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Evolution Skill: una piattaforma contro il riciclaggio

Un checkup che aiuta le banche nella lotta al riciclaggio. Si tratta di Evolution Skill, una piattaforma web innovativa messa a punto dalla società bresciana L&P Consulenti (www.lpconsulenti.it) con Sinergica Spa e il Comitato scientifico del Corso di antiriciclaggio all’Università La Sapienza di Roma.
In sostanza Evolution Skill, come spiega Ettore Fareri che guida L&P Consulenti, consente alle singole banche di misurare la propria capacità di contrasto al fenomeno del riciclaggio, attraverso un accurato screening sul personale. E indaga, in modo veloce e flessibile, anche coinvolgendo direttamente i dipendenti in laboratori tematici per valutarne le abilità, sulle diverse aree – padronanza del ruolo, adeguata verifica, Archivio unico informatico, limitazione all’uso del contante e segnalazione di operazioni sospette – alle quali si può ricondurre la normativa sull’antiriciclaggio, evidenziando con precisione eventuali criticità gestionali oppure organizzative.
EVOLUTION SKILL® è, quindi, un sistema di rilevazione web based con il quale, accedendo ad una serie di “sessioni – laboratori” operativi le persone hanno la possibilità di misurarsi con quanto previsto per il proprio ruolo. In poco tempo potrà verificare non soltanto quanto sanno, ma anche se sono in grado di operare in coerenza con le regole aziendali e le normative di legge.
Con un semplice click sarà possibile accedere ai laboratori del:
1. SAPERE
cioè quanto si conosce la regolamentazione e la normativa in materia.
2. FARE
cioè se interpretano correttamente i comportamenti organizzativi prescritti, sia per intensità che per frequenza
3. AGIRE
cioè se sono si è in grado di indirizzare responsabilmente la propria loro attività e, quindi, di mettere in campo conoscenze, esperienze e capacità nell’affrontare e risolvere i problemi che si presentano giornalmente.

Il risultato dell’analisi verrà trasformato in indicatori sintetici che consentiranno di:
A. conoscere il livello di rischio al quale si è esposti, confrontando il dato emergente dalla rilevazione sulle proprie persone con un Benchmarking costruito sulla base di un archivio dati di migliaia di altri soggetti che sono stati sottoposti all’indagine;
B. finalizzare gli interventi formativi alle reali necessità, assicurando efficacia agli investimenti da realizzare sulle risorse umane, attraverso un indicatore di orientamento formativo costruito sulla base del profilo target definito dall’Azienda.

«È uno strumento digitale assolutamente innovativo – rimarca Fareri – che ha avuto negli ultimi mesi una risposta più che positiva da parte degli istituti di credito, con oltre tremila professionisti analizzati in materia di antiriciclaggio». L&P Consulenti, fondata nel 1996 e rilevata nel 2011 da Ettore Fareri – che ha una lunga esperienza nel settore bancario – opera con un network di quindici persone, prevalentemente nel settore bancario e assicurativo, nell’ambito della ricerca e selezione del personale, gestione e sviluppo delle risorse umane e diagnosi delle competenze. Con un fatturato raddoppiato negli ultimi anni, che si aggira attorno ai 500mila euro. Una crescita, come ricorda lo stesso Fareri, supportata dagli investimenti. «Investiamo un quarto del fatturato in nuove tecnologie – conclude Fareri – per migliorare i processi diagnostici ma anche per implementare le dinamiche della nostra piattaforma web». Per maggiori informazioni è possibile scrivere a [email protected]

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Il microcredito 5 Stelle a sostegno delle StartUp: Incentivimpresa può aiutarvi

Uno dei problemi più difficili da affrontare per chi vuole avviare una nuova attività, è avere un finanziamento o credito iniziale tramite cui supportare l’investimento iniziale. Una maniera per poter far fronte a questo problema è usufruire di finanziamenti a tassi agevolati, specificamente progettati per sostenere le Startup: uno di questi è il Microcredito Cinque Stelle.

Incentivimpresa può assistervi per le procedure di richiesta ed ottenimento di questo finanziamento a tasso agevolato. In particolare possiamo aiutarvi nel capire quali investimenti sono finanziabili ed ammissibili e quali sono i requisiti per poterlo richiedere. In tempi recenti abbiamo avuto molti clienti interessati, al Microcredito 5 Stelle, e desiderosi di sapere come ottenerlo. Abbiamo aiutato decine di imprese nel processo burocratico di richiesta ed ottenimento.

Tale finanziamento, fornito dal Movimento 5 Stelle, non può superare i 25mila euro, ma tale limite può essere incrementato ulteriormente di 10mila Euro in relazione a specifiche condizioni. Può essere utilizzato per l’acquisto di beni, la retribuzione di nuovi dipendenti o pagamento di corsi di formazione: tutti problemi a cui le Startup devono spesso far fronte ma hanno difficoltà per via della mancanza di liquidità.

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PROGETTO DI FONDAZIONE PIATTI SELEZIONATO DA FONDAZIONE CARIPLO 1.200.000 EURO PER “LA NUOVA BRUNELLA” CENTRO PER LE DISABILITà e la famiglia

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  • 3 Aprile 2014

Il progetto di riqualificazione in chiave sociale dell’immobile già sede del seminario dei Frati Minori Francescani alla Brunella è stato scelto nell’ambito del piano degli interventi emblematici di Fondazione Cariplo, riservato per il 2013 alle province di Varese e di Como. Il Centro per le Disabilità e la Famiglia si chiamerà “La Nuova Brunella”, nel segno di un rinnovamento nel solco della continuità con lo spirito solidale che ha nel luogo radici profonde. Un bene che rimane alla città di Varese e che rappresenterà una risorsa innovativa per tutte le famiglie del territorio.

Varese, 2 aprile 2014 – Il progetto di nuovo Centro multiservizi per le Disabilità e la Famiglia, presentato da Fondazione Renato Piatti Onlus lo scorso novembre a Fondazione Cariplo nell’ambito del piano degli interventi emblematici riservato per il 2013 ai territori di Varese e di Como, è stato selezionato dalla Fondazione erogativa lombarda, che ha stanziato a suo favore un contributo di 1.200.000 euro. Lo ha reso noto la stessa Fondazione Cariplo ieri, al termine della seduta del Consiglio di Amministrazione che ha deliberato in materia.

Il Centro per le Disabilità e la Famiglia si chiamerà “La Nuova Brunella”, nel segno di un rinnovamento nel solco della continuità con lo spirito solidale che ha nel luogo radici profonde. Avrà infatti sede nello stabile di via Crispi 4 precedentemente occupato dall’Ordine dei Frati Minori, da molti anni crocevia di attività di sostegno ai soggetti più fragili della comunità.

“La notizia dell’importante contributo stanziato da Fondazione Cariplo per il nostro progetto de “La Nuova Brunella” ci riempie di grande soddisfazione”, afferma Cesarina Del Vecchio, Presidente di Fondazione Renato Piatti onlus. “Siamo ovviamente molto grati a Fondazione Cariplo: è un risultato che conferma la bontà e la serietà della nostra proposta progettuale, il cui intendimento è quello di dare vita a una risorsa innovativa nella rete dei servizi alla persona, in grado di rispondere ai bisogni delle famiglie della città di Varese e di tutto il territorio provinciale. La centralità del nucleo familiare è peraltro nel nostro DNA: Fondazione Piatti ha infatti  le sue radici in Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale), che promuove con forza il sostegno e l’accompagnamento alla famiglia”.

“Al senso di soddisfazione se ne aggiunge un altro”, sottolinea Cesarina Del Vecchio, “quello di una grande responsabilità nei confronti della comunità varesina e di tutta la provincia per la realizzazione efficace ed efficiente del progetto e la gestione dei finanziamenti concessi, che  coprono una quota rilevante dei capitali necessari. Non possiamo e non vogliamo sederci sugli allori: saranno anni di grande lavoro, sia per raccogliere nuovi fondi, indispensabili a completare tutti gli investimenti previsti, e portare a compimento la realizzazione, sia per aggregare la cittadinanza e i vari portatori di interesse intorno a un progetto che andrà a beneficio di tutti, direttamente o indirettamente”.

Il nuovo Centro, che si avvarrà della collaborazione della Fondazione Istituto “La Casa” di Varese, di Anffas onlus di Varese e dell’Associazione Sportiva ASA Varese nonché della partecipazione di ASL Varese attraverso la sua Direzione Sociale, riunirà in un solo luogo la clinica, la riabilitazione precoce, la residenzialità, la formazione, la ricerca, la sperimentazione scientifico-sociale nonché l’ascolto e l’accompagnamento delle famiglie. Una struttura multifunzionale che, interpretando in chiave evolutiva il Piano Regionale di Sviluppo della X^ Legislatura, potrà porsi come “sportello unico di welfare” e avrà “un orientamento mirato alla presa in carico della famiglia in modo complessivo, specie nelle situazioni di criticità (disabilità, non autosufficienza, povertà, ecc.)”.

Le aree dedicate saranno le seguenti:

  1. unità di offerta sanitaria riabilitativa di NPIA per minori con autismo e disturbi pervasivi dello sviluppo (DPS);
  2. unità di offerta residenziale temporanea e/o permanente per adulti con disabilità (Comunità Alloggio);
  3. sedi sociali di Fondazione Piatti, ANFFAS Varese e Associazione Sportiva ASA Varese;
  4. Centro per la famiglia in collaborazione con il Consultorio Fondazione Istituto La Casa. Resterà invariata l’ubicazione e l’attività dell’attuale consultorio familiare accreditato della Fondazione Istituto la Casa.

 

 

A proposito di Fondazione Piatti

Fondazione Renato Piatti Onlus è stata costituita nel 1999 a Varese per volontà di alcuni soci della locale Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) allo scopo di progettare, realizzare e gestire servizi a favore delle persone con disabilità intellettiva e relazionale e delle loro famiglie. Gestisce 14 centri nelle province di Varese e Milano, nei quali si prende cura di 350 persone, grazie all’impegno di 350 tra operatori e volontari.

 

Per maggiori informazioni:

Fondazione Renato Piatti Onlus – www.fondazionepiatti.it

Maurizio Ferrari

Responsabile Comunicazione e Fund Raising – Tel. 0332 833911 – Email [email protected]

Chiara Locorotondo

Ufficio Comunicazione e Fund Raising – Tel. 0332 833911 – Email [email protected]

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Inoltro delle domande di finanziamento per il bando INAIL 2013 fino all’8 aprile 2014

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  • 11 Febbraio 2014

Dal 21 gennaio 2014, MODI S.r.l.  di Mestre Spinea Venezia sta inserendo sul portale INAIL i progetti dei Clienti del Veneto che sono interessati al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nella propria Azienda. Questa attività viene da noi erogata  in forma gratuita e proseguirà sino all’8 aprile 2014.

Nel caso di raggiungimento o superamento della soglia minima di ammissibilità, si potrà partecipare alla fase successiva di inoltro della domanda, nelle date di apertura dello sportello telematico che verranno comunicate successivamente

Ricordiamo che sono ammessi a contributo i progetti che ricadono in una delle seguenti tipologie:

  • progetti di investimento;
  • progetti di responsabilità sociale (SA8000) e per l’adozione di modelli organizzativi (ex D.Lgs. 231/2001) e Sistemi di Gestione della Sicurezza.
  • progetti per la sostituzione o l’adeguamento di attrezzature di lavoro prive di marcatura CE (messe in servizio anteriormente al 21/9/1996) con attrezzature rispondenti ai requisiti di cui al Titolo III del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.

I destinatari del bando sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura. Sono escluse quelle che erano già state ammesse a contributo con gli Avvisi Inail 2010, 2011 e 2012. Le imprese possono presentare un solo progetto e per una sola unità produttiva su tutto il territorio nazionale.

I fondi a disposizione, pari a circa 307 milioni di euro, sono ripartiti in budget regionali (per il Veneto sono previsti circa  22 milioni) e il contributo erogato è pari al 65% delle spese sostenute per la realizzazione del progetto, per un massimo di 130.000 euro.

I contributi sono a fondo perduto e vengono assegnati fino all’esaurimento delle risorse disponibili, secondo l’ordine cronologico di invio telematico delle domande.

MODI S.r.l. fornisce assistenza alle Aziende sia nella fase di ottenimento del finanziamento che di realizzazione dei progetti finanziati nel proprio ambito di attività.

https://docs.google.com/forms/d/1cK8hxv_9tgq9OT5ark7L154bHQaPo3f1RBjTUA9_jeA/viewform

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Fiducia degli italiani: nuovo record negativo. Raggiunto il livello più basso mai registrato dall’Osservatorio Findomestic

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  • 13 Dicembre 2012

Da quando l’Osservatorio Findomestic ha iniziato il proprio ciclo di rilevazioni, mai si era arrivati a registrare un livello di fiducia così basso: 3,05 punti, su una scala che va da 0 a 10 e che ha in 7 la soglia positiva. Il precedente “record” era stato registrato ad aprile, quando il livello di fiducia degli Italiani era non era andato oltre 3,14. Da aprile a settembre, però, il trend aveva conosciuto un progressivo incremento dei valori mensili, che erano via via cresciuti fino al 3,33 di settembre. Da quel momento, la parabola è tornata a puntare verso il basso (ad ottobre il livello di fiducia era sceso nuovamente a 3,2 punti). Il mese scorso, poi, il minimo storico: 3,05.

A livello macroregionale, il Nordest fa segnare la soglia meno negativa, con il Nordovest e il Centro che, invece, si collocano su un livello più basso. Il Sud e le Isole, infine, si collocano in una posizione mediana.

A calare, a novembre, è stata anche la propensione al risparmio. Se, infatti, a ottobre era stata del 15,8% la quota di consumatori che si diceva pronta ad incrementare nei 12 mesi successivi i propri risparmi, nel corso degli ultimi 30 giorni, si è scesi al 13,5%.

