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Informazioni veloci e complete su milioni di aziende E’ attiva la nuova directory di iCRIBIS: navigaimprese.it

Bologna, 30 novembre 2015 – E’ attiva navigaimprese.it, la nuova directory di iCRIBIS che offre il framework tecnologico per rendere il proprio patrimonio informativo facilmente rintracciabile online dagli utenti del web, in modo da rispondere in modo efficiente alle richieste sulle aziende. iCRIBIS è il sito di e-commerce di CRIBIS D&B, società del Gruppo CRIF specializzata nella fornitura di informazioni economiche e commerciali e nei servizi a valore aggiunto per le decisioni di business.

Il modello prevede che  gli utenti alla ricerca di informazioni  commerciali sulle aziende trovino con facilità le pagine della directory nei risultati organici dei motori di ricerca. Una volta raggiunta la scheda dell’azienda di interesse vengono  accompagnati  verso la registrazione, alla quale segue un dettagliato piano di e-mail marketing volto alla conversione.

Nuove features  user-friendly

Tra le novità della directory a livello di contenuto c’è la possibilità di inserire contributi User generated (UGC), ovvero di arricchire il proprio profilo aziendale con informazioni quali il numero di telefono, il sito internet, i dettagli dei social network e la descrizione estesa della propria attività.

La  homepage invece, grazie a widget dinamici, mette a disposizione degli utenti  diverse viste sulle imprese italiane e sulla loro distribuzione geografica in rapporto ad altri indici di rilievo quali la fascia di fatturato, il numero dipendenti e la categoria merceologica ATECO di appartenenza.

I filtri  consentono infine la navigazione granulare dell’intero database delle informazioni commerciali relative alle aziende italiane e un’alternativa alla ricerca puntuale delle aziende di interesse.

Informazioni freemium

In ciascuna “scheda azienda”, ovvero la pagina dedicata ad ognuna delle 6.5 milioni di aziende sul nostro territorio,  è disponibile un primo set di informazioni gratuite tra cui l’indirizzo, la città e la provincia di appartenenza,  il codice ATECO, il codice REA e la forma giuridica. Previa registrazione è consentito all’utente  l’accesso ad un ulteriore  set di informazioni tra le più richieste dagli utenti, ovvero  la partita IVA, il codice fiscale, il numero dipendenti e il fatturato.

L’utente registrato beneficia inoltre di due report small, il taglio più piccolo ed economico tra i prodotti iCRIBIS, che gli consentono di avere informazioni sui dati da visura ordinaria, i bilanci e le procedure in corso.

Una volta su iCRIBIS l’utente può esplorare con la propria utenza l’intera offerta che comprende: il Report  Medium e Large, il  giudizio sintetico sulla rischiosità dell’azienda e il Report Persona, che consente di ottenere le informazioni  sulle persone fisiche. Ultimi non per importanza i documenti, ovvero i Bilanci Riclassificati, l’Elenco Soci  e il documento sull’affidabilità dei fornitori.

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NASCE CRIBIS PER TE, IL METODO DI CREDIT MANAGEMENT DI CRIBIS D&B PER LE PMI

Milano, 22 settembre 2015 – Trasparenza, ascolto, efficacia: queste sono le parole chiave del nuovo approccio di CRIBIS D&B per la gestione del credito commerciale delle PMI, un metodo incentrato sulle sue soluzioni efficaci e all’avanguardia, sulla comprensione delle esigenze del cliente e sulla trasparenza della relazione.

Una ricerca svolta nel 2015 dall’Università di Bologna sulle oltre 12.000 PMI clienti di CRIBIS D&B ha messo in evidenza come la capacità di essere vicino al cliente nel momento della decisione e di rispondere alle sue aspettative, l’affidabilità e la trasparenza del referente commerciale, oltre alla qualità e affidabilità delle informazioni e dei servizi, siano gli elementi più forti che caratterizzano CRIBIS D&B e i più apprezzati dai suoi clienti, in particolare dalle PMI. Oltre il 90% dei rispondenti ha definito questi fattori come fondamentali e riconosciuto a CRIBIS D&B un livello di eccellenza. Da questa consapevolezza è nato CRIBIS per TE.

Dopo aver lanciato la migliore infrastruttura per le business information e le migliori soluzioni per il credit management – CRIBIS.com – e per i pagamenti – CRIBIS iTRADE Lab, è venuto ora il momento di comunicare con forza il nostro valore aggiunto nella relazione con il cliente”, commenta l’amministratore delegato Marco Preti. “In particolare per le PMI la capacità di comprendere le loro reali esigenze e la trasparenza dei rapporti commerciali sono divenuti fattori fondamentali tanto quanto l’efficacia e la qualità delle informazioni. Per questo abbiamo scelto il nome CRIBIS per TE.”

Ma cosa significa in concreto CRIBIS per TE per una PMI? CRIBIS per TE è un metodo che si compone di 5 azioni nate dall’esperienza del Gruppo CRIF come partner delle aziende leader dei diversi settori: 77 delle prime 100 aziende italiane sono proprio clienti CRIBIS D&B e CRIF. CRIBIS D&B ha trasformato questa esperienza in un metodo semplice ed efficace per dare alle PMI italiane la soluzione migliore alle loro esigenze nella gestione del credito.

