Elemento H2O: il nuovo album di Chiara Rosso
Mirò: Blandizzi con Ondanueve String Quartet
E’ scattato il conto alla rovescia per l’inaugurazione di quello che si preannuncia come il nuovo protagonista delle notti partenopee, all’insegna di un equilibrato mix tra divertimento ed eventi culturali.
Si tratta del Mirò Special Club situato a via Piedigrotta, 10 (Na), che si inaugurerà sabato 5 ottobre alle ore 22.00. (Ingresso Libero)
Il nome non è stato scelto a caso ma si ispira all’arte di Joan Mirò, pittore e scultore che è stato capace di innovare il linguaggio artistico novecentesco con la spontaneità
utilizzata nell’uso del colore.
Allo stesso modo il club Mirò è caratterizzato da un design esclusivo e molto curato ed ha scelto di mettere al centro delle proprie serate gli eventi culturali.
Si parte proprio con una serata animata dalla musica d’autore rigorosamente live. A spandersi negli eleganti ambienti del Mirò saranno le note delle canzoni del cantautore Lino Blandizzi con gli Ondanueve String Quartet.
Una serata piacevole e divertente ma dove, pirandellianamente, trova spazio anche un pizzico di riflessione sul tempo che stiamo vivendo.
Dall’importanza della tutela del patrimonio culturale al monito contro gli affronti selvaggi all’ecosistema, passando per la denuncia della violenza alle donne, fino ad arrivare alla reinterpretazione di alcuni classici del patrimonio delle melodie partenopee.
Infatti, Blandizzi in attesa dell’uscita del suo nuovo album, presenterà in versione acustica alcuni brani dell’album “Il mondo sul filo” come “Vieni donna del sud”, “Sono qui”, “Il mondo scoppia” , “Siamo lontani”, brano interpretato in duetto con il bluesman Dirk Hamilton, etc.
Ed ancora classici come “Per la mia città” e Vierno vattenne”.
Un connubio, quello tra Blandizzi e gli Ondanueve String Quartet, che promette di regalare brividi ed emozioni.
Infatti dalla fusione dei due stili e delle rispettive potenzialità nascono nuove armonie musicali e sperimentazioni sonore, frutto di sapienti riarrangiamenti. Il quartetto ha già collaborato con l’artista anche in studio di registrazione. Progetti live di particolare rilevanza: “M.I.T.” con John Cale – Velvet underground – Parco della musica Roma e un tour con Emii Stewart.
La canzone d’autore di Blandizzi, quindi, si incontrerà, in un’alchimia suggestiva, con le sonorità frutto delle esecuzioni degli Ondanueve String Quartet incentrate su brani variegati da Mozart a Michael Jackson, Police, Piazzolla, Turtle Island, Queen, Chick Corea, solo per fare alcuni esempi.
Un vero e proprio melting pot musicale.
Con l’inoltrarsi della notte, si potrà ballare in un viaggio musicale dagli anni 70 ad oggi con il DJ Set di Angelo Zannelli.
Vincere la crisi attraverso la cultura. Questa la sfida lanciata da Rosario Peluso e Michele Palumbo, due imprenditori partenopei con una lunga storia e tanta esperienza alle spalle.
Un rilancio d’immagine, un nuovo modo di divertirsi con equilibrio e buongusto, che promette di percorrere tante tappe all’insegna di un modo etico di fare impresa.