Previsioni di acquisto a tre mesi

Elettrodomestici: cresce la propensione all’acquisto di elettrodomestici bianchi (frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie ecc), sostanzialmente stabili le previsioni di acquisto dei bruni (TV, Hi-Fi). Diminuisce, invece, l’interesse per i piccoli.

Salgono rispettivamente al 18,5% e al 14,3% (dal 18,2 e dal 13,6%) le quote dei consumatori interessati ad acquistare un elettrodomestico bruno e uno bianco. Trend inverso per i piccoli elettrodomestici: un mese fa, gli intenzionati all’acquisto erano il 25,2% mentre oggi sono il 24,8%. In termini di importi di spesa, continua il trend decrescente per le due categorie che incidono di più sul budget famigliare: – 44 € per gli elettrodomestici bianchi, – 39 € per i bruni (TV e Hi-Fi).

Elettronica di consumo: stabili le intenzioni di acquisto per telefonia, pc e tablet. In crescita l’interesse per fotocamere e videocamere.

La quota di Italiani intenzionati ad effettuare acquisti nei comparti telefonia, PC e tablet/e-book resta stabile al mese precedente, rispettivamente al 20%, al 18% e 11,0%. Il mercato delle fotocamere, in particolare, vede crescere i potenziali acquirenti dal 10,4% al 11,7%. Per quanto riguarda la spesa prevista, invece, tutte le categorie registrano un decremento rispetto al periodo precedente: fotocamere e videocamere (-59€), tablet (-45€), telefonia (-11€), pc e accessori (-25€).

Auto e moto: giù le intenzioni di acquisto per le vetture nuove. Stabili quelle per le auto usate. Va meglio per i motocicli.

Diminuiscono le previsioni di acquisto (e finanziamento) di auto nuove, con la quota di interessati che passa dall’8,4% al 7,4; l’usato scende solo di 0,2 punti percentuali (dal 6,9 al 6,7%). Al contrario aumenta la percentuale degli interessati all’acquisto di moto e scooter: dal 4,7% di ottobre al 5,7% di novembre. Considerando invece gli importi massimi di spesa preventivati, per le auto nuove la cifra aumenta sensibilmente e sale a 19.233 €; per le usate e per i motocicli resta invece stabile (rispettivamente a 7.067 e a 2.988 €).

Casa e arredamento: in calo le intenzioni di acquisto per i mobili. Segnale positivo per le previsioni di acquisto di immobili. Stabili quelle per la ristrutturazione della casa.

Scende dal 15,9% al 13,7% la quota di quanti prevedono di acquistare mobili e complementi d’arredo nei prossimi tre mesi, mentre cresce l’interesse all’acquisto di case (da 3,7% a 4,6%). Stabile invece la quota di coloro che si dicono intenzionati alla ristrutturazione della casa (da 7,6% a 7,9%). Prosegue il trend decrescente della spesa media prevista per i mobili: per il mese di dicembre la cifra di riferimento é 2.257 €.

Tempo libero: stabili le intenzioni di acquisto per viaggi, vacanze e abbigliamento sportivo. Diminuisce l’interesse per il fai-da-te.

Stabili rispettivamente al 30% e al 22% le quote dei consumatori che prevedono di acquistare viaggi, e vacanze e articoli di abbigliamento sportivo nei prossimi tre mesi. Diminuiscono gli interessati all’acquisto di attrezzature per il fai-da-te, che passano dal 25,0% al 23,9%.

Il presente comunicato e i precedenti sono disponibili on-line:

http://www.adhoccommunication.it e http://www.info.findomestic.it

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Le famiglie Italiane e la crisi: calano i consumi e i redditi, cresce solo la telefonia (+62%) e l’home confort. Aumenta la fiducia nelle istituzioni

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  • 4 Dicembre 2012

Gli anni che abbiamo trascorso e i recenti eventi politico economici nazionali, hanno fortemente impattato sul concetto di fiducia degli italiani. Il modello di fiducia, quasi fideistica, che si era instaurato in passato era sfociato in una irresponsabilità individuale. Ora prevale un concetto “bottom up”, più aderente e controllabile dai singoli individui. Aumenta la fiducia nella sfera privata, nella famiglia, negli amici, nelle comunità solidali o in quanti sono grado di fornire aiuto, spesso vicendevole. Si afferma sempre di più il concetto che l’unione tra individui può fare la differenza.
Forze Armate, Esercito e Presidenza della Repubblica sono le istituzioni che più godono la fiducia degli Italiani. Tra i soggetti degni più affidabili emergono gli scienziati, i giornalisti, gli imprenditori e i comici, per competenza e capacità di innovare, oppure perché svolgono un ruolo di denuncia. Il contesto pubblico è in caduta verticale: rappresenta una realtà astratta e “distante”, verso la quale ci si sente impotenti… politica, economia e futuro sono irraggiungibili; si intuisce anche la debolezza degli organismi politici nel produrre una visione che possa guidare il passaggio verso un nuovo equilibrio globale. Tra i soggetti che perdono fiducia sono da annotare i politici, i professionisti della finanza, gli immobiliaristi e gli agenti di vendita.
In un contesto di fragilità socio economica evidente anche la spesa delle famiglie nel 2012 ha subito contraccolpi. I consumi sono stati fortemente penalizzati dalla dinamica del reddito disponibile. La contrazione della spesa è intervenuta nonostante la riduzione della propensione al risparmio, finalizzata a preservare i livelli di consumo a fronte di un’ulteriore compressione del potere d’acquisto delle famiglie. La tipologia di beni maggiormente sacrificata è stata quella dei durevoli, il cui acquisto è stato rinviato quando non strettamente necessario, aumentando così la vita media dei beni in dotazione delle famiglie. Nel 2012 si stima che, a fronte di un calo del reddito disponibile del 4,5% reale, i consumi interni si siano contratti del 3,4%.
Le informazioni disponibili portano a stimare un andamento della domanda ancora debole nella seconda metà dell’anno, e si ipotizza che la contrazione dei consumi possa proseguire fino a metà 2013. Sulle decisioni delle famiglie continueranno a pesare gli effetti della manovra di bilancio, la compressione del reddito disponibile e l’incertezza sulle prospettive di reddito, dovuta alle riforme rese necessarie dal risanamento dei conti pubblici.
Per il 2013 è previsto un ulteriore ridimensionamento della domanda a fronte di un’analoga diminuzione del reddito disponibile reale (-1,1% per entrambi). Alla fine del 2013 il livello dei consumi interni risulterà, in termini reali, del 5,7% inferiore rispetto a quello del 2007, mentre il reddito disponibile si sarà ridotto del 10,3% rispetto al livello pre-crisi. Per attenuare la caduta dei consumi la propensione al risparmio è stimata aver raggiunto un nuovo minimo nel 2012.
Ci si attende che nel 2013 le decisioni di spesa delle famiglie saranno ancora fortemente condizionate dagli effetti della manovra di bilancio e della fase recessiva sul reddito disponibile e che, anche se con una forte attenuazione rispetto al 2012, la domanda di beni durevoli si manterrà ancora in moderato calo, non riuscendo quindi ad imboccare un sentiero di recupero delle forti contrazioni degli ultimi anni. Nel 2012, la categoria dei durevoli (che, oltra quelli analizzati dall’Osservatorio, comprende voci come gioielleria, strumenti musicali e piccole imbarcazioni) è risultata quella maggiormente sacrificata, subendo una contrazione del 9,4%. L’acquisto dei durevoli è stato rinviato quando non strettamente necessario e la vita media di questa tipologia di beni è in continuo aumento. Fanno eccezione l’home comfort con vendite in crescita del 9,4% e, soprattutto, i cellulari (+24,1%), prodotti che conoscono un ritmo di sostituzione così elevato da mettere in discussione l’appartenenza degli stessi alla categoria dei “durevoli”.

I settori

MERCATI VEICOLI: Fin dall’inizio della crisi la spesa per la mobilità (autovetture nuove ed usate, motoveicoli e camper) era stata fortemente ridimensionata dalle famiglie, riducendosi tra il 2008 e il 2011 del 7,3% medio annuo, nonostante il temporaneo sostegno fornito al settore dagli incentivi. Il perdurare della crisi e il progressivo deterioramento del reddito disponibile hanno intensificato la tendenza al contenimento della spesa delle famiglie per la mobilità, con particolare intensità per il primo acquisto o la sostituzione del mezzo privato. Nel 2012 la spesa per veicoli si è così ridotta del 17,6% (-18,8% se non si tiene conto dell’aumento dei prezzi), scendendo a 28,7 miliardi di euro, livello del 39% inferiore rispetto a quello del 2007.
Auto Nuova: come atteso sono state le famiglie italiane a pagare il prezzo più alto della crisi: la nuova fase di recessione, una disoccupazione in crescita e l’impatto della tassazione hanno originato una forte contrazione dei redditi reali dei nuclei familiari, condizionandone in misura più rilevante le decisioni d’acquisto di automobili. Il 2012 ha fatto registrare una contrazione per la domanda dei privati pari al -23,4%, in peggioramento rispetto ai dati già molto negativi del precedente biennio, e il numero di nuove autovetture immatricolate dalle persone fisiche è sceso sotto al milione di unità. In calo di conseguenza anche le richieste di finanziamento per l’auto nuova.
Dopo una buona tenuta nel biennio 2010-’11, il segno negativo ha caratterizzato anche la domanda a volume del segmento business (-13,2%). L’incremento prospettico della pressione fiscale sull’automobile incorporato nella recente riforma del lavoro ha reso più restrittive le possibilità di deduzione dei costi dell’auto aziendale, portando a una contrazione particolarmente accentuata per la domanda delle società già nel 2012 (-17,6% nel tendenziale gennaio-ottobre).
Auto Usata: Anche il mercato dell’auto usata inverte la tendenza che l’ha contraddistinto fino al 2011 e registra una flessione notevole in termini di passaggi di proprietà e di fatturato. Il sostegno derivante dalla sostituzione dell’acquisto di nuovo con l’usato in un contesto di crisi non è stato sufficiente nel 2012 a preservare il settore da una contrazione della domanda
Motoveicoli: non si arresta la fase recessiva che interessa il mercato delle due ruote dal 2008. Contrazione superiore al 30% e doppia rispetto al 2011 per il mercato dei ciclomotori. Questo segmento risente particolarmente della flessione della domanda di giovani e giovanissimi, particolarmente penalizzati dalla crisi. Anche il mercato delle moto registra nel 2012 risultati fortemente negativi, con una flessione dell’immatricolato di poco inferiore al 20%. In controtendenza solo il segmento tra i 501 e i 750 cc.
Camper/autocaravan: In un contesto di difficoltà economiche e di incertezza cala nettamente la domanda di autocaravan. Il comparto registra nel 2012 una contrazione sia in termini di vendite che di fatturato superiore al 30%. A frenare il desiderio di acquisto dei consumatori è soprattutto l’elevato investimento che spinge le famiglie o a rimandare l’acquisto di un bene non strettamente necessario o a spostare le proprie mire verso il mercato dell’usato e del noleggio.

