, partner sia del Dii, sia di Res4med con Terna Plus.

E’ stato siglato a Milano un accordo di collaborazione nel settore delle energie rinnovabili tra il consorzio Desertec Industrial Initiative (Dii) e Res4med, Renewable Energy Solutions for the Mediterranean.

Con il motto “Energia solare ‘nel’ e ‘dal’ Mediterraneo”, la firma da parte del presidente della Dii Paul Van Son e di Res4med, Francesco Starace è avvenuta nell’ambito della terza conferenza Euromed. Come sottolinea una nota, nei prossimi 20 anni nei Paesi del Sud del Mediterraneo l’aumento di capacità elettrica richiesto a fronte dell’incremento della popolazione di 80 milioni di persone richiederà investimenti per 120-160 miliardi di euro per le sole centrali solari ed eoliche.

Le attività di Dii, fondata in Germania nel 2009, con 57 soci e partner in 16 Paesi (tra cui Enel Green Power, Terna, guidata da Flavio Cattaneo, Unicredit, Intesa e Italgen-Italcementi) puntano a creare entro il 2050 un mercato di scala industriale per le rinnovabili nelle regioni desertiche del Sud Mediterraneo e del MO. Res4Med è l’associazione creata ad Enel Green Power, Edison, Cesi, Gse, Pwc, Terna Plus e Politecnico di Milano per promuovere le rinnovabili nel Mediterraneo e le infrastrutture elettriche necessarie al loro trasporto.

FONTE: Borsa Italiana

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Terna: Flavio Cattaneo, investimenti e burocrazia intervista su Il Sole 24 Ore

In un’intervista a Il Sole 24 Ore, Flavio Cattaneo invita a cambiare le regole di base della burocrazia italiana che frena gli investimenti di sviluppo. Terna contribuisce in modo significativo al miglioramento del sistema infrastrutturale italiano ed i suoi sforzi rischiano di essere vanificati da una burocrazia immobilizzante. Cattaneo ha ottenuto largo consenso alle sue dichiarazioni da parte di politici ed imprenditori. “Il federalismo non deve essere un tabù” hanno dichiarato Romani (Pdl) e Boccia (Pd). Galimberti della Confcommercio afferma: “Se riuscissimo ad abbattere il costo della burocrazia (60 miliardi di euro all’anno) avremmo un aumento del pil di 1,7%.

La presa di posizione dell’ad di Terna Flavio Cattaneo (Intervista al Sole 24 Ore “La burocrazia frena gli investimenti in Italia”) ha già ottenuto un risultato, quello di mettere d’accordo politici e imprenditori sul tema. Il consenso alle sue dichiarazioni è stato infatti più che bipartisan, pressoché totale.

Sul fronte politico, ad esempio, da registrare gli interventi a sostegno sia di Paolo Romani, deputato Pdl ed ex ministro dello Sviluppo nel Governo Berlusconi, che di Francesco Boccia, responsabile economico del Pd. Il primo, infatti, in particolare ”dà ragione” al top manager che invita a cambiare le regole di base, a cominciare dalle norme che riguardano il titolo V della Costituzione, perché il ”federalismo non deve essere un tabù”. ”Avendo inserito più di 30 materie concorrenti in Costituzione – dice Romani – significa avere bloccato e burocratizzato qualsiasi autorizzazione in questi settori. Quindi, il federalismo non può essere l’alibi per bloccare gli investimenti in settori così importanti”.

Più esplicito ancora il secondo, Boccia, quando dice che ”con me Cattaneo sfonda una porta aperta. Ho sempre detto che l’energia è una di quelle materie che hanno sbagliato a delegare alle Regioni. Ricordo che nel 2001, sulla riforma del Titolo V della Costituzione, feci un forte intervento critico sulle materie concorrenti. A distanza di 12 anni, abbiamo trasformato i tribunali nei luoghi della mediazione. E’ evidente che l’allarme dell’ad di Terna non lo si risolve con una norma, ma avendo il coraggio di tornar indietro rispetto a una pessima riforma”. Boccia aggiunge poi che “se non si sa chi ha la regia, il potere resta nelle mani della burocrazia”.

In sintonia anche la Lega, per voce di Manuela Dal Lago, presidente leghista della commissione Attività produttive della Camera. Dal Lago si sofferma meno sul tema federalista e di più su quello della burocrazia vera e propria. “’In Austria – ha detto – in 15 giorni si apre un’impresa. Da noi tra tutti i controlli che uno deve passare, tutti gli enti che devono dare un parere…”. Senza dimenticare, per fare un esempio, “le difficoltà degli imprenditori emiliani che sono stati colpiti dal terremoto”.

Sul fronte imprenditoriale, il presidente dei Giovani Imprenditori di Confcommercio, Paolo Galimberti, si è detto d’accordo con la presa di posizione di Cattaneo, secondo il quale la burocrazia frena gli investimenti e bisogna superare ‘pastoie e veti’. “Se riuscissimo ad abbattere il costo della burocrazia (60 miliardi di euro all’anno) – dice Galimberti – avremmo un aumento del pil di 1,7% e tutti sanno quanto per noi questo aumento del Pil possa essere importante. Non c’è dubbio che la burocrazia sia un problema”.

FONTE: Terna

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Flavio Cattaneo intervistato al “Sole 24 Ore”

L’AD di Terna Flavio Cattaneo, intervistato al “Sole 24 Ore”, chiede un maggiore decisionismo contro i veti locali e le pastoie amministrative. L’azienda che gestisce la rete elettrica nazionale, contribuendo allo sviluppo del sistema infrastrutturale italiano, rischia di imbattersi in una burocrazia immobilizzante che può vanificare i suoi sforzi. “Negli ultimi 5 anni Terna ha realizzato 2400 chilometri di nuove linee e oltre 70 stazioni elettriche – ha detto Cattaneo – producendo risparmi complessivi per il sistema per 4 miliardi di euro. Ma è evidente che questo non basta, bisognerà continuare ad investire”.

In Italia è vero che il prezzo dell’energia resta alto e limita la competitività, ma la responsabilità è soprattutto della burocrazia che frena gli investimenti. O meglio, manca un maggior decisionismo per superare le pastoie amministrative e i veti locali.

L’amministratore delegato di Terna, Flavio Cattaneo, in un’intervista a “Il Sole24Ore” si focalizza proprio sugli aspetti negativi del settore, partendo dall’assunto che l’azienda che gestisce la rete elettrica nazionale contribuisce in modo significativo per migliorare la situazione dello sviluppo infrastrutturale italiano (e lo testimoniano i bilanci di questi ultimi anni appunto, sempre in positivo). Ma i suoi sforzi rischiano di essere vanificati da una burocrazia immobilizzante.

Negli ultimi 5 anni Terna ha realizzato 2400 chilometri di nuove linee e oltre 70 stazioni elettriche – ha detto Cattaneo – producendo risparmi complessivi per il sistema per 4 miliardi di euro. Ma è evidente che questo non basta, bisognerà continuare ad investire”. Per far questo però Cattaneo chiede che si sia “maggior decisionismo sulle infrastrutture di interesse nazionale perché il conto poi lo pagano tutti”. E’ il caso ad esempio dei tanti veti posti dalle amministrazioni locali su determinati progetti. Tutto lecito dice il top manager ma è importante che questi enti “si assumano la responsabilità di dire che in quel territorio sono disposti a pagare di più l’elettricità”.

Secondo l’AD di Terna, inoltre l’Italia, ed il suo Governo, devono fare di più sia sul fronte regolatorio (“Bene la bozza della Strategia Energetica Nazionale, è importante lavorare in un’ottica di sistema con una road map a breve, di provvedimenti da cui discendano interventi puntuali in una logica corretta di selettività”) che quello normativo (concetto di federalismo a parte, “sa qual è la legge di cui necessita di più l’Italia? Quella che deve dettare un limite alla burocrazia che cresce”).

