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Si consolida la ripresa per la domanda di mutui: +7,3% a settembre

Per il terzo mese consecutivo si registra un segno positivo.

Il dato aggregato relativo ai primi 9 mesi del 2013 segna però ancora un -6,2% rispetto al 2012 e sono lontani i livelli pre-crisi.

 

 

Il mese di settembre appena concluso ha fatto registrare una crescita nella domanda di mutui da parte delle famiglie pari a +7,3% rispetto allo stesso mese del 2012. Si tratta del terzo mese consecutivo che si chiude in positivo, anche se in termini aggregati nei primi 9 mesi dell’anno in corso il numero di richieste di mutui rimane ancora inferiore (-6,2%) rispetto al pari periodo dello scorso anno e sostanzialmente dimezzato rispetto agli anni precedenti.

 

Di seguito sono riportate le variazioni percentuali mensili relative al numero delle domande di mutui (vere e proprie istruttorie formalmente presentate alle Aziende di credito, quindi non semplici richieste di informazioni o preventivi online) contribuite in EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi a oltre 77 milioni di posizioni creditizie. Le variazioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente sono indicate in valori ponderati, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi.

 

 

“Nello scorso mese di luglio avevamo rilevato con una certa sorpresa l’inaspettato ritorno al segno positivo per la domanda di mutui da parte delle famiglie dopo 2 anni e mezzo di una crisi che non sembrava avere fine. Oggi, al terzo segno positivo consecutivo sembrano consolidarsi i segnali di ripresa, che portano il dato aggregato relativo al 3° trimestre dell’anno a segnare un incoraggiante +4,3% rispetto al corrispondente periodo del 2012” – commenta Simone Capecchi, Direttore Sales & Marketing di CRIF.

 

Dall’analisi condotta da CRIF risulta però che l’importo medio dei mutui richiestinei primi 9 mesi dell’anno è stato pari a 127.685 Euro (contro i 131.576 Euro del pari periodo 2012), confermando un trend in contrazione da quattro anni a questa parte.

 

 

La dinamica rilevata risulta coerente anche analizzando la distribuzione delle domande in funzione dell’importo: nei primi 9 mesi del 2013, infatti, si registra un aumento solo per la fascia al di sotto dei 75.000 Euro, che cresce di quasi 2 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo 2012 (dal 24,70% al 26,7%). La fascia tra i 100 e i 150.000 Euro, invece, con il 29% delle domande di mutuo si conferma essere la preferita dagli italiani (con una quota sostanzialmente stabile rispetto al 2012).

Relativamente all’età dei richiedenti, infine, la fascia compresa tra i 35 e i 44 anni si conferma essere quella prevalente, con una quota pari al 34,1% del totale, seguita da quella tra i 25 e i 34 anni (28,9%).

 

“Anche se negli ultimi anni solamente un terzo delle compravendite è stato sostenuto dall’accensione di un mutuo, il ricorso al credito rimane fondamentale per finanziare gli investimenti immobiliari da parte delle famiglie. Per poter fare fronte ai propri debiti senza eccessivi affanni va però strettamente collegato all’equilibrio economico-finanziario complessivo delle famiglie e alla certezza delle entrate – conclude Capecchi -. A causa del deterioramento dell’economia reale, nell’ultimo anno e mezzo abbiamo registrato una inversione di tendenza della rischiosità del comparto, che è tornata ad aumentare, segnalando le crescenti difficoltà delle famiglie nel sostenere i debiti contratti. L’aumentata rischiosità a sua volta influenza l’offerta di credito e le condizioni di erogazione dei finanziamenti, che conseguentemente risultano poco favorevoli per effetto dell’aumento degli spread a copertura delle maggiori perdite su crediti concessi”.

 

Link alla fonte : http://www.gianpaololuzzi.it/?p=3500

 

 

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Ancora in calo la domanda di prestiti da parte delle famiglie: -4% ad agosto

La domanda di prestiti da parte delle famiglie ha fatto registrare anche nel mese di agosto un calo, pari a -4% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. 

​La domanda di prestiti da parte delle famiglie (nel suo aggregato di prestiti personali e prestiti finalizzati) ha fatto registrare anche nel mese di agosto un calo, pari a -4% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
Per trovare un segno positivo nelle rilevazioni mensili del Barometro CRIF bisogna ritornare ai primi due mesi dell’anno in corso, quando però il confronto era sul primo bimestre 2012 che aveva fatto registrare un vero e proprio crollo (rispettivamente con un –15% e un -17% rispetto all’anno precedente).
Questo trend non sorprende affatto considerate le difficoltà che coinvolgono circa 9 milioni di italiani, alle prese con una situazione di perdurante disagio occupazionale che inevitabilmente determina un approccio prudente e frena la domanda di servizi e beni, specie di quelli durevoli o più costosi.

Di seguito sono riportate – in tabella e in forma grafica – le variazioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente relative alle domande di prestiti raccolte dagli istituti di credito e contribuite in EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi ad oltre 77 milioni di posizioni creditizie. I valori sono ponderati, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi.

 

La dinamica in atto trova riscontro anche nel dato aggregato relativo ai primi 8 mesi dell’anno in corso, consolidando una flessione pari a -2,3% rispetto al corrispondente periodo del 2012 ma, soprattutto, pari a -15,1 % rispetto al 2009, quando le famiglie italiane ancora non avevano preso piena coscienza degli effetti della crisi economica.
La tabella seguente evidenzia l’andamento della domanda aggregata da gennaio a fine agosto a confronto con le rilevazioni degli anni precedenti, in costante contrazione.

 

Entrando maggiormente nel dettaglio, il grafico seguente mette a confronto l’andamento della domanda di prestiti personali e di prestiti finalizzati (sempre considerando i dati ponderati sui giorni lavorativi).
Nello specifico, ad agosto i prestiti finalizzati hanno fatto segnare un -5% rispetto al corrispondente periodo del 2012 mentre i prestiti personali si sono caratterizzati per un più contenuto -2%.

 

L’analisi condotta da CRIF mostra anche una dinamica costantemente in calo relativamente all’importo medio dei prestiti richiesti, a conferma della cautela che sta caratterizzando i comportamenti di consumo e di ricorso al credito da parte delle famiglie.