Il Giardino Disincantato: il “manifesto per la nuova musica” di OTEME
Tra canzone d’autore, progressive, Rock in opposition e musica contemporanea, il laboratorio sonoro del compositore Stefano Giannotti arriva al disco d’esordio. Un ensemble ‘a geometria variabile’, innovativo e indipendente dalle logiche di mercato, alla ricerca di ‘terre emerse’. Special guest Thomas Bloch
OTEME
&
Edd Strapontins
sono lieti di presentare:
OTEME – Osservatorio delle Terre Emerse
in
IL GIARDINO DISINCANTATO
Edd Strapontins – Distr. Ma.Ra.Cash
11 brani, 61 minuti
“Le terre emerse sono isole, continenti da esplorare, dove una volta che ci siamo addentrati potemmo trovare luoghi familiari, ma anche strani, inusuali. Le nostre terre emerse sono zone in cui accadono cose non propriamente diritte, almeno secondo il mercato, ambiti di ricerca creativa, contaminazioni. L’osservatorio è una specie di laboratorio: molti dei musicisti che vi roteano attorno sono giovani e formati all’arte contemporanea in un percorso abbastanza lungo, faticoso, ma anche divertente”. Così Stefano Giannotti presenta OTEME – Osservatorio sulle Terre Emerse: un laboratorio aperto alle connessioni tra varie aree musicali e culturali, caratterizzato dall’eclettismo di fondo e soprattutto dall’elasticità, dal movimento indipendente e svincolato dalle logiche del mercato. Il disco d’esordio Il Giardino Disincantato ne è una prima e piena testimonianza.
OTEME è un ensemble da camera la cui ampiezza e consistenza variano a seconda dei brani e dei linguaggi adottati: Il Giardino Disincantato è un’operazione coraggiosa e poliedrica nella quale entrano in gioco diverse anime. Dall’eredità art-rock e progressive alle conquiste della musica colta classica e contemporanea, dalla canzone d’autore al teatro musicale fino alle asprezze del Rock In Opposition: strumenti inconsueti (componium, teponatzli, la glass harmonica suonata dall’autorevole Thomas Bloch, già ospite di Radiohead, Tom Waits, Gorillaz, John Cage etc.), ironia e surrealismo da Battisti-Panella a Stravinskji, dai King Crimson a John Cage. Come dichiara Giannotti: “L’idea che sta sotto al Giardino è quella della creazione di canzoni e brani non di fruizione immediata, usa-e-getta; in quasi tutti i brani sembra di stare fermi ma ci si muove, o viceversa, proprio perché non esiste una tonica ed una dominante, ma ci si muove su procedimenti modali sporcati da dissonanze e curiosità sonore”.
Il lucchese Stefano Giannotti (1963) è un compositore assai apprezzato all’estero – in particolare in Germania – per la sua lunga esperienza nel campo della radio arte: OTEME è un’esperienza complementare ai suoi lavori, con un’attenzione spiccata per l’unione tra colto e popular, per un’idea di rinnovato ascolto. “La musica, a volte anche quella colta, asseconda l’idea di un ascolto immediato: gran parte delle produzioni hanno un forte impatto sonoro ma poca sostanza, poiché grazie alla tecnologia e alla vita frenetica, insicura, ci siamo abituati alla superficialità, ad ascoltare musica mentre si fanno altre cose. Molta arte contemporanea basa il suo pensiero sulla molteplicità degli impulsi; in parte aderisco anch’io a questa visione, ma credo che sarebbe bello poter cominciare ad ascoltare di nuovo”.
Info:
OTEME:
www.stefanogiannotti.com/oteme.html
Ma.Ra.Cash:
www.maracash.com
Synpress44 Ufficio Stampa:
www.synpress44.com
Vagando dentro: il disco d’esordio di Roberto Scippa
RoberMusic
è lieta di presentare:
VAGANDO DENTRO
Il primo album di Roberto Scippa
RoberMusic
13 brani – 47 minuti
“Vagando Dentro è nato da un profondo e sincero bisogno di comunicare che col tempo ha preso la forma delle sue canzoni”. Così Roberto Scippa presenta il suo disco d’esordio Vagando dentro: un diario di viaggio di matrice acustica tra sensazioni e pensieri rivolti al passato, al presente e al futuro. Roberto Scippa nasce a Frascati (Roma) nel 1980, i suoi ascolti sono precisi e immediati, fin dall’adolescenza: la canzone d’autore italiana e il folk-rock internazionale, De André, De Gregori e Bennato da una parte, Dylan, Springsteen e Cohen dall’altra. Queste due anime si fondono in una prospettiva acustica che Scippa ha portato avanti fin dai suoi esordi: le prime affermazioni dal vivo arrivano nel 2005, seguono i primi premi in concorsi e le prime esibizioni in festival, infine l’intensa pausa creativa dalla quale hanno visto la luce i 13 brani di Vagando Dentro.