Il settore, del resto, è vivo e ricco. L’importante è non commettere errori, come nel caso delle rinnovabili (“Non siamo riusciti a creare una industria nazionale”) e quindi nel caso degli accumuli dar seguito al “piano di sviluppo approvato dal ministero con l’Authority che ha dato il via libera ad una sperimentazione che si sta impegnando tutti. Dobbiamo creare con i soggetti interessati una filiera nazionale”.

Infine uno sguardo alla finanza. Sui project bond Terna sta alla finestra (“Perché i project bond non li compra Terna ma il mercato”) ma ovviamente li guarda con favore specie se non faranno differenza tra un’opera da cantierare e una già realizzata.

FONTE: Terna

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Flavio Cattaneo, ad di Terna, è più che soddisfatto 29° trimestre di crescita

Terna, la trimestrale supera le stime degli analisti. La società che gestisce la rete elettrica italiana ha registrato il 29° trimestre di crescita con un aumento dei ricavi del 6,9% e dell’Ebtida del 9,5%. Il cda ha inoltre deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo ordinario 2012 pari a 7 centesimi di euro. Flavio Cattaneo, AD di Terna: “Si tratta di un risultato molto significativo tenendo conto anche della Robin Hood Tax”. “I buoni risultati dei nove mesi evidenziano l’efficienza gestionale raggiunta dal gruppo. Siamo confidenti in una chiusura di anno positiva”.

Flavio Cattaneo, ad di Terna, è più che soddisfatto. Non solo la società ha registrato il 29° trimestre di crescita, ma grazie ai risultati conseguiti ha annunciato un acconto sul dividendo in linea con la sua politica. “Si tratta di un risultato molto significativo tenendo conto anche della Robin Hood Tax”, ha osservato Cattaneo.

Il cda di Terna ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo ordinario 2012 pari a 7 centesimi di euro per azione, in linea con le attese degli analisti di Kepler (buy e target price a 3,2 euro), meno però degli 8 centesimi pagati l’anno scorso. Verrà posto in pagamento a decorrere dal 22 novembre, con data stacco il 19 novembre.

Terna ha mostrato dal terzo trimestre 2012 ricavi in crescita del 5,1% a 442,1 milioni di euro, essenzialmente per l’effetto del maggior corrispettivo utilizzo rete e del servizio di dispacciamento, con costi operativi scesi di 5,7 milioni a 82 milioni di euro.

L’ebitda è poi salito dell’8,2% a 360,1 milioni di euro, oltre le attese degli analisti di Equita (buy e target price a 3,15 euro) a 346 milioni. Migliore del previsto anche l’ebit, cresciuto del 7,3% a 253,7 milioni di euro, dopo aver scontato ammortamenti per 106,4 milioni di euro.

Nei primi 9 mesi del 2012, invece, Terna ha registrato un utile a 355,5 milioni, in crescita del 15,6% rispetto allo stesso periodo del 2011, oltre i 335 milioni attesi dagli analisti. L’ebitda è aumentato del 9,5% a 1,029 miliardi, superando di poco le stime del consenso a 1,018 miliardi.

E’ tuttavia cresciuto l’indebitamento netto a 5,576 miliardi, 453,3 milioni in più rispetto a fine 2011, a fronte di investimenti per 778,4 milioni di cui 736,3 in attività regolamentate. Gli investimenti del periodo risultano in calo del 4,8%. Equita in realtà si aspettava un debito più alto a 5,8 miliardi. “I buoni risultati dei nove mesi evidenziano l’efficienza gestionale raggiunta dal gruppo. Siamo confidenti in una chiusura di anno positiva”, ha previsto l’ad Cattaneo. Nonostante questo, il titolo a Piazza Affari cede l’1,06% e scivola a quota 2,81 euro.

FONTE: Milano Finanza

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Terna Terzo Trimestre: Il CdA approva i risultati al 30 settembre 2012

Terna, approvati dal CdA i risultati al 30 settembre 2012: è il 29mo trimestre in crescita, ricavi +6,9% MOL +9,5%. “I buoni risultati dei nove mesi evidenziano l’efficienza gestionale raggiunta dal Gruppo. Siamo confidenti in una chiusura di anno positiva”. E’ il commento di Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato di Terna, all’uscita del CdA.

 

“I buoni risultati dei nove mesi evidenziano l’efficienza gestionale raggiunta dal Gruppo. Siamo confidenti in una chiusura di anno positiva”. E’ il commento a caldo di Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato di Terna, all’uscita del CdA di approvazione dei risultati aziendali al 30 settembre 2012.

“Terna ha dall’inizio un obiettivo – ha commentato il numero uno dell’Azienda – dare un contributo positivo allo sviluppo e alla crescita delle infrastrutture in Italia e creare valore per i suoi azionisti. Questo ventinovesimo trimestre di crescita rende tutti soddisfatti del lavoro svolto e consapevoli di avere ancora una strada importante da fare”.

In sintesi i risultati, tutti al di sopra delle attese degli analisti: ricavi a 1.298,7 milioni di euro, + 6,9%; Ebitda a 1.029 milioni di euro (939,3 milioni nei 9M11, +9,5%). Ebit a 718,1 milioni di euro (650,3 milioni nei 9M11, +10,4%). Utile Netto delle Attività Continuative adjusted a 355,5 milioni di euro (+15,6%) e inoltre, in considerazione dei risultati conseguiti nel primo semestre 2012 e alla luce della prevedibile evoluzione della gestione per l’esercizio in corso, il Consiglio di Amministrazione di Terna ha deliberato la distribuzione del dividendo 2012 in 7 centesimi di euro di acconto, in linea con la politica dei dividendi.

Flavio Cattaneo ha parlato anche di sviluppo delle infrastrutture “è una leva virtuosa per la crescita e l’innovazione del sistema elettrico italiano – ha detto l’AD. Grazie ai risultati conseguiti possiamo annunciare un acconto sul dividendo in linea con la nostra politica. Si tratta di un risultato molto significativo tenendo conto anche della Robin Hood Tax.”

Per quanto riguarda il terzo trimestre,i ricavi del gruppo sono ammontati a 442,1 milioni di euro con
un incremento di 21,6 milioni di euro (+5,1%) rispetto allo stesso periodo del 2011 essenzialmente per l’effetto del maggior corrispettivo utilizzo rete e del servizio di dispacciamento. I costi operativi sono stati pari a 82 milioni di euro, in diminuzione di 5,7 milioni di euro rispetto agli 87,7 milioni del terzo trimestre del 2011 soprattutto per minori costi per servizi e materiali. L’ebitda si è attestato a 360,1 milioni di euro con una variazione di +27,3 milioni di euro (+8,2%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (332,8 milioni di euro) mentre l’Ebit è risultato pari a 253,7 milioni di euro, in crescita del 7,3% rispetto al terzo trimestre del 2011, dopo aver scontato ammortamenti per 106,4 milioni di euro, in crescita di 10,1 milioni di euro rispetto ai 96,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2011.

FONTE: Terna

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Cattaneo Flavio, conclusa Bonifica linea alta tensione di Frattamaggiore

Terna, la società che gestisce la rete elettrica, guidata ad Flavio Cattaneo, ha concluso l’operazione di “bonifica” della linea ad alta tensione di Frattamaggiore. Demolite in meno di 4 mesi quasi 7 km di vecchie linee per recuperare 50 mila metri quadrati di territorio ed evitare circa 7mila tonnellate l’anno di emissioni di CO2. L’operazione rientra nel piano complessivo di riassetto delle rete di Napoli, che prevede un investimento di 100 milioni di euro.

Prosegue senza interruzione l’opera di “bonifica” della rete elettrica locale da parte di Terna, la società guidata da Flavio Cattaneo. In meno di quattro mesi è stata ultimata la demolizione degli elettrodotti aerei dei 6,9 chilometri della linea ad alta tensione “Fratta-Secondigliano con derivazione Casoria” nel Napoletano.