Nello specifico, nei primi 8 mesi del 2013 l’importo medio delle richieste, nel complesso di prestiti personali più finalizzati, si è assestato a 7.517 Euro anche se il 52,8% del totale delle domande presentava un importo inferiore ai 5.000 Euro.
Scendendo maggiormente nel dettaglio, l’importo medio relativamente ai prestiti finalizzati nei primi 8 mesi dell’anno in corso è stato pari a 4.385 Euro mentre per i prestiti personali la media è stata di 11.213 Euro.
A questo riguardo va sottolineato come in questi ultimi anni le famiglie italiane abbiano profondamente riorganizzato le proprie uscite, spesso rinviando gli acquisti a momenti più propizi, ma anche orientando le richieste di credito su soluzioni in grado di gravare meno pesantemente sul reddito disponibile, privilegiando di conseguenza scadenze più lunghe e importi più leggeri.

 

Link alla fonte : http://www.gianpaololuzzi.it/?p=3397

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In Grecia si può comprare casa con soli 10 mila euro, investimento bidone come a Detroit o Outlet in tempo di crisi?

 

Non è uno scherzo è lo scenario descritto dal quotidiano economico Imerisia in un reportage sul mercato immobiliare della Grecia. Un panorama che si basa sui dati provenienti da Pomida, l’Unione proprietari immobiliari greci.

La causa di questa svendita è determinato dalla crisi che ha intaccato l’economia ellenica, oggi i prezzi delle abitazioni al metro quadro sono talmente bassi che è possibile acquistare, ad esempio nel cuore di Atene, un appartamento a 10 mila euro.

Non si tratta di case da ristrutturare o in condizioni pessime, tutt’altro, sono immobili in cui sarebbe possibile vivere da subito, case pronte all’uso, quindi.

Il crollo dei prezzi avvertitosi soprattutto ad Atene consente oggi di acquistare casa in Grecia con una cifra pari a quella che in Italia servirebbe per comprare un’auto di piccola cilindrata, i prezzi sono vantaggiosi anche nel centro di Salonicco, a Patrasso o nella splendida Corfù e nell’isola di Creta.

Riportiamo qualche esempio giusto per chi fosse interessato ad investire i propri risparmi nel mercato immobiliare ellenico: “un appartamento di 55 mq al centralissimo quartiere Kypseli, palazzo del 1958 in ottime condizioni, si vende per undicimila euro. A Patisia, un appartamento di 68 mq in una palazzina del 1976 si vende a settemila euro. A Salonicco, 50 mq in vendita a diecimila euro. A Corfù, una villetta fuori città di 55 mq con un piccolo giardino, diecimila euro”.

Ma anche con questi prezzi, gli immobili rimangono invenduti e vuoti, il problema principale sono le tasse, fin dallo scoppio della crisi, la proprietà immobiliare è stata la fonte più sicura e cospicua di entrate per le casse dello stato.

Sugli immobili pesa la paritetica della nostra Imu che si chiama “tassa straordinaria di solidarietà” che sarà in vigore fino al 2016 , ma il vero problema è la rivalutazione del valore catastale, che seppur decretato nel 2011 viene calcolato sui valori di mercato del 2005, quindi si tratta di valori più elevati di tre o quattro volte rispetto a quelli attuali.

La Pomida ha stimato un numero elevatissimo, tra 200 e i 270 mila in tutto il paese, di appartamenti vuoti e indica una soluzione che aiuterebbe quantomeno i proprietari di case sfitte, quella di cedere questi immobili al demanio a saldo delle tasse dovute, visto inoltre che da quest’anno lo stato ellenico ha deciso di rinchiudere in carcere per un anno tutti coloro che risultano insolventi di almeno 50 mila euro verso l’ufficio delle imposte.

I quartieri centrali sono stati un po’ alla volta abbandonati dai residenti greci e al loro posto sono arrivati molti immigrati, ma oggi, gli stessi immigrati, specie gli albanesi, hanno fatto ritorno in patria lasciando vuoti gli appartamenti in affitto in cui risiedevano, sui proprietari pesano quindi tasse e costi di mantenimento insostenibili vista la crisi.

La crisi dello stato ellenico non può che riportare alla mente il fallimento di Detroit e il disastro economico americano, anche se qui la situazione è ancora più critica.

Le case vengono vendute online per un valore che ha del ridicolo, si tratta di alloggi di 120-140 metri quadri con tre camere da letto, due bagni, cucina e salone venduti a 300 euro, e se ne trovano altri da 100 euro o da 50, basta fare un giro virtuale sui siti di agenzie immobiliari ad esempio Realtor.com.

Qui l’investimento che se ci si fermasse al prezzo parrebbe assicurato ha in realtà alcune grosse pecche:

 

  1. 1.    Le abitazioni super low-cost si trovano in quartieri ormai fantasma, dove vige la criminalità, alcuni lettori commentano stupiti dai prezzi gli annunci nei siti di saldi immobiliari: «mi domando se il pacchetto comprenda anche le munizioni che ti servono per evitare di essere impallinato in giardino»
  2. Le case, a differenza di quelle vendute in Grecia, sono interamente distrutte, la delinquenza ha lasciato completamente vuote le abitazioni.
  3. Le case sono tutte pignorate e abbandonate da anni, chi decide di acquistare deve quindi accollarsi tutte le tasse di proprietà anche degli anni precedenti che non sono state regolarmente versate.
  4. Chi compra deve per giunta pagare la commissione all’agenzie immobiliare e non appena si firma il contratto l’immobile subisce in automatico la rivalutazione, questo significa un aumento immediato delle tasse di proprietà.

 

Difficile in questo caso pensare ad un affare, nonostante il prezzo allettante iniziale, l’investimento nasconderebbe in realtà il rischio del classico “bidone”.

Queste case a 300 euro non rappresentano allo stato attuale nessun affare viste le difficoltà a cui andrebbero incontro i futuri proprietari, inoltre è quasi impensabile che in futuro la zona possa essere riqualificata.

Attenzione quindi prima di investire dei risparmi a non considerabile come variabile appetibile sono il prezzo.

 

 Link alla news : http://www.gianpaololuzzi.it/?p=3208

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Sorpresa: torna a crescere la domanda di mutui.Agosto +4,1%.

Dopo oltre 2 anni e mezzo di profonda crisi, per il secondo mese consecutivo le richieste di mutui registrano un segno positivo.

Le evidenze dell’analisi del patrimonio informativo di EURISC – Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF

 

Bologna, 5 settembre 2013 – Dopo l’inaspettata sorpresa del primo segno positivo da 2 anni e mezzo a questa parte, registrato in luglio, la domanda di mutui da parte delle famiglie italiane anche nel mese di agosto appena concluso si conferma in crescita, facendo segnare un incoraggiante +4,1% rispetto al dato dell’agosto 2012: che sia il segnale di una inversione di tendenza dopo aver toccato i minimi storici nella prima parte dell’anno?