  1. Usare tutte le informazioni disponibili per definire l’offerta e le condizioni più adatte al cliente
  2. Monitorare costantemente i clienti per agire tempestivamente e rendere più efficienti i processi aziendali
  3. Usare i credit scoring per identificare i clienti da fidelizzare e su cui investire
  4. Condividere le informazioni di pagamento per conoscere meglio i clienti e ottimizzare i flussi di cassa
  5. Trasformare il recupero crediti in una gestione integrata del portafoglio crediti, per incassare sempre salvaguardando il rapporto con il cliente

Inoltre, CRIBIS per TE mette a disposizione di ogni PMI italiana uno degli oltre 200 funzionari commerciali di CRIBIS D&B che individuerà insieme all’imprenditore il mix più adatto di soluzioni per raggiungere gli obiettivi dell’azienda nella gestione del credito, ridurre i ritardi dei pagamenti e gli insoluti da parte dei clienti e migliorare il flusso di cassa. Tutto ciò con la garanzia della massima trasparenza.

In molte realtà del nostro settore il concetto di trasparenza è poco più di uno slogan” conclude Marco Preti. “Per noi invece è qualcosa di concreto che consente un costante controllo del budget. Basti pensare a funzionalità come l’estratto conto online consultabile in ogni momento, l’indicazione del costo del singolo prodotto prima di ogni acquisto o la possibilità di sapere se un collega ha già acquistato recentemente il medesimo prodotto, per riconsultarlo senza pagare. Sono esempi di come per noi il rispetto della fiducia del cliente sia una mission importante, da non disattendere mai.”

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Partnership CRIBIS D&B – IUNGO per integrare la catena fornitori e ridurre i rischi legati a informazioni parziali

Le soluzioni di supply chain collaboration di IUNGOItalia si avvalgono dei dati forniti da CRIBIS D&B per qualificare, arricchire e monitorare l’Albo fornitori

Bologna, Settembre 2015

Permettere alle aziende di collaborare con i proprio fornitori in modo efficiente ed efficace e al tempo stesso di prevedere e ridurre i rischi connessi a informazioni parziali, destrutturate e inaffidabili ad essi legate. E’ questo l’obiettivo alla base della partnership tra CRIBIS D&B, società del Gruppo CRIF specializzata nella fornitura di informazioni economiche e commerciali e di servizi a valore aggiunto per le decisioni di business, e IUNGOitalia, società leader in Italia nelle soluzioni di supply chain collaboration e integrazione della catena fornitori.

Con oltre 15.000 clienti attivi, CRIBIS D&B fornisce business report, informazioni e credit scoring su qualsiasi impresa italiana e, grazie all’appartenenza al Dun & Bradstreet Worldwide Network, mette a disposizione il più completo patrimonio informativo a livello mondiale, basato su 200 milioni di aziende.

IUNGO è la soluzione che permette di integrare e scambiare informazioni e documenti con tutti i fornitori grazie alla IUNGOmail, messaggio brevettato di posta elettronica che in una semplice email racchiude l’operatività di un portale. Ad oggi IUNGO è utilizzato da oltre 250 clienti in tutti i settori merceologici, dalla grande multinazionale alla piccola pmi, che possono così raggiungere efficacemente più di 40.000 fornitori.

Grazie a questa partnership, le aziende clienti potranno in qualsiasi momento richiedere informazioni in grado di dare un quadro preciso del fornitore che stanno esaminando, all’interno sia di un processo di scouting che di valutazione di un’impresa storica o nuova, partendo dalla gestione degli ordini e delle richieste d’offerta fino ad arrivare alla reportistica e all’albo fornitori.

Le informazioni di output, scritte sotto forma di report, sono fornite con diversi livelli di dettaglio e dotate sia di dati a valore predittivo, che consentono di valutare la capacità di un’impresa di adempiere agli obblighi imposti dal mercato, sia di indicazioni sintetiche su come procedere. Questo va a completare l’offerta della soluzione IUNGO nell’ambito del sourcing.

In molti settori, le supply chain sono sempre più integrate nei processi produttivi aziendali e, allo stesso tempo, sempre più ampie – spiega Marco Preti, Amministratore Delegato di CRIBIS D&B -. Per questo valutare e mantenere sempre sotto controllo l’affidabilità economica-finanziaria è divenuto un asset fondamentale, in quanto un fornitore non sufficientemente solido può creare problemi sia nelle tempistiche di fornitura, sia nella qualità dei prodotti. Insieme a IUNGO pensiamo di poter fornire le nostre informazioni nei processi e nelle modalità più utili ed efficaci per ridurre questi rischi”.

Da tempo avvertiamo da parte del mercato la necessità di disporre di informazioni più vaste e diversificate così da sapere se, oltre a rispettare i tempi di consegna e confermare gli ordini, il fornitore sia valido anche dal punto di vista economico e finanziario – conferma Luca Mongiorgi, Sales & Marketing Director di IUNGOitalia -. La partnership IUNGO-CRIBIS D&B è la nostra risposta a questa cruciale esigenza riscontrata dalle aziende”.

