Se Rio è famosa per il suo carnevale. Se i carri di Viareggio non mancano mai di stupirci con sempre nuove invenzioni. Milano può vantare una tradizione che rende felici i festaioli: il suo carnevale dura di più. Grazie al Vescovo Ambrogio, quando gli altri sono già in Quaresima, Milano regala ai suoi abitanti tre giorni in cui continuare ad impazzare. Bastianello, da buon milanese, non poteva certo distaccarsi da questa tradizione: chiacchiere e tortelli, che rappresentano gli ultimi peccati di gola prima dell’astinenza quaresimale, la fanno in questo periodo da padroni nella sua famosa pasticceria. Quest’anno si è però superato creando una nuova pralina il cui nome si rapporta al mondo fantastico creato dalla scrittice J. K. Rowling: Fierobecco, il mitico cavallo alato che usa Harry Potter, è infatti il nome di questa nuova delizia di cioccolato. Un dolce adatto per una persona speciale: amica, moglie, amante. In quest’ultimo caso il nome potrebbe anche essere visto, siamo in carnevale, come una allegra presa in giro di una persona che, pur essendo stata fatta “becca”, si sente sicuro di sé. Un peccato, forse, non solo di gola a cui non è possibile sottrarsi per il suo gusto che lo farà preferire ad altri.
Semel in anno licet insanire!
E’ un saggio consiglio che ci è stato tramandato dai nostri progenitori latini. Quale migliore occasione, se non il Carnevale, per dare ascolto a chi di feste se ne intendeva veramente? Pensiamo all’antica Roma, quando, cioè, si festeggiava per giorni e giorni fino allo sfinimento. Il Carnevale è senz’altro la festa più allegra dell’anno. La più attesa dai bambini, la più trasgressiva per i più grandi. Nel nostro Paese le manifestazioni “carnevalesche” imperversano colorando e risvegliando le vie di ogni città. Inutile dire che anche a livello gastronomico si hanno in Italia innumerevoli tradizioni, che rispecchiano pienamente lo spirito di tale festa. Ogni regione vanta ricette gastronomiche particolari soprattutto nel “DOLCE” si nota una singolare voglia di evasione e di trasgressione; non a caso le ricette caratteristiche, seppur con varianti minime, vedono al primo posto i dolci fritti. Un detto popolare recita che fritto è buono tutto, anche l’aria, ma è certamente lo zucchero caramellato e dorato dall’olio ad alta temperatura a trasformare anche il più semplice impasto in qualcosa di irresistibilmente stuzzicante e profumato.
Il Maxistore Decò in occasione del Carnevale prepara, nel reparto panificio, dolci tipici: chiacchiere, castagnole, struffoli, zeppole e il tradizionale “Causone Napoletano”.
Nel reparto ricorrenze già si possono comprare coriandoli, cappellini, festoni, mascherine, fischietti, stelle filanti e tante altre novità.
Non dimentichiamo che anche a Carnevale “a tradizione ce vò ce vò Decò!”
Buon Carnevale a tutti!!!