Come rilevano i quotidiani locali “Denaro”, “Cronache di Napoli” e “Il Giornale di Napoli”, sono stati smantellati complessivamente 29 tralicci, recuperati 50mila metri quadrati di territorio (l’equivalente di cinque campi da calcio) e oltre 240 tonnellate di acciaio e 74 metri cubi di calcestruzzo. Tutto questo nel quadro di un piano di riassetto della rete di Napoli che vede un investimento di 100 milioni di euro.

L’elettrodotto “Fratta-Secondigliano con derivazione Casoria” risaliva agli anni ’60 del secolo scorso; nel decennio successivo, a partire dalla fine degli anni ’70, l’area aveva visto un forte sviluppo urbanistico e viario. Le operazioni di demolizione hanno consentito anche di eliminare l’interferenza che si era creata con la ex strada statale 87 NC (Sannitica) e che fino ad oggi ne aveva impedito il completamento. Tutti i componenti dei tralicci (acciaio, alluminio, vetro, cemento), che raggiungevano un’altezza massima di 45 metri, sono stati consegnati a ditte specializzate, che provvederanno a smaltirli e re-immetterli nel ciclo produttivo. La demolizione degli elettrodotti è stata possibile in seguito alla realizzazione ed entrata in esercizio di due linee elettriche interrate, lunghe complessivamente 9,6 km: la “Fratta-Starza Grande”, completata nel 2011, e la “Fratta-Casoria”, operativa dal maggio di quest’anno.

L’opera di “bonifica” nel Napoletano prevede ovviamente anche notevoli i benefici economici ed ambientali. Il risparmio economico per il sistema, a valle della realizzazione delle opere, sarà pari a circa 11 milioni di euro l’anno e ammonteranno a circa 7mila tonnellate l’anno le emissioni di CO2 evitate, grazie alla riduzione delle perdite di rete.

FONTE: Terna

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Flavio Cattaneo, Terna in Calabria terminato l’ammodernamento di un elettrodotto a 150 kV

Flavio Cattaneo, Terna porta a termine con successo l’ammodernamento di un elettrodotto a 150 kV che si snoda lungo un percorso di 23,6 km attraverso 9 comuni, sulla linea elettrica “Belcastro-Simeri”, in Calabria. Un intervento che migliora le condizioni di sicurezza e affidabilità della struttura che consentirà di incrementare l’immissione in rete di energia “verde” prodotta dagli impianti della zona.

Flavio Cattaneo, Terna.
Un nuovo look necessario dopo 35 anni. Anche per una linea elettrica di alta tensione si tratta di un periodo lungo e per questo era d’uopo un intervento di ammodernamento che migliorasse le condizioni di sicurezza e affidabilità della struttura.

I tecnici di Terna hanno portato a termine con successo quest’operazione in Calabria, sulla “Belcastro-Simeri”, un elettrodotto a 150 kV che si snoda lungo un percorso di 23,6 km attraverso 9 comuni. Un’operazione di restyling importante (4 milioni di euro di investimento, 5 mesi di lavori, 4 imprese coinvolte) che alla fine consentirà una maggiore sicurezza per tutto il sistema elettrico locale e consentirà così di incrementare l’immissione in rete di energia “verde” prodotta dagli impianti della zona.

Come evidenziato anche dalla stampa locale (Il Quotidiano della Calabria e la Gazzetta del Sud) la “nuova” linea elimina di fatto alcuni vincoli e criticità legati alla produzione da fonte rinnovabile, in particolar modo nella zona delle province di Catanzaro e Crotone. Inoltre, l’elettrodotto è stato equipaggiato con nuovi conduttori (i cavi dove passa l’elettricità) costituiti da una lega di ferro e nichel rivestiti di alluminio, riutilizzando gran parte dei sostegni del vecchio tracciato: un modo per minimizzare i costi e i tempi di realizzazione. I lavori di rinnovo non hanno avuto ripercussioni o disagi sulla continuità dell’erogazione di energia, in quanto hanno rispettato i tempi di programmazione.

FONTE: Terna

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Flavio Cattaneo, Terna, nuova energia elettrica per la Basilicata

Terna, la società che gestisce la rete elettrica italiana, guidata da Flavio Cattaneo, prosegue il piano di riassetto. L’azienda ha attivato ad Aliano, in Provincia di Matera, una nuova stazione elettrica di alta tensione lungo la dorsale Matera-Laino. Un’operazione da 28 milioni di euro per 20 mesi di lavoro e 17 imprese coinvolte.

Prosegue nel Sud d’Italia il piano di riassetto di Terna, la società guidata dall’AD Flavio Cattaneo.

Come riporta la “Gazzetta della Basilicata” l’azienda che gestisce la rete elettrica nazionale ha infatti attivato ad Aliano, in Provincia di Matera, una nuova stazione elettrica di alta tensione operativa lungo la dorsale Matera-Laino.

In una nota ufficiale Terna ha reso noto l’entrata in esercizio della stazione di Aliano, infrastruttura che permetterà “una maggiore sicurezza per il sistema elettrico della Basilicata e del Nord Calabria”.

Come sempre sono i numeri che testimoniano l’importanza di un’opera realizzata: 28 milioni di euro di investimenti, 20 mesi di lavoro, 17 imprese coinvolte per una superficie complessiva di 45mila metri quadrati. “Con Aliano – prosegue la nota – si inizia un riassetto della rete elettrica di tutta l’area, compresa quella del Pollino, con la realizzazione e il potenziamento di nuovi elettrodotti” che andranno a sostituire quelli presenti attualmente e ritenuti “in alcuni casi ormai vecchi e fatiscenti”.

Il riassetto della rete elettrica in quest’area ha l’obiettivo di “convogliare” sempre più energia dalle centrali elettriche del Sud verso i grandi centri del Nord.

FONTE: Terna

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Terna conferma range investimenti 2012

Terna, la società che gestisce la rete elettrica italiana, investirà 7,9 miliardi di euro per migliorare la rete di trasmissione elettrica, con benefici previsti in 1,6 miliardi di euro all’anno. “Confermiamo il range di investimenti previsti per quest’anno, nonostante la crisi”, ha detto l’amministratore delegato di Terna, Flavio Cattaneo, nel corso di una audizione in commissione Industria del Senato.

Terna: Cattaneo, confermiamo range investimenti 2012 nonostante crisi Roma

“Confermiamo il range di investimenti previsti per quest’anno, nonostante la crisi”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Terna, Flavio Cattaneo, nel corso di una audizione in commissione Industria del Senato. Il livello previsto degli investimenti è di 1,2 miliardi, “in linea – si legge nel documento presentato in Commissione – con quanto speso nell’ultimo biennio”.

FONTE: Corriere

Terna (-0,7%): investimenti per €7,9mld in rete elettrica tra 2012 e 2021

Nel documento sulla strategia energetica nazionale di Terna che l’a.d. Flavio Cattaneo ha depositato presso la Commissione Industria del Senato si legge che tra il 2012 e il 2021 la società investirà 7,9 miliardi di euro per migliorare la rete di trasmissione elettrica, con benefici previsti in 1,6 miliardi di euro all’anno.

FONTE: Stampa

Terna: Cattaneo, confermiamo investimenti in linea con 2011

Confermiamo il nostro trend di investimento anche quest’anno, nonostante la crisi, nello stesso range dell’anno scorso”.

Lo ha detto l’a.d. di Terna, Flavio Cattaneo, nel corso di un’audizione presso la commissione Industria del Senato sulla strategia energetica nazionale. “Considerate che investire 1,2 mld per chi ne riceve 1,6 mld e’ un forte investimento che speriamo venga raccolto anche da altri”, ha aggiunto. “Crediamo quest’anno, o al massimo il prossimo, di raggiungere la Francia sugli asset investiti”, ha concluso il manager.