IUNGO, by IUNGOitalia Srl, è la soluzione software di Supply Chain Collaboration che, grazie al rivoluzionario e brevettato utilizzo della posta elettronica, permette di far comunicare in modo semplice, sicuro e strutturato tutti i partner aziendali, dal piccolo terzista alla multinazionale. Le particolari caratteristiche di IUNGO permettono ai clienti – tra i quali sia aziende quotate al Mibtel, che imprese di piccole dimensioni – di eliminare completamente le comunicazioni cartacee (fax, lettere, etc), ridurre sensibilmente le attività interne di gestione dei fornitori (comunicazioni, solleciti, etc), e soprattutto migliorare l’affidabilità e i tempi di risposta di tutta la catena di fornitura.

CRIBIS D&B, parte del Gruppo CRIF Spa, è specializzata nella business information, fornendo il più ampio patrimonio informativo sulle imprese italiane e sui loro comportamenti di pagamento e su oltre 230 milioni di imprese estere grazie all’appartenenza al D&B Worldwide Network. Per maggiori informazioni: www.cribis.com

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PAGAMENTI COMMERCIALI: BENE IN EUROPA DANIMARCA E GERMANIA, IN DIFFICOLTA’ REGNO UNITO E PORTOGALLO MALE LA CINA, BENE TAIWAN, STABILI GLI STATI UNITI

A fine 2013 il 38,9% delle imprese italiane ha pagato alla scadenza le fatture, una performance migliore della media europea, pari al 38%. In Danimarca l’87,6% delle imprese è puntuale, in Germania il 75,3%. In crisi il Portogallo e il Regno Unito. Bene il settore agricolo, in difficoltà il commercio al dettaglio. I risultati dello Studio Pagamenti 2014 di CRIBIS D&B

Milano, Giugno 2014 Le imprese italiane con il 38,9% di pagamenti puntuali nei confronti dei fornitori, seppur di poco, mostra una performance migliore della media europea, pari al 38%. Detto questo, a fine 2013 i comportamenti di pagamento dei Paesi europei mostrano una certa eterogeneità. In fatto di puntualità le imprese della Danimarca si confermano al primo posto con ben l’87,6% di pagamenti alla scadenza. Seguono nelle prime posizioni la Germania con il 75,3% e a sorpresa la Turchia con il 54,6% di imprenditori che rispettano i termini contrattuali nel saldo delle fatture ai fornitori.
Belgio, Spagna, Slovenia, Italia e Finlandia
mostrano percentuali di imprese virtuose superiori alla media europea (38% di pagamenti alla scadenza, 16% oltre il mese di ritardo) con concentrazioni che oscillano fra il 38,1% della Finlandia e il 46,6% delBelgio. Per quanto riguarda il nostro Paese il 38,9% delle imprese rispetta i termini prestabiliti ma ben il 15,7% paga con un ritardo superiore ai 30 giorni. Un dato, quello relativo ai ritardi gravi che posiziona l’Italia nelle ultime posizioni del ranking, per essere precisi al terzultimo posto prima di Polonia (16%) e Portogallo (25,5%).
È quanto si evince dallo Studio Pagamenti 2014 sui confronti internazionali, aggiornato a fine dicembre 2013, realizzato da CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information che ha analizzato i comportamenti di pagamento di ventidue paesi negli ultimi anni, anche in relazione alle dimensioni aziendali e ai principali gruppi merceologici.

Per quanto riguarda le nazioni europee più in difficoltà nella puntualità nel saldo dei debiti con i fornitori il Portogallo si piazza decisamente all’ultimo posto, manifestando le difficoltà delle sue imprese, virtuose solo nel 16,5% dei casi (a fronte di una percentuale del 25,5% di ritardi gravi). Ben 21,6 punti percentuali in meno dell’Italia, che certo non brilla a livello europeo per la sua puntualità.
Nella speciale classifica dei cattivi pagatori al secondo posto si piazza il Regno Unito, con solo il 28,7% di imprese virtuose, seguito dalla Polonia con il 30,5%. Oltre alla Danimarca (87,6%), alla Germania (75,3%) e alla Turchia (54,6%) bene anche Ungheria (51,4%) e Olanda (49%).
A livello settoriale in Europa l’agricoltura, foreste, caccia e pesca è il comparto più puntuale con ben il 47% di pagamenti regolari. Seguono i servizi vari (39,6%) e l’edilizia con il 39,9%. Per quanto riguarda invece i ritardatari si distingue in negativo il settore del commercio al dettaglio (16,3%), seguito dai servizi finanziari (10,3%) e industria (10,1%).
Il confronto con i dati internazionali mostra per l’Italia uno scenario nuovo” – commenta Marco Preti, amministratore delegato di CRIBIS D&B. “I ritardi di pagamento e in generale la rischiosità delle imprese si assestano oggi su un nuovo livello, più alto rispetto al passato. Ad esempio a marzo 2014 solo il 38% delle imprese italiane ha pagato alla scadenza le fatture ai propri fornitori, con un calo di 8 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Inoltre, per tutto il 2013 si è registrata una crescita dei ritardi gravi che hanno raggiunto il 16% nell’ultima parte dell’anno. E’ difficile prevedere se questo trend resterà stabile nei prossimi mesi o se peggiorerà ancora; sicuramente è difficile ipotizzare una riduzione dei ritardi nei pagamenti e del livello medio di rischiosità commerciale del tessuto aziendale italiano. A livello europeo si distinguono i paesi la Germania e la Danimarca con percentuali di pagamenti alla scadenza superiori al 75%”.
Le
realtà extra-europee prese in esame nell’edizione 2014 dello Studio Pagamenti di Cribis D&B sono sei: Stati Uniti, Canada, Messico, Cina, Hong Kong e Taiwan. Le performance di Taiwan e del Messico si confermano positive con percentuali di pagamento puntuale pari, rispettivamente, al 74,5% ed al 56,9%. Lo scenario del Nord America resta piuttosto stabile: il 53,4% delle imprese statunitensi ed il 43,9% di quelle canadesi rispettano i termini concordati. Inoltre oltre il 5% delle imprese statunitensi paga con un ritardo superiore ai 90 giorni. A sorpresa la Cina e Hong Kong si collocano agli ultimi posti del ranking extra-europeo del pagamento puntuale con concentrazioni rispettivamente pari al 33,3% e 31,7%.

