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Bhai Tech a Spa-Francorchamps per consolidare la leadership

Con le vacanze estive finite e a quasi due mesi dal successo di Silverstone Bhai Tech Racing è pronta a tornare in pista con i suoi quattro capitani Pantano/Suzuki e Van der Drift/Razia, al volante delle McLaren MP4-12C, in uno degli nell’appuntamenti più attesi dell’anno, Spa-Francorchamps.

Sui 7004 mt del leggendario tracciato nelle ardenne belghe, teatro del sesto round dell’International GT Open, la compagine dell’Advanced Vehicle Science Centre diretta dall’Ing. Roberto Costa si prepara a difendere la leadership nella classe GTS tra i team, lanciando la sfida alla vetta tra i costruttori. Sul fronte piloti il binomio italo-brasiliano Giorgio Pantano/Rafael Suzuki andrà a caccia della vetta, distante solo una lunghezza dopo il successo targato Silverstone, mentre i compagni Luiz Razia e Chris Van Der Drift  tenteranno di vendicare il torto subito in terra  inglese.

L’ Eau Rouge e Raidillon, da affrontare quasi a pedale fondo corsa, sono certamente il marchio di fabbrica di Spa, che rendono questo tracciato la laurea per qualsiasi pilota “Stiamo parlando di un tracciato altamente tecnico dove il pilota fa certamente la differenza” analizza il direttore tecnico Costa “E’ una pista estremamente lunga dove il meteo ha storicamente una grande importanza. Proprio per le due caratteristiche può capitare che una parte della pista sia asciutta, ma bagnata in altri settori

Grande lavoro è stato svolto non soltanto in officina, ma anche attraverso l’innovativo simulatore ospitato nella suite del centro “Abbiamo svolto diverse sessioni al simulatore proprio per allenare i nostri piloti, simulando diverse situazioni. In particolar modo ci siamo concentrati su Suzuki, al debutto sulla pista belga. Abbiamo quindi svolto diverse simulazioni di gara” prosegue Costa “Contemporaneamente è proseguito il lavoro di sviluppo e revisione sulle vetture. La pausa è stata anche l’occasione per fare il punto sul campionato, che ci vede in testa nella classifica di classe

Bhai Tech è pronta dunque non solamente per la sfida belga, ma anche per il finale di stagione che si annuncia incandescente con solo più tre appuntamenti in calendario. Dopo Spa il circus approderà nel tempio della velocità di Monza, prima di trasferirsi a Barcellona per il gran finale “A questo punto della stagione dobbiamo mettere insieme tutta l’esperienza accumulata per consolidare la nostra posizione e raccogliere punti preziosi in ottica campionato. Tornando a Spa sarà fondamentale non commettere errori, per raccogliere il massimo dal nostro potenziale” conclude l’ing. brasiliano

Il primo semaforo verde del week end si accenderà venerdì con i due turni di prove libere da 60’ ciascuna in preparazione delle sessioni di qualifica (sabato ore 9.00 e ore 11.05) che determineranno lo schieramento di partenza delle due gare, con start di gara-1 da 70’ alle 16.00 di sabato. La sfida finale da 50’ è fissata invece per le 12.10 di domenica.

 

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I piloti promuovono Bhai Tech

Sono stati giorni di intenso lavoro all’Advanced Vehicle Science Centre Bhai Tech, il nuovo polo tecnologico sorto a Mestrino (nei pressi di Padova) da un’idea dell’imprenditore Ferdinando Bada, che ha aperto le sue porte ad una tre giorni dedicata alle giovani promesse del Motor Sport Internazionale

Sette giovani piloti, provenienti dai principali campionati nazionali ed internazioni – Formula ACI CSAI Abarth, Formula 3, GP3 e GT – hanno avuto l’opportunità di testare l’avanzatissimo simulatore di guida a movimento integrale, sperimentando un percorso di preparazione fisica e mentale grazie ad una palestra attrezzata con i macchinari di ultima generazione e specialisti del settore, supportati dallo staff del Driver Program Center di Forlì.