 

Di seguito sono riportate le variazioni percentuali mensili relative al numero delle domande di mutui (vere e proprie istruttorie formalmente presentate alle Aziende di credito, quindi non semplici richieste di informazioni o preventivi online) contribuite in EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi ad oltre 77 milioni di posizioni creditizie. Le variazioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente sono indicate in valori ponderati, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi.

 

“La contrazione nei volumi di richieste rimane ancora molto pesante se confrontata con il dato registrato nei primi 8 mesi degli anni scorsi ma la dinamica negativa si sta progressivamente attenuando, lasciando intravvedere qualche timido segnale di ripresa – commenta Simone Capecchi, Direttore Sales & Marketing di CRIF – Piuttosto, il dato positivo rilevato sia a luglio sia ad agosto colpisce in quanto anche nel primo semestre del 2013 la domanda si era confermata essere decisamente debole e selettiva, scontando la perdurante fragilità del quadro congiunturale”.

 

Dall’analisi condotta da CRIF risulta anche che l’importo medio richiesto ad agosto è stato pari a 126.167 Euro, confermando una sostanziale stabilità rispetto ai dati rilevati nei 7 mesi precedenti, mentre nell’aggregato dei primi 8 mesi dell’anno è risultato essere pari a 127.779 Euro (erano 131.746 Euro nei primi 8 mesi del 2012).

 

Analizzando la distribuzione in funzione dell’importo, nei primi 8 mesi del 2013 si conferma la preferenza verso le fasce più basse, con oltre il 75% delle domande di mutuo che presentano un valore inferiore ai 150.000 Euro, coerentemente con la contrazione dei prezzi degli immobili residenziali registrata negli ultimi mesi.

Per quanto riguarda la durata dei mutui richiesti, invece, la classe compresa tra i 25 e i 30 anni continua ad essere la preferita dagli italiani (28,4% del totale, anche se in calo di 2 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo 2012).

Relativamente all’età dei richiedenti, infine, la fascia tra i 35 e i 44 anni è la prevalente, con una quota del 34,1%, seguita da quella tra i 25 e i 34 anni (29,1%).

 

“Negli ultimi anni gli italiani hanno assunto un diverso atteggiamento rispetto all’investimento immobiliare e, conseguentemente, anche verso i mutui richiesti agli istituti di credito – conclude Capecchi -. Più precisamente, le famiglie si sono maggiormente orientate verso soluzioni in affitto e hanno posticipato l’acquisto di immobili residenziali per non appesantire eccessivamente il bilancio familiare stante la difficile situazione economica. Inoltre, sempre più spesso hanno preferito utilizzare risorse proprie e i risparmi dell’intera cerchia familiare per finanziare l’acquisto, tanto che solo un terzo delle compravendite è stata sostenuta dall’accensione di un mutuo. Per queste ragioni risulta particolarmente sorprendente la dinamica registrata negli ultimi 2 mesi anche se è ancora troppo presto per dire se si tratti di una vera e propria inversione di tendenza”.

 

Link alla news : http://www.gianpaololuzzi.it/?p=3352

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Crowdfunding in Italia – Il romanticismo diventa social con Crossingme.com

Tra gli argomenti più discussi del momento, troviamo ovviamente la crescita e l’influenza che i social network stanno avendo sulla società e sulle relazioni. Ad ogni esigenza di condivisione ne corrisponde uno, ad esempio: TotalCup per gli appassionati di sport, Bewons dedicato agli appassionati di danza, Moroitalia rivolto al mondo delle due ruote, Linkedin per lo share dei curricula e per la ricerca del lavoro, e così via!

Ma se si socializza e ci si conosce solo in relazione ai propri interessi, passioni e hobby, e se anche l’agenda setting è diventata “social”, come ritornare alle vecchie emozioni? A dare valore all’attimo fuggente ed al fascino di uno sguardo anche tra persone con passioni differenti?

A tutto questo ci ha pensato Crossingme.com, il social network che fa sposare romanticismo e tecnologia, il social che da valore ai momenti, agli sguardi fugaci, che emozionano. Ogni giorno si incontrano persone non solo virtualmente, ma anche nella realtà! Al supermercato, alla posta, al semaforo per strada! Ed il più delle volte ci si gode solo la magia del momento, di uno sguardo o un sorriso ricambiato, lasciato sospeso nel tempo. Con Crossingme, grazie al feticcio più importante, ovvero l’automobile, luogo dove si trascorre ormai moltissimo tempo, è possibile ricontattare la persona che ci ha colpiti ed incuriositi! Basta solo memorizzare in numero della targa e cercarlo sul web. Interessante no? Su Com-Unity.it è possibile sostenere il progetto anche attraverso un piccolo contributo, grazie al crowdfunding in Italia è infatti possibile finanziare i progetti che meritano di essere realizzati!

Carpe Diem è il concetto che Crossingme.com esprime, incoraggiando relazioni interpersonali ancora basati sull’attrazione e la spontaneità del momento, anche tra persone con interessi diversi. Conoscere qualcuno che ha passioni diverse può essere estremamente interessante, vi ricordate com’era ai vecchi tempi?

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Crowdfunding in Italia – Rimettiamo i piedi … per terra!

Negli ultimi anni, sono state tante e diversificate le risposte all’attuale situazione socio-economica. Sempre di più i giovani che, stanchi dei lavori precari e dei ritmi accelerati delle città, scelgono di spostarsi verso le campagne, optando per una vita più slow e a contatto con la natura. Fare impresa in campagna e ricreare scenari che ricordano le vecchie tradizioni, è un modo sano per riprende in mano la propria libertà, senza mai dimenticare il sostegno collettivo ed il benessere di tutti.

 

Federica ed Andrea di San Lazzaro di Savena, Bologna, sono convinti che la terra è una ricchezza da condividere, per questo hanno deciso di adibire una parte del loro Podere San Giuliano ad Orto Sociale. Si vuole creare la condizione ideale per poter non solo vendere ortaggi a prezzi molto convenienti, ma anche  offrirne una parte alle famiglie che ne hanno maggiormente bisogno. Da qui, la scelta di accostare alla classica vendita a Km 0, quella più recente ed innovativa dell’e-commerce. Oltre alle innumerevoli attività già proposte dall’azienda agricola, all’area ristorazione ed al bed&breakfast, si vogliono infatti aprire le porte a chi intende sostenere l’azienda e partecipare attivamente alla produttività dell’orto.