Entrando nel dettaglio delle performance della Cina, una delle economia in maggiore crescita a livello mondiale, il 51,1% salda entro un mese, il 5,7% tra i 60 e i 90 giorni, il 2,8% tra i 60 e i 90 giorni. Ben il 7,1% oltre i 90 giorni, una media decisamente più critica rispetto a quella degli altri paesi extra-europei presi in esame.

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L’industria e produzione di abbigliamento più puntuale nei pagamenti rispetto alla media delle aziende italiane

Nel primo trimestre 2014 il settore dell’industria e produzione di abbigliamento si è dimostrato più puntuale nei pagamenti ai fornitori della media delle aziende italiane. Infatti il 43,2% delle imprese del settore (circa 83.000 imprese analizzate, concentrate soprattutto in Toscana, 21,4%, Lombardia, 16,5%, e Veneto, 11,2%) ha rispettato i termini prestabiliti, con un gap positivo di 5,2 punti percentuali sulla media italiana (38%) e un’ottima performance rispetto al 2010, quando le aziende virtuose erano appena il 27,3%.

E’ quanto si evince dallo Studio Pagamenti 2014 relativo alle imprese della filiera tessile, abbigliamento e accessori (che include anche il commercio al dettaglio di abbigliamento e accessori) aggiornato a marzo 2014 e presentato da CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information che ha analizzato i comportamenti di pagamento delle imprese italiane in tutti i principali settori.

Proseguendo nell’analisi si vede che il 44,2% delle aziende produttrici ha pagato entro il mese e solo il 12,6% ha saldato con oltre 30 giorni di ritardo, contro il 16,1% della media italiana (ma erano appena il 5,4% nel 2010, quindi il peggioramento in 4 anni è stato di 7,2 punti percentuali). Sempre a confronto con il 2010 i ritardi gravi sono cresciuti addirittura del 271% per quanto riguarda l’industria della pelle (da 3,1% a 11,5%) le cui aziende costituiscono il 22,7% del settore (il resto è suddiviso tra 20,8% di industrie tessili e 56,5% di industrie di abbigliamento e altri prodotti tessili), formato nella quasi totalità da micro (87,1%) e piccole (11%) realtà. Considerando le abitudini di pagamento in relazione alla macro area geografica di appartenenza, le situazioni più critiche sono localizzate al Centro e al Sud e Isole, dove i ritardi superiori al mese hanno raggiunto rispettivamente il 13,6% e il 26,1% (nel Sud e Isole le aziende puntuali arrivano appena al 30%).

Invece, il settore del commercio al dettaglio, per quanto riguarda abbigliamento e accessori, ha mostrato un trend opposto: appena il 36,3% delle imprese ha rispettato i tempi prestabiliti, con un saldo negativo di 1,7 punti percentuali rispetto alla media delle aziende italiane, e ben il 21,3% ha pagato con oltre un mese di ritardo (oltre 5 punti percentuali in più rispetto alle altre aziende italiane e addirittura 14,5 in più se si considera la performance del settore nel 2010), ma nei “super ritardi” il settore degli accessori per abbigliamento e indumenti intimi femminili ha superato il 28%.

Si tratta di circa 139.000 imprese analizzate che si concentrano maggiormente in Campania (13,8%), Lombardia (11,6%) e Lazio (11%) e sono rappresentate totalmente da micro (97,9%) e piccole (1,9%) imprese, suddivise tra abbigliamento per donna, abbigliamento e accessori per uomo e ragazzo, accessori per abbigliamento e indumenti intimi femminili, abbigliamento per bambini, abbigliamento in genere, scarpe, pelliccerie, articoli e accessori per abbigliamento n.a.c.

Anche in questi settori le macro aree geografiche di maggiore sofferenza sono il Centro e il Sud e Isole, dove i ritardi oltre i 30 giorni hanno raggiunto rispettivamente il 24,3% e il 28,7%, mentre i pagamenti puntuali si attestano appena al 30%.