MERCATI CASA: Non fanno eccezione al calo dei consumi i mercati dei beni durevoli per la casa che, se pur caratterizzati da una dinamica favorevole dei prezzi, registrano una flessione sia delle vendite che del fatturato. La crisi economica e il persistente clima di incertezza inducono le famiglie a rinviare l’acquisto di beni non strettamente necessari. A farne le spese sono tutti i comparti, compresi quelli sostenuti dall’innovazione tecnologica come quello di Tv, video e Hi-fi. Si salva solo la telefonia, trainata dal segmento degli “smartphone”, e l’home comfort che si è avvantaggiato quest’anno di condizioni meteorologiche particolarmente favorevoli all’acquisto di condizionatori.
Anche la spesa per beni durevoli per la casa (mobili, elettrodomestici, telefonia, information technology e bricolage) ha subito un forte contenimento nel 2012 (-4,3% in valore), minore di quello che ha interessato la spesa per veicoli (-17,6%), ma comunque più accentuato rispetto al risultato già negativo del 2011.
Mobili e arredamento: questo settore, che aveva tenuto nel biennio 2010/2011, registra una marcata flessione della domanda, sia in termini di vendite che di fatturato. A penalizzare gli acquisti e anche le domande di prestiti per mobili e arredamento contribuiscono, oltre al deterioramento del potere d’acquisto delle famiglie e alle maggiori difficoltà di accesso al credito, l’assenza di incentivi e la contrazione delle compravendite immobiliari ad uso residenziale registrata nel primo semestre del 2012.
Elettrodomestici grandi (frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, piani cottura ecc.): la domanda dei consumatori, sempre più cauti e inclini a rinviare gli acquisti di beni durevoli in un clima di fiducia fortemente deteriorato, ha evidenziato una flessione consistente sia in termini di vendite che di fatturato. A livello di macro aggregati, si evince un forte deterioramento della categoria merceologica del comparto “cottura”. Meno spiccata la flessione del segmento lavaggio. Performance migliore per il comparto refrigerazione che beneficia dei driver dell’ecologia e della tecnologia.
Piccoli elettrodomestici (robot da cucina e piccoli apparecchi per la pulizia della casa e per la cura della persona): La crisi dei redditi e della fiducia delle famiglie non risparmia questo comparto che evidenzia un andamento negativo che nasconde al suo interno performance differenziate tra i vari segmenti: flessione più rilevante per il comparto “cura persona”, migliore tenuta per i piccoli elettrodomestici per la casa.
L’elettronica di consumo (Tv, video, decoder, Hi-fi) rallenta, nel 2012, la propria decrescita, pur registrando una flessione importante sia per quanto riguarda il volume di vendite che il fatturato. A mitigare la flessione del settore il passaggio al digitale terrestre che ha interessato nell’ultimo anno il Sud Italia e la Sicilia, aree che hanno registrato un andamento positivo del comparto a differenza di tutte le altre. Il comparto video conferma la propria leadership nel mercato dell’elettronica di consumo mantenendo una quota superiore all’80% del valore totale.
Fotografia: nel 2012, il comparto registra una flessione delle vendite e del fatturato. A fornire un contributo positivo all’andamento del mercato sono le macchine fotografiche con lenti intercambiabili a conferma di una tendenza dei consumatori ad acquistare prodotti tecnologicamente più avanzati e capaci di garantire una resa qualitativa maggiore. In calo invece le vendite delle macchine compatte che rappresentano ancora il segmento di gran lunga più rilevante nel settore fotografia.
Telefonia: con la migliore performance tra i settori dei beni durevoli monitorati dall’Osservatorio (+21,1% in valore), la telefonia evidenzia nel 2012 una forte crescita sia in termini di volumi che di fatturato. Questa performance deriva dal fatto che il mercato è interessato dal fenomeno di sostituzione tra cellulari tecnologicamente meno evoluti, mobilephone, e più evoluti, smartphone. I dati dei primi nove mesi del 2012 mostrano che i primi hanno fatto registrare nuovamente una flessione del valore degli acquisti (-39%), avvenuta a fronte di una contrazione dei volumi del 28%. I secondi hanno invece continuato a conquistare un sempre maggiore appeal tra i consumatori finali; nello stesso periodo, infatti, complice la crescente varietà di modelli presenti nei punti vendita a prezzi sempre più accessibili, gli smartphone hanno registrato un notevole aumento delle vendite sia in quantità (+62%) che in valore (+63%).
Informatica: l’Information Technology registra anche nel 2012 una lieve flessione delle vendite che, in virtù del nuovo calo dei prezzi, comporta una contrazione sensibile del fatturato. La crisi economica ha penalizzato soprattutto la domanda delle aziende a fronte di una sostanziale tenuta di quella delle famiglie. Le scelte dei consumatori premiano soprattutto i prodotti portabili: crescita a tripla cifra per i tablet a scapito di desktop, notebook e, soprattutto, netbook. I desktop PC hanno confermato il loro declino.
Home comfort: insieme alla telefonia, è l’unico mercato di beni durevoli, tra quelli monitorati dall’Osservatorio, ad evidenziare nel 2012 una crescita in termini di vendite e di fatturato. Il segmento è stato avvantaggiato durante tutto l’anno da condizioni metereologiche incentivanti le vendite. Le vendite di apparecchi per il riscaldamento elettrico hanno beneficiato di un inverno particolarmente lungo e rigido, quelle di condizionatori ha tratto impulso invece da una stagione estiva molto afosa.
Il comparto dell’home comfort, inclusivo dei condizionatori d’aria e degli apparecchi per il riscaldamento e il trattamento dell’aria, ha evidenziato durante l’anno trascorso una crescita a valore del 9,1%, in netta controtendenza rispetto agli altri settori degli elettrodomestici, fruendo inoltre di un livello dei prezzi complessivamente stabile.
Bricolage: calano nel 2012 i consumi delle famiglie all’interno del settore che torna ad assestarsi sui livelli del 2010 in termini di valore degli acquisti. In marcata flessione l’acquisto di utensili e attrezzi per la casa e il giardino, più contenuta la contrazione delle vendite di prodotti per la riparazione e la manutenzione domestica vista l’impossibilità di rinviare tali interventi.

AD HOC Communication Advisors:
Marina Beccantini 02 7606741
[email protected]

Findomestic
Stefano Martini 335 8123542
[email protected]

Il presente comunicato e i precedenti sono disponibili on-line:
http://www.adhoccommunication.it e http://www.osservatorio.findomestic.it

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Tre Italiani su quattro scelgono la propria auto in base al prezzo

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  • 20 Novembre 2012

Prezzo d’acquisto al primo posto e dotazioni di sicurezza al secondo. L’automobilista italiano, in questi tempi di crisi, guarda prima di tutto al costo delle auto ma senza perdere di vista gli standard tecnologici che garantiscono la sicurezza attiva e passiva della vettura che vuole acquistare. Per il 75% il fatto economico è determinante. Poi, per il 63% vengono le caratteristiche tecniche e, per l’appunto, di sicurezza. L’immagine che l’auto dà di sé interessa non più del 3% dei consumatori. Mentre il peso della marca, appena l’11. Dati, quelli fotografati dall’Osservatorio Auto 2013 di Findomestic, in linea con quelli registrati in Belgio, Spagna, Francia, Germania, Portogallo, Regno Unito e Turchia, gli altri paesi coinvolti nella rilevazione. Solo in Spagna sono più disinteressati di noi per quel che concerne il brand (10% il peso di questo fattore nel paese iberico). Belgi e Francesi, i più sensibili: il blasone dalle parti di Bruxelles e Parigi incide per il 20%.

La congiuntura economica sfavorevole alla quale si aggiunge la saturazione dei parchi auto lasciano intravedere deboli prospettive di ripresa nell’immediato per il settore automobilistico le cui difficoltà, considerato il rilevante peso economico che rappresenta, non lasciano nessuno indifferente:
L’Osservatorio Auto Findomestic 2013 ha analizzato questa problematica così importante per l’industria automobilistica nel suo insieme e ha individuato cinque leve per rilanciare la crescita delle vendite in Europa.

COME FAR RIPARTIRE IL MERCATO: LE CINQUE LEVE SU CUI INTERVENIRE

A sentire il consumatore finale, la ricetta per rilanciare il mercato dell’auto è semplice: 1) per la maggioranza, più sensibile al “low cost”, meno fronzoli, con una distinzione netta tra innovazione utile e inutile; 2) veicoli più in linea con le esigenze delle famiglie, in particolare per quel che riguarda i costi di utilizzo; 3) per la fascia medio – alta del mercato, quella per la quale l’auto non è solo un mezzo di trasporto ma anche un piacere, design più accattivanti e, in generale, più attenzione al fattore emotività; 4) nuove modalità di commercializzazione e nuovo ruolo di internet, che diventa anche canale di vendita; concessionari e venditori più attenti a fornire consigli, assistenza e nuovi servizi; 5) credito, leasing e noleggio a lungo termine per accelerare il rinnovo del parco auto.

1) L’innovazione
: troppo spesso le innovazioni non figurano più, come accadeva un tempo, nel catalogo degli optional, ma sono invece imposte e contribuiscono a fare salire i prezzi. Già nel 2010 gli automobilisti europei si dicevano disposti a rinunciare ad una serie di optional al fine di vedere scendere il prezzo della vettura che volevano acquistare. In Italia, in particolare, il 51% di loro era disposto a dotazioni più povere in tema di navigazione, informazione e comunicazione; un dato in linea con quello degli altri paesi europei (il valore medio si attestava al 56%). Questa tendenza si conferma anche nel 2012. Largo quindi solo all’innovazione utile, quella che ad esempio incide sulle prestazioni, e quindi sui consumi. Le rilevazioni effettuate sul consumo medio delle auto nuove vendute è passato dai 7,5 litri ogni 100 chilometri del 2000 ai 5,5 di quest’anno.

2) I costi di utilizzo
: fatta eccezione per il prezzo d’acquisto, che resta il riferimento fondamentale per orientare il consumatore, il costo di utilizzo è, in Europa, il secondo fattore più incisivo nella scelta finale, che pesa per il 60% dei consumatori del Vecchio continente. In Italia il dato è leggermente più basso (57%) ed è superato dalla rilevanza delle caratteristiche tecniche e di sicurezza del mezzo (63%). Inglesi e portoghesi, relativamente con il 68 e il 66%, invece sono i consumatori più sensibili al tema dei costi d’utilizzo. Sempre gli inglesi, invece, sono i meno interessati ai fattori tecnici (34%).

3) Design ed emotività
: la maggioranza degli automobilisti italiani continua ad affermare che l’esigenza di rinnovare il proprio mezzo di trasporto è l’elemento che più di ogni altro spinge all’acquisto (vale per il 45% dei casi), tuttavia, tra acquisti pregressi e intenzioni d’acquisto, aumenta – dal 13 al 20% – la quota di quanti affermano di procedere ad un acquisto per pura passione di dotarsi di una vettura nuova.

4) La commercializzazione
: è internet il canale che più di ogni altro influenza i consumatori nella loro scelta. E, nonostante i siti delle case automobilistiche, dei concessionari e della stampa specializzata continuino a giocare un ruolo preminente, il ciclone dei social network si sta imponendo. In Italia, il 22% degli automobilisti viene influenzato dalle informazioni veicolate da queste piattaforme. In Turchia, questa quota sale addirittura al 30%. Meno sensibili al fattore social i belgi e i francesi (rispettivamente, 8 e 9%). La media europea è del 17. I siti delle case automobilistiche, con un dato medio del 61% guidano la classifica delle fonti alle quali accedono coloro i quali sono intenzionati all’acquisto (il dato italiano è leggermente più basso: 59%).
Nei prossimi due anni Internet potrebbe affermarsi come vero e proprio canale di vendita delle auto: già oggi il 30% degli europei, (e il 33% degli Italiani), si dice pronto ad acquistarne una sul web.
Concessionari e venditori mantengono, tuttavia, un ruolo importante per i consumatori che contano su di loro per la prova dell’auto (decisiva/abbastanza decisiva per l’acquisto per il 84% degli europei, 82% degli italiani) e per la concretizzazione dell’acquisto (i consigli del venditore sono decisivi/abbastanza decisivi per il 59% degli europei, 77% degli italiani).

5) Noleggio, leasing e credito
: per acquistare un’auto il credito o il noleggio sembrano due soluzioni interessanti agli occhi degli europei. Tra gli intenzionati ad acquistare un’auto nei prossimi 2 anni il 53% degli europei (39% degli italiani) prevede di ricorrere al prestito auto e il 6% (9% degli italiani) al noleggio o al leasing.
Quanto alle formule del leasing auto e del noleggio a lungo termine, il 37% degli Italiani (35% degli europei) si dice interessato a valutare l’opzione del leasing, il 26% (in linea con la media europea) l’opzione del noleggio a lungo termine.


L’indagine completa è disponibile on-line sul sito
www.osservatorio.findomestic.it

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Le migliori startup recensite su SoStartUp

Il 29 novembre 2012, presso l’Italia Palacongressi di Rimini si terrà uno dei forum più in controtendenza rispetto al momento storico (e suggerisco critico), che stiamo attraversando: la Europe Start Up Innovation.
Principali interpreti i cosidetti “bamboccioni”, giovani intraprendenti e dalle intuizioni fertili che nella maggior parte dei casi, di fertile hanno solo il talento ma non il portafogli.
Studiosi ed imprenditori si racconteranno svelandoci le sfide che hanno dovuto affrontare per farsi strada e la manifesta determinazione nel raggiungimento degli obiettivi.
Sembra quasi respirarsi aria nuova, recentemente è anche entrato in vigore il Decreto sulle Start-Up, che ha l’ambizioso obiettivo di agevolare la creazione di nuove imprese, senza escludere però quelle già esistenti: conditio sine qua non il carattere innovativo delle stesse.
Ma nel panorama imprenditoriale mondiale, anche in Italia emerge un fenomeno forse ancora troppo inesplorato ma dalle enormi potenzialità: quello del crowdfunding.
Definito da wikipedia “un processo di finanziamento dal basso che mobilita persone e risorse”, si pone come alternativa a finanziamenti inottenibili e scarso supporto da parte dello Stato.
Progetto giusto (per quanto possibile orginale), competenza e giusta amibizione si scontrano con l’insufficienza delle finanze a tua disposizione?
Non resta che affidarsi a piattaforme come Starteed o Produzionidalbasso dove dopo essersi registrati è sufficiente inserire il progetto chiedendo alla comunità un contributo economico per la sua realizzazione.
Se volessimo uscire invece dai confini del Bel Paese, possiamo affidarci a IndieGogo o Kickstarter…e qui i numeri sono realmente da capogiro: quest’ultimo è riuscito a finanziare progetti per dieci milioni di dollari (e non è uno scherzo).
Uno sguardo d’insieme che porta alla nascita di SoStartUp: storie di successo e progetti conclusi, una panoramica sulle possibilità offerte dal web ed i racconti di come questa opportunità ha contribuito alla realizzazione di nuove idee ma anche e sopratutto di ulteriori posti di lavoro.
Un salotto virtuale dove potersi documentare, confrontare e collaborare affinchè aspirazioni improbabili si trasformino in traguardi possibili da raggiungere.
SoStartUp nasce da tre diverse esperienze che incontratesi in questo clima intriso di “pessimismo cosmico” si accorgono delle straordinarie possibilità legate al fenomeno del crowdfunding e decidono di sperimentare una comunicazione immediata realizzando una sorta di mappa virtuale nel labirinto di potenzialità offerte dal web.