 

La scelta di finanziare il progetto attraverso il crowdfunding (su Com-Unity.it) è dunque legata all’idea di collaborazione sulla quale essa stessa di basa. Realizzare la piattaforma e-commerce richiede un investimento iniziale, che si tramuterà in un concreto beneficio collettivo. La stima annua degli ortaggi prodotti dall’orto è pari a 50 quintali, parte dei quali sarà destinata alle iniziative sociali utili rivolte ai comuni limitrofi, alle parrocchie ed alle associazioni che si dimostreranno affidabili. Inoltre il 25% della produzione sarà distribuita attraverso la piattaforma e-commerce sottoforma di buoni di acquisto agevolati.

 

Solo coscienza e spirito di adattamento permettono di vivere al meglio i benefici di un ambiente genuino e magico come la campagna, perché :“Senza passato non c’è futuro!”.

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Crowdfunding Italia – Ogni Start up che vale merita … credito!

 

Parlare di crowdfunding non vuol dire solo trattare uno degli argomenti più discussi del momento, piuttosto significa riscoprire valori ormai dimenticati e renderli prerogativa vincente di sogni e progetti. Nessun settore ne è escluso, perché la fiducia, la collaborazione e l’ambizione sono gli ingredienti principi di ogni idea, sono la spinta motivazionale di chi sceglie di affidarsi a forme di finanziamento innovative, seppur edificate su antichi ideali.

Com-Unity è la piattaforma di crowdfunding in Italia che promuove i sogni, dove è possibile proporre e/o sostenere progetti che mirano a migliorare la qualità della vita di tutti. Su Com-Unity.it, anche il più piccolo risparmio può trasformarsi in un importante contributo per una buona causa, ciascun prestito elargito attraverso la piattaforma è sicuro e garantito da uno staff di professionisti.

I progetti da sostenere sono tanti, uno di essi è quello del Giardino per la scuola di Medolla, proposto da Rock No War Onlus, ma anche l’innovativo Crossingme.com – incontrarsi incrociandosi, è molto interessante, proposto da Inventarechimere.com S.a.s., intende realizzare il Social Network che da valore agli sguardi e mette in contatto le persone attraverso le targhe delle auto. Segue l’orto sociale dell’agriturismo Podere San Giuliano, il quale, oltre alla vendita a Km0, intende aprire un e-commerce, attraverso il quale elargire il 25% della produzione in buoni di acquisto gratuiti.

Infine, molto importanti i due progetti rivolti al mondo dell’infanzia: la cooperativa sociale La Tempra a.r.l vuole offrire una consulenza pedagogica personalizzata per risolvere i conflitti tra bambini, genitori e insegnanti; mentre la Onlus Peribimbi.it vuole combattere le intrusioni in campo scolastico delle case farmaceutiche per opporsi alla somministrazione degli psicofarmaci ai bambini.

Insomma donare fiducia è diventato più facile, ma anche sognare progetti ambiziosi è possibile grazie al crowdfunding, perché, ogni Start up, progetto e sogno che vale, merita …credito!

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Mutui Casa: il giusto metodo per una scelta importante

Acquistare la propria abitazione è forse uno dei passi più rilevanti della propria vita e farlo con lucidità e oculatezza è fondamentale nella programmazione di budget di un nucleo familiare. Capire e conoscere  non solo il mercato mobiliare ma soprattutto il sistema bancario e l’istituto a cui ci si rivolge per ottenere mutui casa è il primo passo per godere della gioia della propria casa senza doversi sobbarcare le preoccupazioni connesse alle potenziali difficoltà a cui si può andare incontro poiché non si tiene conto delle insidie e dei tranelli di forme di finanziamento non esattamente vantaggiose. E’ per questo che la scelta di affidarsi ad un istituto di credito serio ed affidabile permette di oltrepassare poi una difficile fase nel momento subito successivo al fatidico acquisto. Ci sono alcune semplici elementi da tenere a mente nella decisione di accendere un mutuo casa. La parola trasparenza è la prima nozione da considerare . Soprattutto sapere che il tasso d’interesse non possa salire e superare un certo limite, conoscere in anticipo l’importo massimo che ogni singola rata possa raggiungere sono sole alcune delle semplici regole nel prendere un mutuo casa. L’idea poi guida nei primi passi nel rivolgersi ad un istituto di credito è quella di scegliere un mutuo con un tasso d’interesse che non oscilli in  modo da non essere influenzati dai possibili cicli negativi dei mercati. Inoltre il buonsenso deve guidare il cittadino nel non fare passi più lunghi delle proprie gambe, per così dire, e intraprendere così un mutuo con un tasso di interesse che non sia possibile poi sostenere.

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Fanpage di Creditzone

Creditzone ha la fanpage online!

http://www.facebook.com/#!/pages/Creditzone-il-credito-che-merito/164441490236214?v=wall

Si possono leggere le informazioni dettagliate sulla Cessione del Quinto e altri servizi finanziari di Creditzone.

In particolare le informazioni dettagliate sulla Cessione del Quinto Creditzone.
Dalla fanpage vengono inoltre diffuse altre informazioni sui diversi servizi della finanziaria romana come Prestito con Delega, Prestito Personale e Prestito senza Rate

Creditzone nasce nel dicembre del 2008 dalla fusione di Saro S.p.A. e Kema Finanziaria S.p.A., per offrire oggi un servizio interamente orientato al cliente grazie al know how acquisito nel tempo dall’esperienza di SARO e Kema Finanziaria.

SARO presente sul mercato dal 1992 e Kema Finanziaria che nasce nel 2005, sono società appartenenti al medesimo gruppo di Ktesios S.p.A.* con esperienze pluriennali nel campo del credito e dell’erogazione specifica di cessioni del Quinto dello stipendio e prestiti ai dipendenti.

La fanpage serve a diffondere le informazioni riguardanti la Cessione del quinto, servizio finanziario con attuale regolamentazione del prestito introdotta con i DPR 180/1950 e 895/1950

“La Cessione del Quinto dello Stipendio è una forma di finanziamento riservata ai dipendenti a tempo indeterminato e ai pensionati.”