FONTE: Borsa Italiana

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Flavio Cattaneo esempio vincente di Terna che punta su Infrastrutture e Sviluppo

Terna punta su infrastrutture e sviluppo e in 6 anni raddoppia il valore della rete. Flavio Cattaneo, AD di Terna, intervenendo alla presentazione del Rapporto annuale di Federprogetti: “Sulla rete elettrica l’Italia ha raddoppiato il suo valore (Rab) passando dai circa 5 miliardi del 2006 agli oltre 10 attuali, grazie ad una forte accelerazione degli investimenti che sono cresciuti da 250 milioni di euro ad oltre 1,2 miliardi l’anno, un dato importate per la crescita infrastrutturale del Paese”.

Gli investimenti nelle infrastrutture alla fine pagano, creando soprattutto lavoro e sviluppo sociale ma anche garantendo alle aziende crescita anche economica e finanziaria. E su questo linea si è mossa negli ultimi 6 anni Terna, il gestore della rete elettrica nazionale. Come ha affermato infatti il suo amministratore delegato Flavio Cattaneo, intervenendo alla presentazione del Rapporto annuale di Federprogetti, “sulla rete elettrica l’Italia ha raddoppiato il suo valore (Rab) passando dai circa 5 miliardi del 2006 agli oltre 10 attuali, grazie ad una forte accelerazione degli investimenti che sono cresciuti da 250 milioni di euro ad oltre 1,2 miliardi l’anno, un dato importate per la crescita infrastrutturale del Paese”.

L’importanza degli investimenti nelle infrastrutture in Italia e all’estero è testimoniata anche dal fatto che, come sottolinea sempre Cattaneo, “abbiamo praticamente annullato la distanza con l’omologo francese in termini di valore degli asset”. E proprio per questa sua capacità di investire in una struttura importante per il Paese come la rete elettrica nazionale, Terna rappresenta una “dimostrazione concreta” di come riuscire a sostenere sviluppo imprenditoriale e sociale nel contempo.

FONTE: Terna

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Flavio Cattaneo (Terna) Nomura ipotizza un dividendo stabile per i prossimi anni

Terna è stata selezionata dagli analisti giapponesi di Nomura tra le 5 migliori aziende del comparto della pubblica utilità in Europa. Gli esperti di Nomura ritengono che gli interessi del Governo italiano nel rendere più efficiente e meglio interconnesso il sistema elettrico nazionale possano sostenere la crescita della società guidata da Flavio Cattaneo e ipotizzano un dividendo stabile per i prossimi anni con una cedola tra le più ricche nell’ambito del comparto europeo.

Recentemente Nomura ha selezionato Snam e Terna tra le 5 migliori aziende del comparto della pubblica utilità in Europa. In particolare per quello che riguarda Terna gli esperti di Nomura non solo ritengono che gli interessi del Governo italiano nel rendere più efficiente e meglio interconnesso il sistema elettrico nazionale possano sostenere la crescita della società guidata da Flavio Cattaneo ma ipotizzano anche un dividendo stabile per i prossimi anni con una cedola tra le più ricche nell’ambito del comparto europeo. Anche Enel recentemente si è guadagnata il giudizio positivo di alcuni broker, Bank of America ad esempio ha incrementato il target price fornendo una indicazione di acquisto, valutazione analoga a quella di societé Generale che non ha tuttavia fornito un prezzo obiettivo.

Terna ha inviato nel corso delle ultime settimane alcuni interessanti segnali di rialzo, prima superando le medie mobili a 100 e 200 giorni, praticamente coincidenti in area 2,75, poi lasciandosi alle spalle, il 7 settembre con una evidente accelerazione rialzista, la linea discendente disegnata dal top di maggio. Il prossimo banco di prova significativo per testare la consistenza dell’uptrend anche in un’ottica di suo sviluppo nel medio termine si colloca a 3,06 euro, quota coincidente con il top di marzo e con il 61,8% di ritracciamento del ribasso dai massimi di maggio 2011. Oltre questo riferimento ricavato dalla successione di Fibonacci i prezzi avrebbero buone possibilità di salire almeno fino a ricoprire il gap ribassista del 20 giugno con lato superiore a 3,28 euro. Il superamento anche di questi livelli potrebbe consentire allunghi fino in area 3,50 euro. Solo la violazione dei 2,75 rischierebbe di introdurre ad una fase di ripiegamento rilevante, con primo obiettivo a 2,55, sulla linea che sale dai minimi di novembre 2011.

Anche Snam evidenzia un potenziale grafico rialzista notevole anche se forse meno maturo rispetto al caso di Terna. I prezzi sono infatti saliti già al di sopra delle medie mobili a 100 e 200 giorni, ritenute una buona approssimazione della direzione del trend di medio e lungo termine, ma viaggiano ancora all’interno dell’estesa fase laterale disegnata a partire dai minimi di settembre 2011, compresa tra i 3,10 ed i 3,80 euro circa. Se i prezzi troveranno la forza per salire oltre il lato superiore di questo trading range gli indizi positivi raccolti nelle ultime settimane saranno confermati. Del tutto lecito in quel caso alimentare attese di recuperi dei massimi di maggio 2011 a 4,30 euro, resistenza oltre la quale il target si sposterebbe a 4,50. In caso di discese sotto la media a 100 giorni, supporto a 3,35, probabile il test della base del trading range a 3,10.

Degno di nota il rialzo messo a segno da Enel nel corso dell’ultimo bimestre, l’estensione mensile del movimento visto a settembre è la più ampia dal marzo 2000, con i prezzi che hanno accelerato in modo evidente dopo aver superato il 6 settembre la media mobile a 200 giorni, ora supporto a 2,70 circa. L’ascesa ha operato la ricopertura del gap ribassista dell’8 marzo a 3,01 euro e si trova ora a confronto con la resistenza offerta a 3,10 dal 38,2% di ritracciamento del ribasso dai massimi di aprile 2011. Oltre questo riferimento ricavato dalla successione di Fibonacci si aprirebbe la porta al test di area 3,45, resistenza intermedia a 3,23, altro gap lasciato dai prezzi il 16 febbraio. Solo il superamento di area 3,45 implicherebbe l’invio di un segnale rialzista di medio lungo periodo introduttivo a rialzi duraturi diretti anche al di sopra dei 4 euro. Discese fino in area 2,70 non disturberebbero la tenuta dell’uptrend che anzi dopo la recente veloce corsa necessita di una temporanea pausa per ricaricarsi. Sotto area 2,70 le prospettive di nuovi balzi verso l’alto verrebbero notevolmente ridimensionate.

FONTE: La Stampa

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Terna, Flavio Cattaneo, per Nomura un trend rialzista fino a 3,50 euro

Terna, la società che gestisce la rete elettrica italiana guidata da Flavio Cattaneo, è stata recentemente selezionata dagli analisti giapponesi di Nomura, tra le 5 migliori aziende del comparto della pubblica utilità in Europa. In previsione un trend rialzista che potrebbe consentire allunghi fino a 3,50 euro.

Recentemente Nomura ha selezionato Snam e Terna tra le 5 migliori aziende del comparto della pubblica utilità in Europa. Anche Enel recentemente si è guadagnata il giudizio positivo di alcuni broker, come Bank of America.

Il prossimo banco di prova significativo di Terna, la società guidata da Flavio Cattaneo, per testare la consistenza dell’uptrend in un’ottica di sviluppo nel medio termine si colloca a 3,06 euro, quota coincidente con il top di marzo e con il 61,8% di ritracciamento del ribasso dai massimi di maggio 2011. Oltre questo riferimento i prezzi avrebbero buone possibilità di salire almeno fino a ricoprire il gap ribassista del 20 giugno con lato superiore a 3,28 euro. Il superamento anche di questi livelli potrebbe consentire allunghi fino a 3,50 euro. Solo la violazione di 2,75 rischierebbe di introdurre a una fase di ripiegamento rilevante, con primo obiettivo a 2,55.