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Osservatorio Findomestic di Novembre 2012: a parte cellulari e pc, gli Italiani cambiano i propri beni durevoli solo se non funzionano più

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  • 6 Novembre 2012

Ci si arrende all’effetto novità solo di fronte agli smartphone e, in parte minore, ai pc e alle tv. Per tutto il resto, gli Italiani si accontentano di quanto già dispongono, accettando di sostituire i propri beni durevoli solo se questi non vanno più. La tendenza è stata fotografata dalle ultime rilevazioni dell’Osservatorio Findomestic sui beni durevoli. In numeri: a fronte di un 42% di Italiani che ammettono di cambiare lo smartphone per via dell’effetto novità, e di un 32% che per la stessa ragione si reca ad acquistare un nuovo personal computer, appena il 10% afferma di sostituire il proprio frigorifero perché il mercato propone modelli più recenti. E lo stesso vale per le lavatrici: solo il 12% dei consumatori cede alle novità contenute nei cataloghi. Tutti gli altri, si fanno bastare gli elettrodomestici presenti in casa. Per le auto la musica cambia relativamente: un Italiano su cinque (il 21%) compra un modello per via dell’effetto novità. Che, per quanto concerne moto e scooter, incide appena per il 3%. Solo di fronte ad un incentivo per l’acquisto di un’auto nuova ci potrebbe essere un cambio di passo. Purché, però, l’agevolazione sia pari o superiore a 3mila €, cifra ritenuta discriminante dal 75% degli intervistati.
Una prudenza legata a doppio filo con il grado di fiducia nei confronti dello scenario nazionale, sceso nuovamente a 3,2 punti, su una scala che va da 1 a 10 e che ha nel valore 7 la soglia positiva. A livello macro-regionale, va evidenziato il trend che si registra nel Nordest, con il grado di fiducia che da agosto è in costante risalita; tendono invece a perdere terreno Sud, Isole e Centro Italia, mentre il Nordovest si mantiene stabile.
Per quanto concerne la propensione al risparmio, si osserva un netto recupero rispetto al mese precedente. Se, infatti, a settembre il 12,8% degli intervistati si era detto intenzionato a incrementare l’accantonamento di risorse di qui ad un anno, a ottobre si è passati al 15,8%, la seconda rilevazione più elevata di tutto il 2012.

Previsioni di acquisto a tre mesi


Elettrodomestici: lieve flessione nelle previsioni di acquisto di elettrodomestici bianchi, stabili quelle per i piccoli. Aumenta l’interesse per TV e Hi-Fi.

Passa dal 14,5% al 13,6% la quota di consumatori interessati ad acquistare un elettrodomestico bianco. Trend inverso per i bruni (TV, Hi-Fi): un mese fa, gli intenzionati all’acquisto erano il 17,0%; oggi, sono il 18,2%. Resta stabile intorno al 25,2% la quota degli Italiani disposti ad acquistare piccoli elettrodomestici. In termini di importi di spesa, continua il trend decrescente per tutte le categorie: -106 € per gli elettrodomestici bianchi, -70 € per i bruni, -13 € per i piccoli, nonostante la possibilità di pagare con tipologie di carte di credito molto flessibili, come ad esempio la carta revolving.

Elettronica di consumo: previsioni positive per gli acquisti di tablet, e-book e telefonia, mentre i PC si contraggono ancora; stabili le intenzioni di acquistare videocamere.

Aumentano gli Italiani intenzionati ad effettuare acquisti nel settore tablet/e-book e telefonia (rispetto al mese di settembre il dato passa rispettivamente dal 18,8% al 19,8% di e dal 10,4% al 11,2%), mentre scende l’interesse verso PC e videocamere. Diverso, invece, il trend degli importi massimi di spesa previsti: risalgono quelli di PC e fotocamere (rispettivamente a 621 e 362 €); scendono quelli di tablet e telefonia (rispettivamente a 385 e 305 €).

Auto e moto: stabili le intenzioni di acquisto per moto, scooter e auto usate. Le intenzioni di acquisto per le auto nuove, invece, dopo la flessione di settembre, crescono all’8,4%.

Le previsioni di acquisto di auto nuove, dopo il lieve trend decrescente degli ultimi mesi, recuperano terreno. Quanti si dicono interessati all’acquisto sono l’8,4% del totale (a ottobre erano il 7,6%). Resta stabile invece la percentuale di coloro che si dicono intenzionati ad acquistare veicoli usati (il 6,9%).Scende lievemente la quota degli interessati all’acquisto di motocicli (da 4,8% a 4,7%). Per quanto concerne gli importi massimi di spesa preventivati, per le auto nuove la cifra di riferimento è scesa al 18.359 €; per le usate, e i motocicli resta stabile (rispettivamente per 7.061 e 2.873 €).

Casa e arredamento: sostanzialmente stabile l’interesse per l’acquisto di mobili, case e per la ristrutturazione.
Scende da 4,0 a 3,7% la quota dei consumatori che prevedono di acquistare casa, da 7,7 a 7,6% la quota di coloro che sono intenzionati a ristrutturare casa nei prossimi tre mesi, sebbene esistano formule molto flessibili di prestito casa. Crescono leggermente i potenziali acquirenti di mobili, passando dal 15,6% al 15,9%. Continua la diminuzione della spesa media prevista per i mobili: per il mese di ottobre la cifra di riferimento è 2.344 €.

Il presente comunicato e i precedenti sono disponibili on-line:
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Osservatorio Findomestic di settembre 2012: la soddisfazione degli Italiani per la situazione generale del Paese resta ai minimi

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  • 4 Settembre 2012

Da 494 € di spesa, per un figlio, a 642, nel caso in cui i figli siano due o più; in media, 548 €, con un picco di 716 per chi ha figli che frequentano il liceo. Sono queste le cifre che saranno chiamate a spendere le famiglie italiane per sostenere gli acquisti di rito in vista del nuovo anno scolastico, ormai alle porte. E’ quanto emerge dall’ultima edizione dell’Osservatorio mensile Findomestic sui beni durevoli, che fa il punto della situazione in vista dell’inizio delle lezioni. Il 57% degli intervistati che hanno figli, in particolare, ha la percezione che i costi per libri di testo, cancelleria e abbonamenti ai mezzi pubblici siano incrementati e il 28% dovrà attingere ai propri risparmi o ad aiuti esterni per far fronte alle spese scolastiche.

Non è un caso pertanto se sale al 47% la quota di quanti fanno ricorso ai libri usati, per contenere la voce di costo più rilevante, ovvero quella che per l’appunto fa riferimento ai volumi di testo. Una famiglia su due, in altre parole.

Sul fronte del grado di soddisfazione degli Italiani per la situazione complessiva del Paese, l’edizione di settembre dell’Osservatorio fotografa una situazione in linea con in mesi precedenti: il livello di soddisfazione nell’arco dei 30 giorni appena trascorsi, infatti, è pari a 3,3 punti (su una scala che va da 1 a 10 e che ha nel 7 la soglia positiva), contro il 3,2 di luglio, giugno e maggio.
La vera discontinuità si registra in materia di aspettativa di risparmio: ad agosto è salita al 17%, contro il 12,9 di luglio. Si tratta del valore più elevato in assoluto degli ultimi 12 mesi.

Previsioni di acquisto a tre mesi

Elettrodomestici:
riprendono quota le previsioni d’acquisto dei piccoli, stabili TV e Hi-Fi, segno negativo per i bianchi

Recupera quasi tre punti rispetto al mese precedente (dal 22,9 al 25,6%) la quota di quanti, nei prossimi tre mesi, si dicono interessati ad acquistare un piccolo elettrodomestico. Meno pronunciata (dal 17,3 al 17,5%) quella di TV video e Hi-Fi. Segno negativo, sempre rispetto a luglio (dal 14,5 al 13,8%), per i bianchi (freddo, lavaggio e cottura). Calano, sempre rispetto a luglio, o restano stabili anche gli importi medi preventivati: da 876 a 877 € per i bianchi, da 805 a 762 per i bruni e da 207 a 204 per i piccoli.

Elettronica di consumo:
bene la telefonia; previsioni al ribasso per i pc, mentre tengono quelle di foto, videocamere e dei tablet

Dopo la contrazione del mese precedente, sale al 19% la quota d’intervistati pronti a varcare la soglia di un negozio per comperare telefoni cellulari (a luglio erano il 17,9%), comodamente acquistabili con carte di credito a basso plafond. Trend opposto per pc e accessori: il 20,5% di luglio si è ridotto al 19,4. Stabili quelle di foto e videocamere (dal 12,4% di luglio si è passati al 12,3 di agosto) e quelle per i tablet (il 10,7 del mese precedente viene confermato ad agosto). In tema d’importo medio di spesa previsto, tutti i valori sono in diminuzione: 596 € per i pc (da 623€ del mese precedente), 435 per i tablet (da 441), 352 per foto e videocamere (da 360) e 301 € per la telefonia (da 303).

Auto e moto:
Crescono le previsioni di acquisto per auto usate. Stabili quelle per vetture nuove e motoveicoli.

Sale la percentuale di Italiani che nei prossimi tre mesi si apprestano a comprare un’auto usata (dal 5,9 di luglio al 7,1% di agosto), magari informandosi per preventivi prestiti. Stabile invece (dal 9,1 al 9,3%) la percentuale di coloro che intendono acquistarne una nuova. Cala invece (dal 4,4 al 4,2%) l’incidenza di quanti si apprestano a comperare una moto o uno scooter. Per ciò che concerne i livelli massimi di spesa, quelli per le due ruote scendono da 3.307 a 2.821 €, insieme a quelli previsti per auto nuove che passano da 18.584 a 18.098 €; mentre quelli per auto usate salgono da 6.797 a 7.125 €.

Casa e arredamento:
si contraggono le previsioni sull’acquisto di nuove case e di complementi d’arredo; stabili quelle per le ristrutturazioni.

Scende al 4,1% (dal 5 del mese precedente) la quota di quanti intendono comprare casa; per le ristrutturazioni si registra invece un lieve aumento nella propensione a 3 mesi: da 8,5 a 8,7. Per i mobili, infine, il 15,5% di luglio si contrae al 14,7%. Per questi ultimi, la previsione di spesa massima è in contrazione: da 3.002 a 2.694€.

Tempo libero:
Volge al termine la stagione estiva e si contraggono le previsioni di acquisto per viaggi e vacanze; risalgono quelle del fai – da – te e dell’attrezzatura e abbigliamento sportivi

Scende al 34,7% (dal 38,6) la quota di Italiani che da qui a tre mesi si appresta a comperare un pacchetto – vacanze; le intenzioni di acquistare attrezzature e abbigliamento sportivi passano dal 18,9 al 20,1% e salgono dal 23 al 24,7% le intenzioni per il fai – da – te.

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Osservatorio Findomestic di luglio 2012: non migliora il grado di fiducia degli italiani, dei quali uno su due non andrà in vacanza

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  • 16 Luglio 2012

Non migliora il grado di fiducia degli Italiani, che resta inchiodato a quota 3,2 punti, esattamente come il mese scorso. L’edizione di luglio dell’Osservatorio mensile Findomestic sui consumi dei beni durevoli non è foriera di quell’inversione di tendenza tanto auspicata da tutti. La scala di misurazione della fiducia, lo ricordiamo, va da 1 a 10 e ha la sua soglia positiva fissata a 7. Stabile anche il trend su base regionale, con Nordest e Nordovest che continuano ad avere i dati meno ottimisti. Migliora invece la fiducia dei più istruiti mentre è in calo quella degli intervistati con il grado d’istruzione più basso.

Cala la quota rappresentata da quanti, da qui a un anno, si dicono intenzionati a incrementare il proprio livello di risparmio. Dopo il picco del 16% toccato il mese scorso, i dati raccolti a giugno evidenziano come questa quota sia arretrata all’11%. Un dato in linea con il trend registrato nei primi tre mesi dell’anno.

Ciò che più colpisce delle rilevazioni effettuate a giugno è che nel 2012 molti Italiani, proprio alla luce delle incertezze che contraddistinguono il quadro economico, rinunceranno alle tradizionali vacanze estive, decidendo di rimanere a casa propria e risparmiare. Al 30 giugno scorso, infatti, solo il 54% della popolazione attiva ha dichiarato che si regalerà un periodo di ferie, l’anno scorso erano invece il 69%. Per quanto riguarda la destinazione, 3 intervistati su 4 resteranno in Italia.

Previsioni di acquisto a tre mesi

Elettrodomestici:
propensione all’acquisto in aumento per tutte le categorie: bianchi, bruni e piccoli

Sono registrate in aumento le previsioni di acquisto per tutte e tre le tipologie di elettrodomestico: bianco (freddo, lavaggio e cottura), bruno (TV, video, Hi-Fi) e piccolo. I primi vedono passare da maggio a giugno dal 13,6 al 14,4% la quota di coloro che si dicono intenzionati “sicuramente” o “probabilmente” a comperare uno di questi prodotti; per i secondi, dal 17,3 al 18,2%; mentre per gli elettrodomestici piccoli si sale dal 21,5 al 23,2. Allo stesso tempo, però, sempre tra maggio e giugno, calano tutti gli importi massimi di spesa ipotizzati: da 911 a 831 euro per i bianchi; da 846 a 778 per i bruni; da 225 a 210 euro per i piccoli. In relazione a questi budget, vengono molto utilizzate le carte di credito per fare acquisti.

Elettronica di consumo:
previsioni in ascesa per tutte principali le categorie di prodotto: smartphone, tablet, pc. Restano stabili quelle per foto e videocamere

Salgono dal 18% al 19% gli Italiani che sono pronti a comprare uno smartphone e passano dal 9 all’11 quelli che invece si accingono a dotarsi di un tablet. Passano poi dal 17 al 18% quanti si dicono intenzionati ad acquistare un pc o un accessorio informatico. Stabili al 12% coloro i quali vogliono comprare una fotocamera o una videocamera. Circa gli importi di spesa, i più elevati fanno riferimento ai tablet, con un valore di 450 euro (in leggero calo rispetto ai 461 del mese precedente). La flessione maggiore si registra per le fotocamere: i 290 euro messi a budget a maggio sono diventati 222.

Auto e moto:
risalgono le intenzioni d’acquisto per le auto nuove, calano quelle per i veicoli usati e per gli scooter

Passano dal 7.4 all’8,2% gli Italiani che nei prossimi tre mesi sono sostanzialmente certi di acquistare una vettura nuova; a tale proposito, aumentano parallelamente le richieste di preventivi per prestiti. Calano, invece, dal 5,4 al 5,1 quelli che pensano di comprare un’auto usata. E anche per gli scooter, la percentuale di “pronti all’acquisto” scende al 4,6%, dal precedente 5%. Per le auto nuove prosegue il trend discendente del valore massimo di spesa preventivato: dai 17.935 euro di maggio si è passati, a giugno, a 16.614 euro.