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CRIBIS D&B: NEL 2014 IN ITALIA CHIUSE 3.823 IMPRESE, + 5% IN UN ANNO. 58 FALLIMENTI AL GIORNO, DUE OGNI ORA

Nel primo trimestre del 2014 in Italia hanno chiuso i battenti 3.823 imprese, esattamente 186 casi in più rispetto ai primi tre mesi del 2013, un aumento del 5% in un solo anno. In media sono fallite 58 imprese ogni giorno (considerando le sole giornate lavorative), due ogni ora.

E’ la drammatica fotografia dell’Analisi dei fallimenti in Italia, aggiornata al primo trimestre 2014, realizzata da CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nella business information.

Dal 2009 ad oggi il numero di fallimenti registrati nella prima parte dell’anno è in costante crescita. Erano 2.202 nel 2009, 2.825 nel 2010, 2.988 nel 2011, 3.212 nel 2012, 3.637 nel 2013. Rispetto a marzo 2009 la percentuale è aumentata del 74%.

In cinque anni si contano complessivamente circa 64 mila imprese chiuse, in un trend di costante aumento nel corso delle rilevazioni trimestrali.

Il numero attuale dei fallimenti è però in calo rispetto al quarto trimestre 2013, che si è chiuso con il record di 4.257 fallimenti (+14% rispetto al quarto trimestre 2012, +39% rispetto allo stesso periodo del 2009), il dato più alto degli ultimi quattro.

Nonostante alcuni timidi segnali di miglioramento rispetto all’anno appena concluso il conto dei fallimenti mostra una situazione ancora molto preoccupante per la situazione delle imprese – commenta Marco Preti, Amministratore Delegato di CRIBIS D&B -. Il primo trimestre 2014, dopo cinque anni caratterizzati da un trend di peggioramento, registra un nuovo picco, lanciando un allarme sulla capacità di resistenza del tessuto produttivo di fronte al perdurare della crisi”.

Purtroppo noi non siamo stupiti – prosegue Preti – A marzo 2014, l’andamento dei pagamenti commerciali, che rappresentano la fotografia più affidabile e esaustiva dello stato di salute delle imprese, mostra come solo il 38% delle imprese italiane paghi puntualmente le fatture ai fornitori. In aumento invece i pagamenti oltre il mese di ritardo, giunti al 16% del totale. Questi dati dimostrano come una parte delle imprese italiane non riesca a uscire dalla crisi e, non potendo più rispettare i propri impegni di pagamento, si incammina verso la chiusura volontaria o il fallimento”.

L’analisi territoriale

Nella prima parte del 2014 la Lombardia si conferma la regione d’Italia in cui si registra il maggior numero di fallimenti, con 883 casi, pari al 22,6% del totale nazionale. Dal 2009 ad oggi solamente in questa regione si contano 14.032 imprese chiuse.

La distribuzione sul territorio nazionale dei fallimenti è strettamente correlata alla densità di imprese attive nelle diverse aree del Paese e alla localizzazione dei settori in maggiore sofferenza nei diversi territori. La seconda regione più colpita è il Lazio, con 395 imprese chiuse nel 2014, la terza la Campania con 326.

Nelle prime dieci posizioni, seguono poi la Toscana (305), il Veneto (302), l’Emilia Romagna (277), il Piemonte (270), la Sicilia (223), la Puglia (198) e le Marche (154). All’ultimo posto della classifica c’è Aosta con solo 4 fallimenti, ma con una incidenza delle sue imprese di solo lo 0,1% sul totale Italia.

I settori merceologici

L’edilizia e il commercio sono i macrosettori più colpiti dai fallimenti nel 2014. Nel settore edile si contano ben 804 imprese fallite in questi primi 3 mesi dell’anno. Il comparto in maggiore sofferenza è quello della “costruzione di edifici”, in cui si registrano 486 fallimenti, a cui si aggiungono i 318 “installatori” che hanno portato i libri in Tribunale. In correlazione, si segnalano anche i 199 casi della “locazione immobiliare”.

Appare molto critica però anche la situazione del commercio, che registra 500 fallimenti nelle vendite all’ingrosso e quasi altrettante in quelle al dettaglio. Analizzando i singoli settori, nel commercio all’ingrosso hanno fermato l’attività 291 imprese del “commercio all’ingrosso di beni durevoli” e 208 del “commercio all’ingrosso di beni non durevoli”. Nel commercio al dettaglio, invece, hanno abbassato la saracinesca 167 “ristoranti e bar”, 129 imprese di “abbigliamento e accessori”, 103 negozi di generi “vari”, 49 negozi di “arredamento e articoli per la casa”, 55 da negozi di “alimentari”.

Tra gli altri settori si segnalano i numerosi casi del settore produttivo: nel 2014 si registrano 189 fallimenti nell’”industria di manufatti in metallo”, 79 nell’”industria di macchinari industriali e computer”, 64 nelle ”industrie della lavorazione del vetro e della pietra”, 46 nelle “industrie tipografiche industriali”, 46 nella “industria delle attrezzature elettriche ed elettroniche”

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LOCALIZZATE NEL NORD, DI GRANDI DIMENSIONI E COSTITUITE PRIMA DEL 1951. QUESTO IL PROFILO DELLE IMPRESE ITALIANE PIÙ AFFIDABILI NELLE RELAZIONI COMMERCIALI

Dall’analisi di CRIBIS D&B, aggiornata al 31 dicembre 2013, emerge che i partner commerciali più virtuosi sono imprese di grandi dimensioni, localizzate in Piemonte, Emilia Romagna e Valle D’Aosta. Il macrosettore dei servizi finanziari è quello più affidabile, seguito dall’Agricoltura e dai Servizi. A rischio invece le imprese costituite negli ultimi 3 anni.