Anche Snam evidenzia un potenziale grafico rialzista notevole anche se forse meno maturo rispetto a Terna. Del tutto lecito alimentare attese di recuperi dei massimi di maggio 2011 a 4,30 euro, resistenza oltre la quale il target si sposterebbe a 4,50. In caso di discese sotto la media a 100 giorni, supporto a 3,35, probabile il test della base del trading range a 3,10.

Degno di nota il rialzo di Enel nell’ultimo bimestre. Solo il superamento di area 3,45 implicherebbe l’invio di un segnale di medio-lungo periodo introduttivo a rialzi duraturi diretti anche sopra 4. Discese fino a 2,70 non disturberebbero la tenuta dell’uptrend.

FONTE: Il Sole 24 Ore

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Flavio Cattaneo: Il futuro appartiene alle reti energetiche intelligenti

Il futuro appartiene alle reti energetiche intelligenti di nuova generazione che possono ridurre i consumi elettrici e incrementare l’efficienza. L’utilizzo di Smart Grid consentirebbe di ottimizzare i modelli di produzione e di consumo dell’energia elettrica basati sulla diffusione nel territorio di unità di produzione di piccole dimensione spesso discontinue e non programmabili. Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, è in prima linea per lo sviluppo e la creazione delle nuove reti intelligenti.

Le Smart Grid sono reti innovative progettate e realizzate per gestire in modo “intelligente” i processi di produzione, distribuzione e consumo dell’elettricità. La liberalizzazione del mercato e lo sviluppo dirompente delle rinnovabili (FER), sostenuto dalle politiche energetiche comunitarie, hanno messo in crisi le reti elettriche “storiche” che accompagnarono la rivoluzione industriale di tutta l’Europa e che ora necessitano di essere ridisegnate.

Le reti tradizionali furono, e sono, concepite per trasportare energia elettrica da pochi impianti – centrali elettriche medie e grandi – a un elevatissimo numero di utenti residenziali, commerciali o industriali. Il flusso di energia è unidirezionale e va da dove l’energia è generata a dove si consuma. La diffusione della generazione distribuita, cioè da piccolissimi a medi impianti quasi sempre rinnovabili, incrina il modello storico: un edificio che nel passato poteva solo consumare energia oggi, con i pannelli solari o con il mini-eolico, può diventare anche una piccola centrale di produzione. Ma anche una stalla o un’attività agricola, il tetto di un capannone o un piccolo torrente si trasformano in produttori.

Insomma, il quadro si complica di molto: non solo il flusso è bi-direzionale ma è anche spesso difficilmente prevedibile e, per sua natura, più instabile e insicuro. Ecco che il modello storico entra in crisi profonda: emerge la necessità di mettere in collegamento una pluralità di soggetti che possono essere sia produttori che consumatori (i c.d. prosumers) e i cui comportamenti non sono prevedibili con affidabilità. Tutto ciò richiede lo sviluppo di infrastrutture di telecomunicazione capaci di coordinare in modo rapidissimo e efficiente la produzione con il consumo di elettricità. Le Smart Grid sono appunto “reti intelligenti” che adempiono a tale scopo.

Ma le Smart Grid possono svolgere anche altre importanti funzioni. Semplificando il tema si possono evidenziare i seguenti profili:

La Smart Generation, che ottimizza il dispacciamento delle diverse fonti di generazione in base alle condizioni della rete e alle caratteristiche peculiari dei consumi. Fondamentale è qui lo Smart Inverter (essenziale per le rinnovabili che sono notoriamente discontinue) con cui, da remoto, è possibile disconnettere l’impianto di produzione tramite sistemi informatici dedicati.

Lo Smart Network, che garantisce l’affidabilità, la qualità e la sicurezza delle reti.

Lo Smart Metering, cioè un sistema attraverso cui il consumatore – grazie ad un “contatore intelligente” – può comunicare direttamente con il produttore o con la rete nel momento in cui si trasformi lui stesso in produttore.

Riassumendo, le Smart Grid:

  • Rendono più facile la connessione alla rete di impianti di generazione (di tutte le taglie e tecnologie);
  • Permettono ai consumatori di prendere parte all’ottimizzazione del sistema;
  • Rendono disponibili al consumatore più informazioni per la scelta del fornitore;
  • Riducono l’impatto ambientale dell’intero sistema di fornitura;
  • Migliorano l’affidabilità e la sicurezza del servizio.

Inoltre, la natura prevalentemente locale delle Smart Grid consente di ridurre i costi di trasporto dell’energia elettrica anche per le minori dispersioni nei processi distributivi. Non si dimentichi infatti che il 10% dell’energia prodotta si perde prima che arrivi all’utente finale.

I primi progetti pilota sono da tempo usciti dai centri di ricerca universitari e stanno diventando realtà industriali in grado di accompagnare il cambiamento dei modelli di produzione e di consumo; sembrerebbe così emergere la possibilità di ridurre i consumi elettrici e di incrementare l’efficienza energetica. Si delinea, dunque, una vera e propria rivoluzione tecnologica dell’architettura di rete che si caratterizza per un sistema fortemente integrato che si fonda su una attenda pianificazione strategica, su processi di decentralizzazione e una su una forte differenziazione degli impianti. È cioè indispensabile che le soluzioni tecnologiche (Smart Generation, Smart Network e Smart Metering) si sviluppino in completa sinergia tra loro. La visione sistemica è necessaria anche per guidare l’attività degli operatori del settore in una logica di relativa certezza. E, allo stesso modo, appare necessaria una normativa specifica capace di fornire indicazioni chiare per assicurare il collegamento tra le diverse tecnologie di sistema.

Ma questa rivoluzione certamente potrà avere costi non modesti mentre, per molti osservatori, non è certo che i benefici siano altrettanto significativi. Secondo stime attendibili il fabbisogno di risorse finanziarie è di circa ai 5,5 miliardi di euro entro il 2020. Ma la completa implementazione delle Smart Grid in Italia, considerando anche gli investimenti già effettuati, richiede investimenti intorno ai 70 miliardi di euro entro il 2050. È evidente che tali cifre sono assai significative e andrebbero alla fine a carico degli utenti. Per affrontare un percorso oneroso e complesso gli operatori richiedono provvedimenti specifici contenenti vincoli e incentivi.

In questa rivoluzione “Smart” quale saranno i protagonisti? Ad oggi gli operatori certamente più attivi sono le imprese di distribuzione dell’elettricità. Enel è, per esempio, leader mondiale nella installazione dei contatori intelligenti. È naturale pensare che simili imprese assumeranno un ruolo crescente nella costruzione, nella gestione e nello sfruttamento di tali reti. Non si può tuttavia nascondere che – in certa misura – le reti storiche sono in concorrenza con le reti intelligenti poiché generano una significativa rendita per chi le possiede e ciò può rallentare il processo di sviluppo. Nello stesso senso le dinamiche descritte potrebbero spingere alla creazione di reti intelligenti private, cioè sviluppate in modo indipendente da Terna, guidata da Flavio Cattaneo, per soddisfare esigenze locali probabilmente a costi molto più contenuti. È chiaro che questa possibile evoluzione costituisce un elemento di instabilità del sistema anche nella prospettiva del regolatore, l’AEEG.