Vagando Dentro è un’autentica sorpresa, che ha subito lasciato spiazzati alcuni addetti ai lavori. Secondo Massimo Sannella di Shiver “questo esordio ci lascia soddisfatti e pieni di voglia di essere altrove, è il buon responsabile di un qualcosa che ci rapisce immediatamente e che – una volta vaganti dentro queste tracce – sarebbe stupefacente non trovarne mai la via d’uscita. Stupendo”, mentre Ariel Bertoldo di Rockerilla considera i brani “tredici riflessioni agrodolci per un album d’esordio tra i più interessanti nel giovane panorama cantautoriale italiano”; Alessandro Basile di Caffè News ha scritto: “Vagando Dentro è un collage di grandi brani, che varrebbe ascoltare anche una sola volta per capire che non si esagera. E se ci scappa il brivido non c’è da stupirsi, vuol dire che siamo sulla buona strada”.
L’album è suonato interamente da Roberto Scippa, che in alcuni brani ha avuto l’apporto di validi musicisti come Dodo Versino, Alessandro Giraldi, Matteo Bultrini e altri, la cui presenza non ha alterato l’obiettivo principale dell’autore, ovvero trasmettere a chi ascolta un taglio sonoro essenziale, spesso crudo e tagliente, ma anche intimista ed emotivo. Con l’uscita del disco arriva una bella notizia: Roberto Scippa viene ammesso alla fase finale delle audizioni live del prestigioso premio Musicultura. Il primo appuntamento dal vivo per il cantautore romano sarà giovedì 16 febbraio all’Abbey Road di Formello (Roma), con un concerto di presentazione ufficiale di Vagando Dentro.
Goccia dopo goccia: il nuovo album di Francesco Ferrazzo
L’atteso disco d’esordio dopo gli ottimi riconoscimenti in premi come il Lunezia: il giovane musicista verbanese offre un progetto raffinato, un pop d’autore tra intimismo e tematiche sociali
Francesco Ferrazzo
è lieto di presentare:
GOCCIA DOPO GOCCIA
A testa in giù Records – 2011
7 brani, 30 minuti
Goccia dopo goccia è il primo disco di Francesco Ferrazzo, sette brani che racchiudono l’orizzonte umano, culturale e artistico del giovane cantautore. Nato nel 1976 a Verbania, Ferrazzo ha una carriera densa di esperienze da apprezzato autore e compositore: nel corso degli ultimi anni ha partecipato a rassegne come Musicultura, Premio Lunezia e Premio De André, classificandosi sempre tra i finalisti.
Goccia dopo goccia è un lavoro dalla genesi triennale, elaborato minuziosamente dal suo autore, che ha coinvolto numerosi musicisti e collaboratori, imprimendo all’album una piacevole dimensione collettiva. Brani come A testa in giù, Di cosa ha bisogno la gente e Guardarsi dentro sono tra i più rappresentativi della storia di Ferrazzo, che racconta momenti di vita interiore, esprime riflessioni esistenziali e critiche sociali con un songwriting equilibrato e gradevole.
Caratterizzato da una sensibilità affine a Ivano Fossati e Niccolò Fabi ma anche a giganti stranieri quali Sting, Van Morrison e Peter Gabriel, Goccia dopo goccia è un’elegante raccolta di canzoni d’autore che guardano tanto al pop quanto alle possibili contaminazioni rock e classiche. Un album essenziale, ricercato e comunicativo, che Francesco Ferrazzo ha cominciato a presentare live dalla sua uscita, alla fine dell’estate 2011.
Info:
Francesco Ferrazzo:
http://www.francescoferrazzo.com
Ufficio Stampa Synpress44:
http://www.synpress44.com
Aperte fino al 14 aprile le iscrizioni all’Artista che non c’era.Annunciata la giuria di qualità con artisti,giornalisti,produttori
Sono state prorogate al 14 aprile le iscrizioni del prestigioso concorso organizzato da L’ISOLA, storica realtà che da oltre dodici anni opera per la promozione e valorizzazione della musica italiana.