Il centro è nato con l’obiettivo di accompagnare la crescita professionale di piloti e team contribuendo tecnologicamente alla messa a punto delle vetture sportive, come dichiara il direttore tecnico Roberto Costa dalle colonne di Autosprint “Un team che collabora con noi, ci fornisce le informazioni su gomme, assetti, carichi aerodinamici. Questi dati vengono inseriti nel sistema e una volta fissato un set-up di base iniziamo le simulazioni” Il punto focale dell’offerta di Bhai Tech è dettato proprio dal nuovo simulatore di guida 6-DOF, completamente circondato da cinque proiettori fuori bordo, uno schermo curvo del diametro di 210° e di 8m con immagini retro visive. “Molti team di F1 arrivano ad avere cento uomini coinvolti in quest’area” conclude Costa “noi invece riusciamo ad offrire questa tecnologia coinvolgendo solo poche persone, così i costi diventano alla portata dei team

A calarsi nell’abitacolo Bhai Tech sono così stati chiamati il pilota GT Nicola De Marco insieme ai giovanissimi driver provenienti dalla F. Abarth, Juan Branger e al campione rookie Santiago Urrutia che ha così commentato la sua prima esperienza al volante di un simulatore “E’ stata sicuramente una bellissima esperienza. Ho avuto la possibilità di compiere una ventina di giri sulla pista di Monza al volante di una GP2. E’ stato tutto nuovo per me, tranne la pista. Il simulatore è assolutamente realistico ed un bellissimo strumento. Credo che possa essere un valido sostituto ai test in pista” racconta il prossimo pilota dell’Open F3. Della stessa idea anche Alessandro Cicognani, 21 anni che nella scorsa stagione ha preso il via nella Carrera Cup “Ho trovato una struttura pazzesca con un simulatore professionale e molto realistico. Sono in grado di riproporre perfettamente la realtà. Quando sono sceso ero stanco come se avessi girato con la macchina in pista. Braccia e gambe sono sollecitate allo stesso modo, anche se richiede una maggiore concentrazione. Penso che sia lo strumento ideale per chi corre nei campionati di GP2 e WSR 3.5 dove si ha poco tempo per girare in pista e i test privati costano molto” conclude entusiasta il driver ravennate.

Gli fanno eco anche il campione in carica dell’Open F3, Niccolò Schirò e David Fumanelli, portacolori Trident in GP3 “Credo che possa essere un buon sostituito del test in pista. Per la prima volta ho guidato una Gp2 e mi sono trovato molto bene, anche se ho sofferto un po’ di mal di testa e per questo non sono riuscito a girare tantissimo” commenta Schirò “Sono rimasto stupito dalla struttura, all’avanguardia e modernissima. Attrezzata sotto ogni punto di vista. Sembra quella di un team di F1. Hanno un simulatore molto sviluppato e migliore anche dal punto di vista dei materiali. Considerando che sono all’inizio, la base di partenza è ottima. Anche io ho girato con la GP2, ma sulla pista di Barcellona” analizza Fumanelli “Non avevo mai provato questo tipo di vettura, ma sono rimasto impressionato dalla frenata. Credo che possa essere molto utile a preparare un week end di gara di GP3 o GP2 dove i tempi per girare sono molto ristretti. Ci si può esercitare per trovare i giusti punti di riferimenti per le staccate, ad esempio, oltre che lavorare sul set-up

Grande entusiasmo anche da parte di Nicolò Granzotto, prossimo portacolori dell’Antonelli Motorsport nella Carrera Cup “La struttura è pazzesca, composta da un team di veri professionisti dove nulla viene lasciato al caso. Il simulatore è incredibile e ripropone perfettamente la realtà. Dopo alcuni passaggi, diventa tutto automatico come se fossi veramente in macchina. E’ uno strumento fondamentale e da provare in quanto ti permette di lavorare sia sul bilanciamento della vettura, sia nel trovare i punti di riferimento in pista. Oltre al supporto degli ingegneri puoi analizzare anche la telemetria. I miei complimenti” conclude Nicolò “vanno anche allo staff del Driver Program Center che ci hanno seguiti prima e dopo la sessione con esercizi fisici e mentali

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