Ritornando agli attori, varie Utilities stanno sviluppando progetti almeno parziali di Smart Grid. Vale la pena di citare il progetto Smart Domo Grid di A2A Reti Elettriche. Approvato nel dicembre 2011 e finanziato parzialmente dal Ministero dello Sviluppo Economico, è un prototipo di soluzione Demand-Response per sperimentare l’interazione tra rete elettrica e utenza domestica o small business. Riguarda alcune centinaia di utenti di un quartiere di Brescia con un budget di circa 2,3 milioni di euro.

ll progetto GRID4EU, finanziato dalla Comunità Europea, mira a implementare in sei Paesi dell’Ue (Italia, Francia, Germania, Spagna, Svezia e Repubblica Ceca) altrettanti progetti dimostrativi, che propongano soluzioni concrete alle problematiche tecniche legate alla generazione distribuita, all’incremento dell’efficienza energetica e all’attivazione del sistema active demand. Il progetto coinvolge un consorzio di 27 partner tra cui Enel – che ne ha la direzione tecnica – Cez, Rwe, Erdf, Iberdrola, Vattenfall. In particolare, Enel, ha avviato in partenership con RSE (Ricerca Sistema Energetico), Selta, Siemens e Cisco, un progetto dimostrativo in Emilia Romagna, nella zona di Forlì-Cesena (budget previsto: 8,2 milioni di euro). Obiettivo principale è l’integrazione nella rete a media tensione degli impianti FER realizzando un sistema di controllo avanzato in grado di comunicare, grazie a una connessione a banda larga, con i generatori di energia.

In conclusione, le Smart Grid sono una risposta, molto spesso obbligata, per ottimizzare i modelli di produzione e di consumo dell’energia elettrica basati sulla diffusione nel territorio di unità di produzione di piccole dimensione spesso discontinue e non programmabili. La sfida ha molte facce: tecnologiche, economiche, culturali, competitive, regolatorie. Con la delibera 84/2012 – denominata Interventi urgenti relativi agli impianti di produzione di energia elettrica, con particolare riferimento alla generazione distribuita, per garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale – l’Autorità sta cominciando ad affrontare il problema. Non a caso la delibera nasce dalla richiesta di Terna di predisporre i “requisiti minimi per la connessione e l’esercizio in parallelo con la rete AT degli impianti fotovoltaici”.

Ma secondo noi la sfida delle sfide è realizzare delle innovazioni come le Smart Grid senza aggravare la bolletta che oggi costituisce una palla al piede pesantissima per lo sviluppo del Paese. Anzi, semmai, bisognerebbe alleggerirla. Per far ciò ci vuole fantasia e anche coraggio: lo sviluppo di reti locali private potrebbe forse essere una soluzione interessante per raggiungere tali obiettivi.

FONTE: First online

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Flavio Cattaneo: Project Bond, Terna è tra le aziende in pole position

La pubblicazione del decreto Grilli-Ciaccia, rende operativo il project bond, il nuovo sistema di finanziamento per le infrastrutture. Terna, la società che gestisce la rete elettrica italiana, è tra le aziende in pole position per l’utilizzo di questi nuovi sistemi di finanziamento. L’AD Flavio Cattaneo: «Va giudicata positivamente l’introduzione dei project bond rispetto ai quali stiamo individuando i progetti che possono utilizzare questo tipo di finanziamento».

Decolla il project bond, l’obbligazione che potrà essere emessa dalla «società di progetto» per finanziare (o rifinanziare) sul mercato dei capitali una singola opera o un gruppo limitato di opere.

È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto Grilli-Ciaccia che rende operativo il nuovo strumento, considerato dal ministero delle Infrastrutture una priorità assoluta per il passaggio all’era del finanziamento privato di infrastrutture.

Per completare il quadro normativo resta forse da correggere qualcosa con il secondo decreto interministeriale previsto – quello che estenderà la possibilità di dare garanzie alle fondazioni bancarie – soprattutto sui requisiti della garanzia che deve essere «esplicita, irrevocabile, incondizionata, scritta».

Alcuni di questi requisiti, finalizzati proprio a rafforzare l’appetibilità del bond sul mercato, rischiano però di tagliare fuori alcuni possibili “garanti” di mercato, soprattutto tra le banche. Un aggiustamento della norma, soprattutto su «irrevocabile» e «incondizionata», potrebbe garantire il risultato concedendo comunque maggiore autonomia ai soggetti garanti.

La pubblicazione del decreto rende comunque operativo lo strumento. In pole position restano quelle società che per prime hanno creduto allo strumento e si sono mosse per strutturare un’emissione in tempi rapidi: Ital Gas Storage, Tangenziale esterna Milano (Tem) e Terna, che aveva confermato il proprio interesse a luglio per voce del suo amministratore delegato, Flavio Cattaneo.

«Va giudicata positivamente – aveva sottolineato Cattaneo – l’introduzione dei project bond rispetto ai quali stiamo individuando i progetti che possono utilizzare questo tipo di finanziamento». C’è la convinzione che il project bond possa offrire condizioni vantaggiose di finanziamento.

Alla società della rete elettrica frenano però entusiasmi troppo facili sui tempi di emissione, mentre le voci di mercato parlano di un’emissione brownfield (cioè rifinanziamento di opere già finanziate) dell’ordine di un miliardo. «Abbiamo avviato con l’Autorità per l’energia e il gas – dice la società – gli approfondimenti sui necessari passaggi tecnici e regolatori». In particolare, si dovrà preventivamente definire la remunerazione degli asset e stabilizzarne il valore nel tempo.

Chi continua a puntare su tempi rapidi per il project bond è invece Tem che conta di risolvere con questo strumento anche i noti problemi di equity. Se i costi non lieviteranno ulteriormente, serve una provvista complessiva di 1,7 miliardi di cui 1-1,2 miliardi potrebbero arrivare dal project bond.
Era stato anche il viceministro alle Infrastrutture, Mario Ciaccia, padre dello strumento, a confermare l’intenzione di Tem di procedere speditamente e aveva assicurato tutto l’impegno del ministero per garantire un rapido decollo che risolvesse anche i problemi più generali di finanziamento di queste opere.

Tira dritto anche Ital Gas Storage che ha messo in programma investimenti in depositi di stoccaggio per 700 milioni nei prossimi tre anni.

FONTE: Il Sole 24 Ore

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Flavio Cattaneo: Terna confermata nel Dow Jones Sustainability

Terna si colloca per il terzo anno consecutivo ai vertici del Dow Jones Sustainability Index, il riconoscimento della borsa di New York per le società più impegnate sul fronte della sostenibilità. La società, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, ha ottenuto il massimo punteggio al mondo e ha migliorato la sua performance sia in ambito economico sociale con un punteggio complessivo di 87, ben 8 punti in più rispetto al risultato del 2010 e 1 in più del 2011.

C’è molta soddisfazione da parte delle aziende italiane che operano nel comparto energetico incluse nell’indice di sostenibilità del Dow Jones.

Eni, Enel, Snam e Terna ricevono quindi un riconoscimento importante, quello della borsa di NY, per i loro impegni sul fronte del green.

Il Dow Jones Sustainability Index è stato lanciato nel 1999 e da allora indica i titoli di società che appunto emergono per i loro risultati non solo economici, ma anche sociali e ambientali. In altre parole, sono le società più attive sul fronte della sostenibilità.

Eni ottiene per il sesto anno l’inclusione nell’Index, ma riceve anche il riconoscimento del Carbon Performance Leadership Index 2012 del Carbon Disclosure Project. E’ l’unica azienda del settore Energy ad essere selezionata e il motivo è l’impegno nella riduzione delle emissioni di gas serra e nella mitigazione dei rischi di cambiamento climatico. Come ricorda una nota del Gruppo, “quest’anno il Carbon Performance Leadership Index è costituito da 33 aziende internazionali selezionate da PwC per aver mostrato strategie ben definite in tema di cambiamenti climatici e riduzione delle emissioni. Le aziende sono state selezionate tra le 500 società a maggiore capitalizzazione al mondo”.