Milano, 03 marzo 2014 – Realtà di grandi dimensioni, localizzate nel Nord, costituite prima del 1951 e operanti nel settore dei servizi finanziari. Questo, in estrema sintesi, l’identikit delle imprese italiane più affidabili dal punto di vista delle relazioni commerciali – quindi quelle con le quali è potenzialmente più sicuro fare affari – che emerge dall’Analisi sui migliori partner commerciali B2B realizzata da CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nella
business information.

Nello specifico, il totale delle ditte individuali e società attive in Italia sono state classificate da CRIBIS D&B sulla base della probabilità di generare insoluti commerciali nei 12 mesi successivi al momento della rilevazione, attraverso un modello originale che si basa su numerose variabili quali indici di bilancio, esperienze di pagamento, informazioni pregiudizievoli oltre, ovviamente, a informazioni anagrafiche e sulla forma giuridica, area geografica di appartenenza, dimensione e anzianità aziendale.

Entrando nel dettaglio dell’analisi aggiornata al 31 dicembre 2013, negli ultimi 6 anni la percentuale dei migliori partner commerciali B2B è passata dal 9,53% del totale 2008 al 5,98% di fine 2013 (a fine 2012 la percentuale era del 6,08%), con un calo di 3,55 punti percentuali.

L’identikit del miglior partner commerciale B2B

Secondo l’analisi di CRIBIS D&B le grandi realtà sono i migliori partner commerciali B2B, con una quota pari al 35,36% del totale delle imprese più affidabili, pur rientrando in questa classe solamente lo 0,14% delle imprese italiane. Più si scende di dimensione più cala la solidità delle imprese. Le medie si posizionano, infatti, al secondo posto (32,04% di imprese affidabili). Seguono le piccole (16,38%) e le micro con solo il 5,16%. Queste ultime però hanno un’incidenza sul totale delle imprese italiane del 95,27%.
Approfondendo l’analisi sulla base dell’anzianità delle imprese, sono quelle fondate prima del 1951 a risultare maggiormente affidabili (con una quota pari al 34,87% del totale), mentre quelle maggiormente a rischio sono quelle costituite negli ultimi 3 anni, ovvero dall’1 gennaio 2011 a fine 2013, con una quota dello 0,36% del totale.

I settori più virtuosi e quelli più critici

A livello settoriale sono i Servizi Finanziari ad aver fatto registrare a fine 2013 una maggiore percentuale di migliori partner commerciali B2B (19,89% del totale delle imprese virtuose rispetto al totale di quelle operanti nel comparto). Seguono Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca (8,26%) e i Servizi (7,99%).
I macrosettori meno affidabili, invece, sono risultati essere l’Edilizia (1,30%), i Trasporti e Distribuzione (2,77%) e il Commercio al Dettaglio (2,90%).

L’analisi territoriale

La distribuzione lungo la penisola presenta situazioni molto differenti. Il Nord Est è l’area geografica che vanta la migliore percentuale di migliori partner commerciali B2B, con una quota
dell’8,56% sul totale delle imprese attive sul territorio. Seguono il Nord Ovest, con l’8,47%, e il Centro, con il 5,25%. Chiude, distaccato, il Sud e Isole, con solo il 2,58%.
A livello regionale il Piemonte si piazza al primo posto con una quota del 9,38% di migliori partner commerciali B2B, seguito dall’Emilia Romagna (9,01%) e dalla Valle D’Aosta (8,87%). All’estremo opposto della classifica, invece, si piazzano la Campania (1,90%) e la Calabria (2,24%).
Biella è la provincia d’Italia più affidabile commercialmente, con una percentuale del 14,50% sul totale di aziende che la costituiscono. Seguono Cremona (10,97%) e Mantova (10,91%).
Situazione opposta al Sud, dove si localizzano le province meno virtuose. Caserta infatti si aggiudica la maglia nera nel Paese, con solo l’1,48% di partner affidabili commercialmente.

“In una fase del ciclo economico ancora caratterizzata da grande incertezza, con la conseguente necessità di gestire con la massima attenzione le potenziali criticità nelle relazioni commerciali, nella nostra analisi abbiamo voluto focalizzarci sulle imprese più virtuose, sulle eccellenze presenti sul territorio nazionale – illustra Marco Preti, Amministratore Delegato di CRIBIS
D&B –D’altro canto, conoscere quali sono i clienti più affidabili è importare quasi quanto identificare i clienti più critici. Sono infatti proprio questi i partner commerciali sui quali bisogna investire e su cui puntare per uscire dalla crisi. Per questo una gestione del portafoglio complessiva, e non focalizzata solo sulle criticità, può permettere alle aziende di identificare rapidamente le realtà più virtuose e agire di conseguenza.”