Un concorso che negli anni ha visto molti finalisti, così come i vincitori, ampliare la propria visibilità e per alcuni si è aperta una vera e propria carriera discografica: Pino Marino 2004; Pilar 2005; Veronica Marchi 2006; Piji 2007; Marcosbanda 2008; Erica Mou 2009; Paolo Pallante 2010.
In questi giorni è stata presentata la ‘Giuria di Qualità‘, composta da autorevoli personaggi legati al mondo della musica italiana e che insieme alla redazione della testata avrà il compito di valutare gli artisti che arriveranno in finale. Il criterio usato nella selezione terrà conto di vari fattori, tra questi l’originalità della proposta ma soprattutto la capacità di esprimere un nuovo modo di concepire la “musica italiana”, una proposta che sappia quindi unire tradizione e nuovi stimoli musicali, a prescindere dal genere e dalla cifra stilista utilizzata. Ecco i nomi:
Mauro Ermanno Giovanardi (artista) – Pacifico (artista) – Brunori Sas (artista) – Onorato (artista) – Paolo Belli (artista) – Davide Toffolo (discografico La Tempesta) – Stefano Senardi (discografico Sugar) – Paolo Dal Bon (Fondaz. Gaber) – Toni Verona (discografico Ala Bianca) – Claudio Buja (Universal Publishing) – Massimo Cotto (giornalista) – Alessio Brunialti (giornalista) – Enrico de Angelis (Premio Tenco) – Gaetano d’Aponte (Premio d’Aponte) – Anna Bischi Graziani (Premio Pigro) – Enrica Corsi (Premio Bindi) – Massimo Genchi (La Salumeria della Musica) – Domenico Migliaccio (Arteria) Giuseppe Casa (MarteLive) – Roberta Giordano (Radio 24) – Claudio Agostoni (Radio Popolare) – Umberto Labozzetta (Lab Promotion) – Francesco Venuto (Raiser booking/management) – Vito Sartor (mescalina.it) – Paolo Iafelice (produttore/arrangiatore) – Giordano Sangiorgi (Meeting Etichette Indipendenti) – Adele Di Palma (CosediMusica) oltre ai sette vincitori delle scorse edizioni.
ISCRIZIONI PROROGATE FINO AL 14 APRILE 2011
La serata finale si terrà domenica 19 giugno 2011 a Brugherio (MI), all’interno della manifestazione “Parola Cantata”, uno degli eventi estivi più importanti dedicati alla canzone italiana e che vede la direzione artistica di Mauro Ermanno Giovanardi.
Tutte le informazioni relative al bando, le modalità di iscrizione, i bonus, e tutti gli aggiornamenti nella sezione dedicata www.lisolachenoncera.it/concorso/ oppure [email protected]
L’ISOLA
Via Sempione, 25 – 20016 Pero (MI) – Tel. 02 3581586
www.lisolachenoncera.it
Con l’olio nell’acqua: il nuovo album di Daniele Scarsella
Ritorna il cantautore laziale: un doppio album di brani acustici, pennellate pop, jazz, dixie e blues. Un opera che coniuga tradizione e sperimentazione con un approccio intimo e universale
Daniele Scarsella
&
Eleinad Studio
sono lieti di presentare:
CON L’OLIO NELL’ACQUA
…Ci sono ombre sulla vita da ridipingere di bianco…
Studio Eleinad 2011
CD 1 – 13 brani, 60 minuti
CD 2 – 3 brani, 16 minuti
Con l’olio nell’acqua è il quarto disco di Daniele Scarsella, un album doppio per il poliedrico cantautore che in questa nuova opera mette a nudo il proprio universo interiore, riassumendo temi e direzioni di una giovane ma intensa carriera. Per il suo quarto progetto discografico il cantautore frusinate – finalista al Premio Ciampi nel 1998 – ha voluto rivelare tutto il suo mondo espressivo confezionando un doppio cd aperto al contributo di numerosi e validi collaboratori.
