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DAI LAVATOI ALLE APP, COME CAMBIA LA CASA DELLE DONNE

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  • 12 Giugno 2014

UN SONDAGGIO DI ASTRARICERCHE PER LA PIATTAFORMA “OVER 50” VICTORIA METTE LE GENERAZIONI A CONFRONTO: I SEGRETI DI MAMME, NONNE E FIGLIE ALLE PRESE CON LA CURA DOMESTICA

 

C’è chi lo fa con lo smartphone, chi preferisce strategie vintage. Comunque la si pensi, a qualunque generazione si appartenga, l’importante è che sia affidabile, pratico e green. Dopo tutto, anche il bucato è un fatto di stile.

L’ultima trovata legata al mondo del “fresco e pulito” arriva dal web con community, forum e tutorial che invitano le partecipanti a condividere successi e defaillance “da oblò”. Le più competitive si sfidano a suon di lavaggi per conquistare il titolo di Laundry Lover del mese (contest promosso dal sito Io amo il mio bucato di Procter&Gamble), mentre le più timorose preferiscono ricorrere a rassicuranti app “lava-soccorso” da scaricare (e conservare) sul proprio telefonino. Basta abiti striminziti o scoloriti: scoprire quale programma usare, quali capi abbinare, a quanti gradi lavare e con quale detersivo oggi è molto più facile.

Addio alle brutte sorprese, dunque. E pensare che un tempo, le nonne erano abilissime a far tornare i panni bianchi come nuovi. Con grosse conche cariche di pesanti lenzuola di canapa o flanella, si inginocchiavano ai lavatoi per un lavoro di fatica e precisione. Bisognava indovinare le condizioni atmosferiche migliori, munirsi di tanta pazienza e di altrettanta cenere. La polvere del focolare, infatti, ripulita dalla carbonella, veniva versata sui tessuti da ripulire, contando sulla sua specifica funzione detergente, igienizzante e sgrassante. Alcune ripetevano più volte l’operazione, per poi lasciare in ammollo i panni tutta la notte; altre invece, erano solite aggiungere qualche ramoscello di piante profumate, come fico o rosmarino.

Un impegno che si è calcolato essere pari a 17,5 ore settimanali, addirittura 7 anni nell’arco di tutta una vita! Fatica e tempo risparmiati da quando, negli anni ’60, sono arrivate le lavatrici.

Tantissimi i segreti e le raccomandazioni che dal solo bucato alla cura dell’intero ambiente domestico, hanno attraversato generazioni di madri, figlie, nonne e nipoti e che, in parte, resistono ancora oggi affiancandosi ad abitudini del tutto nuove legate alle continue innovazioni.

Secondo la ricerca commissionata ad AstraRicerche da Victoria, la piattaforma che Procter&Gamble dedica alle “favolose cinquantenni”, che rappresentano oltre un quinto della popolazione femminile,  la “mamma” di oggi utilizza, per il bucato nell’ormai insostituibile lavatrice, sempre più detersivi liquidi concentrati ed ecodosi di ultima generazione che si affiancano però a rimedi piu’ tradizionali come il sapone di Marsiglia (69%) o il bicarbonato (26%). Accanto a questi, spiccano gli ammorbidenti utilizzati dal 74% e considerati “prodotto irrinunciabile” dal 30%.

E che dire delle stoviglie? Udite, udite: il 71% delle nonne italiane preferisce continuare a lavarle a mano, munite di detersivo liquido (58%) o in polvere (23%). Mentre le favolose cinquantenni d’oggi scelgono la comodità della lavastoviglie con tanto di brillantante (48%), cura-lavastoviglie (35%) e anticalcare (19%). Un tempo invece, gli stratagemmi erano dei più vari: dall’aceto al limone, dal bicarbonato all’acqua di cottura della pasta. Tradizione voleva, infatti, che immergendo i piatti nell’acqua (ancora calda) in cui si era cotta la pasta, si riuscisse a renderli davvero lucenti.

Infine, la pulizia della casa: tra gli strumenti, scopa (67%), aspirapolvere (51%) o il più recente panno cattura polvere (30%), gli assi della manica di oggi, con l’inclusione tra i prodotti “irrinunciabili” dell’anticalcare (20%), inesistente ai tempi delle nonne, che anche qui si affianca a rimedi più d’antan come la  varechina (53%) e l’aceto (50%).