Visitando il sito di Creditzone puoi anche accedere ai servizi online come

  • richiedere un preventivo online

http://www.creditzone.it/index.php?section=preventivo

  • chiamare il numero verde 800 33 60 40 per parlare con un operatore Creditzone
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DALLA CARTA REVOLVING AL BANCOMAT: TUTTO SULLE CARTE DI CREDITO

I colori della carta di credito sono spesso molto attraenti. Non si può dire altrettanto per le informazioni in merito alle condizioni per un suo uso consapevole. La carta di credito è quindi oggi un prodotto spesso abusato ma altrettanto spesso poco conosciuto.

Alcune volte purtroppo ci si ferma all’aspetto esteriore, fattore che nella lunga storia della carta di credito ha conosciuto un’attenzione spasmodica da parte delle divisioni marketing. Ben poco si sa sull’ambito operativo. La non-conoscenza porta spesso a errori di valutazione sulle proprie effettive capacità di rimborso e così ci si ritrova, il mese dopo l’acquisto, stritolati dai tassi applicati sulla carta revolving che si ha in uso.

Questa situazione molto diffusa si potrebbe ad esempio superare preferendo una più prudente carta di credito prepagata a una revolving e avendo soprattutto la possibilità di confrontare le caratteristiche di queste due tipologie di carte di credito. Uno spazio dedicato a tale confronto è garantito da una nuova guida virtuale sulle carte di credito, dove con precisione e dovizia di particolari sono descritte le principali caratteristiche di questa tipologia di prodotti che spazia dalla Carta Visa al bancomat passando per la poste pay.

Queste ed altre domande trovano risposta sul sito www.carta-di-credito.info

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“Basilea 3 – Banche e imprese verso il 2012”. Lo scenario di ‘Basilea 3’.

Lo scenario di ‘Basilea 3’ al centro del convegno del 3 e 4 maggio 2010 a Roma  

 I temi legati alla riforma degli standard di Basilea saranno al centro del convegno “Basilea 3 – Banche e imprese  verso il 2012” organizzato dall’Abi il 4 e 5 maggio presso il Palazzo dei Congressi a Roma e dedicato agli scenari dopo la crisi, alle novità regolamentari e alle iniziative concrete per banche e imprese in questa prolungata fase di recessione economica e fragile ripresa. Nel  corso del convegno sarà presentata la Guida “Conoscere il Rating” – realizzata nell’ambito dell’Osservatorio Permanente sui Rapporti banche-imprese, a cui partecipano oltre all’Abi tutte le principali rappresentanze di impresa  – un nuovo strumento per sviluppare maggiori competenze sulle metodologie e sulle tecniche di misurazione e  valutazione del rischio creditizio che sarà presto disponibile allo sportello.

La Guida di Bancaria Editrice “Conoscere il Rating – Come viene valutata l’affidabilità delle imprese con l’Accordo di Basilea”, verrà data in omaggio a tutti i partecipanti al convegno.

Info e iscrizioni: http://www.abieventi.it/eventi/1051

  

Basilea3: Abi, attenta valutazione per ridurre rischi d’impatto su ripresa      L’applicazione troppo rigida della riforma delle regole sul capitale potrebbe penalizzare l’evoluzione del quadro macroeconomico.  Necessari analisi d’impatto delle norme ed eventuale secondo giro di consultazione. I nuovi standard rischiano di irrigidire i criteri  di concessione del credito e compromettere la ripresa dell’economia. Questa la valutazione del settore bancario italiano alle proposte  del Comitato di Basilea contenuta nel position paper messo a punto dall’Abi      Migliorare la qualità del capitale senza penalizzare il sostegno delle banche allo sviluppo dell’economia, avere la  garanzia di un piano di gioco livellato e globale, condurre una scrupolosa analisi dell’impatto dei nuovi standard  anche a livello macro e prevedere un’ulteriore fase di consultazione dopo la prima calibrazione delle misure da  adottare. Un messaggio forte e chiaro quello che arriva dal settore bancario italiano espresso attraverso le risposte  fornite alla consultazione sulla riforma bancaria – terminata il 16 aprile – e contenute nelle 108 pagine del position  paper presentato dall’Abi al Comitato di Basilea e alla Commissione europea.    Tra le richieste prioritarie dell’Associazione bancaria un’attenta valutazione dell’impatto e degli eventuali effetti  dell’entrata in vigore delle nuove regole che non si concentri solo sul capitale, sulla redditività e stabilità delle  banche, ma che riguardi anche il quadro macroeconomico nazionale e internazionale, ancora caratterizzato dal  difficile andamento della congiuntura. Prime analisi evidenziano che nel prossimo decennio si avranno effetti  significativi misurabili in alcuni punti di perdita del Pil con un annesso costo in termini di disoccupazione. Pertanto,  è importante prevedere prima dell’effettiva entrata in vigore delle nuove regole una seconda fase di valutazione e  consultazione che coinvolga attivamente il mercato.    Le banche italiane auspicano che il nuovo framework sia implementato in maniera omogenea e coordinata a livello  europeo e internazionale con la definizione di un’unica tabella di marcia. In questo senso l’Abi suggerisce di  prevedere momenti di verifica dell’effettiva implementazione dei nuovi standard per monitorarne la progressiva  attuazione ed evitare arbitraggi regolamentari. A livello europeo è necessario assicurare il massimo raccordo tra le  nuove proposte del Comitato di Basilea e gli interventi già in atto o in corso di attuazione da parte del legislatore  comunitario.    L’Abi chiede di estendere le più stringenti regole prudenziali in discussione anche agli intermediari non bancari in  base al principio che attività equivalenti devono essere soggette a regole omogenee per evitare indebiti e pericolosi  vantaggi competitivi. Le nuove misure, inoltre dovranno tenere conto adeguatamente delle peculiarità giuridiche e  operative delle banche di credito cooperativo e della loro organizzazione a rete. Tali peculiarità  non trovano oggi  appropriata declinazione nel documento posto in consultazione.