Con l’olio nell’acqua è un titolo significativo: richiamandosi alla tradizionale cura del ‘malocchio’ (rito popolare del Sud Italia), Scarsella a questa pratica ha voluto aggiungere “anche l’immagine della copertina, che rappresenta una specie di spaventapasseri a difesa del raccolto, per idealizzare una forma protettiva delle proprie dignità e libertà”. E’ intorno a questi due poli che si sviluppa il concept dell’autore, che attraversa sentimenti e aspirazioni, immagini e scavi interiori in sedici brani, mai irrigiditi nella forma-canzone e aperti a svariate influenze.
Se Cammariere, Conte e Fossati sono i riferimenti più espliciti di Scarsella è anche vero che Con l’olio nell’acqua rivela una scrittura poliedrica e variopinta. Il segreto del disco è nella sua genesi collettiva: il cantautore, dopo una lunga fase di scrittura ha coinvolto un gruppo di fidati musicisti per dare un respiro più ampio alla propria musica. Il risultato è un doppio cd di base acustica con sfumature pop, jazz, dixie e blues, che conferma la profondità e la maturazione dell’autore.
Info:
Daniele Scarsella:
http://www.myspace.com/danielescarsella
Ufficio Stampa Synpress44:
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Diario d’un uomo qualunque: il prog d’autore dei Red Onions!
L’epopea dell’uomo moderno in forma di diario per il primo disco della band perugina: pulsioni, tormenti e aspirazioni del genere umano tra progressive e canzone d’autore
I RED ONIONS
sono lieti di presentare:
DIARIO D’UN UOMO QUALUNQUE
…”Tutto questo non ti tange o è solo vetro che piange”…
Red Onions Records 2010
11 brani, 60 minuti
Progressive-rock, atmosfere blues e psichedeliche e richiami alla canzone d’autore per 11 pagine di un diario capace di contenere l’alto e il basso dell’uomo. Il genere progressive (interpretato con la peculiarità delle sole chitarre) è il punto di partenza della band: “proponiamo prog rock d’autore, spoglio delle tastiere, tagliente e appassionato, impreziosito dalla forza evocativa della parola, caratteristica della lingua usata: l’italiano”. Prezioso è il taglio cantautorale: “la base prog che ci caratterizza è continuamente contaminata da escursioni in territori psichedelici o cantautoriali, o addirittura dalle due cose insieme, a seconda delle esigenze”.
I Red Onions nel corso del 2010 con “Libero Fuori” sono stati inclusi nella compilation internazionale Rock 4 Life vol. 25 della statunitense Quickstar Production. Con un’intensa attività live alle spalle la band confeziona un disco tanto sognante quanto reale. Per gli amanti di Fernando Pessoa il protagonista potrebbe somigliare a Bernardo Soares, l’uomo qualunque capace di osservare il mondo da una finestra e allo stesso tempo di parteciparvi. Per i cultori del prog italiano i Red Onions rimandano all’esperienza di PFM, Osanna e Claudio Rocchi.
Red Onions:
Davide Grillo: chitarra,voce
Leone Pompilio: chitarra,voce
Ali Adamu: basso,voce
Marcello Mangione: batteria
Info:
Red Onions:
http://www.redonions.it
Synpress44
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Il successo del Festival Canzone d’autore “InMusica” – Proroga Bando al 20 Giugno
Interessanti novità sul Festival Campano per la canzone d’autore
Ecco le novità
24 Maggio
Iscrizioni prorogate al 20 GIUGNO per far fronte a tutte le richieste pervenute.
22 Maggio
Svelati i primi nomi dei componenti della Giuria per la Finalissima: la speaker radiofonica di Kiss Kss Italia Mariolina Simone, che metterà al servizio della commissione e del festival la sua vasta esperienza di talenti radiofonici. Il presidente di Audiocoop Piemonte e direttore artistico dell’etichetta Toast Records che portò gli Afterhours al grande pubblico Giulio Tedeschi. A questi presto si aggiungeranno altri personaggi di spicco del mondo della musica.
