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Flavio Cattaneo: Terna ha confermato la politica dei dividendi per i prossimi esercizi

Confermata la politica dei dividendi con una crescita annua del 4%. Il 2010 batte le attese con un ebitda oltre 1,17 mld e ricavi a 1,58 miliardi. Positivi gli analisti. Titolo poco mosso

Il nuovo piano industriale di Terna è molto più aggressivo delle stime degli analisti. Ieri l’amministratore delegato Flavio Cattaneo e il presidente, Luigi Roth, hanno illustrato le strategie per il prossimo quinquennio.



Il business plan
prevede un’accelerazione degli investimenti da 4,3 a 5 miliardi di euro per le attività regolate. Inoltre, sarà triplicato l’impegno di investimento per le attività non tradizionali, per le quali è stato stanziato fino a 1 miliardo.

Terna prevede che dal 2011 al 2015 la crescita media annua dei ricavi regolati sarà di circa il 6%, grazie all’aumento degli investimenti. L’aumento dei ricavi e il controllo dei costi consentirà di migliorare la redditività dall’attuale 74% al 78% alla fine del periodo di piano.

Al contrario, l’assorbimento di cassa generato dal piano di investimenti e dalla politica dei dividendi porterà ad un aumento del debito netto di 2,6 miliardi di euro alla fine del 2015, comunque inferiore a quanto previsto nel precedente piano industriale.
Tuttavia, questa strategia non ha impedito a Terna di confermare la politica dei dividendi, che prevede una crescita annua della cedola del 4%, assumendo il 2008 come anno di riferimento. Inoltre, come già accaduto con la cessione di Terna Participações, una parte delle plusvalenze registrate con la vendita delle attività non tradizionali potrà integrare i dividendi.

Nel corso della presentazione dei risultati il management ha escluso la possibilità di procedere con acquisizioni.
Non si sono fatte attendere le indicazioni degli analisti. Le principali banche d’affari che seguono il titolo hanno rivisto al rialzo la valutazione sull’azienda. (…)

Fonte (SoldiOnline)

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Alessandra Camera
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Flavio Cattaneo: il 2010 si chiude per Terna con un Ebitda di circa 1,2 miliardi di euro

Il 2010 si chiude per Terna con un Ebitda di circa 1,2 miliardi di euro, in crescita del 17% sul 2009, e gli investimenti a quota 1,5 miliardi, di cui 1,2 miliardi (+30%) per lo sviluppo della rete e circa 300 milioni per il progetto fotovoltaico. Previsti nel Piano 2011-2015 6 miliardi di investimenti per ammodernare la rete e per attività non tradizionali.

Nel presentare il piano agli investitori, l’Amministratore Delegato Flavio Cattaneo, in scadenza insieme a tutto il consiglio con l’assemblea di fine aprile, ha fatto un bilancio dei suoi due trienni alla guida della società che gestisce la rete di trasmissione elettrica, ringraziando i collaboratori per i risultati fin qui raggiunti


Andando nel dettagli del piano, per le attività regolate gli investimenti salgono del 15% a 5 miliardi, mentre per quelle non tradizionali (rinnovabili e altro) sarà investito fino a un miliardo. Terna conferma una politica del dividendo che prevede una crescita annua del 4% più l’integrazione derivante dall’eventuale vendita di attività non tradizionali. La società, inoltre, si aspetta di migliorare la propria redditività – in termini di ebitda margin – con una crescita dal 74% al 78% a fine 2015.

Sul versante patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto a fine Piano è visto in crescita di 2,6 miliardi, una cifra inferiore di 500 milioni rispetto all’incremento del debito previsto nel Piano 2010.

Flavio Cattaneo ha sottolineato che le attività non tradizionali diventeranno parte integrante dell’attività core. Nel corso dell’anno, in particolare è previsto lo sviluppo di progetti fotovoltaici per circa 50 mw.
Quanto al capitolo acquisizioni, il manager ha evidenziato che “se ci sono opportunità si colgono, ma devono essere opportunità. Le espansioni tanto per farle o pagandole il doppio distruggono il valore per gli azionisti”, ha spiegato.

Nessun problema, infine, per quanto sta succedendo nel Nord Africa, in particolare in Tunisia, dove Terna potrebbe essere interessate a investire per interconnettere il Paese all’Italia.
“C’è più rischio a investire in un paese governato da uno solo. E’ più stabile una brutta democrazia che altre forme di governo, parlando in termini economici. L’interesse resta. Per gli investimenti non bisogna avere una visione di breve”, ha concluso Cattaneo.

Fonte (Reuters Italia)

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Alessandra Camera
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Enel Green Power annuncia i dati preliminari consolidati 2010

Ricavi totali a 2,3 miliardi di euro (1,9 miliardi di euro nel 2009, + 21,1%)
Ebitda a oltre 1,3 miliardi di euro (1,2 miliardi di euro nel 2009,+7,7%)1
Indebitamento finanziario netto a 3,1 miliardi di euro (5,3 miliardi di euro nel 2009, – 41,5%)1

Roma, 2 febbraio 2011 – Il Consiglio di Amministrazione di Enel Green Power SpA (“Enel Green Power”), riunitosi oggi sotto la presidenza di Luigi Ferraris, ha esaminato i risultati consolidati preliminari dell’esercizio 2010.