 

L’Abi chiede di estendere le più stringenti regole prudenziali in discussione anche agli intermediari non bancari in  base al principio che attività equivalenti devono essere soggette a regole omogenee per evitare indebiti e pericolosi  vantaggi competitivi. Le nuove misure, inoltre dovranno tenere conto adeguatamente delle peculiarità giuridiche e  operative delle banche di credito cooperativo e della loro organizzazione a rete. Tali peculiarità  non trovano oggi  appropriata declinazione nel documento posto in consultazione.     Sul merito più specifico della proposta, le banche italiane chiedono clausole di salvaguardia (grandfathering)  adeguate nella loro durata e una profonda revisione di quanto ipotizzato dal Comitato di Basilea in tema di  deduzioni apportate al capitale regolamentare, soprattutto con riferimento al trattamento delle voci collegate alle  imposte anticipate e differite, agli interessi di minoranza e alle partecipazioni tra banche, assicurazioni e finanziarie.  In particolare, occorre evitare effetti distorsivi e penalizzanti e modificare radicalmente l’attuale proposta di  deduzione dal capitale delle attività per imposte anticipate – come quelle originate dalla svalutazione dei crediti – che  per la peculiarità del sistema fiscale assume una valenza fondamentale per il settore bancario del Paese.     L’Abi evidenzia , in linea con quanto sta emergendo in sede di Federazione Bancaria Europea, come sia  prematuro definire in questo momento eventuali buffer patrimoniali e come, invece, sia prioritario perseguire un  allineamento della normativa contabile tale da rendere le novità normative omogenee con i dati di bilancio.    I temi legati alla riforma degli standard di Basilea saranno al centro del convegno “Basilea 3 – Banche e imprese  verso il 2012” organizzato dall’Abi il 4 e 5 maggio e dedicato agli scenari dopo la crisi, alle novità regolamentari e alle iniziative concrete per banche e imprese in questa prolungata fase di recessione economica e fragile ripresa. Nel  corso del convegno sarà presentata la Guida “Conoscere il Rating” – realizzata nell’ambito dell’Osservatorio  Permanente sui Rapporti banche-imprese, a cui partecipano oltre all’Abi tutte le principali rappresentanze di impresa  – un nuovo strumento per sviluppare maggiori competenze sulle metodologie e sulle tecniche di misurazione e  valutazione del rischio creditizio che sarà presto disponibile allo sportello.

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Basilea3: Abi, attenta valutazione per ridurre rischi d’impatto su ripresa

L’applicazione troppo rigida della riforma delle regole sul capitale potrebbe penalizzare l’evoluzione del quadro macroeconomico. Necessari analisi d’impatto delle norme ed eventuale secondo giro di consultazione. I nuovi standard rischiano di irrigidire i criteri di concessione del credito e compromettere la ripresa dell’economia. Questa la valutazione del settore bancario italiano alle proposte del Comitato di Basilea contenuta nel position paper messo a punto dall’Abi.

Migliorare la qualità del capitale senza penalizzare il sostegno delle banche allo sviluppo dell’economia, avere la garanzia di un piano di gioco livellato e globale, condurre una scrupolosa analisi dell’impatto dei nuovi standard anche a livello macro e prevedere un’ulteriore fase di consultazione dopo la prima calibrazione delle misure da adottare. Un messaggio forte e chiaro quello che arriva dal settore bancario italiano espresso attraverso le risposte fornite alla consultazione sulla riforma bancaria – terminata il 16 aprile – e contenute nelle 108 pagine del position paper presentato dall’Abi al Comitato di Basilea e alla Commissione europea.

Tra le richieste prioritarie dell’Associazione bancaria un’attenta valutazione dell’impatto e degli eventuali effetti dell’entrata in vigore delle nuove regole che non si concentri solo sul capitale, sulla redditività e stabilità delle banche, ma che riguardi anche il quadro macroeconomico nazionale e internazionale, ancora

caratterizzato dal difficile andamento della congiuntura. Prime analisi evidenziano che nel prossimo decennio si avranno effetti significativi misurabili in alcuni punti di perdita del Pil con un annesso costo in termini di disoccupazione. Pertanto, è importante prevedere prima dell’effettiva entrata in vigore delle nuove regole una seconda fase di valutazione e consultazione che coinvolga attivamente il mercato.

Le banche italiane auspicano che il nuovo framework sia implementato in maniera omogenea e coordinata a livello europeo e internazionale con la definizione di un’unica tabella di marcia. In questo senso l’Abi suggerisce di prevedere momenti di verifica dell’effettiva implementazione dei nuovi standard per monitorarne la progressiva attuazione ed evitare arbitraggi regolamentari. A livello europeo è necessario assicurare il massimo raccordo tra le nuove proposte del Comitato di Basilea e gli interventi già in atto o in corso di attuazione da parte del legislatore comunitario.

L’Abi chiede di estendere le più stringenti regole prudenziali in discussione anche agli intermediari non bancari in base al principio che attività equivalenti devono essere soggette a regole omogenee per evitare indebiti e pericolosi vantaggi competitivi. Le nuove misure, inoltre dovranno tenere conto adeguatamente delle peculiarità giuridiche e operative delle banche di credito cooperativo e della loro organizzazione a rete. Tali peculiarità non trovano oggi appropriata declinazione nel documento posto in consultazione.

Sul merito più specifico della proposta, le banche italiane chiedono clausole di salvaguardia (grandfathering) adeguate nella loro durata e una profonda revisione di quanto ipotizzato dal Comitato di Basilea in tema di deduzioni apportate al capitale regolamentare, soprattutto con riferimento al trattamento delle voci collegate alle imposte anticipate e differite, agli interessi di minoranza e alle partecipazioni tra banche, assicurazioni e finanziarie. In particolare, occorre evitare effetti distorsivi e penalizzanti e modificare radicalmente l’attuale proposta di deduzione dal capitale delle attività per imposte anticipate – come quelle originate dalla svalutazione dei crediti – che per la peculiarità del sistema fiscale assume una valenza fondamentale per il settore bancario del Paese.

L’Abi evidenzia , in linea con quanto sta emergendo in sede di Federazione Bancaria Europea, come sia prematuro definire in questo momento eventuali buffer patrimoniali e come, invece, sia prioritario perseguire un allineamento della normativa contabile tale da rendere le novità normative omogenee con i dati di bilancio.

I temi legati alla riforma degli standard di Basilea saranno al centro del convegno “Basilea 3 – Banche e imprese verso il 2012” organizzato dall’Abi il 4 e 5 maggio e dedicato agli scenari dopo la crisi, alle novità regolamentari e alle iniziative concrete per banche e imprese in questa prolungata fase di recessione economica e fragile ripresa. Nel corso del convegno sarà presentata la Guida “Conoscere il Rating” – realizzata nell’ambito dell’Osservatorio Permanente sui Rapporti banche-imprese, a cui partecipano oltre all’Abi tutte le principali rappresentanze di impresa – un nuovo strumento per sviluppare maggiori competenze sulle metodologie e sulle tecniche di misurazione e valutazione del rischio creditizio che sarà presto disponibile allo sportello.

Roma, Palazzo Altieri, 26 aprile 2010

A cura dell’Ufficio Stampa ABI.