22 Maggio
Intervista a Mariolina Simone e Giulio Tedeschi – Le difficoltà per i giovani artisti nel panorama musicale italiano.
Mariolina Simone
La mancanza di coraggio dei discografici italiani credo che sia lo scoglio più grande da superare, ormai la parola Scouting non ha più alcun valore, i talent show offrono prodotti musicali comodi, artisti che nel migliore dei casi durano qualche stagione sostenuti dall applauso del pubblico e che permettono alle etichette di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo..è un circolo vizioso che vede implicata con lo stesso grado di colpevolezza sia la radio che la televisione…per fortuna esiste il web ed io credo fermamente che sarà proprio il popolo di internet, con il tempo ed una maggiore consapevolezza nell’utilizzo del mezzo a capovolgere questa situazione..
C‘è una frase di un libro di amelie nothomb che racconta in modo meraviglioso quella che con il tempo è diventata la mia filosofia di vita “Sentirsi bene è un’ambizione irrazionalmente esagerata visto che sentirsi è già così raro”….
Giulio Tedeschi
Le difficoltà sono enormi. Comunque, per le proposte emergenti, non è mai stato facile, neanche in passato. Farsi notare e dimostrare il proprio valore … operazione veramente complicata nell’Italia contemporanea. I motivi sono tanti. Mancano le strutture di supporto. La fiducia nelle nuove generazioni è pari a zero. Pochissimi i produttori disinteressati, pronti a rischiare e ad investire sui giovani talenti. Questa situazione, disastrata, non stimola la crescita dei singoli Artisti, che vivono giornalmente un senso di pesante frustrazione.
Può dar loro qualche consiglio?
Consigliare è sempre rischioso. Posso, al massimo, invitare i nostri giovani a continuare, quotidianamente, ad affinare le proprie doti. A non scoraggiarsi alle prime difficoltà. A guardarsi intorno, alla ricerca di un appoggio serio e trasparente. A non cedere alle lusinghe e alle promesse facili. E a questo proposito, attenzione ai personaggi che popolano il sottobosco musicale. Normalmente parlano troppo e cercano di trascinarvi in “avventure” rischiose. La prima cosa da ricordare, in questi casi, è avere sempre chiara la propria missione creativa, senza perdere di vista dignità e morale.
18 Maggio
La finale il 23 Settembre nel favoloso TEATRO GARIBALDI di S.Maria C.V. (CE)
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Electronic Ballads: il nuovo disco di Leonora!
Inglese e italiano, tecnologia e semplicità, comunicazione e intimismo: dieci ballate elettroniche nel nuovo album dell’affascinante artista romana, prodotto da Marco Olivotto
LolProductions, 2010
Distr. BTF
10 brani – 35.50
Digipack con booklet
24 pag. colori
“Electronic Ballads è dedicato a chi ha tenuto a lungo dei sogni nel cassetto e a chi ha coltivato in silenzio una piccola grande passione”. Pubblicato dalla Lol Productions, Electronic Ballads è il disco d’esordio di Leonora, frutto di una lunga gestazione e del fortunato sodalizio artistico e umano con Marco Olivotto, ingegnere del suono e produttore.
Semplicità e grande attenzione al dettaglio per un approccio compositivo fatto di sottrazione e confronto: questo il metodo con cui è nato Electronic Ballads. Dieci “ballate elettroniche” in inglese e italiano per un disco bifronte ma unitario. Roma e Trento sono state le due postazioni di lavoro, avvicinate dalla tecnologia che ha permesso a Leonora e Marco Olivotto di realizzare un sogno nel cassetto per lei, una sfida per lui. Pur lavorando con il più moderno know-how, non hanno dimenticato la passionalità: non è un caso che il disco esca per un’etichetta che si chiama proprio Labour Of Love.