Casa e arredamento:
il mercato immobiliare resta stabile. Cresce leggermente la domanda per mobili e complementi d’arredo

Resta ancora al 4,7% di maggio la quota di italiani che nei prossimi 90 giorni compreranno casa. Sale di poco meno di un punto (da 7,7 a 8.6) quella di chi, invece, si appresta ad acquistare un immobile usato. Per il mercato dei mobili, infine, lieve rialzo: da 14,7 a 15,5%. Correzione all’insù anche per gli importi massimi di spesa. A giugno è stata preventivata una cifra massima di 3.285 euro. A maggio, ci si era fermati a 3.176.

Tempo libero:
la crisi si fa sentire. Nessuna impennata degli acquisti di viaggi e vacanze in vista della stagione estiva. Previsioni stabili.

Cresce appena di due punti, dal 36 al 38% la quota di Italiani che si appresta a comprare un pacchetto vacanze. A giugno 2011 la quota era pari al 46%. Attrezzature e abbigliamento sportivo subiscono tra maggio e giugno una leggera flessione: – 2 punti (dal 22 al 20%).

Il presente comunicato e i precedenti sono disponibili on-line:
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L’auto elettrica conquista l’Europa. Gli italiani tra i più interessati all’acquisto di vetture verdi

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  • 25 Maggio 2012

Sale la febbre per le auto elettriche tra gli automobilisti Italiani. Il 76% di loro si dice assolutamente interessato ai modelli completamente green, che poco a poco le diverse case stanno immettendo sul mercato mentre il 70% manifesta un’intenzione d’acquisto positiva. La riduzione dell’impatto ambientale (78%), la silenziosità (18%) e – sorpresa – il fatto che queste auto trasmettano un’immagine di modernità (31%), sono i fattori che piacciono maggiormente ai consumatori della Penisola. Gli Italiani sono attratti dalla rivoluzione elettrica più di quanto non avvenga in Francia,
Germania o Regno Unito, dove l’auto elettrica raccoglie l’interesse, rispettivamente, del 54, del 60 e del 56% dei loro “colleghi”. E’ questa la fotografia proposta dall’Osservatorio Auto 2012 di Findomestic, focalizzato sul mercato di dieci paesi: oltre all’Italia, si contano Germania, Belgio, Spagna, Francia, Polonia, Portogallo, Ucraina, Russia e Turchia.<br><br>

I CLIENTI SONO PRONTI ALLA NUOVA SFIDA, MA NON TRASCURANO LE CRITICITA’<br>
Le criticità, tuttavia, non mancano. Prima fra tutte, quella legata al prezzo, che può rendere necessario per alcuni ricorrere a strumenti per finanziare l’acquisto dell’automobile. Il prezzo delle auto elettriche infatti, risulta ancora sensibilmente più elevato rispetto ai veicoli alimentati dal tradizionale motore termico. In Europa, il 49% dei consumatori (il 42% in Italia), non è disposto a compiere alcuno sforzo supplementare per acquistare un’auto elettrica anziché termica. Il 46% (53% in Italia) si dice, invece, pronto a spingersi non oltre un 30% in più del prezzo che sborserebbe per una vettura a benzina, diesel o a Gpl. Il prezzo elevato dipende essenzialmente dal costo della batteria, che secondo i dati disponibili al giorno d’oggi può costare all’acquisto tra 9.000 e 15.000 euro, ossia circa la metà del prezzo totale del veicolo. Non convince fino in fondo la possibilità di noleggiare la batteria, recentemente rilanciata da alcune case per l’abbattimento almeno parziale dei costi. In Italia, a dirsi interessato a questa possibilità, è il 47% degli automobilisti, mentre a livello europeo si scende al 37%.

GLI STATI DEVONO IMPEGNARSI DI PIU’
Piuttosto, i consumatori sono dell’idea che a favorire una maggiore competitività di prezzo siano gli stessi Stati, in virtù delle positive ricadute ambientali di questo genere di alimentazione. L’84% degli Europei è convinto di questo. Una quota identica al dato rilevato in Italia, dove l’80% dei consumatori, contro il 64% degli Europei, ritiene insufficienti gli sforzi dello Stato nei confronti della filiera del veicolo
elettrico. Un dato che mette in evidenza un’urgenza dettata dal fatto che il Paese non sembra proporre una strategia coerente e di ampio respiro per favorire l’utilizzo delle auto elettriche.

IL PUNTO DI VISTA DEL CONSUMATORE: IL NODO DELL’AUTONOMIA
Dopo il prezzo, l’autonomia è la principale preoccupazione degli automobilisti. Il 55% di loro, in Europa, afferma che sarebbe disposto a comprare un auto elettrica solo se questa possa garantire una percorrenza di almeno 250 Km. In Italia, l’approccio è più morbido: il 46% degli intervistati ritiene necessaria la possibilità di potersi spingere oltre questa barriere; per il 24%, invece, anche un’autonomia ridotta a non più di 100 Km potrebbe andare bene; mentre la quota parte restante
ritiene accettabile un’autonomia compresa tra i 100 e i 250 Km. In realtà, si potrebbe dire che la percezione degli automobilisti in relazione all’autonomia delle vetture è un po’ falsata. I dati raccolti dall’Osservatorio dimostrano infatti che più dell’80% degli Europei percorre meno di 100 Km al giorno, e il 45% perfino meno di 30. Quindi, in teoria, l’autonomia della batteria non dovrebbe rappresentare un limite per tali automobilisti. Ma, appunto, solo in teoria. I conducenti temono, infatti, situazioni eccezionali in cui potrebbero essere costretti a percorrere più chilometri del solito (vacanze) o a rimanere più a lungo nella loro auto (scioperi, neve…). L’installazione massiccia di colonnine di ricarica rapida potrebbe rassicurare gli automobilisti. Il 94% degli italiani (90% degli europei) rivendica le colonnine e addirittura il 65% (59% degli europei) ritiene che siano indispensabili.

IL COSTO DI UTILIZZO: I VANTAGGI SONO QUI
Il 66% degli Italiani sono sicuri che, a fronte di una spesa d’acquisto mediamente più elevata se confrontata con quella per un’auto tradizionale, il veicolo elettrico nel corso della sua vita comporterà spese minori in termini non solo di consumi, ma anche di manutenzione. Un dato leggermente più elevato di quello della media europea (64%). Indubbiamente il veicolo elettrico offre reali vantaggi in fase d’uso. Tuttavia, tenuto conto del chilometraggio medio di un’auto in Europa, questi risparmi sono ben lungi dal compensare il sovrapprezzo pagato al momento dell’acquisto. Gli italiani virerebbero verso le auto elettriche nel caso in cui il prezzo del carburante dovesse superare 2,4 euro al litro. Gli europei, invece, ritengono conveniente passare all’elettrico qualora il carburante superasse il prezzo
di 3,4 euro al litro.

LA SFIDA COMMERCIALE PER GLI ADDETTI AI LAVORI
L’87% degli Europei è convinto che l’acquisto di un mezzo a propulsione elettrica rafforzi il rapporto di fiducia che si instaura tra acquirente e il marchio automobilistico. Si tratta di un dato in linea con quello fatto rilevare in Italia (85%). Per gli automobilisti sarà determinante la capacità di assistenza post vendita, con un occhio particolare al pianeta delle officine. Il 35% degli Italiani ritiene che oggi la
rete non sia pronta a fornire supporto ai proprietari di veicoli elettrici, mentre solo 16 clienti ogni 100 sono convinti dell’esatto contrario. Uno su due (il 49%), invece, è più fiducioso.

L’indagine completa è disponibile on-line sul sito www.osservatorio.findomestic.it

Il presente comunicato e i precedenti sono disponibili on-line:
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Osservatorio Findomestic di maggio 2012: gli italiani spendono sempre meno

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  • 4 Maggio 2012

Gli Italiani per i prossimi mesi vedono nero. L’Osservatorio mensile di Findomestic sui consumi dei beni durevoli fotografa ad aprile l’ennesimo peggioramento della fiducia. Il livello toccato nel marzo scorso (3,4 punti), il più basso registrato dall’inizio delle rilevazioni, è stato battuto da quello di aprile: 3,1 punti, in una scala che va da 1 a 10 e ha in 7 la soglia positiva minima. Nordest e Nordovest guidano la classifica del pessimismo, Centro, Sud e Isole, invece, presentano un sentiment leggermente migliore. Un Italiano su due, in particolare, si dice insoddisfatto della sua situazione personale, mentre non più dell’11% del campione si dichiara soddisfatto della propria condizione reddituale, economica e lavorativa. La reazione a questo clima di sfiducia si concretizza in parte in un aumento secco di quanti si dicono intenzionati, di qui ad un anno, ad aumentare la quota dei propri risparmi. Ad aprile la loro quota è salita al 14% – un dato che non si toccava dal marzo del 2010 -, contro il 10% rilevato a marzo.

A preoccupare gli Italiani è soprattutto l’impatto che avrà sugli stipendi l’aumento delle tasse, che in parte già si è fatto sentire sulle ultime buste paga. L’approfondimento condotto dall’Osservatorio di questo mese, infatti, lascia spazio a pochi dubbi: il 91% degli intervistati ha affermato di aver già ridotto o di voler ridurre i consumi. La rinuncia, nel 47% dei casi dovrebbe rivelarsi temporanea, con gli acquisti destinati a essere semplicemente rinviati nel tempo. Per un altro 25%, la rinuncia si trasformerà in un acquisto inferiore sia qualitativamente che quantitativamente rispetto ad oggi. Il 12%, invece, afferma che rinuncerà in via definitiva all’acquisto, con un picco che sale al 15% a Nordest.

Più nello specifico, è l’aumento dell’addizionale Irpef la ragione principale che spingerà 9 Italiani su 10 a tirare la cinghia. Tempo libero, elettronica e acquisti per la casa saranno le voci di spesa che subiranno per prima la ventata di austerity. Acquisti per i figli, spese per l’auto e per gli elettrodomestici saranno comunque interessati dai tagli ma in misura inferiore.

Previsioni di acquisto a tre mesi

Elettrodomestici:

propensione all’acquisto in aumento per gli elettrodomestici bruni, in calo gli elettrodomestici bianchi e i piccoli.

Sale per il quarto mese consecutivo, dal 15,3 al 16,1%, la quota degli intervistati che prevedono di acquistare un elettrodomestico bruno nei prossimi tre mesi. In calo le previsioni per gli elettrodomestici bianchi, solo il 13,4% del campione è intenzionato all’acquisto, e per quelli piccoli (21,7%). Gli importi di spesa preventivati segnano invece una crescita in tutti i comparti: per gli elettrodomestici bianchi si ipotizza un esborso di 923 € (contro gli 856 € dell’ultima rilevazione), per i bruni di 886 € (rispetto agli 843 € del mese precedente) e per i piccoli di 197 € (193 €).

Elettronica di consumo:

in calo le previsioni d’acquisto per tutti i prodotti elettronici

Scende dall’11 all’8% la quota degli intervistati che prevedono di acquistare un tablet nei prossimi tre mesi. Meno marcata la flessione, dal 18 al 17%, registrata dalla Telefonia, PC e Accessori. Il 12% degli intervistati ha dichiarato di voler acquistare una Fotocamera o una Videocamera, il 17% acquisterà un PC. Il mese precedente erano rispettivamente il 13% e il 18%. A fronte di un calo nel numero degli intervistati che prevedono di effettuare un acquisto, sale per tutti i prodotti la previsione di spesa. Gli incrementi maggiori si registrano nel segmento tablet (dai 449 € della scorsa rilevazione a 471 €) e telefonia (da 267 a 279 €)

Auto e moto:

per il secondo mese consecutivo il comparto registra un significativo calo delle previsioni d’acquisto

Dopo i deboli segnali di miglioramento registrati nei primi due mesi dell’anno, tornano a scendere le previsioni d’acquisto di auto, nuove e usate, e moto. Il 7,3% degli intervistati prevede di comprare un’auto nuova nei prossimi tre mesi, il 5,4% opterà per una vettura usata. Il mese scorso erano rispettivamente il 9,2% e il 7,3%. In calo anche il mercato dei veicoli a due ruote, che vede le previsioni d’acquisto scendere dal 5,9% al 4,7%. Aumenta di circa 700 € la spesa media prevista per l’acquisto di una vettura nuova (a 18.571 €), in calo la spesa per l’acquisto di auto usate (a 7.103 €), stabile quella per moto e motocicli (3.598 €).

Casa e arredamento:

il mercato immobiliare registra flessioni per l’acquisto di case e ristrutturazioni, stabili i mobili

Le rivalutazioni catastali, l’IMU e le addizionali locali sono sempre più vicine e sembrano aver già iniziato a condizionare negativamente i progetti degli italiani in merito alla casa. Cala, infatti, la quota degli intervistati che prevedono di acquistare una casa nei prossimi tre mesi (4,1%) o di iniziare lavori di ristrutturazione della casa (7,5%). Lo scorso mese erano rispettivamente il 5,5% e il 9,3%. Sostanzialmente stabile il comparto mobili: il 14,3% degli intervistati è interessato all’acquisto di questi beni, per una spesa media prevista di 3.229 €.

Tempo libero:

a fronte di un quadro generale in progressivo peggioramento, il tempo libero è la categoria merceologica che mostra la tenuta migliore.

Il fatto che gli intervistati abbiano messo questa categoria in testa alla classifica dei tagli previsti fa pensare dunque a tagli di tipo quantitativo o qualitativo. Si rileva infatti stabile al 34% la quota di quanti sono pronti, nei prossimi tre mesi, a partire per una vacanza. Immutata anche la percentuale di quanti prevedono di acquistare attrezzature o abbigliamento sportivo (al 19%) e degli interessati ai prodotti per il fai-da-te (23%).