I Ricavi totali ammontano a 2,3 miliardi di euro, in aumento del 21,1% rispetto agli 1,9 miliardi di euro del 2009 grazie alla crescita dei ricavi delle attività internazionali, che hanno anche beneficiato del consolidamento con il metodo integrale di ECyR (ora denominata Enel Green Power España) a partire dalla fine del mese di marzo 2010 e dei ricavi della controllata Enel.si.

L’Ebitda (margine operativo lordo) è pari a oltre 1,3 miliardi di euro, in aumento del 7,7% rispetto a 1,2 miliardi di euro del 2009 soprattutto per effetto della citata crescita delle attività internazionali.

L’Indebitamento finanziario netto a fine 2010 è pari a 3,1 miliardi di euro, in diminuzione di circa 2,2 miliardi di euro rispetto a 5,3 miliardi di euro di fine 2009. In particolare, la contrazione dell’indebitamento finanziario netto è riconducibile alla ripatrimonializzazione effettuata da parte della controllante Enel SpA nel mese di marzo 2010, i cui effetti sono stati in parte compensati dal fabbisogno generato dalle acquisizioni.

La consistenza del personale a fine 2010 è pari a 2.955 unità (2.685 unità alla fine del 2009).

Commentando i dati, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Francesco Starace ha detto: “Il pieno raggiungimento degli obiettivi di crescita che Enel Green Power aveva fissato per il 2010 conferma che siamo perfettamente in linea con il piano di sviluppo reso noto in occasione della quotazione. Questo ribadisce la validità della nostra strategia – unica nel panorama delle rinnovabili mondiali – focalizzata sullo sviluppo equilibrato e sostenibile, nei Paesi in cui operiamo, dell’intera gamma delle tecnologie disponibili, in un’ottica di massimizzazione del ritorno per i nostri azionisti”.

DATI OPERATIVI

Capacità Installata Netta
La capacità installata netta del Gruppo alla fine del 2010 è pari complessivamente a 6.102 MW, di cui 2.539 MW (42%) idroelettrica, 2.654 MW (43%) eolica, 775 MW (13%) geotermica e 134 MW (2%) rappresentata da altre tecnologie rinnovabili (solare, biomassa e cogenerazione). La capacità installata risulta incrementata rispetto alla fine del 2009 di 1.294 MW (+27%). Tale incremento, che tiene conto del decommissioning di 2 MW, è dovuto per 904 MW all’apporto di ECyR (ora denominata Enel Green Power España) alla data di acquisizione e per 392 MW alla crescita organica.

Produzione di energia elettrica
La produzione netta del Gruppo nel 2010 è stata pari a 21,8 TWh, di cui 11,1 TWh (51%) idroelettrica, 4,9 TWh (22%) eolica, 5,3 TWh (24%) geotermica e 0,5 TWh (3%) rappresentata da altre tecnologie rinnovabili (solare, biomassa e cogenerazione).
La produzione di energia elettrica risulta incrementata rispetto al 2009 di 2,9 TWh (+15%). Tale incremento beneficia della crescita della capacità installata, di una maggiore disponibilità degli impianti eolici e di un incremento della produzione idrica.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Di seguito viene riportato il significato e il contenuto degli “indicatori alternativi di performance”, non previsti dai principi contabili IFRS-EU, utilizzati nel presente comunicato al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo.

– I Ricavi totali sono determinati quali sommatoria dei Ricavi e dei Proventi/(Oneri) netti da gestione rischio commodity;
– L’Ebitda (margine operativo lordo) rappresenta per Enel Green Power un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al “Risultato operativo” gli “Ammortamenti e perdite di valore”;
– L’Indebitamento finanziario netto rappresenta per Enel Green Power un indicatore della propria struttura finanziaria; è determinato quale risultante dei debiti finanziari al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti e delle attività finanziarie correnti e non correnti (crediti finanziari e titoli diversi da partecipazioni).

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alberto de Paoli, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art. 154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

1 Si segnala che, a seguito del perfezionamento dell’acquisizione del 60% del capitale di Endesa Cogeneracion y Renovables (“ECyR”) da Endesa Generacion intervenuto in data 22 marzo 2010, Enel Green Power ha acquisito il controllo di ECyR che, a partire da tale data, risulta pertanto consolidata con il metodo integrale.
Si evidenzia, inoltre, che in data 17 marzo 2010 Enel SpA ha proceduto alla ripatrimonializzazione di Enel Green Power mediante rinuncia a una quota del credito finanziario vantato dalla stessa Enel nei confronti di Enel Green Power, per un importo pari a 3,7 miliardi di euro.
I dati patrimoniali indicati escludono, al 31 dicembre 2010, i valori relativi ad alcune attività classificate come destinate ad essere cedute in conseguenza dell’accordo – soggetto ad alcune condizioni sospensive – per la suddivisione della totalità degli asset facenti capo ad EUFER tra Gas Natural Fenosa ed Enel Green Power.

Nel presente comunicato vengono utilizzati alcuni “indicatori alternativi di performance” non previsti dai principi contabili IFRS-EU (Ricavi totali, Ebitda e Indebitamento finanziario netto), il cui significato e contenuto, in linea con la raccomandazione CESR/05-178b pubblicata il 3 novembre 2005, sono di seguito illustrati.

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