Dopo alcuni singoli e partecipazioni a festival, show televisivi e fortunati passaggi in radio, Leonora si è allontanata dal mondo del pop, pur continuando ad esercitare e nutrire la propria passione, arrivando alla scrittura di una originale canzone d’autore di matrice elettronica e acustica. Cinque canzoni in inglese e cinque in italiano (collegate da una misteriosa ghost-track) esplorano tematiche che vanno dall’introspezione a riflessioni sul mondo. Tutto ciò in una tavolozza che abbraccia l’indie, i Radiohead e grandi interpreti femminili come Bjork, Suzanne Vega, Alice e Cristina Donà.
Electronic Ballads sarà nei migliori negozi di dischi dal 26 gennaio 2010 (distr. BTF). E’ disponibile sulla piattaforma ITunes e si avvale del sostegno di attenti mediapartners: Metromorfosi, Radio Città BN, Wonderous Stories. Lo spazio della creatività di Leonora – che ha concepito anche l’artwork del cd – non si chiude con l’uscita del disco: “Mi piacerebbe lasciare tutte le successive e possibili varianti alla fantasia di chi ascolta, invitando chiunque ne abbia voglia a giocare e remixare i brani con l’aiuto dei file messi da me a disposizione sul sito leonora.it”.
Info:
Leonora Official Web Site:
http://www.leonora.it
Leonora Official MySpace:
http://www.myspace.com/leparoledentro
LoLProductions:
http://www.lolproductions.it
Ufficio Stampa Synpress44:
http://www.synpress44.com
Andiamo a Zanzibar: arrivano i Saesciant!
All’insegna della ‘musica ricreativa’ l’album d’esordio della frizzante band romana. Un viaggio surreale e ironico, con intelligenza e passione, tra rock e ‘canzoni di fuga’
Saesciant – Andiamo a Zanzibar
(Saesciant Records)
10 brani – 41.21 minuti
I Saesciant amano definirsi “un quartetto di musica ricreativa” e con il disco di debutto Andiamo a Zanzibar propongono una miscela di sana musica e profonda ironia. Il gruppo romano è composto da affiatati amici ed eclettici musicisti: Marco Pofi (voce e chitarra), Umberto Cutillo (basso e voce), Carlo Zambon (chitarra, tastiere e kazoo) e Gabriele Morcavallo (batteria). Nascono nel 2002 e hanno alle spalle numerosi singoli come Nicotina & Desideri, Meridionale e Shaolin, apprezzati in particolare nel mondo radiofonico; dopo il demo Sotto certi aspetti sono vincitori e finalisti di vari festival di musica indipendente, e grazie all’esperienza fatta sui palchi di tutta Italia, approdano con entusiasmo al primo disco.
Andiamo a Zanzibar è un album che tocca tutti i colori dell’anima e della contemporaneità, con 10 travolgenti canzoni influenzate da Eduardo Bennato, Fabrizio De André e Rino Gaetano, dal miglior classic rock (dai Led Zeppelin ai Police), senza disdegnare svisate reggae e funk. Un panorama di riferimenti vissuto senza emulazione, dove i Saesciant con originalità sviluppano uno stile unico e fresco, scanzonato e coinvolgente. “Se un progetto è il punto di vista, beh, l’arte secondo noi sta nel punto di fuga”, affermano i ragazzi. L’elogio della fuga è affrontato con uno sguardo surreale e intelligente, in queste “canzoni di fuga” ci accompagnano il Tenente Sciant, i pirati all’orizzonte, una misteriosa Valentina, Giovanna e uno spettro di personaggi pittoreschi e animati dalla passione dei Saesciant.
Si legge su RockAction: “I Saesciant si esprimono in scioltezza in un lavoro dove la componente del divertimento gioca un ruolo decisivo, ma senza prendere il sopravvento sull’intensità e sulla serietà della loro proposta musicale”. Musica che parla di cose serie senza prendersi sul serio, da parte di un gruppo divertente e divertito, abile nel confezionare canzoni rock fantasiose e inebrianti. Una rivelazione della nuova musica italiana.
I Saesciant:
Marco Pofi: voce e chitarra
Umberto Cutillo: basso e voce
Carlo Zambon: chitarra, tastiere e kazoo
Gabriele Morcavallo: batteria
Info:
http://www.saesciant.it
http://www.myspace.com/saesciant