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WinCoge: è uscito l’aggiornamento 52.80

Novità della versione 52.80 di WinCoge

Col nuovo aggiornamento è possibile:

– Utilizzare una nuova funzione per l’invio in blocco delle fatture via mail, solo per chi ha la licenza full

Dopo aver inserito in anagrafica cliente l’indirizzo email e la spunta sulla casella ‘invio fattura tramite email’ il testo e l’oggetto del messaggio liberamente personalizzabili, ogni messaggio contiene un allegato in pdf con una fattura.

– Allegare l’immagine di ogni articolo in anagrafica prodotti, la funzione ‘stampa etichette’ ora permette di stampare anche la fotografia

Utile per ottenere un listino o elenco dei prodotti con foto

– Inserire o modificare la descrizione, il prezzo e gli sconti tramite lettore codici a barre

– È stata inoltre modificata la tabella categorie in anagrafica prodotti per inserire più livelli

Per saperne di più www.WinCoge.it

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Workshop per le aziende del settore spedizione

Proseguono i giovedì di approfondimento tematico di PC System. Il 28 novembre,  presso la sala Capraia della Camera di Commercio di Livorno, sarà la volta delle aziende del settore spedizione, alle quali è dedicato un workshop di approfondimento sul tema della gestione dei dati anche in relazione al nuovo sistema doganale europeo.

L’incontro sarà l’occasione per studiare casi concreti in cui aziende del settore shipping hanno deciso di adottare soluzioni uniche per la gestione del flusso di dati, dalla presa in carico dell’ordine sino all’emissione della fattura e all’analisi della redditività.

“Si tratta di un modello aziendale vincente che può essere adottato senza dover rivoluzionare l’organizzazione d’impresa. La chiave è il software, che deve essere integrato ed efficiente per pemettere agli spedizionieri un reale salto di qualità. Siamo orgogliosi di poter presentare alle aziende della zona una soluzione che può dirsi “definitiva” per l’ottimizzazione dei processi”. Francesco Ferretti, responsabile Marketing di PC System ha presentato così il workshop, che si avvarrà della partecipazione di  Marco Ferrando del Tavolo Tecnico eCustoms Agenzia delle Dogane.

giovedì 28 novembre 2013, ore 15:00
sala Capraia della Camera di Commercio di Livorno
Piazza del Municipio, 48
57123

www.pcsystem.it

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Joint Venture (JV) in Cina: guida pratica all’investimento

1. Valutare il partner con attenzione
Prima di tutto, è fondamentale valutare l’intero potenziale del partner cinese. Bisogna cominciare guardando le caratteristiche principali del partner, per esempio la cultura aziendale, la credibilità, le capacità manageriali, lo status con i clienti, ecc.
La due diligence legale e finanziaria comportano in genere l’assunzione di una società per condurre delle verifiche di background e di situazione creditizia, esaminare i file della compagnia presso l’Amministrazione dell’Industria e del Commercio (AIC), verificare con le autorità competenti le qualifiche della società per operare, controllare libri e scritture contabili, controllare il background delle persone chiave, condurre interviste ai clienti, ecc.

 

2. Dialogare direttamente con le autorità locali
Tutti i governi provinciali o comunali possono avere diverse opinioni su norme e regolamenti, e spesso dimostrano comportamenti piuttosto flessibili.
Suggeriamo di dialogare direttamente (faccia a faccia) con i funzionari locali quando si dovrà affrontare il processo di registrazione di una JV, anche se si ha una buona conoscenza delle regole e regolamenti specifici.
Questo significa parlare, prima della redazione dei documenti essenziali, con i dipendenti della commissione per lo sviluppo e le riforme, del ministero del commercio e dell’amministrazione dell’industria e del commercio. A volte conviene contattare anche l’amministrazione statale della valuta estera (SAFE) e l’ufficio delle tasse.

 

3. Enfatizzare il contratto sin dall’inizio
Alcuni investitori cinesi (soprattutto PMI) prestano poca attenzione al contratto e in alcuni casi non guardano neppure le documentazioni della JV, tuttavia sono ben felici di firmarle.
La parte cinese tende a concentrarsi principalmente a far soldi, spesso ignorando i “dettagli tecnici” legali, e considerando il partner straniero molto lontano dalla situazione nel suo complesso. È quindi molto importante ricordare al partner cinese l’importanza del lavoro d’ufficio (“paperwork”) e le conseguenze derivanti da una rottura del contratto.

 

4. Management straniero
Molte aziende decidono di inviare proprio personale esperto in Cina per gestire l’azienda direttamente; questo è particolarmente importante in società ad alta tecnologia o joint venture di produzione, quando l’invio di professionisti in Cina è un must.
In tal modo, è possibile tenere d’occhio la controparte cinese e curare i propri interessi con efficacia. Diverse aziende non cinesi hanno preferito porre fiducia nel contratto piuttosto che mandare persone di fiducia, pensando che il contratto avrebbe legato il comportamento delle loro controparti cinesi; tuttavia le cose non hanno assolutamente funzionato come da contratto, causando enormi problemi.

 

5. Stabilire le basi per il mantenimento del controllo interno
Prestare attenzione ai timbri della società (in inglese “chop”) e ai conti bancari è fondamentale. Ogni azienda avrà tre timbri – quello aziendale, quello finanziario e quello del responsabile legale – il controllo di questi tre timbri consente di aprire conti bancari e siglare assegni. Il timbro del rappresentante legale è particolarmente importante, giacché è richiesto in numerosi documenti aziendali e viene spesso considerato come sostitutivo della firma.
Di conseguenza, qualsiasi persona in possesso del timbro può esercitare il potere di rappresentare la società e creare obbligazioni per essa. Al fine di prevenire l’uso non autorizzato, è fondamentale stabilire una procedura che controlli che l’uso del timbro sia strettamente monitorato.

 

Per maggiori informazioni sugli Investimenti Diretti in Cina, visita la Rassegna Stampa di china-briefing.com/it

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IVA in China: a Shanghai un Progetto Pilota per la riforma

Il Primo Ministro cinese Wen Jiabao ha tenuto un incontro esecutivo del Consiglio di Stato il 26 ottobre nel quale è stato deciso l’avvio di un progetto pilota nella Municipalità di Shanghai per l’approfondimento della riforma dell’IVA.

All’incontro è stato deciso che il progetto pilota per l’approfondimento della riforma dell’IVA verrà implementato in certe zone e in certi settori industriali dal 1 gennaio 2012. L’obiettivo è quello di risolvere il problema della doppia tassazione dei beni e delle provvigioni, migliorare il sistema della riscossione e sostenere lo sviluppo di una moderna industria di servizi. La business tax, che viene applicata alle industrie di queste zone, verrà sostituita dall’imposta sul valore aggiunto.

Inoltre, all’aliquota standard del 17%  e a quella ridotta del 13%, il progetto pilota aggiungerà due altre aliquote di 11% e 6%. La politica preferenziale della “business tax” originaria nelle industrie pilota potrà essere estesa e regolata in base alle caratteristiche dell’IVA; l’IVA pagata durante il progetto potrà essere dedotta in base alla normativa vigente.

Il progetto comincerà inizialmente nel settore dei trasporti e in certi servizi moderni nella Municipalità di Shanghai. Quando le condizioni saranno mature, alcuni settori industriali verranno scelti per l’attuazione del progetto su scala nazionale.

 

Per informazioni sempre aggiornate circa l’evolversi delle leggi fiscali cinesi, visita la Rassegna Stampa di China-Briefing.

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