E ancora, solo qualche anno fa: panni imbevuti di petrolio, olio di oliva e ammoniaca per oggetti in ferro battuto o bronzo, ma anche candeggina (34%) e sapone di Marsiglia (26%).

Molto più che semplici curiosità: P&G, attraverso il sondaggio, svela tradizioni e ricordi, evidenzia continuità ed innovazioni che raccontano come e quanto sia cambiato “il quotidiano” della vita delle donne e delle famiglie italiane nel giro di poche generazioni.

Una storia che P&G ripercorre, fino al 15 giugno, anche al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia a Milano con la mostra “HOME, 175 anni di innovazione insieme a P&G”. Per riscoprire un mix fatto di tradizione e novità, proprio di donne che osservano, sperimentano e creano. Con impegno, cura e passione tutte italiane.

L’indagine è stata condotta da AstraRicerche tra il 19 e il 22 marzo 2014 per conto di Victoria, la piattaforma di Procter&Gamble dedicata al target 50-64 anni, tramite 412 interviste on line somministrate con il metodo C.A.W.I. (Computer Aided Web Interviewing) a un campione di donne 50-64enni residenti in Italia.

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Le origini del bucato associato alla lavatrice

Nel linguaggio comune utilizziamo spesso il termine fare il bucato associato soprattutto alle operazioni di utilizzo di una lavatrice o asciugatrice, ma non ci siamo mai chiesti perché si dice così e qual è l’etimologia del termine.

Ci sono diversi pensieri in merito all’origine di questa parola, secondo qualcuno deriva dal tedesco buchen (diventato ora bauchen) che significa lavare nella lisciva. Altre scuole di pensiero identificano la parola come proveniente dalla cultura contadina dove i panni venivano lavati in una mastella di legno con un buco sul fondo chiusa da un tappo. Il processo era lungo ed elaborato, sul fondo della tina venivano messe le maglie più vecchie e spesse, poi sopra un panno bianco. Il tutto ricoperto da un altro telo di iuta posto sopra gli indumenti lavati.

Una volta preparato il tutto è il momento di versare l’acqua bollente, preparata in precedenza con l’aggiunta della cenere. I capi rimanevano in ammollo anche una notte intera e in seguito passate alla cosiddetta asse.

Il sito www.lavatrice-asciugatrice è il primo ed unico sito web dedicato alla lavatrice con tante informazioni ed offerte di sicuro interesse da consultare. Questo sito serve per districarti nelle tante offerte presenti sul mercato e sul web per non incorrere in acquisti sbagliati o non adatti alle vostre esigenze.

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Oltre alle lavatrici, le asciugatrici

A cosa serve l’asciugatrice?

Si sente spesso parlare di asciugatrice, ma vi siete mai chiesti quali sia il suo funzionamento? L’asciugatrice è un elettrodomestico, utilizzato per l’asciugatura della biancheria appena lavata. In Italia questo dispositivo non è molto diffuso, un gran peccato, visto che il suo utilizzo, permette di risparmiare un sacco di tempo.

Infatti, potrete dimenticarvi di stendere la biancheria e attendere l’asciugatura, con questo elettrodomestico è tutto più semplice. Una volta finito il lavaggio, trasferite i capi dalla lavatrice all’asciugatrice, selezionate il programma di asciugatura in base al tessuto e dopo un paio d’ore i vostri vestiti saranno asciutti e pronti da mettere nell’armadio.

Il funzionamento non è molto complicato, all’interno di questo elettrodomestico sono presenti vari programmi, che permetto di asciugare i tessuti in base alle loro qualità e al grado i umità del vestito. Di solito la capacità di carico va da 5 a 8kg proprio come la lavatrice.

Per maggiori informazione e per offerte online sulle migliori asciugatrici visita www.lavatrice-asciugatrice.com

Questo sito raccoglie news, pubblica recensioni sui modelli e raccoglie consigli per la scelta della vostra asciugatrice e lavatrice.

Inoltre pubblica le migliori offerte online per l’acquisto del vostro elettrodomestico direttamente e  comodamante da casa. Buona consultazione!

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