Il presente comunicato e i precedenti sono disponibili on-line:

http://www.adhoccommunication.it – http://www.osservatorio.findomestic.it

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Findomestic e Peugeot Motocycles

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  • 28 Aprile 2012

Fornire un pacchetto completo “finanziamento + servizi dedicati” a quanti vogliono acquistare uno scooter Peugeot Motocycles, il marchio dei mezzi a 2 ruote del gruppo PSA Peugeot Citroen. E’ questo l’obiettivo dell’accordo stipulato dalla stessa Peugeot Motocycles con Findomestic.

Nel 2011, in un contesto economico sfavorevole che ha visto ridursi drasticamente la capacità di acquisto, Peugeot ha ottenuto un aumento di quota di mercato del 25% passando dal 2,9% al 3,6% (+0,7%), all’interno di un settore che ha perso 19,3 punti percentuali, incrementando i suoi volumi del 3% ed il fatturato del 7%.

Proprio al fine di sostenere ulteriormente questi risultati positivi, ora arriva la partnership con Findomestic, operatore leader nel credito al consumo.

Findomestic si convenzionerà con tutte le oltre 160 concessionarie della rete Peugeot (ad oggi gli accordi con i singoli rivenditori sono circa 60), offrendo ai clienti del marchio transalpino offerte dedicate sul punto vendita e un canale di accesso al credito efficace, sicuro e professionale. Peugeot avrà così modo di completare l’insieme dei servizi offerti alla propria clientela, integrandoli con quelli già disponibili.

L’accordo, infine, si estenderà anche agli aspetti promozionali. Sono previste campagne pubblicitarie e di comunicazione ad hoc.

Findomestic, fondata nel 1984 e parte del Gruppo BNP Paribas, da oltre 20 anni opera nel settore della mobilità mettendo a disposizione servizi, assistenza dedicata e tecnologie per garantire flessibilità e velocità di gestione dei finanziamenti.

Peugeot Scooters fa parte del più antico gruppo automobilistico ancora in attività: PSA Peugeot Citroen e vanta a sua volta una storia unica, lunga e intensa. Da oltre 100 anni appone il suo nome e il suo simbolo, il Leone, su ciclomotori e scooter in grado di sorprendere ed emozionare i suoi clienti.

Peugeot Scooters offre una gamma di veicoli completa e performante parallelamente ad un pacchetto di servizi a 360° in grado di far fronte a tutte le esigenze.

A proposito di Findomestic
Findomestic è la Banca specializzata nel credito alla famiglia e figura tra i primi attori nel credito al consumo in Italia.
Findomestic, oggi parte di BNP Paribas Personal Finance, è stata costituita come società finanziaria nel 1984 su iniziativa d’istituti di credito italiani e francesi.
Da allora ha contribuito al miglioramento della qualità della vita dei propri clienti e contribuito allo sviluppo economico del Paese favorendo la vendita e gli acquisti di beni durevoli di consumo con importanti effetti su tutto l’indotto.
Findomestic è impegnata da anni nello sviluppo di un credito responsabile attraverso una comunicazione più trasparente, favorendo i consumatori nell’accesso al credito con soluzioni sostenibili e combattendo il fenomeno del sovra-indebitamento.

A proposito di BNP Paribas Personal Finance
Nell’ambito del gruppo BNP Paribas, BNP Paribas Personal Finance è la società specializzata nei finanziamenti ai privati sia per l’attività di credito al consumo che di credito immobiliare. Con 30.000 collaboratori in 30 paesi e su 4 continenti, BNP Paribas Personal Finance è la società numero uno in Francia ed in Europa.

In particolare, BNP Paribas Personal Finance offre, attraverso i suoi brand commerciali principali Cetelem, Findomestic e Alphacredit, una gamma completa di prodotti di credito ai privati, accessibili sia sui punti vendita (negozi, centri commerciali, concessionarie auto) sia attraverso i suoi intermediari, agenti immobiliari, promotori, sia direttamente attraverso i suoi centri clienti e Internet.

Parallelamente, BNP Paribas Personal Finance ha trasformato il partenariato in un mestiere a pieno titolo che utilizza il suo “know-how” per proporre ogni tipo di offerte di credito e servizi integrati, adeguati all’attività e alla strategia commerciale dei suoi partner. BNP Paribas Personal Finance è infatti partner di riferimento di brand del mondo del commercio, dei servizi, di banche e società di assicurazioni. BNP Paribas Personal Finance è anche attore di riferimento in materia di credito responsabile. Per informazioni www.bnpparibas-pf.com – www.moncreditresponsable.com

A proposito di PSA Peugeot Citroen
Forte di due marchi di fama mondiale , Peugeot e Citroën, il Gruppo ha venduto, nel 2011, più di 3,5 milioni di veicoli nel mondo. Secondo costruttore automobilistico in Europa, ha realizzato una cifra d’affari di 59,9 miliardi di euro.
PSA Peugeot Citroën è presente commercialmente in 160 paesi e dispone di 16 siti di produzione, di cui alcuni in jointventures.
Il Gruppo impiega 209 068 collaboratori nel mondo. Lo scorso anno ha dedicato oltre 2,3 miliardi di euro alla ricerca e sviluppo attraverso i suoi centri di ricerca situati in Francia (15 000 ricercatori), in America Latina (1000 ricercatori) e in Cina (650 ricercatori), in particolare nel settore dei nuovi sistemi energetici.

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Definizione del finanziomento spiegata in semplici parole

La definizione di finanziamento si può provare a spiegarla in semplici parole come un prestito di denaro che un ente fa verso un cittadino. Naturalmente la decisione di accettare un finanziamento è commisurata a diversi fattori, come la somma richiesta e le garanzie che si possono dare in cambio. I primi due documenti da dover presentare quando si fa richiesta di un finanziamento sono la carta di identità per dimostrare di aver raggiunto la maggiore età, e l’ultima busta paga, per dimostrare di avere un reddito adatto a ricoprire le rate richieste.

La definizione del finanziamento, non sempre arriva a buon fine, perché può essere negato per diversi motivi tra cui: l’elevata somma di denaro richiesta, le poche garanzie offerte per il prestito, e la presenza di nessun garante.

Nel caso in cui un ente o una banca si rifiuti di concedere il prestito, non bisogna sentirsi offesi, ma semplicemente pensare che non si è in grado di rispettare tutti i vincoli previsti.

Per evitare inutili appuntamenti per la richiesta di un finanziamento è consigliabile, verificate prima su internet, attraverso i molti siti di simulazione on-line, se si risponde a tutti i requisiti e in caso positivo fissare successivamente un appuntamento con la banca.

Attualmente esistono diverse tipologie di finanziamento, basate sulle molteplici richieste di mercato, in modo da rispondere alle esigenze di commercianti, giovani, ed altre categorie di persone ,per offrire un prestito studiato sulle loro caratteristiche e possibilità di investimento.

Prima di richiedere un prestito, informati sui migliori tassi di interesse e leggi attentamente la definizione del finanziamento di tuo interesse, in modo da essere preparato al momento dell’effettiva richiesta di denaro.

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Prestito personale: online hai i soldi in 24 ore e non ti muovi da casa

Il prestito personale è un finanziamento a tasso fisso, con ammortamento a rate costanti da rimborsare con cadenza mensile generalmente con addebito su conto corrente.

L’erogazione della somma richiesta avviene dopo apposita valutazione del richiedente tramite assegno circolare o bonifico bancario intestato al richiedente.

I prestiti personali possono essere richiesti da tutti: dipendenti, autonomi e pensionati, purché abbiano delle entrate che permettano di far fronte alle rate, peraltro scelte comodamente dal cliente stesso.

In genere la concessione di un prestito personale non è subordinata alla presentazione di garanzie reali, solo quando l’importo richiesto è piuttosto elevato rispetto alla capacità di reddito del richiedente viene richiesta l’indicazione di un garante o di altre garanzie specifiche.

Generalmente vengono valutati: altri finanziamenti in corso e l’effettivo pagamento con regolarità di attuali o precedenti prestiti.

L’esito è immediato e l’erogazione avviene dopo 24 ore

I prestiti personali non vengono rilasciati a soggetti protestati o censiti come cattivi pagatori, per i quali però sono disponibili altre soluzioni altrettanto vantaggiose.

Oggi, con l’avvento del web, tutta la gestione della pratica può essere fatta comodamente da casa.

Richiedi subito una consulenza gratuita, i nostri incaricati altamente qualificati sono a tua disposizione per ogni tua esigenza di credito. Con un click.

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CARcomauto promozioni esclusive per l’estate. Concessionaria Volkswagen Audi Milano

Viaggio in macchina? Alla manutenzione ci pensa Carcomauto con promozioni esclusive.

E’ tempo di vacanze e un viaggio in auto significa libertà, indipendenza e spesso anche risparmio. Ma, se voi avete tutta la carica necessaria a partire, siete sicuri che valga lo stesso per la vostra macchina? Anche lei ha bisogno di tanta energia per affrontare l’avventura. A maggior ragione se avete intenzione di colmarla con i vostri megabagagli, farle mangiare l’asfalto rovente in un viaggio itinerante con gli amici o se l’allegra ciurma di bambini la metterà a dura prova. Per questo, la Concessionaria CARcomauto di Milano per Volkswagen e Audi vi propone offerte imperdibili per rinvigorire la vostra auto in vista della partenza estiva. E vi offre soluzioni interessanti per tutte le tasche e per tutti i tipi di viaggio.

Esclusiva offerta Gomme Pirelli e Continental , gomme forti per asfalti roventi. Prima di intraprendere un bel

viaggio su strada, dovete prestare molta attenzione alle gomme della vostra auto, per assicurarvi la maggior tenuta possibile. Specie sull’asfalto incandescente tipico d’estate. Così, per agevolare la vostra sicurezza in viaggio, CARcomauto vi offre le gomme delle migliori marche a prezzi esclusivi. Un esempio? Pneumatici Pirelli da 225/40R 18 92Y per Volkswagen Golf scontati da 1.286 euro ad 832. Oppure pneumatici Continental da 205/55R 16 91W per Volkswagen Passat scontati da 967 euro a soli 592! Il tutto con iva e montaggio inclusi.

Lavaggio Auto interno ed esterno da 0 euro … Una “sistematina” prima della partenza. Anche una buona ripulita fa bene all’auto prima di avventurarsi per la meritata vacanza. Lavandola e ridandole nuova linfa, vi assicurerete un viaggio confortevole, in tutta pulizia e senza ulteriori stress. Carcomauto vi viene incontro con “Operazione Bellezza”, che ripristina l’antico splendore della vostra Volkswagen a partire da 0 euro. Con 10 euro avrete un’accurata pulizia interna con i vetri inclusi. Un lavaggio interno/esterno minuzioso e a mano costa solo 25 euro. Inoltre, per chi ha i sedili in tessuto, la loro totale pulizia costa 150 euro, mentre se avete i sedili in pelle potrete lavarli a sole 170 euro.

E per il vento nei capelli? Esclusivo Finanziamento All-In: D’estate, si sa, il must di un viaggio su strada è la brezza tra i

capelli sfrecciando con una decappottabile. E’ il modo migliore per scongiurare il caldo concentrato di una macchina e per assaporare il fascino dell’avventura come da copione. E anche in questo, le promozioni di Carcomauto possono soddisfare i vostri sogni: grazie al finanziamento “All-in” la distanza tra voi e una fresca e sportiva cabrio Volkswagen si accorcia in maniera inedita. Si tratta, infatti, di uno speciale finanziamento a 6 anni che non vi fa spendere nemmeno un centesimo in più rispetto al costo della vostra Volkswagen. Per scoprire tutti i dettagli di All-In e delle altre promozioni Carcomauto basta visitare il sito (www.carcomauto.it) o recarsi negli showroom di Milano e Melegnano.

Concessionaria CARcomauto Volkswagen

Viale Certosa n. 9
Orari: Lun/Ven 9.00-19.00 / Sab 9-12.30/15-19
Tel. 02.39239.221
Viale della Repubblica 32/38, Melegnano (MI)
Lun/Ven 9-12/14-19
Sab 9-12/14.30-17.30
Tel. 02.9823.2849

Concessionaria CARcomauto Audi

Via Gadames / Via Bressanone (pl. Kennedy) (sede esclusiva)
Orari: Lun/Ven 9:00 – 19:00 orario continuato
Sab 9-13/15-19
Tel. 02.39239.721

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Cattivi pagatori e prestiti cambializzati

Attualmente rispettare i termini di pagamento di un finanziamento potrebbe essere difficile. Nel caso non si riesce a restituire un finanziamento si viene segnalati come cattivi pagatori o protestati. Tale condizione ha causato l’aumento della richiesta dei prestiti a protestati. Ricevere un prestito in tale situazione è molto difficile inquanto le banche non si fidano ad emettere la somma richiesta. Uno dei prestiti momentaneamente opzionabili per i protestati e per i cattivi pagatori è il prestito cambializzato. Per ottenere un prestito cambializzato è necessario provare delle garanzie. La garanzia migliore per il prestito cambializzato è lo stipendio.  I soggetti che non possiedono un lavoro dovranno invece portare alle agenzie di credito delle garanzie diverse, tipo per esempio l’attestato di proprietà di di una casa o la firma di un garante. Il garante è un individuo che possiede una situazione finanziaria solida e si prende carico dei rischi legati al prestito. I prestiti cambializzati vengono normalmente rilasciati in tempi brevi. Vengono infatti denominati anche prestiti cambializzati veloci. Per quello che concerne il rimborso di questo prestito, è opportuno ricordare che avviene mensilmente tramite la cambiale. La cambiale infatti è usata come rata. Mensilmente il richiedente deve recarsi presso l’agenzia di credito per pagare la somma dovuta.