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NASCE EXPORT LAB, IL SERVIZIO DI INTELLIGENCE PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI

Il nuovo prodotto in co-branding CRIBIS D&B e Co.Mark consente la pianificazione strategica e commerciale dell’export aziendale. Uno strumento concreto e immediatamente applicabile dal comparto commerciale-export delle PMI
Per molte PMI l’internazionalizzazione è una strada obbligata per ricercare nuovi mercati e nuove opportunità di crescita. Ma per avere successo all’estero è necessario identificare i mercati giusti, trovare i corretti canali di distribuzione e reperire contatti con i potenziali clienti. Oggi è nato Export Lab, lo strumento innovativo di supporto alla pianificazione strategica e commerciale dell’export aziendale di CRIBIS D&B e Co.Mark rivolto in particolare alle medie imprese manifatturiere, che consente di individuare le migliori opportunità all’estero, usufruendo del patrimonio informativo di CRIBIS D&B e delle competenze specifiche di Co.Mark.

A differenza di un classico International Business Plan, Export Lab è uno strumento concreto e immediatamente applicabile dal comparto commerciale-export per l’internazionalizzazione dell’azienda. Un prodotto unico nel suo genere che, partendo da un’analisi approfondita della situazione di prodotti, mercati e canali di distribuzione dell’impresa, utilizza modelli messi a punto in anni di esperienza diretta sul campo con aziende di differenti settori merceologici e consente di definire:

• i migliori mercati obiettivo per l’azienda e i suoi prodotti rispetto a tutti i Paesi del mondo;
• i canali di distribuzione ideali rispetto ai mercati obiettivo prescelti;
• un’analisi di dettaglio sui mercati esteri di presenza e sui canali di distribuzione, più un’analisi di confronto sull’orientamento all’export dei principali competitors di riferimento;
• la migliore strategia di export personalizzata in termini di prodotto (selezionando quelli più adatti in presenza di gamma di prodotti), di mercati e di canali di distribuzione, individuando quelli ideali per l’azienda e i suoi prodotti, oltre al migliore approccio per il processo di approccio;
• un primo elenco di 10 potenziali clienti e distributori.

Tutti i dati quantitativi e qualitativi raccolti da Export Lab sono frutto di una combinazione fra un’analisi di dati sofisticati e costantemente aggiornati e la capitalizzazione di esperienze di Temporary Export Manager operanti su diversi mercati del mondo per aziende appartenenti a diversi settori merceologici.
“CRIBIS D&B è leader in Italia per le informazioni sulle aziende estere e per l’export” commenta Marco Preti, Amministratore Delegato di CRIBIS D&B. “Da sempre le aziende italiane si rivolgono a noi per valutare le loro controparti o per trovare nuovi clienti e fornitori all’estero. Pertanto, per noi Export Lab
significa quindi completare la nostra offerta con uno strumento che, con un investimento contenuto, consenta anche alle PMI di individuare i mercati migliori e sfruttarne le opportunità.”
“L’accordo raggiunto con CRIBIS” aggiunge Massimo Lentsch, presidente di Co.Mark spa, “ci consente di far conoscere ad un maggior numero di utenti gli strumenti che sono stati creati capitalizzando anni di esperienza diretta maturata al fianco delle aziende con le quali condividiamo, giorno dopo giorno, difficoltà e successi. Una joint che penso sia di grande utilità per entrambi a tutto vantaggio delle imprese italiane”.

Per altre informazioni: www.cribis.com

A proposito di CRIBIS D&B
CRIBIS D&B è la società del Gruppo CRIF fortemente specializzata e con elevate competenze nella business information – cioè nella fornitura di informazioni economiche e commerciali e servizi a valore aggiunto per le decisioni di business.
CRIBIS D&B garantisce i più elevati standard qualitativi e la massima copertura nelle informazioni economiche e commerciali su aziende di tutto il mondo grazie al D&B Worldwide Network.
All’approfondimento e all’accuratezza delle informazioni unisce flessibilità tecnologica, avanzati modelli di scoring e sistemi di supporto decisionale, per rispondere tempestivamente alle richieste di mercato.
CRIBIS D&B, inoltre, raccoglie milioni di esperienze di pagamento, al fine di rilevare le abitudini di pagamento delle aziende italiane ed estere nei confronti dei propri fornitori, considerate singolarmente o raggruppate per settore.
CRIBIS D&B fornisce dati e analisi che non molti sono in grado di produrre su scala internazionale, specialmente nel panorama italiano. In Italia conta circa 230 collaboratori, oltre 15.000 clienti attivi e possiede informazioni su qualsiasi impresa italiana, oltre a mettere a disposizione il più completo patrimonio informativo a livello mondiale con 200 milioni di aziende, grazie all’appartenenza al D&B Worldwide Network e ad una rete di fornitori locali nei singoli paesi.

A proposito di Co.Mark
Co.Mark nasce nel 1998 e svolge attività di consulenza nel temporary management per la ricerca di clienti e la creazione di reti commerciali in Italia e all’estero attraverso un approccio innovativo al marketing aziendale strettamente legato ai risultati di vendita.
Diffusa su tutto il territorio nazionale con oltre 130 collaboratori di cui 85 Export Specialist@, ha creato sviluppato in questi anni un metodo e strumenti estremamente innovativi e concreti per supportare i propri clienti nello sviluppo commerciale sui mercati esteri.
Il carattere dell’azione di Co.Mark ha mantenuto nel tempo uno spiccato spirito di concretezza e pragmaticità, caratteristiche fondanti della sua consulenza all’impresa.