Per ulteriori informazioni:

Ildegarda Ferraro – Responsabile Ufficio Stampa ABI

Tel. 066767596 – 066767411

[email protected][email protected]

Rosangela Iannicelli – Ufficio Stampa ABI – Tel. 066767388  – e-mail: [email protected]

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“Basilea 3 – Banche e imprese verso il 2012”, un appuntamento da non perdere

La chiave per interpretare correttamente lo scenario del dopo 2008/2009 è individuare con la massima attenzione gli scenari venutisi a creare e l’allineamento tra le imprese e il mondo bancario sui passi concreti da programmare da qui al 2012. Il convegno, organizzato da ABIEventi, rappresenta un momento chiave di approfondimento delle tematiche bancarie per l’attualità dell’argomento, l’ampiezza della partecipazione e l’opportunità di relazione dal vivo e online. Roma, Palazzo dei Congressi, 4 e 5 maggio 2010.
Il 4 e 5 maggio 2010 torna il grande evento ABI su Basilea 3, punto di riferimento per tutto il sistema bancario italiano. Al Palazzo dei Congressi di Roma si dibatterà sul tema chiave Basilea 3 e in particolare, come recita il sottotitolo, sugli “scenari dopo la crisi, le novità regolamentari, i passi concreti di oggi per le banche e per le imprese”.
L’evento “Basilea 3 – Banche e imprese verso il 2012”, rivolto ad un target bancario, imprenditoriale, manageriale, finanziario, commerciale e legale, è imperdibile sotto molti punti di vista. Focalizzato sul tema del credito alle imprese, uno dei più critici e attuali nell’odierno scenario economico, rappresenterà un momento unico in Italia per ampiezza di partecipazione e per gli interlocutori istituzionali italiani ed europei coinvolti. I regulators (Banca d’Italia, il CEBS, la Commissione Europea), l’ABI, gli accademici più importanti e le banche, attraverso le circa 80 presentazioni, la ricchissima documentazione e i dibattiti, approfondiranno il tema Basilea 3, sul quale sussistono ancora molti dubbi, offrendo un’occasione di confronto dal vivo e di chiarimento imperdibile.
Partecipare per allinearsi con le nuove regole in vista del 2012
L’evento ABI rappresenta in Italia un momento unico per ampiezza di partecipazione. Non esserci vorrebbe dire perdersi il confronto dal vivo, nonché una documentazione ricchissima, considerato che ci saranno circa 80 presentazioni sui temi chiave. E anche l’aspetto relazionale è da ritenersi unico: la grande community che si creerà durante l’evento potrà trovare uno spazio dove continuare a condividere materiali ed esperienze, in attesa dell’evento successivo. Infatti, il sito www.abieventi.it   ospita un nuovo forum dedicato al convegno “Basilea 3”. Al momento sono state attivate tre differenti “stanze” di discussione: una, più di scenario, “Basilea 3: banche e imprese verso il 2012”; l’altra, più tecnica, “Basilea 3: le novità regolamentari”; e l’ultima, più generale, nella quale è possibile inserire domande e suggerimenti che verranno discussi al convegno.

Save the date:

“Basilea 3 – Banche e imprese verso il 2012” – 4 e 5 maggio, Palazzo dei Congressi, Roma.
Per maggiori informazioni e iscrizioni:
Segreteria organizzativa: tel. 06 86389705 – 06 86391684
Email: [email protected]
Sito: http://www.abieventi.it/eventi/1051

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On line il nuovo Forum di ABI Eventi sul convegno ‘Basilea 3’

Nell’ambito di questa strategia attenta alla dimensione “social” della rete, il sito www.abieventi.it ospita un nuovo forum dedicato al convegno “Basilea 3 – Banche e imprese verso il 2012”, appuntamento chiave per l’intero sistema finanziario italiano, che si svolgerà il 4 e 5 maggio 2010 al Palazzo dei Congressi di Roma. Per fornire un ulteriore strumento di comunicazione e confronto a tutti gli operatori dell’universo finanziario, nel cammino di avvicinamento a Basilea 3, ABI Eventi ha deciso di sperimentare uno spazio on-line dedicato alle banche e alla imprese italiane, che possa aiutare i partecipanti del convegno a chiarire le tematiche affrontate, esprimere opinioni, confrontarsi.

Già ora, nelle settimane antecedenti il grande appuntamento del 4-5 maggio, sono state aperte alcune “stanze” di discussione dedicate ai macro-temi economici e finanziari, che saranno poi discussi nel convegno, ma non solo. Il forum resterà attivo anche durante e dopo l’evento, permettendo a tutti i partecipanti di proseguire il confronto on-line, approfondendo le problematiche che man mano emergeranno.

Per partecipare alla discussione basta collegarsi al sito di ABIEventi, aprire la pagina dedicata all’evento “Basilea 3 – Banche e imprese verso il 2012” e andare nella sezione “Forum” (indirizzo URL: http://www.abieventi.it/eventi/1051/basilea-3-banche-e-imprese-verso-il-2012), dove si potranno leggere i vari interventi e aggiungere domande e risposte facilmente, lasciando nome, cognome e un indirizzo e-mail valido.

Al momento sono state attivate due differenti stanze di discussione: una, più di scenario: “Basilea 3: banche e imprese verso il 2012”; l’altra, più tecnica: “Basilea 3: le novità regolamentari”.

Il forum rappresenta un ulteriore strumento rivolto non solo a tutti i partecipanti all’Evento, ma anche a chi, non potendo essere presente fisicamente, vuole far parte della Community di Basilea 3.

Forum: http://www.abieventi.it/eventi/1051/basilea-3-banche-e-imprese-verso-il-2012

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Il convegno “Basilea 3”, l’appuntamento di riferimento per banche e imprese verso il 2012

In un momento storico in cui la complessità richiede competenze in continua evoluzione e un approccio di grande apertura ai problemi da risolvere e alle opportunità da cogliere, è fondamentale sviluppare le occasioni di riflessione qualificata che stimolino rinnovate interpretazioni e accrescano consapevolezza e cultura professionale.

L’Associazione Bancaria Italiana (ABI), con l’obiettivo di presidiare tutte le tematiche chiave per il Sistema Bancario e il Sistema Paese ad esso collegato, è promotrice dell’appuntamento “Basilea 3 – Banche e imprese verso il 2012Gli scenari dopo la crisi, le novità regolamentari, i passi concreti oggi per le banche e per le imprese”, che si terrà il 4 e 5 maggio 2010 al Palazzo dei Congressi di Roma.