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Prestiti con Cambiali

I finanziamenti al giorno di oggi vengono richiesti con grande frequenza. Dobbiamo però ricordare che non si ha sempre la possibilità di ricevere un finanziamento semplicemente. Se ci sono stati problemi dovuti magari a finanziamenti ricevuti in passato può essere possibile che si risulti protestati. I cattivi pagatori e i protestati hanno grandi difficoltà a avere un ulteriore finanziamento. Questo situazione si può risolvere utilizzando i prestiti cambializzati. I prestiti cambializzati permettono anche a chi è protestato di ricevere un prestito. Ciò succede perchè la finanziaria che rilascia il prestito non si interessa di prendere informazioni sugli eventuali finanziamenti avuti in passato dal debitore. I prestiti cambializzati sono attualmente poco utilizzati  ma restano talvolta una delle poche soluzioni possibili per poter ricevere un prestito. I prestiti cambializzati si chiamano così inquanto usano le cambiali. Le cambiali vengono infatti utilizzate per restituire l’importo dovuto. A scadenza mensile, il cliente dovrà andare presso la banca e pagare la somma pattuita. Al posto della ricevuta di pagamento la finanziaria darà indietro al al soggetto la cambiale. Quando il cliente riavrà indietro tutte le cambiali il finanziamento verrà dichiarato estinto. I prestiti cambializzati vengono scelti anche perchè vengono rilasciati in tempi brevi. Di norma occorrono meno di dieci gg lavorativi per ottenere questo finanziamento. Vengono per questo motivo chiamati anche prestiti cambializzati veloci.

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Il prestito cambializzato

Il prestito cambializzato è tipo di finanziamento al momento raramente utilizzata. Il prestito cambializzato usa infatti la cambiale come modo di rimborso dell’importo dovuto. Oggi però resta una delle poche soluzioni possibili per chi si è visto negare un finanziamento inquanto ne hanno già un altro in corso o inquanto hanno avuto problemi nel ripagare dei finanziamenti in precedenza. I prestiti cambializzati infatti danno modo anche ai cattivi pagatori di ricevere un finanziamento. A volte è probabile richiedere questo tipo di prestito anche se non si ha un reddito fisso. In questa situazione però è necessario dare varie garanzie all’istituto di credito. Per esempio può essere importante l’attestato di proprietà di un immobile. Nel caso in cui non si dovessero avere le garanzie necessarie, è possibile richiedere un prestito cambializzato con la firma di un garante. Questo vuol dire che una persona di fiducia fa da garante cioè si prende carico di pagare il prestito nel momento in cui il cliente dovesse non rimborsarlo. In questo genere di finanziamento la cambiale assomiglia molto ad una rata. Ciascuna cambiale ha scadenza mensile e mensilmente il debitore deve andare presso la banca per effettuare il pagamento. Come ricevuta di pagamento  il debitore riavrà indietro la cambiale. ll prestito è dichiarato concluso quando tutte le cambiali tornano in mano al debitore.

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Prestiti cambializzati a domicilio

Sempre più persone ultimamente si recano presso un’agenzia finanziaria per richiedere un prestito. A volte però accade che il prestito non venga accettato. Questo accade soprattutto se si vi sono già dei finanziamenti in corso o se in passato si ha avuto un problema con il rimborso di un finanziamento. In queste situazioni per richiedere  un prestito possiamo fare uso dei prestiti cambializzati. I prestiti cambializzati vengono usati solitamente dai soggetti che risultano essere protestati o cattivi pagatori. I prestiti cambializzati hanno questo nome perchè utilizzano delle cambiali per il rimborso dell’importo dovuto. Le cambiali sono effettivamente utilizzate come se fossero delle rate. Le cambiali hanno scadenza mensile ed ogni mese il cliente deve andare presso l’istituto di credito per effettuare il pagamento della somma dovuta. Spesso sentiamo parlare di prestiti cambializzati a domicilio. Ma di cosa si tratta? I prestiti cambializzati a domicilio si diversificano dai tradizionali prestiti cambializzati unicamente per il motivo che quando l’istituto di credito emette il prestito, questo, invece di venire rilasciato al richiedente sul proprio conto corrente, viene rilasciato direttamente presso l’abitazione del richiedente sotto forma di assegno circolare. Questo accade solitamente quando il il soggetto non possiede un conto corrente. Per ottenere un prestito cambializzato è necessario fornire alla banca alcune garanzie. Queste possono essere per esempio la busta paga, il tfr o l’attestato di proprietà di un immobile.

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Prestiti cambializzati senza busta paga

I prestiti cambializzati sono dei tipi di prestiti che utilizzano la cambiale. La cambiale ha scadenza mensile e proprio per questo assomiglia in questo caso ad una rata mensile. Ogni mese, prima della scadenza il cliente dovrà recarsi in banca e saldare l’importo dovuto. In cambio, come segno di avvenuto pagamento, la banca gli rilascerà la cambiale. I prestiti cambializzati vengono usati con poca frequenza ma talvolta restano l’ultima spiaggia per i soggetti che hanno necessità di ottenere un prestito. E’ inoltre possibile infatti ottenere un prestito cambializzato anche se vi sono stati problemi in precedenza con altri finanziamenti o se al momento si hanno altri finanziamenti in corso. E’ possibile inoltre richiedere un prestito cambializzato anche senza busta paga. Per ricevere dei prestiti senza busta paga è necessario proporre altri tipi di garanzie. Ad esempio dovrà essere opportuno consegnare alla finanziaria che emetterà il prestito i documenti che dichiarano la proprietà di una casa, questo come garanzia qualora ci fosse un mancato pagamento dell’importo dovuto. E’ comunque possibile ottenere un prestito cambializzato anche qualora non si possegga una casa. A questo punto sarà opportuno recarsi presso la banca con un garante che si prenderà carico della responsabilità di rimborsare il finanziamento nel caso il cliente non dovesse farlo.

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Prestiti cambializzati a Protestati

Quando si si richiedono dei prestiti, una delle condizioni che le società finanziarie di norma richiedono è il non aver avuto a che fare con protesti e il non essere registrati nel registro dei cattivi pagatori. Ma cosa accade se vi sono stati, precedentemente dei disguidi legati ad altri finanziamenti? Il prestito cambializzato grazie alla sua ottima accessibilità da parte dei richiedenti in generale, ha esteso questa possibilità anche ai cattivi pagatori e ai protestati. Il prestito cambializzato, è realmente una delle poche alternative che possono essere usate per chi sia stato protestato. Infatti, in sede di concessione del prestito gli istituti di credito infatti non verificano la storia creditizia del debitore presso il registro dei protesti o le diverse centrali rischi. Sono abbastanza poche le agenzie finanziarie e le banche che rilasciano prestiti a protestati.  L` unico metodo per superare il problema del protesto e ricevere un finanziamento, è offrire qualcosa come garanzia. Per i prestiti cambializzati a protestati, è richiesto un appartamento, una busta paga, un tfr o una polizza vita a garanzia. Dato che è esente da controlli informativi tale prestito può essere richiesto anche dai cattivi pagatori e dai protestati. Per ulteriori informazioni in merito  per richiedere un prestito cambializzato è consigliabile visitare il link seguente: Prestiti Cambializzati a protestati

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Prestiti.it: il 2% di chi chiede un prestito personale lo fa per… sposarsi

Il giorno più bello della vostra vita, confetti, velo bianco, scambio degli anelli e lancio del bouquet. Queste sono le immagini ricorrenti nella fantasia delle coppie che si preparano al matrimonio, ma per sposarsi servono anche organizzazione e denaro.

Prestiti.it, il portale che permette di paragonare in modo rapido e veloce le offerte proposte da finanziarie e Istituti di credito per chi necessita di prestiti personali, ha analizzato oltre 300.000 richieste di prestito personale arrivate al sito negli ultimi sei mesi scoprendo che il 2% di chi richiede questo tipo di finanziamento in Italia lo fa per sposarsi e la cifra di cui necessita è pari a 16.000 euro.

“Le ricerche più recenti mostrano come in Italia ci si sposi sempre di meno” dice Marco Giorgi di Prestiti.it, ”ma la spesa sostenuta è sempre molto importante e sono tanti gli italiani che richiedono un finanziamento per affrontare serenamente questo passo.”

Sposarsi è un impegno economico non indifferente: secondo le ultime statistiche, nel 17% dei matrimoni italiani il costo supera i 30.000 euro e le spese più importanti sono il ricevimento, che in media può costare, in funzione della location e del numero di invitati, dai 5.000 ai 10.000 euro, e l’abito della sposa, per il quale bisogna preventivare una spesa dai 1.500 ai 7.000 euro.

In Italia ci si sposa sempre più tardi e la prova di questo è che l’età media di chi richiede un prestito è di 38 anni. Chi chiede un prestito personale per questo scopo si impegna per 5 anni e, a livello nazionale, sono soprattutto gli uomini a richiedere il prestito, (quasi il 73% dei casi).

In alcune regioni si registrano differenze significative: in Puglia la percentuale degli uomini che richiedono un prestito per il matrimonio è più alta di ben dieci punti rispetto al valore nazionale (82%), mentre in Sardegna il dato è ribaltato e, nel 60% dei casi sono le donne a richiedere finanziamenti per i matrimoni.
Quasi sempre sono gli sposi stessi a richiedere il finanziamento per il matrimonio, ma secondo Prestiti.it fanno eccezione alcune province dove sono invece i genitori a fare domanda del prestito, come accade a Parma, Barletta-Andria-Trani, Campobasso o Caltanissetta.

Nelle regioni meridionali, dove le tradizioni e la simbologia del matrimonio classico sono ancora molto sentite, si richiedono cifre superiori alla media: 19.000 euro in Calabria, 18.000 in Molise e Basilicata e 17.000 mila sia in Sicilia che in Campania; scendendo in un’analisi dei dati provinciali, Prestiti.it evidenzia come le somme maggiori siano richieste a Benevento (29.500 euro), a Vibo Valentia (26.800 euro) e a Sassari (quasi 25.000 euro).

Le regioni dove invece si richiedono finanziamenti minori sono tutte al Centro-Nord; sotto la media nazionale sono il Veneto (13.250 euro),la Lombardia (13.800 euro), il Lazio e l’Emilia-Romagna (entrambe attorno ai 13.600 euro); fermandoci ai dati provinciali, i minori prestiti richiesti sono quelli necessari a Prato (6.300 euro), Ravenna (7.300 euro), Alessandria (9.900 euro).

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La storia tra un cliente e la sua concessionaria si chiama CARcomauto!

Da più di cinquant’anni, CARcomauto rappresenta l’eccellenza nella vendita di automobili Volkswagen e Audi a Milano, senza esaurire mai il suo impegno per la soddisfazione dell’acquirente. Proprio per questo propone sempre grandi occasioni e continue offerte a tutto vantaggio di chi desidera guidare la sua nuova auto senza troppi pensieri. CARcomauto, infatti, riesce a stabilire con ogni suo cliente un rapporto privilegiato, che si costruisce su accordi chiari e trasparenti e sulla ferma intenzione di tenerlo vivo anche durante le fasi successive all’acquisto.

Tutto inizia con un insolito finanziamento… Che tu voglia una Passat o una Golf, infatti, CARcomauto da oggi accorcia le distanze tra te e la tua macchina dei sogni, offrendoti una promozione originale che va ad esclusivo vantaggio dell’acquirente: All-In tutto compreso! E’ un particolare finanziamento a 6 anni che non ti fa versare neanche un centesimo in più rispetto al prezzo reale della tua Volkswagen. Questo è possibile solo perché CARcomauto mette a disposizione le proprie risorse per garantirti una serie di vantaggi effettivi, consegnandoti chiavi in mano la tua nuova Volkswagen ad un prezzo davvero incredibile!

CARcomauto ti garantisce una serie di benefici concreti:

Un’assistenza attenta e puntuale nel lungo periodo.

5 anni di garanzia e 6 anni di manutenzione ordinaria gratuita, tagliandi compresi!

72 mesi di finanziamento non è un periodo troppo lungo perchè la durata del finanziamento è flessibile: la puoi accorciare quando vuoi e conserverai intatti tutti i vantaggi senza penali!

Se pensi di non riuscire ad usufruire di tutti i vantaggi previsti per te, CARcomauto ha la miglior soluzione anche per questo, infatti lo sconto è personalizzato in base alle tue esigenze! CARcomauto provvederà a convertire il valore del servizio in uno sconto immediato sulla tua auto!

Non ti resta che recarti agli Showroom di CARcomauto, in viale Certosa 9 a Milano e in viale della Repubblica 32 a Melegnano, dove verrai accolto da uno staff competente ed aggiornato, che ti seguirà e ti consiglierà nella valutazione e nella scelta.

Oppure puoi chiamare lo 02 39239222: il numero dedicato All-In!

Una relazione si costruisce anche con un click. E’ da poco online il nuovo portale di CARcomauto, che ha scelto di fortificare anche la sua presenza in rete, per permetterti di essere informato e seguito passo dopo passo dalla comodità di casa tua. Dopo un accurato restyling, ora potrete visitare in tutta semplicità la nuova vetrina virtuale di CARcomauto all’indirizzo www.carcomauto.it.

La storica concessionaria, tenendo sempre in mano il suo bagaglio quinquennale di pratica e di esperienza, non si risparmia sul futuro e offre agli internauti un sito studiato per offrire la più pulita ed intuitiva esperienza di navigazione possibile. Rinnovato con un’elegante grafica, arricchito di migliori contenuti e più funzionale nei servizi online offerti, il nuovo portale di CARcomauto è pratico ed accessibile, oltre ad essere perfettamente interfacciato per le applicazioni iPhone e iPad.

Il migliore amico di una concessionaria: il cliente! CARcomauto si impegna ogni anno di più a stabilire ed alimentare un rapporto onesto e duraturo con ogni suo cliente. Una relazione che va oltre la semplice vendita dell’auto che desideri, affinché un rapporto commerciale possa essere rivalutato anche in un’ottica sociale, per un’esperienza d’acquisto che sia, ora più che mai, differente dal passato.