Grande soddisfazione anche in casa Terna, la società guidata da Flavio Cattaneo, inclusa per il terzo anno consecutivo nell’Index nei panieri World e Europe. Terna ottiene peraltro il massimo punteggio al mondo insieme a Iberdrola e fa sapere di aver “migliorato anche quest’anno la sua performance sia in ambito economico (governance, gestione dei rischi e della catena della fornitura,codice etico e anticorruzione) sia sociale con un punteggio complessivo di 87 (ben 8 punti in più rispetto al risultato del 2010 e 1 in più del 2011): una conferma di continuità al vertice mondiale per l’azienda di settore nella graduatoria finale che riconosce l’impegno della società per una gestione sostenibile”, dicono dall’azienda in un comunicato.

La selezione ha identificato 340 aziende su 2.500 nell’indice World e 166 su 600 nell’indice Europe. Tredici, come nel 2011, le società italiane ammesse nella classifica della sostenibilità mondiale.

FONTE: Green Biz

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Cattaneo Flavio: Terna si posiziona nel Dow Jones Sustainability

Per il terzo anno consecutivo, Terna, la società guidata da Flavio Cattaneo, che gestisce la rete elettrica italiana, si posiziona nel Dow Jones Sustainability, al top della classifica mondiale di sostenibilità del settore dell’“electricity”. La società ha migliorato la sua performance sia in campo economico che sociale.

Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, al top della classifica mondiale di sostenibilità del settore dell'”electricity”.
Per il terzo anno consecutivo, la società è stata inclusa in entrambi i panieri “World” e “Europe” del Dow Jones Sustainability Index, facendo registrare il massimo punteggio al mondo insieme a Iberdrola.
Terna, informa una nota, ha migliorato anche quest’anno la sua performance sia in ambito economico (governance, gestione dei rischi e della catena della fornitura, codice etico e anticorruzione) sia sociale con un punteggio complessivo di 87 (ben 8 punti in più rispetto al risultato del 2010 e 1 in più del 2011): una conferma di continuità al vertice mondiale per l’azienda di settore nella graduatoria finale che riconosce l’impegno della società per una gestione sostenibile.

Quest’anno, aggiunge il comunicato, la selezione ha identificato 340 aziende su 2.500 nell’indice World e 166 su 600 nell’indice Europe.
Sono solo 13, come nel 2011, le società italiane ammesse in questo autentico gotha della sostenibilità mondiale.

FONTE: Borsa Italiana

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Cattaneo Flavio: Secondo Morgan Stanley tra le utilities in voga spicca l’italiana Terna

Per chi vuole investire è il momento di puntare sulle utilities. Questo è quanto afferma Morgan Stanley dopo che il premio a rischio sull’Europa è diminuito, in base alle ultime decisioni prese a livello comunitario. Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, è tra i titoli preferiti, a basso rischio, considerata un giusto mix di fonti di produzione energetica.

Crisi o no, per chi vuole investire è il momento di puntare sulle utilities. Il consiglio arriva dalla banca d’affari Morgan Stanley, che in un report afferma come sulla base delle ultime decisioni prese a livello comunitario sia diminuito il premio al rischio sull’Europa. E come riporta in un servizio “Finanza & Mercati” tra le utilities in voga spicca l’italiana Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, assieme a RWE, National Grid, Iberdrola, Suez Environnement.

L’azienda che gestisce la rete elettrica nazionale, infatti, nell’area del centro Europa è una di quelle maggiormente considerate per giusto mix di fonti di produzione energetica in quanto ciò non dovrebbe comportare ulteriori deterioramenti dei propri utili, gas a parte. Come anche Jp Morgan, anche Morgan Stanley è convinta che sia il caso di tornare a investire sull’equity europeo anche perché il settore è destinato ad una forte ripresa dopo anni in cui le utilities, in generale e meno per Terna, invece sono state snobbate dagli investitori e messe nel mirino dai regolatori e da alcuni governi. Ad esempio il report per quanto riguarda l’Italia si attende che i prezzi dell’energia correggano dai massimi.

In un momento in cui le tlc vengono declassate a neutral, dove ritrovano le banche in risalita, ecco che la promozione delle utilities a overweight è l’indicazione che per gli analisti vuol dire solo una cosa: investire con minor rischio. E Terna è tra i titoli preferiti.

FONTE: Terna

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Flavio Cattaneo, Terna, La rete elettrica del futuro è sempre più intelligente

La rete elettrica del futuro è sempre più intelligente. L’integrazione con più fonti necessita di una infrastruttura in grado di trasportare elettricità senza sbalzi, che non porti l’energia dalla centrale alle case solo a senso unico, ma anche nei due sensi. E soprattutto che sia una rete in grado di accumulare energia in caso di bisogno. Terna, guidata da Flavio Cattaneo, non si è fatta trovare impreparata dallo sviluppo delle rinnovabili, triplicate in meno di due anni.

L’energia da fonti rinnovabili (solare ed eolico in primis, ma anche altre) è sempre più un dato di fatto per ogni Paese industrializzato. Ma c’è un rischio che cresce, con l’aumentare delle fonti, nel poter assicurare il bilanciamento e la continuità della trasmissione dell’energia elettrica in rete : la tipica intermittenza o poca regolazione delle fonti rinnovabili e degli impianti più piccoli. Serve quindi per il futuro una rete sempre più intelligente che non porti solo attraverso i tralicci l’energia a senso unico, dalla centrale alle case, ma anche nei due sensi. E soprattutto che sia una rete in grado di accumulare energia in caso di bisogno.

Di questo ed altro ha scritto il magazine “Espansione”, affermando che le reti stesse ormai devono cambiare passo, trasformandosi progressivamente da passive e unidirezionali (cioè progettate per ricevere e gestire flussi di potenza sempre nella stessa direzione) ad “attive” e smart. Meglio ancora, è il sistema elettrico nel suo insieme che deve diventare intelligente, dai produttori di energia ai gestori delle reti fino ai consumatori. Questo il futuro. Perché a oggi mancano realizzazioni di smart grid bidirezionali, in grado cioè di scambiare informazioni e interagire con gli altri attori. Il che non significa che le reti siano “stupide”, anzi: la rete di trasmissione nazionale in alta tensione è già una rete attiva, tecnologicamente avanzata e in grado di garantire sia la sicurezza del sistema sia elevati standard di qualità.

Per fortuna, si legge su Espansione, Terna, la società guidata da Flavio Cattaneo responsabile del dispacciamento in Italia, non si è fatta trovare impreparata dallo sviluppo delle rinnovabili, triplicate in meno di due anni. Basti pensare che nel solo 2011 e nelle sole Marche sono stati installati 500 MW di potenza rinnovabile (la taglia di una centrale nucleare è di mille MegaWatt), mentre a fine anno il totale nazionale aveva toccato i 19mila MW, di cui 12mila MW di fotovoltaico e 7mila MW di eolico. «Si tratta», commenta Gianni Armani, amministratore delegato di Terna Rete Italia, «di crescite significative e avvenute in breve tempo. Se non ci fossimo preparati con anticipo, avrebbero reso più complicato gestire l’operatività della rete di trasmissione”. Basti pensare che dal 2007 a oggi Terna ha speso 300 milioni di euro in tecnologie di controllo, automazione e sensoristica e altri 600 sono programmati per il futuro. E proprio grazie agli investimenti effettuati, lo scorso anno Terna ha potuto dimezzare rispetto al 2008 i costi di dispacciamento, con un risparmio di circa 1 miliardo all’anno.

Un nuovo fronte di impegno è la realizzazione di sistemi di accumulo diffusi, per una capacità di 240 MW (di cui 130 MW già programmati) da collocare nei punti critici della produzione rinnovabile presenti in Sud Italia. «Le batterie», afferma Armani, «sono l’unico sistema per non buttar via insieme energia e soldi. Come avvenuto nel 2010, quando i parchi eolici per motivi di sicurezza non hanno potuto immettere in rete 500 GWh (gigawattora) , pagati comunque ai produttori e i cui costi sono finiti in bolletta. Già con la prima tranche di batterie da 130 MW lo spreco dovrebbe più che dimezzarsi, grazie alla possibilità di “stoccare” energia nelle ore di massima produzione degli impianti rinnovabili e rilasciarla poi in rete quando questa si riduce».