Le tematiche

“Basilea 3 – Banche e imprese verso il 2012” rappresenta l’evento più importante dell’anno per l’estrema attualità della tematica; un appuntamento chiave per affrontare alcuni macro temi e per capire i punti cruciali e le novità della nuova regolamentazione e quali i passi fondamentali per affrontarle in vista dell’introduzione dei nuovi criteri a partire dal 2012. Il convegno si svilupperà su sessioni plenarie e sessioni parallele di approfondimento con specifici percorsi consigliati ai delegati di banche grandi e medio/piccole e su alcuni dei  temi più attuali quali la nuova architettura di vigilanza, la qualità del capitale, gli intermediari sistemici, la gestione delle crisi, il rischio di liquidità, i buffer anticiclici, il rischio di controparte e i rischi di mercato, il Crd, lo stato dell’arte del Pillar 2, il rischio di concentrazione, la leverage ratio e lo Stress Test. Un’ampia, attrezzata e moderna area espositiva, progettata con filosofia lounge per favorire in ogni modo il networking, sarà allestita nello spazio di fronte alla Sala Plenaria.

Un’occasione di cultura, di approfondimento ma anche di relazione

Il tema Basilea 3 sul credito alle imprese, in particolare, è uno dei più importanti e attuali sullo scenario economico. L’appuntamento “Basilea 3” rappresenta un momento unico in Italia per ampiezza di partecipazione, per posizionamento, per gli interlocutori istituzionali italiani ed europei coinvolti e un’occasione in cui i regulators, l’ABI, gli accademici più importanti e le banche vengono a raccontare e raccontarsi, offrendo un momento di confronto e di chiarimento unici.

Il valore aggiunto dell’essere presenti è inoltre dato, oltre che dalla ricchezza dei contenuti (circa 80 presentazioni sui temi chiave), dal networking e dalla relazione. In soli due giorni si possono incontrare tutti coloro che hanno un ruolo chiave sulla materia di ‘Basilea 3’ nelle banche, nelle imprese e nelle università.

Per partecipare a “Basilea 3 – Banche e imprese verso il 2012” è necessario isciversi compilando il form sul sito di ABIEventi.

Segreteria organizzativa: tel. 06 86389705 – 06 86391684

Email: [email protected] Sito: http://www.abieventi.it/eventi/1051

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Lo sviluppo della cultura dell’impresa bancaria e il convegno “Basilea 3. Banche e imprese verso il 2012”

L’Associazione Bancaria Italiana (ABI), promuove nella società civile e presso il sistema bancario e finanziario coscienza dei valori sociali e comportamenti ispirati ai principi della imprenditorialità e alla realizzazione di un mercato libero e concorrenziale. In questa ottica è promotrice, in collaborazione con ABIEventi, dell’evento: “Basilea 3. Banche e imprese verso il 2012”, in programma a Roma, presso il Palazzo dei Congressi, il 4 e 5 maggio 2010, evento che quest’anno si propone come guida verso Basilea 3 e un punto di riferimento per tutto il sistema bancario italiano.
L’evento rappresenta un appuntamento chiave per capire quali sono le novità regolamentari e quali i passi fondamentali per affrontarle, anche in vista dell’introduzione dei nuovi criteri a partire dal 2012.
Il convegno, nell’arco delle due giornate, si svilupperà su sessioni plenarie e sessioni parallele di approfondimento sui temi: nuova architettura di vigilanza, qualità del capitale, intermediari sistemici, gestione delle crisi, rischio di liquidità, buffer anticiclici, rischio di controparte e rischi di mercato, CRD, stato dell’arte del Pillar 2, rischio di concentrazione e leverage ratio, Stress Test, e sugli strumenti per supportare l’accesso al credito e la capitalizzazione delle imprese.

“Basilea 3. Banche e imprese verso il 2012” . Palazzo dei Congressi di Roma, 4 e 5 maggio 2010.

Informazioni:

Segreteria organizzativa:

tel. 06 86389705 – 06 86391684

Email: [email protected]

Sito: http://www.abieventi.it/eventi/1051

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Geophonia: promozione per i nuovi Clienti

Le promozioni di Geophonia, il servizio di Teleunit S.p.A. per le chiamate all’estero, continuano anche nel periodo estivo. Per chi è già Cliente Geophonia e conosce bene il servizio, esiste l’iniziativa “Presenta un amico”, che prevede un bonus in percentuale di accredito sia per chi presenta l’amico, che per la persona presentata; chi ricarica oltre 40 euro, può usufruire del credito speciale del 6% in più, che diventa 7% a chi supera i 100 euro.

Per chi, invece, ha appena conosciuto il servizio ed ha usufruito solamente dell’euro di prova gratuito messo a disposizione direttamente nel sito www.geophonia.it, l’Azienda offre il 10% di credito in più sulla prima ricarica che viene effettuata dai nuovi Clienti, qualsiasi cifra si decida di ricaricare. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito; questa promozione è valida fino al venerdì 31 luglio p.v. Tutte le promozioni sono attivabili gratuitamente e soprattutto cumulabili, per una massima trasparenza di Geophonia nei confronti sia dei nuovi Clienti, che di quelli consolidati.

SIFA – Comunicazione

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Carte credito revolving

Perché conviene utilizzare una carta revolving ?  Detenere una carta revolving  permette non soltanto di effettuare compere nella quasi totalità degli esercizi commerciali di tutto il mondo oppure di eseguire un prelevamento in ogni dove di contanti presso un sportello bancomat.

In qualche caso la carta di credito si dimostra perfino irrinunciabile: se si è privi di una carta revolving  difatti è praticamente infattibile prendere in noleggio un’automobile, fissare un’albergo, effettuare acquisti nei Paesi esteri (almeno che non si è in possesso di traveller’s cheques oppure di denaro contante del Paese straniero da voi visitato.

Non di minore importanza rappresentano le innovazioni tecnologiche, in primis il commercio elettronico.

Fra qualche anno le opportunità di impiego delle carte revolving non sarà rivolto soltanto all’utilizzo di normali pagamenti di acquisti e servizi: le carte  revolving avranno la funzione di inglobare numerose informazioni messe al servizio dell’utilizzatore di carta revolving.

Per maggiori informazioni sulle caratteristiche delle carte revolving e dei requisiti necessari per poterne entrare in possesso visitare il sito: http://www.prestitivelocionline.it/prestiti/finanziamenti/

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