CARcomauto vuole staccarsi definitivamente dalla tradizionale immagine della concessionaria alle strette dipendenze delle aziende automobilistiche e riscoprirsi come una società di servizi per il cliente, orientata esclusivamente alla soddisfazione delle sue esigenze di ogni giorno. Per questo associa agli Showroom gestiti da personale preparato ed accogliente innovativi servizi online sempre dalla parte del suo cliente, come: informazioni e prenotazioni, consultazione dei modelli disponibili (per nuovo e usato), visione di tutte le promozioni riservate ai possessori della Fidelity Card, la possibilità di inviare richieste di informazioni e prenotare tagliando, revisione, ricambi, persino un giro di prova sull’auto preferita, semplicemente compilando un pratico form e, ovviamente, tanto altro!

Ti manca ancora qualcosa per essere convinto della straordinaria attenzione di CARcomauto per i suo clienti? Allora eccolo qui: la concessionaria, oltre a riservarti uno sconto speciale su ogni vettura, ti regala subito un assegno spendibile sull’acquisto della tua nuova auto semplicemente inviando la tua richiesta personalizzata. Che cosa stai aspettando ancora? Visita il sito www.carcomauto.it o corri agli Showroom di Milano e Melegnano, la tua storia con CARcomauto sta per iniziare!

Per Informazioni:

Ufficio Stampa Artémida: Emanuela Lodolo – [email protected]

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Scopri la speciale promozione All-In! nelle concessionarie CARcomauto e guida la tua nuova Volkswagen!

Sogni di guidare un’auto Volkswagen? CARcomauto, concessionaria italiana dal 1959 per il marchio Volkswagen, ti invita nel suo prestigioso showroom in viale Certosa, 9 a Milano e in Viale della Repubblica, 32 a Melegnano per presentarti l’esclusiva promozione All-In: la nuova formula per comprare un’auto, a tutto vantaggio dell’acquirente!

Polo, Golf, Passat o Tiguan: scegli la tua auto preferita sull’intera gamma Volkswagen! La concessionaria CARcomauto ti dedica una promozione davvero eccezionale: la formula All-In tutto compreso! Si tratta di uno speciale finanziamento a 6 anni che ti consente di non sborsare un solo centesimo in più rispetto al prezzo reale della tua auto!

Come è possibile? CARcomauto sceglie di rinunciare al proprio guadagno sul tuo finanziamento per utilizzarlo a tuo esclusivo vantaggio, consegnandoti chiavi in mano la tua nuova Volkswagen ad un prezzo davvero incredibile!

Ma i vantaggi dell’All-In non sono ancora finiti! La promozione All-In, infatti, ti consente di godere di una serie di benefici nel lungo periodo: 5 anni di garanzia e 6 anni di manutenzione ordinaria gratuita! Solo da CARcomauto puoi trovare l’incredibile offerta All-In: guida subito la tua nuova Volkswagen e per i prossimi sei anni usufruisci di accurati tagliandi senza la minima spesa.

Non sei di Milano e pensi di non avere la possibilità di recarti periodicamente da CARcomauto per usufruire delle agevolazioni a lungo termine dell’All-In? Non c’è problema: la formula All-In! di CARcomauto vale in tutti i casi, anche se non volessi usufruire dei vantaggi di assistenza compresa e di estensione della garanzia; perché CARcomauto ne converte il valore in sconto immediatamente utilizzabile sull’acquisto della tua nuova auto! Convertendo in sconto i benefit dell’All-In potrai permetterti di personalizzare la tua auto senza costi aggiuntivi!

CARcomauto è esperienza e qualità al servizio del guidatore! Con la nuova formula All-In CARcomauto ti riserva inediti vantaggi e la certezza di essere seguito per un lungo periodo anche dopo l’acquisto della tua auto, garantendoti un’assistenza continua grazie alla professionalità e cortesia di tutto il suo staff! Tira fuori i tuoi assi vincenti: vieni a scoprire la fantastica promozione All-In nel nostro Showroom di Viale Certosa, 9 a Milano e in Viale della Repubblica, 32 a Melegnano… e guida finalmente senza pensieri la tua nuova Volkswagen!

Per Info:

Ufficio Stampa Artémida: Emanuela Lodolo – [email protected]

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Sapra segnala il bando Inail per i finanziamenti volti alla realizzazione di interventi per la salute e sicurezza sul lavoro

Oggetto della segnalazione di questi giorni da parte di Sapra Sanità, sempre aggiornata e informata su tutti gli aggiornamenti, mutazioni concernenti la Medicina del Lavoro, è il bando pubblicato dall’Inail finalizzato ad incentivare le aziende ad investire in sicurezza: si tratta di un totale di 60 milioni di euro destinati alle piccole e medie imprese.

Sapra Sanità nel corso degli ultimi mesi ha più volte suonato il campanello di allarme concernente la sicurezza nei luoghi di lavoro, ben consapevole che è necessario intervenire in modo deciso se si vuole avere la speranza di raggiungere nel 2012 la riduzione del 25% degli infortuni sul lavoro, obiettivo stabilito per tutti i paesi appartenenti alla comunità europea.

I soldi stanziati dall’Inail saranno suddivisi tra le varie regioni e verranno destinati a quelle aziende fermamente decise a puntare sulla sicurezza sul lavoro. Dal 10 dicembre il progetto è attivo sul sito internet dell’Inail dove si potranno verificare i prerequisiti per accedere al bando di finanziamento. Le richieste andranno presentate dalle ore 14.00 del 12 gennaio 2011 e dovranno essere inviate per via telematica direttamente sul portale Inail. Lo sportello telematico riceve le domande in ordine di arrivo e chiuderà il 14 febbraio 2011. La chiusura potrebbe essere anticipata in caso di esaurimento dei fondi disponibili nel budget regionale.

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono tra le priorità assolute di Sapra Sanità e sottolinea come il costo di un incedente sul lavoro non sia di facile previsione, all’indennizzo si aggiungono, infatti, le spese medico-legali, la perdita di produttività, le spese relative all’inserimento di personale sostitutivo, mentre rendere la propria azienda sicura oltre ad avere un costo certo, se ci si affida ad una struttura seria e professionale, aggiunge valore alla produttività e all’intera realtà aziendale.

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Nasce “Fondo Politecnico per l’Innovazione”, iniziativa di UniCredit e Politecnico di Milano gestita da Quantica SGR

La volontà di UniCredit di supportare l’università, la ricerca, le nuove realtà imprenditoriali nei settori ad alta tecnologia e la competenza e il know-how del Politecnico di Milano hanno dato vita al “Fondo Politecnico per l’Innovazione”, un fondo chiuso di early stage, con un obiettivo di raccolta di 20 milioni di euro, riservato a investitori istituzionali.

Il Fondo sarà gestito da Quantica SGR, Società di Gestione indipendente e leader italiano nel segmento venture capital.

Obiettivo del Fondo è il finanziamento, sotto forma di capitale, di nuove iniziative imprenditoriali che nascono da progetti di ricerca tecnologicamente rilevanti, avviati dal Politecnico di Milano e da altre Università.

L’iniziativa si propone di far emergere alcuni casi di successo dalle imprese in cui il fondo investirà e di contribuire allo sviluppo del mercato dell’early stage, dedicato alla prima fase di vita delle aziende, in Italia.

Il posizionamento dell’Italia nelle graduatorie internazionali sulla ricerca e l’innovazione rivela da anni uno strutturale ritardo del nostro Paese rispetto alle altre economie avanzate. Uno dei fattori chiave è il finanziamento selettivo delle attività più innovative, che in Italia è ancora prevalentemente legato a strumenti tradizionali di debito o di finanziamento pubblico invece che al capitale di rischio. Soprattutto nei settori high-tech legati allo start-up di impresa il debito bancario, da solo, può rivelarsi inadatto o insufficiente a rispondere alle più articolate esigenze di investimento delle imprese. In questo ambito, i talenti diffusi nelle Università e nel sistema della Ricerca meritano di essere valorizzati attraverso un supporto e un accompagnamento al mercato anche dal punto di vista finanziario, con specifici strumenti.

“E’ importante che le idee si trasformino in realtà imprenditoriali” ha dichiarato Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di UniCredit. “Per molte ragioni la finanza di early stage è tuttora poco sviluppata in Europa e per farla crescere servono iniziative concrete che siano un utile stimolo all’innovazione e alla dinamicità del sistema. L’impegno del Gruppo nella creazione del Fondo – ha aggiunto – testimonia la volontà di sostenere l’imprenditorialità creativa che nasce all’interno delle nostre migliori Università”.

“Il Gruppo UniCredit, affiancandoci in questa importante iniziativa, ci rende possibile rispondere a uno degli obiettivi fondamentali dell’Università” – ha dichiarato Giulio Ballio, Rettore del Politecnico di Milano – “che è quello di stimolare e indirizzare lo sviluppo dell’imprenditoria con investimenti iniziali consistenti che consentono anche alle imprese tecnologiche un significativo avvio”.

Il patrimonio del Fondo, che avrà una durata di 10 anni prorogabile per ulteriori 2 anni, è aperto alla partecipazione di investitori qualificati quali fondazioni, casse previdenziali e altri investitori istituzionali.

Il Fondo avrà un approccio generalistico in termini di settori di investimento, anche se sarà focalizzato in particolare sui settori di expertise del Politecnico di Milano quali ad esempio ICT, Bio-ingegneria, Biotecnologie, Meccanica e Meccatronica, Ambiente ed Energia (clean tech), Nuovi Materiali, Design e Servizi Innovativi, Tecnologie Robotiche.

Fonte: UniCredit Group News

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UniCredit Leasing stringe accordo con Cinemeccanica per favorire il passaggio al digitale

L’aggiornamento tecnologico delle sale cinematorgrafiche italiane diventa più facile.

UniCredit Leasing ha infatti stretto un importante accordo di collaborazione con Cinemeccanica, azienda leader nella produzione di attrezzature per impianti cinematografici, che consentirà di finanziare la sostituzione dei proiettori tradizionali con nuovi sistemi digitali in grado di valorizzare al meglio tecnologie quali l’alta definizione e il 3D, che nell’ultima stagione ha rappresentato per il pubblico una fortissima attrattiva.

La partnership con il maggiore operatore europeo nel settore del leasing consentirà a Cinemeccanica di mettere a disposizione dei gestori, attraverso i propri punti vendita sul territorio italiano, la consulenza specialistica e il supporto finanziario di UniCredit Leasing per realizzare gli investimenti necessari al passaggio alla tecnologia digitale.

L’accordo con UniCredit Leasing prevede che la clientela di Cinemeccanica possa abbinare l’acquisto del proiettore a un servizio finanziario ad hoc a copertura dell’investimento.

Il leasing, rispetto ad altre forme di finanziamento, ha numerosi vantaggi che permettono di finanziare l’intero valore del proiettore senza intaccare la capacità di credito dell’azienda. Senza contare il beneficio fiscale della deducibilità dei canoni, compresa l’IVA .

Il tutto garantito da un livello di servizio che si caratterizza per la personalizzazione del piano finanziario in funzione delle esigenze del cliente, la rapidità nei tempi di risposta e di perfezionamento dell’operazione, la disponibilità della consulenza e del supporto degli specialisti di UniCredit Leasing, un pacchetto assicurativo specifico.

Grazie all’intesa con UniCredit Leasing, Cinemeccanica è oggi in grado di offrire ai gestori un’opportunità davvero favorevole per accelerare l’upgrade tecnologico delle proprie sale. Cogliendo in questo modo nuove opportunità di business.

Tanto più che la partnership prevede la possibilità di valutare, oltre a quelli relativi ai proiettori, anche investimenti più consistenti, che riguardino l’immobile, la sala, gli arredi e le altre attrezzature.

Fonte: UniCredit Leasing News

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Network Marketing: basta rincorrere persone!

Sei stanco di rincorrere persone? Perdere amici e parenti? Portare spille al petto ed andare a seminari dove per il 90% del tempo si battono le mani e si balla sui tavoli, senza, alla fine, concludere nulla di positivo? Hai per caso finito la tua lista nomi e ti stai “sbattendo” su forum e social networks? Si? E’ cosi’? Lo sappiamo, e’ cosi per il 75% delle persone in questo business.
VUOI AVERE SUCCESSO NEL NETWORK MARKETING?
Continua a leggere.

Siamo un team di 10 italiani che hanno guadagnato molti soldi con il Network Marketing.

Tre di noi sono stati ai livelli top nelle loro precedenti aziende, e ognuno di noi ha guadagnato almeno 10.000,00 Euro al mese con il Network Marketing.

Non è stato facile, ci sono voluti anni, tantissimo lavoro, tanti sacrifici e moltissimi errori, ma abbiamo avuto successo; tanto che, con i soldi guadagnati, ci siamo potuti “ritirare” per dedicarci alle nostre passioni: chi viaggiare, chi iniziare altri business, chi investire in immobili, chi semplicemente godersi la famiglia ed il proprio tempo libero.

Nel corso degli anni, ognuno di noi distintamente, ha capito quali sono i veri ed unici segreti del successo nel Network Marketing.

Il successo con il Multi-Level Marketing
non dipende solo da te, anzi, non basta seguire il “sistema”, lavorare 15 ore al giorno, parlarne a tutti, indossare spille o spendere centinaia di euro, se non migliaia, in formazione e prodotti.

Ci sono dei business, delle opportunità di Network Marketing che non potranno mai funzionare, altre che difficilmente ti faranno avere il successo che desideri, altre che magari ti potranno dare qualche centinaia di euro al mese, ma non i soldi che speri e che ripagano lo sforzo e la tua dedizione.

la maggior parte delle persone non ottiene risultati nel Network Marketing, anche se lavora bene e tanto, lavora in business che non seguono i 7 segreti (a dire il vero nemmeno 4, ma nemmeno uno!) del successo nel MLM.

Ricevi la nostra Guida GRATUITA che spiega i 7 Segreti del Successo andando al nostro sito:
http://www.italiamultilevel.com

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