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Comunicati

Business information online: iCRIBIS raggiunge i 100.000 utenti

Il mercato italiano dei servizi di business information destinate alle imprese è attualmente, dietro la Germania, il secondo più grande d’Europa.
Attore di riconosciuta affidabilità e capacità innovativa è iCRIBIS (ww.icribis.com), il sito di e-commerce di CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nella fornitura di informazioni economiche e commerciali e nella fornitura di servizi a valore aggiunto per le decisioni di business.

iCRIBIS è il primo store online dove è possibile acquistare informazioni riguardanti la struttura societaria, il controllo su protesti e pregiudizievoli e dati economico/finanziari su tutte le imprese italiane.
A due anni dal lancio, iCRIBIS ha raggiunto oggi i 100.000 utenti. Grazie ad uno staff dedicato di oltre 50 collaboratori da ormai due anni iCRIBIS mette a disposizione di piccole imprese, professionisti e privati, milioni di informazioni commerciali, aggiornate in tempo reale e, per la prima volta, senza alcun obbligo di acquisto di abbonamenti prepagati.

Obiettivo di iCRIBIS fin dalla sua nascita è stato quello di dare un accesso semplice e intuitivo all’intero patrimonio di informazioni ufficiali sulle imprese italiane facilitandone la diffusione e l’accessibilità anche per le PMI, i piccoli operatori economici e i professionisti. Per meglio rispondere alle esigenze del mercato, iCRIBIS offre infatti un servizio di ricerca gratuita, dando la possibilità a ogni utente del web di visualizzare liberamente e senza alcun costo per ogni impresa di interesse informazioni come ragione sociale, iscrizione alla Camera di Commercio, forma giuridica e sede legale.

Registrandosi e richiedendo un report XS, si può invece accedere gratuitamente ai principali dati identificativi delle imprese, come indirizzo, codice fiscale, partita Iva, settore merceologico, dipendenti e fatturato. Attraverso la registrazione è possibile usufruire anche di una prova gratuita del servizio comprensiva di 3 report omaggio, da utilizzare a discrezione dell’utente.
L’offerta a pagamento di iCRIBIS comprende invece una vasta gamma di prodotti indispensabili all’analisi e alla valutazione delle imprese, tra cui 3 differenti tipologie di report (Small, Medium e Large) che danno accesso diretto a dati di visura ordinaria, bilanci sintetici e riclassificati, indici di bilancio, protesti, pregiudizievoli, elenchi soci.

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Comunicati

Firmata la convenzione tra CRIBIS D&B e Borsa Merci Telematica Italiana per l’utilizzo dei servizi di business information

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  • 8 Ottobre 2010

Roma, ottobre 2010 – È stata sottoscritta una convenzione tra CRIBIS D&B, società specializzata nelle business information nata dall’acquisizione da parte di CRIF della filiale italiana di Dun & Bradstreet, e Borsa Merci Telematica Italiana (BMTI), la borsa telematica dei prodotti agricoli, agroalimentari ed ittici, parte del sistema delle Camere di Commercio dal 2000.

La convenzione, che avrà validità fino al 2015, permetterà agli operatori accreditati BMTI di accedere all’Ecosistema CRIBIS D&B, il patrimonio unico di informazioni su tutte le imprese in Italia e all’estero.
Per BMTI il fine della convenzione non è soltanto quello di avvalersi direttamente dei servizi offerti da CRIBIS D&B ma anche estendere ai propri Associati questa opportunità, a condizioni particolarmente vantaggiose. Per BMTI rappresenterà, infatti, l’occasione per ampliare la propria offerta di servizi agli operatori accreditati, incoraggiandoli all’utilizzo delle business information per valutare la rischiosità delle loro relazioni commerciali. L’accordo non si limiterà però alla semplice vendita di servizi a condizioni agevolate ma sancisce anche una partnership per la partecipazione congiunta ad eventi prestigiosi sino al 2015. Si tratta di un riferimento temporale non casuale in quanto sarà proprio il 2015 l’anno in cui si terrà l’Expo di Milano, evento nel quale BMTI sarà affiancata da CRIBIS D&B nella realizzazione della Borsa Agroalimentare Telematica Mondiale, progetto cardine, per l’appunto, dell’Expo 2015.

“Un’alleanza strategica per CRIBIS D&B – commenta Marco Preti, Amministratore Delegato di CRIBIS D&B – perché ci permetterà di partecipare ad un progetto in crescita come quello avviato da BMTI, supportando i partecipanti alla Borsa Telematica con strumenti utili per valutare il rischio e le opportunità delle loro relazioni commerciali“.

“Anche in questa occasione – commenta Francesco Bettoni, Presidente di Borsa Merci Telematica Italiana – diamo un ulteriore conferma del nostro impegno costante verso l’erogazione di servizi innovativi in favore dei nostri Operatori, dotandoli di strumenti informativi in grado di supportarli nelle difficoltà di un mercato in continua evoluzione. La partenership con CRIBIS D&B rappresenta un passaggio importante nello sviluppo della piattaforma telematica”.

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