Comunque, un dato positivo c’è. Un recente studio della Commissione europea ha evidenziato infatti come in Italia sia stata effettuata la metà di tutti gli investimenti comunitari in soluzioni smart, di rete e di misurazione. Un altro riconoscimento è arrivato con il premio che l’Icer (la confederazione internazionale dei regolatori) nel Forum triennale, che quest’anno si è tenuto in Canada, ha assegnato a una pubblicazione – firmata da Luca Lo Schiavo, dirigente dell’Autorità, insieme ad altri autori – dedicata all’esperienza italiana di regolazione per lo sviluppo delle smart grid.

FONTE: Terna

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Consumi elettrici: Terna, ad agosto +2,5% su mese, +0,3% su anno

Terna, guidata da Flavio Cattaneo, rende noti i dati relativi ai consumi di energia elettrica per il mese di Agosto e i primi 8 mesi dell’anno. Sostanziale parità tra i consumi di agosto 2012 e quelli del 2011, mentre rispetto al mese di Luglio 2012, la variazione destagionalizzata di domanda elettrica è pari a un +2,5%. Registra un calo complessivo dell’1,4% invece, il totale dei consumi dal mese di Gennaio alla fine di Agosto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Ad agosto la domanda di energia elettrica, pari a 26,7 miliardi di kWh, ha fatto registrare una sostanziale parita’ rispetto allo scorso anno (+0,3%). Nei primi otto mesi del 2012, la domanda di energia elettrica in Italia e’ risultata complessivamente in calo dell’1,4% rispetto ai valori del corrispondente periodo dell’anno precedente; a parita’ di calendario il valore e’ -1,9%. In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di agosto 2012 rispetto al mese precedente e’ stata pari a +2,5%. Il profilo del trend si porta su un andamento positivo. Lo rende noto Terna, secondo la quale rispetto ad agosto 2011 “cio’ e’ dovuto al fatto che la prima decade del mese e’ stata caratterizzata da temperature decisamente piu’ alte rispetto allo scorso anno, con conseguente incremento dei consumi di energia elettrica in Italia, mentre nella seconda meta’ del mese si rileva una decisa riduzione dei consumi, rispetto allo scorso anno, senza variazioni significative di temperatura”. Depurata dagli effetti climatici, la variazione della domanda elettrica di agosto 2012 diventa -1,2%. La variazione non ha invece risentito dell’effetto calendario in quanto i giorni lavorativi di agosto 2012 sono stati gli stessi (22) dell’anno precedente. I 26,7 miliardi di kWh richiesti nel mese di agosto 2012 sono distribuiti per il 41,6% al Nord, per il 29,9% al Centro e per il 28,4% al Sud
A livello territoriale, la variazione della domanda si e’ articolata in maniera differenziata sul territorio nazionale: +0,3% al Nord, +1% al Centro, -0,1% al Sud

Nel mese di agosto 2012 la domanda di energia elettrica e’ stata soddisfatta per un 92,8% con produzione nazionale e per la quota restante (7,2%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (25 miliardi di kWh) e’ aumentata del 3,6% rispetto a agosto 2011. Sono in crescita le fonti di produzione termica (+1,1%), eolica (+28,5%) e fotovoltaica (+49,2%). Stabile la fonte geotermica e in flessione quella idrica (-5,1%).

Fonte: Borsa Italiana

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Cattaneo Flavio: Terna sempre più tech e green

Terna, eccellenza tecnologica con attenzione all’ambiente. La società che gestisce la rete elettrica italiana, guidata da Flavio Cattaneo, rivoluziona il volto della rete elettrica italiana. Smart grid, nuovi conduttori in fibra di carbonio, conduttori contro i manicotti di neve e Storage Lab rappresentano il nuovo mix di tecnologie a basso impatto ambientale.

Una rete sempre più intelligente

Smart Grid
L’eccellenza tecnologica perseguita da Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, converge in un’unica direzione, quella di una rete della trasmissione elettrica sempre più ‘intelligente’ e all’avanguardia, dove le interconnessioni con cavi terrestri e sottomarini avranno un ruolo centrale. La Rete di Trasmissione Nazionale è già ‘smart’: oltre 63.000 km di linee elettriche che raggiungono l’intero territorio italiano garantendo parità di accesso a tutti i produttori e utenti, assicurando nel contempo un servizio elettrico sicuro, continuo e con elevati standard qualitativi, al top delle best practice europee. In particolare, la Smart Grid di Terna soddisfa le esigenze di flessibilità, economia e affidabilità dei consumatori; assorbe energia da qualsiasi punto venga prodotta e la trasferisce con flussi bi-direzionali ad altre aree in deficit e permette di effettuare ogni azione in tempo reale e in modo dinamico, attraverso innovativi sistemi di comunicazione e un avanzamento tecnologico che consente di mantenere elevati standard di sicurezza e generare efficienza per il sistema elettrico, a beneficio di imprese e cittadini.

Un nuovo conduttore in fibra di carbonio
Nell’ambito di un programma di innovazione e sperimentazione tecnologica che Terna sta portando avanti per aumentare la sicurezza della rete elettrica, i tecnici della società hanno messo a punto una nuova tipologia di conduttore, in fibra di carbonio rivestita con vetro, che evita la corrosione delle parti in alluminio del traliccio. Installato per il momento esclusivamente sulla linea elettrica “Moena-Cencenighe”, dopo due anni di test, è già all’avanguardia mondiale nella sperimentazione dei conduttori alta temperatura di ultima generazione. Presto potrà affiancare i conduttori di tecnologia già consolidata per far fronte al potenziamento della rete Terna.

“Aero-Z”, il conduttore contro i manicotti di neve
Made in Terna è anche il nuovo conduttore contro i manicotti di neve. Si chiama AERO-Z ed è una tipologia innovativa di conduttore che consentirà di limitare il pericoloso fenomeno di formazione e crescita dei manicotti di neve sulle linee elettriche durante il periodo invernale. Attualmente installato su due campate sperimentali sulla linea Demonte-San Rocco, in Piemonte al confine con la Francia, la sua particolarità risiede nella geometria e nei materiali impiegati. Il sovraccarico di neve umida (nota a livello internazionale come wet-snow) è una delle principali cause di “incidente rilevante” sul sistema di trasmissione elettrico nazionale e rappresenta una seria minaccia alla qualità del servizio di trasmissione, arrivando, in alcuni casi più gravi, fino alla rottura di conduttori
o alla caduta di tralicci. Nel corso degli anni sono state messe a punto diverse tecniche di prevenzione o riduzione delle formazioni nevose sulle linee elettriche aeree. AERO-Z, dopo i test effettuati, è pronto per un uso diffuso per garantire una maggior sicurezza della rete.

Lo Storage Lab (TBD)
Lo Storage Lab è un progetto ideato da Terna e finalizzato a garantire un osservatorio privilegiato sullo stato dell’arte della tecnologia per la realizzazione di sistemi di accumulo di energia che si rendono sempre più necessari con il grande sviluppo di fonti rinnovabili che interessa il nostro Paese. La grande maggioranza delle soluzioni tecnologiche di accumulo attualmente disponibili, infatti, necessita di un’adeguata sperimentazione prima di essere giudicata idonea.
In particolare il progetto Storage Lab si prefigge l’obiettivo di individuare il giusto mix di tecnologie in grado di ottimizzare il rapporto costi/benefici; i rischi tecnologici da mitigare e le azioni da seguire per garantire la sicurezza del sistema elettrico; le caratteristiche di ognuna delle tecnologie sperimentate (vita utile, tempi realizzativi, efficienza, prestazioni, ecc); le possibili soluzioni Smart Grid associabili a ciascuna tecnologia.

FONTE: Terna

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